Calendario degli incontri in aula
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- Gregorio Alfieri
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1 Facoltà di Scienze della Formazione Corso di laurea in Scienze dell Educazione e della Formazione (DM 270/2004) Programma di tirocinio a. a. 2011/2012 Referente universitario: Dott.ssa Maria Grazia Di Tullio Tirocinio: Definizione e norme di avvio In riferimento alla normativa del Ministero del Lavoro e della Pubblica Istruzione che ne regola la procedura (Art.18 L.24/06/1997 n 196 Decreto 25/03/1998 n 142 e successive modifiche), il Tirocinio è finalizzato a realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell ambito dei processi formativi e per agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Il Tirocinio viene svolto sulla base di un progetto formativo individuato mediante convenzione tra l Università e la struttura ospitante e consta nell osservazione, e ove possibile, nella partecipazione diretta alle attività della struttura stessa. Non costituisce rapporto di lavoro. Il Tirocinio curricolare è pari a 200 ore (8 CFU) e vi si accede dopo la frequenza obbligatoria di Propedeutica al Tirocinio pari a 20 ore (2 CFU) con il supermento della relativa idoneità. Gli studenti che intendono effettuare il tirocinio devono compiere un iter di documentazione presso la struttura ospitante con riferimento al tutor aziendale, con il tutor universitario e con l Ufficio Stage e Tirocini della Facoltà secondo le seguenti modalità: Scelta delle strutture Una prima visione sommaria di alcune strutture dove è possibile effettuare il tirocinio può essere fatta concordemente al tutor docente di riferimento. Tuttavia, per l elenco completo delle strutture disponibili occorre recarsi personalmente all Ufficio Stage e Tirocini della Facoltà: INDIRIZZO UFFICIO: via di Porta Castello, Roma ORARIO: lunedì e giovedì mercoledì TELEFONO: 06/ Fax 06/ tirocini.formazione@lumsa.it È possibile proporre alla LUMSA, sempre con riferimento all Ufficio Stage e Tirocini, la convenzione per strutture non eventualmente in elenco È possibile effettuare il tirocinio in un unica struttura (200 ore) o in 2 strutture differenti (100 ore ore). Nel secondo caso è necessario predisporre un doppio iter (nulla osta, progetto formativo, ecc.) Compilazione del Nulla Osta e Progetto Formativo Una volta individuata la struttura idonea e disponibile (tra quelle convenzionate o da convenzionare) occorre far riempire il Nulla Osta al Tutor aziendale individuato dalla struttura stessa (preferibilmente Educatore) e poi, previa verifica, farlo controfirmare dal Tutor docente dell Università Il Nulla Osta va quindi consegnato all Ufficio Stage e Tirocini che provvederà al rilascio della documentazione necessaria allo svolgimento del tirocinio (progetto formativo, libretto presenze, assicurazione, questionari di valutazione) Sito Internet Sul sito di Facoltà alla voce Stage e Tirocini ( sono disponibili: Nulla Osta (nella sezione Modulistica) Programma Propedeutica al Tirocinio (Calendario incontri d aula, Visite alle strutture, Modalità per la verifica finale) Programma Tirocinio (Calendario Incontri d aula, Modalità verifica finale) Comunicazioni ed eventuali variazioni di date e programmi 1
2 Programma Tirocinio: Il Tirocinio di 200 ore (8 CFU) viene effettuato a partire dal secondo anno del corso di laurea o nel terzo anno, previa frequenza e superamento dell esame di Propedeutica al Tirocinio (2 CFU) Obiettivi formativi Nei propri obiettivi formativi (cf. Obiettivi formativi qualificanti della classe L-19 e Obiettivi formativi specifici) il corso di laurea in Scienze dell Educazione e della Formazione prepara a svolgere attività formative ed educative, sia nella scuola che in ogni ambito della vita sociale; prevede insegnamenti, seminari, laboratori inerenti e l obbligatorietà di tirocini formativi; vuole formare un professionista in grado di coniugare il sapere scientifico proveniente dalla ricerca pedagogica con il sapere proveniente dal patrimonio delle scienze umane, senza trascurare l acquisizione degli strumenti tecnico professionali indispensabili per l inserimento nel mondo del lavoro. Tra i risultati di apprendimento attesi vi sono: la conoscenza e capacità di comprensione, l autonomia di giudizio, l affinamento delle abilità comunicative, la capacità di apprendimento. In tale conteso il Tirocinio si colloca come un opportunità formativa reale fondamentale a disposizione del futuro professionista della relazione d aiuto. Il Tirocinio è finalizzato a realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell ambito dei processi formativi e per agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Offre allo studente la possibilità di sperimentarsi in un contesto lavorativo, invitandolo a mettere in gioco le proprie conoscenze, abilità e competenze, accompagnato in tale percorso da figure di riferimento (tutor aziendale e tutor universitario). È un tempo nel quale: iniziare a prendere contatto con i ritmi, la quotidianità, le difficoltà del mondo del lavoro e all interno di situazioni strutturate e specializzate; maturare consapevolezza del proprio ruolo professionale; acquisire conoscenze del lavoro di rete sul territorio di riferimento; sviluppare capacità di relazione con altri colleghi e figure professionali con le quali è necessario saper svolgere un lavoro d equipe; affinare la capacità di osservazione, le abilità interpersonali e la capacità di elaborare progetti educativi individuali e di gruppo. Il tirocinio consta nell osservazione e in accordo con la struttura, ove possibile, nella partecipazione diretta all attività della struttura stessa. Lo studente può pertanto essere messo nella condizione di partecipare agli eventi educativi vitali quali riunioni d équipe, colloqui con genitori, primi colloqui e inserimenti, stesura, evoluzione e valutazione dei progetti educativi, ecc. Se vissuto con responsabilità, impegno ed etica professionale, è pertanto un tempo importante e prezioso di crescita nel quale si ha la possibilità di approfondire, verificare e anche modificare le proprie motivazioni personali e professionali. Calendario degli incontri in aula Sono previsti almeno 3 incontri in aula con il docente (verranno comunicati successivamente): Uno di inizio anno Incontri in itinere divisi per gruppi d esperienza Incontri conclusivi di verifica dell esperienza e presentazione dei lavori 2
3 Contenuti degli incontri in aula Nel corso degli incontri verranno trattati temi quali: Introduzione all esperienza del Tirocinio - Natura del tirocinio - Il contesto - Il ruolo professionale dell educatore Lavori di gruppo e presentazione di materiali funzionali al Tirocinio ad esempio: - griglie per l osservazione - training abilità comunicative - giochi didattici psicosociali d aula - video-training - stesura progetto educativo - test di valutazione dell esperienza e altro Supporto, monitoraggio, orientamento Informazioni circa le modalità della relazione finale Modalità della verifica finale La verifica finale richiesta allo studente a conclusione del percorso di tirocinio consta di un elaborato scritto e in un colloquio finale di presentazione del lavoro e dell esperienza svolta. La relazione finale di max. 10 pagine dovrà contenere la seguente documentazione: A) Introduzione Breve presentazione delle motivazioni che hanno portato alla scelta della struttura/e ad esempio interesse per il tipo di utenza, conoscenza previa della struttura, vicinanza o altro. B) Descrizione della struttura Una struttura non è un ambiente neutro, ma costituisce un micro-ambiente che si connota per condizioni determinate e variabili interdipendenti tra loro: valori, progetto educativo, assetto organizzativo, spazi, tempi, strumenti, stili relazionali, clima comunicativo, regole implicite o esplicite, il personale, la rigidità o fluidità, l apertura e le collaborazioni. Si tratta per l educatore di entrare in relazione con l ente, con le sue funzioni, i suoi metodi, i suoi limiti; e con la comunità, che costituisce l ambiente in cui l ente è inserito. Ad esempio il progetto educativo di una casa per anziani, l organizzazione e lo stile educativo cambia a seconda dell idea di anziano, di mission e di cultura del territorio in cui il servizio si colloca. Gli studenti sono pertanto invitati ad osservare e documentare aspetti salienti del setting educativo in cui sono inseriti. Ecco qualche indicazione: Identità o Denominazione dell Ente (ad esempio cooperativa sociale, associazione onlus, srl, ecc.) o Denominazione del servizio specifico cui si partecipa o La Vision, ovvero il riferimento pedagogico ideale, l orientamento, il credo istituzionale (ad esempio il sistema educativo preventivo salesiano di don Bosco ) o La Mission, ovvero il mandato istituzionale, le finalità, le normative di riferimento (ad esempio la struttura si prefigge la formazione professionale di ragazzi socialmente svantaggiati) o Breve storia e sviluppo della struttura o dell ente o Materiale vario (statuto, progetto educativo generale, brochure promozionali, sito web, ecc.) 3
4 Target e tipologia di servizi o Descrivere i destinatari dei vari servizi attivati e le loro caratteristiche o Descrivere il tipo di servizi erogati; esistono pacchetti di servizi già predisposti e/o da costruire in base alla committenza? o Metodi e tecniche utilizzati: si adottano particolari orientamenti (ad es. metodo ABA per soggetti autistici, approccio cognitivo-comportamentale, ecc.), strumenti o protocolli d azione (questionari, primi colloqui, ecc.)? Personale e attività di supporto o Descrivere il tipo di figure professionali presenti nella struttura o Descrivere le attività di supporto al lavoro degli operatori: organizzazione del sistema informativo (es. delle schede utenti, dei piani educativi, ecc.), biblioteca, corsi di aggiornamento, modalità della supervisione, del lavoro dell équipe, del controllo e valutazione degli interventi, ecc. Analisi del lavoro di rete o Descrivere brevemente, se presente, la rete di eventuali collaborazioni della struttura con le istituzioni (ASL, Municipi, Comune, ecc.), con altri enti, servizi o associazioni del territorio. In tal caso individuare le principali collaborazioni e il tipo di attività svolte o C) Resoconto attività ed eventi significativi Descrivere le attività e gli eventi significativi occorsi nel tempo di tirocinio. In particolare: o Attività cui lo studente ha partecipato e loro svolgimento (es. primi colloqui, colloqui con genitori, utenti, laboratori, ecc.), strumenti utilizzati (questionari, giochi, lavori di gruppo, ecc.), incarichi particolari (es. ricerche a tema, organizzazione dati, ecc.) o N 2 trascrizioni di episodi significativi (2 per ogni struttura se si effettua il tirocinio in ambienti differenti) mettendone in evidenza: il contesto (luogo e circostanze), il fatto in sé, le risonanze personali (emozioni, pensieri), le valutazioni professionali o Piano Educativo Individuale di un caso seguito (breve descrizione e ipotesi di intervento): individuando obiettivi a breve e lungo termine attesi e relative azioni educative messe in campo; si possono esplicitare anche ipotesi di intervento e relativi strumenti che lo studente avrebbe proposto qualora responsabile del progetto educativo in questione o analogo (es. azioni individuali, film a tema, lavoro di gruppo, ecc.) D) RIFLESSIONI SULL ESPERIENZA E CONCLUSIONI Descrivere le proprie personali riflessioni e impressioni dell esperienza di tirocinio vissuta. alcuni stimoli a titolo esemplificativo Seguono Questionario sui fattori di motivazione/demotivazione al lavoro o Rapporti con i superiori o Rapporti con i colleghi o Rapporti con gli utenti o Rapporti con il territorio o Rapporti con il tutor aziendale o Orario di lavoro o Possibilità di crescere sul piano della professionalità e delle competenze o Possibilità di affermarsi individualmente o Formazione o Attività stimolanti e possibilità di prendervi parte 4
5 o Stabilità e consistenza organizzativa dell azienda o Contesti emotivi gratificanti o Ambiente lavorativo confortevole o Rispetto delle posizioni personali e ideologie differenti o Riconoscimento sul piano economico In definitiva: o Le aspettative iniziali sono state soddisfatte o disattese? Per quali motivi? o Aspetti positivi dell esperienza o Aspetti negativi o Prospettive personali ed orientamenti per il futuro Tirocinio e Tesi di Laurea Secondo gli ordinamenti di Facoltà (Cf. L-19 Caratteristiche della prova finale), la prova finale consiste nella stesura di una relazione, il cui titolo è concordato con un docente della facoltà nella funzione di relatore, che può avere le caratteristiche di: a) Una rassegna bibliografica ragionata e limitata di un argomento b) Una nota di ricerca c) Un resoconto e riflessioni critiche su attività pratiche e di tirocinio svolte d) Un progetto d indagine e di intervento in ambito professionale Nel caso dunque che lo studente, tra le possibilità previste, sia intenzionato a far divenire l esperienza di tirocinio oggetto del lavoro di tesi, occorrerà definire un ulteriore approfondimento e una stesura più adeguata del lavoro stesso. Bibliografia di riferimento utile (non obbligatoria) Cerrocchi L. - Dozza L. (a cura di), Contesti educativi per il sociale. Approcci e strategie per il benessere individuale e di comunità, Erickson, Trento, 2007 Dovigo F., Osservazione e formazione. Manuale per l'osservazione dei contesti educativi, Franco Angeli, Milano, 2003 Molteni L. - Maida S. - Nuzzo A., Educazione e osservazione. Teorie, metodologie e tecniche, Carocci, Roma, 2009 Liverta Sempio O. - Cavalli G., Lo sguardo consapevole. L'osservazione psicologica in ambito educativo, Unicopli 2005 Camaioni L. - Aureli T. - Perucchini P., Osservare e valutare il comportamento infantile, Il Mulino, Bologna, 2004 Manes S. (a cura di), 83 Giochi psicologici per la conduzione di gruppi. Strumenti per il lavoro psicosociale ed educativo, Franco Angeli, Milano, È disponibile un intera collana di altri manuali e giochi a tema nell ambito della casa editrice Contatti con la Tutor La docente e tutor è contattabile: SALA DOCENTI Ogni 15 giorni (previo appuntamento telefonico) MERCOLEDI dalle a partire dal 19 ottobre mditullio@yahoo.com CELLULARE: dal LUN VEN dalle
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