RePlaCe LIFE08 ENV/IT/000393

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3 1. PREMESSA Il presente Manuale vuole essere uno strumento per implementare e applicare nel modo corretto il processo di reimpiego dei rifiuti plastici industriali sviluppato nell ambito del progetto RePlaCe. Nel Manuale viene descritto un nuovo approccio che prevede una massiccia re-introduzione degli scarti plastici nel ciclo produttivo. Nel dettaglio, sono indicate le linee guida del processo che permetteranno la realizzazione di manufatti strutturali anche per altri settori industriali (produttori di meccaniche leggere, di componenti d arredo, ecc.). Il processo è stato studiato e sviluppato da Plastic Metal S.p.A., F.lli Virginio S.r.l., Vivi S.r.l. ed Etra S.p.A. con l obiettivo di realizzare un prototipo di nastro trasportatore con componenti strutturali (es. le barre laterali), soggetti ad elevate sollecitazioni meccaniche di tipo statico e dinamico, in plastica riciclata derivata da rifiuti industriali. Verificata l efficacia della plastica riciclata per questi componenti, si è replicato il processo, estendendo l utilizzo del materiale anche alla costruzione di altre parti costituenti i nastri trasportatori, alcune con funzione strutturale: traversi, snodi e carter. L impiego della plastica riciclata per la realizzazione di componenti strutturali potrà determinare un consistente aumento dell utilizzo dei rifiuti solidi plastici, una diminuzione del loro trattamento in altre forme (ad esempio: stoccaggio, termovalorizzazione, riciclaggio per altre applicazioni) e una diminuzione delle materie prime utilizzate. In particolare, sono state progettate e sviluppate alcune parti della struttura di supporto della macchina, che solitamente sono realizzate in alluminio. A partire dalla prototipazione eseguita per questi primi componenti, che sono quelli maggiormente soggetti a carichi statici e dinamici, è stato esteso l utilizzo della plastica riciclata anche alla costruzione di altre parti costituenti i nastri trasportatori, alcune con funzione strutturale: testate e snodi, ecc. La conduzione delle attività di progetto è stata suddivisa tra le quattro aziende partecipanti, in base alle loro competenze specifiche: Plastic Metal S.p.A. ha realizzato gli impianti necessari per lo stampaggio dei componenti del prototipo; F.lli Virginio S.r.l. si è occupata della progettazione del nastro trasportatore nel suo complesso e dei test sul prototipo; Vivi S.r.l. ha progettato i componenti in plastica riciclata, realizzato le attrezzature specifiche per la lavorazione della plastica e stampato i pezzi; Etra S.p.A. ha effettuato i test finali sul prototipo. Grazie ai risultati conseguiti con il progetto, è stata dimostrata la possibilità di utilizzare la plastica riciclata per la costruzione non solo di elementi accessori ma anche strutturali, favorendo una significativa riduzione dell impatto ambientale. Gli studi svolti e la successiva prototipazione hanno permesso di definire, sviluppare e mettere a punto un nuovo processo per il reimpiego degli scarti di produzione, finalizzato alla realizzazione di nastri trasportatori. Le competenze finora acquisite permetteranno, in futuro, di estendere i risultati raggiunti ad altre applicazioni in plastica riciclata, recuperando il materiale oltre che tra gli scarti industriali anche tra i rifiuti solidi urbani. 1

4 2. DESCRIZIONE DEL PROCESSO Il processo studiato e sviluppato nell ambito del progetto RePlaCe è finalizzato al reimpiego dei rifiuti plastici di origine industriale per la realizzazione di macchine industriali. Lo stesso può essere applicato per la realizzazione di altri prodotti con componenti in plastica riciclata, aventi anche funzione strutturale. Il processo si basa sull impiego dello stampaggio ad iniezione, che è stato scelto a dispetto di altre tecnologie in quanto garantisce di ottenere pezzi con un elevato grado di dettaglio. Nello specifico, il nuovo processo (fig. 1) si articola in 7 fasi, correlate e consequenziali. A. Progettazione della macchina B. Allestimento delle attrezzature C. Approvvigionamento dei materiali D. Stampaggio dei componenti in plastica riciclata E. Test sui componenti in plastica riciclata F. Assemblaggio della macchina G. Test sulla macchina Progettazione macchina Allestimento attrezzature Approvvigionamento materiali Stampaggio componenti plastica riciclata Test componenti plastica riciclata Assemblaggio macchina Test macchina Figura 1 Schema di processo 2

5 2.1. Progettazione della macchina Fase A La progettazione della macchina prevede lo studio e la designazione dei nuovi componenti in plastica riciclata. Dato che i nuovi componenti devono essere accoppiati al resto della macchina, è necessario verificare che le loro geometrie si adattino alla struttura complessiva del prototipo. Se durante le fasi successive del processo emergono difetti o criticità, che richiedono delle modifiche correttive, il disegno dei pezzi, sia in plastica riciclata sia nel materiale tradizionale (metallo, plastica vergine o altro) subisce delle revisioni. Lo sviluppo dei nuovi pezzi prevede anche la definizione della composizione della plastica da impiegare nello stampaggio e, in particolare, la tipologia e la quantità di additivi da aggiungere al composto Allestimento delle attrezzature Fase B Considerando la materia prima, la plastica riciclata, e le caratteristiche geometriche dei componenti da realizzare (ad esempio la forma e la posizione dei fori di fissaggio) il processo produttivo da adottare è lo stampaggio ad iniezione. L impianto di stampaggio (fig. 2) è costituito da due parti: il sistema di alimentazione (silo, vasche di raccolta, condotti, tramogge) e il sistema di stampaggio vero e proprio (pressa con relative attrezzature). Nel dettaglio, le attrezzature da allestire, che richiedono una progettazione e sviluppo dedicati, sono: i filtri per separare il materiale plastico dalle scorie metalliche, gli stampi e i sistemi di compensazione del ritiro plastico anisotropo tipico della plastica. MATERIA PLASTICA Sistema di alimentazione SILO VASCA DI RACCOLTA + EVENTUALI FILTRI CONDOTTO TRAMOGGIA + EVENTUALI FILTRI PRESSA + EVENTUALI FILTRI Figura 2 Esempio di impianto di stampaggio 3

6 2.3. Approvvigionamento dei materiali Fase C I materiali da approvvigionare comprendono sia gli scarti di produzione da rigenerare per realizzare i nuovi componenti sia i pezzi rimanenti che possono comporre la macchina (ad esempio motore, cablaggi, schede elettroniche, minuteria). Gli scarti di produzione sono identificati e selezionati in base alle specifiche definite nella fase di progettazione. L acquisto dei componenti non in plastica riciclata è completato in modo tradizionale, in accordo alle voci della distinta base Stampaggio dei componenti in plastica riciclata Fase D Per tarare il processo e definire i lotti di produzione conformi alle specifiche progettuali devono essere effettuati diversi cicli di stampaggio. Inizialmente, per individuare la composizione del materiale più performante, vengono realizzati componenti di prova utilizzando miscele diverse della plastica e degli additivi. Successivamente, quando il processo è stato definito ed è a regime, vengono prodotti i pezzi per assemblare il prototipo Test sui componenti in plastica riciclata Fase E I test eseguiti sui componenti in plastica riciclata sono di tipo morfologico e hanno la finalità di verificare che questi presentino i requisiti meccanici richiesti. Nello specifico, vengono controllate la geometria e le caratteristiche meccaniche dei pezzi stampati. I test possono essere anche portare alla rottura dei componenti, se la loro resistenza meccanica è inferiore alle specifiche progettuali Assemblaggio della macchina Fase F In questa fase viene costruita la macchina, assemblando i nuovi componenti in plastica riciclata con le altre parti (motore, cablaggio, minuterie, ecc.). Le attività che vengono condotte sono fondamentali per l elaborazione delle procedure operative che poi dovranno essere adottate in produzione. In particolare, è necessario individuare passaggi delicati dell assemblaggio che richiedono operazioni (regolazioni) o attrezzature/utensili speciali Test sulla macchina Fase G Le prove sulla macchina sono articolate in tre attività: esecuzione di test statici, dinamici e sul campo. I test statici sono necessari per verificare la resistenza meccanica dei componenti plastici e della macchina sotto stress. I test dinamici sono necessari per verificare la piena funzionalità della macchina e il grado di usura dei componenti durante il funzionamento. I test sul campo sono necessari per verificare l affidabilità della macchina nelle reali condizioni di utilizzo. 4

7 3. INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA 3.1. Istruzione del personale Il personale impiegato deve essere dotato della necessaria istruzione generale sulle seguenti aree: rischi per la sicurezza e la salute connessi alle attività che si svolgono nell azienda; misure e dispositivi adottati per la prevenzione degli infortuni e la salvaguardia della sicurezza e la salute dei lavoratori; rischi specifici a cui i lavoratori sono esposti in relazione alle mansioni svolte, normative di sicurezza e disposizioni aziendali in materia; regole antinfortunistiche generali previste dalle Direttive Europee CE 89/391/CEE e dalla legislazione vigente nel Paese di utilizzo della macchina; procedure che riguardano il primo soccorso, l utilizzo dei dispositivi antincendio e l evacuazione dei lavoratori. Il personale impiegato deve essere dotato della necessaria istruzione sul contenuto del presente Manuale. Le persone cui indirizzare l attività formativa devono essere individuate secondi i seguenti requisiti minimi: cultura generale e tecnica sufficiente a capire il contenuto del Manuale nelle parti che le riguardano; capacità di comprendere simboli, pittogrammi, disegni, schemi, messaggi video; conoscenza delle principali norme igieniche ed antinfortunistiche; conoscenza delle norme comportamentali in caso di emergenza. L istruzione del personale deve essere aggiornata in relazione all insorgenza di nuovi rischi legati a variazioni nelle operazioni di processo Sicurezza dei luoghi di lavoro Nel luogo di lavoro devono essere applicate tutte le Direttive Europee CE 89/391/CEE e le norme vigenti nel Paese di utilizzo della macchina che prescrivono misure per la protezione della salute e la sicurezza dei lavoratori e per la tutela dell ambiente, quali: misure igieniche; misure di protezione collettiva; misure per l utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI); misure previste nel piano di emergenza in caso di primo soccorso, di incendio, di terremoti, di evacuazione dei lavoratori in caso di altri pericoli; misure per l uso dei segnali di avvertimento e di sicurezza; misure per lo smaltimento di rifiuti Area di lavoro L area di lavoro e quella limitrofa devono essere mantenute sgombere da qualsiasi oggetto che possa essere di intralcio o provocare cadute. Nulla deve limitare la libertà di movimento di operatori o di addetti antincendio e al primo soccorso, che dovessero intervenire in caso di emergenza. L area di lavoro deve essere mantenuta pulita, senza presenza di grasso, olio, acqua o altro che possa rendere scivoloso il pavimento adiacente alla macchina, provocando cadute o scivolamenti. L area di lavoro deve presentare un illuminazione adeguata e uniforme; non deve presentare zone d ombra o riflessi abbaglianti. L accesso all area di lavoro deve essere vietato alle persone che non sono autorizzate ad operare nel processo. 5

8 4. ISTRUZIONI OPERATIVE Le istruzioni operative descrivono le attività da svolgere in ogni fase del processo di studio e sviluppo di una macchina dotata di componenti in plastica riciclata aventi funzione strutturale. Tali istruzioni vengono riportate in forma tabellare, suddivise secondo i seguenti campi: Obiettivo della fase (Obiettivo). Allocazione logica-temporale nel processo (Quando). Personale coinvolto (Chi). Strumenti utilizzati (Con cosa). Luogo/reparto di competenza (Dove). Modalità di sviluppo attività (Come). Durata della fase (Quanto). Informazioni e studi preliminari (Input). Prodotti o informazioni impiegate nelle fasi successive (Output). A Obiettivo PROGETTAZIONE DELLA MACCHINA Contenuto La finalità della progettazione è definire il disegno complessivo della macchina e dei nuovi componenti in plastica riciclata. Si verificano le forme e le dimensioni dei componenti principali del prodotto tradizionale per disegnare e dimensionare i singoli componenti in plastica riciclata. Inoltre vengono studiate le modifiche da apportare per permettere l assemblaggio dei nuovi pezzi realizzati in plastica riciclata e allestire un prototipo. Le forme e le dimensioni dei nuovi componenti sono utilizzate per progettare gli stampi (fase B). Contemporaneamente alla definizione delle geometrie, sono studiate le caratteristiche meccaniche ricercate ed identificata viene preliminarmente definita la composizione della plastica da rigenerare. Questa è la fase iniziale del processo. Progettisti. Quando Chi Con cosa Studio delle materie plastiche, progettazione CAD e simulazione 3D. Dove Internamente (Ufficio tecnico) o esternamente (Fornitori). Le attività di questa fase si articolano in due step: 1 Progettazione e simulazione CAD (macchina nel suo complesso, Come componenti in plastica - geometrie e composizione - additivi). 2 Revisione tecnica del progetto. Quanto Input Output La durata della fase è variabile e dipende da una serie di fattori: 1 Complessità del progetto. 2 Numero di componenti da progettare. 3 Complessità degli interventi di revisione progettuale. 4 Numero dei componenti da revisionare. Disegni precedenti di macchine o componenti, schede tecniche di prodotto, studi di fattibilità. Disegni, specifiche tecniche componenti e composizione plastica. 6

9 B Obiettivo Quando Chi Con cosa Dove Come Quanto Input Output ALLESTIMENTO ATTREZZATURE Contenuto Per effettuare lo stampaggio dei componenti in plastica riciclata è necessario preparare dei sistemi e delle attrezzature speciali, cioè studiati appositamente per la lavorazione di materiali rigenerati. A seguito degli output della progettazione (composizione plastica e geometrie e dimensioni componenti in plastica). Progettisti, Addetti allo stampaggio, Impiegati Ufficio Acquisti. Progettazione CAD,ricorso a fornitori esterni. Internamente (Ufficio tecnico, Reparto Stampaggio e Ufficio Acquisti) o esternamente (Fornitori). Le attività di questa fase si articolano in tre step: 1 Progettazione delle attrezzature: stampi, filtri di separazione, sistemi di compensazione, gruppo di plastificazione, ecc. 2 Costruzione delle attrezzature. 3 Revisione tecnica. L allestimento delle attrezzature di stampaggio richiede un tempo medio di circa 1 mese. Le tempistiche sono determinate principalmente dalla realizzazione degli stampi, attività che richiede i tempi più lunghi. Componenti principali degli impianti. Impianto di stampaggio. 7

10 C Obiettivo Quando Chi Con cosa Dove Come Quanto Input Output APPROVVIGIONAMENTO MATERIALI Contenuto L approvvigionamento delle materie prime prevede la raccolta del materiale plastico da riciclare e l acquisto degli additivi e dei componenti rimanenti, non in plastica riciclata, della macchina. A seguito della fase di progettazione. Addetti allo stampaggio, Impiegati Ufficio Acquisti, Magazzinieri. Strumenti e procedure operative per differenziare gli scarti e scegliere quelli giusti. In particolare, la raccolta degli scarti plastici di lavorazione da riciclare. Ricerca di fornitori esterni. Internamente (Reparto Stampaggio, Ufficio acquisti, Magazzino) o esternamente (Fornitori). La attività di questa fase si classificano in due tipi: approvvigionamento degli scarti di produzione da riciclare e approvvigionamento dei componenti rimanenti che costituiscono la macchina (pezzi non in plastica riciclata). L approvvigionamento degli scarti di produzione si articola in quattro passaggi: 1 Individuazione della composizione della plastica da riciclare. 2 Studio degli scarti di produzione. 3 Selezione, raccolta e differenziazione degli scarti di produzione da impiegare. 4 Analisi campione degli scarti di produzione selezionati. L approvvigionamento dei componenti rimanenti che costituiscono la macchina si articola in quattro passaggi: 1 Analisi della distinta base della macchina. 2 Verifica della disponibilità di componenti a magazzino. 3 Ricerca dei fornitori. 4 Acquisto componenti. La durata di questa fase dipende dalla schedulazione di produzione per la raccolta degli scarti e dai tempi di consegna dei fornitori. Quantità dei componenti necessaria da statistiche o storico aziendale. Materiali. 8

11 D Obiettivo Quando Chi Con cosa Dove Come Quanto Input Output STAMPAGGIO COMPONENTI IN PLASTICA Contenuto La finalità del processo di stampaggio è realizzare dei componenti in plastica riciclata per la costruzione di una macchina. Tramite lo stampaggio vengono testate differenti miscele di macinato, variando anche la quantità di additivi aggiunti, per individuare la composizione della materia prima idonea. A seguito delle fasi di allestimento delle attrezzature e approvvigionamento materiali. Progettisti, Addetti allo stampaggio. Lo studio e sviluppo del processo di stampaggio sono eseguiti tramite programmi di simulazione 3D e prove sul campo, variando i parametri di processo. Le attrezzature speciali impiegate sono i filtri anti-metallo, i sistemi di compensazione, il gruppo di plastificazione della pressa e gli stampi, realizzati nella fase B. Internamente (Ufficio Tecnico, Reparto stampaggio) o esternamente (Fornitori). Le attività di questa fase si articolano in sei step: 1 Collaudo stampi. 2 Prove di stampaggio per individuare la composizione di plastica adatta al processo. 3 Taratura dei parametri di processo. 4 Stampaggio dei componenti in plastica riciclata. 5 Verifica della conformità alle specifiche dei pezzi stampati. 6 Applicazione misure correttive del ritiro post-stampaggio. La durata della lavorazione dipende dalle caratteristiche dell impianto di stampaggio (dimensioni della pressa) e dal numero di impronte ricavate sullo stampo. Plastica. Componenti in plastica. 9

12 E Obiettivo Quando Chi Con cosa Dove Come Quanto Input Output TEST SUI COMPONENTI IN PLASTICA RICICLATA Contenuto La finalità dei test è verificare la bontà della progettazione e della realizzazione dei componenti in plastica riciclata. I pezzi che risultano conformi alle specifiche sono utilizzati per assemblare la macchina. A seguito della fase di stampaggio. Addetti allo stampaggio, Addetti al controllo qualità. Le prove da effettuare riguardano la verifica della geometria e delle caratteristiche meccaniche dei componenti stampati. Vengono compilate delle check-list per ogni campione analizzato. Gli strumenti impiegati sono principalmente i metri e i calibri. Internamente (Reparto Stampaggio) o esternamente (Fornitori). Le attività di questa fase si articolano in quattro step: 1 Verifica del grado di integrità. 2 Verifica delle dimensioni. 3 Verifica del grado di distorsione dopo il ritiro post-stampaggio. 4 Prove di assemblaggio parziale. Per ogni ciclo di stampaggio, corrispondente a una carica omogenea di plastica, si provano dei campioni. Ogni prova può richiedere più iterazioni per ottenere un valore medio della misura rilevata. Componenti da testare. Report sulle prove condotte. 10

13 F Obiettivo Quando Chi Con cosa Dove Come Quanto Input Output ASSEMBLAGGIO DELLA MACCHINA Contenuto Durante la fase di assemblaggio viene preparata la macchina da sottoporre ai test. A seguito della fase di stampaggio. Addetti al montaggio, Addetti al controllo qualità. Per assemblare la macchina vengono impiegati utensili e automazioni disponibili nel reparto montaggio (cacciaviti, chiavi dinamometriche, chiavi inglesi, ecc.). Le procedure operative adottate sono in parte o in toto quelle già impiegate in azienda. Internamente (Reparto montaggio) o esternamente (Fornitori). Le attività di questa fase si articolano in tre step: 1 Assemblaggio telaio di supporto. 2 Assemblaggio elementi complementari. 3 Eventuale definizione ed elaborazione di procedure operative speciali. La durata di questa fase è pari ai tempi necessari per impiegare una macchina tradizionale. Durante la preparazione del primo prototipo se si presentano criticità legate all assemblaggio vengono studiate delle procedure operative specifiche e viene ripetuto l assemblaggio, studiando le soluzioni migliori alle problematiche emerse. Componenti da assemblare. Macchina assemblata. 11

14 G TEST SULLA MACCHINA Contenuto Obiettivi Le verifiche riguardano sia l aspetto strutturale sia la funzionalità della macchina. Grazie a queste prove vengono convalidate le scelte progettuali fatte. Quando A seguito della fase di assemblaggio. Chi Addetti al montaggio, Addetti al controllo qualità. Per effettuare le prove si seguono le procedure di controllo qualità preparate per la macchina tradizionale. Le attrezzature impiegate Con cosa sono quelle in dotazione al Reparto Montaggio e al Reparto Prove e Collaudo. Per eseguire i test sul campo è necessaria la collaborazione di un cliente o partner utilizzatore della macchina. Dove Internamente (Reparto montaggio, Reparto prove e collaudo) o esternamente (Fornitori). Le attività di questa fase si articolano in tre step: 1 Prove statiche. Per controllare la stabilità e la rigidità della struttura costituita dai nuovi componenti in plastica riciclata vengono sollecitati i punti di fissaggio e posizionati dei carichi sopra la struttura stessa. Come 2 Prove dinamiche. La macchina viene messa in funzione per verificarne la resistenza e il corretto funzionamento a vuoto e sotto carico. 3 Prove sul campo. Viene verificato il corretto funzionamento della macchina in condizioni reali, installandola all interno di un reparto produttivo aziendale. La durata delle prove dipende dal risultato positivo o negativo. Nel secondo caso è necessario ripetere dei cicli di prove per validare la Quanto soluzione alle criticità emerse. Le prove sul campo mediamente durano almeno un mese, per raccogliere dati utili per validare le scelte progettuali fatte. Input Macchina da testare. Output Report sulle prove condotte.. 12

15 5. RISOLUZIONE PROBLEMATICHE Le problematiche correlate al processo (fig. 3) possono essere suddivise in tre aree tematiche: 1. Realizzazione di componenti in plastica riciclata conformi alle specifiche tecniche definite. 2. Reperimento dei rifiuti plastici. 3. Lo studio e lo sviluppo di specifiche soluzioni logistiche e organizzative per il processo. PROBLEMATICHE Realizzazione componenti conformi specifiche tecniche Reperimento rifiuti plastici Studio e sviluppo specifiche soluzioni logistiche e organizzative Adottare soluzioni correttive: - modifica tipologia e quantitativo additivi - studio punti di iniezione ad hoc - studio e sviluppo di di sistemi e attrezzature di compensazione Selezionare la materia prima valutando: - bacino di approvvigionamento -facilità ed economicità di approvvigionamento - omogeneità dei rifiuti - quantitativo di rifiuti disponibile Studiare e sviluppare soluzioni ad hoc valutando: -layout -outsourcing - partnership Figura 3 Problematiche 13

16 5.1. Realizzazione di componenti in plastica riciclata conformi alle specifiche tecniche definite Dopo lo stampaggio i componenti subiscono un ritiro anisotropo che influisce sulla planarità del pezzo e sulla sua rigidità, che possono risultare insufficienti rispetto alle specifiche definite in fase progettuale. Tale fenomeno determina infatti delle deformazioni e tensioni nel componente, oltre che difetti di geometria che possono compromettere l assemblaggio della macchina. Questa problematica si può superare adottando principalmente tre soluzioni: modificare tipologia e quantitativo degli additivi combinati con la plastica; studiare dei punti di iniezione nello stampo ad hoc per garantire una diffusione uniforme del materiale plastico (utilizzando programmi di simulazione 3D); studiare e sviluppare opportuni sistemi e attrezzature per controbilanciare la deformazione del pezzo e compensarla Reperimento dei rifiuti plastici La scelta del materiale da riciclare può risultare difficile, dovendo considerare le caratteristiche meccaniche richieste e le fonti di approvvigionamento, cioè la tipologia di rifiuti disponibili. Per selezionare e reperire in modo corretto la materia prima, è necessario valutare i seguenti aspetti: Bacino di approvvigionamento. In generale sono disponibili due tipologie di bacino, rifiuti plastici industriali e rifiuti plastici urbani. Facilità ed economicità di approvvigionamento. Si devono considerare la posizione geografica, le normative che regolamentano la manipolazione dei rifiuti, la possibilità di siglare accordi di partenariato con aziende appartenenti al settore produttivo della plastica, la possibilità, nel caso di aziende produttive, di rigenerare i propri scarti di produzione. Omogeneità dei rifiuti. L origine e la composizione dei rifiuti devono essere simili, in modo da ridurre l eterogeneità di comportamento del flusso plastificato che determina criticità durante la fase di stampaggio. Quantitativo di rifiuti disponibile. La quantità di rifiuto raccolto deve coprire il fabbisogno della produzione, quindi, bisogna considerare la reperibilità sul mercato dei materiali riciclati urbani e industriali. Ad esempio, nel caso si riciclino scarti di produzione industriale, bisogna valutare la quantità disponibile internamente. Se possibile, si può estendere l approvvigionamento presso i propri clienti o, nel caso di rifiuti urbani, presso le società preposte alla loro raccolta Studio e sviluppo di specifiche soluzioni logistiche e organizzative per il processo L adozione di adeguate soluzioni logistiche e organizzative per la conduzione delle attività di processo è fondamentale e può essere, in certi casi, problematica. Per studiare e sviluppare tali soluzioni in modo corretto, sia per la gestione dei flussi all interno dell azienda che all esterno, con i fornitori viene riportato un elenco dei principali elementi da tenere in considerazione: Lay-out. Per allestire il sistema di stampaggio occorre predisporre spazi adeguati all interno del reparto produttivo, nonché attrezzature e competenze. La lavorazione del materiale riciclato richiede l impiego di macchine specifiche (ad esempio pressa dotata di gruppo di plastificazione progettato ad hoc) che possono essere dislocate secondo un lay-out a isola. Outsourcing. Parte delle attività del processo possono essere eseguite in outsourcing, ricorrendo a fornitori esterni. È necessario selezionare la tipologia di attività da esternalizzare sulla base delle risorse a disposizione, in termini di ore-uomo a disposizione, competenze, attrezzature, macchinari, spazi. Partnership. Nella fase di test della macchina è necessario verificare la sua funzionalità sul campo, in condizioni reali di utilizzo. Per controllare in modo efficace il corretto funzionamento della macchina è necessario instaurare rapporti di partnership con clienti o collaboratori esterni, che possano installarla e utilizzarla nel loro reparto produttivo, durante dei normali cicli di lavoro. 14

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18 Plastic Metal S.p.A. Via Francia Gambellara (VI) Telefono: info@plasticmetal.it F.lli Virginio S.r.l. Via VI Strada, Arzignano (VI) Telefono: info@fllivirginio.it Vivi S.r.l. Via VI Strada, Arzignano (VI) Telefono: info@vivitechnology.com Etra S.p.A. Via Largo Parolini, 82/b Bassano del Grappa (VI) info@etraspa.it

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