Passare a. La principale alternativa per IN PROFONDITÀ LINUX

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1 Di Filippo Moriggia IN PROFONDITÀ Passare a Linux dows è un ambiente monolitico, che comprende sia i moduli base del sistema, sia l interfaccia grafica, sia una raccolta per quanto minimale di applicazioni, Linux in senso stretto è solo un kernel, ovvero il componente del sistema operativo che si occupa di coordinare i processi e la memoria virtuale, nonché di gestire la rete, il file system e le periferiche. Per poter lavorare in un ambiente paragonabile a quello di Windows è necessario dotarsi di una serie di altri componenti, a partire da un interfaccia grafica (e se quella di Windows è unica, per Linux esistono più scelte possibili). Proprio l interfaccia grafica è una delle differenze più significative tra Windows e Linux. Quest ultimo offre infatti un interfaccia solo in apparenza simile a quella del sistema operativo di Microsoft: andando oltre l aspetto esteriore si scopre infatti una struttura complessa e articolata in più elementi. Il primo è l X Window System, un componente software che si interfaccia direttamente con il kernel e fornisce le funzionalità di base per l interazione con monitor, mouse e tastiera. Il secondo elemento è il window manager, che si appoggia a X e si occon Ubuntu Ubuntu è una distribuzione Linux gratuita e particolarmente adatta a chi muove i primi passi con Linux. Usa il desktop grafico Gnome. tile o un buon computer desktop completo di monitor! Purtroppo, per chi è abituato a Windows il passaggio a Linux sicuramente non è indolore. Per usarlo con un minimo di disinvoltura bisogna assimilare un buon numero di concetti e comprendere la logica su cui è basato. Una delle prime difficoltà nel passaggio a Linux è la scelta della cosiddetta distribuzione. Mentre Win- La principale alternativa per uso desktop all onnipresente Windows è senza dubbio Linux. E i motivi per prenderlo in considerazione sono molti, a cominciare dalla convenienza economica. Linux è reperibile gratuitamente, mentre Windows è sempre più caro: basti pensare che la versione più potente di Vista costa la bellezza di 599 euro, quanto un discreto porta- 34

2 Volete provare Linux ma vi scoraggiano le difficoltà che si possono incontrare passando a un nuovo ambiente? La nostra guida vi permetterà di accostarvi senza fatica a questo fantastico sistema operativo. 35

3 cupa della creazione di finestre, icone e così via. L ambiente di lavoro completo, che comprende pannelli di controllo, barre delle applicazioni, file manager e diversi strumenti aggiuntivi viene comunemente chiamato ambiente desktop; i due più diffusi sono Gnome e Kde. Chi vuole usare Linux fortunatamente non deve costruirsi da solo un ambiente di lavoro completo partendo dal kernel (ma può farlo, se ne ha il tempo e la voglia): ne esistono infatti decine e decine già pronti, chiamati appunto distribuzioni o per brevità distro. Una distribuzione, oltre al kernel, include quasi sempre un interfaccia grafica (alcune prevedono l interazione tramite linea di comando, ma nascono per impieghi estremamente specializzati), un meccanismo di installazione del sistema e una raccolta di utilità e di applicazioni. Nelle pagine che seguono vi forniremo una guida completa all installazione e all uso di Linux. Affronteremo innanzitutto le problematiche relative all installazione. Vi presenteremo poi i componenti principali dell interfaccia e le differenze operative rispetto a Windows. Vi guideremo infine nell uso dei principali programmi già presenti e vi spiegheremo come installare altre applicazioni utili, in modo da avere a disposizione tutti gli strumenti necessari per lavorare bene. Useremo una distribuzione molto popolare e a nostro avviso particolarmente indicata per chi vuole muovere i primi passi con Linux: Ubuntu, che utilizza l ambiente grafico Gnome (ne esiste una versione quasi del tutto equivalente, Kubuntu, che usa invece Kde). Dietro alla fondazione che sviluppa Ubuntu c è Mark Shuttleworth, un giovane imprenditore sudafricano noto anche per aver fondato Thawte, una delle più grandi società al mondo per la vendita di certificati digitali. Shuttleworth nel 1999 ha venduto Thawte a Verisign per ben 575 milioni di dollari Usa e poi ha fondato Canonical, la società che si occupa della diffusione di Ubuntu (la cui prima versione è stata resa pubblica a ottobre 2004). Ubuntu segue un preciso ciclo di rilascio: ogni sei mesi arriva una nuova versione e ogni anno cambia il numero di release. Nel 2006 sono state rese disponibili due versioni della serie 6.x, mentre nel 2007 ne arriveranno due della serie 7.x. La cifra dopo la virgola indica il mese: la 6.06 ad esempio è uscita in giugno, mentre la 6.10 la più recente nel momento in cui scriviamo è di ottobre Le versioni che includono nel nome la sigla LTS (Long Term Support), come la 6.06 LTS, prevedono un supporto prolungato: gli aggiornamenti di sicurezza saranno infatti sviluppati almeno per 3 anni (per le macchine desktop o workstation) e per 5 anni (nel caso delle macchine server). La disponibilità di versioni con supporto a lungo termine è molto importante perché offre le necessarie garanzie a chi vuole utilizzare Linux in ambienti di produzione, dove un aggiornamento su base semestrale ben difficilmente può essere preso in considerazione. Per realizzare questo articolo abbiamo usato la versione 6.10 di Ubuntu, ovvero la release stabile più recente. Chi avesse problemi di compatibilità con qualche componente hardware del proprio sistema (o semplicemente ritenesse importante la disponibilità del supporto LTS) potrà usare tranquillamente la versione Le due versioni sono infatti molto simili nell uso di tutti i giorni, anche se la 6.10 usa un kernel e alcuni pacchetti software in versione più recente. Sul Dvd allegato a PC Professionale troverete l immagine Iso di Ubuntu 6.10, pronta da masterizzare e installare. Non solo: sul Dvd è presente anche una macchina virtuale VMware (completa di VMware Player), con Ubuntu già installato, che abbiamo realizzato appositamente per questo articolo in modo da darvi la possibilità di utilizzare il sistema operativo senza spendere neppure un minuto per l installazione e senza il rischio di dover perdere tempo a causa delle rare ma sempre possibili incompatibilità con l hardware del vostro Pc. Installare Ubuntu installazione di Linux non L presenta particolari problemi, con un unica possibile eccezione: il riconoscimento dell hardware. Nonostante lo sviluppo senza sosta del kernel migliori costantemente la situazione, le difficoltà permangono. I produttori di hardware, purtroppo, in genere non si preoccupano troppo della compatibilità con Linux e spesso rilasciano driver solo per Windows. Nella maggior parte dei casi gli sviluppatori di Linux dunque sono obbligati a svolgere operazioni di reverse engineering per fare in modo che il ker- Durante l installazione di Ubuntu si può scegliere il fuso orario locale facendo clic sulla mappa del mondo. Il passo numero 5 dell installazione è il più delicato: bisogna decidere come organizzare lo spazio su disco rigido. 36

4 nel possa riconoscere correttamente i nuovi dispositivi. Linux generalmente può essere installato agevolmente su sistemi non troppo recenti, mentre ci si può scontrare con qualche ostacolo se l hardware è di ultima generazione. Ubuntu richiede almeno 192 MByte di memoria Ram, ma per consentire l installazione anche su sistemi che dispongono di soli 128 Prima di iniziare la copia in locale dei file, la procedura di installazione di Ubuntu permette di verificare e, se necessario, modificare le scelte effettuate. MByte Canonical ha rilasciato una versione specifica della distribuzione, chiamata Alternate, scaricabile dalla sezione Download / Other Installation Options del sito PASSO PER PASSO Installare i VMware tools in Ubuntu Per ottimizzare il funzionamento di una macchina virtuale VMware è necessario installare i VMware tools. Con Windows XP l operazione è semplicissima, con Linux è decisamente più complicata. Ecco come procedere. Per caricare i VMware Tools bisogna ricorrere alla linea di comando: avviate il programma Terminale dal menu Applicazioni / Accessori, poi lanciate il comando seguente (dopo dovrete inserire la password dell utente attuale): sudo apt-get install build-essential VMware Server all apertura del Cd ci siamo ritrovati con una decina di file dai nomi senza senso; è bastato riavviare la Vm per risolvere il problema. Dei due file presenti sul Cd l unico utilizzabile con Ubuntu è quello con estensione Tar.Gz. Apritelo con un doppio clic, poi premete Estrai e selezionate il desktop come percorso per l estrazione (fig. 2). Al termine troverete la cartella vmware-tools-distrib sul desktop. Per lanciare l installazione dovete aprire nuovamente la finestra Terminale e digitare i seguenti comandi (facendo attenzione alla differenza tra maiuscole e minuscole): Ubuntu scaricherà e installerà alcuni pacchetti. Quando avrà terminato, lanciate il comando uname r in modo da controllare la versione del kernel in uso. Nel nostro caso (Ubuntu 6.10) è apparsa la scritta generic. Date il comando: sudo apt-get install linux-headers generic indicando, se necessario, al posto di generic la versione del kernel visualizzata dal comando precedente. Terminata l installazione di questo pacchetto potrete finalmente caricare i Tools. Dalla barra dei menu di VMware scegliete VM / Install VMware Tools. Linux si comporterà come se aveste inserito un nuovo Cd di dati. Il Cd dovrebbe contenere due soli file (fig. 1), ma nelle nostre prove con cd /home/nomeutente/desktop sudo./vmware-install.pl Al posto di nomeutente dovrete ovviamente inserire il vostro nome utente (fig. 3). A questo punto dovrebbe partire uno script che procederà all installazione e vi farà diverse domande. Potrete rispondere con la semplice pressione del tasto Invio, in modo da accettare le impostazioni di default. Al termine dovrete riavviare la Vm per completare l installazione. Vi segnaliamo che la release 6.10 di Ubuntu, nel momento in cui scriviamo, non è ancora pienamente supportata da VMware: uno dei moduli dei VMware Tools, quello che si interfaccia con X, non è compatibile con la release di X.org installata. VMware supporta al 100% solo la versione 6.06 di Ubuntu. L unica conseguenza pratica è la necessità di utilizzare la combinazione di tasti Ctrl+Alt, anche dopo aver installato i VMware Tools, per passare dalla Vm alla macchina host

5 PASSO PER PASSO di Ubuntu. Questa versione può girare in soli 32 MByte rinunciando all interfaccia grafica. Se volete provare Ubuntu per valutarne la compatibilità con le vostre attività e il vostro modo di lavorare potreste anche evitare di installarlo su una macchina fisica, sfruttando invece un software di virtualizzazione. Tenete però presente che per far girare insieme Windows XP e la macchina virtuale con Ubuntu è opportuno disporre di almeno 512 MByte di Ram. I vantaggi del ricorso a una macchina virtuale (Vm) sono molti: non si rischia di scontrarsi con problemi di riconoscimento hardware, non bisogna affrontare la difficoltà del partizionamento dei dischi ed è possibile utilizzare Linux in una finestra di Windows. Se userete la Vm già pronta che abbiamo preparato per il Dvd allegato a questo numero non dovrete fare neppure la fatica di installare Ubuntu. Se invece ritenete preferibile creare a mano la macchina virtuale, sul Dvd troverete VMware Server, uno strumento messo a disposizione gratuitamente da VMware che nasce per lavorare su sistemi di tipo server, ma può essere usato senza problemi per creare macchine virtuali destinate a installazioni di tipo workstation. Qui a fianco potete leggere tutte le informazioni necessarie per creare una macchina virtuale con Ubuntu; alla pagina precedente trovate invece e una guida passo per passo all installazione (non sempre agevole in ambiente Linux) dei VMware Tools, una collezione di driver che permettono alla macchina virtuale di funzionare nel modo più efficiente. Per far girare la Vm potrete poi usare sia VMware Server sia VMware Player (anch esso presente sul Cd). Se avete deciso che la virtualizzazione non fa per voi o volete vedere come si comporta Linux con l hardware del vostro Pc non vi resta che masterizzare l immagine Iso presente sul Dvd allegato e lanciarvi nell installazione. Linux può essere installato sia su un Pc senza sistema operativo sia su un Pc con Windows già installato. In questo secondo caso, se non avete una partizione libera da destinare a Ubuntu, potrete ridimensionare quelle già presenti per far spazio al nuovo sistema operativo e installare un boot manager per selezionare all avvio il sistema da utilizzare. Il Cd di Ubuntu è un cosiddetto Live Cd. Questo significa che basta avviarlo per ritrovarsi con un sistema completo e funzionante, senza dover installare nulla su disco rigido. Anche se le prestazioni non sono naturalmente quelle di un installazione tradizionale, il Live Cd offre un enorme vantag- Una macchina virtuale per Ubuntu In questo riquadro vi spiegheremo come creare una macchina virtuale (Vm) in cui installare Ubuntu Linux. Abbiamo deciso di utilizzare VMware Server per questo scopo: si tratta di un prodotto gratuito che può girare anche su macchine Windows XP e che potete trovare sul Dvd allegato a questo numero della rivista. Se non volete installare VMware Server, potete limitarvi ad utilizzare VMware Player con la macchina virtuale che abbiamo già creato per voi (anch essa è disponibile sul Dvd). Vi ricordiamo che VMware Player non è in grado di creare una macchina virtuale e dunque non può essere utilizzato per seguire questa guida. Se avete una licenza di VMware Workstation potrete ovviamente utilizzare questo prodotto per generare la Vm: le differenze di procedura 1 sono minime e del tutto evidenti. Iniziate aprendo VMware Server Console e collegandovi al server locale (fig. 1). Nel menu File selezionate New / Virtual Machine in modo da avviare la procedura guidata per la creazione di una macchina virtuale. Nel pannello successivo scegliete Custom e procedete con Avanti. Come sistema operativo guest scegliete ovviamente Linux e come versione Ubuntu (fig. 2). Proseguite assegnando un nome alla macchina e scegliendo la cartella in cui salvare i file (fig. 3); dovrete disporre di almeno 4 GByte di 2 spazio

6 gio: permette di verificare la compatibilità della distribuzione con il sistema prima di procedere all installazione sul disco fisso. Se il vostro Pc non è in grado di avviare Ubuntu dal live Cd, il nostro consiglio è di non perdere altro tempo: valutate invece l uso di una di- stribuzione alternativa, come quelle che vi presentiamo brevemente in un riquadro separato. Anche se il Cd di Ubuntu si avvia regolarmente, potreste comunque riscontrare qualche problema nel riconoscimento di periferiche non fondamentali per il funzionamento libero. Al passo successivo potrete scegliere se rendere la Vm privata, poi VMware Server vi chiederà quanti processori e quanta memoria assegnare alla macchina virtuale. Vi consigliamo di assegnare 1 solo processore e una quantità di memoria non inferiore a 256 MByte (fig. 4). Vi ricordiamo che per garantire prestazioni decenti la macchina host dovrà disporre di almeno 256 MByte di memoria oltre quelli assegnati alla Vm. Dunque, se il vostro Pc ha 512 MByte potrete creare una Vm con 256 MByte, mentre se ne ha 1 GByte potrete assegnare alla Vm anche 512 o 764 MByte. La scelta successiva riguarda la configurazione della rete: se siete collegati a Internet tramite modem o siete connessi via Lan e con indirizzo Ip fisso dovrete scegliere l opzione Network Address Translation (fig. 5). Se vi trovate invece su una Lan privata, con assegnazione dei numeri Ip tramite Dhcp, potete utilizzare l opzione Bridged Networking che renderà la vostra Vm accessibile agli alti sistemi della rete. Proseguite premendo Avanti due volte e poi optate per la creazione di un nuovo disco virtuale. Come tipo di disco selezionate Ide, mentre per la capacità vi consigliamo un valore tra 15 e 20 GByte. È opportuno che la casella Allocate disk space now, rimanga deselezionata: in questo caso la dimensione del file corrispondente al disco virtuale sarà proporzionale ai dati effettivamente memorizzati. Spuntando la casella, invece, VMware creerà un file di dimensioni pari allo spazio assegnato al disco. Dopo aver premuto ancora una volta Avanti e poi Fine avrete creato la macchina virtuale. Sul nostro Dvd potete trovate la Iso di Ubuntu Linux; vi consigliamo di copiarla sul disco fisso e poi farla utilizzare a Vmware direttamente da disco, senza masterizzare un Cd. Basta che modifichiate la macchina appena creata utilizzando la voce Edit virtual machine settings: fate clic sulla riga Cd-Rom nell elenco dei dispositivi e poi selezionate Use ISO Image. Per terminare localizzate l immagine Iso utilizzando il tasto Browse e poi premete Ok per accettare le modifiche. A questo punto potrete avviare la macchina con Start VM: partirà il live Cd di Ubuntu Linux. Vi segnaliamo che VMware Server di default non aggiunge una scheda audio alle macchine virtuali con Linux, dunque se cercherete di usare un applicazione multimediale riceverete un messaggio di errore. Potete comunque aggiungere manualmente una scheda audio dal menu Edit virtual machine settings / Add / Sound Adapter. Per apportare modifiche a una Vm non basta sospenderla, ma è necessario 5 spegnerla. del sistema ma probabilmente indispensabili per le vostre necessità. Le chiavette e i dischi Usb vengono generalmente riconosciuti da Linux senza fatica, ma per altre periferiche Usb come schede di rete wireless, scanner o sintonizzatori Tv non sono disponibili i driver e perciò sono praticamente inutilizzabili. Linux include anche i driver di moltissime stampanti, ma non di tutte. Purtroppo sono ancora abbastanza numerosi i modelli in commercio non supportati. La procedura di installazione su disco fisso va lanciata da Ubuntu stesso, una volta terminato l avvio del Live Cd, utilizzando l icona Install presente sul desktop. Partirà una semplice procedura guidata che vi guiderà nell installazione del sistema. Se l installazione è in macchina virtuale o su un Pc con un solo disco completamente vuoto potrete procedere rapidamente e senza troppe esitazioni, senza correre il rischio di cancellare dati. Se invece il Pc ha già Windows installato, dovrete prestare molta attenzione. La modifica della tabella delle partizioni infatti è sempre un momento delicato: basta un momento di distrazione per cancellare completamente il contenuto del disco o per danneggiare una o più partizioni. Per capire bene questo procedimento potete leggere il riquadro Come partizionare il disco che abbiamo preparato per voi. L installazione di Ubuntu Linux è semplice e richiede solo 6 passi. Il primo è la scelta della lingua: basta selezionare Italiano per TIPS Wireless via cavo Se volete connettere il vostro portatile usando una rete wireless ma Linux non ne vuole sapere di riconoscere la vostra scheda Wi-Fi, prendete in considerazione il ricorso a un semplice Access Point, dotato del supporto della modalità Client, da usare come se fosse un adattatore Wi-Fi con connessione Ethernet. Un Access Point non è certo il massimo in quanto a portabilità, ma potrebbe essere l unica soluzione ai vostri problemi. 39

7 leggere il benvenuto di Ubuntu nella nostra lingua. Il secondo passo è ancora molto semplice: la scelta del fuso orario. È sufficiente selezionare Roma sulla mappa del mondo o utilizzare il menu a tendina. Niente di difficile anche per il terzo passo, che permette di selezionare il layout della tastiera, mentre al quarto bisogna inserire il nome dell utente principale, scegliere la relativa password e assegnare un nome al computer. Vi consigliamo di utilizzare un nome utente tutto minuscolo, visto che durante la fase di login dovrete sempre digitarlo manualmente per accedere al computer. Al passo successivo occorre decidere dove mettere Ubuntu sul disco rigido ed eventualmente come ridimensionare le partizioni esistenti. Il riquadro Come partizionare il disco, alla pagina successiva, vi fornirà tutte le informazioni necessarie per superare senza problemi questa fase. Se l installazione avviene in macchina virtuale le cose sono molto semplici: basta selezionare l opzione Cancellare l intero disco. Il disco virtuale infatti non contiene dati e può essere cancellato senza rischi. Il passo finale offre un riepilogo delle opzioni selezionate: a meno di ripensamenti dell ultima ora, a questo punto si può procedere premendo il pulsante Installa. Sarà necessario pazientare alcuni minuti, durante i quali Ubuntu copierà i file in locale. TIPS La lingua giusta Se durante l installazione del sistema operativo Internet non è accessibile ci si può ritrovare con un sistema solo parzialmente tradotto in italiano. Ubuntu infatti scarica al volo alcuni pacchetti necessari per la localizzazione. Si può rimediare andando in Sistema / Amministrazione / Supporto lingue e abilitando il supporto all italiano. Usare Ubuntu Una volta terminata l installazione potete estrarre il Cd-Rom, riavviare il computer e iniziare a utilizzare Ubuntu. L aspetto del desktop è abbastanza diverso da quello di Windows. La prima differenza che salta all occhio è la presenza di due barre delle applicazioni, una in alto e una in basso. Queste barre in Linux vengono chiamate pannelli e hanno un comportamento piuttosto diverso dalla barra delle applicazioni di Windows XP. Il pannello presente nella parte inferiore dello schermo consente di richiamare in primo piano il desktop con il tasto Mostra desktop, posto all estremità sinistra. Più a destra si trova il Selettore applicazioni, che mostra i pulsanti corrispondenti alle finestre aperte. Proseguendo si trova un elemento che Windows offre solo tramite utilità aggiuntive: il Selettore dell area di lavoro. Gnome infatti consente di lavorare su due o più aree di lavoro, veri e propri desktop virtuali che possono essere selezionati con un clic. Microsoft offre gratuitamente un utility che permette di ottenere una funzione analoga anche in XP; si chiama Virtual Desktop Manager e fa parte dei PowerToys for Windows XP ( ownloads/powertoys/xppowertoys. mspx). Ogni finestra aperta può essere spostata da un area di lavoro all altra; basta fare clic sulla sua barra del titolo e selezionare l area Grazie all utility Desktop Remoto si può prendere il controllo di un Pc con Ubuntu da qualsiasi altro computer in rete. Si può usare il drag and drop per aggiungere ai pannelli di Gnome funzioni e icone per il lancio di applicazioni. di lavoro desiderata. Di default le aree di lavoro sono due, ma facendo clic con il tasto destro sul selettore e selezionando la voce Preferenze si accede a un pannello di configurazione che permette, tra l altro, di aggiungerne altre o di lasciarne attiva solo una. Tenete presente che ogni desktop virtuale aggiuntivo impegna memoria, quindi è meglio non esagerare. Purtroppo non è possibile spostare le icone del desktop da un area all altra: tutte le aree mostrano infatti le stesse icone. Subito dopo il selettore dell area di lavoro troviamo il Cestino, che lavora in modo analogo a quello di Windows. Dal momento che si trova nel pannello inferiore, invece che sul desktop, rimane sempre visibile. I pannelli di Gnome sono più flessibili della barra delle applicazioni di Windows XP. Innanzitutto è Il mixer audio di Ubuntu è simile a quello di Windows ma offre cursori separati per i canali destro e sinistro. 40

8 Come partizionare il disco unica vera difficoltà nella procedura di installazione di L Ubuntu si può presentare al momento di creare e di scegliere la partizione in cui installare il sistema operativo. Se il Pc su cui state tentando l installazione ha un solo disco completamente vuoto oppure se state utilizzando una macchina virtuale, anche questa fase è banale: basta selezionare la voce Cancellare l intero disco e Ubuntu penserà a tutto. Se, al contrario, state installando Linux sul vostro Pc con Windows (e tutti i vostri dati!) ovviamente dovrete prestare tutta l attenzione possibile per evitare di selezionare accidentalmente l opzione citata. Fortunatamente nell ultimo anno Ubuntu ha fatto molti passi in avanti e riesce a gestire le situazioni più semplici in modo quasi automatico; inoltre ora include l ottimo Qtparted per gestire le configurazioni più complesse. Prima di spiegarvi come procedere, vi daremo qualche informazione di base sul partizionamento e la creazione di un sistema dual boot, in grado dunque di avviare due diversi sistemi operativi. Un disco fisso può essere diviso in diverse aree chiamate partizioni. Le partizioni vengono viste da Windows come unità indipendenti. Se in Risorse del computer vedete due unità (C e D ad esempio), non è affatto detto che il vostro computer contenga due dischi separati: potreste avere un solo disco diviso in più partizioni. Per installare Linux in modalità dual boot sul vostro Pc dovrete ridimensionare una partizione esistente per far posto a una partizione per Linux oppure creare una nuova partizione usando spazio su disco non ancora assegnato, ammesso che ve ne sia. Dovrete poi disporre di un boot manager, cioè di un software che permetta di scegliere all accensione quale sistema operativo avviare. Fortunatamente il La procedura di installazione di Ubuntu permette di partizionare le unità disco. Cd di Ubuntu include sia un utility di partizionamento adatta allo scopo sia un boot manager. I requisiti minimi per l installazione di Ubuntu sono una partizione da 2 GByte per il sistema operativo; devono essere disponibili anche 256 MByte da dedicare alla partizione di swap. Vi consigliamo di assegnare a Linux almeno 5 GByte e di creare una partizione di swap di dimensione pari alla memoria di sistema. Prima di iniziare l installazione è opportuno verificare l effettiva disponibilità di spazio libero sulla partizione di Windows da ridimensionare. È anche opportuno fare un backup dei dati, magari utilizzando strumenti come Acronis True Image e Norton Ghost (che possono salvare anche l intero contenuto di un disco o una partizione). Un errore durante il partizionamento potrebbe infatti causare danni molto gravi e lasciarvi con un Pc inutilizzabile. Se il computer ha una configurazione molto semplice (un solo disco e una sola partizione con Windows), Ubuntu vi proporrà di ridimensionare automaticamente la partizione principale in modo da liberare lo spazio per Linux. In questo caso si occuperà anche di creare le partizioni necessarie. Se volete lavorare in modo manuale potrete invece selezionare la voce Modificare la tabella delle partizioni manualmente: avrete a disposizione Qtparted, uno strumento che permette di ridimensionare e creare partizioni sfruttando una comoda interfaccia grafica. In alternativa potete anche decidere di utilizzare un prodotto commerciale, come Partition Magic di Symantec o Disk Director di Acronis (il nostro preferito). Questi software danno qualche garanzia in più sul fronte dell affidabilità e includono boot manager evoluti che possono essere modificati e configurati attraverso una comoda interfaccia grafica. possibile crearne a volontà, con la voce Nuovo Pannello del loro menu contestuale (la voce Rimuovi Pannello permette invece di eliminare un pannello attivo). I primi quattro pannelli si dispongono sui quattro lati dello schermo, i successivi si agganciano a quello superiore anche se possono essere spostati a piacere. Proprio come la Barra di Windows, i pannelli possono essere impostati in modo da scomparire automaticamente quando non vengono usati; in più è possibile regolarne con precisione l altezza in pixel. Sempre nel loro menu contestuale, la voce Aggiungi al pannello permette di aggiungervi ulteriori elementi: applet (il controllo del volume, l orologio, il monitor della batteria e molto altro ancora), menu e proprio come si può fare con la barra Avvio veloce di Windows icone per il lancio diretto di applicazioni. Nulla impedisce di aggiungere lo stesso elemento a più pannelli. Per cambiare la posizione di un elemento all interno di un pannello (o per spostarlo su un pannello diverso) basta fare clic su di esso con il tasto destro e scegliere Sposta. La voce Blocca sul pannello permette invece di fissare la posizione di un elemento in modo che non possa essere mosso neppure per sbaglio. Un elemento particolarmente importante è Barra dei menu, presente di default nel pannello agganciato al lato superiore del desktop. Svolge una funzione assimi- 42

9 labile a quella del menu Start di Windows XP e comprende tre menu a discesa separati: Applicazioni, Risorse e Sistema. I tre menu sono preceduti dall icona di Ubuntu, il cui menu contestuale, tramite la voce Modifica Menu, permette di personalizzare il contenuto dei menu Applicazioni e Sistema (quello del menu Risorse è fisso). L elemento Menu Principale consente di creare un menu personalizzato contenente un sottoinsieme a piacere delle voci inseribili nei menu Applicazioni e Sistema. Tornando al pannello superiore, dopo la Barra dei menu troviamo tre icone che lanciano, rispettivamente, il browser Web Mozilla Firefox, il client di posta Evolution e il sistema di aiuto in linea. Più a destra sono invece presenti l Area di notifica, che svolge una funzione analoga al System Tray di Windows ed è a disposizione dei programmi per eventuali segnalazioni (Ubuntu, ad esempio, la usa per indicare con un icona la disponibilità di aggiornamenti). Troviamo poi il regolatore del volume, l orologio e, infine, il pulsante Esci che dà accesso a una schermata riepilogativa delle varie opzioni di chiusura della sessione o del sistema (spegnimento, sospensione, cambio utente e così via). Se il Pc o la macchina virtuale in cui avete installato Ubuntu dispongono di un singolo disco con un unica partizione per i dati, probabilmente il vostro desktop sarà vuoto. In caso contrario Ubuntu avrà provveduto a montare le altre partizioni (ovvero a collegarle al file system in modo da renderle accessibili) creando sul desktop un icona per ciascuna di esse. Quasi sempre l installazione di Linux comporta la creazione di una partizione riservata allo swap file (il file di paginazione), per la quale non viene creata alcuna icona. Per svolgere le azioni che richiedono privilegi amministrativi bisogna inserire la password, proprio come in Windows Vista. Il pannello per la creazione di Cd e Dvd è semplice da usare ma offre poche opzioni di personalizzazione L interfaccia di Nautilus, il programma per la navigazione nel file system. La barra di posizione può lavorare come la barra degli indirizzi di Vista. Ma l equivalente di Risorse del computer dove si trova? Semplice: nel menu Risorse della Barra dei menu. Per richiamarlo fate clic sulla voce Computer; se volete averlo disponibile anche sulla scrivania trascinatelo dalla Barra dei menu sul desktop di Ubuntu. Un icona per l accesso diretto all unità compare sul desktop anche quando viene inserito un supporto nel lettore Cd o Dvd. Lo stesso accade all inserimento di una chiavetta Usb di memoria Flash; in questo caso il simbolo grafico è analogo a quello usato per le unità disco normali con in più il logo dell Usb. Vi segnaliamo che con Linux è fondamentale espellere via software le periferiche Usb prima di disconnetterle fisicamente, per non correre il rischio di perdere dati. Il comando Espelli si trova nel menu contestuale dell icona dell unità. Linux usa il file system Ext3, ma può leggere e scrivere senza problemi le partizioni formattate con Fat o Fat32. Può anche leggere (ma non modificare!) le partizioni in formato Ntfs. Le unità disco però non vengono organizzate come in Windows. In un file system Linux, infatti, esiste una cartella principale chiamata root che corrisponde al percorso /. Tutti gli altri file e risorse si trovano al di sotto di essa. Dischi e partizioni aggiuntive vengono montate in un percorso del file system principale. Ad esempio, se su un disco locale serial Ata è presente una partizione Windows, Linux probabilmente la monterà nel percorso /media/sda1. L unità Cd-Rom principale invece viene montata in /media/cdrom0 e le chiavette Usb in /media/usbdisk. La cartella con i documenti e le impostazioni dell utente corrente non è c:\documents and settings\nomeutente come in Windows XP, ma /home/nomeutente. Il desktop è una sottocartella di home: il desktop dell utente Filip- 44

10 Nautilus offre due modalità di visualizzazione: quella denominata elenco offre molti dettagli sui file. po, quindi, si troverà in /home/filippo/desktop. Una cosa molto importante da notare è che il file system di Linux, a differenza di quello di Windows, è case sensitive, ovvero distingue le maiuscole dalle minuscole. Linux, quindi, considera diversa ad esempio la cartella Documenti dalla cartella documenti. Nel già citato menu Risorse è presente una voce che permette di aprire al volo la cartella Home dell utente corrente. Nello stesso menu la voce Connessione al server consente di creare sul desktop collegamenti a risorse esterne, come cartelle condivise da macchine Windows, siti Ftp e server Web- Dav. Sempre nel menu Risorse è presente una voce che richiama la cartella speciale Creazione CD/ DVD. Per effettuare una masterizzazione con Ubuntu basta trascinare al suo interno i file e cartelle che si vogliono registrare sul supporto ottico e premere il tasto Scrivi su disco. Lo strumento per la navigazione tra file e cartelle di Gnome si chiama Nautilus; in sostanza si tratta dell Explorer di Ubuntu. L aspetto delle finestre di Nautilus è simile a quello delle finestre di Windows Explorer: in alto la barra dei menu, subito sotto una barra strumenti e la Barra di posizione (che corrisponde alla Barra degli indirizzi di Windows), e sul lato sinistro un riquadro multifunzionale. In questo riquadro Ubuntu può visualizzare non solo varie Dal menu Accessori si può lanciare l emulatore di terminale, che dà accesso alla potente interfaccia a riga di comando di Linux. informazioni e l albero con la struttura del file system, ma anche le Risorse del sistema e la cronologia della navigazione tra le cartelle, utilissima per tornare rapidamente indietro di uno o più passi. Il riquadro poi può essere utilizzato anche per aggiungere ai file una o più annotazioni o per visualizzare una lista di simboli colorati che possono essere usati come dei timbri per modificare l aspetto delle icone di file e cartelle (ad esempio aggiungendovi la dicitura OK). Per cambiare la modalità di visualizzazione del riquadro laterale si può utilizzare il menu a tendina presente al suo interno; per nasconderlo o attivarlo basta premere F9 oppure sfruttare la voce di menu Visualizza / Riquadro laterale. Nautilus, al pari di Explorer, può mostrare un anteprima dei file grafici. Non offre però una vista Anteprima analoga a quella di Windows ma ha solo due modalità di visualizzazione: elenco e icone. In entrambe l icona dei file grafici viene automaticamente rimpiazzata da un anteprima; se necessario questa funzione può essere disabilitata dal pannello Preferenze. Nautilus offre anche un anteprima dei file di testo, di cui visualizza uno stralcio della pagina iniziale. Non solo: basta lasciare il cursore Ubuntu si veste con Kde Gnome e Kde sono due ambienti desktop estremamente evoluti e in continuo sviluppo. Molte distribuzioni lasciano all utente la possibilità di installare l ambiente preferito o di utilizzarli entrambe, ma la scelta di Ubuntu di concentrarsi su un solo ambiente è senza dubbio apprezzabile e ha portato alla creazione di una distro completa e funzionale. L ambiente Kde può essere installato manualmente in Ubuntu, ma si tratta di un operazione lunga e in genere adatta solo agli utenti più esperti. Per chi preferisce l ambiente Kde e vuole utiliz- Il desktop Kde di Kubuntu Linux. zare la distribuzione di Mark Shuttleworth la soluzione migliore è senza dubbio Kubuntu. Si tratta di una distribuzione nata da un progetto indipendente, ma dall aprile 2005 fa ufficialmente parte dei progetti supportati da Canonical. Kubuntu offre lo stesso programma di installazione di Ubuntu, ma non include le stesse applicazio- 46

11 del mouse fermo su un file audio per ottenere la riproduzione automatica dei suoi primi istanti. Quest ultima forma di anteprima a volte può risultare assai fastidiosa, ma è possibile disabilitarla. Per non rallentare la navigazione si può scegliere di limitare l anteprima ai soli file locali e che non superano una dimensione prefissata. La modalità elenco di Nautilus equivale sostanzialmente alla modalità Dettagli di Explorer e consente di visualizzare molte informazioni sui file, tra cui dimensione e data. Un clic sull etichetta di una colonna permette di cambiare al volo l ordinamento dell elenco. Le colonne da visualizzare possono essere selezionate tramite il menu Visualizza / Colonne visibili. Nautilus associa, come Windows, ad ogni tipo di file un programma specifico. Inoltre il menu Apri con permette di scegliere quale applicazione utilizzare per gestire un file specifico. Il pannello Proprietà di Nautilus presenta molte informazioni utili e dà la possibilità di modificare i permessi del file, applicare uno dei simboli disponibili, ni. Nella maggior parte dei casi infatti utilizza ovviamente applicazioni specifiche dell ambiente Kde. Purtroppo il browser predefinito di Kubuntu è Konqueror, mentre Firefox non è nemmeno previsto dalla configurazione di default. Come client e- mail c è Kmail, una applicazione ben disegnata, ma che senza dubbio non raggiunge Evolution o Thunderbird a livello di funzionalità e usabilità. Sono invece una buona scelta Kopete e Konversation per l instant messaging e Irc. Sul fronte multimediale Kubuntu non ha niente da invidiare a Ubuntu, grazie agli ottimi Kaffeine e Amarok, rispettivamente per la riproduzione di video e la gestione dei file audio. La suite di produttività è sempre OpenOffice.org, mentre il package manager Adept non è all altezza di Synaptic, ma permette di svolgere comunque le stesse funzionalità. L ANNATA 2006 in Pdf Tutte le prove, gli approfondimenti tecnici, i tutorial e i consigli pubblicati nel 2006 in un formato facilmente consultabile e stampabile l indicizzazione dei file Pdf permette inoltre di effettuare delle ricerche full text all intento di tutti i documenti. L annata 2006 in formato Pdf è disponibile in allegato al numero 190 (gennaio 2007) di PC Professionale e può essere ordinata a: Servizio arretrati, tel collez@mondadori.it. Il costo della copia arretrata è uguale al prezzo di copertina a cui vanno aggiunti 4,10 Euro per le spese di spedizione.

12 Distribuzioni alternative Se Ubuntu non vi convince perché non riconosce correttamente l hardware del vostro Pc o, più semplicemente, perché volete provare qualcosa di diverso, non preoccupatevi. Le distribuzioni Linux sono molto più numerose di quel che possiate pensare. Su trovate un elenco di ben 352 distribuzioni di ogni tipo. Ovviamente non tutte saranno adatte ai vostri scopi. Vi suggeriamo di partire dalla sezione Major Distributions per visualizzare le distribuzioni principali o di guardare quali sono le prime 10 a livello di popolarità nelle numerose tabelle di statistiche disponibili sul sito. Una delle distribuzioni più apprezzate e diffuse è sicuramente SU- SE Linux ( di cui vi abbiamo regalato il Dvd della versione commerciale con il numero di PC Professionale di aprile Potete scaricare la versione Eval dal sito di Suse o provare la versione community-driven che è completamente gratuita e può essere scaricata dal sito Web: Nel momento in cui scriviamo la release più recente è la SUSE offre sia l ambiente Gnome, sia l ambiente Kde. Mepis ( è una distro molto curata soprattutto per uso desktop: è stata una delle prime ad utilizzare un Live Cd che permette di lanciare l installazione dopo aver caricato tutto il sistema, lo stesso approccio adottato successivamente anche da Ubuntu. Le versioni più recenti di Mepis tra l altro non sono più basate su Debian, ma proprio su Ubuntu. Per chi vuole provare l ambiente desktop Kde si tratta di una delle soluzioni più interessanti. Fedora Core ( è il progetto open source di Red Hat, il gigante storico del mondo Linux. Anche se sul fronte del riconoscimento hardware questa distro ha sempre sofferto di molti punti deboli, le ultime release hanno portato molte novità interessanti. Fedora Core, come Ubuntu, utilizza di default un ambiente desktop Gnome. Se invece cercate una distribuzione per svolgere un compito specifico, vi invitiamo a leggere il riquadro Distribuzioni su misura che trovate in formato Pdf sul Dvd allegato a questo numero. Dal media center alla registrazione audio, come vedrete sono molte le distro di Linux che possono essere avviate da Cd o installate e offrono una dotazione di strumenti software pensati per uno scopo preciso. cambiare l applicazione predefinita per l apertura, inserire annotazioni e visualizzare altre informazioni, come i dati Exif nel caso di immagini scattate con una fotocamera digitale. Nautilus può mostrare nella Barra di posizione il percorso della cartella corrente sotto forma di un unica stringa di testo (proprio come Windows XP) oppure come sequenza di pulsanti. Questa seconda modalità è molto simile a quella del Percorso di ritorno di Windows Vista. In pratica, ogni passo dell indirizzo è un pulsante cliccabile che permette di saltare alla relativa sottocartella. A differenza di Vista, però, i pulsanti di Nautilus non offrono la possibilità di vedere (ed eventualmente selezionare) le altre cartelle disponibili allo stesso livello. Alla sinistra della Barra di posizione si trova un tasto che permette di commutare tra le due modalità di visualizzazione; per poter inserire a mano un percorso specifico è necessario passare alla visualizzazione testuale. Nautilus può essere usato anche per accedere a una risorsa Windows condivisa in rete, proprio come Esplora Risorse (Linux infatti è compatibile con le condivisioni Windows). Per accedere a un server remoto però non è possibile digitare nella Barra di posizione l indirizzo \\nomeserver, come si farebbe con Windows, ma bisogna utilizzare la voce Connetti al server nel menu File delle finestre di Nautilus stesso. Si può anche usare la citata voce Connessione al server presente nel menu Risorse; nella finestra che si apre bisogna selezionare Condivisione Windows come tipo di servizio e poi inserire il nome del server. In alternativa si può sfogliare la rete con la voce di menu Risorse / Server di rete. Dopo aver visto come navigare il file system e rintracciare file e cartelle, ecco come configurare alcuni aspetti del sistema operativo. Iniziamo con l osservare che Ubuntu non dispone di un pannello di controllo analogo a quello di Windows, ma attraverso il menu Sistema si può accedere a quasi tutte le impostazioni disponibili. Per cambiare la risoluzione del video bisogna selezionare la voce Risoluzione dello schermo nel sottomenu Sistema / Preferenze. Altre sezioni interessanti di questo sottomenu sono Sfondo della scrivania e Tema, che offrono gli strumenti necessari per personalizzare l aspetto grafico di Ubuntu. Struttura menu invece permette di personalizzare i menu Applicazioni e Sistema. Applicazioni preferite consente di impostare il browser, il client di posta e l emulatore di terminale predefiniti. La voce Audio dà accesso a un pannello per la regolazione del mixer audio e dei suoni di sistema. Barre e menu strumenti offre un livello di personalizzazione non previsto in Windows: tramite questa applet si può intervenire sull aspetto di tutte le applicazioni dell ambiente Gnome, abilitando o disabilitando icone e barre. Anche se non riguarda la configurazione del sistema, vi segnaliamo che dal sottomenu Sistema / Preferenze si può lanciare l applicazione Desktop Remoto, che permette di controllare da remoto il computer utilizzando un qualsiasi client Vnc, come l ottimo UltraVNC per Windows. Purtroppo non è possibile cambiare la porta di connessione che è la stessa usata di default da Vnc (la 5900). Desktop Remoto permette di prendere il controllo della sessione corrente di Gnome, a differenza dei 48

13 normali server Vnc che prevedono la creazione di una sessione separata. Le varie voci del sottomenu Sistema / Amministrazione permettono di avviare tutti i principali task amministrativi: dalla visualizzazione dei servizi attivi, alla gestione di rete, aggiornamenti, lingue e stampanti. Ogni volta che si tenta di accedere a un task amministrativo, Ubuntu chiede la password dell utente principale. Si tratta di un meccanismo di sicurezza molto simile al Controllo dell account utente di Windows Vista. Con Ubuntu, infatti, anche un amministratore di norma dispone solo dei permessi di un utente normale e deve inserire la password per poter lavorare con i privilegi amministrativi. Linux nasce come sistema operativo a riga di comando, e molti comandi avanzati possono essere lanciati esclusivamente attraverso questa interfaccia. Anche chi vuole fare esclusivamente un uso desktop di Linux potrebbe avere la necessità di utilizzare il prompt dei comandi: per accedervi basta lanciare la voce Terminale dal menu Applicazioni / Accessori. Ricordiamo a quanti sono abituati ad usare un sistema Linux o Unix che in Ubuntu non esiste l utente root (grossomodo equivalente all Amministratore di Windows XP): per lanciare un comando in modalità amministratore, quando si lavora a linea di comando, bisogna utilizzare la sintassi: sudo <nomecomando> Ubuntu chiederà la password, poi proseguirà lanciando il comando indicato con i privilegi di root. Chi proviene invece dal mondo Ms-Dos, sarà contento di sapere che è possibile usare il comando cd per passare da una cartella all altra, mentre in Linux l equivalente del comando dir è ls (dir è supportato, anche se con qualche limitazione). L installazione di un programma è un procedimento molto diverso da quello tipico di Windows. Per installare ad esempio Thunderbird (il client di casa Mozilla) su un sistema Windows bisogna andare sul sito di Mozilla, scaricare un file, lanciarlo e seguire la procedura passo per passo che viene avviata. Non esiste invece un file di installazione unico per tutte le distribuzioni di Linux; nel caso delle distribuzioni meno diffuse potrebbe essere addirittura necessario compilare il codice sorgente del programma. Fortunatamente per Ubuntu esistono centinaia di applicazioni già compilate e ottimizzate, raggiungibili tramite l utility Aggiungi / Rimuovi Applicazioni presente nel menu Applicazioni. Una volta lanciato questo tool è possibile sfogliare l elenco delle applicazioni disponibili; in alternativa si possono digitare i primi caratteri del nome del programma desiderato. Inserendo ad esempio thunder verrà istantaneamente localizzata l applicazione Thunderbird Mail. Per installarla sarà sufficiente selezionarla e premere Ok. Ubuntu scaricherà dai server di Canonical la versione più recente di Thunderbird (nella versione adatta alla distribuzione) e la installerà. Per Un Cd ricco di strumenti utili I n TIPS fase di boot il Cd di Ubuntu offre due funzioni accessorie molto utili. Check CD for defects permette di controllare il Cd in modo da verificare che sia stato masterizzato correttamente. Memory Test è invece uno strumento di troubleshooting molto utile: può verificare lo stato della memoria del Pc. Audigy su Linux Le schede audio Audigy di Creative non vengono riconosciute correttamente dal programma di installazione di Ubuntu, ma questo problema può essere risolto facilmente. Linux rileva erroneamente due schede audio e cerca di utilizzare quella sbagliata. Andate in Sistema / Preferenze / Audio e selezionate Audigy come scheda audio di default al posto di Conexant. fare in modo che Ubuntu utilizzi quando possibile il Cd-Rom del sistema operativo anziché i server di Canonical bisogna aggiungerlo alle sorgenti software disponibili. Per farlo basta aprire Sistema / Amministrazione / Gestore Pacchetti Synaptic, scegliere Modifica / Aggiungi Cd-rom e aggiungere all elenco il Cd-Rom (che dovrà essere già stato inserito nel lettore). In Impostazioni / Archivi dei pacchetti tra le fonti disponibili diventerà visibile il Cd di Ubuntu. Se l applicazione cercata non è disponibile né sui server di Canonical né sul Cd-Rom si può verificare se sul sito Web del produttore sono disponibili i pacchetti in formato Deb compilati specificamente per Ubuntu. Non sono adatti a Ubuntu i file Rpm, mentre potrebbero dare qualche problema i file Deb per Debian. Se fosse presente solo un pacchetto compresso in formato Tar.Gz (o abbreviato Tgz) si tratterebbe probabilmente del codice sorgente o di un pacchetto binario adatto a tutte le distribuzioni con incluso uno script di installazione personalizzato. Nel primo caso sarebbe necessaria la compilazione del codice, un operazione non complicatissima ma sicuramente inadatta agli utenti principianti. Nel secondo caso invece bisognerebbe ricorrere alla riga di comando per lanciare lo script. Naturalmente in queste pagine non è possibile trattare con completezza l uso di Ubuntu: per farlo servirebbe un libro intero. Speriamo però di avervi fornito le nozioni di base necessarie per orientarvi. A questo punto è arrivato il momento di esaminare uno dei principali punti di forza di Linux: il corredo di applicazioni. Se Windows viene fornito con un numero limitato di applicazioni per giunta rudimentali, Ubuntu (come quasi tutte le distribuzioni principali) appena installato già comprende un gran numero di programmi in grado di rivaleggiare con molti prodotti commerciali, e molti altri possono essere installati rapidamente e a costo zero. 50

14 Le applicazioni Ubuntu, a differenza di Windows, include numerose applicazioni di ottimo livello precaricate e mette a disposizione degli utenti molti altri software già compilati appositamente per questa distribuzione. Nelle pagine che seguono vi presenteremo per ogni categoria di software le applicazioni già incluse e quelle che noi vi consigliamo di utilizzare quando quelle incluse non ci hanno convinto. Vi invitiamo a leggere nella pagina seguente anche il riquadro dedicato ad Automatix, uno strumento che permette di installare molte applicazioni commerciali e aggiungere a Linux il supporto a Dvd e Mp3 senza alcuna fatica. Ha però un difetto: installa applicazioni in lingua inglese. Produttività Per quanto riguarda la produttività, Ubuntu 6.10 ha una dotazione di tutto rispetto: include infatti l intera suite OpenOffice.org nella versione 2.04 e un client di posta elettronica potente ed evoluto. La suite sponsorizzata da Sun offre un Word processor, un foglio di calcolo, un database e un programma per la creazione di presentazioni. OpenOffice.org offre fortunatamente una buona compatibilità con i file di Microsoft Office, almeno per le versioni precedenti alla Per la nuova release della suite Microsoft è in corso di sviluppo un plug-in che dovrebbe consentire l apertura dei file nel nuovo formato. Come rimpiazzo per Outlook troviamo l ottimo Evolution, un client ricco e completo che può essere usato anche per la gestione di appuntamenti, attività, note e contatti. Può gestire account multipli su server Imap e Pop3, supporta il protocollo Ldap per la gestione dei contatti, può sincronizzarsi con Web calendar usando lo standard ical, offre un buon filtro antispam e può collegarsi a server Exchange 2000/2003 e GroupWise. Evolution offre un ottimo livello di integrazione con l ambiente Gnome: gli appuntamenti possono essere inseriti anche a partire dal calendario incluso nel pannello e si può utilizzare Gaim come Instant Messager integrato. Evolution è un ottimo prodotto, ma chi è abituato a Thunderbird su Windows probabilmente preferirà utilizzare il client di casa Mozilla. Thunderbird può essere scaricato e installato in pochi clic direttamente dal pannello Aggiungi/Rimuovi del menu Applicazioni. Tra le applicazioni integrate in Ubuntu segnaliamo Evince, un comodo visualizzatore di documenti in formato Pdf e Postscript. In alternativa si può installare la versione per Linux di Adobe Reader, scaricabile liberamente da Purtroppo Adobe non offre una versione del Reader in formato Deb: bisogna scaricare il file in formato Tar.gz e utilizzare l interfaccia a riga di comando per lanciare lo script di installazione. Dato che si tratta di un esigenza comune, ecco i passi da seguire. Terminato il download bisogna estrarre il contenuto dell archivio: per farlo potete semplicemente fare doppio clic sul file, poi scegliere Estrai e selezionare la Scrivania come cartella di destinazione. A questo punto dovrete aprire Terminale dal menu Applicazioni / Accessori, digitare cd home/ nomeutente/desktop (dove nomeutente è il vostro nome utente) e poi lanciare il comando sudo./install. Ubuntu vi chiederà la password dell utente corrente e lancerà l installazione. Per rispondere alle domande dello script di installazione si può OpenOffice.org Writer offre un interfaccia simile a Word ed è compatibile con i file Doc. Evolution è il client di posta predefinito di Ubuntu: può gestire anche contatti, appuntamenti e attività. premere Invio: le impostazioni proposte di default vanno benissimo. Dopo le due domande iniziali lo script inizierà la copia dei file e poi vi chiederà se deve installare il plug-in per il browser. Potete evitare di installare questo plug-in se preferite sfruttare il visualizzatore documenti di Gnome per visualizzare i file Pdf durante la navigazione sul Web. Al termine troverete nella sezione Ufficio del menu Applicazioni la voce Adobe Reader. Internet Oltre ai client di posta elettronica già citati nella sezione produttività, Ubuntu include molti strumenti utili per Internet. Il primo e più importante è senza dubbio Firefox 2.0, che è già installato e preconfigurato come browser di default in Ubuntu Come 52

15 Esiste una versione per Linux di Adobe Reader 7.0: l installazione richiede l uso della riga di comando. [ELIMINABILE] Ubuntu include un Visualizzatore Documenti in grado di caricare i file Pdf. TIPS Un aspetto migliore Se non vi piace lo sfondo marroncino di Ubuntu e volete migliorare l aspetto del vostro desktop vi consigliamo di visitare il sito dove troverete temi, icone e sfondi di ogni tipo. client di Instant Messaging è presente Gaim, un client multiprotocollo che si integra perfettamente con l ambiente Gnome e supporta Msn/Live Messenger, Icq, Aol, Yahoo!, Jabber, Irc, Groupwise, Gadu Gadu, Simple e Sametime. Il Client Terminal Server, che si trova nel menu Internet, è uno strumento molto utile: permette di prendere il controllo di macchine remote usando i protocolli Rdp e Vnc. La sua interfaccia ricorda abbastanza da vicino quella di Connessione Desktop Remoto di Windows. Conclude la dotazione di strumenti per Internet il Softphone Ekiga, che può essere utilizzato per collegarsi alle reti VoIP che utilizzano i protocolli Sip e H.323. Ekiga può gestire chiamate audio e video e si integra perfettamente con l ambiente Gnome. Per chi segue già da qualche anno lo sviluppo di applicazioni Linux segnaliamo che Ekiga è il nuovo nome di Gnomemeeting, applicazione piuttosto conosciuta soprattutto dagli utilizzatori di Gnome. Chi cerca una soluzione più semplice e immediata per l uso del VoIP può ovviamente sfruttare la versione per Linux di Skype, disponibile anche in formato binario Deb all indirizzo: skype/linux/. Grafica Un power user di Windows oggi difficilmente può sopravvivere senza un visualizzatore di immagini, un programma di fotoritocco e uno strumento per la gestione di archivi digitali di foto. Ubuntu 6.10 offre tutto questo già nell installazione base del sistema. Il vi- Installare programmi con un clic Automatix ( è un software molto utile e semplice da usare che può risolvere molti problemi a chi inizia ad utilizzare una distribuzione Linux. Si tratta infatti di un applicazione gratuita che raccoglie una serie di script in grado di scaricare e installare la maggior parte degli strumenti e delle applicazioni commerciali di cui un utente Linux sente più la mancanza. Include ben 7 categorie di applicazioni, tra cui segnaliamo Google Earth, Opera, Sun Java, Skype, Thunderbird 1.5, una raccolta di font aggiuntivi, i driver Nvidia, i codec per la riproduzione di Dvd e Mp3, Flash Player, Picasa, Real Player, Acrobat Reader, una raccolta di clipart di Openoffice.org, Beagle e VMware Player. Per installare Automatix dovrete scaricare e lanciare il file Deb corrispondente: lo si può trovare all indirizzo nella sezione Easy Direct Installation. Fate attenzione a scaricare il file corretto, ovvero quello adatto alla versione di Ubuntu che state utilizzando. L aspetto del programma riprende quello dell applicazione Aggiungi/Rimuovi di Ubuntu e propone una serie di categorie a cui corrispondono svariati pacchetti. Dopo aver eseguito l installazione di un pacchetto, Automatix presenta anche una scheda per la rimozione delle applicazioni installate. L interfaccia di Automatix comprende due schede: una per l installazione e una per la rimozione dei pacchetti già installati. 54

16 sualizzatore di immagini, leggero e rapido è gthumb, mentre per il fotoritocco troviamo l ottimo The Gimp. F-Spot, introdotto solo nell ultima release di Ubuntu, permette di catalogare e gestire un archivio di foto digitali. Questa applicazione non ci ha entusiasmato, ma non si tratta di una mancanza molto grave: Picasa di Google infatti è disponibile anche su piattaforma Linux e può essere installato in pochi minuti. Dall indirizzo si può scaricare direttamente il file Deb per Ubuntu. Purtroppo al momento la versione per Linux è disponibile solo in lingua inglese. Ubuntu include anche Xsane, uno strumento per l acquisizione di immagini da scanner compatibili, che potrà essere utilizzato da chi dispone di uno (dei pochi) scanner in grado di funzionare con Linux. Multimedia La dotazione multimediale di Ubuntu è buona, anche se come tutte le distribuzioni open source questa distro soffre per la mancanza di alcuni codec commerciali, come quelli per la riproduzione di Mp3 e Dvd. Fortunatamente basta seguire le semplici istruzioni che vi forniamo più avanti o ricorrere a strumenti automatici come Automatix per risolvere questo problema. Il player audio installato di serie è Rhythmbox, un programma per la riproduzione e per la gestione di un archivio di file musicali in stile itunes. Rhythmbox può gestire anche i podcast e le radio Internet. Per aggiungere il supporto ai file Mp3 dovrete scaricare alcuni pacchetti aggiuntivi usando Synaptic, lo strumento per la gestione di tutti i programmi e le librerie del sistema. Synaptic può essere avviato da Sistema / Amministrazione / Gestore pacchetti Synaptic. La prima cosa da fare è verificare che siano selezionati tutti i repository di pacchetti necessari. Per farlo basta andare in Gaim è un client multiprotocollo di Instant Messaging: supporta anche Msn, Icq, Jabber e Irc. Con il Client Terminal Server si può prendere il controllo di macchine remote usando i protocolli Rdp e Vnc. Impostazioni / Archivio dei pacchetti e selezionare tutte le sorgenti Internet disponibili, in particolare quelle indicate come universe e multiverse. Dopo aver premuto Chiudi dovrete premere Ricarica e attendere che Synaptic aggiorni l elenco dei pacchetti disponibili. Al termine potete lanciare una ricerca della stringa gstreamer e marcare per l installazione i seguenti pacchetti: gstreamer0.10- plugins-ugly, gstr-eamer0.10- plugins-ugly-multiverse, gstreamer0.10-plugins-bad, gstreamer0.10-plugins-bad-multiverse, gstreamer0.10-ffmpeg. Una volta selezionati tutti i pacchetti indicati, accettate di installare anche le librerie correlate e poi premete Applica. Synaptic scaricherà e installerà i plug-in richiesti. A questo punto potrete riaprire Rhythmbox e provare a riprodurre un file Mp3. Il riproduttore di filmati che si trova nel menu Applicazioni / Audio & Video di Ubuntu non è altro che il player video Totem. Ma la versione precaricata in Ubuntu purtroppo ha alcuni limiti, ad esempio non è in grado di riprodurre i Dvd. Per rimediare a questa mancanza bisogna installare ancora una volta alcuni pacchetti usando Synaptic. Innanzitutto servono tutti i pacchetti citati poc anzi per la riproduzione di file Mp3, dato che includono anche alcune librerie necessarie per la riproduzione di Dvd. Un altro pacchetto indispensabile è libdvdread3, che può essere cercato e installato con Synaptic, sempre dopo aver selezionato tutte le sorgenti di pacchetti disponibili. Questa libreria purtroppo permette la visione dei soli Dvd non protetti. Incredibilmente, per vedere con un sistema Linux i Dvd commerciali (che salvo rarissimi casi sono invece protetti con il sistema Css - Content Scamble System) l unica alternativa possibile è l utilizzo di una libreria in grado di forzare il Css. Visto che la legislazione di molti Paesi (Italia compresa) vieta l uso di meccanismi in grado di superare i sistemi di protezione della copia, il download di questa libreria non viene gestito attraverso Synaptic ma richiede l esecuzione di un comando specifico, da lanciare da una finestra Terminale: sudo /usr/share/doc/libdvdread3/ install-css.sh Prima di lanciare questo comando è indispensabile aver già installato la libreria libdvdread3. Per autorizzare l esecuzione del comando viene ovviamente richiesta la password dell utente corrente. 56

17 Rhythmbox permette di organizzare e gestire i file audio. Può essere utilizzato anche per ascoltare radio on-line. The Gimp, il potente e versatile software open source di fotoritocco, fa parte del corredo di applicazioni preinstallate. Synaptic è il gestore di pacchetti di Ubuntu Linux. Include un comodo strumento per la ricerca rapida dei pacchetti su tutto l archivio. Terminata l installazione di libdvdread3 potrete cambiare la versione di Totem disponibile sul sistema cercando il pacchetto totem-xine e installandolo: verrà caricato da Synaptic al posto di quello preinstallato, chiamato totem-gstreamer. La sezione Audio & Video del menu Applicazioni include poi un semplice Registratore di suoni, un programma per la masterizzazione di Cd audio (Serpentine) e un software per l estrazione di tracce audio dai Cd (Sound Juicer). Accessori Ubuntu include una discreta raccolta di strumenti utili, tra cui una semplice calcolatrice, uno strumento per l analisi dello spazio libero su disco, un dizionario, un editor di testo e la tabella caratteri. C è poi uno strumento per la gestione di archivi compressi (File Roller) e una semplice applicazione per la cattura di schermate che si avvia automaticamente alla pressione del tasto Stamp. Un accessorio a nostro parere fondamentale su una macchina desktop è uno strumento di desktop search. Nella dotazione di serie di Ubuntu non troviamo uno strumento di questo tipo, ma bastano pochi minuti per scaricare e installare l ottimo Beagle. Potete trovarlo in Aggiungi/Rimuovi usando la stringa ricerca : dopo averlo selezionato premete Ok per far partire l installazione. Un secondo componente molto utile è una barra di ricerca da includere sulla barra delle applicazioni, chiamata deskbar. Potete controllare che sia installata in Synaptic ( Sistema / Amministrazione / Gestore pacchetti Synaptic): il nome esatto del pacchetto è deskbar-applet. Una volta installata, questa applet può essere disposta su uno qualsiasi dei pannelli di Gnome. Per localizzarla basta usare il campo ricerca all interno della finestra Aggiungi al pannello. Masterizzazione Per creare un Cd in Ubuntu, come vi abbiamo già detto, basta utilizzare la voce Creazione CD e DVD presente nel menu Sistema. Ma l uso di questo semplice strumento potrà difficilmente soddisfare chi è abituato a prodotti come Nero o Roxio Easy Media Creator, che offrono molte opzioni e un interfaccia semplice e intuitiva. Fortunatamente è facile migliorare la situazione: basta scaricare e installare K3b, un applicazione che nasce in ambiente Kde, ma può essere usata senza problemi anche con Gnome. A nostro parere è una delle soluzioni più semplici e complete per la masterizzazione di Cd e Dvd su Linux. Per scaricare e installare K3b potete usare la voce Aggiungi/Rimuovi del menu Applicazioni, inserendo la stringa k3b nella casella di ricerca. L applicazione comparirà nell elenco sulla destra e potrete procedere all installazione. Beagle è uno strumento di Desktop Search: anche se non fa parte della dotazione di serie di Ubuntu, può essere aggiunto facilmente. Se il vostro menu Applicazioni è troppo affollato potete utilizzare la deskbar per lanciare una rapida ricerca del programma desiderato. 58