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1 40 anni al servizio delle imprese Incontro con: ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI PER LA CIRCOSCRIZIONE DEL TRIBUNALE DI GORIZIA GORIZIA, 29 GENNAIO 2016

2 CONVEGNO «RUOLO E PROCEDURE DEL CONFIDI GORIZIA» PROGRAMMA BREVE STORIA DEI CONFIDI QUADRO NORMATIVO IN CUI OPERANO I CONFIDI: cenni sulla Legge Quadro FUSIONE DEI CONFIDI DELLA PROVINCIA DI GORIZIA IN UN'UNICA REALTÀ: motivazioni, perseguimento migliori sinergie, adeguamento strutturale alle nuove esigenze CONFIDI GORIZIA: CHI È, QUALI SERVIZI E VANTAGGI offre alle imprese associate del F.V.G. COME OTTENERE LA GARANZIA DEL CONFIDI GORIZIA Procedure operative (ordinarie e semplificate), adempimenti giuridici necessari (antiriciclaggio, archivio Unico, aiuti in regime de minimis ),documentazione richiesta COME VIENE VALUTATO IL RISCHIO DI CREDITO Analisi di bilancio: riclassificazioni, indici ed equilibri presi in considerazione

3 CONVEGNO «RUOLO E PROCEDURE DEL CONFIDI GORIZIA» PROGRAMMA SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE L IMPORTANZA DELLE ADEGUATE INFORMAZIONI DA SEGNALARE STRUTTURA DEL CONFIDI GORIZIA: a chi rivolgersi OPERAZIONI SPECIALI CON GARANZIE AL 75%: quali sono, perché e come richiederle IL RUOLO DEI COMMERCIALISTI nella presentazione delle pratiche di concessione garanzie OPPORTUNITÀ PER I LIBERI PROFESSIONISTI a seguito dell allargamento dell operatività del Confidi Gorizia

4 I CONFIDI IN ITALIA LA NASCITA Nascono alla fine degli anni 50 come iniziative di carattere privato, assumendo generalmente la forma giuridica di consorzio o di cooperativa, entrambi modelli associativi che ben si adattavano a rappresentare il meccanismo della mutualità da sempre elemento di caratterizzazione della loro attività. Spesso hanno trovato punto di riferimento nelle Camere di Commercio, come centro naturale di aggregazione delle esigenze delle imprese operanti sul territorio, con una spinta importante data dalle normative regionali che hanno nel tempo previsto una contribuzione importante ai fondi rischi dei confidi, altrimenti basati sul cd. «fondo fidejussorio» derivante dagli impegni assunti direttamente dai singoli imprenditori partecipanti a favore dell interesse comune (l ottenimento di garanzia a sostegno del credito bancario). Si deve attendere fino al 2003 affinché venga alla luce una disposizione legislativa ad hoc, la legge n. 326/2003, ormai conosciuta come «LEGGE QUADRO SUI CONFIDI».

5 QUADRO DI RIFERIMENTO PRIMA DELLA «LEGGE QUADRO» LE NORME DEL CODICE CIVILE Fino al 2003 non esiste un vero quadro normativo di riferimento, con i Confidi, o ConGaFi come venivano comunemente individuati, che operavano di fatto sulla base delle prescrizioni generali riferite alla struttura societaria che avevano scelto, cui si aggiungevano elementi riferiti a specifici interventi in materia di agevolazioni creditizie, non sempre coordinati. LEGGE 5/10/91, n. 317 capo V art. 29, comma 1, art. 30 La norma, comprende una prima definizione dei CONSORZI DI GARANZIA COLLETTIVA DEI FIDI D.L , n. 149, convertito dalla L. 19/07/93, n. 237 «i consorzi di garanzia collettiva fidi, di primo e di secondo grado, anche costituiti sotto forma di società cooperativa e consortile, di cui agli articoli 29 e 30 della legge 5 ottobre 1991, n. 317, sono iscritti, su domanda, in una apposita sezione dell elenco speciale previsto dall art. 6, comma 1, del decreto legge 3 maggio 1991, n. 197, e non sono soggetti alle altre disposizioni di cui al medesimo decreto legge». «l iscrizione nella sezione di cui al comma 8 bis non abilita ad effettuare operazioni riservate agli intermediari finanziari». LE NORME DEL T.U.B. (d. lgs 01/09/93, n. 385) Titolo IV Art. 155, c. 4 I consorzi di garanzia collettiva fidi, di primo e di secondo grado, anche costituiti sotto forma di società cooperativa o consortile, ed esercenti le attività indicate nell art. 29. comma 1 della legge 5 ottobre 1991, N. 317, sono iscritti in un apposita sezione dell elenco previsto dall art. 106, comma1. A essi non si applicano il titolo V del presente decreto legislativo e gli articoli 2, 3 e 4 del decreto legge 3 maggio n. 1991, n. 143, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 luglio 1991, n L iscrizione nella sezione non abilita a effettuare le altre operazioni riservate agli intermediari finanziari.

6 LA LEGGE QUADRO Interviene nel 2003, in un momento di grande vivacità nel settore della produzione legislativa nell ambito bancario, indubbiamente ravvivato e stimolato dalla necessità di attenzione rappresentata dalla nuova intesa internazionale messa a punto dal Comitato di Basilea sui requisiti patrimoniali delle banche (cc.dd. Accordo di Basilea 2) che ha riformato quanto normato dal precedente accordo del 1988 (noto come Accordo di Basilea 1). Trova origine e spinta nel modificato quadro delle disposizioni di vigilanza prudenziale, con la dinamica del cambiamento stimolata anche dai processi di aggregazione intervenuti nel sistema bancario. Definisce alcuni principi e caratteristiche univoche per tutti i confidi italiani, con l obiettivo di sviluppare un sistema validato e controllato, ad oggi ancora in fase di maturazione a causa della lentezza che caratterizza la produzione normativa necessaria a completare le previsioni generali della legge.

7 LA LEGGE QUADRO N. 326/2003 ASPETTI PRINCIPALI Definizione dei Confidi i consorzi con attività esterna, le società cooperative, le società consortili per azioni, a responsabilità limitata o cooperative, che svolgono l'attività di garanzia collettiva dei fidi Oggetto Sociale: per «attività di garanzia collettiva dei fidi», si intende l'utilizzazione di risorse provenienti in tutto o in parte dalle imprese consorziate o socie per la prestazione mutualistica e imprenditoriale di garanzie volte a favorirne il finanziamento da parte delle banche e degli altri soggetti operanti nel settore finanziario; Attività: I confidi, salvo quanto stabilito dal comma 32, svolgono esclusivamente l'attività di garanzia collettiva dei fidi e i servizi a essa connessi o strumentali, nel rispetto delle riserve di attività previste dalla legge. Nell'esercizio dell'attività di garanzia collettiva dei fidi possono essere prestate garanzie personali e reali, stipulati contratti volti a realizzare il trasferimento del rischio, nonché utilizzati in funzione di garanzia depositi indisponibili costituiti presso i finanziatori delle imprese consorziate o socie.

8 LA LEGGE QUADRO Imprese associate: I confidi sono costituiti da piccole e medie imprese industriali, commerciali, turistiche e di servizi, da imprese artigiane e agricole, come definite dalla disciplina comunitaria. Fondo consortile: Il fondo consortile o il capitale sociale di un confidi non può essere inferiore a 100 mila euro, fermo restando per le società consortili l'ammontare minimo previsto dal codice civile per la società per azioni. Quota di partecipazione: non può essere superiore al 20 per cento del fondo consortile o del capitale sociale, ne' inferiore a 250 euro. Patrimonio netto: comprensivo dei fondi rischi indisponibili, non può essere inferiore a 250 mila euro. Dell'ammontare minimo del patrimonio netto almeno un quinto è costituito da apporti dei consorziati o dei soci o da avanzi di gestione.

9 LA LEGGE QUADRO Iscrizione nell elenco speciale di cui all art. 107 del TUB: All'articolo 155 del testo unico bancario, dopo il comma 4, sono inseriti i seguenti: «4-bis. Il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'italia, determina i criteri oggettivi, riferibili al volume di attività finanziaria e ai mezzi patrimoniali, in base ai quali sono individuati i confidi che sono tenuti a chiedere l'iscrizione nell'elenco speciale previsto dall'articolo 107. La Banca d'italia stabilisce, con proprio provvedimento, gli elementi da prendere in considerazione per il calcolo del volume di attività finanziaria e dei mezzi patrimoniali. Per l'iscrizione nell'elenco speciale i confidi devono adottare una delle forme societarie previste dall'articolo 106, comma 3. Art. 155 TUB: L'articolo 155, comma 4, del testo unico bancario e' sostituito dal seguente: «4. I confidi, anche di secondo grado, sono iscritti in un'apposita sezione dell'elenco previsto dall'articolo 106, comma 1. L'iscrizione nella sezione non abilita a effettuare le altre operazioni riservate agli intermediari finanziari iscritti nel citato elenco. A essi non si applica il titolo V del presente decreto legislativo».

10 SITUAZIONE DEI CONFIDI ALL ATTO DELL EMANAZIONE DELLA LEGGE QUADRO La legge quadro Impattava su un sistema che all epoca, muovendosi in un quadro di riferimento normativo poco regolamentato aveva consentito ai Confidi di caratterizzarsi per alcuni punti di forza, riconducibili essenzialmente ai seguenti aspetti qualitativi: 1. nessun problema organizzativo (le strutture generalmente snelle) 2. nessun problema con la forma giuridica 3. nessuna novità particolare nella gestione del rischio 4. nessuna problematica legata alla vigilanza 5. scarsa concorrenza 6. rapporto buono o comunque neutro con gli altri soggetti finanziari 7. buona reputazione e buoni rapporti intrattenuti con la base associativa.

11 CRITICITA DEL SISTEMA CONFIDI La nuova norma, soprattutto nell ottica di completamento con i decreti attuativi e di raccordo armonico con le previsioni di Basilea 2, preordinava uno scenario operativo in cui le necessità di cambiamento apparivano imprescindibili, tenuto conto di alcuni elementi di debolezza insiti nella strutturazione dei confidi: eccessiva flessibilità delle strutture (può essere sintomo di «fragilità» organizzativa soprattutto se non consente una maturazione di competenze specifiche all'interno della struttura); approccio alla finanza culturalmente limitato (crea difficoltà nell'approccio di tipo consulenziale alle imprese); difficoltà al raggiungimento di una adeguata consistenza patrimoniale ( sempre meno sostenibili i sistemi di garanzia basati su un moltiplicatore elevato tra fondi rischi e garanzie rilasciate).

12 FUSIONE DEI CONFIDI DELLA PROVINCIA DI GORIZIA MOTIVAZIONI Razionalizzare il sistema Assunzione di una adeguata consistenza patrimoniale Maggiore potere contrattuale con il mondo bancario Contenimento dei costi operativi Mantenimento dei flussi di contribuzione pubblica

13 IL NUOVO SOGGETTO CONFIDI GORIZIA Nato dalla fusione mediante incorporazione nel CONSORZIO GARANZIA FIDI FRE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE INDUSTRIALI E DI SERVIZI dei tre Consorzi Garanzia Fidi operanti nella Provincia di Gorizia Attività esercitata nella sede legale: PRESTAZIONE DI GARANZIE E FIDEJUSSIONI AGLI ISTITUTI DI CREDITO CONVENZIONATI A FAVORE DEI SOCI. CONSORZIO GARANZIA FIDI TRA PICCOLE E MEDIE IMPRESE DEL COMMERCIO, DEL TURISMO E DEI SERVIZI CONSORZIO DI GARANZIA FIDI FRA LE IMPRESE ARTIGIANE CONSORZIO GARANZIA FIDI FRE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE INDUSTRIALI E DI SERVIZI

14 ESPRESSIONE DEL TERRITORIO MULTISETTORIALITA GARANZIE PER OGNI ESIGENZA AZIENDALE CELERITA NELLA CONCESSIONE DELLE GARANZIE CONVENIENZA E TRASPARENZA SOLIDITA PATRIMONIALE

15 ESPRESSIONE DEL TERRITORIO PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI GORIZIA da oltre 40 ANNI 3007 imprese associate al Confidi Gorizia al di affidamenti assistiti dalla garanzia consortile al Più del 25% delle imprese attive in provincia di Gorizia associate al Confidi Gorizia OPERATIVITA SU TUTTO IL TERRITORIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA DAL 2008 Confidi Gorizia è 3007 imprese Associate al oltre 40 anni di presenza dal 2008 operatività in tutto F.V.G. 70 mln di affidamenti garantiti Più del 25% delle imprese attive di Gorizia associate al Confidi Gorizia

16 ESPRESSIONE DEL TERRITORIO CREAZIONE DI INTERVENTI E SERVIZI PER LE IMPRESE DEL TERRITORIO Il Confidi Gorizia, grazie al rapporto e dialogo con le aziende associate e alla conoscenza del tessuto imprenditoriale isontino, crea attività e servizi a vantaggio delle imprese del territorio FASCE IMP. AFFIDAMENTI FIDI DELIBERATI IMP. FINANZIATO <= ,09% 14,77% tra 10M -30M 38,68% 35,94% tra 30M -50M 8,32% 16,78% tra 50M -100M 5,11% 18,68% >100M 1,80% 13,82%

17 ESPRESSIONE DEL TERRITORIO RAPPORTO DIRETTO E ASSIDUO CON I PROPRI SOCI E LE IMPRESE DEL TERRITORIO Il Confidi Gorizia dialoga costantemente con le Imprese Associate e le supporta anche mediante contatto diretto nelle decisioni finanziarie In fase di elaborazione nuovi strumenti per essere più vicini e presenti nei confronti delle imprese Associate e non sul territorio (newsletter, incontri sul territorio, servizi per le imprese associate)

18 MULTISETTORIALITA CONFIDI MULTISETTORIALE Possono ricevere la garanzia del Consorzio tutte le PMI appartenenti ai settori Con le modifiche di statuto approvate dall Assemblea Straordinaria del 9 novembre 2015 stabilito l allargamento a LIBERI PROFESSIONISTI ed AGRICOLTURA Garanzie Confidi Gorizia

19 GARANZIE PER OGNI ESIGENZA AZIENDALE Plafond massimo di euro elevabile ad euro in presenza di particolari situazioni aziendali e subordinatamente all innesto di interventi di cogaranzia e controgaranzie. Nessun limite in merito ad importi massimi su singole linee di credito (ad es. c/c, castelletti..). Garantibili tutte le linee di credito in essere presso istituto di credito purchè inserite nel catalogo prodotti. Massima disponibilità del Confidi Gorizia per avviare nuove iniziative Garanzie elevate al 75% per iniziative particolari (ad esempio iniziative attivate in sinergia con la C.C.I.A.A Gorizia Fondo Gorizia) Garanzie a prima richiesta su fidejussioni rilasciate a favore del Fondo Gorizia a fronte di agevolazioni concesse

20 CONVENIENZA E TRASPARENZA COMMISSIONI TRASPARENTI E TRA LE PIU CONVENIENTI IN REGIONE I costi per ottenere la garanzia del Confidi Gorizia sono tra i più bassi in Friuli Venezia Giulia

21 CELERITA NELLA CONCESSIONE DELLE GARANZIE TEMPI CELERI PER L EVASIONE DELLE RICHIESTE DI GARANZIA 23 giorni di media per il rilascio della garanzia dal momento dell arrivo della pratica al Consorzio e la delibera del Comitato Esecutivo 23 I tempi si allungano in presenza di pratiche incomplete. Giorni

22 SOLIDITA PATRIMONIALE Ottimo rapporto patrimonio/garanzie in essere 43% PATRIMONIO: GARANZIE RILASCIATE RISCHIO SU GARANZIE

23 OPERATIVITA COME ADERIRE COME RICHIEDERE UNA GARANZIA QUALI GARANZIE POSSONO ESSERE RICHIESTE COMMISSIONALI

24 COME ADERIRE 1. Presentazione della domanda di ammissione al Confidi Gorizia Per diventare socio di Confidi Gorizia, le imprese devono presentare domanda di ammissione debitamente compilata e sottoscritta, redatta su apposito modello che può essere richiesto direttamente al Consorzio o scaricato dal sito del Consorzio. 2. Esame della domanda di adesione da parte del Confidi Gorizia Confidi Gorizia esamina la domanda di adesione dell impresa e ne verifica il possesso dei requisiti di Statuto. 3. Versamento della quota associativa In caso di accoglimento della domanda di adesione, Confidi Gorizia invita l'impresa richiedente ad effettuare il versamento della quota di partecipazione una tantum di 250. Il mancato versamento di quanto richiesto comporta la sospensione dell iter procedurale. 4. Adesione al Confidi Gorizia Il Consiglio direttivo o l'organo delegato del Consorzio, verificato il versamento della quota di partecipazione, delibera l'iscrizione dell impresa al Libro Soci di Confidi Gorizia e informa l azienda tramite lettera dell avvenuta adesione.

25 COME RICHIEDERE UNA GARANZIA Le imprese associate al Confidi Gorizia possono presentare una o più richieste di garanzia presso gli Istituti di credito convenzionati. Il Comitato Esecutivo del Confidi valuta di volta in volta i requisiti delle richieste pervenute prima di formulare una delibera di concessione. L iter di richiesta della garanzia del Confidi Gorizia è semplice: 1. Compilazione del modello di richiesta di concessione garanzia. 2. Presentazione della richiesta all istituto di credito convenzionato prescelto. 3. Istruttoria da parte della banca prescelta 4. Trasmissione da parte della banca della pratica di richiesta di garanzia al Confidi Gorizia 5. Esame da parte del Confidi Gorizia della richiesta di garanzia 6. Delibera del Confidi Gorizia e trasmissione alla banca e al socio delle decisioni assunte il Confidi - nel caso in cui accolga la richiesta - invia, sia alla Banca che al Socio, la propria delibera riportante tutti gli estremi dell operazione (forma tecnica, importo garantito, durata, clausole di perfezionamento, eventuali annotazioni, ), nonché la commissione richiesta per il perfezionamento della garanzia. 7. Perfezionamento da parte della Banca degli affidamenti garantiti dal Confidi ed erogazione delle linee di credito garantite

26 QUALI GARANZIE POSSONO ESSERE RICHIESTE Confidi Gorizia, di norma, interviene con la propria garanzia con una percentuale di rischio pari al 50% su tutte le forme tecniche utilizzate dagli Istituti di credito convenzionati, e, in particolare, con: Garanzie su affidamenti a breve termine (entro 18 mesi) apertura di Credito in c/c, anticipazioni, sconto portafoglio e S.B.F., finanziamenti import, finanziamenti a breve termine per pagamenti 13, 14, imposte, acquisto scorte, liquidità. Garanzie su affidamenti a medio/lungo termine (oltre i 18 mesi) per investimenti materiali e immateriali, anche usati, consolidamento e riequilibrio finanziario, scorte, finanziamenti per liquidità. Garanzie su operazione speciali finanziamenti per sostenere le imprese in occasione di lavori pubblici finanziamenti per fronteggiare eventi calamitosi finanziamenti particolari relativi alla crisi garanzie fino al 75% su mutui per investimenti, consolidamento, liquidità garanzie fino al 75% su mutui per imprese giovanili, start-up, femminili.

27 QUANTO COSTA Per le pratiche pervenute a Confidi Gorizia dal primo gennaio 2011, le commissioni richieste per il perfezionamento della garanzia sono costituite dalle seguenti due componenti: 1. Diritti di segreteria applicati in misura fissa in ragione dell'importo del finanziamento richiesto secondo la seguente griglia di 6 scaglioni. IMPORTO del finanziamento Diritti di segreteria 1, ,00 30, , ,00 40, , ,00 80, , ,00 130, , ,00 160,00 > ,00 200,00

28 QUANTO COSTA 2. Compensi fidejussori calcolati in misura percentuale sull'importo massimo di rischio assunto dal Consorzio. L'importo dovuto è calcolato sulla base di questa formula "Importo finanziamento" x "percentuale rischio" x "quota fissa" x 2 DURATA mesi QUOTA fissa 12 0,50 % 12 (solo c/c) 0,60 % 18 0,65 % 24 0,75 % 36 0,95 % 48 1,25 % 60 1,45 % 72 1,70 % 84 1,90 % 96 2,15 % 108 2,35 % 120 2,55 % 180 3,60 %

29 CRITICITA RILEVATE NELL OPERATIVITA Pratiche incomplete o erroneamente compilate La pratica incompleta o non correttamente compilata produce un allungamento dei tempi di istruttoria della pratica da parte dell ufficio garanzia

30 PROCEDURE E ADEMPIMENTI PROCEDURA OPERATIVA ORDINARIA PROCEDURA OPERATIVA SEMPLIFICATA ADEMPIMENTI GIURIDICI NECESSARI DOCUMENTAZIONE RICHIESTA

31 PROCEDURA OPERATIVA ORDINARIA CARICAMENTO PRATICA DI FIDO (aggiornamento anagrafica, identificazione titolare effettivo, scelta sequenza operativa pratica di fido, caricamento aggiornamenti banche, clienti e fornitori, forma tecnica richiesta, garanti del/lle operazione/i, proprietà immobiliari soci e garanti, verifica regolarità tributaria e previdenziale, adeguata verifica con attribuzione del profilo di rischio sulla base dei questionari specificatamente predisposti con caricamento a sistema in apposita procedura, completamento quadro informativo impresa e operazione richiesta) ANALSI DI BILANCIO (caricamento dei dati a sistema, compilazione scheda scoring, analisi dei dati, produzione scheda riassuntiva ed inserimento nell Ordine del Giorno); il sistema, sulla base di una specifica query impostata dagli uffici, importa automaticamente in un apposito quadro i principali dati di bilancio e gli indici utilizzati per la valutazione della redditività, della solidità patrimoniale e della situazione finanziaria, che, opportunamente analizzati e commentati, vengono riportati anche nell O.D.G. PREPARAZIONE O.D.G. COMITATO ESECUTIVO

32 PROCEDURA OPERATIVA ORDINARIA DOPO LE DECISIONI DELL ORGANO DELEGATO CARICAMENTO ESITI (APPROVATA, APPROVATA CON MODIFICHE, RESPINTA, con iscrizione delle relative particolarità a libro fidi elettronico utilizzando frasi tipo standardizzate, integrate con le motivazioni delle decisioni diverse da quelle attese dalla banca proponente); CREAZIONE CREDITI DI FIRMA (si genera il numero di rapporto ed il sistema calcola in automatico corrispettivo e diritto di segreteria); CALCOLO AIUTO DE MINIS con software separato (file excel sottoposto a verifica continua); CARICAMENTO AIUTO DE MINIMIS A SISTEMA (sequenza specifica in anagrafica con cui vengono caricati, rapporto per rapporto, gli aiuti calcolati di cui al punto precedente); PRODUZIONE DELLE DELIBERA (allo stato non risulta possibile la stampa massiva ed i documenti vanno quindi prodotti singolarmente); PRODUZIONE DELLE LETTERE ACCOMPAGNATORIE E/O DI DINIEGO; IN FIRMA AL PRESIDENTE

33 PROCEDURA OPERATIVA ORDINARIA ADEMPIMENTI CONCLUSIVI SALVATAGGIO IN FORMATO PDF (una volta sottoscritte dal Presidente); COPIA DOCUMENTI (una per il socio ed una agli atti del Confidi) SUDDIVISIONE PER BANCA DI DESTINAZIONE ED INVIO (parte a mano e parte per posta); INVIO COPIA DELIBERE AI SOCI (posta ordinaria); INSERIMENTO DELLE NOTE RELATIVE AI SINGOLI CREDITI DI FIRMA (clausole, particolarità, ecc.). Con cadenza mensile i rapporti perfezionati e quelli estinti vengono censiti automaticamente nell Anagrafe dei Rapporti.

34 PROCEDURA OPERATIVA SEMPLIFICATA L obiettivo che l operazione intende perseguire è duplice: da un lato la possibilità di assicurare ai soci risposte rapide, con un miglioramento dei tempi di evasione delle pratiche in linea con le previsioni e gli impegni del piano di mandato approvato dal Consiglio Direttivo; dall altro un alleggerimento del numero di pratiche da portare all attenzione del Comitato Esecutivo. Fermo restando gli obblighi documentali previsti per le pratiche ordinarie, il CD ha deliberato di applicare la procedura alle operazioni di rinnovo, per importi complessivi fino ad ,00, limite che deve corrispondere anche al monte affidamenti complessivamente garantiti dal Confidi all impresa richiedente.

35 PROCEDURA OPERATIVA SEMPLIFICATA Per poter beneficiare dell iter semplificato gli uffici devono verificare la presenza di requisiti di seguito riportati: 1. il fatturato dell ultimo esercizio deve essere in linea con quello degli esercizi precedenti, con uno scostamento massimo del 30%; 2. gli ultimi esercizi devono essere chiusi in utile o sostanziale pareggio; 3. il monte affidamenti complessivo dell azienda non deve superare il 50% del volume dei ricavi; 4. ci deve essere una sostanziale regolarità tributaria e previdenziale.

36 PROCEDURA OPERATIVA SEMPLIFICATA Qualora ricorrano le condizioni indicate, gli uffici, previa spunta di una check list dedicata e verifica da parte del responsabile dell area tecnica, predispongono direttamente la delibera di concessione del rinnovo della garanzia che, con cadenza di norma settimanale, viene posta alla firma del Presidente del Consorzio e controfirmata dai Vice Presidenti. Nel caso non ricorrano le condizioni di specie, la pratica seguirà l iter normale con passaggio in Comitato Esecutivo per la delibera.

37 GLI ADEMPIMENTI GIURIDICI NECESSARI L ANTIRICICLAGGIO Decreto Legislativo n. 231 del 21 novembre 2007 Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misura di esecuzione. Successivi Provvedimenti Il Confidi, nella sua qualità di intermediario finanziario, è soggetto alle norme in materia DI ANTIRICLAGGIO. In conformità alle norme vigenti si è dotato di un Processo Antiriciclaggio che, attraverso apposite procedure, programmi di formazione, attività di monitoraggio e controlli, assicura il rispetto della normativa vigente da parte del proprio personale, degli amministratori, dei sindaci, dei collaboratori e consulenti.

38 GLI ADEMPIMENTI GIURIDICI NECESSARI L ANTIRICICLAGGIO OBBLIGHI DI ADEGUATA VERIFICA Il Confidi rispetta quanto previsto dagli obblighi di adeguata verifica della propria compagine sociale, provvedendo a: 1. identificare il socio e verificarne l identità sulla base di documenti, dati o informazioni ottenuti da una fonte affidabile e indipendente; 2. identificare l eventuale titolare effettivo e verificarne l identità; 3. ottenere informazioni sullo scopo e sulla natura prevista dal rapporto continuativo; 4. svolgere un controllo costante nel corso del rapporto. Gli obblighi di «adeguata verifica della clientela» sui applicano a tutti i nuovi soci che instaurano un rapporto, nonché, previa valutazione del rischio presente e secondo modalità preordinate e descritte nel documento della Policy, a tutta la compagine sociale.

39 GLI ADEMPIMENTI GIURIDICI NECESSARI L ARCHIVIO UNICO Provvedimento recante disposizioni attuative per la tenuta dell Archivio Unico Informatico e per le Modalità Semplificate di Registrazione di cui all articolo 37, commi 7 e 8 del D. Lgs. 21 novembre 2007, n. 231 I destinatari, tra cui i Confidi (art. 2), devono istituire l archivio unico informatico al fine di registrare i dati identificativi e le altre informazioni relative ai rapporti continuativi e alle operazioni. Gli obblighi di registrazione sussistono in sede di accensione, variazione e chiusura di rapporti continuativi (tra gli «altri rapporti continuativi» ricompresi specificatamente il rilascio di garanzie e impegni di firma da parte dei destinatari). E possibile affidare ad un autonomo centro di servizio l istituzione, la tenuta e la gestione dell AUI, fermo restando che le relative responsabilità restano in carico al soggetto obbligato e che quindi l intermediario ha il compito di monitorare il servizio svolto da parte dell outsourcer.

40 GLI ADEMPIMENTI GIURIDICI NECESSARI L ARCHIVIO UNICO Il Confidi si è avvalso della facoltà di esternalizzare il servizio, affidandolo al fornitore del sistema informatico utilizzato in otsourcing a partire dal mese di marzo 2011 Mensilmente il sistema registra automaticamente le accensioni, variazioni e cessazioni intervenute, fermo restando, come detto, in capo al Confidi la responsabilità di monitorare puntualmente il servizio. Vengono registrate: 1. la data di instaurazione; 2. I dati identificativi del socio; 3. Le generalità dei delegati a operare per conto del titolare del rapporto; 4. Il codice del rapporto. Il processo è stato adeguatamente definito nel già citato documento relativo alla Policy in materia di Antiriciclaggio e Antiterrorismo.

41 GLI ADEMPIMENTI GIURIDICI NECESSARI IL «DE MINIMIS» LA NORMATIVA «DE MINIMIS» Regolamento (UE) N. 1407/2013 delle Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione Europea agli aiuti de minimis. Il Confidi opera con fondi in parte importante derivanti da contribuzioni di origine pubblica ed è soggetto pertanto alle norme comunitarie che definiscono e limitano la possibilità di concedere aiuti non preventivamente soggetti alla procedura di notifica, quale appunto il regolamento sugli aiuti «de minimis» n. 1470/2013.

42 GLI ADEMPIMENTI GIURIDICI NECESSARI IL «DE MINIMIS» Al fine di assicurare il rispetto della norma: i. Si fa rilasciare dalle imprese richiedenti la garanzia una DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA (art.47 D.P.R. n. 445 dd ) con la quale le stesse dichiarano la loro posizione in rapporto alla data di inizio e fine degli esercizi finanziari, la presenza di eventuali collegamenti societari tali da determinare le relazioni che individuano l impresa unica come definita dal regolamento, l eventuale ottenimento di agevolazioni pubbliche rientranti nel regime di aiuto specifico ottenute nell esercizio finanziario in corso nonché nei due esercizi finanziari precedenti; ii. Provvede a caricare gli aiuti eventualmente dichiarati in un apposito archivio informatico dedicato, al fine di poter operare un controllo in ordine alle coerenza dei dati dichiarati in sede di successive nuove presentazioni di richieste di garanzia da parte dei consorziati;

43 GLI ADEMPIMENTI GIURIDICI NECESSARI IL «DE MINIMIS» iii. iv. Provvede, una volta deliberata la garanzia, a calcolare l aiuto corrispondente mediante apposito algoritmo di calcolo che tiene conto delle prescrizioni di cui all Aiuto di Stato N. 182/2010 Italia Metodo nazionale per calcolare l elemento di aiuto nelle garanzie a favore delle PMI (modificato nei valori del parametro FATTORI DI RISCHIO, come da circolare Mediocredito Centrale N. 670 del 13 giugno 2014) ; Comunica l aiuto concesso, quantificandolo in ESL in calce alla lettera di concessione di garanzia che viene inoltrata al consorziato.

44 DOCUMENTAZIONE RICHIESTA A corredo del Modello di Richiesta di Garanzie vengono richiesti i seguenti documenti obbligatori: ultimo bilancio ufficiale completo di stato patrimoniale e conto economico, nota integrativa e, se redatta, relazione sulla gestione per le imprese in contabilità ordinaria, ovvero conto economico definitivo per le ditte in contabilità semplificata o contribuenti minimi (nel caso di prima richiesta di garanzia, i documenti di cui sopra relativamente agli ultimi 3 esercizi); ultimo mod. Unico, IRAP e dichiarazione IVA presentati (nel caso di prima richiesta di garanzia, il documento di cui sopra relativamente agli ultimi 3 esercizi); qualora impresa START UP, relazione di presentazione del progetto imprenditoriale, contenente indicazioni sulla struttura organizzativa, sugli investimenti previsti e/o realizzati, sul mercato di riferimento, sulla ricaduta occupazionale, sulla clientela individuata, fornitori, ecc., relazione corredata da business plan previsionale di orizzonte temporale quantomeno triennale;

45 DOCUMENTAZIONE RICHIESTA per le richieste inoltrate il primo semestre : bilancio in fase di elaborazione al 31 dicembre del precedente anno per le imprese in contabilità ordinaria; conto economico per le imprese in contabilità semplificata o per i contribuenti minimi; per le richieste inoltrate nel secondo semestre: ultima situazione contabile aggiornata, datata e sottoscritta, non anteriore ai 3 mesi precedenti; In caso di esistenza di imprese Associate e/o Collegate, bilanci delle stesse qualora non redatto il bilancio consolidato; documentazione relativa alla finalità dell eventuale finanziamento (preventivi, offerte, fatture di acquisto, relazioni, estratti conto, prospetto delle passività oggetto del consolidamento, ecc.).

46 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO COME VIENE VALUTATO IL RISCHIO DI CREDITO SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE

47 COME VIENE VALUTATO IL RISCHIO DI CREDITO Una buona attenzione ai dati economico/patrimoniali, valutati con riferimento ad un periodo di operatività sufficientemente ampio e selezionati con un approccio differenziato in funzione delle caratteristiche delle aziende esaminate, costituisce una base informativa che consente un presidio adeguato alle decisioni del Comitato Esecutivo, ferme ovviamente le aree di difficoltà rappresentate dalle newco e dalle microimprese, per le quali risulta quanto mai importante attribuire un peso elevato alle variabili di tipo qualitativo, da strutturare con particolare cura. Il Confidi persegue da tempo un approccio ai dati contabili quanto più omogeneo e codificato possibile, aiutato dal sistema informatico adottato che consente l adozione di modelli personalizzabili e che producono direttamente i principali indici utilizzati dagli intermediari finanziari. La storicizzazione dei dati viene considerata un investimento utile, nel medio periodo, alla costruzione di un sistema di valutazione strutturato e funzionale, qualora integrato con gli elementi di tipo qualitativo (conoscenza del territorio e delle aziende) che da sempre qualificano l attività del Consorzio, alla missione istituzionale di supporto alle imprese consorziate.

48 COME VIENE VALUTATO IL RISCHIO DI CREDITO In ordine alla valutazione degli elementi quantitativi, l approccio seguito dal Confidi segue una metodologia che abbraccia tre distinte aree di analisi: 1. Solidità 2. Redditività 3. Liquidità. La prima area tende a misurare la capacità dell azienda di perdurare nel tempo, grazie alla sua adattabilità alle mutevoli condizioni interne ed esterne e dipende da due fattori: a) Una razionale correlazione tra fonti e impieghi (valutata attraverso gli indici di copertura delle immobilizzazioni) b) Un ragionevole grado di indipendenza dai terzi (valutato attraverso gli indici di patrimonializzazione).

49 COME VIENE VALUTATO IL RISCHIO DI CREDITO La seconda area si prefigge di valutare la capacità della gestione operativa dell impresa di produrre risorse sufficienti a soddisfare i fattori produttivi impiegati, ivi compreso il rischio imprenditoriale La terza area, che risulta quella più delicata in relazione alla strutturazione e tipologia delle imprese consorziate, misura la capacità dell impresa di fronteggiare i suoi impegni tempestivamente, economicamente e con i normali mezzi a sua disposizione. Dipende essenzialmente da due fattori: a) Una buona correlazione tra fonti non durevoli e impieghi correnti (valutabile attraverso gli indici di liquidità); b) La velocità di trasformazione degli investimenti in liquidità (valutata attraverso gli indici di turnover o di rinnovo).

50 COME VIENE VALUTATO IL RISCHIO DI CREDITO L attuale sistema valutativo tiene conto delle informazioni e dei dati contenuti in due specifiche sezioni della scheda proposta ai componenti del Comitato Esecutivo del Confidi: a) La prima compendia le informazioni fornite dall Impresa compilando il modello di richiesta di garanzia: 1. regime contabile adottato (cont.tà semplificata, ordinaria, regime dei minimi): 2. numero dei dipendenti inforza all impresa; 3. regolarità tributaria/previdenziale (SI/NO), con indicazione dettagliata delle posizioni in rateizzazione e/o da sanare; 4. totale degli affidamenti garantiti dal Confidi; 5. totale ricorso al sistema bancario (fidi/finanziamenti).

51 COME VIENE VALUTATO IL RISCHIO DI CREDITO b) la seconda riporta le osservazioni dell analista fidi strutturate nelle tre aree specifiche prima descritte, REDDITIVITA, SOLIDITA e SITUAZIONE FINANZIARIA, che riportano in testa i principali indicatori ricavati dai bilanci caricati a sistema secondo lo schema IV direttiva CEE (dati di un triennio, integrati anche dall osservazione delle situazioni contabili infrannuali dell esercizio in corso) : REDDITIVITA : SOLIDITA : SITUAZIONE FINANZIARIA: M.O.L. COP.RA IMM.NI SECONDARIO CCN M.O.L. SU VENDITE PATRIMONIALIZZAZIONE MARGINE DI TESORERIA R.O. LIQUIDITA' CORRENTE R.O.S. REDD.TA' VENDITE LIQUIDITA' SECCA R.O.T. ROTAZ.NE C.I. GG. ROTAZIONE SCORTE R.O.I. REDDITIVITA' C.I. GG. CREDITO CLIENTI O.F. NETTI SU VENDITE GG. CREDITO FORNITORI

52 SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE Il Confidi ha gestito e gestisce interventi con fondi di natura pubblica (si vedano le operazioni di Fondo Sostegno al Credito prima del conferimento del fondo al Confidi e l attività POR FESR Asse 1 attività 1.2.a tuttora gestita con la partecipazione alla RTI che si è aggiudicata il bando relativo all intervento) Di norma, gli interventi di tale natura prevedono uno sbarramento per l accesso alle garanzia a quelle imprese che non dimostrino di avere i fondamentali sufficienti per dimostrare il loro stato di «buona salute», con meccanismi di selezione basati su sistemi di scoring.

53 SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE LO SCORING CONFIDI FONDO SOSTEGNO AL CREDITO P.M.I. DELL ISONTINO (intervento tuttora operativo) In relazione all intervento di garanzia con fondi camerali è nata l esigenza di esaminare e analizzare i dati forniti dalle imprese al fine di ottenere significativi dati informativi sulla solidità patrimoniale, sull equilibrio finanziario, sull efficienza e sulla redditività delle singole imprese, da ponderare attribuendo alle singole sezioni un peso specifico. Si è convenuto inoltre sulla fatto che gli indici quantitativi rinvenibili dall osservazione e analisi dei bilanci delle imprese, necessitavano di essere completati con una serie di elementi qualitativi, processati in modo tale da renderli misurabili, da ricavare sia dalla valutazione di informazioni già nelle disponibilità del Confidi ovvero attraverso documentazioni da richiedere direttamente alle aziende.

54 SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE LO SCORING CONFIDI PONDERAZIONE DELLE SEZIONI PESO SEZIONE PATRIMONIALE 30% SEZIONE ECONOMICA 20% SEZIONE FINANZIARIA 25% PONDERAZIONE DELLE SEZIONI SEZIONE PATRIMONIALE 30% SEZIONE ECONOMICA 20% SEZIONE FINANZIARIA 25%

55 SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE LO SCORING CONFIDI PATRIMONIALI (30%) COPERTURA IMMOBILIZZAZIO NI 10% LEVERAGE 15% ECONOMICI (20%) M.O.L./VENDITE 5% R.O.I. 10% ROTAZ. CAPITALE INVESTITO (5%) O.F. SU VENDITE 5% FINANZIARI (25%) LIQUIDITA' CORRENTE 10% LIQUIDITA' SECCA 10% CICLO CIRCOLANTE 5%

56 SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE LO SCORING CONFIDI INDICE Pond.ne COPERTURA IMMOBILIZZAZIONI 10% LEVERAGE 15% ROTAZ. CAPITALE INVESTITO 5% M.O.L./VENDITE 5% R.O.I. 10% O.F. SU VENDITE 5% LIQUIDITA CORRENTE 10% LIQUIDITA SECCA 10% CICLO CIRCOLANTE 5%

57 SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE LO SCORING CONFIDI INDICE Pond.ne Valore ottimale Valore sufficiente Valore insufficiente COPERTURA IMMOBILIZZAZIONI 10% >=1 >=0.8 <0.8 LEVERAGE 15% >=20% >=10% <10% ROTAZ. CAPITALE INVESTITO 5% >=1.5 >=1 <1 M.O.L./VENDITE 5% >=10% >=5% <5% R.O.I. 10% >=5% >=3% <3% O.F. SU VENDITE 5% <=5% <=10% <=15% LIQUIDITA CORRENTE 10% >=1.5 >=0.8 <0.8 LIQUIDITA SECCA 10% >=0.8 >=0.5 <0.5 CICLO CIRCOLANTE 5% <=0 <=15 <=30

58 SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE LO SCORING CONFIDI Le aziende buone risultano immediatamente distinguibili, da quelle a forte rischio di default, con una zona grigia rappresentata dalle aziende rappresentate dall area di intersezione dei due insiemi AZIENDE SANE DEFAULT!!! CUT OFF

59 SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE LO SCORING CONFIDI La zona grigia richiede elementi di valutazione aggiuntivi che consentano di tracciare la linea di cut off, che permette di stabilire la demarcazione tra l appartenenza al settore affidabile piuttosto che a quello a più alto rischio. In quest ottica aggiunto l apporto della sezione qualitativa che integra gli elementi oggettivi di bilancio. INDICI QUALITATIVI (25%) COMPARTO 6,25% STORIA DELL'IMPRESA 6,25% PATRIMONIO AZIENDALE E GARANZIE 6,25% N. DIPENDENTI 6,25%

60 SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE LO SCORING PUBBLICO Anche i sistemi pubblici di concessione di garanzia hanno adottato sistemi di scoring al fine di determinare un livello minimo di sicurezza tale da consentire alle P.M.I. l accesso ai benefici previsti dai singoli provvedimenti. REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (Cogaranzie dal Fondo Regionale di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese [PMI]) PRINCIPALI INDICATORI VALORE SCORING VALORE SCORING Attività correnti/passività correnti Fondi Propri/Tot. Attivo Oneri Finanziari/Fatturato (per le imprese edili: Oneri finanziari/valore della produzione) Debito a termine/cash Flow

61 SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE LO SCORING PUBBLICO FONDO CENTRALE DI GARANZIA (Legge 662/96) Modello imprese contabilità ordinaria settori: industria, manifatturiera, edilizia, alberghi (soc. alberghiere proprietarie dell immobile), pesca e piscicoltura PRINCIPALI INDICATORI VALORE SCORING VALORE SCORING (M. Prop. + Deb. M-L)/Immobilizzazioni M. Propri/Tot. Passivo MOL/Oneri Finanziari lordi MOL/Fatturato * * (per le imprese edili : MOL/Valore della Produzione)

62 SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE LO SCORING PUBBLICO Modello imprese contabilità ordinaria settori: commercio, servizi e alberghi (soc. alberghiere locatarie dell immobile) PRINCIPALI INDICATORI VALORE SCORING VALORE SCORING Attivo Circolante/Passivo Circolante M. Propri/Tot. Passivo MOL/Oneri Finanziari lordi MOL/Fatturato *

63 SCORING PUBBLICO E SCORING CONSORTILE LO SCORING PUBBLICO Modello imprese contabilità semplificata o forfetaria, non valutabili sulla base dei dati di bilancio, per gli studi professionali iscritti agli ordini professionali e quelli aderenti alle associazioni professionali iscritte nell albo del MISE ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 PRINCIPALI INDICATORI VALORE SCORING VALORE SCORING MOL/Oneri Finanziari Lordi MOL/Fatturato * * (per le imprese caratterizzate da cicli produttivi ultrannuali: MOL/Valore della Produzione)

64 L IMPORTANZA DELLE ADEGUATE INFORMAZIONI DA SEGNALARE LE PROCEDURE VALUTATIVE DA PARTE DEGLI ORGANI DEL CONSORZIO SI BASANO SU UN QUADRO INFORMATIVO CHE NECESSITA, COME GIA EVIDENZIATO: 1. DI UNA PARTE DICHIARATIVA, RAPPRESENTATA DAGLI ELEMENTI FORNITI CON LA COMPILAZIONE DEL MODELLO DI RICHIESTA DI GARANZIA; 2. DI UNA DOCUMENTALE, COSTITUITA DAI BILANCI DELLE IMPRESE RICHIEDENTI, DALLE SITUAZIONI CONTABILI INFRANNUALI E DALLE DICHIARAZIONE DEI REDDITI. AL FINE DI NON APPESANTIRE IL CICLO DI LAVORO DELLE PRATICHE E QUANTO MAI IMPORTANTE LA MASSIMA ATTENZIONE NELLA COMPILAZIONE DEL MODELLO E DEGLI ALLEGATI NONCHE NELLA PRODUZIONE DEGLI ALLEGATI OBBLIGATORI. LA STRUTTURAZIONE DEL MODELLO, TRA L ALTRO DISPONIBILE IN FORMA EDITABILE SUL SITO DEL CONFIDI AIUTA E GUIDA LA FASE DI COMPILAZIONE, INDICANDO IN MODO CHIARO QUALI SONO I DOCUMENTI NECESSARI.

65 STRUTTURA DEL CONFIDI GORIZIA: A CHI RIVOLGERSI SEGRETARIO PIERLUIGI MEDEOT I. AREA AMMINISTRATIVA Resp. Area NICOLETTA DE ROCCO II. AREA TECNICA Resp. Area GIOVANNI MARTELLANI III. AREA CONTABILE Resp. Area LORENA TERRONE IV. AREA COMMERCIALE Resp. Area GIANNA CULOT ADDETTA RAFFAELLA TOSO ADDETTA CLARA ZUPPEL ADDETTA MICHELA GARDENAL ADDETTO FABRIZIO SEFFIN ADDETTO GIANCARLO RICCI ADDETTA NICOLETTA GERGOLET ADDETTA FEDERICA VISINTIN

66 OPERAZIONI SPECIALI CON GARANZIE AL 75%: QUALI SONO, PERCHE E COME RICHIEDERLE FONDO DI SOSTEGNO AL CREDITO PER LE IMPRESE DELL ISONTINO BANCHE ADERENTI: BANCA DI CIVIDALE, FEDERAZIONE DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO, FRIULADRIA Beneficiari - tutte le micro e PMI dei settori del commercio turismo e servizi, industria e artigianato che abbiano sede legale ed amministrativa nella Provincia di Gorizia, iscritte presso la Camera di Commercio di Gorizia. Le richieste di garanzia vengono predisposte con gli Istituti di Credito convenzionati aderenti all iniziativa utilizzando i normali modelli nei quali va specificato il riferimento FONDO DI SOSTEGNO AL CREDITO. Le operazioni saranno considerate extraplafond. Forma Tecnica mutuo chirografario, mutuo ipotecario Importi finanziamenti da ad

67 OPERAZIONI SPECIALI CON GARANZIE AL 75%: QUALI SONO, PERCHE E COME RICHIEDERLE Finalità possibili (da verificare nelle schede prodotto): a) liquidità aziendale b) consolidamento di debiti bancari necessaria la presentazione di documentazione relativa ai conti/finanziamenti che si intende chiudere c) Investimenti da effettuare necessaria la presentazione di preventivi, la Banca si riserva il diritto di subordinare l erogazione alla presentazione della documentazione di spesa d) start up aziendale - per imprese fino a 18 mesi in cui la maggioranza del capitale sia detenuto da persone fisiche e la costituzione non derivi da fusioni, scissioni societarie o cessione di ramo d azienda e) imprenditoria giovanile/femminile - ditte individuali o società di persone dove i giovani anni/la componente femminile, rappresentino almeno il 51% della composizione sociale Tasso - Euribor (360) 1m/3m/6m mmp + SPREAD (da 2-4,5) Durata - compresa tra mesi (da verificare nelle schede prodotto), possibilità di preammortamento fino a 12 mesi per una durata complessiva non superiore ai 108 mesi.

68 OPERAZIONI SPECIALI CON GARANZIE AL 75%: QUALI SONO, PERCHE E COME RICHIEDERLE FINANZIAMENTI STRAORDINARI EXTRAPLAFOND FINO AL 75% (max ) Operazione prorogata dal Confidi fino a tutto il 31/12/2016, in fase di completamento la formalizzazione con gli istituti interessati (interventi NON ripetibili) BANCHE ADERENTI: FEDERAZIONE BCC, BANCA DI CIVIDALE, UNICREDIT BANCA Prevedono un pacchetto di interventi tesi a sopperire alle esigenze di liquidità: Finanziamenti extra liquidità a mt fino a 60 mesi (BCC) Finanziamenti per smobilizzo crediti a bt fino a 12 mesi e per 84 mesi (BANCA DI CIVIDALE) liquidità a mlt fino Finanziamenti Straordinari per smobilizzo crediti a bt fino a 12 mesi e per varie finalità fino 84 mesi (UNICREDIT)

69 IL RUOLO DEI COMMERCIALISTI NELLA PRESENTAZIONE DELLE PRATICHE DI CONCESSIONE GARANZIE SUPPORTO ALLE IMPRESE NELLA PRODUZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA; QUALIFICATA INTERFACCIA TECNICA CON IL CONFIDI NEL RAPPRESENTARE PARTICOLARI SITUAZIONI AZIENDALI E/O CHIARIRE E DETTAGLIARE SPECIFICHE POSTE CONTABILI ; STIMOLO ALLE AZIENDE AD UTILIZZARE GLI STRUMENTI MESSI A DISPOSIZIONE DAL CONFIDI PER ANTICIPARE E/O GESTIRE LE LORO NECESSITA FINANZIARIE.

70 OPPORTUNITA PER I LIBERI PROFRESSIONISTI A SEGUITO DELL ALLARGAMENTO DELL OPERATIVITA DEL CONFIDI ACCESSO A TUTTE LE OPPORTUNITA OFFERTE DAL CONFIDI. Possibile ottenere garanzie su operazioni di: LIQUIDITA, a breve e medio termine; SMOBILIZZO CREDITI; RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO; INVESTIMENTI Il CONFIDI rivolge grande attenzione alle esigenze dei propri soci; disponibilità quindi a valutare e considerare nuove/particolari esigenze specifiche della categoria.

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