Tabella di sintesi del DDL Lavoro

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1 Tabella di sintesi del DDL Lavoro Finalità Contratto a termine 1: Rispetto alle finalità della legge si declina l'obiettivo di promuovere modalita` partecipative di relazioni industriali in conformita` agli indirizzi assunti in sede europea, al fine di migliorare il processo competitivo delle imprese. 2: coinvolgimento nel sistema permanente di monitoraggio e valutazione (in ordine allo stato di attuazione della normativa) dell'istat e Sistan (Sistema statistico nazionale). 3: il sistema fornirà altresì dati sull'occupazione femminile rilevando, in particolare, la corrispondenza dei livelli retributivi al principio di parita` di trattamento. 1) la necessità del cd. "causalone" per la legittimità del rapporto a termine viene esclusa nel primo contratto di durata non superiore a 12 mesi (e non 6) concluso fra un datore di lavoro o utilizzatore e un lavoratore per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione, sia nella forma del contratto a tempo determinato, sia nel caso di prima missione di un lavoratore nell ambito di un contratto di somministrazione a tempo determinato; 2) si aggiunge quanto segue: i contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente piu` rappresentative sul piano nazionale possono prevedere, in via diretta a livello interconfederale o di categoria ovvero in via delegata ai livelli decentrati, che in luogo dell ipotesi di cui al precedente periodo il requisito del cd. "causalone" non sia richiesto nei casi in cui l assunzione a tempo determinato o la missione nell ambito del contratto di somministrazione a tempo determinato avvenga nell ambito di un processo organizzativo determinato dalle ragioni di cui all articolo 5, comma 3 del d.lgs. n. 368/01 (riassunzione con contratto a termine n.b. anche questo articolo è oggetto di riforma v. punto che segue), nel limite complessivo del 6% del totale dei lavoratori occupati nell ambito dell unita` produttiva. 3) si aggiunge all'art. 5, comma 3, d.lgs. n. 368/01 quanto segue: i contratti collettivi, possono prevedere, stabilendone le condizioni, la riduzione dei periodi di intervallo necessari nel caso di riassunzione con contratto a termine [n.b. che secondo la Riforma dovrebbero essere pari ad un periodo di 60 giorni dalla data di scadenza di un contratto di durata fino a sei mesi, ovvero 90 giorni dalla data di scadenza di un contratto di durata superiore ai sei mesi) rispettivamente, fino a 20 giorni e 30 giorni nei casi in cui l assunzione a termine avvenga nell ambito di un processo organizzativo determinato: dall avvio di una nuova attivita`; dal lancio di un prodotto o di un servizio innovativo; dall implementazione di un rilevante cambiamento tecnologico; dalla fase supplementare di un significativo progetto di ricerca e sviluppo; dal rinnovo o dalla proroga di una commessa consistente. In mancanza di un intervento della contrattazione collettiva, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, decorsi 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, 1

2 sentite le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente piu` rappresentative sul piano nazionale, provvede a individuare le specifiche condizioni in cui, ai sensi del periodo precedente, operano le riduzioni ivi previste. Apprendistato Lavoro intermittente Lavoro a progetto 1) In ordine al numero massimo di apprendisti assumibili resta fermo che il numero complessivo di apprendisti che un datore di lavoro puo` assumere, direttamente o indirettamente per il tramite delle agenzie di somministrazione di lavoro non puo` superare il rapporto di 3 a 2 rispetto alle maestranze specializzate e qualificate in servizio presso il medesimo datore di lavoro; si aggiunge che tale rapporto non puo` superare il 100% per i datori di lavoro che occupano un numero di lavoratori inferiore a dieci unita`; si aggiunge che e` in ogni caso esclusa la possibilita` di assumere in somministrazione apprendisti con contratto di somministrazione a tempo determinato. 2) in ordine al vincolo di nuove assunzioni con apprendistato alla percentuale di conferma di pregressi rapporti: si aggiunge che qualora non sia rispettata la percentuale prevista (50% degli apprendisti dipendenti dal medesimo datore di lavoro), e` consentita l assunzione di un ulteriore apprendista rispetto a quelli gia` confermati, ovvero di un apprendista in caso di totale mancata conferma degli apprendisti pregressi. Si prevede altresì che il predetto vincolo percentuale non si applichi nei confronti dei datori di lavoro che occupano alle loro dipendenze un numero di lavoratori inferiore a dieci unita`. Non si procede piu' sulla strada della completa abrogazione dell'art. 34, co. 2, d.lgs. n. 276/2003, bensi', in particolare, il predetto comma viene così riformulato: "Il contratto di lavoro intermittente puo` in ogni caso essere concluso con soggetti con piu` di 55 anni di eta` e con soggetti con meno di 24 anni di eta`, fermo restando in tale caso che le prestazioni contrattuali devono essere svolte entro il venticinquesimo anno di eta`". Inoltre, si conferma l'abrogazione del solo art. 37 (Lavoro intermittente per periodi predeterminati nell'arco della settimana, del mese o dell'anno) e non anche dell'art. 40 (sostegno e valorizzazione della autonomia collettiva) del d.lgs. n. 276 cit. Per quanto riguarda, poi, la comunicazione obbligatoria nei confronti dei servizi competenti, la stessa sarà richiesta "prima dell'inizio della prestazione lavorativa" (invariato) o "o di un ciclo integrato di prestazioni di durata non superiore a 30 giorni" (novità). Inoltre, la comunicazione potrà essere effettuata tramite e mail ordinaria (e non necessariamente PEC). L'inosservanza del predetto obbligo puo' comportare l'applicazione di sanzioni che vengono ora riviste nella misura come segue: in relazione a ciascun lavoratore per cui e' stata omessa la comunicazione, la sanzione va da euro 400 (e non 1000) a euro (e non 6.000). Si propone una sostituzione dell'attuale articolo 63 del D.lgs. n. 276/2003 in tema 2

3 di "corrispettivo" dei lavoratori a progetto. Altre prestazioni lavorative rese in regime di lavoro autonomo Associazione in partecipazione con apporto di lavoro Lavoro accessorio Il compenso corrisposto ai collaboratori a progetto deve essere proporzionato alla quantita` e alla qualita` del lavoro eseguito e, in relazione a cio` nonche alla particolare natura della prestazione e del contratto che la regola, non puo` essere inferiore ai minimi stabiliti in modo specifico per ciascun settore di attivita`, eventualmente articolati per i relativi profili professionali tipici e in ogni caso sulla base dei minimi salariali applicati nel settore medesimo alle mansioni equiparabili svolte dai lavoratori subordinati, dai contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente piu` rappresentative sul piano nazionale a livello interconfederale o di categoria ovvero, su loro delega, ai livelli decentrati. in assenza di contrattazione collettiva specifica, il compenso non puo` essere inferiore, a parita` di estensione temporale dell attivita` oggetto della prestazione, alle retribuzioni minime previste dai contratti collettivi nazionali di categoria applicati nel settore di riferimento alle figure professionali il cui profilo di competenza e di esperienza sia analogo a quello del collaboratore a progetto. Modificati in parte gli elementi che concorrono a far presumere che la prestazione resa sia una collaborazione coordinata e continuativa: si richiede che la collaborazione abbia una durata complessivamente superiore a otto mesi (anziche' 6) nell arco dell anno solare. Inoltre, si individuano i casi in cui la presunzione non opera e cioè qualora la prestazione lavorativa presenti i seguenti requisiti: a) sia connotata da competenze teoriche di grado elevato acquisite attraverso significativi percorsi formativi, ovvero da capacita` tecnico pratiche acquisite attraverso rilevanti esperienze maturate nell esercizio concreto di attività b) sia svolta da soggetto titolare di un reddito annuo da lavoro autonomo non inferiore a 1,25 volte il livello minimo imponibile ai fini del versamento dei contributi previdenziali. La presunzione non opera altresı` con riferimento alle prestazioni lavorative svolte nell esercizio di attivita` professionali per le quali l ordinamento richiede l iscrizione ad un ordine professionale, ovvero ad appositi registri, albi, ruoli o elenchi professionali qualificati e detta specifici requisiti e condizioni. Alla ricognizione delle predette attivita` si provvede con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, da emanare, in fase di prima applicazione, entro tre mesi dalla data di entra in vigore della presente disposizione, sentite le parti sociali. Salvi, fino alla loro scadenza, i contratti certificati prima dell'entrata in vigore della riforma. Viene individuata una ulteriore ipotesi di non applicazione della presunzione di subordinazione (rapporto connotato da competenze teoriche di grado elevato v. lett. a) paragrafo che precede). Modificato ulteriormente l'art. 70 del D.lgs. n. 276/03 come segue: Fermo restando il limite complessivo di euro nel corso di un anno 3

4 Tirocini formativi e di orientamento Modifiche alla legge n. 604/66 Tutela urgente Opposizione Reclamo e ricorso per Cassazione Tutela della nuova occupazione Mini ASpI solare, nei confronti dei committenti imprenditori commerciali o professionisti, le attivita` lavorative di natura accessoria possono essere svolte a favore di ciascun singolo committente per compensi non superiori a euro, rivalutati annualmente; Settore agricolo: le disposizioni sul lavoro accessorio (di cui al comma 1 dell'art. 70 cit viene offerta la definizione) si applicano in agricoltura: a) alle attivita` lavorative di natura occasionale rese nell ambito delle attivita` agricole di carattere stagionale effettuate da pensionati e da giovani con meno di 25 anni di eta` se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado, compatibilmente con gli impegni scolastici, ovvero in qualunque periodo dell anno se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l universita`; b) alle attivita` agricole svolte a favore di soggetti di cui all articolo 34, comma 6, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, che non possono, tuttavia, essere svolte da soggetti iscritti l anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli. Rispetto alla delega al Governo per la individuazione di linee guida condivise in materia con le Regioni, si evidenzia come la mancata corresponsione della "congrua" indennita` allo stagista comporta a carico del trasgressore l irrogazione di una sanzione amministrativa il cui ammontare e` proporzionato alla gravita` dell illecito commesso, in misura variabile da un minimo di a un massimo di euro. Licenziamento oggettivo: in ordine all'incontro in DTL si evidenziano le modalità di trasmissione dell'invito a presentarsi i casi di sospensione della procedura. Inoltre, si specifica da quando il licenziamento disciplinare/per GMO ha efficacia cosi' come si individuano i casi in cui l'efficacia resta sospesa. In parte viene ritoccata la previsione sulla tutela urgente specificando alcuni passaggi procedurali: termine per la fissazione dell'udienza; notifica del ricorso e del decreto; termine per la costituzione del resistente, deposito di documenti in cancelleria. Specificazione che il termine (del deposito) per opporsi all'ordinanza di accoglimento o di rigetto della domanda avente ad oggetto l'impugnativa del licenziamento, ha natura decadenziale. Specificato anche in questo caso che contro la sentenza che decide sul ricorso e` ammesso reclamo davanti alla corte d appello che si propone con ricorso da depositare, si aggiunge, a pena di decadenza entro il termine di legge. ASpI: si integrano le originarie disposizioni con l'inserimento delle norme che regolano, in via sperimentale ( ) la possibilità di richiedere la liquidazione degli importi ASpI pari al numero di mensilita` non ancora percepite, al fine di intraprendere un attivita` di lavoro autonomo, ovvero per avviare un attivita` in forma di auto impresa o di micro impresa, o per associarsi in cooperativa. Parziale ritocco dei requisiti di accesso alla Mini ASpI: a decorrere dal 1º gennaio 2013, ai soggetti che possano far valere almeno 13 settimane di contribuzione di attivita` lavorativa negli ultimi 12 mesi, per la quale siano stati versati o siano dovuti i contributi per l assicurazione obbligatoria, e` liquidata un indennita` denominata mini ASpI. Sparisce il riferimento al mancato raggiungimento del 4

5 Contribuzione di finanziamento Indennita` una tantum per i collaboratori coordinati e continuativi disoccupati Revoca di prestazioni di sostegno al reddito Fondi di solidarieta` bilaterali: modello alternativo Fondo di solidarieta Princıpi generali concernenti gli incentivi alle assunzioni requisito contributivo di 52 settimane di contribuzione nel'ultimo biennio. Previsione di un graduale allineamento alle aliquote di finanziamento Aspi per particolari categorie di lavoratori e identificazione di ulteriori casi, rispetto a quelli gia' ipotizzati, di non applicazione del contributo addizionale. E ancora: il versamento della somma pari al 50 % del trattamento mensile iniziale di ASpI per ogni dodici mesi di anzianita` aziendale negli ultimi tre anni non è dovuto per il periodo nei seguenti casi: a) licenziamenti effettuati in conseguenza di cambi di appalto, ai quali siano succedute assunzioni presso altri datori di lavoro, in attuazione di clausole sociali che garantiscano la continuita` occupazionale prevista dai contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente piu` rappresentative sul piano nazionale; b) interruzione di rapporto di lavoro a tempo indeterminato, nel settore delle costruzioni edili, per completamento delle attivita` e chiusura del cantiere. In via transitoria per gli anni 2013, 2014 e 2015 vengono rivisti in parte i requisiti di accesso alla prestazione in oggetto. Infatti, rispetto si chiede (fra gli altri requisiti richiesti) che risultino accreditate nell anno precedente almeno 3 mensilita` (e non 4) presso la Gestione separata Inps. Inoltre, l indennita` e` pari a un importo del 7% (e non 5%) del minimale annuo di reddito moltiplicato per il minor numero tra le mensilita` accreditate l anno precedente e quelle non coperte da contribuzione. Del tutto nuova la previsione che dispone in ordine alla revoca di prestazioni di sostegno al reddito e di trattamenti previdenziali in caso di condanna per reati di tipo terroristico e mafioso e per il reato di strage. In alternativa al modello previsto dalla legge di riforma (art. 43: fondi di solidarietà bilaterali), in riferimento ai settori nei quali siano operanti, alla data di entrata in vigore della legge, consolidati sistemi di bilateralita` e in considerazione delle peculiari esigenze dei predetti settori, quale quello dell artigianato, le organizzazioni sindacali e imprenditoriali possono, nel termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, adeguare le fonti istitutive dei rispettivi fondi bilaterali alle finalita` perseguite dall articolo 43, prevedendo misure intese ad assicurare ai lavoratori una tutela reddituale in costanza di rapporto di lavoro, in caso di riduzione o sospensione dell attivita` lavorativa, correlate alle caratteristiche delle attivita` produttive interessate. Di nuovo inserimento. Prevede modifiche alla disciplina del Fondo di solidarieta` per i mutui per l acquisto della prima casa. Si modifica uno dei principi enunciati (lett. b) che concernono gli incentivi alle assunzioni. E precisamente viene scritto che gli incentivi non spettano se l assunzione viola il diritto di precedenza, stabilito dalla legge o dal contratto collettivo, alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine; gli incentivi sono esclusi anche nel caso in cui, prima dell utilizzo di un lavoratore mediante contratto di somministrazione, l utilizzatore non abbia preventivamente offerto la riassunzione al lavoratore titolare di un diritto di precedenza per essere stato precedentemente licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a 5

6 Tutela della maternita` e paternita` e contrasto del fenomeno delle dimissioni in bianco Sostegno alla genitorialità Efficace attuazione del diritto al lavoro dei disabili e disposizioni in tema di contrattazione di secondo livello) Modifiche all articolo 29 del d.lgs. n. 276/2003, in materia di responsabilita` solidale negli termine. Parzialmente rivisto l'impianto normativo che regola il processo di convalida delle dimissioni presso la DTL/centro per l'impiego/sedi ex CCNL/tramite sottoscrizione della Cob laddove si regolamenta, in particolare, il caso di revoca delle dimissioni. Parzialmente riscritta la norma sul congedo di paternità obbligatorio che così ora prevede: il padre lavoratore dipendente, entro i 5 mesi dalla nascita del figlio, ha l obbligo di astenersi dal lavoro per un periodo di un giorno (in precedenza 3). Entro il medesimo periodo, il padre lavoratore dipendente puo` astenersi per un ulteriore periodo di due giorni, anche continuativi, previo accordo con la madre e in sua sostituzione in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest ultima. In tale ultima ipotesi, per il periodo di due giorni goduto in sostituzione della madre e` riconosciuta un indennita` giornaliera a carico dell INPS pari al 100% della retribuzione e per il restante giorno in aggiunta all obbligo di astensione della madre e` riconosciuta un indennita` pari al 100% della retribuzione. Inoltre, per quanto riguarda l'erogazione di voucher da utilizzare in caso di necessità di cura dei figli, si specifica che possono essere utilizzati non solo per acquistare servizi di baby sitting, ma anche per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l infanzia o dei servizi privati accreditati (sempre in alternativa alla fruizione del congedo parentale). 1) modifiche ulteriori alla legge n. 68/99 (collocamento obbligatorio): la legge n. 68 gia' prevede che non sono tenuti all osservanza dell obbligo di riserva i datori di lavoro del settore edile per quanto concerne il personale di cantiere e gli addetti al trasporto del settore. La legge di riforma intende ora precisare che "indipendentemente dall inquadramento previdenziale dei lavoratori e` considerato personale di cantiere anche quello direttamente operante nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione svolte in cantiere". 2) in materia di contrattazione di II livello si dispone che: a decorrere dall anno 2012 lo sgravio dei contributi dovuti dal lavoratore e dal datore di lavoro è concesso secondo i criteri di cui al comma 67 e con le modalità di cui al primo periodo del comma 68 (i.e. emanazione di un DM) dell articolo 1 della l. n. 247/07, a valere sulle risorse, pari a 650 milioni di euro, già presenti nello stato di previsione del Min. lav., relative al Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello. Modifiche all'art. 29, comma 2 del Decreto n. 276/2003 che riguarda la responsabilità solidale: si afferma che quanto ivi previsto si applica "salvo diversa disposizione dei contratti collettivi nazionali sottoscritti da associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente piu` rappresentative del settore che possono individuare metodi e procedure di controllo e di verifica della regolarita` complessiva degli appalti". Inoltre, si prevede che (in sostituzione degli attuali periodi dal secondo al quinto 6

7 appalti Imprese ferroviarie Offerta di lavoro congrua Abrogazioni Informazione e consultazione dei lavoratori del comma 2 dell'art. 29 cit) " Il committente imprenditore o datore di lavoro e` convenuto in giudizio per il pagamento unitamente all appaltatore e con gli eventuali ulteriori subappaltatori. Il committente imprenditore o datore di lavoro puo` eccepire, nella prima difesa, il beneficio della preventiva escussione del patrimonio dell appaltatore medesimo e degli eventuali subappaltatori. In tal caso il giudice accerta la responsabilita` solidale di tutti gli obbligati, ma l azione esecutiva puo` essere intentata nei confronti del committente imprenditore o datore di lavoro solo dopo l infruttuosa escussione del patrimonio dell appaltatore e degli eventuali subappaltatori. Il committente che ha eseguito il pagamento puo` esercitare l azione di regresso nei confronti del coobbligato secondo le regole generali". Modificato l articolo 36 del decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 188, in materia di regolazione dei trattamenti di lavoro nelle imprese ferroviarie. Come gia' previsto dal disegno di legge, il lavoratore destinatario di una indennita` di mobilita` o di indennita` o di sussidi, la cui corresponsione e` collegata allo stato di disoccupazione o di inoccupazione, decade dai trattamenti medesimi. E cio' quando, quando (...) b) non accetti una offerta di un lavoro inquadrato in un livello retributivo superiore almeno del 20% rispetto all importo lordo dell indennita` cui ha diritto (anziche' come prima previsto "inquadrato in un livello retributivo non inferiore del 20% rispetto all importo lordo dell indennita` cui ha diritto"). Ripristinata la norma che dispone a favore di disoccupati e loro familiari a carico l'esenzione dal pagamento di prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e delle altre prestazioni specialistiche sino a 35,00. Di nuova previsione la delega al Governo in materia di informazione e consultazione dei lavoratori, nonche per la definizione di misure per la democrazia Economica. 7

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