Report anno Gruppo Fitosanitari

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Report anno 2013. Gruppo Fitosanitari"

Transcript

1 Report anno 2013 Gruppo Fitosanitari Prevenzione e controllo ufficiale sul commercio e sull'impiego dei prodotti fitosanitari nel territorio bresciano (Ivan Scalfi, Claudio Bertocchi) ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 1

2 Premessa I prodotti fitosanitari (p.f.) sono le sostanze chimiche impiegate nei vari comparti per la protezione delle piante e per la conservazione dei prodotti vegetali. In particolare in agricoltura, l'impiego dei p.f. (denominati spesso anche in diverso modo come pesticidi, fitofarmaci, agrofarmaci, ecc.), rappresentano uno dei principali sistemi moderni adottati dall'uomo per proteggere le produzioni vegetali (frutta, ortaggi, cereali, ecc.) contro gli organismi dannosi, comprese le erbe infestanti, nonché per migliorare la qualità della produzione agricola. In questa grande famiglia si annoverano diverse sostanze quali: anticrittogamici, insetticidi, acaricidi, nematocidi, molluschicidi, diserbanti, rodenticidi, fitoregolatori,. L uso dei p.f. tuttavia può produrre effetti avversi sulla produzione vegetale e comportare rischi ed effetti negativi anche per l'uomo, gli animali e l'ambiente (consumo di alimenti contaminati, e/o diffusione nell'ambiente circostante terreno, acqua ed aria). Per garantire la sicurezza nell uso dei prodotti fitosanitari nel settore alimentare, in Italia, sono previsti tre diversi livelli di tutela: Europeo (strategico) Nazionale (normativo, indirizzo, controllo) Regionale (controllo) I controlli riguardano sia i prodotti alimentari di origine vegetale, per monitorare livelli di eventuali residui di prodotti fitosanitari negli alimenti, sia le modalità di impiego e commercio di prodotti fitosanitari. I dati dei controlli vengono ogni anno comunicati al Ministero che li elabora, dispone le relazioni nazionali e comunica i risultati alla Commissione Europea. Nell ambito del Dipartimento di Prevenzione Medico dell'asl, il Servizio che opera nel campo della prevenzione e controllo in campo alimentare è il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) istituito a seguito del Decreto Ministeriale del 16 ottobre ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 2

3 Tra le altre funzioni esercitate da questo Servizio, anche in coordinamento con altri Servizi interessati, vengono ricompresi: controlli ufficiali sulle attività di produzione primaria per quanto attiene gli aspetti connessi con la sicurezza alimentare (con particolare riguardo al trattamento e allo stoccaggio delle sostanze alimentari) controlli sul deposito, commercio, vendita e impiego di prodotti fitosanitari. Quadro normativo Nel complesso ed articolato quadro normativo che trae le sue origini sin dal 1968, nel corso del 2012, in attuazione alla Direttiva 2009/128/CE, è stato emanato il D.L.vo n. 150 del 14 agosto 2012 che rigoverna l intero settore in chiave più moderna. Il dettato normativo struttura i suoi effetti a lungo termine attraverso un Piano d'azione Nazionale (PAN adottato con il Decreto 22 gennaio 2014). In questo piano, nuovo strumento di pianificazione, vengono definiti obiettivi, misure, modalità e tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti nell'utilizzo dei p.f. sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità. Sinteticamente, nel PAN, vengono considerati questi aspetti: a) la salvaguardia dell'ambiente acquatico e delle acque potabili; b) la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi; c) la protezione degli utilizzatori e della popolazione durante l uso dei p.f.; d) la tutela dei consumatori. L'ASL di Brescia ha da tempo intrapreso un percorso di riordino, pianificazione ed approfondimento dell'attività di prevenzione e controllo in tale settore, istituendo gruppi di lavoro multidisciplinari in capo al Dipartimento di Prevenzione Medico. Il gruppo del Servizio PSAL creato all interno del Progetto Speciale Agricoltura e il Servizio di Igiene Pubblica con il Gruppo Fitosanitari lavorano congiuntamente per garantire una revisione continua legata alla vivacità del settore e alla nuova filosofia Comunitaria e nazionale nell uso dei p.f.. Obiettivo prioritario dei gruppi è rappresentato dalla qualità informativa e formativa da diffondere nei comparti produttivi e commerciali da parte degli operatori della vigilanza. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 3

4 Ulteriormente, all interno del quadro legislativo nazionale che verrà adottato nella sua complessità nei prossimi anni, nascono anche iniziative territoriali volte a regolare i rapporti di convivenza tra gli imprenditori agricoli ed i cittadini, al fine di codificare alcune norme di buona pratica da applicare laddove l'agricoltura professionale convive ed impatta con le aree urbane. E' il caso dell'iniziativa nata dal Consorzio per la Tutela del Franciacorta DOCG dove, in collaborazione con i gruppi dipartimentali citati, è stato redatto e poi deliberato dai Comuni interessati un regolamento che stabilisce norme integrative e tutelanti dei diversi interessi che vengono coinvolti con l'uso dei p.f.. Alcune considerazioni di contesto vanno comunque sottolineate: L'Italia è considerata dall'unione Europea il paese che ha il miglior sistema di controllo in materia di residui di antiparassitari negli alimenti; I dati del Ministero della Salute (2011) evidenziano che, nel settore dell ortofrutta, il 99,97 % dei prodotti commercializzati sono privi di residui o perfettamente in linea con i Limiti Massimi di Residui (LMR) ammessi dalla legge; Il Centro Antiveleni di Niguarda (Milano) evidenzia che le segnalazioni di intossicazioni accertate o sospette relative a p.f. rappresentano un contenuto 6,63 % sul totale delle chiamate. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 4

5 Attività di Prevenzione adottata dall'asl di Brescia Come precedentemente accennato l'asl di Brescia ogni anno, nelle sue attività preventive, organizza corsi formativi propedeutici al rilascio dell'abilitazione alla vendita dei p.f., in ossequio anche alle disposizioni di cui alla D.G.R. 25 novembre 2002 n. 7/ Questa attività assume carattere strategico poiché si ritiene che queste figure professionali rappresentano un punto nevralgico nella sensibilizzazione degli operatori che utilizzano queste sostanze. In attesa che il D.L.vo 150/12 sviluppi completamente le sue previsioni e completi la sua strutturazione operativa, nel corso del 2013 si è proceduto ad effettuare una completa revisione del materiale utilizzato nei momenti di formazione, realizzando presentazioni in PowerPoint che sono state poi pubblicate nella Intranet aziendale. Questo ha garantito che l evoluzione normativa, basata su step progressivi, venisse trasmessa ai discenti in modo strutturato. I docenti, rappresentati dai componenti del gruppo, seguendo il percorso tracciato dal materiale predisposto, forniscono in questo modo contenuti e modalità concettuali comuni, indipendentemente dall operatore che gestisce il momento formativo. L organizzazione dei corsi, prevista in due sessioni annuali, una primaverile ed una autunnale, è influenzata dalla domanda formativa che ogni venditore presenta al Dipartimento di Prevenzione Medico attraverso l articolazione distrettuale territoriale. Per facilitare e condividere l informazione legata alla autorizzazione alla vendita, sulla intranet aziendale è stato realizzato un archivio informatizzato, continuamente aggiornato sulla scorta delle abilitazioni progressivamente rilasciate, e consultabile da tutti gli operatori. Con la normativa attuale, che verrà superata nel 2015, le abilitazioni possono essere ottenute in due modi: frequentando un corso e superando un esame oppure ottenendo automaticamente una autorizzazione quando il richiedente possiede già una formazione di base specifica (diploma o laurea, es. agrotecnico). Le abilitazioni hanno durata quinquennale e devono essere rinnovate allo stesso modo del rilascio, pena la decadenza. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 5

6 Nel grafico 1. si rappresenta la situazione delle abilitazioni rilasciate nell ultimo triennio. Grafico Esame Prerequisiti Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 L ASL di Brescia inoltre, in collaborazione con l'assessorato Agricoltura della Provincia di Brescia, realizza dei corsi formativi per gli operatori che utilizzano i p.f. nella loro attività lavorativa. Il corso, preliminare al test di verifica, consente all utilizzatore (agricoltori, vivaisti, contoterzisti e operatori anche non professionali), di acquisire conoscenze per ottenere l autorizzazione all'acquisto dei p.f., il cosiddetto patentino. Anche in questo caso, dopo il primo rilascio, è previsto un ulteriore corso di aggiornamento ed un test finale allo scadere del quinto anno. I commissari che partecipano all esame finale, ope legis, devono coprire tutti gli aspetti della prevenzione sia per la sanità pubblica sia per gli aspetti considerati nella medicina del lavoro. Anche per quanto riguarda gli utilizzatori, sia per il mutando quadro normativo di riferimento sia per uniformare il messaggio preventivo fornito, si è provveduto a realizzare un materiale didattico strutturato. Nel passato i formatori utilizzavano materiale diverso e spesso influenzato da sensibilità e singole capacità personali. Consci del mutevole, variegato e numeroso target rappresentato dal mondo produttivo, sono state spese importanti risorse per realizzare, sempre in formato elettronico, il materiale da utilizzare nei momenti formativi. Anche questo materiale, con taglio pratico e molto ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 6

7 illustrativo, è stato pubblicato sulla intranet aziendale per cui tutti gli operatori possono scaricarlo ed adottarlo nei vari momenti istituzionali (attività divulgativa, di controllo, ). Nella tabella 1., si rappresenta l impegno fornito dai funzionari ASL nell anno 2013 per corsi di formazione e sessioni di esame (fonte Assessorato Agricoltura della Provincia di Brescia). Tabella 1. Tipologia nr. corsi nr. esami nr. esaminati Rilascio Rinnovo TOTALE 529 Immissione in commercio e utilizzazione dei prodotti fitosanitari: organizzazione dei controlli. In Italia la conferenza permanente Stato Regioni, in data 8 aprile 2009, ha adottato il presente accordo: Adozione del Piano di controllo sull immissione in commercio e l utilizzazione dei prodotti fitosanitari per il quinquennio Il piano precisa gli indirizzi operativi omogenei da adottare sul territorio nazionale per consentire alle Regioni la programmazione di un piano di controllo sull immissione in commercio e l utilizzazione dei prodotti fitosanitari nel periodo indicato. Le finalità del piano mirano ad accertare il rispetto delle condizioni delle autorizzazioni ministeriali dei prodotti fitosanitari ed il loro utilizzo, conformemente a tutte le indicazioni riportate nelle etichette, in applicazione delle buone pratiche fitosanitarie. I controlli sono eseguiti dagli Assessorati alla Sanità delle Regioni attraverso il personale ASL per le attività ispettive e attraverso i laboratori accreditati e le ARPA per i controlli analitici. Vengono coinvolti nel processo, anche i Comandi Carabinieri per la Tutela della Salute (CCTS) attraverso i NAS e l Ispettorato Centrale per la Tutela della Qualità e Repressioni Frodi dei Prodotti Agroalimentari (ICTQRFPA) nelle articolazioni territoriali dei rispettivi uffici periferici. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 7

8 Il Ministero della Salute raccoglie, verifica ed elabora i dati ricevuti, tramite i modelli armonizzati presenti nell accordo, e predispone un rapporto ai sensi dell articolo 68 del regolamento CE n.1107/2009, che invia alla Commissione Europea entro il 30 giugno di ogni anno. In ossequio alle disposizioni ministeriali ed agli accordi intrapresi, la Regione Lombardia ha predisposto un sistema informatizzato per la raccolta e trasmissione del debito informativo. L applicativo viene usufruito sia dai funzionari addetti al controllo sia dai venditori che, attraverso questo sistema, ottemperano alla dichiarazione di vendita che va effettuata entro il 28 di febbraio di ogni anno. Questa è la maschera di inserimento raggiungibile al seguente indirizzo web: attività ASL di Brescia settore Igiene e Medicina delle Comunità. L attività di controllo effettuata presso gli operatori commerciali, prevista nel piano annuale e registrata nel sistema regionale, ha evidenziato i seguenti risultati: Imprese Controlli Infrazioni Tipologia infrazioni nr. Vendita di prodotti fitosanitari non autorizzata 2 Addetti alla vendita non abilitati Prodotti fitosanitari non autorizzati 2 Conservazione/trasporto inadeguato 2 Mancanza registri carico e scarico 1 ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 8

9 attività ASL di Brescia settore Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro. Questa attività, in parte programmata nel piano aziendale dei controlli e in parte effettuata per rispondere alle istanze presentate nei piani di sviluppo rurale (PSR) è rivolta principalmente verso gli operatori del mondo agricolo della produzione primaria. Questi gli obiettivi raggiunti: Imprese Controlli Infrazioni Tipologia infrazioni nr Carenza misure di sicurezza 8 Mancata valutazione rischi e sorveglianza sanitaria 7 i controlli in fase di sperimentazioni dei p.f. Le aziende chimiche produttrici di p.f. hanno la necessità di sperimentare in campo le future novità prima della registrazione e autorizzazione ministeriale per il commercio. Questa necessità va comunque presidiata dal punto di vista sanitario, pertanto, la legge, prevede che la sperimentazione debba essere effettuata sotto il controllo delle ASL e dopo averne preventivamente informato il Ministero. Le aziende chimiche produttrici devono altresì notificare alle ASL tutti i dati necessari ad identificare le aree interessate al trattamento, compresa l'indicazione del periodo di svolgimento e della distruzione, del fascicolo relativo alla valutazione sulle conseguenze che gli stessi trattamenti possono determinare sulla salute umana ed animale, corredato altresì da ogni altro dato tecnico-scientifico conosciuto. I controlli adottati dalle ASL, che rientrano nella corrente attività di vigilanza, vanno inseriti nei flussi informativi annuali che sono inviati alle aziende sperimentatrici, alla Regione e al Ministero della Salute. Nel corso dell'anno è stata predisposta una comunicazione (nota prot. 22/08/2013 Prot. Gen. n ) per fornire nel dettaglio le modalità operative alle ditte che organizzano prove sperimentali. Tale nota, è stata creata con l'intento di razionalizzare i flussi informativi e richiamare le ditte che effettuano sperimentazioni nel nostro territorio, al rispetto degli obblighi previsti dalla vigente normativa. Questo si è reso opportuno per ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 9

10 poter gestire al meglio i debiti informativi previsti anche per questa attività. In considerazione delle prove effettuate negli anni passati e di quanto previsto nei Decreti Regionali, tutte le prove sperimentali e tutte le distruzioni finali sono state presidiate dagli operatori ASL. E utile sapere In provincia di Brescia, vi è il più alto numero di rivenditori di prodotti fitosanitari della Regione. Come precedentemente accennato, i venditori, dopo registrazione, debbono accedere al sistema regionale FitoWeb per dichiarare tipologia e quantità di prodotto venduto nell annata precedente. Questo consente alla Regione di effettuare alcune elaborazioni, fra cui quella relativa alle quantità e tipologia dei p.f. ad uso agricolo venduti nel 2012 (ultimo anno disponibile). Nella tabella 2., si definiscono i quantitativi di p.f. venduti in Lombardia nell anno Tabella 2. ASL Totale (ql.) % sul Tot. Bergamo ,8 Brescia e Valle Camonica ,8 Como 202 0,1 Cremona ,9 Lecco 55 0,0 Lodi ,4 Mantova ,4 Milano ,1 Monza e Brianza 469 0,3 Pavia ,5 Sondrio ,6 Varese ,0 TOTALE Gli erbicidi rappresentano il 34%, gli insetticidi il 30% e i fungicidi il 14%. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 10

11 Nel grafico 2. si rappresenta la distribuzione per classe funzionale - tipologia dei principali p.f. venduti in Lombardia. Grafico 2. Regione Lombardia Classi funzionali maggiormente vendute Anno erbicidi % fungicidi % Insetticidi % In forte crescita sono risultati i prodotti fitosanitari ammessi in agricoltura biologica (Regolamento CE n. 404/2008) rispetto ai due anni precedenti. Le aziende biologiche attive sul territorio lombardo al 31 marzo 2012 risultano pari a La distribuzione territoriale, sempre delle imprese che adottano i trattamenti dell agricoltura biologica, registra un primato a Pavia con il 20% del totale, seguita da Brescia (18%), Milano (17%), Mantova (11%) e Bergamo (11%). Anche alla luce delle previsioni strategiche identificate nel PAN, è plausibile aspettarsi un ulteriore incremento di questa tipologia di attività. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 11

12 controllo ufficiale dei residui in alimenti di origine vegetale e non Il Controllo Ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari nei prodotti alimentari rappresenta una delle priorità sanitarie più rilevanti nell ambito della sicurezza alimentare. Il Ministero, attraverso il Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione (DGSAN), coordina e definisce in Italia i programmi di controllo ufficiale sui prodotti alimentari, che comprendono anche i piani annuali in materia di residui di prodotti fitosanitari negli alimenti. Questi ultimi sono parte del programma europeo di controllo ufficiale su alimenti di produzione interna e di importazione volto a conoscere l'effettiva presenza dei livelli massimi consentiti di residui nelle derrate alimentari. I prodotti di origine vegetale non devono contenere, al momento della loro immissione in circolazione, residui di sostanze attive nei prodotti fitosanitari, superiori ai limiti massimi di residui (LMR) fissati per legge. I limiti massimi di residui, espressi in mg di sostanza attiva per kg di prodotto vegetale, vengono fissati al momento dell autorizzazione con criteri internazionalmente condivisi, al fine di garantire un esposizione accettabile da parte dei consumatori. Il corretto impiego dei prodotti fitosanitari secondo le modalità riportate nelle etichette autorizzate assicura il rispetto di tali limiti. L'ASL di Brescia effettua un regolare piano di campionamenti annuali finalizzati alla ricerca delle principali molecole di prodotti fitosanitari in matrici alimentari significative per il nostro territorio. I risultati sono più che incoraggianti: a tutt'oggi si è sempre confermato il rispetto dei limiti previsti dalla normativa. Sul portale del Ministero della Salute: si può facilmente trovare ogni nozione utile in tale complessa materia. Relativamente ai residui di p.f. nelle acque, si evidenzia che sul portale dell'ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ) è scaricabile il rapporto nazionale n. 175/2013. Tale rapporto, redatto al fine di rappresentare lo stato di contaminazione sul territorio nazionale, relaziona sulla presenza dei prodotti fitosanitari nelle acque superficiali e sotterranee (biennio ). ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 12

13 Il rapporto è scaricabile al seguente link: Il monitoraggio dei p.f. nelle acque è reso complesso dal numero di sostanze interessate, dalla conoscenza non adeguata degli scenari di utilizzo e della distribuzione geografica delle sorgenti di rilascio. Sono circa 350 le sostanze attualmente utilizzate in agricoltura e nel 2010 sono state vendute in Italia ton. di prodotti fitosanitari (ISTAT, 2011a). Nelle acque superficiali sono stati trovati residui di p.f.: nel 55,1% dei punti nel 28,1% dei casi con concentrazioni superiori ai limiti delle acque potabili. Nelle acque sotterranee sono stati trovati residui di p.f.: nel 28,2% dei punti nel 9,6% dei casi con concentrazioni superiori ai limiti. Le concentrazioni misurate sono spesso basse, ma il risultato complessivo indica una diffusione molto ampia della contaminazione. I livelli sono generalmente più bassi nelle acque sotterranee, ma residui di pesticidi sono presenti anche nelle falde confinate, la causa può essere cercata nelle complesse interazioni degli acquiferi, per cui l infiltrazione dei contaminanti può anche verificarsi in aree distanti da quella in cui sono stati rilevati. Le sostanze trovate complessivamente nelle acque sono 166, in prevalenza erbicidi e relativi metaboliti. La causa può essere ricondotta alle modalità di utilizzo di queste sostanze, che può avvenire direttamente al suolo, e al periodo dei trattamenti, in genere concomitante con le precipitazioni meteoriche più intense, che attraverso ruscellamento e infiltrazione ne determinano un trasporto più rapido nei corpi idrici superficiali e sotterranei. I dati del biennio confermano uno stato di contaminazione già rilevato negli anni precedenti, con una maggiore diffusione nelle aree della pianura padano-veneta. Anche in tale ambito l'asl di Brescia effettua un regolare piano di campionamenti annuali finalizzati alla ricerca delle principali molecole di prodotti fitosanitari nell'acqua distribuita al consumo umano, nei Comuni maggiormente a rischio che si approvvigionano da fonti classificate di pianura e superficiali. Gli esiti analitici, effettuati presso il laboratorio di riferimento di Bergamo, confermano il rispetto dei limiti previsti dalla normativa. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 13

14 Dall analisi dei dati presenti sul sistema regionale FitoWeb, sopra citato, si è potuto effettuare una distribuzione delle molecole del principio attivo, quantitativamente più rappresentativo, che vengono utilizzate sul territorio bresciano. Nella tabella 3., si stimano i quantitativi di principio attivo venduti in provincia di Brescia, distribuito nell ultimo triennio (esclusi i prodotti a base di rame e suoi composti). Tabella Terbutilazina Glifosate S-Metolachlor Fosetil-alluminio Dicamba 2011 Terbutilazina Glifosate S-Metolachlor Clorpirifos Fosetil-alluminio 2012 Glifosate Terbutilazina S-Metolachlor Fosetil-alluminio Clorpirifos BRESCIA erbicida erbicida erbicida 7255 fungicida 5115 erbicida erbicida erbicida erbicida 8775 insetticida 7840 fungicida erbicida erbicida erbicida 6914 fungicida 5169 insetticida Brescia, maggio BIBLIOGRAFIA ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 14

15 Favalli Luigia 2013 Tossicologia dei fitofarmaci Dipartimento di scienze del farmaco Università di Pavia ICPS (Centro Internazionale per gli antiparassitari e la prevenzione sanitaria) Milano 2013 Elaborazione dati di vendita dei p.f. Raccolti tramite il sistema Fitoweb290 secondo normativa vigente anni 2010, 2011, Ospedale Fiugi Sacco Azienda Ospedaliera Polo Universitario DPM (Dipartimento di Prevenzione Medica) dell'asl di Brescia 2013 Elaborazione dati attività di prevenzione e controllo Ministero della Salute Controllo ufficiale sui residui di p.f. negli alimenti anno 2011 Direzione Generale per l'igiene e la Sicurezza degli alimenti e la nutrizione ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) rapporto nazionale pesticidi nelle acque dati edizione 2013 ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 15

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014 Oggetto: D.Lgs. 14.8.2012, n. 150 e decreto interministeriale 22 gennaio 2014. Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Direttive per l'attuazione nella Regione Sardegna

Dettagli

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale

Dettagli

Via Stephenson, 94, 20157 Milano (Italy), Tel. +39 02 3568661, Fax +39 02 38203163, mail@icps.it, www.icps.it. Milano,14 giugno 2011

Via Stephenson, 94, 20157 Milano (Italy), Tel. +39 02 3568661, Fax +39 02 38203163, mail@icps.it, www.icps.it. Milano,14 giugno 2011 Centro Internazionale per gli Antiparassitari e la Prevenzione Sanitaria International Centre for Pesticides and Health Risk Prevention (ICPS) Via Stephenson, 94, 20157 Milano (Italy), Tel. +39 02 3568661,

Dettagli

5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004

5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004 5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004 PIANI TRIENNALI PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI FITOFARMACI: RUOLO DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ R. DOMMARCO - E. FUNARI DIPARTIMENTO

Dettagli

FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012).

FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012). FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012). INTRODUZIONE In Italia il sistema di formazione, di base e di

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

ASSESSORADU DE S AGRICOLTURA E REFORMA AGRO-PASTORALE ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

ASSESSORADU DE S AGRICOLTURA E REFORMA AGRO-PASTORALE ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE Allegato A del Decreto n. 1027 DecA 18 del 12 maggio 2015 Delibere della Giunta Regionale del 23.12.2014 n. 52/16 e del 27.3.2015 n. 12/35. Ulteriori direttive per l attuazione in Sardegna dell attività

Dettagli

Disposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti

Disposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti Delibera 25 novembre 2014, n. 1410 Disposizioni concernenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonchè per consulenti Allegato Disposizioni

Dettagli

La direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

La direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari La direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Il nuovo contesto IL PIANO D AZIONE NAZIONALE PER L USO SOSTENIBILE Le indicazioni per i trattamenti nelle aree sportive e frequentate dalla

Dettagli

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione A. Programma del corso per addetti delle imprese di da amianto (30 ore) TEMA 1. Aspetti introduttivi 2. Aspetti sanitari 2. Dispositivi di Protezione

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari

Dettagli

ALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI

ALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI ALLEGATO A Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI ALBO DOCENTI ESTERNI Art. 1. Istituzione e finalità Il Comune di Roma istituisce un Albo di tipo aperto per

Dettagli

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale. Veterinaria - Settore LA GIUNTA REGIONALE

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale. Veterinaria - Settore LA GIUNTA REGIONALE O GG E TTO : Piano Regionale dei Controlli integrati in materia di sicurezza alimentare 2007-2010. N. 547 IN 23/05/2008 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA Visto il Regolamento (CE) n. 178/2002

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1.

PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1. PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE 1. Premessa 2. Campo di applicazione 3. Documenti di riferimento 4. Definizioni

Dettagli

DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE

DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE 5512 25/06/2014 Identificativo Atto n. 497 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE APPROVAZIONE DEL MODELLO UNICO PER LA PRESENTAZIONE DI ISTANZE DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE,

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 24-07-1995 REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA Disciplina e promozione dell'agricoltura biologica nel Friuli - Venezia Giulia

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 24-07-1995 REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA Disciplina e promozione dell'agricoltura biologica nel Friuli - Venezia Giulia LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 24-07-1995 REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA Disciplina e promozione dell'agricoltura biologica nel Friuli - Venezia Giulia Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE FRIULI-VENEZIA

Dettagli

Pubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007

Pubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007 Delibera n. 126/07/CONS Misure a tutela dell utenza per facilitare la comprensione delle condizioni economiche dei servizi telefonici e la scelta tra le diverse offerte presenti sul mercato ai sensi dell

Dettagli

PRODOTTI FITOSANITARI: IL NUOVO PATENTINO dott.ssa Lisanna Billeri U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Az.

PRODOTTI FITOSANITARI: IL NUOVO PATENTINO dott.ssa Lisanna Billeri U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Az. PRODOTTI FITOSANITARI: IL NUOVO PATENTINO dott.ssa Lisanna Billeri U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Az. USL 3 Pistoia ABSTRACT Ci sono novità per i prodotti fitosanitari, a decorrere

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

Ai Direttori Generali. Unione Province Lombarde Email: upl@legalmail.it

Ai Direttori Generali. Unione Province Lombarde Email: upl@legalmail.it Regione Lombardia - Giunta DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE Piazza Città di Lombardia n.1 20124 Milano www.regione.lombardia.it ambiente@pec.regione.lombardia.it Tel 02 6765.5053

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

Oggetto: PROCEDURA DI ISCRIZIONE NELLA LISTA DEGLI STABILIMENTI AUTORIZZATI ALL EXPORT DI CARNI NEGLI STATI UNITI D AMERICA

Oggetto: PROCEDURA DI ISCRIZIONE NELLA LISTA DEGLI STABILIMENTI AUTORIZZATI ALL EXPORT DI CARNI NEGLI STATI UNITI D AMERICA DIPARTIMENTO PER LA SANITA PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DIREZIONE GENERALE DELLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE DGVA/IX/26665/P 19-07-06 Regioni e Province

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE

PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE Allegato B) PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE 1. SOGGETTI ATTUATORI DELLE INIZIATIVE DI FORMAZIONE Sono soggetti attuatori delle iniziative di formazione di cui al presente decreto i

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

Con la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco.

Con la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco. Ministero dell Economia e delle Finanze Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato DIREZIONE GENERALE Direzione per i giochi Ufficio 11 - Bingo Roma, 17 giugno 2011 AI CONCESSIONARI DEL GIOCO A DISTANZA

Dettagli

Mod. E1 Rev. 5 del 23/04/2013, Pagina 1 di 5 PROGRAMMA di CORSO RESIDENZIALE per eventi ECM

Mod. E1 Rev. 5 del 23/04/2013, Pagina 1 di 5 PROGRAMMA di CORSO RESIDENZIALE per eventi ECM Mod. E1 Rev. 5 del 23/04/2013, Pagina 1 di 5 N ID: 045C14 3 Corso di formazione: I controlli ufficiali in materia di fitosanitari 11-12 marzo 2014 organizzato da ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Dipartimento

Dettagli

Alla. Referente per l'istruttoria della pratica: LUCA ANDREA PUSTETTO Tel. 02/67654130

Alla. Referente per l'istruttoria della pratica: LUCA ANDREA PUSTETTO Tel. 02/67654130 Giunta Regionale DIREZIONE GENERALE QUALITA' DELL'AMBIENTE Alla Arpa Lombardia Email: info@arpalombardia.it Provincia di Lecco Email: dirigente.ambiente@provincia.lecco.it Provincia di Brescia Email: rdavini@provincia.brescia.it

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA PREMESSA La certificazione volontaria di prodotto nasce dalla necessità da parte delle Organizzazioni che operano nel settore agroalimentare (Aziende produttrici, vitivinicole,ecc.)

Dettagli

Lega nazionale ciclismo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale ciclismo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale ciclismo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 28 aprile 2008 Art. 1 Ai sensi e per gli effetti degli articoli specifici dello Statuto dell UISP, è

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

Introduzione al catasto

Introduzione al catasto Introduzione al catasto Angela Alberici ARPA Lombardia CASTEL Catasto Informatizzato degli Impianti di Telecomunicazione e Radiotelevisione Sala Riunioni 1 - XXVI piano Palazzo Pirelli Via Fabio Filzi,

Dettagli

Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea interclasse ed interfacoltà in Scienze e Tecnologie

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 627

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 627 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 627 Piano di Azione Nazionale (PAN) D.M. 22/01/2014: Disciplina per il rilascio ed il rinnovo dei certificati di abilitazione alla vendita, all acquisto

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Durata 6 ore OBIETTIVI DESTINATARI. ARTICOLAZIONE DEL CORSO Il corso e learning è articolato in tre moduli.

Durata 6 ore OBIETTIVI DESTINATARI. ARTICOLAZIONE DEL CORSO Il corso e learning è articolato in tre moduli. Corsi di formazione e informazione in materia di sicurezza destinati alle varie figure aziendali C012 Corso di aggiornamento destinato ai preposti Art. 37 comma 7 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. Accordo Stato

Dettagli

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO

ISTRUZIONE OPERATIVA DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO ISTRUZIONE OPERATIVA IO.SMA 07-0 Pag. 0/4 ISTRUZIONE OPERATIVA DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO INDICE 1. SCOPO... 1 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 1 3. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTI...

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA. Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n.

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA. Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 1. PREMESSA In attuazione della Legge n. 190/2012 Disposizioni

Dettagli

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Misure urgenti per il miglioramento del sistema di controllo come disciplinato agli artt. 27 e seguenti del Reg. (CE) n. 834/2007 e relativi regolamenti di applicazione. VISTO il Reg. (CE) n. 834/2007

Dettagli

Riforma "Specialista del commercio al dettaglio" Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al

Riforma Specialista del commercio al dettaglio Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al Specialista del commercio al Riforma "Specialista del commercio al " Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al (La designazione di persone o gruppi

Dettagli

Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza

Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza La normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro è il risultato di una serie di interventi, succedutisi in

Dettagli

PAN: stato dell attuazione su sistema di formazione, controlli funzionali e taratura delle irroratrici

PAN: stato dell attuazione su sistema di formazione, controlli funzionali e taratura delle irroratrici REGIONE PUGLIA DIPARTIMENTO Agricoltura, Sviluppo Rurale e Tutela dell Ambiente SEZIONE Agricoltura SERVIZIO Osservatorio Fitosanitario PAN: stato dell attuazione su sistema di formazione, controlli funzionali

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1

Dettagli

DECRETO N. 424 DATA 12/02/2002

DECRETO N. 424 DATA 12/02/2002 O GG E TTO : Piano Regionale Amianto - Attività di formazione per il personale delle strutture di vigilanza delle Aziende Sanitarie Locali della Liguria. DECRETO N. 424 DATA 12/02/2002 del REGISTRO ATTI

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE

REGOLAMENTO REGIONALE REGOLAMENTO REGIONALE L.R. n.18 del 19 luglio 2013 Semplificazioni in materia di rilascio di certificazioni di idoneità all attività sportiva agonistica Integrazioni alla Legge Regionale n. 26 del 9 agosto

Dettagli

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN PROGETTO DI RICERCA Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN MATERIA DI MEDIAZIONE. Ambito: Mediazione civile e commerciale delle controversie. Proponenti: Prof.

Dettagli

PIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA

PIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA Assessorato all Agricoltura e alle Attività Produttive PIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA IL FATTORE ACQUA è per l agricoltura un fattore determinante

Dettagli

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Fondazione Provinciale Bresciana per L Assistenza Minorile onlus PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Triennio 2014 2016 Indice Articolo 1. Articolo 2. Articolo 3. Articolo 4. Articolo 5. Articolo

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016 AZIENDA SPECIALE SERVIZI PUBBLICI LOCALI VIA SOLFERINO, 13 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO (PI) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2014-2016 Con la redazione del programma triennale per la

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI CIRCOLARE 13 settembre 1999, n.8 (pubblicata nella G.U. n. 258 del 03-11-1999) Quadro di riferimento per l'utilizzazione dei fertilizzanti in agricoltura

Dettagli

AUDIT AI SENSI DELL ARTICOLO 4, PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 PROCEDURA

AUDIT AI SENSI DELL ARTICOLO 4, PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 PROCEDURA REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE SALUTE Unità Organizzativa Governo Della Prevenzione e Tutela Sanitaria Struttura Tutela della Persona, Promozione della Salute e Igiene Degli Alimenti AUDIT AI SENSI

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale Prot. MIURAOODRLO R.U. 22232 Milano, 9 dicembre 2009 Ai Signori Dirigenti degli UU.SS.PP. della Lombardia Ai Signori Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado della Lombardia

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA ATTIVITÀ PROMOZIONALE

ISTRUZIONE OPERATIVA ATTIVITÀ PROMOZIONALE Pagina 1 di 5 0. INDICE 0. INDICE... 1 1. PREMESSA... 2 2. INIZIATIVE PROMOZIONALI... 2 3. DIRETTA... 3 3.1 Incontri e tavole rotonde... 3 3.2 Attività promozionale per le matricole... 4 4. VALUTAZIONE...

Dettagli

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere;

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere; LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e in particolare, l art. 16-ter che istituisce la Commissione nazionale

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.

Dettagli

Il Piano d Azione Nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (P.A.N.)

Il Piano d Azione Nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (P.A.N.) Il Piano d Azione Nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (P.A.N.) Inquadramento generale, Formazione ed Informazione REGIONE PIEMONTE SETTORE SERVIZI ALLE IMPRESE PIERO CORDOLA ODAF Alessandria

Dettagli

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE ROSMARINO DA PRODUZIONE INTEGRATA

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE ROSMARINO DA PRODUZIONE INTEGRATA pag. 1 Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE ROSMARINO DA PRODUZIONE INTEGRATA Premessa Il Parco Regionale di Montevecchia e

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU7 17/02/2011

REGIONE PIEMONTE BU7 17/02/2011 REGIONE PIEMONTE BU7 17/02/2011 Codice DB1102 D.D. 24 novembre 2010, n. 1352 L.R. 63/78 art. 41. Affidamento all'ima Piemonte dell'incarico per la realizzazione di immagini fotografiche sul paesaggio piemontese

Dettagli

Campobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità

Campobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità Campobasso Dipartimento di Prevenzione lì, 13/4/2010 U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Prot: 3324 Rif. Nota n. Oggetto: Piano Regionale della Prevenzione: Relazione sintetica, con riferimento

Dettagli

Portale Acqua e Salute

Portale Acqua e Salute Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Portale Acqua e Salute Liana Gramaccioni 23/06/2008 Roma Liana Gramaccioni Portale Acqua e Salute L acqua è il bene strategico del terzo millennio.

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DELLA SALUTE Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria Direzione Generale Ufficio III

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria Direzione Generale Ufficio III Prot. n. AOODRCAL17520 Catanzaro,17/10/2013 Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali Provinciali della Calabria Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti Statali di Istruzione Secondaria di II grado della Calabria

Dettagli

Seminari per referenti locali e tutor di Volontari lettori Obiettivi dei seminari

Seminari per referenti locali e tutor di Volontari lettori Obiettivi dei seminari Seminari per referenti locali e tutor di Volontari lettori Obiettivi dei seminari Comunicare NpL Fase 4 Prima azione: Azioni per una corretta ed efficace messa a sistema del volontariato in Nati per Leggere

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 33 DEL 13-12-2001 REGIONE LAZIO. Norme in materia di attività di estetista.

LEGGE REGIONALE N. 33 DEL 13-12-2001 REGIONE LAZIO. Norme in materia di attività di estetista. Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 33 DEL 13-12-2001 REGIONE LAZIO Norme in materia di attività di estetista. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 36 del 29 dicembre 2001 SUPPLEMENTO ORDINARIO

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

Scheda standard formulata in ottemperanza dell allegato n. 3 indicato dalla CIVIT e redatta Responsabile della trasparenza

Scheda standard formulata in ottemperanza dell allegato n. 3 indicato dalla CIVIT e redatta Responsabile della trasparenza Scheda standard per la rilevazione degli adempimenti del Programma triennale per la trasparenza e l integrità, redatta ai sensi del D.Lgs n. 33/2013, dell AORN A. Cardarelli Scheda standard formulata in

Dettagli

Circolare n. 32/SAN. 1. Premessa

Circolare n. 32/SAN. 1. Premessa Ai Direttori Generali Ai Direttori Sanitari Ai Direttori del Dipartimento Prevenzione Medico Ai Responsabili Servizi PSAL delle ASL della Regione Lombardia Circolare n. 32/SAN OGGETTO: attuazione dell

Dettagli

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMA DEL VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA Modello A) BOZZA DI LETTERA

Dettagli

Come accedere ai laboratori del DPSS CORSO DI FORMAZIONE PER L'ACCESSO AI LABORATORI DELL'ATENEO

Come accedere ai laboratori del DPSS CORSO DI FORMAZIONE PER L'ACCESSO AI LABORATORI DELL'ATENEO DPSS Dipartimento di Psicologia dello Come accedere ai laboratori del DPSS GUIDA RAPIDA 1. Scaricare e compilare la " Scheda di accesso ai corsi per i frequentatori dei laboratori" 2. Accedere a: https://elearning.unipd.it/servizioformazione/

Dettagli

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati Sommario 1 Finalità...1 2 Origine dei dati...1 3 Proprietà dei dati...2 4 Proprietà dei software...2

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA Allegato A Autorità per l energia elettrica e il gas Guardia di Finanza PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 14812 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 77 del 18-05-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 Accordi/Intese Stato-Regioni in materia sanitaria. Anno 2010. Recepimento.

Dettagli