2) L AROMATERAPIA COME POSSIBILITÁ DI CURA COMPLEMENTARE APPLICABILE ALL INFERMIERISTICA: INTRODUZIONE

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1 Martina MELESI: Coordinatrice Infermieristica Med. V, Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano Docente CdL in Infermieristica, Università degli Studi di Milano Naturopata 2) L AROMATERAPIA COME POSSIBILITÁ DI CURA COMPLEMENTARE APPLICABILE ALL INFERMIERISTICA: INTRODUZIONE Noi infermieri sappiamo molto bene cos è l olfatto (spesso un odore particolare ci permette di capire se la persona che stiamo assistendo ha un problema), ma non sempre ci soffermiamo sul fatto che tutto ciò che percepiamo con esso lascia un segno indelebile nella nostra memoria e nelle nostre emozioni. In linea generale, tutti noi viviamo in mezzo agli odori, ai profumi, alle puzze, che: Ci RESPINGONO o ATTIRANO; Ci risvegliano PAURE e RICORDI; Ci fanno rivivere SENTIMENTI; Ci fanno provare EMOZIONI; Ci fanno RIDERE o PIANGERE; Ci riaprono o rimarginano FERITE; Ci RILASSANO; Ci COCCOLANO; RAPPRESENTANO la nostra INDIVIDUALITÀ; Tutto ciò perché il senso dell'olfatto è direttamente collegato alle aree filogeneticamente più antiche del cervello, quelle che rispondono agli stimoli in modo diretto e primitivo: il Sistema Limbico. L influenzamento reciproco delle attività del soma e di quelle della psiche iniziò ad essere osservato più attentamente da Robert Adler (Psychoneuroimmunology, 1981). La nuova branca della medicina nata successivamente, la Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), fu una pietra miliare nello studio delle interconnessioni tra i diversi livelli dell individuo. Essa studia le vicendevoli relazioni tra il sistema nervoso centrale, l autonomo, il sistema endocrino e quello immunitario con le reazioni emotive, la psiche, lo stress, con tutto ciò che, pur appartenendo ad un essere umano, non è sempre misurabile fisicamente. In poche parole, è possibile rilevare (e provare scientificamente) le conseguenze fisiche dei nostri sentimenti, delle emozioni, delle idee e convinzioni, ma anche di ciò che, di partenza biologica, può influenzare gli aspetti più sottili. Il Sistema Limbico è costituito da diverse strutture che formano un tutto organizzato e finalizzato alla regolazione di molte funzioni somatiche, ma anche al controllo del tono dell umore, dell affettività, delle risposte vegetative indotte dalle emozioni, della percezione di sensazioni piacevoli e dolorose. Per esempio, gran parte degli stimoli che raggiungono senza tappe intermedie il sistema limbico sono quelli olfattori: ciò

2 significa che con i profumi è possibile interagire fortemente con il versante psicoemotivo dell individuo, imbrogliando l attività della coscienza che controlla. Abbiamo mai fatto caso a quante volte, in giro per strada, al mare, in macchina, ma anche in casa o in giardino, abbiamo percepito qualcosa olfattivamente e, istantaneamente, ne è scaturita un azione, oppure un pensiero, un emozione, Perché possiamo rimanere impauriti e scappare via dopo aver sentito odore di bruciato? Non decidiamo razionalmente di fuggire, ma le connessioni emotive legate a questo particolare odore fanno in modo che scatti una reazione di difesa della vita, in quanto la puzza di bruciato è legata al fuoco, alla distruzione o, addirittura, alla morte; scappare via è una riposta viscerale, che non viene architettata dalla mente, ma scaturisce dal bisogno di sopravvivenza, il cui istintivo soddisfacimento è presente in ogni individuo. Il sistema limbico, definito inoltre sistema dell affettività o sistema viscerale, include l Ipotalamo, che è deputato allo svolgimento di svariate funzioni di regolazione, come quella del ritmo sonno-veglia, della temperatura corporea, della sessualità, della fame e della sete e delle emozioni; la sua attività è condizionata da alcuni ormoni, dalle informazioni che giungono al SNC e dalle emozioni provate dalla persona. Esso è inoltre connesso con l esterno tramite altre strutture come il Midollo Allungato ed il Midollo Spinale, che partecipano alle stimolazioni afferenti ed alle risposte efferenti. Inoltre, regola la produzione ormonale di un altra ghiandola, l Ipofisi, che secerne molti ormoni vitali per l organismo, tra cui l Ormone della crescita o Somatotropo (GH) che stimola la crescita dei tessuti, il Tireotropo (TSH) che incrementa la secrezione degli ormoni tiroidei e le Beta Endorfine, che producono analgesia dell encefalo. Ma se esiste tutto questo scambio di impulsi e di informazioni tra le aree dell encefalo in una perfetta integrazione reciproca, significa che ogni tipo di input, esterno o interno che sia, indifferentemente fisico o emozionale, riesce a provocare delle reazioni, anche in questo caso emotive o biologiche. Inoltre, è di importanza estremamente rilevante un altro componente del sistema limbico: l amigdala. Daniel Goleman, nel suo capolavoro Intelligenza Emotiva, dà una precisa definizione delle competenze della stessa: l amigdala è specializzata nelle questioni emozionali: se viene resecata dal resto del cervello, il risultato è un evidentissima incapacità di valutare il significato emozionale degli eventi L amigdala funziona come un archivio della memoria emozionale ed è quindi depositaria del significato stesso degli eventi; la vita senza amigdala è un esistenza spogliata di significato personale All amigdala è legato qualcosa di più dell affetto: tutte le passion i dipendono da essa L estesa rete di connessioni neurali dell amigdala le consente, durante un emergenza emozionale, di <<sequestrare>> gran parte del cervello ivi compresa la mente razionale- e di imporle i propri comandi 1. Può sembrare strano dirlo ma, molto spesso, la saggezza popolare, tramandata da generazione in generazione, conosce perfettamente il significato più profondo di tutte le cose. Tanti modi di dire che abbiamo sempre sentito, che magari ci hanno anche fatto sorridere, ci danno un idea precisa dell importanza dell olfatto nella nostra vita. Ad esempio: Qui c è qualcosa che mi puzza Sento odore di bruciato Quella lì ha la puzza sotto il naso Lavati, puzzi come un caprone 1 GOLEMAN D.: Intelligenza emotiva. Ed. Bur, Milano,

3 In odore di santità Ma se il senso dell olfatto è così incisivo sulla nostra vita, perché non utilizzarlo per il nostro benessere e, perché no, nello svolgimento della nostra professione? Allora basta aliti pesanti, basta sudore, dedichiamoci agli oli essenziali! Le essenze pure delle piante aromatiche sono apprezzate da migliaia di anni per le loro proprietà salutari e per i loro profumi eccitanti. Scoprire l antica arte dell aromaterapia raffinata durante i secoli, imparare come associare il potere terapeutico degli oli essenziali al massaggio rilassante o stimolante, combinare il senso dell olfatto con il potere di guarigione del tocco, l uso delle proprietà benefiche degli oli per trattare le comuni malattie, tutto promuove la buona salute ed il benessere emozionale e migliora ogni aspetto della vita. Queste potenti essenze volatili sono il regalo della natura per la mente e per il corpo 2. L olio essenziale è la parte più pura, sottile e concentrata di espressioni della pianta; colma delle sue caratteristiche più identificative. Rappresenta il vegetale nella sua essenzialità, nei suoi aspetti più intimi e significativi, da quelli riguardanti la sua chimica a quelli della sua essenza più profonda; come a raccogliere in una semplice goccia profumata la globalità, l interezza, il massimo della forza vitale e dell energia della pianta stessa. Ma è anche purezza, individualità, anima. L olio essenziale è il prodotto finale di una laboriosa lavorazione di foglie, fiori, o radici, al termine della quale il celestiale ed etereo profumo si stacca dalle parti più terrene portando con sé un concentrato potentissimo di messaggi, decodificabili straordinariamente dal nostro corpo e dalla nostra psiche, che instaurano con l aroma uno specialissimo e strettissimo rapporto di sottile affinità. L olio essenziale per la pianta è quello che per noi è l anima; ciò che ci identifica in maniera assoluta, senza ombre né false sovrastrutturazioni. L odore è il nostro prolungamento nello spazio dell altro; sono le nostre emozioni che acquistano una sorta di connotazione aromatica che viene percepita dall altro non sempre consapevolmente, ma inconsciamente influenzando, poi, pensieri ed emozioni. L altro a sua volta ci annusa, ci respira, si impossessa di noi, ci apre le sue porte o le sigilla per fastidio o disgusto. É proprio vero che noi tocchiamo l altro con l olfatto ; il vero altro, quello nascosto, ma che si rivela con gli odori, con quell aspetto di sé sul quale la testa non sempre comanda. Noi respiriamo dall ambiente e, nello stesso tempo, respiriamo anche i nostri simili: ci nutriamo dell aria fisica ma anche dell aria affettiva, quella che diventa vitale per il nostro essere tanto quanto l ossigeno per le nostre cellule. Ma questa è solo una piccola fetta della visione energetica dell aromaterapia, quella che, la maggior parte delle volte, sfugge alla nostra considerazione, essendo noi culturalmente legati ad un ottica più concreta, palpabile e scientifica ma, forse, povera di fascino e di completezza. Nelle parti che seguiranno, abbiamo cercato di realizzare una panoramica molto generale sull aromaterapia, obiettivamente scarsa ed incompleta, ma con la speranza che possa servire da spunto per interessanti approfondimenti. 2 Trad.: M C GILVERY C., REED J.: A complete guide to Aromatherapy. Lorenz Books, New York,

4 3) GLI OLI ESSENZIALI E LA FISICITA : L uso degli oli essenziali per la salute è definito aromaterapia; un metodo per il raggiungimento ed il mantenimento del benessere assolutamente olistico, che agisce sul corpo, sui pensieri, sulle emozioni, sullo spirito, su tutto l uomo. Gli oli essenziali hanno caratteristiche peculiari, che si snodano nella loro consistenza oleosa (non si sciolgono in acqua ma in olio o alcool), nell indice di volatilità, nell infiammabilità e, naturalmente, nell intenso profumo che li rende unici. Unicità perché ogni essenza ha proprietà e caratteristiche specifiche che nemmeno le più sofisticate tecniche di laboratorio possono riprodurre in vitro. Ma questi oli che la natura ha creato sono unici anche perché sono esclusive le emozioni che ciascuno di essi fa sperimentare alla persona. Gli oli essenziali si ricavano da molte piante tra le quali, le più sfruttate allo scopo, sono le Labiate (la maggior parte delle quali sono erbe aromatiche: Lavanda, Timo, S,alvia, Santoreggia, Melissa, Menta, Basilico, Rosmarino, ), le Rutacee (Arancio, Limone, Bergamotto, Mandarino ) e le Ombrellifere (Anice, Finocchio, Cumino, ). Quelle di loro che regalano una più ragguardevole quantità di essenze, si distribuiscono nelle aree geografiche dove maggiormente possono beneficiare della luce solare, tant è che la presenza di oli nei vegetali è proporzionale anche proprio alla durata della fotoesposizione, elemento sostanziale anche per sviluppare un olio qualitativamente migliore. Le spezie (pepe, cannella, chiodi di garofano, zenzero, ) sono diffusissime nella fascia equatoriale e i loro derivati aromoterapici hanno in sé, ovviamente, proprio la fortissima energia solare che assorbono. Infatti, questi tipi di oli sono quelli maggiormente riscaldanti ed attivi sugli organismi biologici: ridonano, se vogliamo, l energia solare che hanno assorbito tramite la pianta originaria ed agiscono proprio smuovendo l energia bloccata. Anche gli agrumi danno degli oli essenziali riscaldanti, ma essi hanno un approccio con l uomo meno invasivo rispetto ai precedenti ed irradiano il calore più dolcemente, riscaldano con delicatezza, soprattutto da un punto di vista psico-emotivo. Il sole del mediterraneo, invece, è racchiuso negli oli ricavati da piante della famiglia delle Labiate, tramite i quali si mostra come forte corroborante del corpo e della mente. Le conoscenze scientifiche ci permettono di sezionare e studiare qualsiasi tipo di sostanza, di capire su quali meccanismi opera e le sue proprietà di interazione con gli organismi viventi. Anche gli oli essenziali hanno lo stesso destino e ciò ci dà la possibilità di utilizzarli comprendendoli appieno ed evitandone gli effetti collaterali, che possono anche essere estremamente pericolosi. La chimica degli oli ci rivela le loro peculiarità attraverso l analisi di alcune sostanze in essi contenute (fenoli, alcoli, aldeidi, chetoni, ), tanto da permetterci di classificarli a seconda della loro funzione prevalente, suggerita dalla preponderanza di alcune molecole piuttosto che di altre 3. Ad esempio: ANTISETTICI: CHIODI DI GAROFANO, CANNELLA, TIMO, ORIGANO, SANTOREGGIA, ma anche TEA TREE, LAVANDA, NEROLI, ANTIVIRALI: MELISSA (Herpes Simplex I), TEA TREE e NIAOULI (Herpes Simplex II), GERANIO (Herpes Zoster), LENITIVI CUTANEI: LAVANDA, CAMOMILLA, TEA TREE, PATCHOULI, BENZOINO, GERANIO, CIPRESSO, INCENSO, 3 LUCHERONI M.T., PADRINI F.: Aromaterapia. Fabbri Editori, Milano,

5 ANTIDOLORIFICI, ANTIREUMATICI: ROSMARINO, CAMOMILLA, VERBENA, GINEPRO, CIPRESSO, CANFORA, INSETTIFUGHI, INSETTICIDI e ANTIPARASSITARI: CITRONELLA, ALLORO, CIPRESSO, CANNELLA, CHIODI DI GAROFANO, CANFORA, ANTICATARRALI ed ESPETTORANTI: EUCALIPTO, MIRTO, CIPRESSO, GINEPRO, ROSMARINO, LAVANDA, INCENSO, ANTISPASTICI: MELISSA, VERBENA, CAMOMILLA, BASILICO, FINOCCHIO, GERANIO, MANDARINO, MAGGIORANA, TONIFICANTI FISICI: ROSMARINO, PINO, BASILICO, SALVIA, TONIFICANTI MENTALI: MENTA, BASILICO, TIMO, CALMANTI, ANSIOLITICI e RILASSANTI: MELISSA, VERBENA, LAVANDA, CAMOMILLA, ARANCIO, MANDARINO, SANDALO, GERANIO, NEROLI, Detto ciò, si evince come debba essere fondamentale l oculatezza nella scelta e nell applicazione degli oli essenziali, tenendo presente che quelli maggiormente attivi come antisettici, disinfettanti, antiparassitari, etc., sono anche gli stessi che sono più tossici per la cute e le mucose, in quanto contengono, per esempio, fenoli e aldeidi. Ciò non significa evitare di utilizzarli in aromaterapia, ma di apprezzarne le loro proprietà con le dovute attenzioni. Le vie tramite le quali gli oli essenziali entrano in contatto con la nostra individualità sono biologiche, ma questo ne è solo il primo accostamento, la corsia preferenziale per raggiungere la totalità. Anche quando si assume un olio per un problema specifico, esso non agisce solamente su quello, ma svolge un importante azione generale su tutto l organismo (e non solo), assecondandone le funzioni ed i cicli vitali. Addirittura, esistono alcune essenze che recano in sé proprietà opposte, ma che assumono una direzione specifica a seconda di quello di cui l uomo ha bisogno nel momento in cui le assume. Il corpo riceve le essenze per le vie olfattoria, respiratoria, cutanea o alimentare. Viste, però, le elevate tossicità e lesività diretta che possono avere gli oli assunti per via gastroenterica, quest ultimo tipo di somministrazione deve essere consigliato, prescritto e sorvegliato con un adeguato follow-up, solo ed esclusivamente da parte di medici esperti in aromaterapia. Applicati tramite la via cutanea (massaggio, impacchi, frizioni, pediluvi, ), passano molto facilmente attraverso tutti gli strati della pelle, raggiungendo poi la circolazione ematica e diffondendosi per tutto l organismo, esplicando le loro benefiche funzioni su tessuti, organi e funzioni. Nell assorbimento per via respiratoria (diffusione nell ambiente, aerosol, ), le molecole odorose raggiungono gli alveoli polmonari e da qui il sangue, attraverso la membrana alveolocapillare. Ma l aspetto più affascinante del nostro rapporto con le essenze è la loro relazione con il versante psico-emotivo, influenzato più di ogni altra cosa dalla forza energetico-simbolica sprigionata da ogni singolo olio, in maniera diretta e specifica. Come scrivono Lucheroni e Padrini, essi (gli oli) trascendono le caratteristiche chimiche ed assumono la veste di un entità che vive in tutte le parti, come frammento del macrocosmo. Del significato simbolico degli oli parleremo dopo, ma è possibile tracciare delle linee ben precise che ci aiutano a capire quali sono le interazioni tra il somatico e lo psichico, tra il pesante ed il sottile. L assorbimento di un essenza per via olfattoria è quanto di meglio esista per spiegare e sostenere l importanza di questi processi. Il profumo raggiunge le mucose nasali e stimola le terminazioni del nervo olfattivo. Quest ultimo è collegato direttamente con la parte di cervello più antica in senso filogenetico, 5

6 quella che governa l aggressività, lo stato dell umore ed altre reazioni emotive, caratteristiche spesso plagiate dalla ragione: il Sistema Limbico. Ma di questo abbiamo già detto. 6

7 4) GLI OLI ESSENZIALI E GLI ASPETTI PIÙ SOTTILI: Come già detto, gli oli essenziali determinano degli effetti assolutamente non mediati dalla ragione, andando ad agire sui ricordi, sui sentimenti, sull istintualità, sulle emozioni forti e su quelle bloccate. Un semplice aroma può risvegliare un esperienza negativa passata e rimossa permettendole di esprimersi e, forse, finalmente di risolversi: ogni olio essenziale ha uno spettro d azione emotivo legato alle sue specifiche proprietà che si fonde indissolubilmente con le caratteristiche soggettive della persona, pur mantenendo sempre una marcata espressione di sè. Per esempio: il Limone disinfetta il corpo ma anche la mente dai pensieri logoranti, l Alloro stimola la nostra creatività tanto quanto lo faceva con quella dei grandi poeti del passato che se ne cingevano il capo di foglie, l intenso Gelsomino favorisce l abbandono ai sensi, il caldo Rosmarino rinvigorisce il corpo, la dolce Melissa riequilibra l umore e l esotica Vaniglia fa ritornare bambini amati e coccolati L essenza si collega con degli aspetti più ampi, archetipici, anche al di sopra delle peculiarità di chi ne fa uso: è l effetto del messaggio di ciascun olio, della sua vibrazione energetica che si connette con la nostra. Quanto possono fare le essenze, con semplicità ed accuratezza insieme! Ma questi non sono fenomeni sovrannaturali. É la natura che ci viene incontro con dolcezza, con calore, ma anche con estrema profondità e decisione. La storia delle essenze, le vede protagoniste in abbinamento ai pianeti, oppure allo YIN e YANG della medicina cinese, ai sette chakra, etc. Ancora oggi le classificazioni accennate sono molto utilizzate, ma non è questa la sede per approfondimenti in tal senso, che richiederebbero moltissimo tempo ed ulteriori approfondimenti sui miti e le leggende. É molto interessante, invece, e relativamente semplice per sostenere un approccio abbastanza particolareggiato all aromaterapia, conoscere a fondo le caratteristiche del vegetale originario: studiarne la forma, il colore delle foglie e dei fiori, come si sviluppa, la necessità di sole e di acqua, Tutto riporta simbolicamente a ciò che, nell uomo, è simile: i disagi, gli stati d animo, le malattie, ma anche la personalità, il carattere. Scriveva Paracelso : L uomo è un mondo che contiene in sé il cielo e la terra, l aria e l acqua e tutti i vari principi che costituiscono il regno minerale, quello vegetale e quello animale, e il più alto agisce sul più basso la natura dell uomo viene conosciuta attraverso la comprensione della sfera superiore del grande mondo, come pure investigando la sfera inferiore del piccolo mondo, come se fossero apparentemente (cosa che sono essenzialmente) un unico Firmamento, un unica Stella, un unico Essere, ma anche: L essenza e il carattere di tutte le cose possono essere riconosciuti dall intimo senso dell anima; l anima non percepisce la costituzione fisica delle erbe ma percepisce intuitivamente i loro poteri e riconosce subito il loro signatum 4. Anche Padrini e Lucheroni dicono sull argomento: Nel mondo vegetale, il tipo di <<forze cosmiche>> che plasmano la pianta e le danno una determinata forma era chiamato dagli antichi alchimisti SIGNATURA RERUM (segnatura o segno): si ricercava dai segni esterni di risalire alla vibrazione plasmatrice, cioè all energia che si palesava dietro quella forma e che ne determinava il potere curativo 5. Un soggetto molto attivo, che non guarda in faccia a nessuno, combattivo, caldo e poco diplomatico, non avrà difficoltà ad identificarsi, per esempio, con l olio essenziale di Cannella, altrettanto caldo, corroborante e fortemente attivo nei confronti dei microrganismi. Questa essenza non discrimina: riscalda, brucia, passa sopra a tutto ciò che le si trova davanti; ma è anche un antidoto per la tristezza, la paura, la solitudine e la stanchezza. Dà calore ai momenti bui dell esistenza, veicolando 4 LUCHERONI M.T., PADRINI F.: op. cit. 5 LUCHERONI M.T., PADRINI F.: op. cit. 7

8 un energia vitale che scioglie qualsiasi tipo di raffreddamento. Anche il rosmarino è una pianta che preferisce crescere in zone calde, assorbendo tutto il sole possibile. Ed è proprio il calore quello che trasmette il suo olio: la forza, il vigore, l energia. Rispetto alla Cannella il calore che trasmette è meno aggressivo ed è indirizzato soprattutto verso la stanchezza fisica, che risolve, però, senza essere invadente. Anche le potenzialità dell olio essenziale di Rosa si possono intuire osservando il fiore da cui si ricava: attraverso un attenta osservazione dei suoi petali, del suo gambo e delle sue radici. I petali sono soffici e vellutati, una carezza per il tatto: la rosa è emolliente. La forma raccolta a calice del fiore aiuta a trattenere l acqua piovana: la rosa è idratante. I suoi petali sono sapientemente stratificati come per proteggere il centro del fiore dalle intemperie: la rosa è protettiva. Il gambo è tutt altro che fragile, anzi è ben robusto e difeso dalle spine: la rosa rinforza. Le radici sanno allungarsi verso le profondità della terra, come a raggiungere il centro: la rosa compenetra i sensi, tocca il cuore 6. Un approccio completo agli oli essenziali, che abbracci sia l ottica scientifica sia quella simbolica, rende possibile una loro comprensione più ampia e, quindi, anche un più valido utilizzo. Un ulteriore classificazione in base alla loro velocità di volatilizzazione (e cioè in quanto tempo si riescono a percepire olfattivamente) ne facilita anche la memorizzazione. Più precisamente, con tale criterio distinguiamo gli oli con note di TESTA o note ALTE, quelli con note di CUORE o note MEDIE e gli aromi con note di BASE o note BASSE. Procedendo con ordine, i primi sono quelli che evaporano più facilmente e sono più leggeri ed immediati all olfatto. La loro direzione è verso l alto (infatti evaporano facilmente) e quindi, per analogia, agiscono soprattutto proprio sulla parte alta, a livello mentale (dove sembra di localizzarne il fulcro della percezione olfattiva). Sono stimolanti nervosi e psichici, freschi, attivi e dinamici. A questo gruppo appartengono soprattutto gli agrumi e le erbe aromatiche come: LIMONE, ARANCIO AMARO, BERGAMOTTO, BASILICO, MENTA, ROSMARINO, SALVIA, Gli oli con note di cuore Beh, lo dice la parola stessa: funzionano sul cuore e sulle sue attribuzioni simboliche, sulle emozioni e sui sentimenti. Sono quelli che si percepiscono dopo la prima impressione e la sensazione è quella di avvertire il profumo proprio a livello del torace, ivi agiscono scovando gli aspetti emotivi tenuti celati. La direzione del profumo è orizzontale; sono infatti soprattutto oli riequilibranti, che riportano alla normalità gli squilibri emozionali; non alla calma piatta, ma alla capacità di gestire le emozioni senza scompensi. Ma ecco un altra analogia: quelle a nota media, sono essenze floreali, come ad essere i fiori regalati per colpire il cuore, così come lo raggiungono simbolicamente attraverso i loro preziosissimi aromi: LAVANDA, GELSOMINO, ROSA, GERANIO, NEROLI, YLANG-YLANG, Le essenze con note di base sono le più lente da assaporare, ma anche le più graduali a disperdersi. Questa caratteristica richiama la robustezza, il legame con la solidità della terra; infatti vengono estratti dalle parti più consistenti, dure, dei vegetali, come i legni e le resine. La direzione dell aroma è verso il basso; sono infatti oli che esplicano il loro effetto come sedativi, calmanti e rilassanti psichici (abbassano le punte emozionali), ma possono essere notevolmente attivi sull istintualità (il regno del basso). Tra di loro troviamo: INCENSO, MIRRA, SANDALO, PATCHOULI, In ogni caso, ciascun olio essenziale agisce su ogni essere umano in maniera assolutamente individuale e le reazioni che può scatenare sono sempre diverse da individuo ad individuo. Tutti questi fattori entrano in gioco nella scelta degli oli essenziali da proporre alla persona. E ormai assodato che l approccio sintomatico non è sufficiente in aromaterapia: si può arrivare ad attenuare il 6 PADRINI F., LUCHERONI M. T.: op. cit. 8

9 sintomo, ma le sue radici, che sono la reale interpretazione del disagio, rimangono ancora ben salde. Con estrema semplicità offriamo l olio da annusare: le reazioni possono essere molte, ma tutte hanno un ben preciso significato; quando un olio piace in maniera particolare si è creata una sorta di collegamento energetico tra lo stesso e la persona. E come se la persona incontrasse il proprio corrispettivo aromatico, il proprio sé sottoforma di fragranza. Se sono profondamente colpito dal Pino Silvestre, significa che Io sono Pino Silvestre, che lo sento mio, che ne ho bisogno per riconnettermi con me stesso e con i miei bisogni, che usandolo può risvegliare la mia essenza, in quanto si mette in sintonia con la mia parte più autentica e la smuove, la fa uscire se è bloccata. Può nascere anche il disgusto dopo aver annusato un olio essenziale: è l incontro con un entità che sta al di fuori della propria, che non piace, che non si ammette o che sta dentro di sé e non si vuole riconoscere o esprimere. Potrebbe essere una sorpresa abituarsi ad odorare poco a poco l essenza vissuta come sgradevole e scoprire, a distanza di tempo, che l avversione collegata ad essa non è più tale e si è trasformata in leggero fastidio se non addirittura in piacere. Si è usciti dalle proprie abitudini che coccolano e rassicurano per avventurarsi in altri mondi sconosciuti ma curiosi e attraenti da esplorare. Detto tutto ciò, dobbiamo collegarci nuovamente a quello che la nostra professione ha come uno dei principi fondamentali: l assistenza alla persona in modo globale. L uso dell aromaterapia offre un avvicinamento analogo in quanto permette l approccio completo alla persona attraverso lo studio della composizione chimica degli oli (approccio scientifico), che permette il loro utilizzo con il minimo rischio possibile ed anche tramite la loro influenza sulle nostre emozioni (approccio sottile ), che non è possibile scindere da tutto il resto. Pelle Olio essenziale Olfatto Sangue Respiro Sistema limbico Organi, Funzioni, apparati Corteccia Ipotalamo Amigdala Ippocampo Molecole Volatili Segnali Elettrochimici Sistema endocrino Sistema Nervoso autonomo 9

10 5) CARATTERISTICHE DI ALCUNI OLI 7 : OLIO ESSENZIALE ALLORO ARANCIO AMARO BASILICO BERGAMOTTO CAMOMILLA CANNELLA CHIODI DI GAROFANO FINOCCHIO LAVANDA NOTA AROMATICA TESTA-CUORE TESTA TESTA TESTA CUORE CUORE-BASE CUORE-BASE TESTA-CUORE CUORE CARATTERISTICHE PRINCIPALI Riequilibra il sistema nervoso, stimola la creatività, tonifica il corpo e la mente. Calma il sistema nervoso, antidepressivo, riscaldante psichico, dolcemente corroborante, antiansia, rasserenante, tonificante (riduce la buccia d arancia!), antispasmodico, digestivo. Aggiunto all olio da massaggio dona una piacevolissima sensazione di accoglimento e predisposizione al lasciarsi andare. Stanchezza mentale, agisce tonificando dolcemente il pensiero ma anche il sistema nervoso ed endocrino, stimola la memoria, combatte lo stress, l affaticamento, la depressione, l ansia, aumenta la resistenza alla fatica, dà pace ed armonia. Antidepressivo, tonico e rilassante mentale insieme, rigenerante, antidepressivo, lenisce i dolori affettivi, toglie la confusione, dà distesa concentrazione negli ambienti di studio e lavoro, purifica l aria, antisettico. Antinfiammatorio, analgesico, antispasmodico, calmante nervoso, antidolorifico soprattutto muscolare, attenua lo scoraggiamento, il malumore, la rabbia. Fortemente riscaldante, tonico e stimolante, sia a livello fisico sia a livello psichico, fortemente antisettico e disinfettante, antidolorifico per i dolori da freddo, attenua tristezza, paura e solitudine, euforizzante, antidepressivo, antiastenico fisico e mentale. Attenzione alla sua azione irritante su cute e mucose. Stimolante, fortemente disinfettante ed antisettico, antidolorifico, tonico e stimolante mentale, riscalda e corrobora soprattutto nei casi di apatia. E facilmente ricollegabile agli odori di uno studio dentistico e quindi non è sempre gradevole all olfatto. Digestivo, antispasmodico, affine con l apparato gastroenterico, carminativo, digestivo, molto profumato ( infinocchia, appunto, togliendo il cattivo sapore ed odore dal cibo andato a male). Antinfiammatorio, decongestionante, riequilibrante, attenua il nervosismo, i disturbi del sonno, riequilibra la mente e il corpo. E totalmente privo di effetti irritanti, tanto da poterlo utilizzare direttamente sulla pelle (eccellente sulle irritazioni solari!). Domina e calma l eccesso di emotività. Nell acqua del bagno alla fine della giornata, sciacqua via lo stress ed aiuta a riprendere contatto con se stessi, addolcisce, appiana i contrasti, migliora l umore. 7 Da: PADRINI F., LUCHERONI M. T.: op. cit. 10

11 LIMONE MELISSA MENTA NEROLI PINO SILVESTRE ROSA ROSMARINO SANDALO TEA TREE VERBENA YLANG-YLANG TESTA CUORE-TESTA TESTA CUORE BASE CUORE TESTA BASE TESTA-BASE TESTA CUORE Disinfettante su tutti i livelli, anche mentale, dove rimuove i pensieri negativi, l eccesso di rimuginazione e rinfresca, rende più lucido l intelletto, favorisce la memorizzazione e la concentrazione. Ottimo antistress, ha anche un particolare trofismo per la cute, che tonifica e disinfetta. Molto simile alla lavanda. Antidepressivo, soprattutto dopo traumi da perdita, aiuta ad affrontare gli eccessi di emotività e di apprensione. Tonico e rinfrescante mentale, aiuta la concentrazione. Molto simile al basilico ma con un effetto più bomba. Antidolorifico. Antiansia, soprattutto somatizzata a livello cardiaco. Il suo profumo riporta ad emozioni e vissuti dell infanzia, che fa rivivere soprattutto se cullati da un massaggio. Anche per agitazione, insonnia, palpitazioni, cura della pelle. Balsamico ed espettorante, ma svolge la sua azione più importante rafforzando l identità maschile (autostima, sessualità, sicurezza). Fiore femminile per eccellenza, dedicato alla bellezza in tutte le sue sfaccettature. Aiuta la donna a sviluppare la femminilità. Smorza l amarezza e il dispiacere legati a perdite affettive, attutisce la sensazione di non essere amati ed accettati. Tonico fisico per eccellenza, aiuta anche il rafforzamento della personalità. Antiansia, per stress, tensione nervosa, insonnia, depressione. Stacca la testa e riporta al contatto con la propria istintualità (maggiormente nell uomo). Eccellente antimicrobico (su batteri, miceti, protozoi e virus) con elevata maneggevolezza. Ben tollerato a livello tissutale, può essere applicato anche puro su piccole lesioni (meglio a concentrazioni tra il 2 e il 15% e, sempre diluito, sulle mucose). Immunostimolante cellulare ed antinfiammatorio. Poco gradito nelle inalazioni, anche se molto efficace per le affezioni delle vie respiratorie. Riequilibrante dell umore, allenta le tensioni soprattutto somatizzate a livello di collo e spalle. Tensione nervosa somatizzata a livello cardiaco, cura della pelle e dei capelli. Favorisce l abbandono all amore sensuale. 11

12 6) COME UTILIZZARE GLI OLI ESSENZIALI: PERCEZIONE OLFATTIVA: con questa modalità si riesce ad ottenere un importantissimo effetto a livello emozionale. Gli oli si scelgono in base alle loro influenze emotive o ai gusti della persona nel momento in cui le prova, e se ne posano 1 o 2 gocce su un fazzoletto, da annusare ogni tanto o quando se ne sente la necessità. Oppure, si possono appoggiare le gocce sul palmo di una mano o sulla parte ventrale del polso, sfregando poi con il palmo o il polso controlaterale ed annusare; in questo caso si deve fare attenzione a non usare direttamente sulla cute quegli oli con spiccate proprietà irritanti. DIFFUSIONE AMBIENTALE: la diffusione ambientale è una metodica molto semplice da realizzare e con differenziate modalità: o Negli appositi diffusori; o Negli umidificatori ambientali; o Imbibendo con qualche goccia di olio un batuffolo da appoggiare sul calorifero; o Sulla legna da ardere; o In pot-pourri floreali; o Su candele; o Su lampadine. L effetto si esplica tramite le vie respiratoria ed olfattiva. Per stabilire una giusta concentrazione di oli essenziali, l aroma percepito olfattivamente deve essere intenso all entrata nell ambiente e, mano a mano si continua a soggiornare nella stanza, non deve essere più avvertito. INALAZIONI: questa metodica, pur essendo spesso classificata come rimedio della nonna da non utilizzare più, è in realtà un eccellente veicolo soprattutto per quegli oli attivi sulle vie respiratorie, per un efficace cura di asma (attenzione, però agli oli molto forti e potenzialmente irritanti o attivanti broncospasmi), secchezza ed ipersecrezione di muco. BAGNO/IDROMASSAGGIO: si aggiunge all acqua della vasca qualche goccia degli oli essenziali scelti (non più di 10-12), avendo cura di scioglierle prima in latte, sale, miele o sapone liquido per favorire il loro mescolamento ed impedire che rimangano sulla superficie dell acqua causando irritazioni cutanee. Le essenze si uniscono all acqua della vasca e si miscelano per bene un attimo prima di immergervisi. L assorbimento avviene sia per via cutanea che olfattiva e respiratoria. Per il significato simbolico dell immersione in acqua calda, che rievoca il contenimento e l accoglienza del grembo materno, sono richiamati analogicamente gli oli che suggeriscono le stesse emozioni e quindi quelli soprattutto rilassanti o riequilibranti: lavanda, arancio amaro, melissa, sandalo, vaniglia. DOCCIA: le gocce di olio essenziale (non più di 4-5) si miscelano al sapone liquido precedentemente versato sulla spugna. Poi con questa si passa tutto il corpo e ci si sciacqua con il getto della doccia. Anche in questo caso ci viene in aiuto la simbologia, che considera la doccia come un modo di rinvigorire il corpo e di spazzare via le tossine fisiche e mentali. Gli oli utilizzabili in modo affine possono essere il rosmarino, il basilico (per tonificare) e la lavanda ed il bergamotto come depurativi per corpo e mente. PEDILUVIO: 3, 4 gtt, da utilizzare come per il bagno. IMPACCO: 3, 4 gtt da emulsionare in acqua fredda o calda a seconda della problematica. 12

13 FASCIATURA: come per impacco, da aggiungere il bendaggio. MASSAGGIO: diluizione degli oli essenziali (detti anche volatili ) in oli vettori (detti anche fissi ). Gli oli fissi più utilizzati sono: mandorle dolci, oliva, germe di grano, jojoba. 13

14 7) BIBLIOGRAFIA: 1. BOTTACCIOLI F.: Psiconeuroimmunologia. Ed. Red, Novara GOLEMAN D.: Intelligenza emotiva. Ed. Bur, Milano, LEBOYER F.: Shantala. Ed. Sonzogno, Milano, MANTEGAZZA P.: Igiene del sangue, igiene della pelle. Casa Editrice Madella, Sesto San Giovanni, M C GILVERY C., REED J.: A complete guide to Aromatherapy. Lorenz Books, New York, MELESI M.: Relazione tra naturopatia ed infermieristica: un rapporto integrativo e sinergico. Tesi di Diploma in Naturopatia, INT-RIZA, anno di Corso 2002/ MELESI M., BRAMBILLA D., GIALLI M.: Dispense ed appunti del Corso Elettivo L Assistenza Infermieristica e le Medicine Complementari, II anno di Corso di Laurea per Infermiere, Università degli Studi di Milano A. O. San Paolo, Anni Accademici 2001/2002 e 2002/ PADRINI F., LUCHERONI M. T.: Aromaterapia. Fabbri Editori, Milano, PADRINI F., LUCHERONI M. T.: Bellezza e benessere. De Vecchi Editore, Milano, PADRINI F., LUCHERONI M. T.: Il grande libro degli oli essenziali. De Vecchi Editore, Milano, RANKIN-BOX D.: Terapie complementari. Il manuale dell infermiere. McGraw-Hill, Milano, PRICE S., PRICE L.: Trattato di aromaterapia. Ed. Red, Novara, ZAGO D.: La pelle dello psicosoma e l esperienza relazionale del contatto: dall utero di oggi ai figli di domani, NEU, gennaio/marzo