n Mo. Consiglio nazionale (CPS-N). Applicazione coerente del decreto federale del 29 settembre 2011 concernente il rapporto sull esercito
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1 Nationalrat Conseil national Consiglio nazionale Cussegl naziunal n Mo. Consiglio nazionale (CPS-N). Applicazione coerente del decreto federale del 29 settembre 2011 concernente il rapporto sull esercito Rapporto della Commissione della politica di sicurezza del 28 ottobre 2013 Riunitasi il 28 ottobre 2013, la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS- N) ha esaminato la mozione da essa presentata il 6 novembre 2012, accolta il 21 marzo 2013 dal Consiglio nazionale e modificata dal Consiglio degli Stati il 18 settembre La mozione incarica il Consiglio federale di attuare il decreto federale del 29 settembre 2011 senza ulteriori riduzioni, in particolare per quanto riguarda il limite di spesa annuo dell esercito che il Parlamento ha fissato a 5 miliardi di franchi. Proposta della Commissione La Commissione propone, con 16 voti contro 8, di accogliere la mozione nella forma modificata dal Consiglio degli Stati. Una minoranza (Allemann, Aebischer Matthias, Flach, Fridez, Galladé, Graf-Litscher, Trede, van Singer) propone invece di respingere la mozione. Relatori: Eichenberger (ted.), Barthassat (franc.) In nome della Commissione: La presidente Chantal Galladé Contenuto del rapporto 1 Testo e motivazione 2 Parere del Consiglio federale del 21 novembre Deliberazioni e decisione della Camera prioritaria 4 Deliberazioni e decisione della seconda Camera 5 Considerazioni della Commissione
2 1 Testo e motivazione 1.1 Testo Il Consiglio federale è incaricato di attuare il decreto federale del 29 settembre 2011 senza ulteriori riduzioni. In particolare per quanto riguarda il limite di spesa annuo dell esercito che il Parlamento ha fissato a 5 miliardi di franchi. Una minoranza (Allemann, Flach, Fischer Roland, Fridez, Galladé, Graf-Litscher, Müller Geri, van Singer, Voruz) propone di respingere la mozione. 1.2 Motivazione Il 1 ottobre 2010 il Consiglio federale ha presentato il rapporto sull esercito Contrariamente a quanto richiesto dal Parlamento, esso conteneva un unica variante per la futura struttura dell esercito, motivo per il quale la CPS ha dovuto più volte richiedere miglioramenti. Dopo approfondite discussioni in entrambe le Camere e il confronto tra numerose varianti, nel decreto federale del 29 settembre 2011 il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno stabilito un limite di spesa annuo per l esercito pari a 5 miliardi di franchi. Ciò è avvenuto con la consapevolezza che anche questo importo non basterà a coprire tutti i bisogni dell esercito. Conformemente all articolo 182 capoverso 2 della Costituzione federale, il Consiglio federale provvede all esecuzione dei decreti dell Assemblea federale. La Costituzione non prevede eccezioni per i casi in cui il Consiglio federale non dovesse essere d accordo con il Parlamento. Non è quindi accettabile che il Consiglio federale si rifiuti di attuare il decreto federale concernente il rapporto sull esercito 2010 e non voglia accordare all esercito l aumento del limite di spesa. La CPS-N constata inoltre che le entrate e le uscite della Confederazione crescono ogni anno di diversi miliardi di franchi. Anche per il budget dell esercito devono quindi essere messe a disposizione le risorse finanziarie necessarie (e approvate dal Parlamento), tanto più che ormai da anni l esercito sta realizzando notevoli misure di risparmio. La CPS-N invita caldamente il Consiglio federale ad adempiere i propri obblighi costituzionali e a integrare nella propria pianificazione finanziaria l aumento del budget dell esercito a 5 miliardi di franchi, senza ulteriori riduzioni. 2 Parere del Consiglio federale del 21 novembre 2012 Il Consiglio federale è tuttora dell opinione che un limite di spesa pari a 4,7 miliardi di franchi a partire dal 2015 permetta all esercito di adempiere al proprio compito conformemente alla Costituzione. La possibilità di definire un limite di spesa inferiore rispetto a quanto previsto dai criteri per la pianificazione stabiliti dal Parlamento è dovuta da un lato al fatto che la sostituzione parziale della flotta Tiger costerà circa un miliardo in meno rispetto a quanto preventivato e dall altro al leggero slittamento dell acquisto dei Gripen. Con la riduzione del limite di spesa dell esercito non si intende in alcun modo ignorare la volontà del Parlamento. Nel rispetto delle direttive del freno all indebitamento, si intende piuttosto attuare le priorità in materia di politica della spesa pubblica decise dal Parlamento (p. es. cooperazione allo sviluppo, formazione e ricerca, infrastrutture dei trasporti) nonché continuare a realizzare una gestione finanziaria disciplinata. Il Consiglio federale è consapevole che, nel quadro di un limite di spesa di 4,7 miliardi di franchi, l esercito debba fornire prolungati sforzi di risparmio al fine di coprire i propri costi d esercizio, di aumentare la quota degli investimenti a un livello ragionevole e di gestire acquisti di grande entità. È tuttavia anche convinto che un limite di spesa realistico sia più utile per il previsto sviluppo dell esercito di un importo superiore, il quale a seconda delle circostanze dovrebbe essere periodicamente oggetto di riduzioni. 2
3 Il Consiglio federale non intende tuttavia ignorare la necessità di adattare il profilo prestazionale dell esercito. Il Consiglio federale prenderà delle decisioni definitive in occasione dell adozione del messaggio concernente la modifica delle basi legali per l ulteriore sviluppo dell esercito (in particolare la legge federale sull esercito e sull amministrazione militare). Quest ultimo sarà sottoposto al Parlamento entro la fine del In tale messaggio il Consiglio federale intende adempiere nuovamente all obbligo di indicare i motivi di un eventuale scostamento dalle decisioni di principio e programmatiche dell Assemblea federale, sancito dall articolo 28 capoverso 4 della legge sul Parlamento. Il Consiglio federale propone di respingere la mozione. 3 Deliberazioni e decisione della Camera prioritaria Durante le deliberazioni del Consiglio nazionale, si è ricordato innanzitutto il contenuto del decreto federale del 29 settembre 2011, nel quale sono fissati i valori di riferimento per l ulteriore sviluppo dell esercito. La maggioranza dei consiglieri nazionali ha fatto notare che già a settembre 2011 si era deciso di chiedere all esercito un contributo sostanziale alle misure di risparmio: le Camere federali avevano infine fissato un limite di spesa di 5 miliardi di franchi, mentre secondo i calcoli del DDPS un esercito di militari avrebbe richiesto un finanziamento annuo di 5,4 miliardi di franchi. Ciononostante, il 25 aprile 2012 il Consiglio federale ha deciso di fissare il limite di spesa dell esercito a soli 4,7 miliardi di franchi, compresi i 300 milioni di franchi annui per il finanziamento dei nuovi velivoli da combattimento. Ciò significa che sarebbero rimasti solamente 4,4 miliardi di franchi per finanziare l esercito, vale a dire per coprire le spese generali d esercizio e di manutenzione e quelle per completare l equipaggiamento e assicurare la manutenzione degli immobili. Il Consiglio federale tuttavia ha basato i propri calcoli su un effettivo di militari per fissare il limite di 4,4 miliardi di franchi; un esercito di militari genera invece costi più elevati e l esercito non avrebbe dunque denaro a sufficienza per gli investimenti. Altri tagli al bilancio sarebbero inoltre previsti nel pacchetto di consolidamento e di verifica dei compiti 2014 (LPCon). La decisione del Consiglio federale rimetterebbe in discussione non solo le missioni e i compiti dell esercito, ma porterebbe anche a prevedere riduzioni nel profilo prestazionale, con la conseguente chiusura di comandi, aerodromi, ospedali militari e piazze d armi in diversi Cantoni. Diventerebbero inoltre necessarie riduzioni a livello di equipaggiamento e l equipaggiamento completo delle truppe sarebbe ulteriormente rinviato. Peraltro, il rapporto tra investimenti e spese d esercizio, già attualmente sbilanciato, rischierebbe di peggiorare ulteriormente e porterebbe a un invecchiamento più rapido dell equipaggiamento dell esercito e degli immobili. Infine, la maggioranza ha sottolineato che in questi ultimi venti anni l esercito ha già fornito un contribuito sostanziale alle misure di risparmio. Negli ultimi due anni, in particolare dopo la Primavera araba, le minacce sono diventate più mutevoli e difficili da individuare. I 5 miliardi di franchi annui richiesti servono all esercito per portare a termine in modo credibile ed efficiente le proprie missioni, sancite nella Costituzione e nella legge. Infine, è indispensabile garantire la sicurezza della pianificazione: dato che il Consiglio federale si è scostato dalla decisione programmatica del Parlamento (cfr. art. 28 cpv. 4 LParl), la presente mozione risulta necessaria per tutelare la volontà dell Assemblea federale. La minoranza ritiene che la Svizzera occupi una posizione molto favorevole in termini di politica della sicurezza e che di conseguenza sia inutile aumentare le risorse. Il fatto che ogni anno il DDPS non utilizzi interamente i propri crediti costituisce un motivo ulteriore per non aumentare il budget dell esercito. La minoranza giudica inoltre superflua la mozione, poiché il limite di spesa dell esercito può essere iscritto direttamente nella LPCon, il che rappresenta una misura più efficace. Naturalmente si dovrebbero affrontare le conseguenze di natura politico-finanziaria e determinare in quali ambiti prevedere maggiori risparmi, in settori quali per esempio la formazione, i trasporti 3
4 pubblici o l agricoltura. La LPCon è una legge che punta al risparmio e sorprende dunque la richiesta della maggioranza di aumentare le risorse di 300 milioni di franchi all anno. La politica di risparmio nell esercito non riflette la realtà. Malgrado l ottima situazione della sicurezza nazionale, le spese destinate alla difesa del Paese non diminuiscono da diversi anni. Al contrario, sono aumentate fino a diventare le spese della Confederazione che hanno registrato l incremento più significativo. Infine, il limite di spesa deve figurare nella legge, altrimenti si profilano due anni di incertezze nella pianificazione dell esercito. Il Consiglio federale ha affermato di voler presentare al Parlamento le basi legali per l ulteriore sviluppo dell esercito entro la fine del 2013, come richiesto dagli autori della mozione. Non vi sono divergenze per quanto concerne l esercito di militari, la quota di militari in ferma continuata del 15 per cento e la sostituzione parziale degli aviogetti Tiger. Secondo il Consiglio federale l unica divergenza riguarda il limite di spesa che il Consiglio federale ha voluto fissare a 4,7 e non a 5 miliardi di franchi. Si potrebbe risparmiare una parte dei 300 milioni di differenza annua grazie a una sostituzione differita e meno onerosa degli aviogetti Tiger. Il Consiglio federale rispetta i mandati di risparmio del Parlamento, ai quali anche l esercito deve contribuire, in particolare a livello di equipaggiamento. A seguito della discussione, il Consiglio nazionale ha accolto la mozione con 99 voti contro Deliberazioni e decisione della seconda Camera Dando seguito alla proposta della propria Commissione della politica di sicurezza (CPS-S), il 18 settembre 2013 il Consiglio degli Stati ha deciso, con 26 voti contro 16, di modificare la mozione come segue: «Il Consiglio federale è incaricato di fissare un importo di 4,7 miliardi di franchi per il finanziamento dell esercito negli anni 2014 e A partire dal 2016 i mezzi finanziari complessivi dovrebbero essere incrementati a 5 miliardi per fare in modo che la direzione del Dipartimento e il comando dell esercito possano operare una pianificazione su basi sicure». La maggioranza dei consiglieri agli Stati auspica che il limite di spesa dell esercito rimanga a 5 miliardi di franchi, come previsto dal Parlamento, e non sia limitato a 4,7 miliardi di franchi. Questa dotazione servirebbe a colmare le gravi lacune nell equipaggiamento e a riequilibrare il rapporto tra spese d esercizio e investimenti. La maggioranza ha tuttavia deciso di modificare il calendario approvato dal Consiglio nazionale: in tal modo il limite di spesa annuo di 5 miliardi di franchi dovrebbe valere solamente a partire dal Questo adeguamento sarebbe necessario soprattutto perché la procedura di bilancio è già iniziata e non è più possibile aumentare il limite di spesa a 5 miliardi di franchi nel Inoltre, l esercito non potrà procedere ad acquisti supplementari nei prossimi due anni, dato che i progetti d armamento sono pianificati a più lungo termine. Infine, con questa mozione, la maggioranza della Camera ha voluto fornire all esercito una solida base per la pianificazione. La minoranza ritiene invece che il limite di spesa ridotto permetterebbe comunque all esercito di adempiere il proprio mandato, dato che il suo profilo di prestazioni è stato ridimensionato. Ha sottolineato inoltre che l importo del budget dell esercito dipende dalle decisioni previste per l ulteriore sviluppo dell esercito, l acquisto dei Gripen e il programma di consolidamento e di riesame dei compiti 2014 (LPCon). Infine, la LPCon permetterebbe di fissare direttamente il limite di spesa e, di conseguenza, renderebbe inutile una mozione con effetto dichiaratorio. 4
5 5 Considerazioni della Commissione 5.1 Considerazioni della maggioranza La maggioranza della Commissione sostiene che la soluzione di compromesso del Consiglio degli Stati consenta di realizzare l obiettivo principale della mozione, ovvero lo stanziamento di un limite di spesa di 5 miliardi di franchi per l esercito. Oltre alla sicurezza nella pianificazione, si potrebbe colmare buona parte delle gravi lacune nell equipaggiamento e migliorare sensibilmente il rapporto tra spese d esercizio e investimenti. Per tale motivo la maggioranza propone d accogliere la mozione nella forma modificata dal Consiglio degli Stati. 5.2 Considerazioni della minoranza La minoranza della Commissione continua a sostenere il Consiglio federale e ritiene che un limite di spesa di 4,7 miliardi di franchi sia sufficiente per coprire le esigenze di un esercito ridimensionato. Opponendosi alla mozione, la minoranza propone dunque di respingerla. 5
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