LA SICUREZZA NELLE COPERTURE
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- Claudio Damiani
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1 LA SICUREZZA NELLE COPERTURE SISTEMI ANTICADUTA Lucca Architetto iunior Davide Crovetti AGENDA Introduzione Cenni Normativa I Sistemi Anticaduta Classificazione e descrizione Novità Elementi critici e particolarità 1
2 Nota: Le immagini riferite ai prodotti commerciali non costituiscono indicazione preferenziale degli autori, ma sono poste quale esempio esplicativo fra quelle rese disponibili dalle case costruttrici o dai distributori nazionali. Si ringraziano le aziende proprietarie e/o distributrici dei relativi marchi per la disponibilità delle informazioni fornite. Angioni - Crovetti Quale è la 1^ Legge anticaduta? Quando edificherai una casa nuova, farai un parapetto intorno al tetto, per non metter sangue sulla tua casa, nel caso in cui qualcuno avesse a cascar di lassù. Antico Testamento, capitolo 22,8 del quinto Libro del Pentateuco, il Deuteronomio(*) (*) segnalato dall Ing. Paolo Rastelli 2
3 Quando edificherai una casa nuova, farai un parapetto intorno al tetto, per non metter sangue sulla tua casa, nel caso in cui qualcuno avesse a cascar di lassù. L augurio è di poter contribuire al cambiamento di mentalità: la copertura non è solo l elemento strutturale di chiusura superiore del volume edificato, è un luogo di lavoro periodico. Muratori, antennisti, idraulici devono poter effettuare gli interventi senza essere acrobati. Quando edificherai una casa nuova, farai un parapetto intorno al tetto, per non metter sangue sulla tua casa, nel caso in cui qualcuno avesse a cascar di lassù. L augurio è di poter contribuire al cambiamento di mentalità: la copertura non è solo l elemento strutturale di chiusura superiore del volume edificato, è un luogo di lavoro periodico. Muratori, antennisti, idraulici devono poter effettuare gli interventi senza essere acrobati. SISTEMA ANTICADUTA? 3
4 Quando edificherai una casa nuova, farai un parapetto intorno al tetto, per non metter sangue sulla tua casa, nel caso in cui qualcuno avesse a cascar di lassù. IN PASSATO SI ERA PREVIDENTI Quando edificherai una casa nuova, farai un parapetto intorno al tetto, per non metter sangue sulla tua casa, nel caso in cui qualcuno avesse a cascar di lassù. OGGI, LA TECNOLOGIA 4
5 Quando edificherai una casa nuova, farai un parapetto intorno al tetto, per non metter sangue sulla tua casa, nel caso in cui qualcuno avesse a cascar di lassù. OGGI, LA TECNOLOGIA Quando edificherai una casa nuova, farai un parapetto intorno al tetto, per non metter sangue sulla tua casa, nel caso in cui qualcuno avesse a cascar di lassù. SCELTE PROGETTUALI : Parapetti quali elementi architettonici 5
6 Quando edificherai una casa nuova, farai un parapetto intorno al tetto, per non metter sangue sulla tua casa, nel caso in cui qualcuno avesse a cascar di lassù. Normativa Tecnica Norme UNI Quadro Normativo Linee Guida ISPSEL Normative Nazionali Riepilogo Cronologico Normativa Regionale Il quadro di insieme Regolamenti di igiene (ASL) Linee Guida Leggi Regionali 6
7 Normativa Tecnica Norme UNI Quadro Normativo Linee Guida ISPSEL Normative Nazionali Riepilogo Cronologico Normativa Regionale Il quadro di insieme Regolamenti di igiene (ASL) Linee Guida Leggi Regionali Norme Tecniche Elenco Norme UNI di interesse Elenco Linee Guida Ispesl 7
8 Norme Tecniche: Norme UNI UNI 8088 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati: criteri per la sicurezza UNI EN Scale Norme Tecniche: Norme UNI D.P.I. cadute dall alto: alto: UNI EN 341 Dispositivi di discesa. UNI EN Dispositivi anticaduta di tipo guidato su una linea di ancoraggio rigida. UNI EN Dispositivi anticaduta di tipo guidato su una linea di ancoraggio flessibile. e. UNI EN 354 Cordini. UNI EN 355 UNI EN 358 Assorbitori di energia. Cinture di posizi.. sul lavoro e di trattenuta e cordini di posizi.. sul lavoro. 8
9 Norme Tecniche: Norme UNI D.P.I. cadute dall alto: alto: UNI EN 360 Dispositivi anticaduta di tipo retrattile UNI EN 361 Imbracature per il corpo. UNI EN 362 Connettori. UNI EN 363 Sistemi di arresto caduta. UNI EN 364 Metodi di prova. UNI EN 365 Requisiti generali per le istruzioni per l usol e la marcatura. UNI EN 813 Cinture con cosciali. Norme Tecniche: Norme UNI COMPONENTI: UNI EN 516 Passerelle, piani di camminamento e scalini UNI EN 517 Ganci di sicurezza da tetto. UNI EN 795 Dispositivi di ancoraggio requisiti e prove UNI EN /2 1/2 Reti di sicurezza. UNI EN Segni grafici per segnali d'obbligo. 9
10 Norme Tecniche: Linee Guida ISPESL Dispositivi di protezione anticaduta Sistemi di accesso e posizionamento mediante funi Ponteggi metallici Linee guida per la scelta, l uso, e la manutenzione di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall alto. Sistemi di arresto caduta (2004). Linee guida per l esecuzione di lavori temporanei in quota con l impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi. (2003) Linee guida per l esecuzione di lavori temporanei in quota con l impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante ponteggi metallici fissi di facciata. Montaggio (2004) Norme Tecniche: Linee Guida ISPESL Scale portatili Sistemi collettivi di protezione dei bordi Linee guida per la scelta, l uso e la manutenzione delle scale portatili. (2003) Linee guida per la scelta l'uso e la manutenzione dei sistemi collettivi di protezione dei bordi (parapetti provvisori, reti di protezione, sistemi combinati). 10
11 Norme Nazionali Riepilogo Cronologico Norme Nazionali D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro Art. 375: effettuazione dei lavori in condizioni D.P.R. 7 gennaio il più possibile 1956, in sicurezza n. 164 Norme Art. per 376: la prevenzione per i lavori degli di manutenzione infortuni sul lavoro e riparazione nelle costruzioni Art. 16: ai lavori posti h alti > 2 degli m. ponteggi edifici [ ] deve essere D.P.R. Art. 10: 19 marzo reso in assenza sicuro 1956, parapetti mediante n. o mezzi 303 impalcati: appropriati cinture quali di sicurezza andatoie, con bretelle passarelle.. collegate a fune di trattenuta Norme generali per l igiene l sul lavoro Art. che 386: deve I essere lavoratori collegata esposti direttamente alla caduta o dall alto mediante di anello scorrevole devono lungo essere una provvisti fune appositamente di adatta cintura tesa di D.M. Lunghezza Art. 22 7: l accesso maggio sicurezza fune max ai 1992, tetti 1,5 non m. n. resistenti 466 solo con Regolamento Specificato attrezzature recante anche il riconoscimento dalla idonee Circ. 13/1982 di efficacia del Min.Lav.P.S. di un sistema individuale per gli addetti al montaggio ed allo smontaggio dei ponteggi metallici. 11
12 Norme Nazionali D.Lgs.. 19 settembre 1994, n. 626 e s.m.i. Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 8 90/269/CEE, Art. 3: pericolo: 90/270/CEE, elimino-riduco-informo 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramenm iglioramen- to della Art. sicurezza 4: valutazione e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, e s.m.i. D.Lgs.. 14 agosto 1996, n. 493 Attuazione della Direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sui luoghi di lavoro. D.Lgs.. 14 agosto 1996, n. 494 e s.m.i. Attuazione della Direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili.. D.Lgs.. 4 dicembre 1992, n. 475 Introoduzione: Attuazione -Coordinatore della direttiva alla 89/686/CEE sicurezza del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia -Piano di ravvicinamento di Sicurezza delle e Coordinamento, legislazioni degli Fascicolo Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale. Norme Nazionali D.Lgs.. 2 gennaio 1997, n. 10 Attuazione delle direttive 93/68/CEE, 93/95/CEE e 96/58/CEE relative ai dispositivi di protezione individuale. D.M. 2 maggio 2001 Criteri per l individuazione l e l uso l dei dispositivi di protezione individuale (DPI). Direttiva 2001/45/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27/06/01 che modifica la direttiva 89/655/CEE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l uso l delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori. D.P.R. 5 settembre 2003, n. 222 Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. 12
13 Norme Nazionali Decreto Legislativo 8 luglio 2003, n. 235 Attuazione della Direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l uso l delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori. Introduzione modifiche D.Lgs 626/94. Lavori in quota = temporaneo Legge Introduzione 3 Agosto al D.Lgs /94:, n. 123 Misure Art. in tema 34: definizione di tutela della di lavoro salute e in della quota sicurezza sul lavoro e delega al Governo Art. per 36 il bis riassetto : e la riforma della normativa in materia. -Priorità dei DPC = Dispositivi di Protezione Collettiva -Sistemi di accesso -Valutazione condimeteo per aggravamento rischio Norme Nazionali D.Lgs.. 09/04/2001 n 81 Testo unico Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro 13
14 Norme Nazionali: D.Lgs. 81/2008 (Tit. IV già D.Lgs. 494/96) Art Obblighi del Coordinatore per la progettazione 1. Durante la progettazione dell'opera, e comunque prima della richiesta iesta di presentazione delle offerte, il coordinatore per la progettazione: e: b) predispone un fascicolo (...all.all. XVI) contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell'allegato II al documento U.E. 26/05/93. Norme Nazionali: Norme Nazionali: D.Lgs. 81/2008 (Tit. IV già D.Lgs. 494/96) Art Obblighi del Coordinatore per la progettazione 2. Il fascicolo è preso in considerazione all'atto di eventuali lavori successivi sull'opera. 14
15 Norme Nazionali: D.Lgs. 81/2008 (Tit. IV già D.Lgs. 494/96) MA COSA E E IL FASCICOLO? RACCOLTA INFORMAZIONI UTILI X SUCCESSIVI INTERVENTI SULL OPERA Norme Nazionali: Norme Nazionali: D.Lgs. 81/2008 (Tit. IV già D.Lgs. 494/96) FASCICOLO = MEMORIA INFORMATIVA All. XVI Capitolo II : l individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliare per gli interventi successivi... necessarie per pianificare la realizzazione, l uso l e la manutenzione in sicurezza dell opera 15
16 Norme Nazionali: D.Lgs. 81/2008 (Tit. IV già D.Lgs. 494/96) Il Fascicolo: E generalmente SOLO una radiografia della situazione di fatto DEVE COSTITUIRE la base per adeguare le dotazioni di sicurezza dell opera Norme Nazionali Articolate ma già sufficienti per indurre alla progettazione di coperture accessibili e sicure e l adozione l dei DPC - DPI 16
17 Norme Regionali Quadro di insieme Norme Regionali USL Modena USL Reggio Emilia Protocollo di intesa del 15/7/2003 con Organizzazioni Sindacali e Assopiastrelle
18 Norme Regionali Provincia di Bergamo A.D. 787 del 15/7/2003 Regione Lombardia Circ. 4/SAN/2004 del 23/01/ Brescia - Lecco - Lodi - Pavia - Varese 2004 Norme Regionali Provincia autonoma di Bolzano Circ. RC/10164/42 del 15/12/2004 (nuova Legge prov. in esame)
19 Norme Regionali Regione Toscana (già da LR. N 64/2003) - LR. N 1 N 1 del 3/01/2005 (Governo del territorio) - DPGR n 62/R del 23/11/2005 (Regolamento norme tecniche) 2005 Norme Regionali Regione Friuli Venezia Giulia Comitato coordinamento del 05/09/2006 Linee Guida Lavorare in sicurezza sulle coperture degli edifici
20 Norme Regionali Provincia autonoma di Trento LP. n 3 n 3 del 02/02 02/2007 (modifica LP n 22/1991) n regolamento tipo Regione Toscana 2007 Norme Regionali Altre Regioni in esame: - Veneto - Puglia - Basilicata 200X 20
21 Norme Regionali Percorsi: ASL Regolamento di Igiene ASL Circolari Leggi governo del territorio Linee Guida 200X Classificazione copertura Toscana Trento Lombardia Friuli V.G. DPGR 62/2005 LP 22/1991 Titolo III Reg. Igiene Linee Guida 2006 Art. 3 Art. 91 ter. Art Art. 3, 4, 5 Tipologia: -Piana Protezione perimetrale: - Protetta Percorribilità: - Precorribile - Falde - Non Protetta - Non Percorribile 21
22 Classificazione copertura Toscana Trento Lombardia Friuli V.G. DPGR 62/2005 LP 22/1991 Titolo III Reg. Igiene Linee Guida 2006 Art. 3 Art. 91 ter. Art Art. 3, 4, 5 Tipologia: -Piana Protezione perimetrale: - Protetta Percorribilità: - Precorribile - Falde - Non Protetta - Non Percorribile I Sistemi Anticaduta Classificazione e caratteristiche 22
23 COMPOSIZIONE SISTEMA ANTICADUTA COMPOSIZIONE SISTEMA ANTICADUTA D.P.I. ANTICADUTA UNI EN 363: dispositivo atto ad assicurare una persona ad un punto di ancoraggio in modo da prevenire o arrestare in condizioni di sicurezza una caduta dall alto si compongono da: una parte indossata dall operatore una parte che lo collega ad un punto sicuro. 23
24 D.P.I. ANTICADUTA - IMBRACATURA UNI-EN 361 D.P.I. ANTICADUTA - IMBRACATURA UNI-EN
25 D.P.I. ANTICADUTA - IMBRACATURA UNI-EN 361 D.P.I. ANTICADUTA - CONNETTORI UNI-EN
26 D.P.I. ANTICADUTA CORDINI / CORDINI CON ASSORBITORE UNI-EN D.P.I. ANTICADUTA CORDINI DI POSIZIONAMENTO UNI-EN
27 D.P.I. ANTICADUTA DISSIPATORE SU FUNE UNI-EN D.P.I. ANTICADUTA RETRATTILE UNI-EN
28 COMPOSIZIONE SISTEMA ANTICADUTA ANCORAGGI STRUTTURALI UNI EN 795: gli elementi fissati in mode permanente ad una struttura, a cui si puo applicare un DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO o un DPI DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO: elemento o serie di elementi o componenti contenente uno o più punti di ancoraggio PUNTO DI ANCORAGGIO: elemento a cui il DPI può essere applicato.. ANCORAGGI STRUTTURALI UNI EN 795 CLASSIFICAZIONE Classe A1 : Ancoraggi destinati ad essere fissati a strutture verticali, orizzontali o inclinate Classe A2 : Ancoraggi destinati ad essere fissati sulle travi portanti dei tetti inclinati, rimuovendo la copertura di tegole Classe B: Ancoraggi portatili Classe C: Dispositivi d ancoraggio costituiti da una linea flessibile (cavo, fune metallica o cinghia) orizzontale (inclinazione massima di 15 ) Classe D: Dispositivi d ancoraggio costituiti da una linea rigida (canalina metallica) orizzontale Classe E: Ancoraggi a corpo morto 28
29 Classe A1 : Ancoraggi fissi ANCORAGGI UNI-EN 795 Classe A1 : Ancoraggi fissi ANCORAGGI UNI-EN
30 Classe A2 : Ancoraggi fissi ANCORAGGI UNI-EN 795 Classe B : Ancoraggi mobili ANCORAGGI UNI-EN
31 Classe C : Linee di ancoraggio flessibili ANCORAGGI UNI-EN 795 Classe C : Linee di ancoraggio flessibili ANCORAGGI UNI-EN
32 Classe C : Linee di ancoraggio flessibili ANCORAGGI UNI-EN 795 Classe D: Linee di ancoraggio rigide ANCORAGGI UNI-EN
33 Classe D: Linee di ancoraggio rigide ANCORAGGI UNI-EN 795 Classe E: Corpo morto ANCORAGGI UNI-EN
34 I Sistemi Anticaduta PERCORSI PASSERELLE 34
35 PASSERELLE I Sistemi Anticaduta SISTEMI COLLETTIVI 35
36 PARAPETTI PARAPETTI 36
37 PARAPETTO AUTOPORTANTE PARAPETTO AUTOPORTANTE 37
38 PARAPETTO AUTOPORTANTE PARAPETTO AUTOPORTANTE 38
39 PARAPETTO RIBALTABILE PARAPETTO RIBALTABILE 39
40 PARAPETTO RIBALTABILE PARAPETTO RIBALTABILE 40
41 I Sistemi Anticaduta Qualche novità PARAPETTO AUTOSOLLEVANTE (Prototipo) 41
42 PARAPETTO AUTOSOLLEVANTE (Prototipo) PARAPETTO AUTOSOLLEVANTE (Prototipo) 42
43 ?? 43
44 SCALA A SCOMPARSA SCALA A SCOMPARSA 44
45 I Sistemi Anticaduta Elementi critici e particolarità... OSSIDAZIONE INTERNA 45
46 OSSIDAZIONE INTERNA OSSIDAZIONE INTERNA 46
47 IMPERMEABILIZZAZIONE IMPERMEABILIZZAZIONE 47
48 IMPERMEABILIZZAZIONE IMPERMEABILIZZAZIONE 48
49 LINEE VITA RINFORZATE ANCORAGGI SPECIALI 49
50 ANCORAGGI SPECIALI SPIGOLI VIVI 50
51 SPIGOLI VIVI TENSIONE LINEE 51
52 STRUMENTI IDENTIFICAZIONE Produttore Part # Norma di rif. N Lotto 52
53 PEZZI SPECIALI PEZZI SPECIALI 53
54 COMPORTAMENTI DIFFERENZIATI Per il soccorso ed il recupero.. I Sistemi Anticaduta Visualizzazione da CD ROM Testo 54
55 I Sistemi Anticaduta Visualizzazione da CD ROM terze parti Riferimenti: Fine Grazie Architetto iunior Davide Crovetti
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