Assessorato Ambiente, Parchi ed Aree Protette, Energia, Risorse idriche, Acque Minerali e Termali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Assessorato Ambiente, Parchi ed Aree Protette, Energia, Risorse idriche, Acque Minerali e Termali"

Transcript

1 PROGETTO RECUPERO: come sono stati utilizzati i rifiuti raccolti differenziatamente in Piemonte nel 2006

2 Assessorato Ambiente, Parchi ed Aree Protette, Energia, Risorse idriche, Acque Minerali e Termali Direzione Ambiente Direttore: Ing. Salvatore DE GIORGIO Coordinamento generale: Agata MILONE A cura di: Claudia BIANCO, Clizia BONACITO, Fabio SARZI AMADE Ha collaborato: l Osservatorio Regionale Rifiuti Si ringraziano l ARPA Piemonte, il CONAI e i Consorzi di filiera, il COBAT, IPLA, le piattaforme, i centri di stoccaggio e le aziende recuperatrici che hanno collaborato per la realizzazione del progetto. La presente pubblicazione è reperibile sul sito internet: Elaborazione dati novembre 2008.

3 PREMESSA Al terzo compleanno del Progetto Recupero la bella notizia è che non ci sono sorprese: migliora sensibilmente la percentuale di rifiuti differenziati avviati al recupero, cioè a nuova vita, arrivando al 90% del totale raccolto di carta, vetro, legno, metallo, plastica e organico. Se mai ce ne fosse ancora bisogno, in Piemonte, il luogo comune che si differenzia a casa e poi tutto finisce in discarica è più che mai falso. I dati del monitoraggio ci confermano, ancora una volta, che il comparto produttivo piemontese, chiamato a gestire questo importante tassello di economia ambientale, funziona e funziona bene: le aziende di recupero rappresentano una filiera via via più rilevante, con potenzialità di incremento ancora spendibili. In un momento di crisi, questa è una notizia doppiamente virtuosa, tanto sul piano economico, quanto su quello ambientale. Naturalmente questo elemento va letto nel quadro globale: occorre proseguire su questa strada, differenziando di più e meglio, ma lavorando parallelamente verso la riduzione complessiva di rifiuto prodotto, soprattutto per la parte non recuperabile. Così facendo si darà nutrimento tanto al lavoro quanto all ambiente. Nicola de Ruggiero Assessore all Ambiente della Regione Piemonte

4

5 INTRODUZIONE... 5 MODALITÀ DI ACQUISIZIONE DATI... Conai - quadri convenzioni in Piemonte al 31 dicembre FLUSSO DEI RIFIUTI CARTACEI Destinazione Dei Rifiuti Cartacei Raccolti In Piemonte Nel Approfondimento: Cost-Benefit Analys Sulla Rd Della Carta FLUSSO DEI RIFIUTI VETROSI Destinazione dei rifiuti vetrosi raccolti in piemonte nel Approfondimento: Il processo produttivo: la vetreria FLUSSO DEI RIFIUTI LEGNOSI Destinazione dei rifiuti legnosi raccolti in piemonte nel FLUSSO DEI RIFIUTI METALLICI Destinazione dei rifiuti metallici raccolti in piemonte nel FLUSSO DEI RIFIUTI PLASTICI Destinazione dei rifiuti plastici raccolti in piemonte nel Approfondimento: Analisi merceologiche dei rifiuti plastici FLUSSO DELLA FRAZIONE ORGANICA Destinazione dei rifiuti organici raccolti in piemonte nel FLUSSO BATTERIE ESAUSTE SINTESI E CONCLUSIONI... 91

6

7 INTRODUZIONE La Regione Piemonte, al fine di sensibilizzare l opinione pubblica sull importanza della raccolta differenziata dei rifiuti e del successivo recupero dei materiali, ha sviluppato uno studio permanente, denominato Progetto Recupero, che si prefigge di verificare che i rifiuti urbani, raccolti differenziatamente dal servizio pubblico in Piemonte, siano effettivamente recuperati. Tale verifica è effettuata per ognuno dei 22 Consorzi di bacino ai quali compete il governo della raccolta dei rifiuti urbani - attraverso la mappatura completa dei flussi delle diverse frazioni merceologiche dei rifiuti, dalla raccolta al recupero. La mappatura dei flussi dei rifiuti e la verifica che essi siano effettivamente recuperati sono elementi importanti per incentivare il cittadino ad effettuare la raccolta differenziata. Per attivare uno scambio di dati ed informazioni relativi alla raccolta ed al recupero degli imballaggi, è stato firmato, nel novembre 2005 e rinnovato nel 2008, un protocollo d intesa con il CONAI Nazionale Imballaggi che ha coinvolto anche i Consorzi di filiera CIAL (alluminio), CNA (acciaio), COMIECO (carta), COREVE (vetro), COREPLA (plastica), RILEGNO (legno). Inoltre, nel giugno 2006, è stato firmato con il COBAT (consorzio obbligatorio delle batterie al piombo esauste) un protocollo d intesa finalizzato a favorire la raccolta ed il successivo riciclo delle batterie al piombo esauste conferite dai cittadini attraverso il circuito tradizionale della raccolta dei rifiuti urbani o abbandonate. A tale scopo il COBAT propone ai soggetti che gestiscono la raccolta dei rifiuti urbani la sottoscrizione di una convenzione, con la quale si impegna ad attivare un servizio gratuito di ritiro e successivo avvio al riciclo delle batterie al piombo esauste recuperate sul territorio comunale e/o consortile. Sono escluse dall accordo le batterie al piombo esauste prodotte nell ambito di attività imprenditoriali (elettrauto, officine, ecc.), in quanto della loro gestione sono responsabili gli stessi produttori. I protocolli d intesa citati hanno l obiettivo di incrementare, sul territorio regionale, la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio e delle batterie esauste e facilitarne l avvio al riciclo ed al recupero presso riciclatori o recuperatori presenti sul territorio nazionale. Progetto Recupero è stato attivato nel 2005, con la mappatura dei flussi dei rifiuti cartacei e vetrosi raccolti nel 2003 e della frazione organica raccolta nel Il primo anno è stato dedicato soprattutto alla definizione degli strumenti che permettono di ottenere le informazioni necessarie per fare chiarezza sulle varie tappe effettuate dal rifiuto prima di arrivare alla destinazione finale. 5

8 Nel 2006 la ricerca, oltre che ai rifiuti cartacei e vetrosi, è stata estesa ai rifiuti plastici, metallici e legnosi raccolti dal servizio pubblico nel Nel 2007 è stato verificato l effettivo recupero delle 6 tipologie di rifiuto raccolte differenziatamente dal servizio pubblico nel 2005 (carta, vetro, plastica, legno, metallo e frazione organica), con uno specifico approfondimento in merito alla quantificazione dei materiali estranei ancora presenti nei rifiuti o nelle materie prime seconde (mps) destinati ai recuperatori finali, quali cartiere, impianti di compostaggio, granulatori dei polimeri plastici, pannellifici. La ricerca è stata arricchita, inoltre, con i dati di recupero delle batterie esauste forniti dal COBAT. I risultati delle analisi condotte hanno dimostrato che, mediamente, il 90% dei rifiuti raccolti differenziatamente in Piemonte negli anni sono stati recuperati e solo il 10%, costituito da materiali estranei e scarti di selezione, è stato avviato a smaltimento. I risultati di Progetto Recupero (dati di recupero delle diverse tipologie di rifiuti e mappatura dei flussi) sono consultabili sul sito internet della Regione Piemonte La presente relazione è relativa alla verifica dell avvenuto recupero dei rifiuti cartacei, vetrosi, plastici, metallici, legnosi, della frazione organica e degli accumulatori al piombo raccolti differenziatamente in Piemonte nel L analisi e la mappatura dei flussi è stata effettuata con le stesse modalità utilizzate per i rifiuti raccolti nel Nel corso del 2007 e 2008, per divulgare i risultati dello studio, è stata avviata una campagna di comunicazione che ha previsto, oltre alla distribuzione di materiali divulgativi e alla diffusione dei dati on-line, anche numerosi incontri con i tecnici dei Consorzi di Bacino, delle Province e dei Comuni della Regione Piemonte, con notevole riscontro presso gli enti interessati. Questi in sintesi sono alcuni numeri delle campagne di comunicazione del 2007 e del 2008: 5 mostre itineranti in 65 diverse sedi espositive, per un totale di 780 giorni di esposizione della mostra (tra cui un mese a Torino, 6 settimane ad Alessandria, un mese ad Asti, due settimane a Biella, Cuneo, Novara, Verbania e Vercelli). Gli Enti locali hanno organizzato, in molti casi, visite della mostra da parte delle scuole. La presenza della mostra è stata anche di richiamo per i media locali che hanno così diffuso i risultati del progetto; banner su 115 portali istituzionali con link al sito della Regione Piemonte-Progetto recupero (hanno inserito il banner sul proprio sito web tutte le amministrazioni provinciali, tutte le città capoluogo di Provincia e altri comuni per complessivi abitanti) ; 6

9 34 incontri di presentazione dei risultati del progetto, per un totale di 81 enti e oltre 600 tecnici e amministratori incontrati; 61 kit di materiale informativo distribuiti nei principali Comuni della Regione (manifesti, pieghevoli informativi sintetici, opuscoli per addetti del settore, cd con materiali). Questi primi 2 anni di campagna di comunicazione sono stati incentrati non solo sul comunicare le percentuali di recupero dei rifiuti, ma anche a fare capire ai cittadini che i rifiuti - dal cassonetto al recupero finale - possono essere oggetto di numerosi passaggi, che il riciclo ed il recupero dei rifiuti hanno bisogno di grande organizzazione e che, affinché vadano a buon fine, è fondamentale la buona qualità del rifiuto raccolto, perché gli errati conferimenti di pochi cittadini possono vanificare gli sforzi di molti altri. La campagna proseguirà nel 2009 con l aggiornamento dei dati on-line, con nuovi materiali divulgativi, con la possibilità di ottenere informazioni sul recupero dei rifiuti chiamando il numero verde della Regione Piemonte e con l allestimento di info-stand presso mercati e/o fiere delle principali città piemontesi. I materiali delle campagne di comunicazione 2007, 2008 e 2009 sono consultabili sul sito internet della Regione Piemonte: 7

10 ALTRI PROGETTO RECUPERO? E stata realizzata una breve indagine sull esistenza di studi analoghi a Progetto Recupero attivati da altre regioni italiane e paesi europei. Indagini sull effettivo recupero dei rifiuti urbani raccolti differenziatamente sono stati effettuati dalla Provincia di Torino e dall ARPA Veneto. Per approfondimenti si vedano i seguenti siti internet: Anche l ARPA Liguria, nell ambito di un progetto di educazione ambientale, sta lavorando sul percorso dei rifiuti oggetto di raccolta differenziata. Dall analisi dei documenti fin ora raccolti, sembra che non ci siano altri studi che come Progetto Recupero effettuino una mappatura dei flussi così completa, che abbina a singole realtà territoriali, i quantitativi raccolti e recuperati dei rifiuti della raccolta differenziata e la relativa destinazione. La normativa italiana non stimola l individuazione dell effettivo recupero e delle aziende produttrici di beni in materiale riciclato che permetterebbe di avere la tracciabilità dei rifiuti dalla loro produzione fino al loro riutilizzo. Allo stesso tempo però, viene richiesto alle pubbliche amministrazioni di acquistare beni in materiale riciclato proveniente da raccolta differenziata. Infatti il D.M. 203/2003 Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo, che potrebbe dare una spinta in tal senso, è pressoché rimasto inapplicato. In aiuto all attuazione di questo decreto l APAT ha avviato un progetto denominato Studio finalizzato all individuazione delle modalità operative per la rintracciabilità delle filiere interessate dal D.M. 203/2003 che ha come fine l individuazione delle informazioni essenziali per costruire la rintracciabilità richiesta dal suddetto decreto, validare l intera filiera dei manufatti ammessi al repertorio del Riciclaggio, pervenire alla reale attuazione delle disposizioni legislative e creare un effettivo sbocco di mercato ai materiali, beni e manufatti iscritti al Repertorio. Lo studio dell APAT intende analizzare più filiere di riciclaggio per individuare un numero di prodotti e di aziende significativo ai fini della realizzazione di un progetto pilota che consenta di determinare le informazioni necessarie per la certificazione della filiera, dai rifiuti e/o materie prime seconde ai materiali e ai nuovi beni e manufatti. L obiettivo finale dello studio è quello di realizzare uno strumento idoneo a seguire il percorso dei rifiuti dai Centri di Selezione ai produttori di manufatti e beni, fotografando in un sistema informativo tutte le trasformazioni e i processi produttivi che li interessano attraverso tutte le aziende della filiera. APAT ipotizza che i risultati dello studio saranno disponibili nel corso del Si segnala, infine, che la L. 210/08 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 novembre 2008, n.172, recante misure straordinarie per fronteggiare l emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, nonché misure urgenti di tutela ambientale, all art.2-bis enuncia che il Sottosegretario di Stato, in collaborazione con l ARPA Campania, avvia un progetto pilota per garantire la piena tracciabilità dei rifiuti, al fine di ottimizzare la gestione integrata dei rifiuti stessi. 8

11 MODALITÀ DI ACQUISIZIONE DATI Per lo svolgimento di Progetto Recupero, la Regione Piemonte ha ritenuto opportuno utilizzare esclusivamente banche-dati certe e validate e quindi si è basata su dati di produzione dei rifiuti urbani relativi al 2006 acquisiti ed elaborati dall Osservatorio Regionale Rifiuti tramite la RUPAR (Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale) e sui dati dei MUD dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali (modello di dichiarazione ambientale sulla gestione dei rifiuti). I dati dell Osservatorio Regionale Rifiuti sono serviti come riferimento, tuttavia i quantitativi delle varie tipologie di rifiuti raccolte dal servizio pubblico, oggetto di analisi del flusso (dalla produzione al recupero finale), sono stati individuati analizzando i MUD compilati dai Comuni o dai Consorzi di Bacino o dalle aziende che svolgono il servizio di raccolta e che non contengono i rifiuti assimilati agli urbani non gestiti dal Comune/ (presenti, invece, nei dati dell Osservatorio Regionale Rifiuti). Pertanto, confrontando i dati quantitativi di produzione dei rifiuti del presente Progetto con quelli dell Osservatorio Regionale Rifiuti possono emergere alcune discrepanze. L Osservatorio Regionale Rifiuti è in grado, inoltre, di acquisire i dati entro l anno successivo a quello di produzione dei rifiuti, mentre i dati MUD sono resi disponibili dal Catasto rifiuti circa due anni dopo rispetto all anno di produzione dei rifiuti, a causa di una specifica procedura di validazione dei dati. Per tale motivo la verifica dell avvenuto recupero dei rifiuti attraverso la mappatura dei flussi è effettuata due anni dopo rispetto all anno di produzione dei rifiuti. Con tale procedura, peraltro, i dati sono acquisiti a consuntivo, dopo l effettuazione del recupero dei rifiuti. I dati di raccolta dei rifiuti cartacei, vetrosi, legnosi, metallici e plastici sono stati anche confrontati ed integrati con quelli forniti dai Consorzi di Filiera (COMIECO imballaggi cellulosici, COREVE imballaggi vetrosi, COREPLA imballaggi in plastica, RILEGNO imballaggi in legno, CIAL imballaggi in alluminio e CNA imballaggi in acciaio). L analisi dei MUD dei rifiuti urbani ha permesso di individuare, oltre ai quantitativi dei rifiuti urbani prodotti e raccolti presso le utenze domestiche dal servizio pubblico, anche la prima piattaforma di stoccaggio e/o di lavorazione alla quale il rifiuto è stato conferito. Con l analisi dei MUD dei rifiuti speciali - compilati dalle prime piattaforme alle quali sono stati destinati i rifiuti urbani differenziati - sono stati ricostruiti i successivi passaggi dei rifiuti, finché rimangono tali e non diventano materia prima secondaria: 9

12 generalmente, infatti, dopo la pulizia iniziale effettuata presso la prima piattaforma, il rifiuto prosegue il suo percorso come materia prima secondaria, e quindi non è più contemplato nella dichiarazione annuale dei MUD. In questi casi, nella individuazione dei passaggi successivi, ci si è avvalsi dei dati forniti dai Consorzi di Filiera e sono state contattate direttamente le singole aziende/piattaforme ed i successivi recuperatori sia per la verifica dei quantitativi in ingresso ed uscita, sia per conoscere la tipologia di lavorazione effettuata sui rifiuti e le percentuali di materiali di scarto che ne derivano. In alcuni casi, infine, i rifiuti sono consegnati direttamente dal raccoglitore al recuperatore finale che effettuerà da sé le operazioni di pulizia, e quindi, tramite i MUD sia dei rifiuti urbani che dei rifiuti speciali, è stato possibile individuarne il percorso. Nel successivo quadro sono indicati, per il 2006, il numero di soggetti convenzionati con i Consorzi di Filiera degli imballaggi, la popolazione servita e il numero di comuni serviti. 10

13 CONAI - quadri convenzioni in PIEMONTE al 31 dicembre 2006 CARTA - COMIECO PLASTICA - COREPLA VETRO - COREVE PROV. N Sogg. Conv. N Abitanti coperti % Popolazione coperta N Comuni serviti % Comuni serviti N Sogg. Conv. N Abitanti coperti % Popolazione coperta N Comuni serviti % Comuni serviti N Sogg. Conv. N Abitanti coperti % Popolazione coperta N Comuni serviti % Comuni serviti AL % % % % % % AT % % % % % 34 29% BI % 78 95% % % % 19 23% CN % % % % % % NO % % % 81 92% % 80 91% TO % % % % % % VB % 71 92% % % % 77 99% VC % 80 93% % 79 92% % 35 41% Totale % % % % % % ACCIAIO - CNA ALLUMINIO - CIAL LEGNO RILEGNO PROV. N Sogg. Conv. N Abitanti coperti % Popolazione coperta N Comuni serviti % Comuni serviti N Sogg. Conv. N Abitanti coperti % Popolazione coperta N Comuni serviti % Comuni serviti N Sogg. Conv. N Abitanti coperti % Popolazione coperta N Comuni serviti % Comuni serviti AL % % % % % % AT % % % % % % BI % 11 13% % 2 2% % % CN % % % % % % NO % 87 99% % 35 40% % % TO % % % % % % VB % 43 56% % 46 60% % 45 58% VC % 49 57% % 31 36% % 1 1% Totale % % % % % % 11

14

15 FLUSSO DEI RIFIUTI CARTACEI 2006 I rifiuti cellulosici, dopo la raccolta differenziata, vengono conferiti ad aziende, di seguito indicate come piattaforme, nelle quali possono essere o solamente stoccati, in attesa della successiva destinazione, oppure separati dai materiali estranei, erroneamente conferiti dai cittadini, e suddivisi in giornalame ed imballaggi destinati alle cartiere specializzate nel loro riciclo (non avviene recupero energetico, ma solo di materia e quindi si parla di riciclo). Il materiale lavorato in uscita dalle piattaforme, se adeguatamente selezionato, non è più un rifiuto ma viene denominato materia prima secondaria (MPS) e quindi diventa una risorsa vera e propria per le cartiere destinatarie. In alcuni casi, se la vicinanza lo rende conveniente, il rifiuto cartaceo viene conferito dai raccoglitori direttamente alle cartiere che provvedono alle operazioni di pulizia e selezione. Presso le cartiere, i rifiuti cellulosici o mps vengono ulteriormente ripuliti ed immessi nel ciclo produttivo, che prevede che siano mescolati con fibra vergine in percentuali diverse a seconda del prodotto che deve essere realizzato. Tabella 1 Rifiuti cartacei raccolti dal servizio pubblico nel 2006, riscontrati nei MUD e dei quali è stato accertato il riciclo. PROV Residenti 2006 ton raccolte dal servizio pubblico kg/ab anno raccolti ton recuperate kg/ab anno recuperati % recupero AL , ,5 95% AT , ,7 92% BI , ,0 96% CN , ,9 96% NO , ,7 95% TO , ,8 97% VB , ,4 95% VC , ,0 99% Reg. Piemonte 2006 Reg. Piemonte 2005 Reg. Piemonte , ,4 96% , ,4 92% , ,4 98% 1 Il rifiuto cartaceo effettivamente raccolto in Provincia di Alessandria è pari a t, ovvero 42 kg/ab/anno. Per il quantitativo mancante non è stato possibile verificare l effettivo avvio a recupero. 2 Il rifiuto cartaceo effettivamente raccolto in Provincia di Cuneo è pari a t, ovvero 50 kg/ab/anno. Per il quantitativo mancante non è stato possibile verificare l effettivo avvio a recupero. 13

16 Il quantitativo di rifiuto cartaceo raccolto dal servizio pubblico nel 2006 in Piemonte, per il quale è stato possibile verificare l effettivo avvio a riciclo, è pari a ton. Di questo il 4% era costituito da materiali estranei riscontrati dagli operatori del ciclo del recupero della carta nelle fasi di selezione e pulizia, e quindi sono state effettivamente riciclate ton (tabella 1). Dall analisi dei MUD dei rifiuti urbani del 2006 sono state riscontrate ton di rifiuti cartacei raccolti, ma per circa ton non è stato possibile verificare l avvio a recupero da parte delle piattaforme di selezione, in quanto alcune aziende non hanno fornito informazioni sui successivi destinatari e sui materiali estranei riscontrati. A livello regionale, rispetto ai dati relativi ai rifiuti cartacei raccolti nel 2004 e nel 2005, si evidenzia l incremento del quantitativo pro capite raccolto e riciclato (+10,2 kg/ab/a raccolti e +9 kg/ab/a riciclati rispetto al 2004). Si ritiene che l aumento del quantitativo raccolto e riciclato sia imputabile principalmente al passaggio alla raccolta porta a porta in molti Comuni piemontesi, mentre la variazione della percentuale di recupero è da imputare sia ad un miglioramento della qualità del rifiuto raccolto ma anche a perfezionamenti nella metodologia di acquisizione dei dati. Per quel che riguarda l utilizzo di carta da macero, in Italia esiste, potenzialmente, un buon margine di incremento in particolare per il settore delle carte grafiche e delle carte per usi igienico-sanitari. Il tasso di utilizzo di maceri nella produzione di carta per uso grafico è di circa il 12% in Italia, a fronte di circa il 26% della media dei paesi europei, mentre il tasso di utilizzo nelle carte per usi igienici è inferiore al 20% a fronte di una media europea di circa il 50%. In Italia, invece, è più elevato il tasso di utilizzo per la produzione di cartone. Fonte: «Il riciclo ecoefficiente» Edizioni Ambiente 2008 La destinazione finale del rifiuto cartaceo è costituita per il 99,5% da cartiere, per lo 0,5% da impianti di compostaggio. La carta e il cartone provenienti da RD urbana piemontese sono stati utilizzati dalle cartiere per produrre (figura 5): carta per cartoni ondulati e scatole (66%): la produzione di carta per produrre lo strato interno dei cartoni richiede una bassa qualità del macero utilizzato e quindi la possibilità di utilizzare quello proveniente da raccolta differenziata urbana al 100%; la produzione di carta per cartoncino patinato prevede l utilizzo di macero proveniente da raccolta differenziata urbana in percentuale variabile dal 35% al 70% in base alla qualità che si deve ottenere; carta da giornale (14%): la percentuale di utilizzo del macero da raccolta differenziata arriva anche al 100%, in relazione al grado di bianco che viene richiesto; cartone per anime e tubi (19%) come supporto di avvolgimento di altri beni 14

17 (carta, plastica, imballaggi flessibili, nastri adesivi, tessili): la percentuale di utilizzo del macero da raccolta differenziata varia dal 70% al 100%, in base alla qualità del prodotto che deve essere ottenuto. Figura 5 Caratteristica fondamentale del flusso del recupero di carta e cartone è la proprietà di tale circuito di essere a catena chiusa. Ciò significa che i nuovi beni di consumo che vengono prodotti dal materiale riciclato, ovvero nuovamente carta e cartone, a fine vita, saranno nuovamente rifiuti che alimenteranno lo stesso ciclo. In realtà però, nonostante la ciclicità del sistema, non va trascurato che, differentemente da altri materiali, che possono essere riciclati infinite volte, la lavorazione della carta da macero comporta ogni volta una perdita di fibre. Tenuto conto, pertanto, del progressivo deterioramento delle prestazioni determinato dal riciclo, la stessa carta da macero può essere riutilizzata per un numero limitato di volte (circa 7). Come anticipato, la carta da macero perde progressivamente le caratteristiche di resistenza meccanica e possiede requisiti prestazionali via via minori. Come conseguenza è possibile individuare un percorso a cascata che consente di passare dalla carta per usi grafici di alta qualità, o dalla carta kraft, che presenta forti resistenze allo strappo, alla carta da giornali, al cartoncino per alimenti secchi (pasta o biscotti), al cartone ondulato, fino al vassoio per uova, frutta o verdura che sono prodotti con l utilizzo di fibre pressate che hanno perso ormai gran parte della loro consistenza. 15

18 Le cartiere sono impianti industriali nei quali si producono carta e cartone. La carta è sostanzialmente una sottile pellicola composta da cellulosa e additivi che si ottiene facendo filtrare attraverso un telo permeabile una miscela di acqua e cellulosa e poi pressando con una serie di rulli ed essicando il prodotto così ottenuto. Le fibre che derivino da materie vergine o da carta da macero vengono gettate in una grande vasca piena di acqua di un apposito macchinario chiamato pulper che ha la funzione di separare tra loro le fibre mediante potenti pale rotanti che creano un moto vorticoso che provoca lo sfaldamento del material introdotto riducendolo in fibre elementari. Il prodotto finale è una poltiglia di fibre in sospensione acquosa al 2-4 % il che significa che per ogni parte di fibra ce ne sono fino a 98 di acqua. I diversi mix di materie vergini e carta da macero che si immettono nel pulper variano a seconda delle diverse tipologia di carta che si vogliono ottenere. In certi casi come per alcune carte e cartoni per imballaggio (come il cartone ondulato) si può utilizzare anche solo macero senza ricorrere a fibre vergini. Dopo lo spappolamento, la carta da macero è sottoposta a trattamenti specifici che eliminano l inchiostro e le impurità grossolane. A questa miscela di acqua e fibra viene aggiunta una quantità proporzionale di additivi a seconda della resistenza che si vuol dare al prodotto. Alcuni tipi di carta sono composti da diversi strati ciascuno dei quali viene prodotto nel modo appena esposto. Cartone e cartoncino vengono prodotti nello stesso modo solo dando alla pellicola uno spessore maggiore che vengono accoppiati prima dell essicamento. L impasto diluito esce da una cassa di afflusso perde la maggiore parte della sua acqua per scolamento ed attraverso la tela della macchina continua sulla quale si forma il foglio. Questo è trasportato attraverso alcune presse che spremono altra acqua ed infine riscaldato nella seccheria fino all eliminazione quasi completa dell acqua residua. Il foglio ottenuto viene avvolto in una bobina che successivamente verrà tagliata e preparata in diversi formati. La carta ottenuta ha come caratteristica fisiologica una percentuale di umidità pari a circa il 10% del peso. Le bobine e le carte in formato vengono dalle cartiere consegnate per ulteriori lavorazioni a cartotecniche, scatolifici e sacchettifici ad aziende che trasformano la materia prima cartacea in imballaggio o ad ulteriori aziende per lavorazioni relative ad altri utilizzi. Fonte: COMIECO Nella tabella 2 si dettagliano i quantitativi raccolti e riciclati per ciascun di Bacino, i centri di selezione/stoccaggio e i riciclatori finali. 16

19 Tabella 2 Flusso dei rifiuti cartacei dettagliato per di Bacino anno PROV di Bacino Residenti 2006 Ton raccolte kg/ab raccolti Centro di selezione/ stoccaggio Recuperatori ton recuperate kg/ab recuperati % REC CARTIERA BORMIDA spa (SV) PKARTON spa (CN) Alessandrino ,4 ARAL spa (AL) NINE DRAGONS PAPER INDUSTRIES CO.LTD (CHINA) ,8 97% CARTIERA DI BOSCO MARENGO spa (AL) ALESSANDRIA CCR Casalese ,5 COSMO spa (AL) IMP. COMPOSTAGGIO - ARAL (AL) A. MERATI & C. CARTIERA DI LAVENO spa (VA) MONDI CARTONSTRONG srl (MI) SACCHETTIFICIO CARTIERA BONINO sas (TO) ,5 92% CSR Ovadese ,5 SRT spa (AL) CARTIERA DI BOSCO MARENGO spa (AL) ,5 94% ASTI CBRA Astigiano ,7 GAIA spa (AT) F.LLI SCARAMPI snc (AT) CO.FI.R. sas (AT) F.G. RICICLAGGI srl (SV) BENASSI srl (CN) PKARTON spa (CN) CARTIERA DI CADIDAVID srl (VR) IND. CARTARIA PIERETTI spa (LU) CARTIERE MODESTO CARDELLA spa (LU) CARTIERA DI BOSCO MARENGO spa (AL) CARTIERA BORMIDA spa (SV) ,7 92% BIELLA COSRAB Biellese ,1 S.E.A.B. spa (BI) BERGADANO sas (BI) CARTIERA FORNACI spa (VA) CARTIERE ENRICO CASSINA snc (TO) CARTIERE SACI spa (VR) ,0 96% ACEM Monregalese ,8 L.P.R.2000 srl (CN) CARTAFIN snc (CN) F.G. RICICLAGGI srl (SV) CO.FI.R. sas (AT) CARTIERA BORMIDA spa (SV) PKARTON spa (CN) CARTIERA DI BOSCO MARENGO spa (AL) CARTIERE MODESTO CARDELLA spa (LU) ,0 98% CUNEO CEC Cuneese ,4 CARTAFIN snc (CN) CARTIERA DI VOGHERA srl (PV) CARTIERE ENRICO CASSINA snc (TO) PKARTON spa (CN) ,7 96% COABSER Albese Braidese ,4 BENASSI srl (CN) SISEA srl (CN) IND. CARTIERA PIERETTI spa (LU) CARTIERA BORMIDA spa (SV) CARTIERA ICC spa (VR) CARTIERA BORMIDA spa (SV) ,5 97% CSEA Saluzzese ,4 CARTAFIN snc (CN) DEMOLLI INDUSTRIA CARTARIA spa (TO) PKARTON spa (CN) ,0 95% 3 Il rifiuto cartaceo effettivamente raccolto dal Alessandrino è pari a 8058 t, ovvero 54 kg/ab/anno. Per il quantitativo mancante non è stato possibile verificare l effettivo avvio a riciclo. 4 Il rifiuto cartaceo effettivamente raccolto dal CSR è pari a 7399 t, ovvero 35 kg/ab/anno. Per il quantitativo mancante non è stato possibile verificare l effettivo avvio a riciclo. 5 Il rifiuto cartaceo effettivamente raccolto dal ACEM è pari a 4340 t, ovvero 46 kg/ab/anno. Per il quantitativo mancante non è stato possibile verificare l effettivo avvio a riciclo. 6 Il rifiuto cartaceo effettivamente raccolto dal COABSER è pari a 8796 t, ovvero 54 kg/ab/anno. Per il quantitativo mancante non è stato possibile verificare l effettivo avvio a riciclo. 17

20 PROV di Bacino Residenti 2006 Ton raccolte kg/ab raccolti Centro di selezione/ stoccaggio Recuperatori ton recuperate kg/ab recuperati % REC CBBN Basso Novarese ,4 ASSA spa (NO) RENO DE MEDICI spa (MI) S.K.M. snc (NO) RENO DE MEDICI spa (MI) CARTIERA DI VOGHERA srl (PV) ,0 92% NOVARA CMN Medio Novarese ,9 F.LLI GARGIULO sas (NO) COOP. SOCIALE RISOR- SE srl (VB) VESCOVO ROMANO snc (VC) CARTIERA DI BOSCO MARENGO spa (AL) CARTIERA PIERETTI spa (LU) RENO DE MEDICI spa (BL) BORMIO spa (CO) CARTIERA OLONA sas (VA) DEMOLLI INDUSTRIA CARTARIA spa (TO) ,0 98% ACEA Pinerolese ,4 CARTIERE ENRICO CASSINA snc (TO) CARTIERE ENRICO CASSINA snc (TO) ,6 98% CCS Chierese ,0 EFFE ERRE DI FIORASO RECUPERI snc (TO) PKARTON spa (CN) CARTIERA BORMIDA spa (SV) CARTIERA DI VOGHERA srl (PV) CARTONIFICIO SANDRESCHI srl (LU) ,9 91% COVAR 14 Torino Sud ,9 C.M.T. AMBIENTE srl (TO) CARTIERA DI CADIDAVID srl (VR) CARTIERA DI COLOGNO spa (MI) ,0 94% BORMIO spa (CO) CADOS Dora-Sangone ,2 CARTAMACERO sas (TO) C.M.T. spa (TO) DEMOLLI INDUSTRIA CARTARIA spa (TO) BURGO GROUP spa (MN) CARTIERA DI COLOGNO spa (MI) ,4 95% CARTIERA DI CADIDAVID srl (VR) TORINO BACINO 16 Torino Nord ,4 CARTAMACERO sas (TO) ITALMACERI srl (TO) VESCOVO ROMANO snc (VC) BORMIO spa (CO) DEMOLLI INDUSTRIA CARTARIA spa (TO) BURGO GROUP spa (MN) SCA PACKAGING ITALIA spa (LU) ,4 95% CISA Ciriecese ,0 TURIN CARTA srl (TO) CA.MA. Snc (TO) CARTAMACE RO sas (TO) DEMOLLI INDUSTRIA CARTARIA spa (TO) ,1 98% BURGO GROUP spa (MN) SCA PACKAGING ITALIA spa (LU) CCA Canavesano ,7 ITALMACERI srl (TO) A.S.A. (TO) VESCOVO ROMANO snc (VC) BORMIO spa (CO) CARTIERA DI BOSCO MARENGO spa (AL) DEMOLLI INDUSTRIA CARTARIA spa (TO) ADDA ONDULATI spa (LC) ,7 97% CARTIERA OLONA sas (VA) CARTIERE ENRICO CASSINA snc (TO) 18

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,

Dettagli

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato

Dettagli

L Accordo Quadro Anci-Conai e la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio

L Accordo Quadro Anci-Conai e la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio Levanto, 9 luglio 2015 L Accordo Quadro Anci-Conai e la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio Pierluigi Gorani Area Rapporti con il Territorio Gli imballaggi Una parte del problema 2 La crescita del

Dettagli

Il Caso di Studio del Vetro

Il Caso di Studio del Vetro Centro Studi e Ricerche MatER Materia & Energia da Rifiuti Il Caso di Studio del Vetro Riciclaggio e Ciclo di Recupero INDICE 1. INTRODUZIONE...3 2. IL RICICLAGGIO DEL VETRO...4 3. IL RUOLO DEL COREVE...5

Dettagli

Rifiuti: da problema a risorsa

Rifiuti: da problema a risorsa CONSORZIO NAZIONALE PER IL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DI BENI A BASE DI POLIETILENE Rifiuti: da problema a risorsa Nota illustrativa sul ciclo di gestione dei rifiuti in Italia CHE COSA SONO I RIFIUTI? Un

Dettagli

Documentazione del lavoro di scienze sul Riciclo della carta

Documentazione del lavoro di scienze sul Riciclo della carta Documentazione del lavoro di scienze sul Riciclo della carta Le classi IV della scuola Conti hanno aderito all iniziativa RicicloAperto 2010 proposto dalla Comieco per sensibilizzare i bambini all utilità

Dettagli

ELABORATO 2 - UTILIZZO DI BENI, STRUTTURE E SERVIZI DI TERZI

ELABORATO 2 - UTILIZZO DI BENI, STRUTTURE E SERVIZI DI TERZI 2 ELABORATO 2 - UTILIZZO DI BENI, STRUTTURE E SERVIZI DI TERZI 2.1 PREMESSA... 3 2.2 SMALTIMENTO RIFIUTI URBANI NON DIFFERENZIATI... 3 2.3 RACCOLTA, SELEZIONE E RECUPERO MULTIMATERIALE... 4 2.4 RACCOLTA,

Dettagli

Il trattamento di recupero dei materiali che dà più valore alla raccolta differenziata

Il trattamento di recupero dei materiali che dà più valore alla raccolta differenziata Il trattamento di recupero dei materiali che dà più valore alla raccolta differenziata SRI SOCIETA RECUPERO IMBALLAGGI SRI è il punto di avvio di un ciclo di valorizzazione che porta alla creazione di

Dettagli

Dicomano 5 Giugno 2015. Mauro Moretti Amministratore Delegato Centro Raccolta Cento Materie Srl Terranuova Bracciolini (AR

Dicomano 5 Giugno 2015. Mauro Moretti Amministratore Delegato Centro Raccolta Cento Materie Srl Terranuova Bracciolini (AR Dicomano 5 Giugno 2015 Mauro Moretti Amministratore Delegato Centro Raccolta Cento Materie Srl Terranuova Bracciolini (AR Il ciclo (e riciclo) della carta Raccolta - Riciclo - Recupero la carta: produzione

Dettagli

La gestione integrata dei rifiuti di imballaggio: una opportunità per i comuni di risparmio e miglioramento dell ambiente

La gestione integrata dei rifiuti di imballaggio: una opportunità per i comuni di risparmio e miglioramento dell ambiente La gestione integrata dei rifiuti di imballaggio: una opportunità per i comuni di risparmio e miglioramento dell ambiente Eugenio Bora Milano, 15 febbraio 2006 Rifiuti e legislazione I rifiuti sono un

Dettagli

Responsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi. Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011

Responsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi. Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011 Responsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011 La gestione degli imballaggi è impostata su due cardini legislativi

Dettagli

RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008

RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008 RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008 Quadro economico Ricavi e costi del Sistema Attività industriale Risultati di riciclo e recupero degli imballaggi Attività sul territorio Accordo

Dettagli

Il ruolo del CONAI nella filiera del recupero

Il ruolo del CONAI nella filiera del recupero Il ruolo del CONAI nella filiera del recupero Latina, 28 maggio 2009 Giancarlo Longhi Direttore Generale CONAI Adempimenti nella gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio 1 Prevenire la formazione

Dettagli

Presentazione della metodologia di studio per la mappatura dei flussi delle frazioni oggetto di raccolta differenziata fino all'avvio a riciclaggio

Presentazione della metodologia di studio per la mappatura dei flussi delle frazioni oggetto di raccolta differenziata fino all'avvio a riciclaggio Convegno Propostametodologica: analisi dell efficacia delle filiere di recupero di materia dai rifiuti Mercoledì 5 Novembre Presentazione della metodologia di studio per la mappatura dei flussi delle frazioni

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

ALLEGATO TECNICO 1B PER IL RECUPERO ENERGETICO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO

ALLEGATO TECNICO 1B PER IL RECUPERO ENERGETICO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO ALLEGATO TECNICO 1B PER IL RECUPERO ENERGETICO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO Milano, 23 luglio 2001 1) DETERMINAZIONE QUANTITA' E CORRISPETTIVO. a) Il materiale oggetto del presente allegato viene inteso

Dettagli

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.

Dettagli

Dalla certificazione qualità e ambiente di Comieco una proposta per la filiera cartaria

Dalla certificazione qualità e ambiente di Comieco una proposta per la filiera cartaria Dalla certificazione qualità e ambiente di Comieco una proposta per la filiera cartaria Carlo Montalbetti Comieco: un sistema imprenditoriale per il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

Ciclo carta e cartone

Ciclo carta e cartone Ciclo carta e cartone la carta e il cartone inseriti negli appositi contenitori vengono prelevati dal gestore del servizio 6 PRODOTTI a seconda della carta recuperata (giornali, cartoni, carta mista) si

Dettagli

Sostenibilità. I Vantaggi degli Imballaggi Metallici. Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini

Sostenibilità. I Vantaggi degli Imballaggi Metallici. Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini Sostenibilità I Vantaggi degli Imballaggi Metallici Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini La Sostenibilità è definita come Andare incontro alle necessità delle generazioni

Dettagli

Chi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma.

Chi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma. Chi siamo L Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili (Assobioplastiche) è nata dalla volontà dei produttori, trasformatori e utilizzatori delle bioplastiche

Dettagli

il ciclo della carta

il ciclo della carta il ciclo della carta 6 Prodotti a seconda della carta recuperata (giornali, cartoni, carta mista) si ottengono prodotti diversi: carta da imballo e da scrittura, cartoni, cartoncini e altri tipi la carta

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

I vantaggi ambientali, sociali ed economici del recupero degli imballaggi. Presidente CONAI Roberto De Santis Verona, 16 giugno 2015

I vantaggi ambientali, sociali ed economici del recupero degli imballaggi. Presidente CONAI Roberto De Santis Verona, 16 giugno 2015 I vantaggi ambientali, sociali ed economici del recupero degli imballaggi Presidente CONAI Roberto De Santis Verona, 16 giugno 2015 CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi Riferimenti normativi: D.Lgs

Dettagli

Comune di TARANTO. Risorse - infrastruttuire - regolamenti. Modalità raccolta differenziata

Comune di TARANTO. Risorse - infrastruttuire - regolamenti. Modalità raccolta differenziata Programmi di comunicazione sulla raccolta differenziata Il comune gestisce attraverso Amiu SpA la realizzazione di programmi di comunicazione sulla R.D attraverso iniziative nelle scuole La campagna di

Dettagli

Assessorato Ambiente, Parchi ed Aree Protette, Risorse idriche, Acque Minerali e Termali

Assessorato Ambiente, Parchi ed Aree Protette, Risorse idriche, Acque Minerali e Termali Assessorato Ambiente, Parchi ed Aree Protette, Risorse idriche, Acque Minerali e Termali Direzione Ambiente Direttore: Ing. Salvatore DE GIORGIO Coordinamento generale: Agata MILONE A cura di: Claudia

Dettagli

Elaborazione dati MUD: l esperienza CiAl

Elaborazione dati MUD: l esperienza CiAl CiAl - Consorzio Imballaggi Alluminio N. Registro I-000492 Elaborazione dati MUD: l esperienza CiAl Gino Schiona, Direttore Generale Milano, 30 gennaio 2008 Network Sviluppo Sostenibile Camera di Commercio

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento

Dettagli

CLUB DEI COMUNI ECOCAMPIONI : CAMPANIA, PUGLIA, SARDEGNA

CLUB DEI COMUNI ECOCAMPIONI : CAMPANIA, PUGLIA, SARDEGNA CLUB DEI COMUNI ECOCAMPIONI : CAMPANIA, PUGLIA, SARDEGNA BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI UN FINANZIAMENTO DI 25.000 EURO A SOSTEGNO DI ATTIVITA DI COMUNICAZIONE LOCALE Il punto 9 dell Accordo Anci Conai prevede

Dettagli

Il ruolo di Conai nella filiera del riciclo Qualità delle RD

Il ruolo di Conai nella filiera del riciclo Qualità delle RD San Costanzo (PU), 15 aprile 2014 Il ruolo di Conai nella filiera del riciclo Qualità delle RD Pierluigi Gorani Area Rapporti con il Territorio CONAI è il sistema privato per la gestione degli imballaggi

Dettagli

ALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI CELLULOSICI (ACCORDO ANCI - COMIECO)

ALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI CELLULOSICI (ACCORDO ANCI - COMIECO) 1. OGGETTO DELL ALLEGATO ALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI CELLULOSICI (ACCORDO ANCI - COMIECO) L allegato si riferisce ai rifiuti da imballaggio a base cellulosica primari o comunque conferiti al gestore del

Dettagli

STABILIMENTO DI TARANTO. Febbraio 2007. Allegato D10

STABILIMENTO DI TARANTO. Febbraio 2007. Allegato D10 STABILIMENTO DI TARANTO Febbraio 2007 Analisi energetica dello Stabilimento Siderurgico ILVA di Taranto Lo stabilimento siderurgico di Taranto consuma, nel suo assetto attuale, c.a. 181.000 Tj/anno in

Dettagli

PIANO FINANZIARIO 2008 - PASSIRANO

PIANO FINANZIARIO 2008 - PASSIRANO Allegato alla delibera di GC n. 18 del 30.01.2008 PIANO FINANZIARIO 2008 - PASSIRANO L elaborazione del Piano Finanziario 2008 è stata eseguita prendendo a base i seguenti elementi: Dati quantitativi dei

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Quanti sono, come sono, cosa ne dovremmo fare... Contiene anche dati specifici sul Progetto Cartesio.

Quanti sono, come sono, cosa ne dovremmo fare... Contiene anche dati specifici sul Progetto Cartesio. Un pò di dati sui rifiuti in Italia: Quanti sono, come sono, cosa ne dovremmo fare... Contiene anche dati specifici sul Progetto Cartesio. A cura di Giacomo Giargia (Ufficio Tecnico) TEMPI DI BIODEGRADAZIONE

Dettagli

Il riciclo e il recupero

Il riciclo e il recupero 22 Rapporto di sostenibilità Conai 213 Il riciclo e il recupero Conai si fa carico del conseguimento degli obiettivi fissati dalla normativa europea e nazionale in materia di gestione ambientale dei rifiuti

Dettagli

Side Agreement Allegato Tecnico Alluminio rev. 0 del 140402 CONDIZIONI TECNICHE ED ECONOMICHE PER IL RITIRO DI TAPPI IN ALLUMINIO L Associazione Nazionale dei Comuni Italiani di seguito ANCI e il Consorzio

Dettagli

4. VALUTAZIONI ECONOMICHE E ANALISI DEL SISTEMA TARIFFARIO

4. VALUTAZIONI ECONOMICHE E ANALISI DEL SISTEMA TARIFFARIO 4. VALUTAZIONI ECONOMICHE E ANALISI DEL SISTEMA TARIFFARIO 4.1. Costi totali In Veneto il costo 2 medio pro capite per il servizio di gestione dei rifiuti urbani nel 21 è pari a 127,91. Rispetto ai 124,71

Dettagli

ROSIGNANO ENERGIA AMBIENTE spa

ROSIGNANO ENERGIA AMBIENTE spa ROSIGNANO ENERGIA AMBIENTE spa REA IMPIANTI srl Relatore: Dott. Massimiliano Monti GESTIONE DEI RIFIUTI: ASPETTI TECNICI ECONOMICI E FINANZIARI SISTEMI DI RACCOLTA Con mezzo automatizzato-monoperatore

Dettagli

COMUNE DI PALENA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI ANNO 2014.

COMUNE DI PALENA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI ANNO 2014. COMUNE DI PALENA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI ANNO 2014. Gentili cittadini, come evidenziato lo scorso anno con nota informativa di pari oggetto, il 2013 è stato il primo anno in cui

Dettagli

Ecco la nostra mano per un trattamento da professionista.

Ecco la nostra mano per un trattamento da professionista. Ecco la nostra mano per un trattamento da professionista. Trattamento gratuito perché già pagato con l ecocontributo, sicuro perché a norma di legge e in più rispettoso dell ambiente. 2 Ecolamp ti dà una

Dettagli

Progetto PI.20060128, passo A.1 versione del 14 febbraio 2007

Progetto PI.20060128, passo A.1 versione del 14 febbraio 2007 Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Corso di Progettazione del Software Proff. Toni Mancini e Monica Scannapieco Progetto PI.20060128,

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

Centro studi MatER Materia & Energia da Rifiuti. Il Caso di Studio dell Acciaio. Riciclaggio e Ciclo di Recupero

Centro studi MatER Materia & Energia da Rifiuti. Il Caso di Studio dell Acciaio. Riciclaggio e Ciclo di Recupero Centro studi MatER Materia & Energia da Rifiuti Il Caso di Studio dell Acciaio Riciclaggio e Ciclo di Recupero Rev. 1 10 Dicembre 2013 INDICE 1. INTRODUZIONE...3 2. IL RICICLAGGIO DELL ACCIAIO...3 3. IL

Dettagli

Tariffe 2007 - COMUNI SOCI DELLA SRT

Tariffe 2007 - COMUNI SOCI DELLA SRT Tariffe 2007 - COMUNI SOCI DELLA SRT Rifiuti solidi urbani indifferenziati (1) 92,50 (*) 10% Pneumatici assimilati agli urbani e conferiti in modo differenziato alle piattaforme di lavorazione (1) 92,50

Dettagli

PROSPETTIVE E SVILUPPO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN PROVINCIA DI RIETI

PROSPETTIVE E SVILUPPO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN PROVINCIA DI RIETI PROSPETTIVE E SVILUPPO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN PROVINCIA DI RIETI Marco Gentilini, Nova Consulting Rieti, 25.9.2014 CORSO DI FORMAZIONE PER TECNICI COMUNALI Obiettivo principale: migliorare la

Dettagli

Riciclo TECNICO D IMPIANTI. Figure professionali «La gestione integrata dei rifiuti» DI CONFERIMENTO TRATTAMENTO E RECUPERO

Riciclo TECNICO D IMPIANTI. Figure professionali «La gestione integrata dei rifiuti» DI CONFERIMENTO TRATTAMENTO E RECUPERO Figure professionali «La gestione integrata dei rifiuti» Riciclo TECNICO D IMPIANTI DI CONFERIMENTO GREEN JOBS Formazione e Orientamento TECNICO D IMPIANTI DI CONFERIMENTO, Descrizione attività Un impianto

Dettagli

Il quadro dei costi è coerente con le disposizioni del DPR 158/99. Organico e costo del personale.

Il quadro dei costi è coerente con le disposizioni del DPR 158/99. Organico e costo del personale. ONERE ANNUO A BASE DI GARA. Nelle pagine che seguono viene riportata l analisi economica conseguente alla esecuzione dei servizi, secondo le modalità minime indicate nell allegato Relazione Tecnica e nel

Dettagli

Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009

Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009 Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009 1 ANALISI DEI DATI PREGRESSI Serie storica delle produzioni del periodo 2002-2008 (t/anno)

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

INDAGINE CONOSCITIVA SUI COSTI DELLA GESTIONE RIFIUTI NEL BACINO CSR - SRT

INDAGINE CONOSCITIVA SUI COSTI DELLA GESTIONE RIFIUTI NEL BACINO CSR - SRT INDAGINE CONOSCITIVA SUI COSTI DELLA GESTIONE RIFIUTI NEL BACINO CSR - SRT FINALITA DELL INDAGINE o o o o o Verifica del costo di trattamento dei rifiuti e incidenza della percentuale di RD e della produzione

Dettagli

Il ruolo di CONAI nella filiera del riciclo

Il ruolo di CONAI nella filiera del riciclo Il ruolo di CONAI nella filiera del riciclo Pierluigi Gorani Area Tecnica CONAI Piacenza, 15 maggio 2013 INDICE Il Sistema CONAI Composizione Obiettivi Finanziamento del Sistema Accordo Quadro Anci CONAI

Dettagli

L industria del riciclo in Italia

L industria del riciclo in Italia L industria del riciclo in Italia Roberto Magnaghi Responsabile Settore Tecnico Firenze, 19 febbraio 2008 Industria del recupero/riciclo Industria del recupero: insieme delle attività ed operazioni che,

Dettagli

Comunicato Stampa. L obiettivo è di migliorare ulteriormente la qualità della raccolta.

Comunicato Stampa. L obiettivo è di migliorare ulteriormente la qualità della raccolta. Vinci, 5/06/2012 Comunicato Stampa Coreve, Publiambiente e Revet lanciano a Vinci una nuova campagna sul vetro. L obiettivo è di migliorare ulteriormente la qualità della raccolta. Non farti tentare. Metti

Dettagli

INDICATORI DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO: GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Approfondimento sulla rilevazione di riferimento ISPRA

INDICATORI DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO: GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Approfondimento sulla rilevazione di riferimento ISPRA Denominazione indicatori Definizione tecnica indicatori Fonte dei dati Responsabilità produzione dato Inclusione nel PSN Principali elementi sulla rilevazione S.07 - Rifiuti urbani smaltiti in discarica

Dettagli

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata Mercoledì degli Associati Opportunità di business per le Aziende UCIF Milano, 20 novembre 2013 Federata Nascita del progetto UCIF rappresenta da 40 anni il settore italiano della Finitura, tramite i relativi

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

CITTA DI SAN MAURO TORINESE

CITTA DI SAN MAURO TORINESE Allegato deliberazione Consiglio comunale n. 17 / 2015 CITTA DI SAN MAURO TORINESE REGOLAMENTO ANAGRAFE PUBBLICA DEI RIFIUTI Approvato con deliberazione Consiglio comunale n. 17 del 9 marzo 2015 1 Art.

Dettagli

BOX FREE. La gestione avanzata della cartotecnica

BOX FREE. La gestione avanzata della cartotecnica BOX FREE La gestione avanzata della cartotecnica BOX FREE Ambito applicativo Soluzione specifica per la gestione dell area produttiva in Aziende che producono imballi in cartone ondulato, astucci, espositori

Dettagli

Rifiuto che va rifiuto che viene recuperato!

Rifiuto che va rifiuto che viene recuperato! Provincia di bergamo settore ambiente Rifiuto che va rifiuto che viene recuperato! Un opuscolo per farci conoscere quanto e come i nostri rifiuti raccolti in modo differenziato vengono nuovamente utilizzati

Dettagli

Chi è Rilegno la responsabilità condivisa

Chi è Rilegno la responsabilità condivisa Chi è Rilegno la responsabilità condivisa Nell ordinamento ambientale nazionale il Decreto Ronchi (D.Lgs. 22/97) ha introdotto un nuovo orientamento nella gestione dei rifiuti, vocato alla prevenzione,

Dettagli

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2 La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di

Dettagli

Raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone risorsa per il territorio

Raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone risorsa per il territorio Raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone risorsa per il territorio Dora Rigoni Comieco Area Riciclo e Recupero Pordenone, 25 novembre 2008 0 PRODUTTORI E UTILIZZATORI: IL SISTEMA CONSORTILE

Dettagli

VERALLIA ITALIA. Stati Generali della Green Economy. Rimini, 6 novembre 2014

VERALLIA ITALIA. Stati Generali della Green Economy. Rimini, 6 novembre 2014 VERALLIA ITALIA Stati Generali della Green Economy Rimini, 6 novembre 2014 Verallia, Gruppo Saint-Gobain Saint-Gobain: una delle 100 multinazionali più importanti al mondo. Il Gruppo Saint-Gobain opera

Dettagli

Metodologia. 5 rapporto sull energia

Metodologia. 5 rapporto sull energia 2 Metodologia 5 rapporto sull energia 23 2.1 Usi finali e consumi finali Per l aggiornamento del bilancio energetico provinciale al 2005 si è adottata la stessa metodologia utilizzata per il Quarto Rapporto

Dettagli

I COMUNI RICICLONI DELL'EMILIA ROMAGNA

I COMUNI RICICLONI DELL'EMILIA ROMAGNA I COMUNI RICICLONI DELL'EMILIA ROMAGNA MONITORAGGIO SULLA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI E SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DESTINATA AL RICICLAGGIO Per poter premiare le situazioni più virtuose nella gestione

Dettagli

Anche a Cave arriva la raccolta differenziata PORTA a PORTA

Anche a Cave arriva la raccolta differenziata PORTA a PORTA www.provincia.roma.it Anche a Cave arriva la raccolta differenziata PORTA a PORTA Comune di Cave Ufficio Informazioni RD, Tel. 06 950 008 28 - www.comune.cave.rm.it La raccolta differenziata Necessità

Dettagli

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006 7. RIFIUTI 7.1. Inquadramento Il rapido sviluppo industriale ed il miglioramento delle condizioni economiche hanno comportato negli ultimi decenni un aumento sempre maggiore dei consumi e della conseguente

Dettagli

Pneumatici fuori uso i Normativa, contributo e tutto ciò che c è da sapere

Pneumatici fuori uso i Normativa, contributo e tutto ciò che c è da sapere Pneumatici fuori uso i Normativa, contributo e tutto ciò che c è da sapere e Introduzione A partire da aprile 2011 è attivo un nuovo sistema di recupero e smaltimento degli pneumatici fuori uso, che prevede

Dettagli

Efficienza energetica nell industria italiana

Efficienza energetica nell industria italiana Efficienza energetica nell industria italiana Certificati Bianchi: compiti dell ENEA ai sensi del DM 28 dicembre 2012, guide operative settoriali Alessandra De Santis Unità Tecnica Efficienza Energetica

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

A1U2L3 L INDUSTRIA CARTOTECNICA E I PRODOTTI CARTARI

A1U2L3 L INDUSTRIA CARTOTECNICA E I PRODOTTI CARTARI A1U2L3 L INDUSTRIA CARTOTECNICA E I PRODOTTI CARTARI CARTA ADATTA ALLA STAMPA CARTA ADATTA ALLA SCRITTURA CARTA PER INVOLGERE CARTA PER USI DOMESTICI CARTE SPECIALI CARTA COME BASE DEI CONTENITORI IN POLIACCOPPIATO

Dettagli

SERVIZIO: CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI

SERVIZIO: CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI Allegato a) - SCHEDE TECNICHE DEI SERVIZI RESI SCHEDA a.3 SERVIZIO: CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI DEFINIZIONE Oggetto del servizio è la gestione dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta per

Dettagli

Il mercato spagnolo del riciclaggio

Il mercato spagnolo del riciclaggio Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO

Dettagli

IMPIANTO DI SELEZIONE AUTOMATICA DEGLI IMBALLAGGI IN PLASTICA

IMPIANTO DI SELEZIONE AUTOMATICA DEGLI IMBALLAGGI IN PLASTICA IMPIANTO DI SELEZIONE AUTOMATICA DEGLI IMBALLAGGI IN PLASTICA La raccolta differenziata degli imballaggi in plastica in Italia Nel corso del 2006 in Italia sono state recuperate più di un milione di tonnellate

Dettagli

Certificazione Energetica

Certificazione Energetica CADIF srl Via Monte Cervino, 2 37057 San Giovanni Lupatoto VERONA (Italia) Certificazione Energetica Emissioni termiche equivalenti Energia primaria Certificazioni Dati tecnici prodotti Data ultima stampa

Dettagli

SETTORE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE RIFIUTI

SETTORE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE RIFIUTI SETTORE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE RIFIUTI anno 211 Assessorato Ambiente, risorse idriche, acque minerali e termali, difesa del suolo, attività estrattive, economia montana, protezione civile Direzione

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

ECO. LAN. S.p.a. è una società pubblica costituita da 53 Comuni per un complessivo di circa 160.000 abitanti.

ECO. LAN. S.p.a. è una società pubblica costituita da 53 Comuni per un complessivo di circa 160.000 abitanti. ECO. LAN. S.p.a. è una società pubblica costituita da 53 Comuni per un complessivo di circa 160.000 abitanti. 2 LA ECO. LAN. S. P.A. SI OCCUPA DI SMALTIMENTO, RACCOLTA E TRASPORTO DEI RIFIUTI (SERVIZI

Dettagli

CAPITOLO 1 CONTESTO EUROPEO CAPITOLO 2 PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI

CAPITOLO 1 CONTESTO EUROPEO CAPITOLO 2 PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI Il presente Rapporto è stato elaborato dal Servizio Rifiuti, dell Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Il Rapporto conferma l impegno dell ISPRA affinché le informazioni

Dettagli

CONVENZIONE PER SMALTIMENTO DI BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE

CONVENZIONE PER SMALTIMENTO DI BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE CONVENZIONE PER SMALTIMENTO DI BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE Tra il COMUNE di.. Provincia di.., legalmente rappresentato dal.., in qualità di.. (di seguito denominato COMUNE) ed il Consorzio obbligatorio

Dettagli

impianto di selezione e trattamento rifiuti san biagio di osimo / 12 settembre 2009 gruppo astea

impianto di selezione e trattamento rifiuti san biagio di osimo / 12 settembre 2009 gruppo astea impianto di selezione e trattamento rifiuti san biagio di osimo / 12 settembre 2009 gruppo astea il gruppo astea Il Gruppo Astea è una multiutility a prevalente capitale pubblico locale, che opera nell

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

PIANO DI MONITORAGGIO REPORT ANNO 2014 Relazione Tecnica

PIANO DI MONITORAGGIO REPORT ANNO 2014 Relazione Tecnica DOCUMENTO REDATTO IN COLLABORAZIONE CON: PIANO DI MONITORAGGIO REPORT ANNO 2014 Relazione Tecnica Il presente documento costituisce la relazione annuale sul piano di monitoraggio e controllo come prevista

Dettagli

Rifiuti. RSA Provincia di Milano. Rifiuti

Rifiuti. RSA Provincia di Milano. Rifiuti RSA Provincia di Milano Rifiuti La normativa affida la gestione dei rifiuti urbani ai Comuni mentre alla Provincia spettano, oltre ai compiti di controllo, anche quelli di programmazione e di coordinamento

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

VITA DA RIFIUTI 2. Elisabetta Caroti. Titolo: Autore: Percorsi didattici associati: 1. Trasformazioni fisiche. 2. Trasformazioni chimiche

VITA DA RIFIUTI 2. Elisabetta Caroti. Titolo: Autore: Percorsi didattici associati: 1. Trasformazioni fisiche. 2. Trasformazioni chimiche Titolo: VITA DA RIFIUTI 2 Autore: Elisabetta Caroti Percorsi didattici associati: 1. Trasformazioni fisiche 2. Trasformazioni chimiche 3. In un pugno di terra AVVERTENZA: Le domande che seguono si ispirano

Dettagli

Giorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio

Giorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Giorgio Bressi CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Il recupero dei rifiuti da C&D: criticità e prospettive Milano 16 dicembre 2013

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

TRACCIABILITA DEL VETRO RICICLATO E CERTIFICAZIONE DEI FLUSSI DI FILIERA QUADRO DI RIFERIMENTO

TRACCIABILITA DEL VETRO RICICLATO E CERTIFICAZIONE DEI FLUSSI DI FILIERA QUADRO DI RIFERIMENTO TRACCIABILITA DEL VETRO RICICLATO E CERTIFICAZIONE DEI FLUSSI DI FILIERA OBIETTIVO LA DECISIONE VERITAS VUOLE STRUTTURARE UN PROCESSO DI VERIFICA E VALIDAZIONE DELLA QUALITA E DELL AVVIO A RECUPERARE DEL

Dettagli

Proposta di Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE) REGOLAZIONE DEGLI IMPORTI INFERIORI AD UNA SOGLIA MINIMA PREFISSATA

Proposta di Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE) REGOLAZIONE DEGLI IMPORTI INFERIORI AD UNA SOGLIA MINIMA PREFISSATA Proposta di Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE) REGOLAZIONE DEGLI IMPORTI INFERIORI AD UNA SOGLIA MINIMA PREFISSATA 1. PREMESSA Con il presente documento, la Cassa Conguaglio per il Settore

Dettagli

anche operatori del recupero ed associazioni della filiera cartaria.

anche operatori del recupero ed associazioni della filiera cartaria. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Carta dei Servizi 3 Premessa Per assicurare il riciclo degli imballaggi, in Italia è operativo un sistema consortile costituito da sei Consorzi di filiera, uno per

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

Spet.le Azienda. Cordialità

Spet.le Azienda. Cordialità Spet.le Azienda La informiamo che Il Patto Territoriale della Zona Ovest sta promuovendo un progetto nell'ambito del programma europeo ALCOTRA finalizzato a studiare forme innovative di riduzione degli

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

PREVENZIONE E RECUPERO per una gestione sostenibile dei rifiuti in Emilia Romagna. Dott. Marco Gasperoni, Responsabile Area Tecnica

PREVENZIONE E RECUPERO per una gestione sostenibile dei rifiuti in Emilia Romagna. Dott. Marco Gasperoni, Responsabile Area Tecnica PREVENZIONE E RECUPERO per una gestione sostenibile dei rifiuti in Emilia Romagna Dott. Marco Gasperoni, Responsabile Area Tecnica Bologna, 16 Ottobre 2007 Rilegno la mission e il sistema consortile LA

Dettagli

...per una città pulita

...per una città pulita Qualità e sostenibilità nella raccolta differenziata...per una città pulita Idealservice nasce dal rispetto per la Terra e per gli uomini che la abitano. Con quasi sessant anni di storia nel settore dei

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli