OSSIGENO E OSSIGENOTERAPIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "OSSIGENO E OSSIGENOTERAPIA"

Transcript

1 CORSO: <<EVOLUZIONE DEL RUOLO DEL FARMACISTA NELLA GESTIONE DEI GAS MEDICINALI E GAS DISPOSITIVI MEDICI, OSSIGENO E OSSIGENOTERAPIA, ALLA LUCE DELLE NORMATIVE VIGENTI>> OSSIGENO E OSSIGENOTERAPIA Prof. Angelo G. Corsico SC Pneumologioa, Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo, DMM Università di Pavia

2 L ossigeno è un farmaco L ossigeno negli esseri viventi, viene trasportato e diffuso a livello cellulare per la trasformazione del glucosio in energia. Con la funzione respiratoria ha inizio il ciclo dell ossigeno che, una volta inspirato nei polmoni (tappa alveolare) si scambia nel plasma sanguigno (tappa arteriosa) dove si combina con l emoglobina per assicurare l insieme dei processi di trasformazione degli alimenti in tessuti, calore corporeo, lavoro meccanico, eliminazione di sostanze residue (metabolismo corporeo). Ossigeno: [sostantivo maschile] elemento chimico, gas indispensabile alla vita organica

3 La produzione L atmosfera terrestre è costituita in prevalenza da azoto (78% in volume) ed ossigeno (21% in volume). Pertanto la produzione di questo farmaco avviene purificando e separando l atmosfera stessa. In generale, la produzione dei gas medicinali, prevede l'impiego di impianti ove avvengono reazioni chimiche o modificazioni fisiche tali da trasformare le sostanze di base in prodotto finito rispondente a ben determinate caratteristiche di purezza, talvolta anche superiori a quelle richieste in Farmacopea.

4 La distribuzione Il prodotto finito così ottenuto, normalmente in fase liquida criogenica, viene immagazzinato in appositi serbatoi di contenimento dai quali viene successivamente trasferito, con idonee autocisterne Viene quindi immesso in altri serbatoi situati normalmente presso gli utilizzatori finali (ospedali, cliniche ecc.) o presso altre aziende Queste provvederanno al successivo riempimento di recipienti trasportabili (bombole, contenitori criogenici) destinati a loro volta alla utenza finale (pazienti) o ad altri depositi per la successiva distribuzione.

5 Insufficienza respiratoria Diagnosi di laboratorio: necessita sempre la misura della pressione parziale dei gas nel sangue arterioso o arterializzato. PaO 2 <60 mmhg in aria ambiente accompagnata o meno da PaCO 2 >45 mmhg. L ipercapnia è associata a acidosi respiratoria (compensata o no).

6 Contenuto arterioso di O 2 (CaO 2 ) Misura la quantità totale di O 2 presente nel sangue. Si esprime come: ml di O 2 /100 ml di sangue intero 2 componenti O 2 fisicamente disciolto (PaO 2 x 0.003) 0.3 ml O 2 chimicamente legato all Hb (Hb x 1.39 x SaO 2 ) ml 20.7 ml di O 2 /100 ml di sangue intero

7 Curva della saturazione ossiemoglobinica Il valore della PaO 2 è stato scelto perché è il punto critico sotto il quale la curva diventa più ripida e piccoli cambiamenti di PaO 2 sono associati a grandi variazioni nella saturazione dell Hb.

8 Insufficienza respiratoria Acuta (IRA): in assenza di una pneumopatia preesistente (edema polmonare, asma, embolia polmonare) Cronica (IRC): condizione di ipossiemia stabile IRC ipercapnica: malattia respiratoria cronica, ipercapnia, ph normale, elevati bicarbonati IRA ipercapnica su IRC: improvviso peggioramento in un individuo con IRC, ipercapnia, basso ph, elevati bicarbonati

9 Insufficienza respiratoria acuta di Tipo 1 (non ventilatoria: ipocapnica o normocapnica): alterazione del rapporto V A /Q Ø anormalità della circolazione polmonare (aumento della pressione idrostatica, aumentata permeabilità vascolare, occlusione vascolare) Ø diminuzione dell area di scambio (edema, polmonite, infarto emorragia) di Tipo 2 (ipercapnica): insufficiente V A (PaCO 2 VCO 2 /V A ) Ø depressione del SNC Ø difetti di meccanica respiratoria Ø BPCO..

10 Meccanismi dell insufficienza Lung Failure respiratoria Pump Failure Insp Scambiatore di Gas Esp Pompa

11 CAUSE DI INSUFFICIENZA RESPIRATORIA 1) ALTERATO RAPPORTO VENTILAZIONE / PERFUSIONE E/O SHUNT DX-SN Ø Ossigenoterapia 2) IPOVENTILAZIONE ALVEOLARE Ø Ventilazione meccanica

12 OSSIGENOTERAPIA DOMICILIARE A lungo termine (OLT) Notturna Intermittente da sforzo Al bisogno - Short Burst (SBOT) Per emergenze - esacerbazioni Durante viaggi aerei

13 OSSIGENOTERAPIA DOMICILIARE NELL IRA L ossigenoterapia è un trattamento atto a compensare l insufficienza respiratoria sia acuta (IRA) che cronica (IRC). Nel caso dell insufficienza respiratoria acuta, l ossigenoterapia rappresenta un vero e proprio salva-vita. Nel caso dell IRA non esistono ad oggi procedure standardizzate di prescrizione domiciliare. La prescrizione dell ossigeno medicinale per le urgenze, i malati terminali, o altro, può essere fatta da qualsiasi medico del S.S.N.

14 OSSIGENOTERAPIA DOMICILIARE NELL IRC L OLT è ormai una terapia ben definita da studi e protocolli noti, collaudati e riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale. E una prescrizione specialistica, ed il S.S.N. la eroga attraverso indicazione di un pneumologo. Il riconoscimento delle indicazioni all OLT, così come la posologia (litri/minuto per numero di ore/giorno) richiedono tutta una serie di esami specialistici (emogasanalisi, prove di funzionalità respiratoria ecc..) che lo pneumologo esegue nel tempo, con successivi controlli periodici del paziente, per monitorare la terapia e poterla, al bisogno, modificare.

15 Processo di fornitura dell ossigeno medicinale

16 Processo di fornitura alternativo

17 Ossigenoterapia domiciliare a lungo termine (OLT) Consente di migliorare la sopravvivenza, ritardare l insorgenza di ipertensione polmonare, ridurre gli episodi di desaturazione notturna o da sforzo, ridurre il numero di ricoveri ospedalieri e di migliorare la qualità di vita. In condizioni di ipossiemia continua stabile (4 determinazioni consecutive a distanza di 7-10 giorni) la somministrazione deve essere il più possibile continua e comunque mai per un tempo inferiore alle 18 ore/die.

18 Obiettivi ossigenoterapia Assicurare una PaO 2 di 70 mmhg cui corrisponde una saturazione >90-92% Può essere responsabile di un aumento acuto della capnia

19 DURATA DELL OSSIGENOTERAPIA ALM ALMENO 15 ORE AL GIORNO DEVE ASSOLUTAMENTE COPRIRE LE ORE NOTTURNE LA PaO2 DEVE RAGGIUNGERE ALMENO I mmhg

20 GUIDELINES INDICAZIONI PER LTOT NELLA BPCO PaO 2 < 55 mmhg in aria ambiente in condizioni di stabilità PaO mmhg in caso di policitemia secondaria, SaO 2 notturna <90%, edemi periferici, ipertensione polmonare Non deve essere utilizzato se PaO 2 >60 mmhg

21 OLT: criteri di prescrivibilità Ipossiemia continua PaO 2 < 55 mmhg PaO 2 > 55 e < 60 mmhg con: Ht >55 Segni di CPC Segni di CI o aritmie PAPm > 25 mmhg Ipossiemia intermittente Desaturazione notturna con: SaO 2 < 90% per 30% della durata totale del sonno Risposta a test con O 2 Desaturazione da sforzo con: SaO 2 < 90% durante sforzo Risposta a test con O 2

22

23 Benefici della LTOT Aumento sopravvivenza Prevenzione peggioramento ipertensione polmonare Riduzione policitemia secondaria Miglioramento neuropsicologico Migioramento sonno Riduzione aritmie cardiache Riduzione nelle esacerbazioni e ospedalizzazioni

24 IPERCAPNIA RISCHI POTENZIALI TOSSICITA DA OSSIGENO CONGESTIONE NECROSI ENDOTELIALE EDEMA POLMONARE ATELETTASIA POLMONARE PER DANNO DEL TENSIOATTIVO FORMAZIONE DI RADICALI LIBERI DELL O2 DANNI LOCALI DA OSSIGENO ARROSSAMENTO SENSO DI SECCHEZZA ALLE NARICI E AL FARINGE PROBLEMI PSICOLOGICI RISCHIO DI INCENDI ED ESPLOSIONI

25 LTOT riduce le ospedalizzazioni nei pazienti ipossiemici con BPCO Nr % p < Before LTOT n = 256 After LTOT -31.2% p < % 80% 60% 10 40% % p < % 0 Days in hospital Admission Ever admitted (%) 0 Ringbaek et al. ERJ 2002

26 Ore al giorno trascorse all aperto Hours Outdoors per day (mean) hour P= Long Term Oxygen Therapy NO Yes Data from the London COPD Study

27 Controversie sulla prescrizione di LTOT Ø Linee guida arbitrarie. Ø Scarsi studi, datati e con pochi soggetti. Ø Mancanza di conoscenze sulla durata e il momento di impiegare l O 2. Ø Poche informazioni scientifiche sulle modalità di somministrare l O 2.

28 1. Natura arbitraria delle linee guida NOTT e MRC sono gli unici studi clinici randomizzati che dimostrano un miglioramento della sopravvivenza con LTOT. Cut-off decisi a priori e non in base ai risultati degli studi NOTT e MRC. Altri indici per predire chi avrebbe o non avrebbe potuto beneficiare della LTOT?

29 LTOT: CURVE DI SOPRAVVIVENZA (%) Cumulative percent survival NOTT 24 h/day NOTT12 h/day MRC 15 h/day MRC controls Time (months) NOTT: Ann Intern Med 1980, MRC: Lancet 1981

30 LTOT: CURVE DI SOPRAVVIVENZA NEI PAZIENTI CON BPCO e PaO 2 >60 mmhg Difference is not statistically significant (p=0.892) Gorecka et al Thorax 1997

31 Years CHEST 2008; 134:497

32 Therapeutic Challenges in Patients with Coexistent COPD and Chronic Heart Failure BPCO: ipossiemia da alterazione del rapporto ventilazione perfusione (fattore intrapolmonare) Scompenso cardiaco cronico: ipossiemia da bassa gittata cardiaca e bassa P0 2 nel sangue venoso misto (fattori extrapolmonari) Studio Clinico di ricerca indipendente AIFA: LTOT IN PAZIENTI CON BPCO E MODERATA IPOSSIEMIA CRONICA E SCOMPENSO CARDIACO CRONICO (responsabile scientifico A. Corrado)

33 2. Scarsi studi, datati e con pochi soggetti Milioni di pazienti trattati con LTOT Molti milioni spesi ogni anno Nessun risultato positivo documentato dopo il 1981 Dati raccolti su poche centinaia di soggetti (501 persone); pochi partecipanti erano donne Solo 4 studi randomizzati controllati (NOTT, MRC, Gorecka, Chaouat) hanno misurato l effetto sulla mortalità nella BPCO

34 The effect of bronchodilators and oxygen alone and in combination A. Cukiern et al. Respir Med 2007;101:746

35 Restricting oxygen administration to those who benefit reassessment after 2 months of stability reassessment after 1 year Guyatt et al. AJRCCM 2005;172:573

36 3. Mancanza di conoscenze sulla durata e il momento di impiegare l O 2 Migliori effetti sulla sopravvivenza nei soggetti trattati con O 2 per il maggior numero di ore al giorno. Numero totale di ore (optimum 24 h/die 7 giorni su 7?) Prevenzione desaturazioni durante il sonno o l attività fisica (O 2 per meno tempo ma nei momenti di maggiore bisogno?) Maggiore attività fisica (esercizio e allenamento sono importanti?)

37 Most patients did not exhibit overnight desaturation despite not increasing their LTOT prescription overnight. These results challenge the recommendation of routinely increasing overnight oxygen flow in patients receiving LTOT.

38 Daytime PaO 2 in the range mmhg >30% of the nocturnal time with an SaO 2 <90% in the absence of obstructive sleep apnoea syndrome Results do not support the hypothesis that isolated sleep-related hypoxaemia favours the development of pulmonary hypertension

39

40 RESPONSES TO OXYGEN DURING EXERCISE Dyspnea (Borg Scale) RA ** O 2 Exercise time (min) *p<0.05, **p<0.01 difference at isotime isotime F (breaths/min) RA O 2 * Exercise time (min) O Donnell D et al. AJRCCM (2001)

41 Benefits of Supplemental O 2 in Exercise Training in Nonhypoxemic COPD Patients 7-week training program 30% O 2 air Respiratory rate at isotime\ training sessions Emtner, et al. AJRCCM 2003;168:1034

42 4. Poche informazioni scientifiche sulle modalità di somministrare l O 2 Sono disponibili varie sorgenti di ossigeno fra loro alternative. I costi di fornitura e i condizionamenti sulla mobilità e le attività del paziente sono molto diversi.

43 Pazienti in trattamento con i vari sistemi per OLT nel 2001

44 Sorgenti di O 2 a confronto SORGENTE O 2 gassoso Bombole fisse Bombole portatili VANTAGGI Facile reperibilità e distribuzione Facile reperibilità e distribuzione; complementare a concentratore SVANTAGGI Sorgente fissa, costo elevato, pericolosità Difficoltosa ricarica, scarsa autonomia, scarsa compliance

45 O 2 gassoso

46 L ossigeno gassoso medicinale Oggi è usato generalmente per urgenze e nel caso di malati terminali. E dispensato attraverso le farmacie territoriali pubbliche o private. Il sistema è composto da: 1. una bombola per ossigeno medicinale ad alta pressione, generalmente avente capacità geometrica fra i 7 ed i 14 litri. Esse sviluppano una quantità di ossigeno che varia da a litri di gas, a seconda della sopracitata capacità geometrica; 2. un riduttore di pressione con selettore di flusso (dispositivo medico), il quale permette di selezionare la quantità di litri al minuto da erogare secondo prescrizione medica; 3. la cannula o la maschera nasale e l umidificatore (dispositivi medici).

47 Sorgenti di O 2 a confronto SORGENTE O 2 gassoso Bombole fisse Bombole portatili O 2 liquido Recipiente fisso Recipiente portatile VANTAGGI Facile reperibilità e distribuzione Facile reperibilità e distribuzione; complementare a concentratore Elevata autonomia e minore frequenza di rifornimento Ampia autonomia, complementare a recipiente fisso SVANTAGGI Sorgente fissa, costo elevato, pericolosità Difficoltosa ricarica, scarsa autonomia, scarsa compliance Perdite per evaporazione, necessari almeno 20 pz per coprire spese distribuzione Ustioni da freddo

48 L ossigeno liquido medicinale Usato generalmente per l OLT; è dispensato generalmente direttamente dalle ASL e il sistema è fornito in comodato d uso gratuito dalle società che distribuiscono l ossigeno medicinale. Il sistema è composto da: un contenitore criogenico base per ossigeno liquido, avente capacità geometrica fra i 20 ed i 45 litri. Esso sviluppa una quantità di ossigeno che varia da a litri di gas All interno l ossigeno liquido si trova a circa 180 gradi sotto zero, ha una serpentina che permette al prodotto di gassificare, fino a raggiungere la temperatura ambiente, un riduttore di pressione con selettore di flusso, che consente di impostare la quantità di litri al minuto prescritta dal medico, ed un doppio sistema di valvole di sicurezza.

49 O 2 liquido

50 2 componenti del sistema O2 liquido

51 Lo stroller E il contenitore criogenico portatile (dispositivo medico) di volume compreso tra 0,5 e 1,2 litri di capacità geometrica in grado di sviluppare dai 500 ai litri di ossigeno gassoso. Può essere riempito dal contenitore base, con una semplicissima e sicura operazione, consentendo al paziente una mobilità ed una autonomia di alcune ore. Consente al paziente di proseguire la propria terapia anche al di fuori del proprio domicilio. Il peso di questi contenitori di ossigeno portatile è, infatti, molto contenuto: intorno ai 2-3 chilogrammi.

52

53 Sicurezza

54 Sorgenti di O 2 a confronto SORGENTE VANTAGGI SVANTAGGI O 2 gassoso Bombole fisse Facile reperibilità e distribuzione Sorgente fissa, costo elevato, pericolosità Bombole portatili O 2 liquido Recipiente fisso Facile reperibilità e distribuzione; complementare a concentratore Elevata autonomia e minore frequenza di rifornimento Recipiente portatile Ampia autonomia, complementare a recipiente fisso Difficoltosa ricarica, scarsa autonomia, scarsa compliance Perdite per evaporazione, necessari almeno 20 pz per coprire spese distribuzione Ustioni da freddo Concentratore Economico Sorgente quasi fissa, necessità di corrente elettrica, manutenzione e assistenza

55 Il concentratore Il sistema è composto da: l apparecchiatura elettromedicale da collegarsi alla rete elettrica domestica con un elevato consumo di corrente (assorbe circa 300 W) la cannula o la maschera nasale e l umidificatore. E un compressore del peso di circa 30 Kg., che, aspirando l aria dall ambiente, separa, attraverso dei setacci molecolari, l azoto dall ossigeno, presente nella percentuale del 21% nell aria nel 21%. L azoto viene eliminato, attraverso un sistema di valvole pneumatiche, e solo l ossigeno (di purezza tale da non essere classificato medicinale) viene quindi erogato al paziente.

56

57 Concentratore Portatile di Ossigeno E progettato per l uso continuo a domicilio, in strutture sanitarie o in viaggio Durata batterie: 2 batterie: 8 ore 1 batteria: 4 ore Peso: 3,8kg con un batteria 4,5kg con due batteria

58

59 A livello del mare la pressione atmosferica è pari a 760 mmhg, quindi la pressione parziale dell ossigeno è pari a (760 x 21)/ 100 = 159 mmhg. A bordo di un Boeing 767 a una quota di crociera di piedi (circa m) corrisponderà una "quota cabina" (pressione dell'aria all'interno della cabina passeggeri) corrispondente ad una altitudine di piedi (circa m)

60 Modalità di somministrazione dell O 2 DISPOSITIVO MEDICO Cannula nasale standard VANTAGGI Poco costosa, confortevole, ben accetta SVANTAGGI FIO 2 molto variabile (geometria nasale, respirazione dalla bocca, frequenza respiratoria, volume corrente)

61

62 ATS. AJRCCM 1995

63 Modalità di somministrazione dell O 2 DISPOSITIVO MEDICO Cannula nasale standard Maschera facciale VANTAGGI Poco costosa, confortevole, ben accetta Utile nei soggetti che respirano solo dalla bocca SVANTAGGI FIO 2 molto variabile (geometria nasale, respirazione dalla bocca, frequenza respiratoria, volume corrente) Gli stessi della cannula, in più è scomoda e impedisce l alimentazione

64

65 Modalità di somministrazione dell O 2 DISPOSITIVO MEDICO Cannula nasale standard Maschera facciale Maschera di Venturi VANTAGGI Poco costosa, confortevole, ben accetta Utile nei soggetti che respirano solo dalla bocca Utile quando è necessaria una accurata e costante FIO 2 (24, 28, 31, 40%) SVANTAGGI FIO 2 molto variabile (geometria nasale, respirazione dalla bocca, frequenza respiratoria, volume corrente) Gli stessi della cannula, in più è scomoda e impedisce l alimentazione E scomoda e impedisce l alimentazione

66

67

68 Modalità di somministrazione dell O 2 DISPOSITIVO MEDICO Cannula nasale standard Maschera facciale Maschera di Venturi Maschera nonrebreathing con serbatoio VANTAGGI Poco costosa, confortevole, ben accetta Utile nei soggetti che respirano solo dalla bocca Utile quando è necessaria una accurata e costante FIO 2 (24, 28, 31, 40%) Consente FIO 2 >40% (fino al 90%) SVANTAGGI FIO 2 molto variabile (geometria nasale, respirazione dalla bocca, frequenza respiratoria, volume corrente) Gli stessi della cannula, in più è scomoda e impedisce l alimentazione E scomoda e impedisce l alimentazione E scomoda e impedisce l alimentazione. Favorisce l ipercapnia.

69

70 Hi-OxTM

71 Ossigenoterapia ad alto flusso con cannula nasale Somministra ossigeno riscaldato e umidificato a flussi superiori ai 40 L/min

72 Home oxygen and domestic fire 0.12% of patients on oxygen have serious adverse event involving fire while on home oxygen in the UK

73 Home oxygen and domestic fire

74

19/01/12 ASL 04. La ventilazione in SLEEP APNEA -BILEVEL. Sestri levante 21-10-2011. Pellegrina Moretti

19/01/12 ASL 04. La ventilazione in SLEEP APNEA -BILEVEL. Sestri levante 21-10-2011. Pellegrina Moretti ASL 04 La ventilazione in SLEEP APNEA -BILEVEL Sestri levante 21-10-2011 Pellegrina Moretti BILEVEL OBIETTIVI:migliorare ventilazione alveolare migliorare ossigenazione arteriosa prevenire atelettasia

Dettagli

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore

Dettagli

EMOGASANALISI ARTERIOSA 20/09/14. La valutazione degli scambi gassosi: EGA, saturimetria, CO 2 transcutanea, CO 2 espirata

EMOGASANALISI ARTERIOSA 20/09/14. La valutazione degli scambi gassosi: EGA, saturimetria, CO 2 transcutanea, CO 2 espirata La valutazione degli scambi gassosi: EGA, saturimetria, CO 2 transcutanea, CO 2 espirata FtR Luciana Ptacinsky Is6tuto Palazzolo Fondazione Don Carlo Gnocchi Milano VALUTAZIONE DEGLI SCAMBI GASSOSI È uno

Dettagli

Prescrizione ossigenoterapia domiciliare

Prescrizione ossigenoterapia domiciliare Sommario 1. Definizione di ossigenoterapia domiciliare... 2 2. Scopo... 5 3. Campo di applicazione... 5 4. Responsabilità... 5 5. Soggetti Destinatari... 5 6. Terminologia e abbreviazioni... 5 7. Modalità

Dettagli

Modalità di approvvigionamento di gas medicinali singoli e miscele e la responsabilità del farmacista. Prof.ssa Paola Minghetti

Modalità di approvvigionamento di gas medicinali singoli e miscele e la responsabilità del farmacista. Prof.ssa Paola Minghetti Modalità di approvvigionamento di gas medicinali singoli e miscele e la responsabilità del farmacista Prof.ssa Paola Minghetti GAS DA SOMMINISTRARE ALL UOMO AD USO TERAPEUTICO MEDICINALI Assoggettati a

Dettagli

La Sindrome Obesità-Ipoventilazione e le Ipoventilazioni Centrali

La Sindrome Obesità-Ipoventilazione e le Ipoventilazioni Centrali La Sindrome Obesità-Ipoventilazione e le Ipoventilazioni Centrali Dott. Francesco Carbone II Corso multidisciplinare di aggiornamento La Sindrome delle Apnee Notturne: una sfida diagnostico terapeutica

Dettagli

03/03/2009. -Diuretici -Morfina -Inotropi

03/03/2009. -Diuretici -Morfina -Inotropi Insufficienza cardiaca in cui il cuore non è più in grado di assicurare un apporto di ossigeno adeguato alle esigenze dei tessuti 6 Congresso Nazionale Emergenza Urgenza - Qualità e Prospettive in Emergenza

Dettagli

CONFERENZA DI CONSENSO IN MEDICINA RESPIRATORIA

CONFERENZA DI CONSENSO IN MEDICINA RESPIRATORIA Congresso Nazionale CONFERENZA DI CONSENSO IN MEDICINA RESPIRATORIA Conoscere i bisogni dei pazienti in ossigenoterapia L esperienza della ASL RM A Dr. ssa Teresa CALAMIA Le diverse tipologie di ossigenoterapia

Dettagli

I GAS MEDICINALI NELLE STRUTTURE SANITARIE: ASPETTI LEGISLATIVI E GESTIONALI. Giovedì 23 maggio 2002 Sala Congressi Milan Marriott Hotel

I GAS MEDICINALI NELLE STRUTTURE SANITARIE: ASPETTI LEGISLATIVI E GESTIONALI. Giovedì 23 maggio 2002 Sala Congressi Milan Marriott Hotel I GAS MEDICINALI NELLE STRUTTURE SANITARIE: ASPETTI LEGISLATIVI E GESTIONALI Giovedì 23 maggio 2002 Sala Congressi Milan Marriott Hotel TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ARIA MEDICALE PRESSO

Dettagli

Esperienze con la decapneizzazione venovenosa nell insufficienza respiratoria severa

Esperienze con la decapneizzazione venovenosa nell insufficienza respiratoria severa Sucre MJ, Donnarumma G, Vitelli G, Cirillo A, Coppola A, De Nicola A S. C. di Anestesia e Rianimazione Ospedale di Castellammare di Stabia (NA) Esperienze con la decapneizzazione venovenosa nell insufficienza

Dettagli

P aria (livello del mare) = 760 mmhg. Composizione: O 2 : 20.84% N 2 : 78.62% CO 2 : 0.04% po 2 = 159 mmhg. pn 2 = 597mmHg. pco 2 = 0.

P aria (livello del mare) = 760 mmhg. Composizione: O 2 : 20.84% N 2 : 78.62% CO 2 : 0.04% po 2 = 159 mmhg. pn 2 = 597mmHg. pco 2 = 0. Scambi alveolari Aria atmosferica = miscela di gas (principalmente O 2, N 2, CO 2 ) La velocità di diffusione di un gas (quantità di gas che diffonde nell unità di tempo) è direttamente proporzionale alla

Dettagli

INSUFFICIENZA RESPIRATORIA

INSUFFICIENZA RESPIRATORIA INCAPACITA VENTILATORIA (flussi e/o volumi alterati alle PFR) INSUFFICIENZA RESPIRATORIA (compromissione dello scambio gassoso e/o della ventilazione alveolare) Lung failure (ipoossiemia) Pump failure

Dettagli

LINEE GUIDA REGIONALI PER LA PRESCRIZIONE DELL OSSIGENO TERAPIA DOMICILIARE A LUNGO TERMINE

LINEE GUIDA REGIONALI PER LA PRESCRIZIONE DELL OSSIGENO TERAPIA DOMICILIARE A LUNGO TERMINE REGIONE CALABRIA Dipartimento Tutela della Salute Settore LEA Servizio Politica del Farmaco LINEE GUIDA REGIONALI PER LA PRESCRIZIONE DELL OSSIGENO TERAPIA DOMICILIARE A LUNGO TERMINE EVOLUZIONE NORMATIVA

Dettagli

LA GESTIONE DEI GAS E LA NUOVA NORMATIVA Genova, 4 febbraio 2016

LA GESTIONE DEI GAS E LA NUOVA NORMATIVA Genova, 4 febbraio 2016 LA GESTIONE DEI GAS E LA NUOVA NORMATIVA Genova, 4 febbraio 2016 Approfondimenti sulla gestione dei gas medicinali : Il punto di vista dell industria Stefania Mariani I GAS UTILIZZATI IN OSPEDALE In ambito

Dettagli

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna STUDIO DELL APPLICAZIONE DI UN SISTEMA ALIMENTATO AD IDROGENO PER UN SOLLEVATORE AUTOPROPULSO

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna STUDIO DELL APPLICAZIONE DI UN SISTEMA ALIMENTATO AD IDROGENO PER UN SOLLEVATORE AUTOPROPULSO Alma Mater Studiorum - Università di Bologna SECONDA FACOLTA DI INGEGNERIA CON SEDE A CESENA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA STUDIO DELL APPLICAZIONE DI UN SISTEMA ALIMENTATO AD IDROGENO PER UN

Dettagli

L INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO?

L INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO? L INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO? TORINO 27-29 Marzo 2014 Martina Ronzoni Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma 2 OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA 3 SEGNI CLINICI DI IPOSSIA Ipossia Segni Respiratori

Dettagli

IN UN CICLO RESPIRATORIO SI HA UNA DIMINUZIONE DI OSSIGENO ED UN AUMENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. CORSO OSS DISCIPLINA: PRIMO SOCCORSO MASSIMO FRANZIN

IN UN CICLO RESPIRATORIO SI HA UNA DIMINUZIONE DI OSSIGENO ED UN AUMENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. CORSO OSS DISCIPLINA: PRIMO SOCCORSO MASSIMO FRANZIN PRIMO SOCCORSO PATOLOGIE RESPIRATORIE ANATOMIA E FISIOLOGIA LA FUNZIONE PRINCIPALE DELL APPARATO RESPIRATORIO È DI FORNIRE AI TESSUTI UN SUFFICIENTE APPORTO DI OSSIGENO PER SODDISFARNE LE RICHIESTE ENERGETICHE

Dettagli

GAS IN SANITA Medicinali e Dispositivi Medici

GAS IN SANITA Medicinali e Dispositivi Medici GAS IN SANITA Medicinali e Dispositivi Medici Preparazione di Aria Medicinale in Ospedale Ruoli e compiti del Farmacista Leonardo Ferrari I GAS utilizzati in AMBITO SANITARIO possono essere classificati,

Dettagli

CAMPAGNA DI LOTTA ALLA DIPENDENZA DA TABACCO DEI DISTRETTI SANITARI H1 & H3 SCREENING GRATUITO DELLA SATURAZIONE DI OSSIGENO

CAMPAGNA DI LOTTA ALLA DIPENDENZA DA TABACCO DEI DISTRETTI SANITARI H1 & H3 SCREENING GRATUITO DELLA SATURAZIONE DI OSSIGENO CAMPAGNA DI LOTTA ALLA DIPENDENZA DA TABACCO DEI DISTRETTI SANITARI H1 & H3 SCREENING GRATUITO DELLA SATURAZIONE DI OSSIGENO C H E C O S E L A P U L S O S S I M E T R I A? Il pulsossimetro e uno strumento

Dettagli

PUMP FAILURE LUNG FAILURE FATIGUE MECCANISMI FISIOPATOLOGICI DELLA I.R.A. Compromissione della ventilazione. Compromissione dello scambio gassoso

PUMP FAILURE LUNG FAILURE FATIGUE MECCANISMI FISIOPATOLOGICI DELLA I.R.A. Compromissione della ventilazione. Compromissione dello scambio gassoso MECCANISMI FISIOPATOLOGICI DELLA I.R.A. LUNG FAILURE (EPA, ARDS, etc.) Compromissione dello scambio gassoso IPOSSIEMIA PUMP FAILURE (BPCO, cifoscoliosi, etc.) Compromissione della ventilazione IPOSSIEMIA

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

Approccio intermedio fra i precedenti

Approccio intermedio fra i precedenti Modelli usati per simulare il sistema respiratorio Ingegneria Biomedica Anno Accademico 2008-0909 Tommaso Sbrana Un modello è una rappresentazione di un oggetto o di un fenomeno che ne riproduce alcune

Dettagli

Revision Date Description Paragraph TickRef 01 11-05-15 New release All #8416

Revision Date Description Paragraph TickRef 01 11-05-15 New release All #8416 Document Title Business Unit Product Line Controllo Multimotore Power Controls IRIS BLUE Revision Date Description Paragraph TickRef 01 11-05-15 New release All #8416 INDICE 1 Introduzione... 2 2 Controllo

Dettagli

scaricato da www.sunhope.it 1

scaricato da www.sunhope.it 1 INSUFFICIENZA RESPIRATORIA Situazione clinico-laboratoristica laboratoristica complessa, di vario livello ed entità, espressione di una utilizzazione endocellulare dell ossigeno non rispondente alle esigenze

Dettagli

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE

Dettagli

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma

Dettagli

Relatore: Basigli Sonia PARAMETRI VITALI ETA PEDIATRICA. Temperatura Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria SaO2 P.A.

Relatore: Basigli Sonia PARAMETRI VITALI ETA PEDIATRICA. Temperatura Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria SaO2 P.A. Relatore: Basigli Sonia PARAMETRI VITALI ETA PEDIATRICA Temperatura Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria SaO2 P.A. SEGNI DI ALLARME IN ETA PEDIATRICA APNEA > 10 sec. FR > 60 atti/min: distress respiratorio

Dettagli

Funzioni dell apparato respiratorio

Funzioni dell apparato respiratorio Funzioni dell apparato respiratorio -Scambi di O2 e CO2 -Regolazione ph -Protezione da patogeni inalati -Vocalizzazione respirazione Ventilazione Scambi gassosi polmonari Trasporto dei gas respiratori

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE parti 3 4 1 IMPIANTO TERMICO In generale si può pensare articolato nelle seguenti parti: Generatore uno o più apparati che forniscono energia termica ad un mezzo di trasporto

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

NEWSLETTER N.31. I n q u e s t o n u m e r o : A CURA DELLA SEZIONE ATLETICA DELL US PRIMIERO. T r a s f e r t a

NEWSLETTER N.31. I n q u e s t o n u m e r o : A CURA DELLA SEZIONE ATLETICA DELL US PRIMIERO. T r a s f e r t a NEWSLETTER N.31 A CURA DELLA SEZIONE ATLETICA DELL US PRIMIERO I n q u e s t o n u m e r o : L e d i t o r i a l e d e l P r e s i d e n t e T r a s f e r t a L a n g o l o t e c n i c o 3 1 a g o s t

Dettagli

Raffrescatori evaporativi: la nuova frontiera dell aria fresca. Raffrescatori fissi Raffrescatori portatili Noleggio raffrescatori

Raffrescatori evaporativi: la nuova frontiera dell aria fresca. Raffrescatori fissi Raffrescatori portatili Noleggio raffrescatori Raffrescatori evaporativi: la nuova frontiera dell aria fresca Raffrescatori fissi Raffrescatori portatili Noleggio raffrescatori Quali sono i problemi con il caldo? Temperatura nei luoghi di lavoro superiore

Dettagli

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti

Dettagli

Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia. Anatomia (2) Anatomia (1) Anatomia (3) Anatomia (4) O 2 CO 2

Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia. Anatomia (2) Anatomia (1) Anatomia (3) Anatomia (4) O 2 CO 2 P.A. Lombardia Soccorso Corso di Formazione Base per Volontari-Soccorritori A cosa serve? Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia F. Sangalli APPARATO RESPIRATORIO: Insieme di organi che

Dettagli

Linee Guida per la corretta prescrizione dell Ossigenoterapia Domiciliare

Linee Guida per la corretta prescrizione dell Ossigenoterapia Domiciliare céä à v{x wxäät ftäâàx Area Politiche per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione Via Caduti di Tutte le Guerre,

Dettagli

LE NORMATIVE NAZIONALI ED EUROPEE INERENTI I GAS MEDICINALI

LE NORMATIVE NAZIONALI ED EUROPEE INERENTI I GAS MEDICINALI LE NORMATIVE NAZIONALI ED EUROPEE INERENTI I GAS MEDICINALI ASPETTI LEGISLATIVI IN FUNZIONE DELLE MODIFICHE APPORTATE DAL DLvo 24 aprile 2006 n 219 Prof.ssa Paola Minghetti FACOLTÀ DI FARMACIA GAS DA SOMMINISTRARE

Dettagli

Comparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo

Comparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Gli studi crossover Periodo 1 Periodo 2 R A N D O M A B A B Valutazione Tempo 1 0 1 1 2 0 2 1 Gli studi crossover Metodo epidemiologici per la clinica

Dettagli

Dopo la ventilazione alveolare, il passaggio successivo del processo respiratorio consiste nella diffusione dell O 2 dagli alveoli al sangue e della

Dopo la ventilazione alveolare, il passaggio successivo del processo respiratorio consiste nella diffusione dell O 2 dagli alveoli al sangue e della Dopo la ventilazione alveolare, il passaggio successivo del processo respiratorio consiste nella diffusione dell O 2 dagli alveoli al sangue e della CO 2 in direzione opposta. L aria che respiriamo è una

Dettagli

ENERGIA E CENTRALI SOLARI

ENERGIA E CENTRALI SOLARI ENERGIA E CENTRALI SOLARI Si dice solare l energia raggiante sprigionata dal Sole per effetto di reazioni nucleari (fusione dell idrogeno) e trasmessa alla Terra sotto forma di radiazione elettromagnetica.

Dettagli

Università degli Studi di Bologna. FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Disegno Tecnico Industriale

Università degli Studi di Bologna. FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Disegno Tecnico Industriale Università degli Studi di Bologna FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Disegno Tecnico Industriale STUDIO DI MASSIMA DI UNA PIATTAFORMA ELEVATRICE AD IDROGENO Tesi di Laurea di:

Dettagli

Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra

Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra Impianto fotovoltaico L impianto fotovoltaico, posto sulla copertura dell edificio, permette di trasformare l energia solare in energia

Dettagli

Macchina ad Aria Compressa

Macchina ad Aria Compressa Macchina ad Aria Compressa La nostra ricerca si occuperà del motore ad aria compressa. L'obbiettivo è quello di trovare motori alternativi in totale rispetto dell'ambiente. Il motore in questione ha presentato

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

IL RUOLO DELL INFERMIERE

IL RUOLO DELL INFERMIERE A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright

Dettagli

Indicazioni per l ossigenoterapia

Indicazioni per l ossigenoterapia Seminari del Venerdì del Gruppo di Ricerca Geriatrica Aggiornamenti In Geriatria Brescia, 18 gennaio 2013 Indicazioni per l ossigenoterapia domiciliare Piera Ranieri Responsabile Ambulatorio di Fisiopatologia

Dettagli

Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo

Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo Soluzioni di sistemi innovativi Perché l aria compressa pulita e asciutta è importante In quasi tutti i settori dell industria l aria compressa è uno strumento

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

Primo approccio terapeutico al paziente con: Insufficienza respiratoria

Primo approccio terapeutico al paziente con: Insufficienza respiratoria 7 Congresso Nazionale SIMEUP Napoli, 22 24 ottobre 2009 Primo approccio terapeutico al paziente con: Insufficienza respiratoria Renato Cutrera Dir. U.O.C. Broncopneumologia Dipartimento Medicina Pediatrica

Dettagli

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Gli eventi acuti che mettono in pericolo la vita del bambino sono molto

Dettagli

LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI

LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI dott. ing. Emilio Milano pagina 1 COS E LA PREVENZIONE INCENDI Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139 - Capo III - Art. 13 (S.O.G.U. Serie

Dettagli

L INSUFFICIENZA RESPIRATORIA NELLA PRATICA CLINICA

L INSUFFICIENZA RESPIRATORIA NELLA PRATICA CLINICA Capitolo 2 L INSUFFICIENZA RESPIRATORIA NELLA PRATICA CLINICA 1. Definizione e classificazione clinica in urgenza La respirazione è un processo globale il cui obiettivo è assicurare la normale attività

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione Riferimento normativo Per la progettazione degli impianti di scarico si fa riferimento alla normativa europea composta da 5 parti.

Dettagli

I collettori solari termici

I collettori solari termici I collettori solari termici a cura di Flavio CONTI, ing. LUVINATE (Varese) Tel. 0332 821398 Collettori solari a BASSA temperatura I collettori solari a bassa temperatura utilizzati normalmente negli impianti

Dettagli

Respirare di notte con un aiuto meccanico. Ospedale San Paolo di Savona S.C. Otorinolaringoiatria Tecnico di Neurofisiopatologia M.

Respirare di notte con un aiuto meccanico. Ospedale San Paolo di Savona S.C. Otorinolaringoiatria Tecnico di Neurofisiopatologia M. Respirare di notte con un aiuto meccanico Ospedale San Paolo di Savona S.C. Otorinolaringoiatria Tecnico di Neurofisiopatologia M.Eloisa Cabano Trattamento dell OSAS OBIETTIVO Mantenere pervie le vie aeree

Dettagli

GC = F x Gs. Gli aumenti di GC sono possibili grazie ad aumenti della frequenza cardiaca e della gittata sistolica.

GC = F x Gs. Gli aumenti di GC sono possibili grazie ad aumenti della frequenza cardiaca e della gittata sistolica. Volume di sangue espulso dal cuore in un minuto. Dipende dalle esigenze metaboliche dell organismo e quindi dal consumo di O 2 Consumo O 2 medio in condizioni basali 250 ml/min GC = 5 l/min Consumo O 2

Dettagli

CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m.

CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CARATTERISTICHE FISICHE DELL AMBIENTE DI MONTAGNA riduzione

Dettagli

Linee Guida per la corretta prescrizione dell Ossigenoterapia Domiciliare

Linee Guida per la corretta prescrizione dell Ossigenoterapia Domiciliare a l l e P o l i t i c h e d e l l a S a l u t e Area Politiche per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione Via Caduti

Dettagli

Gli impianti per la climatizzazione

Gli impianti per la climatizzazione Università IUAV di Venezia Gli impianti per la climatizzazione 1 Tipologie secondo il fluido termovettore Componenti elementi costruttivi Produzione del calore/ frigorifera Dimensioni dei canali d aria

Dettagli

Cos è una. pompa di calore?

Cos è una. pompa di calore? Cos è una pompa di calore? !? La pompa di calore aria/acqua La pompa di calore (PDC) aria-acqua è una macchina in grado di trasferire energia termica (calore) dall aria esterna all acqua dell impianto

Dettagli

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS ADS La serie ADS è stata progettata sulla base della comprovata serie di ammortizzatori per carichi pesanti LDS da utilizzare su ascensori per persone e carichi. La prova di omologazione garantisce che

Dettagli

OSSIGENOTERAPIA A LUNGO TERMINE DIFFERENZE PRESCRITTIVE ED ORGANIZZATIVE REGIONALI

OSSIGENOTERAPIA A LUNGO TERMINE DIFFERENZE PRESCRITTIVE ED ORGANIZZATIVE REGIONALI OSSIGENOTERAPIA A LUNGO TERMINE DIFFERENZE PRESCRITTIVE ED ORGANIZZATIVE REGIONALI Dott.ssa Germana Caldarola Responsabile Pneumotisiologia ed ADR Trani-Bisceglie Definizione di ipossiemia Riduzione della

Dettagli

STABILIMENTO DI TARANTO. Febbraio 2007. Allegato D10

STABILIMENTO DI TARANTO. Febbraio 2007. Allegato D10 STABILIMENTO DI TARANTO Febbraio 2007 Analisi energetica dello Stabilimento Siderurgico ILVA di Taranto Lo stabilimento siderurgico di Taranto consuma, nel suo assetto attuale, c.a. 181.000 Tj/anno in

Dettagli

Fotovoltaico Solare Termico

Fotovoltaico Solare Termico PascaleCave e Costruzioni S.r.l. Fotovoltaico Solare Termico Fotovoltaico Un impianto fotovoltaico è un impianto per la produzione di energia elettrica. La tecnologia fotovoltaica permette di trasformare

Dettagli

Soluzioni per il risparmio idrico per i WC

Soluzioni per il risparmio idrico per i WC Soluzioni per il risparmio idrico per i WC Per un utenza standard di tipo residenziale che utilizza cassette di risciacquo di tipo convenzionale (da 9 a 12 litri per risciacquo), il 30% dei consumi di

Dettagli

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS.

Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Pavia, 18 dicembre 2014 Tavola rotonda su Efficienza Energetica e certificati bianchi per interventi nell ambito del

Dettagli

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio

Dettagli

Home indietro avanti info. Energia solare. 1. Che cos è 2. Come viene sfruttata. Scuola media G. Carducci

Home indietro avanti info. Energia solare. 1. Che cos è 2. Come viene sfruttata. Scuola media G. Carducci Energia solare 1. Che cos è 2. Come viene sfruttata Scuola media G. Carducci 1. Che cos è È l energia da cui derivano tutte le forme di energia sulla Terra ad eccezione dell energia: nucleare, geotermica

Dettagli

IL TRASFORMATORE Prof. S. Giannitto Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Il trasformatore

Dettagli

FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE

FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE ACIDO = molecola contenente atomi di idrogeno capaci di rilasciare in soluzione ioni idrogeno (H( + ) BASE = ione o molecola che può accettare uno ione idrogeno

Dettagli

ESERCITAZIONE. CdL Fisioterapia e Podologia. 25 novembre 2015

ESERCITAZIONE. CdL Fisioterapia e Podologia. 25 novembre 2015 ESERCITAZIONE CdL Fisioterapia e Podologia 25 novembre 2015 Epidemiologia Domanda 1 Le neoplasie gastriche sono: a. diminuite in tutta Europa b. diminuite fino agli anni 80, poi stabili c. aumentate in

Dettagli

AUTOPROTETTORI. cenni sulla respirazione umana

AUTOPROTETTORI. cenni sulla respirazione umana AUTOPROTETTORI cenni sulla respirazione umana L aria che noi respiriamo è una miscela gassosa di ossigeno (20,9%) e di azoto (78,1% in volume), con quantità variabili di vapore acqueo, anidride carbonica,

Dettagli

Linee di Indirizzo alla Prescrizione dell Ossigenoterapia domiciliare a Lungo Termine (OLT) nella Regione Friuli Venezia Giulia

Linee di Indirizzo alla Prescrizione dell Ossigenoterapia domiciliare a Lungo Termine (OLT) nella Regione Friuli Venezia Giulia REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI Linee di Indirizzo alla Prescrizione dell Ossigenoterapia domiciliare a Lungo Termine (OLT)

Dettagli

Pompe di circolazione

Pompe di circolazione Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIA Pompe di circolazione per gli impianti di riscaldamento Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G. D Annunzio Pescara www.lft.unich.it Pompe di circolazione

Dettagli

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie INDICE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI A FUNE... 2 1.1 Definizione di impianto a fune... 2 1.2 Tipologie di impianto... 3 1.3 Funzionamento degli impianti a fune... 6 1.4 Normativa per la costruzione

Dettagli

I PRINCIPALI SINTOMI RIFERITI ALLE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO

I PRINCIPALI SINTOMI RIFERITI ALLE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO I PRINCIPALI SINTOMI RIFERITI ALLE MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO Descrizione, definizione e richiami anatomici e fisiopatologici www.fisiokinesiterapia.biz Emoftoe o emottisi Si tratta dell emissione

Dettagli

Il Sistema Respiratorio. Fisica Medica

Il Sistema Respiratorio. Fisica Medica Il Sistema Respiratorio La respirazione Trachea Bronchi Muscoli del diaframma I muscoli che controllano la respirazione fanno variare volume e pressione interna ai polmoni Fase Inspirazione Espirazione

Dettagli

Lotto 1. Scheda tecnica. Fornitura dei materiali e delle apparecchiature per n 1 impianto di distribuzione gas puri e di generazione aria compressa;

Lotto 1. Scheda tecnica. Fornitura dei materiali e delle apparecchiature per n 1 impianto di distribuzione gas puri e di generazione aria compressa; Lotto 1 Scheda tecnica Fornitura dei materiali e delle apparecchiature per n 1 impianto di distribuzione gas puri e di generazione aria compressa; IMPIANTO DISTRIBUZIONE GAS PURI Box bombole 1 box con

Dettagli

FISIOLOGIA DELLA RESPIRAZIONE

FISIOLOGIA DELLA RESPIRAZIONE FISIOLOGIA DELLA RESPIRAZIONE SCAMBIO E TRASPORTO DEI GAS La composizione dell aria alveolare differisce rispetto all aria ambiente. A livello alveolare si verifica la continua diffusione della del sangue

Dettagli

La gestione dei gas medicinali nelle aziende sanitarie ai sensi della UNI EN ISO 7396-1:2010

La gestione dei gas medicinali nelle aziende sanitarie ai sensi della UNI EN ISO 7396-1:2010 La gestione dei gas medicinali nelle aziende sanitarie ai sensi della UNI EN ISO 7396-1:2010 Gli impianti gas medicinali e le Apparecchiature Biomedicali Giampiero Pirini Bologna 30/11/2011 Giampiero Pirini

Dettagli

ACQUA, ARIA E TERRENO

ACQUA, ARIA E TERRENO ACQUA, ARIA E TERRENO PREMESSA Gli impianti d irrigazione a goccia svolgono un ruolo fondamentale negli apporti irrigui alle colture. Se utilizzato correttamente permette un sano sviluppo della pianta

Dettagli

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO Il datore di lavoro deve provvedere affinché le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di

Dettagli

il fotovoltaico quanto costa e quanto rende

il fotovoltaico quanto costa e quanto rende il fotovoltaico quanto costa e quanto rende gli incentivi /1 In Italia, da settembre 2005, è attivo un meccanismo di incentivazione, definito Conto Energia, per la produzione di energia elettrica mediante

Dettagli

REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI -------------------------------------- Via Marconi, 23 13900 Biella

REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI -------------------------------------- Via Marconi, 23 13900 Biella REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI -------------------------------------- Via Marconi, 23 13900 Biella LAVORARE SICURI! Formazione e informazione dei lavoratori per l igiene e la sicurezza sul

Dettagli

DEFINIZIONE. L annegamento è una sindrome asfittica

DEFINIZIONE. L annegamento è una sindrome asfittica SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA ANNEGAMENTO PROF.SSA A. SCAFURO DEFINIZIONE L annegamento è una sindrome asfittica caratterizzata t dall alterazione lt degli scambi

Dettagli

Mynute Low NOx Mynute Low NOx basse emissioni inquinanti di NOx Mynute Low NOx

Mynute Low NOx Mynute Low NOx basse emissioni inquinanti di NOx Mynute Low NOx Mynute Low NOx La gamma di caldaie murali Mynute di Beretta si completa con un nuovo modello in grado di coniugare prestazioni e rispetto dell ambiente. Mynute Low NOx è la caldaia standard ecologica di

Dettagli

LIVELLI DI AZIONE DELLE

LIVELLI DI AZIONE DELLE Tecniche di clearance delle vie aeree tramite utilizzo di Dispositivi Oscillatori ad Alta Frequenza Un alternativa per la disostruzione bronchiale e la riespansione polmonare LIVELLI DI AZIONE DELLE TECNICHE

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici

Dettagli

Indice. 5 Introduzione. Anatomia 6 Il sistema respiratorio 6 Faringe 6 Laringe 7 Trachea 7 Respirazione 8 Differenze tra adulti e bambini

Indice. 5 Introduzione. Anatomia 6 Il sistema respiratorio 6 Faringe 6 Laringe 7 Trachea 7 Respirazione 8 Differenze tra adulti e bambini IN QUESTA GUIDA Indice GUIDA PER I GENITORI 5 Introduzione Anatomia 6 Il sistema respiratorio 6 Faringe 6 Laringe 7 Trachea 7 Respirazione 8 Differenze tra adulti e bambini Fisiopatologia 8 Cos è l occlusione

Dettagli

L ESPERIENZA DI ASL BERGAMO

L ESPERIENZA DI ASL BERGAMO BUONGIORNO CReG: UN PROGETTO INNOVATIVO PER MIGLIORARE LA GESTIONE TERRITORIALE DELLA CRONICITÀ L ESPERIENZA DI ASL BERGAMO Mara Azzi, Direttore Generale ASL BERGAMO ASL BERGAMO POPOLAZIONE RESIDENTE SUDDIVISA

Dettagli

ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI

ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI Sistemi biologici: soggetti a complessi processi di trasformazione e scambio di energia; I sistemi biologici sono costituiti perlopiù da quattro elementi: H,

Dettagli