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1 progetto alimentis la rete regionale delle economie solidali contro gli sprechi presentazione 2 il mercato dell ultimo minuto 2 il progetto alimentis 4 il quadro normativo 6 ricapitolando 8 appendice: gli accordi 9

2 presentazione E questo il senso del progetto Alimentis, che l Agenzia regionale per il lavoro promuove da diversi anni con l intento di aumentare le maglie di una rete di solidarietà che vede coinvolte le pubbliche amministrazioni, le organizzazioni del terzo settore e tutti i soggetti che producono eccedenze alimentari. L Agenzia regionale per il lavoro ha deciso di impegnarsi anche su questo fronte nella convinzione che la crisi economica e sociale, cui si deve il preoccupante aumento delle povertà, possa essere affrontata con maggiore efficacia solo riconoscendo lo stretto legame tra politiche del lavoro e politiche sociali. Impedire la caduta libera delle persone, sostenendole nei momenti di difficoltà, significa consentire loro di riprendere in mano le fila delle loro vite e di ricominciare attraverso il lavoro. Il rapido aumento delle persone che si rivolgono alle mense della Caritas e delle altre organizzazioni assistenziali è un indicatore sinistro dello stato della nostra economia, che impone a tutti uno sforzo congiunto per meglio utilizzare le risorse a favore delle persone che vivono momenti o, sempre più spesso, periodi, di difficoltà. Il progetto Alimentis, che illustreremo in questa guida, parte quindi dalla consapevolezza che lottare contro lo spreco alimentare, oltre che rispondere ad un imperativo etico, possa essere uno strumento per combattere le vecchie e le nuove povertà, in una strategia che chiama ogni attore a farsi carico, responsabilmente, dei problemi sociali e ambientali del nostro presente. Tale obiettivo viene perseguito adattando alla realtà locale il modello del Last Minute Market, che per primo in Italia ha introdotto un sistema di riutilizzo dei beni invenduti dalla Grande Distribuzione Organizzata ed ha contribuito in maniera determinante alla promozione della Legge Antisprechi, che ha incentivato la donazione di beni non alimentari. La forza di questo modello risiede nella capacità di far vincere tutti: l ambiente, le imprese, i cittadini. L auspicio è che il progetto Alimentis, che ha già dato un contributo rilevante all aumento delle merci alimentari donate, continui ad incontrare il favore dei soggetti capaci di donare, diffondendo su tutto il territorio sardo la cultura e la prassi del recupero e della donazione. Nella presente guida saranno illustrati la filosofia, i risultati e le modalità per aderire alla rete Alimentis. Stefano Tunis Direttore Agenzia regionale per il lavoro il mercato dell ultimo minuto Lo spreco utile Nelle economie ricche, nella società dell abbondanza di questo millennio piena di contraddizioni e colpita da una crisi globalizzata, ci troviamo spesso davanti ad una domanda che è lo specchio della nostra società: consumiamo per vivere o viviamo per consumare? Questa corsa al consumismo genera una quantità enorme di rifiuti, merce buttata via solo perché ha perso il suo valore commerciale. progetto alimentis rete regionale delle economie solidali contro gli sprechi 2

3 Montagne di prodotti, alimentari e non, finiscono per essere distrutte: uno spreco colossale di risorse che comporta un danno ambientale gravissimo e che da origine ad un sistema cha nel tempo diventa insostenibile. Eppure, come ha dimostrato Andrea Segrè, professore ordinario di Politica Agraria Internazionale e Comparata, e Preside della Facoltà di Agraria dell Università di Bologna, che, insieme ad un suo gruppo ristretto di collaboratori, a fine anni 90, ha dato inizio al Il mercato dell ultimo minuto è un sistema virtuoso che recupera le eccedenze alimentari ciò che si produce in eccesso o non si vende più, come, per esempio, le confezioni danneggiate che hanno problemi di packaging, o quelle in prossimità di scadenza facendole arrivare direttamente sulla tavola dei più bisognosi. Si costruisce così un, dove tutti gli attori del sistema guadagnano qualcosa: meno sprechi, meno rifiuti, meno inquinamento, più sostenibilità, più cibo, più salute, più risparmi e più solidarietà. Il significato del non mercato Noi tutti quotidianamente siamo abituati a concepire il mercato come il luogo di scambio che sovraintende ogni attività economica, uno spazio in cui la domanda e l offerta s incontrano e dove il denaro gioca il ruolo fondamentale di intermediario tra le due parti (il richiedente che spende, l offerente che guadagna) e di misura del valore dei singoli beni. Se per un momento non considerassimo indispensabile e assoluto il ruolo svolto dal denaro in un economia di mercato, ci accorgeremmo che esiste una o domanda ombra, espressa da tutto il mondo dell associazionismo volontario, dal mondo no profit, una domanda dalle vastissime proporzioni che ha impellente bisogno di essere soddisfatta. Di conseguenza, esiste anche una, composta da tutti quei prodotti scartati che hanno perso il loro ma non il, poiché sono ancora perfettamente idonei a svolgere la funzione per la quale sono stati prodotti e possono soddisfare i bisogni della non domanda. Prende così forma il, un mercato che si svolge parallelamente al mercato che tutti noi conosciamo, e che dà origine ad un, dove l intermediario dello scambio diventa la donazione. Con l attivazione del modello Last Minute Market nel territorio regionale, attraverso il Progetto Alimentis, si cercano di attuare delle forme di intervento capaci di rilanciare l idea di un economia di reciprocità, dove alla base delle relazioni c è una organizzazione sociale capace di produrre anche beni che sviluppano legami. I numeri dello spreco Lo spreco alimentare è stato per troppo tempo troppo sottostimato, poco indagato e poco documentato. Lo spreco alimentare riguarda tutti i passaggi che portano gli alimenti dal campo alla tavola e colpisce indistintamente tutti i Paesi del mondo. In linea generale, secondo uno studio FAO del 2012, nei paesi in via di sviluppo le perdite di cibo avvengono maggiormente nella fase produttiva, mentre gli sprechi alimentari a livello di dettagliante o di consumatore tendono ad essere più elevati nelle regioni a medio e alto reddito - dove rappresentano il 31/39 per cento del totale - rispetto alle regioni a basso reddito (4/16 per cento). Gettando via il cibo si sprecano le risorse naturali impiegate (suolo, acqua, energia) per produrre, trasformare, distribuire e smaltire, e si determinano impatti negativi non solo dal punto di vista economico ma anche ambientale. Secondo il, (Segrè A., Falasconi L., 2011), che stima l impatto ecologico delle perdite di cibo, nel nostro Paese lo spreco alimentare dal campo al supermercato corrisponde a circa 3,6 milioni di tonnellate all anno. Su scala nazionale possiamo stimare in il valore monetario degli sprechi. Un enormità, cifre da capogiro che fanno riflettere soprattutto se si pensa al 25% di italiani che sono a rischio povertà. Lo spreco alimentare rappresenta un moltiplicatore drammatico dell'impatto ambientale della produzione, oltre che una questione etica e sociale e, pertanto, è necessario operare affinché non sia più considerato un fenomeno fisiologico e socialmente accettabile. progetto alimentis rete regionale delle economie solidali contro gli sprechi 3

4 il progetto alimentis La declinazione in Sardegna del Last Minute Market ll progetto Alimentis, promosso dall Agenzia regionale per il lavoro, nasce nel 2006 come adattamento al territorio sardo del modello Last Minute Market ( ) e come politica ambientale e di inclusione sociale. L idea iniziale prevedeva, infatti, la costruzione e gestione di una rete di modelli LMM a livello regionale da parte di una cooperativa sociale di tipo B con un conseguente incremento dell occupabilità di soggetti svantaggiati. La lunga e pesante crisi economica iniziata nel 2008 ha progressivamente trasformato le finalità progettuali facendo emergere sempre più l esigenza di utilizzare il progetto per le sue caratteristiche di promozione sociale. Il confronto con la realtà del territorio ha, inoltre, profondamente modificato il modello classico per renderlo più aderente ai bisogni delle organizzazioni solidali. In Sardegna, infatti, l attività di assistenza agli indigenti più diffusa su tutto il territorio è la distribuzione dei cosiddetti pacchi famiglia, che prevede la raccolta soprattutto di alimenti a medio-lunga conservazione, mentre la gestione degli alimenti freschi e freschissimi comporta una serie di strutture per la conservazione che soprattutto le realtà che operano nei centri minori non possiedono. Inoltre, molte realtà significative dell assistenza non hanno la configurazione di ONLUS che, unica, in base al D. Lgs. 460/97, può beneficiare degli sgravi fiscali derivanti dalle donazioni. Infine, soprattutto nelle realtà minori, un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione sull importanza dell applicazione del modello LMM nel territorio passa attraverso un coinvolgimento dell amministrazione locale. Facendo progressivamente proprie tutte queste considerazioni, il progetto ha sviluppato un vero e proprio che. Alimentis si fonda sul tra il soggetto (grande distribuzione, produttore, piccolo esercente, etc.) che è disposto ad offrire in donazione alimenti non più vendibili ( ) e una o più associazioni solidali che si occupano nel territorio di assistenza agli indigenti ( ). L aspetto fiduciario è sancito dalla firma di un accordo con il quale donatore e beneficiario si impegnano reciprocamente a rispettare sia le normative che regolano la donazione sia i tempi e i modi concordati della donazione stessa (vedi lo schema in appendice). ed entrare a far parte della rete che si sta costruendo sul territorio dell Isola. Se l organizzazione è già configurata come ONLUS potrà firmare direttamente l accordo con il donatore di riferimento, altrimenti potrà firmare un accordo di collaborazione con una struttura ONLUS del territorio che si impegna anche per suo conto firmando l accordo con il donatore di riferimento (vedi lo schema in appendice). nodo rete NON ONLUS nodo rete ONLUS donatore, dando la possibilità a tutti i beneficiari di organizzare al meglio la loro attività assistenziale. Alimentis riconosce il ruolo strategico delle amministrazioni locali nella promozione del modello sul territorio progetto alimentis rete regionale delle economie solidali contro gli sprechi 4

5 in virtù sia della sua capacità di farsi interprete del disagio sia della sua possibilità di stimolare il coinvolgimento dei potenziali donatori e beneficiari. Il ruolo dell Agenzia regionale per il lavoro L Agenzia, come attuale promotrice di Alimentis, ha un ruolo: -, poiché svolge una attività promozionale e di sensibilizzazione nei confronti dei potenziali donatori e dei beneficiari, e garantisce ad entrambi tutta l assistenza tecnica necessaria per l attuazione corretta del modello; -, poiché supporta le amministrazioni locali nella promozione del progetto sul proprio territorio. Importante anche il ruolo di monitoraggio e di valutazione dell impatto economico e sociale del progetto come politica di contrasto al disagio e alla povertà, che l Agenzia realizza grazie allo sviluppo e alla distribuzione di un applicativo informatico, nato per consentire ai beneficiari della rete di gestire in modo semplice i flussi degli alimenti, che derivano sia dalle donazioni che dagli acquisti. L applicazione è stata creata dall Osservatorio regionale del lavoro dell Agenzia per consentire una elaborazione omogenea dei dati degli alimenti utilizzati nel circuito solidale in vista di un loro utilizzo come supporto dell attività dell Osservatorio regionale delle povertà, istituito dalla L. R. 23/2005. La rete delle economie solidali contro gli sprechi Attualmente la rete Alimentis si sviluppa sul territorio di cinque province, per un totale di 25 accordi donatore/beneficiario. progetto alimentis rete regionale delle economie solidali contro gli sprechi 5

6 La legge antisprechi nazionale il quadro normativo La norma di riferimento che regola le donazioni alle ONLUS è l articolo 13 del Decreto Legislativo 4 dicembre 1997, n. 460 dal titolo: Riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale." Per poter recuperare l intera gamma di prodotti non alimentari, con difetti di produzione o di imballaggio, e destinarli all assistenza alle fasce deboli della società, il legislatore è intervenuto su questo articolo, modificandone il comma 3 con l articolo 1, comma 130, Legge n. 244 del (Legge Finanziaria 2008) che, al fine di poter recuperare l intera gamma di prodotti non alimentari in modo da fornire un assistenza a 360 gradi. Il testo finale dell articolo 13 pertanto recita: 2. Le derrate alimentari e i prodotti farmaceutici, alla cui produzione o al cui scambio è diretta l'attività dell'impresa, che, in alternativa alla usuale eliminazione dal circuito commerciale, vengono ceduti gratuitamente alle ONLUS, non si considerano destinati a finalità estranee all'esercizio dell'impresa ai sensi dell'articolo 53, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n quelli di cui al comma 2, diversi da per un importo corrispondente al costo specifico sostenuto per la produzione o l'acquisto complessivamente non superiore al 5 per cento del reddito d'impresa dichiarato, ai sensi dell'articolo 85, comma 2, del testo unico delle imposte dei redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n La legge del Buon Samaritano La legge nazionale n. 155 del 25 giugno 2003, la cosiddetta Legge del Buon Samaritano, è il pilastro normativo su cui si basa il modello Last Minute Market. La legge è formata da un solo articolo, disciplina e permette il buon funzionamento della donazione tra donatore e beneficiario. Nell articolo, infatti, Legge 25 giugno 2003, n. 155 "Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale" Art. 1. Distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale 1. Le organizzazioni riconosciute come organizzazioni non lucrative di utilità sociale ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, e successive modificazioni, che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, sono equiparati, nei limiti del servizio prestato, ai consumatori finali, ai fini del corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti. progetto alimentis rete regionale delle economie solidali contro gli sprechi 6

7 Gli aspetti fiscali Gli adempimenti necessari per le agevolazioni fiscali per la cessione alle ONLUS di beni alla cui produzione o commercio è diretta l attività dell impresa cedente sono disciplinati come segue: Le cessioni di beni effettuate a favore di ONLUS o di associazioni riconosciute o fondazioni aventi esclusivamente finalità di assistenza, beneficenza educazione istruzione studio o ricerca scientifica sono operazioni esenti da IVA ai sensi dell art. 10 punto 12 del DPR n. 633/1972. L esenzione è condizionata alle seguenti circostanze: 1. Indicazione nella fattura della qualifica di ONLUS dell ente ricevente; 2. Comunicazione scritta da parte del cedente da far pervenire, almeno 5 giorni prima della consegna, agli uffici dell amministrazione finanziaria e ai comandi della Guardia di Finanza di competenza con indicazione della data ora e luogo di inizio del trasporto, della destinazione finale dei beni, dell ammontare complessivo sulla base del prezzo di acquisto dei beni gratuitamente ceduti. La comunicazione può non essere inviata qualora l ammontare del costo dei beni stessi non sia superiore a 5.164,57 euro; 3. Emissione del documento di trasporto; 4. Dichiarazione sostitutiva di atto notorio con la quale l ente che riceve la donazione di beni attesti natura qualità e quantità dei beni donati corrispondenti ai dati indicati nel documento di trasporto. In mancanza anche di uno solo di questi adempimenti la cessione si considera non più esente ai sensi art. 10 n. 12 del DPR n. 633/1972 ma imponibile ai fini IVA. Sulla disciplina in questione si ricorda per gli eventuali approfondimenti il DPR n. 441/1997, la circolare ministeriale n. 193/E e la risoluzione Agenzia delle Entrate n. 46/E del 18 febbraio Ai fini delle imposte dirette tali cessioni gratuite non sono considerate ricavi (art. 53 comma 2 D.P.R. 917/86). A tale scopo devono essere rispettate le seguenti condizioni: 1. comunicare preventivamente, tramite raccomandata A/R, ogni singola cessione gratuita al competente ufficio delle entrate. E previsto l esonero dalla comunicazione per i beni facilmente deperibili e di modico valore (es. yogurt, Risoluzione Agenzia delle Entrate 18 febbraio 2002, n. 46/E). 2. conservare un apposita dichiarazione rilasciata dalla ONLUS beneficiaria, ove la stessa attesta il proprio impegno ad utilizzare i beni ricevuti in conformità alle proprie finalità istituzionali. 3. annotare sui registri IVA (o in un prospetto sostitutivo degli stessi) la quantità e qualità dei beni ceduti gratuitamente in ogni mese entro il 15 giorno del mese successivo. progetto alimentis rete regionale delle economie solidali contro gli sprechi 7

8 ricapitolando Chi può aderire Come si aderisce Perché è importante aderire Contatti - Tutte le tipologie di produzione e commercializzazione di alimenti ed enti che generano eccedenze alimentari nelle mense: produttori, grande struttura distributiva, piccoli negozi di alimentari, aziende di catering, ristoranti, mense ospedaliere, scolastiche etc ) Organizzazioni che si occupano dell assistenza agli indigenti Sottoscrivendo l accordo Donatore beneficiario in cui entrambi si impegnano al rispetto delle modalità concordate e delle normative di riferimento possono gestire i prodotti invenduti attivando un azione concreta di responsabilità sociale di impresa e risparmiando sui costi di smaltimento. Le Istituzioni vedono diminuire il flusso di rifiuti da gestire e liberare maggiori risorse per altri servizi di assistenza alle fasce più deboli della popolazione. ricevono prodotti gratuiti e di qualità riducendo i costi e potendo di conseguenza destinare maggiori risorse alla qualità e quantità dei servizi offerti ai propri assistiti. godono di una migliore qualità della vita poiché vivono in un ambiente con meno rifiuti e più solidarietà. Via Is Mirrionis, Cagliari URP - Tel. 070/ progetto alimentis rete regionale delle economie solidali contro gli sprechi 8

9 appendice: gli accordi Lo schema di accordo donatore-beneficiario Progetto alimentis Accordo tra Donatore e Beneficiario Donatore \ rappresentante legale: Beneficiario \ rappresentante legale:. Luogo e Data: PREMESSA Il seguente accordo si inserisce nel progetto Alimentis, promosso dall Agenzia Regionale per il Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna in collaborazione con Last Minute Market S.r.l. - Spin Off dell Università di Bologna e Caritas S. Saturnino Fondazione Onlus. Tale progetto è volto al recupero e riutilizzo a fini benefici (valorizzazione sociale) dei prodotti che per le ragioni più varie (sfridi, prossimità della scadenza, ecc.) rimangono invenduti (pur essendo perfettamente salubri, quindi commestibili e utilizzabili sotto il profilo igienico sanitario) presso le attività commerciali nell ambito del territorio comunale. Il presente documento formalizza le modalità di donazione e di recupero che le parti in causa si impegnano a rispettare per garantire il corretto funzionamento del progetto e attesta formalmente la partecipazione del donatore e del beneficiario.. Il Beneficiario si impegna a: a) aderire alla rete dei beneficiari del progetto Alimentis; b) utilizzare i prodotti ricevuti nelle proprie strutture; c) utilizzare i prodotti ricevuti a scopo benefico ed, in particolare, per l assistenza di persone svantaggiate e/o per l assistenza di animali da affezione; d) ritirare direttamente presso i punti vendita i prodotti alimentari ceduti gratuitamente secondo le regole di accreditamento stabilite con il donatore; e) consegnare l elenco delle persone accreditate per il ritiro delle merci ai donatori; f) ritirare i suddetti beni con i mezzi e/o strumenti concordati con il donatore; g) non ritirare prodotti con data di scadenza decaduta e\o merce non gradita h) verificare l'idoneità dei prodotti (es. controllare la data di scadenza) ed in caso di inidoneità, provvedere a darne comunicazione immediata al donatore nel momento di ricevimento della merce; in caso di mancata comunicazione, i prodotti alimentari si riterranno accettati dal beneficiario; i) rispettare le tempistiche e modalità di ritiro come concordato con il donatore; j) utilizzare i prodotti ricevuti entro i termini di legge (data di scadenza e preferenza di consumo, dove presente) e comunque finché ancora idonei al consumo. Assicurare che il successivo utilizzo venga comunque effettuato sotto la responsabilità dell associazione stessa, essendo questa considerata dal punto di vista normativo consumatore finale come indicato nella cosiddetta «legge del Buon Samaritano» («Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale», legge approvata il 6 giugno 2003 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 1 luglio 2003); progetto alimentis rete regionale delle economie solidali contro gli sprechi 9

10 k) garantire che lo stato igienico dei mezzi di trasporto utilizzati sia tale da evitare ogni insudiciamento o contaminazione degli alimenti trasportati; l) ritirare i suddetti beni con i mezzi e/o strumenti conformi a quanto disposto dalla legislazione vigente in materia di sicurezza alimentare (Reg. CE 852/04) in funzione della tipologia di prodotto; m) non cedere a terzi che non facciano parte dei propri assistiti la merce ricevuta e assicurarsi che i beni non ritornino sul mercato; n) presentare al donatore un report sulla merce ritirata con relativa destinazione. o) Recuperare ed utilizzare i prodotti alimentari secondo le seguenti indicazioni Tipo di servizio fornito Prodotti confezionati che necessitano di legame freddo (es. latticini, carne, salumi, etc..) Prodotti confezionati che necessitano di legame caldo (es. gastronomia, etc..) Prodotti secchi e conserve Pacchi famiglia No No Si Si Mensa Interna Si Si Si Si Mensa interna e pacchi famiglia Si *da utilizzare esclusivamente nella cucina interna alla struttura Si *da utilizzare esclusivamente nella cucina interna alla struttura Pane e prodotti da forno semplici (privi di creme e formaggi) In ogni caso l'ente beneficiario s'impegna a consumare i prodotti entro la data di scadenza. In nessun caso è consentito il recupero e successivo riutilizzo dei prodotti che richiedono il mantenimento del legame freddo o caldo per attività di redistribuzione all'esterno della struttura 1. Il Donatore si impegna a: p) Garantire che i prodotti che cede gratuitamente sono dal punto di vista igienico sanitario salubri, idonei al consumo e soddisfano le norme di legge q) Donare i beni con i mezzi e/o strumenti identificati come idonei r) Fornire i dati relativamente al prodotto ritirato quando richiesto: pesare i prodotti donati per poter fornire, almeno una volta ogni 6 mesi, il dato totale dei kg consegnati alla Onlus Costituiscono motivi di risoluzione immediata del presente contratto: il mancato rispetto della normativa igienico sanitaria; il mancato rispetto della destinazione dei prodotti donati. Il presente accordo decorre dal ed è rinnovabile tacitamente di mese in mese salvo disdetta, da comunicarsi almeno 8 giorni prima della data di scadenza. Si Si Donatore Beneficiario progetto alimentis rete regionale delle economie solidali contro gli sprechi 10

11 Lo schema di accordo organizzazione ONLUS organizzazione non ONLUS Associazione Onlus \ rappresentante legale: Progetto alimentis Accordo di partecipazione al progetto Componente rete dei Beneficiari \ rappresentante legale:. PREMESSA Il seguente accordo si inserisce nel progetto Alimentis, promosso dall Agenzia Regionale per il Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna. Tale progetto è volto al recupero e riutilizzo a fini benefici (valorizzazione sociale) dei prodotti che per le ragioni più varie (sfridi, prossimità della scadenza, ecc.) rimangono invenduti (pur essendo perfettamente salubri, quindi commestibili e utilizzabili sotto il profilo igienico sanitario) presso le attività commerciali nell ambito del territorio comunale. Al fine di massimizzare l efficacia e l efficienza del progetto, si intende costruire una rete di soggetti, operanti nel settore sociale, che possano fruire, secondo le modalità di seguito stabilite, dei prodotti recuperati per poter fornire assistenza di persone svantaggiate. La Associazione Onlus, di seguito denominata coordinatore, svolgerà il compito di coordinatore operativo del beneficiario, di referente per la rete dei donatori, favorendo l'avvio di esperienze territoriali del modello previsto dal progetto Alimentis. Il presente documento formalizza le modalità di distribuzione che le parti in causa si impegnano a rispettare per garantire il corretto funzionamento del progetto e attesta formalmente la partecipazione del soggetto firmatario alla rete dei beneficiari. Il Componente della rete dei Beneficiari si impegna a: s) aderire alla rete dei beneficiari del progetto Alimentis; t) utilizzare i prodotti ricevuti nelle proprie strutture a scopo benefico ed, in particolare, per l assistenza di persone svantaggiate e/o per l assistenza di animali da affezione; u) consegnare l elenco delle persone accreditate per il ritiro delle merci al coordinatore, che provvederà a fornirlo tempestivamente ai donatori; v) non accettare prodotti con data di scadenza decaduta e\o merce non gradita; w) verificare l'idoneità dei prodotti (es. controllare la data di scadenza) ed in caso di inidoneità, provvedere a darne comunicazione scritta al coordinatore entro 3 giorni dal loro ricevimento; in caso di mancata comunicazione, i prodotti alimentari si riterranno accettati dal beneficiario; x) rispettare le tempistiche e modalità di ritiro come concordato con il donatore; y) utilizzare i prodotti ricevuti entro i termini di legge (data di scadenza e preferenza di consumo, dove presente) e comunque finché ancora idonei al consumo. Assicurare che il successivo utilizzo venga comunque effettuato sotto la responsabilità dell associazione stessa, essendo questa considerata dal punto di vista normativo consumatore finale come indicato nella cosiddetta «legge del Buon Samaritano» («Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale», legge approvata il 6 giugno 2003 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 1 luglio 2003); progetto alimentis rete regionale delle economie solidali contro gli sprechi 11

12 z) non cedere a terzi che non facciano parte dei propri assistiti la merce ricevuta e assicurarsi che i beni non ritornino sul mercato; aa) presentare al coordinatore un report bimestrale sulla merce ritirata con relativa destinazione. Altresì si impegna a dare comunicazione scritta per qualsisi problema relativo all'esecuzione del patto donatore/beneficario. La Associazione Onlus si impegna a: b) garantire che i prodotti ritirati dai donatori e consegnati ai componenti la rete dei beneficiari siano dal punto di vista igienico sanitario salubri, idonei al consumo e soddisfino le norme di legge; c) fornire i dati aggregati relativi ai prodotti consegnati mediante bolla di carico; d) definire, concordemente con il componente della rete dei beneficiari, le modalità operative di consegna dei prodotti ritirati dai donatori. Costituiscono motivi di risoluzione immediata del presente contratto: il mancato rispetto della normativa igienico sanitaria; il mancato rispetto della destinazione dei prodotti donati. Il presente accordo decorre dal ed è rinnovabile tacitamente di mese in mese salvo disdetta, da comunicarsi almeno 8 giorni prima della data di scadenza. Il coordinatore operativo Il Beneficiario Testo a cura del gruppo di lavoro del progetto Alimentis dell Agenzia regionale per il lavoro: Michele Atzeni, Laura Borioni, Roberta Massidda, Matteo Maxia, Alessandra Ruzzu, Denise Sanna, aggiornato a novembre progetto alimentis rete regionale delle economie solidali contro gli sprechi 12

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