Le obbligazioni partecipative nel Decreto Sviluppo

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1 Le obbligazioni partecipative nel Decreto Sviluppo Aspetti legali Ugo Orsini 8 novembre 2012

2 Gli strumenti sino ad oggi disponibili: art c.c. Art c. 2 obbligazioni indicizzate «i tempi e l entità del pagamento degli interessi possono variare in dipendenza di parametri oggettivi anche relativi all andamento economico della società» Necessità di parametri oggettivi (e quindi non legati a delibere assembleari); Gli interessi possono dipendere dall utile di esercizio o da altri parametri oggettivi, interni (reddituali o patrimoniali) o esterni; Art c. 3 altri strumenti finanziari «strumenti finanziari, comunque denominati, che condizionano i tempi e l entità del rimborso del capitale all andamento economico della società» Partecipazione anche in «negativo» (e.g., «loss absorbption»); Possibilità di riconoscere diritti amministrativi (ex art c.6 c.c.). La norma non prevede l indicizzazione del capitale. 1

3 Le obbligazioni partecipative nel Decreto Sviluppo Il Decreto c.d. Sviluppo prevede espressamente che i regolamenti delle emissioni obbligazionarie possano prevedere «clausole di partecipazione agli utili d impresa e di subordinazione» Destinatari Società non emittenti azioni quotate in mercati regolamentati o MTF diverse dalle banche e dalle c.d. micro-imprese (< 2 milioni di fatturato o attivi di bilancio e < 10 dipendenti) Durata Non inferiore a 36 mesi Remunerazione Ranking Componente fissa e componente variabile Possibilità di introdurre clausole di subordinazione 2

4 Le obbligazioni partecipative: remunerazione Remunerazione Destinatari Componente Fissa Componente Variabile Non inferiore al tasso ufficiale di riferimento (come fissato dalla BCE) Partecipazione agli utili d impresa 3

5 Componente variabile della remunerazione Deve essere versata entro 30 giorni dall approvazione del bilancio; Percentuale dell utile di esercizio, indicata all atto di emissione, non modificabile, dipendente da parametri oggettivi e non condizionata all assunzione di delibere societarie (diversamente dal diritto ai dividendi); La componente variabile deve essere «proporzionale» al rapporto tra valore nominale delle obbligazioni partecipative e la somma di patrimonio netto (capitale, riserva legale e riserve disponibili) e il valore nominale di tali obbligazioni; A tale componente non si applica la disciplina antiusura; Anche in assenza di utili, resta fermo il diritto al rimborso al capitale (i.e., la variabilità riguarda solo la remunerazione, non il rimborso); Indeducibilità in capo all emittente della componente variabile (salvo quanto previsto in caso di obbligazioni partecipative subordinate) 4

6 Le obbligazioni partecipative subordinate Il decreto sviluppo prevede anche la possibilità di «clausole di subordinazione», che sembra essere elemento non essenziale del prestito obbligazionario partecipativo. La clausola di subordinazione art. 2411, c.1, c.c. Il diritto al rimborso del capitale e/o al pagamento degli interessi è condizionato al previo pagamento di alcuni o tutti i creditori dell emittente (i.e., quanto dovuto agli obbligazionisti subordinati diventa esigibile solo dopo il pagamento dei creditori non subordinati). Subordinazione Assoluta Tutti i creditori Specifica Totale Tutti i diritti degli obbligazionisti Parziale Condizionata Al verificarsi di determinati eventi / parametri Incondizionata Limite: gli obbligazionisti non possono essere subordinati al capitale Alcuni creditori (e.g., ceto bancario) Solo alcuni / parte dei diritti (e.g., interessi) La subordinazione produce normalmente effetti sono in caso di liquidazione/scioglimento/procedure concorsuali che coinvolgano l emittente. Tuttavia, il regolamento del prestito può prevedere una graduatoria dei pagamenti da effettuare alle date di pagamento previsto (i.e., priorità di pagamento / waterfall). 5

7 Le obbligazioni partecipative subordinate (2) Effetti della clausola di subordinazione nelle obbligazioni partecipative: qualora il regolamento di obbligazioni partecipative e subordinate preveda il vincolo a non ridurre il capitale sociale se non nei limiti dei dividendi sull utile di esercizio, la componente variabile di remunerazione delle obbligazioni costituisce un costo, computato in diminuzione del reddito d impresa a fini IRES. Il beneficio si applica solamente a condizione che (i) il corrispettivo non sia costituito solo dalla componente variabile; e (ii) le obbligazioni siano sottoscritte da investitori professionali che non detengano più del 2% del capitale o patrimonio dell emittente. La Relazione Ministeriale evidenzia come le obbligazioni partecipative subordinate permettano «anche di modulare gli esborsi finanziari in funzione dei risultati d'impresa, favorendo la sostenibilità delle fasi di rapida crescita o di ristrutturazione, in cui i flussi di cassa possono essere sotto tensione per investimenti e per ricostituzione dei margini operativi». 6

8 Le obbligazioni partecipative: possibili applicazioni Società Investitori Società chiuse e non immediatamente interessate alla quotazione che abbiano un consolidato track record industriale o interessanti prospettive di sviluppo, anche per acquisizioni; Società chiuse che abbiano intrapreso un percorso di ristrutturazione; Controllate (anche di società quotate) al fine di ottenere una correlazione ai risultati di settore Banche: nel restructuring, consentono la partecipazione all utile di impresa (con congrua remunerazione) senza ricorrere a conversione del debito in equity; Investitori istituzionali: consentono di partecipare alla crescita reddituale dell impresa senza partecipare al rischio d impresa e con orizzonte di rientro limitato; Difficilmente ipotizzabile una emissione retail, sia per la normativa fiscale, sia per la complessità dello strumento 7

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