L illuminazione di ieri, oggi e domani

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2 L illuminazione di ieri, oggi e domani La luce artificiale è utilizzata da tutti e per moltissime attività. Illuminare le stanze della casa ma anche le strade, poter vedere una partita allo stadio dopo il tramonto, leggere i fumetti prima di andare a letto, illuminare l albero di Natale Un uso così intenso comporta l utilizzo di molta energia. Per questo occorre imparare a gestire le risorse energetiche! Sono questi i temi legati al rapporto tra l uomo e la luce artificiale: averla in quantità sufficiente, rispettare l ambiente e, allo stesso tempo, risparmiare. Torce e candele hanno illuminato le nostre notti per millenni ma consumavano molte materie prime (legno, cera, tessuti) per produrre poca luce. Una vera rivoluzione è l invenzione della lampadina a incandescenza: nel 1878, l americano Thomas Alva Edison riesce a costruire un bulbo di vetro con all interno un filamento di cotone che, col passaggio di corrente elettrica, si carbonizza ed emette luce! Negli anni, la struttura della lampadina è rimasta quasi inalterata, salvo l uso al posto del cotone di altri materiali che potessero aumentare la sua durata. All inizio del XX secolo in Francia viene ideata una lampada a scarica, composta da un tubo riempito da neon, un gas capace di produrre se sollecitato dall elettricità una luce costante: il consumo di energia è minore, ma lo è anche la quantità di luce prodotta. Negli anni Trenta del 900, nel bulbo vengono inserite altre sostanze (come iodio o cloro) che, surriscaldate, generano luce: sono le lampade alogene. Emettono una luce forte ma consumano molta energia. Negli anni 60 si arriva ai LED (acronimo di light emitting diode o, in italiano, diodo ad emissione luminosa), nuova tecnologia per avere tanta luce con un bassissimo consumo energetico. I Led infatti sfruttano le capacità di alcuni materiali (come il silicio) di produrre fotoni. Durano a lungo, forniscono illuminazione di qualità e hanno consumi ridotti: insomma, sono un ottima fonte di luce! Oggi ritroviamo i Led: in lampadine, lampade e faretti in barre luminose, anche flessibili nei telecomandi e nei display di lettori dvd o cd persino nelle sirene della Polizia.

3 La gestione dei rifiuti Cos è un rifiuto? Non esiste una sola risposta ma, sicuramente, la loro gestione costituisce una delle priorità nelle nostre società industrializzate, in cui la produzione di rifiuti è elevatissima. Riuscire a vedere e trattare i rifiuti come risorse può aiutarci a costruire uno sviluppo sostenibile per il nostro Pianeta. Ogni anno, in media, ogni italiano produce 700 kg di rifiuti. È il peso di una piccola auto utilitaria. Possiamo vederla come una piccola cosa ma, nel corso della nostra vita, diventa una vera e propria montagna di rifiuti. Una montagna che si moltiplica per tutti gli abitanti del Pianeta, rischiando di soffocare la Terra. Nella gestione consapevole dei rifiuti possiamo parlare di un sistema basato su tre R: Riduzione dei rifiuti, Riuso degli oggetti dopo averli utilizzati e Riciclo una volta che non è più possibile immaginarne un altro riuso. Per ogni cosa che usiamo proviamo a porci queste tre domande: posso usarne meno o in maniera più prolungata? Posso riutilizzarla? Una volta usata, posso recuperarla e dunque riciclarla in qualche modo? Questa tabella può essere utile per far capire a ogni ragazzo quali oggetti usiamo quotidianamente e possiamo trasformare in rifiuti. Tipo di rifiuto Vetro e latta/lattine Giornali, riviste, cartone Imballaggi di plastica, metallo, cartone Rifiuti organici (parte umida) Metalli (alluminio ecc.) Ognuno di questi oggetti può essere Riutilizzato più volte e Riciclato in qualcosa di utile. Dalle lattine possono rinascere delle biciclette. Dai giornali riciclati nascono anche libri! Dai gusci d uovo, dal resto del pranzo, dalle bucce delle verdure nasce un ottimo terriccio per le piante. Ogni oggetto può diventare una cosa da buttare via in modo intelligente, dandogli una seconda vita.si può infine arrivare a immaginare una società che non produca rifiuti (è la cosiddetta filosofia del rifiuti zero ): se ogni cosa che utilizziamo risponderà alle tre R, non avremo più rifiuti ma solo risorse rinnovabili.

4 L acqua, una risorsa preziosa L acqua è la sostanza più diffusa sulla Terra: occupa quasi 7/10 della superficie del nostro pianeta. Grazie alle radiazioni del Sole, l acqua evapora dal mare, dai laghi, dai fiumi e si raccoglie nell atmosfera sotto forma di vapore acqueo. Quest ultimo si condensa in forma di nuvole e poi ricade sulla superficie terrestre come pioggia, neve o grandine. Una parte dell acqua precipitata rimane in superficie, alimentando torrenti e fiumi che la riportano al mare, un altra parte si infiltra nel sottosuolo, mentre la parte restante evapora e torna nell atmosfera, completando così il suo ciclo naturale. L acqua piovana arriva ai nostri rubinetti convogliata attraverso gli acquedotti: ma il percorso non è sempre lineare. Secondo le ultime stime, le perdite dei nostri acquedotti superano il 30%. E come la usiamo? Ecco una tabella con alcuni degli usi più frequenti dell acqua e i relativi litri consumati. Ogni giorno usiamo l acqua per bere, per lavare i piatti, per fare la doccia, per tirare Farsi la doccia 80 litri Farsi un bagno in vasca 200 litri Lavare i piatti a mano 50 litri Lavare i piatti con la lavastoviglie 40 litri Lavarsi i denti 10 litri Tirare (scaricare) lo sciacquone 12 litri Lavare la macchina 200 litri Lavare i panni con lavatrice 120 litri lo sciacquone, per preparare la cena, per lavare il cane o la macchina... Condividiamo con i ragazzi l idea di fondo che per ognuna di queste azioni quotidiane (lavare i piatti, lavarsi, lavarsi i denti) ci sono sempre alternative per risparmiare acqua! Il consumo d acqua per un bagno può essere fino a quattro volte superiore rispetto a quello per una doccia; chiudere il rubinetto dell acqua mentre ci laviamo i denti può ridurre il suo consumo del 70%; azionare una lavastoviglie piena invece di lavare i piatti dopo ogni pasto può ridurre il consumo di acqua di oltre il 50%. E ancora, possiamo risparmiare acqua applicando dei frangigetto ai rubinetti di casa, installando uno sciacquone con dosaggio di scarico, annaffiando il giardino solo di sera (per evitare che l acqua evapori o danneggi le piante), non usando l acqua corrente per lavare la macchina e così via.

5 I materiali sostenibili L architettura è forse il settore più avanzato nella ricerca di nuovi e vecchi materiali sostenibili e anche quello più visibile a tutti: sono i modi in cui gli uomini costruiscono le nostre case! Alcune abitazioni tradizionali in molte parti del mondo sono costruite con materiali il cui uso non impoverisce l ambiente: il fango, l adobe (un impasto di sabbia, argilla e paglia), la paglia e il bambù. Ma i materiali sostenibili sono anche altri: ad esempio, il legno proveniente da foreste certificate, in cui il taglio degli alberi avviene in maniera controllata, senza alterare gli equilibri dell ambiente, o il legno riciclato. I materiali sostenibili sono spesso legati a tradizioni e usi dimenticati e riscoperti solo di recente. Un primo esempio è l uso del legno al posto del cemento, per costruire case che favoriscono uno scambio tra interno ed esterno capace di mantenere le stanze fresche d estate e calde d inverno. E ancora: la lana di pecora usata per isolare una stanza sia dal punto di vista termico che acustico. Oltre ad essere un materiale naturale e riciclabile, riesce ad assorbire molti inquinanti presenti nell aria. E poi ci sono soluzioni ancora più insolite, come i miceli dei funghi, usati in edilizia per coibentare i tetti! Questi materiali sono valide alternative a materiali ben più inquinanti, grazie alla riscoperta di vecchie tradizioni e a studi molti approfonditi di laboratori scientifici. Per parlare in classe di materiali sostenibili, possiamo individuare elementi più semplici e per i ragazzi della scuola forse più quotidiani. Un oggetto su tutti: un quaderno. La carta utilizzata per produrre un quaderno può essere ottenuta: usando alberi di foreste, rischiando di impoverire la Terra usando cellulosa proveniente da alberi coltivati per tale scopo da materiali rinnovabili, non inquinanti e sostenibili come foglie secche, fazzoletti usati, bucce di frutta Un esempio di materiale innovativo e rinnovabile utilizzato per produrre la carta è quello creato in Trentino Alto-Adige, dove alcuni scienziati hanno ideato la cartamela, un materiale elaborato dal riciclo di bucce e di torsoli di mela raccolti nelle mense scolastiche e aziendali della zona. Davvero sostenibile!

6 Vieni su: leggi il regolamento completo e partecipa con la tua classe al gioco a premi At home. La casa sostenibile! Rispondendo a divertenti quiz su temi legati alla sostenibilità e scrivendo un racconto originale, la tua classe potrà vincere un bellissimo premio! I premi in palio: Per le 2 classi vincitrici a livello nazionale: una giornata in un Oasi del WWF Per i 40 vincitori a livello locale: un buono d acquisto IKEA da 150 euro! Buon lavoro e buon divertimento! Progettazione editoriale: Giunti Progetti Educativi S.r.l., Firenze Testi: Leonardo Sacchetti Illustrazioni e progetto grafico: Studio Tondoquadro CM 66073E Inter IKEA Systems B.V. 2015