Rischio Industriale. SETTALA GAS S.p.A. Comune di Settala. Settembre 2004 rev.1.0

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Rischio Industriale. SETTALA GAS S.p.A. Comune di Settala. Settembre 2004 rev.1.0"

Transcript

1 PIANO DI EMERGENZA INTERCOMUNALE ELABORATO TECNICO 14 SETTALA GAS S.p.A. Comune di Settala rev.1.0

2 Sindar S.r.l Corso Archinti, Lodi (LO) Tel: Fax: sito internet: ing. Edoardo Galatola (supervisione tecnica) ing. Nadia Cianfarano (redazione) arch. Giovanna D Angelantonio (elaborati grafici) Fonti per SETTALA GAS S.p.A. Notifica ai sensi dell art.6 D.Lgs. 334/99, redatta da Settala Gas S.p.A. e presentata alle autorità in data 5 novembre 2002 Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori ai sensi del D.Lgs.334/99, redatta da Settala Gas S.p.A., rev. 02, presentata alle autorità in data 5 novembre 2002 Notifica ai sensi dell art.6 D.Lgs. 334/99, redatta da Settala Gas S.p.A. e presentata alle autorità nell ottobre 2000 Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori ai sensi del D.Lgs.334/99, redatta da Settala Gas S.p.A., rev. 00 Piano d Emergenza Esterna redatto dalla Prefettura di Milano, gennaio 1998 Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione dei rischi della Provincia di Milano, 2003 Piano di Emergenza di Protezione Civile della Provincia di Milano, 2003 Nota Il presente documento costituisce parte integrante del Piano di Emergenza Intercomunale dei Comuni di Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Mediglia, Melegnano, Pantigliate, Paullo, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Settala, Tribiano, Vizzolo Predabissi. Per le informazioni di dettaglio circa il territorio intercomunale, le risorse e le strutture logistiche nonché le procedure operative per la gestione delle emergenze si faccia riferimento al Piano di Emergenza Intercomunale - Linee Operative Generali Piano di Emergenza Intercomunale -

3 INDICE 1. DATI ANAGRAFICI CLASSIFICAZIONE DI PERICOLOSITA E DATI IDENTIFICATIVI DELLE LAVORAZIONI CLASSIFICAZIONE E CARATTERISTICHE DELLO STABILIMENTO GESTIONE DELLE EMERGENZE DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ SOSTANZE PERICOLOSE EVENTI INCIDENTALI TERRITORIALI DI RIFERIMENTO E RELATIVI SCENARI - DESCRIZIONE SCENARI INCIDENTALI TERRITORIALI DI RIFERIMENTO estensione delle conseguenze IDENTIFICAZIONE DI POSSIBILI EFFETTI DOMINO CON ATTIVITA PRODUTTIVE ADIACENTI SCENARI INCIDENTALI CONCORRENTI ALLA DEFINIZIONE DELLE AREE DI PIANIFICAZIONE DELLE EMERGENZE ELENCO DEGLI OGGETTI VULNERABILI INTERESSATI ALL ESTERNO DELLO STABILIMENTO Rilascio di sostanza tossica Pool-fire, jet-fire Flash-fire U.V.C.E PIANO DEI POSTI DI BLOCCO EVENTI INCIDENTALI AMBIENTALI DI RIFERIMENTO - DESCRIZIONE ALLEGATI Tavola 1: Tavola 2: Tavola 3: Tavola 4: carta del modello di intervento per eventi incidentali a dinamica lenta (rilascio di sostanza tossica) carta del modello di intervento per eventi incidentali a dinamica veloce (pool-fire, jet-fire) carta del modello di intervento per eventi incidentali a dinamica istantanea (flash-fire) carta del modello di intervento per eventi incidentali a dinamica istantanea (UVCE) ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 3 di 17

4 1. DATI ANAGRAFICI Nome e ragione sociale Sede legale Sede Operativa Gestore Orario di lavoro Numero di dipendenti totali Numero di dipendenti per turno Settala Gas S.p.A. viale delle Industrie, 18 - Settala viale delle Industrie, 18 - Settala Mario Dellera , 6 giorni a settimana 12 diretti 2. CLASSIFICAZIONE DI PERICOLOSITA E DATI IDENTIFICATIVI DELLE LAVORAZIONI Classe ai sensi del D.Lgs. 334/99 Art. 5 comma 3 Art. 6 Art. 8 X Classe di pericolosità ambientale in caso di incidente rilevante Conclusione procedura di valutazione del Rapporto di sicurezza ai sensi dell art. 21, D.Lga. 334/99 (istruttoria) Bassa (3) Media (2) Alta (1) 3. CLASSIFICAZIONE E CARATTERISTICHE DELLO STABILIMENTO Codice ISTAT dell attività Tipologia delle lavorazioni Attività di deposito ed imbottigliamento di gas petrolio liquefatto (GPL) Estensione areale area coperta: area scoperta: m 2 Accessi allo stabilimento principale (pedoni e carrabile) e secondario: viale delle Industrie 2 carrabili: via Cesare Battisti 2 carrabili: via Giuseppe Verdi 4. GESTIONE DELLE EMERGENZE Portavoce della società Recapiti sistemi di allertamento aziendali interni squadra emergenza interna (n componenti) risorse aziendali disponibili per la gestione delle emergenze Mario Dellera telefono 02/ fax 02/ settala.gas@galactica.it Rete telefonica Sirena d allarme Altoparlante dagli uffici si ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 4 di 17

5 5. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ I gas infiammabili detenuti in deposito, a temperatura ambiente e a pressione, sono gas di petrolio liquefatto (GPL), ossia propano, normal butano, isobutano o miscele dei prodotti suddetti. L'impianto serve a trattare i GPL provenienti da raffinerie o da impianti di degasolinaggio per l'ottenimento di propellenti per l'industria di aerosol e di gas tecnici a diverso grado di purezza. I GPL da trattare prelevati dai serbatoi di deposito, sono inviati agli impianti di processo (setacci molecolari, reattori acidi, colonne di distillazione e di frazionamento) per la prevista lavorazione. L'impianto à costituito da : n. 3 colonne di distillazione (temperature operative C) n. 3 linee setacci molecolari AI termine delle lavorazioni, i GPL trattati sono inviati nei rispettivi serbatoi fissi di deposito, destinati all' immagazzinamento dei prodotti finiti. Le attività svolte nello stabilimento comprendono inoltre lo stoccaggio e la movimentazione di gas di petrolio liquefatti (propano, butano) e l'imbottigliamento di bombole e bidoni. Si effettua anche la commercializzazione di DME (dimetiletere). Per lo svolgimento delle attività di cui sopra, rimpianto è dotato di: n. 4 serbatoi cilindrici orizzontali da 100 mc cad. di capacità geometrica complessiva di 400 mc (GPL) n. 2 serbatoi cilindrici orizzontali da 50 mc cadi di capacità geometrica complessiva di 100 mc (GPL) n. 2 serbatoi cilindrici orizzontali da 2$ mc cad. di capacità geometrica complessiva di 50 mc (GPL) n.1 serbatoio cilindrici orizzontali da 25 mc cad. di capacità geometrica complessiva di 50 mc (DME) un punto di travaso per il ricevimento via strada del GPL e DME (comprese le operazioni di carico DME). un punto dì travaso per la spedizione via strada del GPL un impianto di imbottigliamento del GPL un locale pompe e compressori La capacità complessiva del deposito GPL é di 550 m 3. La materia prima (propano, butano) è ricevuta a mezzo di autocisterne: il prodotto in uscita dallo stabilimento é movimentato a mezzo di autocisterne e autocarri (trasporto bombole e fusti). L'impianto serve a trattare i GPL provenienti da raffinerie, i trattamenti sono prevalentemente di tipo fisico (ebollizioni, evaporazioni, separazioni). Le reazioni chimiche relative ad alcune lavorazioni marginali (deolefinazione con acido solforico ) non sono tali da far prevedere la formazione di particolari sostanze pericolose anche in caso di variazione anomala dei parametri di processo. Le anomalie prevedibili infatti possono comportare solamente variazioni della qualità del prodotto, con problemi di produzione. II dimetil etere immagazzinato e movimentato non subisce né trasformazioni nè trattamenti all'interno del deposito, non sono pertanto prevedibili formazioni di altre sostanze pericolose. ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 5 di 17

6 6. SOSTANZE PERICOLOSE Composti chimici stoccati, utilizzati o prodotti Nome n CEE n CAS Classificazione R, S frase R / S corrispondente Etichetta Limite di soglia (t) art.8 art.6 art.5 com.3 Q.max presente (t) propano commerciale R12 S9 S16 S33 R12 Estremamente infiammabile Conservare il recipiente in luogo ben ventilato Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare. Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche. Estremamente infiammabile F miscela butano/propano (Miscela AO) S9 S16 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare. F+ S33 Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche. Dimetil etere R12 S9 S16 S33 Estremamente infiammabile Conservare il recipiente in luogo ben ventilato Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare. Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche. F ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 6 di 17

7 7. EVENTI INCIDENTALI TERRITORIALI DI RIFERIMENTO E RELATIVI SCENARI - DESCRIZIONE TOP evento incidentale scenario A, P, L* quantità interessata Rilascio di GPL per apertura di una valvola di sicurezza (area di stoccaggio) Rilascio di GPL liquido per perdite da tubazioni o da raccorderie (flange) Rilascio di GPL liquido per stacco manichetta durante le fasi di travaso (area travasi) tempo intervento (min) durata complessiva dell evento (min) frequenza (occ./anno) a) jet-fire P b) flash-fire a) jet-fire b) pool-fire c) flash-fire A d) U.V.C.E. e) dispersione sostanza tossica a) pool-fire b) flash-fire A c) U.V.C.E. d) dispersione sostanza tossica * tipologia delle sorgenti di rilascio: A = areale, P = puntuale, l = lineare Gli eventi incidentali riportati nella tabella e l estensione delle aree di danno riepilogata nella tabella del paragrafo 8 sono stati tratti dalla Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori ai sensi del D.Lgs.334/99, redatta da Settala Gas S.p.A., rev. 00. Facendo riferimento alla documentazione disponibile, citata in seconda pagina, sono state effettuate le seguenti considerazioni: gli scenari incidentali e le aree di danno riportate nella Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori, rev.00, differiscono da quelli presentati nella revisione successiva, rev.02, in quanto più gravosi; i primi sono stati adottati nell ambito del Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione dei rischi della Provincia di Milano ; il Piano di Emergenza Esterna redatto dalla Prefettura di Milano, redatto nel gennaio 1998: è riferito ad uno scenario che prende in considerazione il massimo evento ipotizzato dall azienda a seguito di una serie di probabilità sfavorevoli e pianifica quindi le azioni immediate da intraprendere in tale eventualità. Le azioni successive dovranno invece essere commisurate alla reale entità dell evento e delle sue conseguenze [le aree interessate dalle ipotesi di eventi incidentali sono state elaborate tenendo presenti le linee guida per la Pianificazione di emergenza esterna per impianti industriali a rischio di incidente rilevante emesse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento di protezione Civile il 18 gennaio 1994, r.]; ove sarà il caso, potrà essere modificato o integrato dalle conclusioni sul rapporto d sicurezza formulate dl Ministero dell Ambiente di concerto con il Ministero della Sanità e dell Interno, ai sensi dell art.19 del d.p.r. 175/88 ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 7 di 17

8 Stanti pertanto gli aggiornamenti inerenti gli scenari incidentali e le distanze di danno presentati dall azienda successivamente al 1998, e alla luce del fatto che le distanze di danno finora adottate nei vari processi di pianificazione dell emergenza debbono comunque essere validate dall organismo competente a sensi dell art.21 D.Lgs. 334/99 nonché ai sensi dell art.6, LR Regione Lombardia n.19/2001, si è scelto in via cautelativa di adottare gli scenari incidentali e le distanze di danno prospettate nella Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori, rev.00, in conformità alle scelte effettuate dalla Provincia di Milano. La validazione, da parte dell autorità competente, di scenari dalle conseguenze significativamente diverse (più o meno gravose) da quelle prospettate all interno del presente documento comporta di necessità una revisione del documento stesso. 8. SCENARI INCIDENTALI TERRITORIALI DI RIFERIMENTO estensione delle conseguenze TOP 2e) 3d) TOP 1a) 2a) 2b) 3a) scenario incidentale Rilascio di GPL liquido per perdite da tubazioni o da raccorderie (flange) Rilascio di GPL liquido per stacco manichetta durante le fasi di travaso (area travasi) scenario incidentale Rilascio di GPL per apertura di una valvola di sicurezza (area di stoccaggio) jet-fire Rilascio di GPL liquido per perdite da tubazioni o da raccorderie (flange) jet-fire Rilascio di GPL liquido per perdite da tubazioni o da raccorderie (flange) pool-fire Rilascio di GPL liquido per stacco manichetta durante le fasi di travaso (area travasi) pool-fire LC50 (prima zona di sicuro impatto ) Dispersione tossici (distanze in m dalla sorgente) IDLH (seconda zona di danno ) LoC o altro parametro di riferimento (terza zona di attenzione ) raggio E/I raggio E/I raggio E/I * E 518* E * E 518* E 12,5 kw/m 2 (prima zona di sicuro impatto ) Incendio stazionario (es. pool-fire, jet-fire) (distanze in m dalla sorgente) 5 kw/m 2 (seconda zona di danno ) 3 kw/m 2 (terza zona di attenzione ) raggio E/I raggio E/I raggio E/I ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 8 di 17

9 TOP 1b) 2c) 3b) TOP 2d) 3c) scenario incidentale Rilascio di GPL per apertura di una valvola di sicurezza (area di stoccaggio) Rilascio di GPL liquido per perdite da tubazioni o da raccorderie (flange) Rilascio di GPL liquido per stacco manichetta durante le fasi di travaso (area travasi) scenario incidentale Rilascio di GPL liquido per perdite da tubazioni o da raccorderie (flange) Rilascio di GPL liquido per stacco manichetta durante le fasi di travaso (area travasi) LFL (prima zona di sicuro impatto ) incendio di nube (flash-fire) (distanze in m dalla sorgente) ½ LFL (terza zona di attenzione ) raggio E/I raggio E/I ,3 bar (prima zona di sicuro impatto ) Sovrappressione (distanze in m dalla sorgente) 0,07 bar (seconda zona di danno ) 0,03 bar (terza zona di attenzione ) raggio E/I raggio E/I raggio E/I * NIOSH (National Institute for Occupational Health and Safety) attesta che il valore originale di IDLH del propano era stato posto uguale al L.E.L. (2.1% in volume) ovvero a circa ppm con le seguenti motivazioni: Propane is a simple asphyxiant and does not present an IDLH hazard at concentrations below its lower explosive limit (LEL). The chosen IDLH is based on the LEL of 21,000 ppm rounded down to 20,000 ppm. Attualmente il valore di IDLH del propano è stato rivisto e posto uguale a 2100 ppm con le seguenti motivazioni: Based on acute inhalation toxicity data in humans [ACGIH 1991; Braker 1980], a value much greater than 10,000 ppm would have been appropriate. However, the revised IDLH for propane is 2,100 ppm based strictly on safety considerations (i.e., being 10% of the lower explosive limit of 2.1%). Per quanto concerne la terza zona di pianificazione, i valori riportati non sono desunti da quantificazioni effettuate dall azienda ma sono stati cautelativamente assunti pari a 2 volte il valore dichiarato per l IDLH, per scelta metodologica di Piano. ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 9 di 17

10 9. IDENTIFICAZIONE DI POSSIBILI EFFETTI DOMINO CON ATTIVITA PRODUTTIVE ADIACENTI Nel comune di Settala, oltre all azienda Settala Gas cui si riferisce la presente scheda, sono ubicate altre due aziende soggette agli adempimenti di cui al D.Lgs.334/99, in particolare: Henkel S.pA. soggetta agli adempimenti di cui all art.8 del D.Lgs. 334/99, Indena S.p.A., soggetta agli adempimenti di cui all art.5 comma 3 del D.Lgs. 334/99. per le quali si rimanda alle rispettive schede ricomprese nel presente Piano. Dall analisi degli scenari incidentali e dalla verifica dell estensione delle corrispondenti aree di danno non risulta alcuna interazione tra l azienda Settala Gas e le altre due aziende, ubicate tra l altro in altra zona industriale del comune a significativa distanza. 10. SCENARI INCIDENTALI CONCORRENTI ALLA DEFINIZIONE DELLE AREE DI PIANIFICAZIONE DELLE EMERGENZE Tipologia evento incidentale: a dinamica lenta (rilascio di sostanza tossica) Riferimento cartografico: Tavola 1 TOP Descrizione 2e) Rilascio di GPL liquido per perdite da tubazioni o da raccorderie (flange) 3d) Rilascio di GPL liquido per stacco manichetta durante le fasi di travaso (area travasi) Tipologia evento incidentale: a dinamica veloce (pool-fire, jet-fire) Riferimento cartografico: Tavola 2 TOP Descrizione 1a) Rilascio di GPL per apertura di una valvola di sicurezza (area di stoccaggio) - jet-fire 2a) Rilascio di GPL liquido per perdite da tubazioni o da raccorderie (flange) - jet-fire 2b) Rilascio di GPL liquido per perdite da tubazioni o da raccorderie (flange) - pool-fire 3a) Rilascio di GPL liquido per stacco manichetta durante le fasi di travaso (area travasi) - pool-fire Tipologia evento incidentale: a dinamica istantanea (flash fire) Riferimento cartografico: Tavola 3 TOP Descrizione 1b) Rilascio di GPL per apertura di una valvola di sicurezza (area di stoccaggio) 2c) Rilascio di GPL liquido per perdite da tubazioni o da raccorderie (flange) ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 10 di 17

11 3b) Rilascio di GPL liquido per stacco manichetta durante le fasi di travaso (area travasi) Tipologia evento incidentale: a dinamica istantanea (U.V.C.E.) Riferimento cartografico: Tavola 4 TOP Descrizione 2d) Rilascio di GPL liquido per perdite da tubazioni o da raccorderie (flange) 3c) Rilascio di GPL liquido per stacco manichetta durante le fasi di travaso (area travasi) 11. ELENCO DEGLI OGGETTI VULNERABILI INTERESSATI ALL ESTERNO DELLO STABILIMENTO Rilascio di sostanza tossica Tipologia evento incidentale: a dinamica lenta (rilascio di sostanza tossica) Riferimento cartografico: Tavola 1 prima zona di sicuro impatto zona di estensione non determinata dall azienda seconda zona di danno insediamenti industriali ed artigianali denominazione comune indirizzo recapito telefonico Stilmas S.p.A. Settala viale delle Industrie, 12/ Silital Spa Settala Viale delle Industrie, Com.pr.ital. (s.r.l.) Prodotti Per Gelaterie Settala Via Giuseppe Verdi, Autofficina Del Bianco Marco A. Settala Via Stradivari, collettività vulnerabili (es. scuole, ospedali, case di cura, centri commerciali) denominazione comune indirizzo recapito telefonico viale delle Industrie (Strada Provinciale 161) nel tratto prospiciente l azienda via Giuseppe Verdi nel tratto che costeggia l azienda, da viale delle Industrie a via Mascagni numero dipendenti ore esercizio numero stimato max persone potenzialmente presenti ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 11 di 17

12 via Cesare Battisti Orti comunali Settala compresi tra via C.Battisti e via Pergolesi Parcheggio comunale Settala via delle Industrie soggetti residenti a rischio residenti: nome e cognome indirizzo telefono totale disabili: --- terza zona di attenzione insediamenti industriali ed artigianali denominazione comune indirizzo* recapito telefonico Flli Meroni Di Meroni Marco E Angelo Snc Panificio E Alimentari Settala Via Giuseppe Verdi, L angolo di Venere Settala Via Giuseppe Verdi, Atex srl Settala via C.Colombo, DE.SA. snc Settala viale delle Industrie, Seled srl Allestimenti Editoriali Settala viale delle Industrie, Alltrans Worldwide Logistics Settala viale delle Industrie, Ingram Micro SpA Settala via delle Industrie, 14/B collettività vulnerabili (es. scuole, ospedali, case di cura, centri commerciali) denominazione comune indirizzo recapito telefonico viale delle Industrie, via Bellini, via Verdi, via Ma scagni, via Rossini, via Pergolesi, via Stradivari, via Battisti, via Colombo Pista ciclabile Parcheggi comunali Settala viale delle Industrie, via Verdi Centro medico sociale Settala Via Verdi, Centro sociale diurno anziani Settala Via Verdi, 10 numero dipendenti ore esercizio numero stimato max persone potenzialmente presenti ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 12 di 17

13 Municipio Settala Via Verdi, Parco giochi Settala via Verdi, via Bellini Area Mercato Settala via Verdi soggetti residenti a rischio residenti: nome e cognome indirizzo telefono totale disabili: --- ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 13 di 17

14 11.2. Pool-fire, jet-fire Tipologia evento incidentale: a dinamica veloce (pool-fire, jet-fire) Riferimento cartografico: Allegato 2 prima zona di sicuro impatto zona di estensione ricompresa nei confini dell azienda seconda zona di danno collettività vulnerabili (es. scuole, ospedali, case di cura, centri commerciali) denominazione comune indirizzo recapito telefonico residenti: disabili: viale delle Industrie, via Battisti, via Stradivari soggetti residenti a rischio numero stimato max persone potenzialmente presenti nome e cognome indirizzo telefono totale Flash-fire Tipologia evento incidentale: a dinamica istantanea (flash fire) Riferimento cartografico: Allegato 3 prima zona di sicuro impatto insediamenti industriali ed artigianali denominazione comune indirizzo recapito telefonico Stilmas S.p.A. Settala viale delle Industrie, 12/ Silital Spa Settala Viale delle Industrie, numero dipendenti ore esercizio ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 14 di 17

15 Com.pr.ital. (s.r.l.) Prodotti Per Gelaterie Settala Via Giuseppe Verdi, Autofficina Del Bianco Marco A. Settala Via Stradivari, collettività vulnerabili (es. scuole, ospedali, case di cura, centri commerciali) denominazione comune indirizzo recapito telefonico viale delle Industrie (Strada Provinciale 161) nel tratto prospiciente l azienda via Giuseppe Verdi nel tratto che costeggia l azienda, da viale delle Industrie a via Mascagni via Cesare Battisti Orti comunali Settala compresi tra via C.Battisti e via Pergolesi Parcheggio comunale Settala via delle Industrie residenti: disabili: soggetti residenti a rischio numero stimato max persone potenzialmente presenti nome e cognome indirizzo telefono totale seconda zona di danno terza zona di attenzione --- ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 15 di 17

16 11.4. U.V.C.E. Tipologia evento incidentale: a dinamica istantanea (U.V.C.E.) Riferimento cartografico: Allegato 4 prima zona di sicuro impatto zona di estensione non determinata dall azienda seconda zona di danno zona di estensione ricompresa entro i confini dell azienda terza zona di attenzione collettività vulnerabili (es. scuole, ospedali, case di cura, centri commerciali) denominazione comune indirizzo recapito telefonico residenti: disabili: viale delle Industrie, via Mascagni soggetti residenti a rischio numero stimato max persone potenzialmente presenti nome e cognome indirizzo telefono totale --- ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 16 di 17

17 12. PIANO DEI POSTI DI BLOCCO Tipologia evento incidentale: a dinamica lenta (rilascio di sostanza tossica) Riferimento cartografico: Tavola 1 Tipologia evento incidentale: a dinamica veloce (pool-fire, jet-fire) Riferimento cartografico: Tavola 2 Tipologia evento incidentale: a dinamica istantanea (flash fire) Riferimento cartografico: Tavola 3 Tipologia evento incidentale: a dinamica istantanea (U.V.C.E.) Riferimento cartografico: Tavola 4 n identificativo posto di blocco ubicazione Comune Ente gestore 1 rondò via delle Industrie (S.P. 161) altezza via Milano Settala 2 3 via delle Industrie (S.P. 161) altezza via Torino / via Brescia viale del Duca incrocio strada vicinale per Cascina Boscana Settala Settala 4 via delle Industrie (S.P. 161) incrocio Strada Provinciale 39 Cerca Settala 5 Strada Provinciale 39 Cerca incrocio via Trento Settala 13. EVENTI INCIDENTALI AMBIENTALI DI RIFERIMENTO - DESCRIZIONE L azienda dichiara che nessun danno ambientale dovuto ad inquinamento è possibile, data la natura dei GPL. ET14: SETTALA GAS S.p.A. pag. 17 di 17

SEZIONE 2 IPOTESI INCIDENTALI

SEZIONE 2 IPOTESI INCIDENTALI Sez 2/pag.1 SEZIONE 2 IPOTESI INCIDENTALI Le zone di pianificazione Per l individuazione delle zone cui deve essere estesa la pianificazione dell emergenza, si prendono in generale in considerazione i

Dettagli

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di Novara - S. Agabio

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di Novara - S. Agabio PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di Novara - S. Agabio Comune di Novara

Dettagli

ALLEGATO 15. Misure di autoprotezione della Popolazione ALL N 15 MISURE DI AUTOPROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE

ALLEGATO 15. Misure di autoprotezione della Popolazione ALL N 15 MISURE DI AUTOPROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE PIANO EMERGENZA ESTERNO Pag 1 di 5 ALLEGATO 15 Misure di autoprotezione della Popolazione PIANO EMERGENZA ESTERNO Pag 2 di 5 Generalità Le azioni che le persone devono compiere, e quelle che devono evitare,

Dettagli

MASOL CONTINENTAL BIOFUEL S.R.L.

MASOL CONTINENTAL BIOFUEL S.R.L. MASOL CONTINENTAL BIOFUEL S.R.L. Stabilimento di Livorno Via Leonardo Da Vinci Scheda di Informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori ai sensi dell articolo 6 del D. Lgs.

Dettagli

La valutazione del rischio d area nelle zone portuali. Il RISP di Genova. Dott. Ing. Tomaso Vairo ARPAL UTCR ASP Grandi Rischi

La valutazione del rischio d area nelle zone portuali. Il RISP di Genova. Dott. Ing. Tomaso Vairo ARPAL UTCR ASP Grandi Rischi La valutazione del rischio d area nelle zone portuali. Il RISP di Genova Dott. Ing. Tomaso Vairo ARPAL UTCR ASP Grandi Rischi Contenuto introduzione e descrizione del caso di studio descrizione delle fonti

Dettagli

Banca dati: strumento di conoscenza

Banca dati: strumento di conoscenza Giorgio Alocci, Natalia Restuccia, Luciano Buonpane Banca dati: strumento Analisi degli eventi incidentali coinvolgenti il GPL nell ultimo triennio dalla banca dati degli interventi dei Vigili del Fuoco

Dettagli

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail Timbro con data e numero protocollo AL COMUNE DI ( LO ) DENUNCIA DEGLI ELEMENTI NECESSARI ALLA DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO PER I SERVIZI DI RACCOLTA, ALLONTANAMENTO, DEPURAZIONE E SCARICO DELLE ACQUE

Dettagli

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail Timbro con data e numero protocollo AL COMUNE DI ( ) DENUNCIA DEGLI ELEMENTI NECESSARI ALLA DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO PER I SERVIZI DI RACCOLTA, ALLONTANAMENTO, DEPURAZIONE E SCARICO DELLE ACQUE

Dettagli

ADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI SOGGETTI AGLI OBBLIGHI DELL ART. 8 D.LGS. 334/99 e s.m.i.

ADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI SOGGETTI AGLI OBBLIGHI DELL ART. 8 D.LGS. 334/99 e s.m.i. AGLI OBBLIGHI DELL ART. 8 D.LGS. 334/99 Data ultimo aggiornamento documento: 09/11/2012 1. Adempimenti per le aziende in art. 8 2. Sanzioni 3. Principali attività della Pubblica Amministrazione I Gestori

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO Pagina 1 Terminologia e Definizioni Incidente Evento o serie di eventi accidentali che possono arrecare un danno o Probabilità che l incidente rechi un danno, correlato alle

Dettagli

Invito a presentare una manifestazione di interesse per il transito di prodotti carburante per

Invito a presentare una manifestazione di interesse per il transito di prodotti carburante per Invito a presentare una manifestazione di interesse per il transito di prodotti carburante per autotrazione attraverso le strutture logistiche di SIGEMI S.r.l. - sistema integrato Genova Milano. TotalErg

Dettagli

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO Associata al sistema Confindustria A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO ai sensi del D.Lgs 156/06 s.m.i. e della

Dettagli

COMUNE DI PIOMBINO DESE INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE

COMUNE DI PIOMBINO DESE INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE COMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE - VINCA - AI SENSI DELLA DIRETTIVA 92/43/CEE D.P.R.

Dettagli

REGIONANDO 2001. Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante

REGIONANDO 2001. Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante REGIONANDO 2001 Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Censimento Industrie

Dettagli

Metodologia. 5 rapporto sull energia

Metodologia. 5 rapporto sull energia 2 Metodologia 5 rapporto sull energia 23 2.1 Usi finali e consumi finali Per l aggiornamento del bilancio energetico provinciale al 2005 si è adottata la stessa metodologia utilizzata per il Quarto Rapporto

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26, comma 3 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81) SERVIZI DI ASSISTENZA EDUCATIVA SCOLASTICA AI SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI DEL TERRITORIO

Dettagli

SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI (ai sensi dell Allegato V del DLgs 334/99 e s.m.i.

SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI (ai sensi dell Allegato V del DLgs 334/99 e s.m.i. SETTALA GAS Deposito, purificazione ed imbottigliamento GPL SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI (ai sensi dell Allegato V del DLgs 334/99 e s.m.i.)

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Condizioni di sicurezza - Piano D.M. 10 marzo 1998 Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 Cosa è un piano Scopo Lo

Dettagli

Comune di Montebelluna

Comune di Montebelluna Comune di Montebelluna ACCORDO DI PROGRAMMA ART.7 L.R. 11/2004 "PARCO DELLE IMPRESE" PROGETTISTA via ferrovia, 28-31020 San Fior -TVt. 0438.1710037 f. 0438.1710109 e-mail: info@d-recta.it - www.d-recta.it

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Comune di. Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

Comune di. Luogo di nascita: Comune Provincia Stato Al Dipartimento di Prevenzione della ZT n dell ASUR Allegato 2 Al Comune di NOTIFICA INIZIO ATTIVITA SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R.

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 09 PAGINA 1 di 2 PROCEDURA E Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali La gestione di un rifiuto

Dettagli

Sicurezza prevenzione incendi nei cantieri edili.

Sicurezza prevenzione incendi nei cantieri edili. Sicurezza prevenzione incendi nei cantieri edili. Il rischio incendio nei cantieri temporanei e mobili, generati dal fuoco sono normalmente poco considerati. Di fatto è possibile affermare che in quest

Dettagli

R. REGOLAMENTO U. URBANISTICO E. EDILIZIO. Elaborato tecnico R.I.R.

R. REGOLAMENTO U. URBANISTICO E. EDILIZIO. Elaborato tecnico R.I.R. R. REGOLAMENTO U. URBANISTICO E. EDILIZIO Elaborato tecnico R.I.R. ALLEGATO F DEL REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO TITOLO I ELABORATO TECNICO R.I.R. Premessa Il D.M. 9 maggio 2001, in attuazione dell art.

Dettagli

ESSO Italiana s.r.l.

ESSO Italiana s.r.l. ESSO Italiana s.r.l. Generalità Ragione sociale ESSO ITALIANA Deposito costiero idrocarburi liquidi Indirizzo Via Nuova delle Brecce, 127 Comune Napoli Gestore Ing. Mirko Ranieri Recapiti del Gestore Domicilio:

Dettagli

Il sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov...

Il sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov... A.O.O. Provincia di Roma Servizi di Tutela Ambientale Anno Classificazione Fascicolo.. N.. DATA. Modello I-5bis (Provincia Modello_E-bis Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Civitavecchia

Dettagli

RELAZIONE PAESAGGISTICA

RELAZIONE PAESAGGISTICA RELAZIONE PAESAGGISTICA ai sensi dell art.159 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. Allegata richiesta di attivazione della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell art. 48 LR 10/2010 e dell

Dettagli

INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUL RISCHIO INDUSTRIALE DELLO STABILIMENTO

INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUL RISCHIO INDUSTRIALE DELLO STABILIMENTO INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUL RISCHIO INDUSTRIALE DELLO STABILIMENTO A cura dei Comuni di Signa e Poggio a Caiano con la collaborazione della società Liquigas S.p.a. Gennaio 2009 La normativa in materia

Dettagli

Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

Luogo di nascita: Comune Provincia Stato Allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune di OSTRA NOTIFICA INIZIO ATTIVITÀ SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R.

Dettagli

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.

Dettagli

SEZIONE 1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE

SEZIONE 1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Sez 1/pag.1 SEZIONE 1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Nel territorio del Comune di Settimo Torinese è presente lo stabilimento della società TOTALGAZ ITALIA (ex Lampogas Piemontese), soggetto al d.lgs. 105/2015

Dettagli

Ministero delle infrastrutture e trasporti CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI Servizio Tecnico Centrale IL PRESIDENTE REGGENTE

Ministero delle infrastrutture e trasporti CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI Servizio Tecnico Centrale IL PRESIDENTE REGGENTE Ministero dello sviluppo economico DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA E LA NORMATIVA TECNICA Divisione XIV Organismi notificati e Sistemi di accreditamento

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROTE ZIONE CIVILE 28 agosto 2014, n. 85

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROTE ZIONE CIVILE 28 agosto 2014, n. 85 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 126 dell 11 09 2014 32725 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROTE ZIONE CIVILE 28 agosto 2014, n. 85 Nuove iscrizioni, cancellazioni e variazioni nell Elenco

Dettagli

Indicazioni per l elaborazione della Pianificazione provinciale di emergenza per il trasporto di materie radioattive e fissili

Indicazioni per l elaborazione della Pianificazione provinciale di emergenza per il trasporto di materie radioattive e fissili Indicazioni per l elaborazione della Pianificazione provinciale di emergenza per il trasporto di materie radioattive e fissili ing. Roberto Gullì ing. Valeria Palmieri Ufficio Rischi Antropici - DPC Roma,

Dettagli

SCHEMA DI RELAZIONE ANNUALE DEL CONSULENTE PER LA SICUREZZA

SCHEMA DI RELAZIONE ANNUALE DEL CONSULENTE PER LA SICUREZZA SCHEMA DI RELAZIONE ANNUALE DEL CONSULENTE PER LA SICUREZZA Traduzione e adattamento del Documento EIGA Doc ICG 156/09/E ASSOGASTECNICI Associazione Nazionale Imprese gas tecnici, speciali e medicinali

Dettagli

* LINEE GUIDA PER ATTIVITÀ DI MERCATI RIONALI CON PRESENZA DI BANCARELLE MOBILI E/O FISSE E AUTOCARRI UTILIZZANTI E NON GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO

* LINEE GUIDA PER ATTIVITÀ DI MERCATI RIONALI CON PRESENZA DI BANCARELLE MOBILI E/O FISSE E AUTOCARRI UTILIZZANTI E NON GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO * LINEE GUIDA PER ATTIVITÀ DI MERCATI RIONALI CON PRESENZA DI BANCARELLE MOBILI E/O FISSE E AUTOCARRI UTILIZZANTI E NON GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO Pescantina, 15 Novembre 2013 Ing. Giuseppe Lomoro L ultimo

Dettagli

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Area Rete Unitaria - Sezione Interoperabilità Linee guida del servizio di trasmissione di documenti informatici mediante posta elettronica

Dettagli

COMUNE DI GROTTAMMARE

COMUNE DI GROTTAMMARE COMUNE DI GROTTAMMARE PROVINCIA DI ASCOLI PICENO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER L INSEDIAMENTO DI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (ex art. 8, comma 4, D. Lgs. 114/98) E LIMITAZIONI

Dettagli

Al Comune di GROTTAMMARE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R. N. 2232 DEL 28-12-2009) Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

Al Comune di GROTTAMMARE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R. N. 2232 DEL 28-12-2009) Luogo di nascita: Comune Provincia Stato 1 (modello x manifestazioni temporanee) Al Dipartimento di Prevenzione della ZT n 12 dell ASUR Al Comune di GROTTAMMARE di SAN BENEDETTO DEL TRONTO NOTIFICA INIZIO ATTIVITA SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA

Dettagli

Azienda USL n.4 - Nuovo presidio ospedaliero di Prato Prato Ugo Foscolo snc Edoardo Michele Majno

Azienda USL n.4 - Nuovo presidio ospedaliero di Prato Prato Ugo Foscolo snc Edoardo Michele Majno Via Giovanni Pisano, 1-59100 Prato Tel. 0574 5341 Fax 0574 53439 Pag.1 AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA AI SENSI DELL ART.69, MMA, DEL D.LGS.15/006 QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI : (valori

Dettagli

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it

Dettagli

Rischio Industriale. CENTRO DISTRIBUZIONE 3M ITALIA S.p.A. Comune di Carpiano. Settembre 2004 rev.1.0

Rischio Industriale. CENTRO DISTRIBUZIONE 3M ITALIA S.p.A. Comune di Carpiano. Settembre 2004 rev.1.0 PIANO DI EMERGENZA INTERCOMUNALE ELABORATO TECNICO 1 CENTRO DISTRIBUZIONE 3M ITALIA S.p.A. Comune di Carpiano rev.1.0 Sindar S.r.l Corso Archinti, 35 26900 Lodi (LO) Tel: 0371-549200 Fax: 0371-549201 e-mail:

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 41/5 DEL 11.8.2015

DELIBERAZIONE N. 41/5 DEL 11.8.2015 Oggetto: Aumento del quantitativo di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi stoccati in deposito preliminare e messa in riserva e inserimento di impianto di trattamento di rifiuti, ubicato nel Comune

Dettagli

PIANIFICAZIONE E SICUREZZA TERRITORIALE

PIANIFICAZIONE E SICUREZZA TERRITORIALE REGIONE ABRUZZO DIREZIONE LL.PP. E PROTEZIONE CIVILE PIANIFICAZIONE E SICUREZZA TERRITORIALE (nell ambito della Direttiva Seveso III) (Domenico Macrini Servizio Previsione e Prevenzione Rischi) Legislazione

Dettagli

Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006).

Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006). Marca da Al SUAP del Comune di Bollo Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006). Il/la sottoscritto/a nato/a a il residente

Dettagli

RSPP & RIR. Ovvero: 81 & 105. FR Bologna 14 ottobre 2015 1

RSPP & RIR. Ovvero: 81 & 105. FR Bologna 14 ottobre 2015 1 RSPP & RIR Ovvero: 81 & 105 FR Bologna 14 ottobre 2015 1 RLS citato almeno 7 volte RSPP 2 volte (scarse)! FR Bologna 14 ottobre 2015 2 Esempio RLS Art. 14 comma 5 Il sistema di gestione della sicurezza

Dettagli

Identificazione del Installazione IPPC. Tipo di installazione Esistente soggetta ad A.I.A. ai sensi del Dlgs. 46/2014

Identificazione del Installazione IPPC. Tipo di installazione Esistente soggetta ad A.I.A. ai sensi del Dlgs. 46/2014 Identificazione del Installazione IPPC Ragione sociale Sede Legale Sede Operativa F.LLI SANTINI SRL Via Giotto 4/A Bolzano Via Giotto snc Bolzano Tipo di installazione Esistente soggetta ad A.I.A. ai sensi

Dettagli

Edilizia residenziale normale di tipo plurifamiliare /mc 276,84

Edilizia residenziale normale di tipo plurifamiliare /mc 276,84 Tabella H Costi edilizi di riferimento per il calcolo sommario del costo di costruzione riferito ad interventi su edifici esistenti o di nuova edificazione 1 NUOVA EDIFICAZIONE u.m. valore Edilizia residenziale

Dettagli

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato

Dettagli

ATTIVITÀ DI CONTROLLO. L articolazione territoriale delle tariffe 1.038 6.907

ATTIVITÀ DI CONTROLLO. L articolazione territoriale delle tariffe 1.038 6.907 ATTIVITÀ DI CONTROLLO L articolazione territoriale delle tariffe Nel corso del 1999 gli uffici dell Autorità hanno proseguito la raccolta di informazioni relativa alle strutture tariffarie organizzandole

Dettagli

Il Sottoscritto. Residente in via.n... [ ] proprietario (od avente titolo) Codice Fiscale.. [ ] titolare della Ditta... con sede legale in...

Il Sottoscritto. Residente in via.n... [ ] proprietario (od avente titolo) Codice Fiscale.. [ ] titolare della Ditta... con sede legale in... RICHIESTA PARERE PREVENTIVO Il Sottoscritto Residente in via.n... Recapito telefonico in qualità di : [ ] proprietario (od avente titolo) Codice Fiscale.. [ ] titolare della Ditta......... con sede legale

Dettagli

INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUL RISCHIO INDUSTRIALE DELLO STABILIMENTO ENI S.p.A., Divisione Refining & Marketing

INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUL RISCHIO INDUSTRIALE DELLO STABILIMENTO ENI S.p.A., Divisione Refining & Marketing INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUL RISCHIO INDUSTRIALE DELLO STABILIMENTO ENI S.p.A., Divisione Refining & Marketing A cura del Comune di Calenzano con la collaborazione della Società ENI Febbraio 2009

Dettagli

apparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE

apparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE Allegato di Piano 9 - Decontaminazione e smaltimento degli apparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE. SOMMARIO PREMESSA : I PCB 3

Dettagli

COMUNE DI SANNAZZARO DE BURGONDI PROVINCIA DI PAVIA Tel. 0382-995611 Via Cavour, 18

COMUNE DI SANNAZZARO DE BURGONDI PROVINCIA DI PAVIA Tel. 0382-995611 Via Cavour, 18 COMUNE DI SANNAZZARO DE BURGONDI PROVINCIA DI PAVIA Tel. 0382-995611 Via Cavour, 18 E-MAIL: info@comune.sannazzarodeburgondi.pv.it D. Lgs. n 152/99 e D. Lgs. 258/00 SCHEDA DI RILEVAMENTO DELL ATTIVITA

Dettagli

Premessa La presente Relazione è redatta in applicazione del DPR 357/97 art. 5, comma 6

Premessa La presente Relazione è redatta in applicazione del DPR 357/97 art. 5, comma 6 Premessa La presente Relazione è redatta in applicazione del DPR 357/97 art. 5, comma 6 Il Piano di Tavagnacco ridetermina le aree del Comune relazionando la situazione locale alle dinamiche ambientali

Dettagli

RICHIESTA DI CLASSIFICAZIONE/AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO: INSEDIAMENTO PRODUTTIVO/COMMERCIALE Pagina 1 di 7

RICHIESTA DI CLASSIFICAZIONE/AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO: INSEDIAMENTO PRODUTTIVO/COMMERCIALE Pagina 1 di 7 PRODUTTIVO/COMMERCIALE Pagina 1 di 7 Questo modulo, compilato in ogni sua parte e corredato degli allegati richiesti deve essere consegnato in duplice/triplice copia al Comune/SUAP di pertinenza della

Dettagli

Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per la protezione del verde

Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per la protezione del verde Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per la protezione del verde Nicoletta Vai Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna Massimo Bariselli e Nicoletta Vai Servizio

Dettagli

LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI

LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI dott. ing. Emilio Milano pagina 1 COS E LA PREVENZIONE INCENDI Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139 - Capo III - Art. 13 (S.O.G.U. Serie

Dettagli

Regione Piemonte - Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro POR FSE Ob. 2 Competitività Regionale e Occupazione 2007-2013

Regione Piemonte - Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro POR FSE Ob. 2 Competitività Regionale e Occupazione 2007-2013 Regione Piemonte - Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro POR FSE Ob. 2 Competitività Regionale e Occupazione 2007-2013 Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro Applicazione

Dettagli

Linee guida condivise per la valutazione del Rischio Chimico. Giovanni Reggio Coordinatore GdL Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro

Linee guida condivise per la valutazione del Rischio Chimico. Giovanni Reggio Coordinatore GdL Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Linee guida condivise per la valutazione del Rischio Chimico Giovanni Reggio Coordinatore GdL Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro 9 marzo 2009 D.Lgs. 81/2008 Protezione da agenti chimici L art. 224,

Dettagli

Scheda Dati di Sicurezza Coadiuvante per capelli

Scheda Dati di Sicurezza Coadiuvante per capelli Scheda Dati di Sicurezza Coadiuvante per capelli 1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Denominazione COADIUVANTE CADUTA CAPELLI 1.2.

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO

PIANO DI MIGLIORAMENTO PIANO DI MIGLIORAMENTO (Articoli 18, 28, 29 D. Lgs. 9 aprile 2008) Data: 02/07/2009 Azienda: Azienda SPA Indirizzo: Via Roma, 1 Città: Milano EDIZIONE DATA DESCRIZIONE FIRMA (datore lavoro) Principale

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna 1 COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna Area Programmazione e Gestione del Territorio ALLEGATO 1 DETERMINAZIONE VALORI DI RIFERIMENTO DELLE AREE INSERITE NEL P.R.G., NEL P.S.C. E NEL R.U.E.

Dettagli

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PROCEDURA OPERATIVA: RISCHIO GAS Versione 0.0 del 01.07.2011 Redazione a cura di: Corpo Polizia Municipale Reno-Galliera GENERALITA Evento: Guasto o rottura con

Dettagli

CONVEGNO Il recepimento della Direttiva Seveso 2012/18/UE 11 Maggio 2015, Roma. L applicazione della Seveso II in Liquigas S.p.A.

CONVEGNO Il recepimento della Direttiva Seveso 2012/18/UE 11 Maggio 2015, Roma. L applicazione della Seveso II in Liquigas S.p.A. CONVEGNO Il recepimento della Direttiva Seveso 2012/18/UE 11 Maggio 2015, Roma L applicazione della Seveso II in Liquigas S.p.A. Agenda > Liquigas > La Sicurezza in Liquigas: un percorso in evoluzione

Dettagli

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA 1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99

Dettagli

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

IMPIEGO DI GAS NATURALE LIQUEFATTO (GNL) NEL SETTORE DEI TRASPORTI

IMPIEGO DI GAS NATURALE LIQUEFATTO (GNL) NEL SETTORE DEI TRASPORTI IMPIEGO DI GAS NATURALE LIQUEFATTO (GNL) NEL SETTORE DEI TRASPORTI Il Gas naturale liquefatto (LNG) si ottiene sottoponendo il gas naturale, dopo opportuni trattamenti di depurazione e disidratazione,

Dettagli

Il Progetto Formazione

Il Progetto Formazione Il Progetto Formazione II MEETING MANUTENTORI ANTINCENDIO Milano, 12 maggio 2011 1 La formazione nel settore della manutenzione antincendio Il gruppo, costituito nel 2003, ha l obiettivo di supportare

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Modulo

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Modulo Ditta Modulo XY N. Rev. 0 Bilancio ambientale Pagina: 1/1 Input Output Materie: Prodotti: Materiali di supporto: Rifiuti: Sostanze pericolose: Altri materiali Scarichi: MODULO 1: Bilancio ambientale Energia:

Dettagli

A1 - IDENTIFICAZIONE DELL IMPIANTO

A1 - IDENTIFICAZIONE DELL IMPIANTO SCHEDA A INFORMAZIONI GENERALI A1 - IDENTIFICAZIONE DELL IMPIANTO denominazione Numero attività IPPC non IPPC Superficie coperta m 2 Indirizzo impianto Comune Codice Comune Provincia Codice Provincia Frazione

Dettagli

Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI)

Ditta : Società I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Indice Premessa................................................................................ 3 1.

Dettagli

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.

Dettagli

SCENARIO N. 2 RISCHIO CHIMICO INDUSTRIALE - VIABILISTICO

SCENARIO N. 2 RISCHIO CHIMICO INDUSTRIALE - VIABILISTICO SCENARIO N. 2 RISCHIO CHIMICO INDUSTRIALE - VIABILISTICO Rischio: Ribaltamento di un autobotte di benzina lungo SS 342 SP48 SP69 FS171 Descrizione evento: Lo scenario ipotizzato è relativo al rischio chimico

Dettagli

COMUNICAZIONE per AGGIORNAMENTO della REGISTRAZIONE

COMUNICAZIONE per AGGIORNAMENTO della REGISTRAZIONE Pagina 1 di 5 IMPIANTO SITO NEL COMUNE DI Da presentare in triplice copia Il sottoscritto Cognome Nome Codice fiscale Data di nascita Cittadinanza Luogo di nascita: Stato Provincia Comune Residenza: Provincia

Dettagli

Regolamento emittenti

Regolamento emittenti E Regolamento emittenti Adottato con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 Allegato 5-bis Calcolo del limite al cumulo degli incarichi di amministrazione e controllo di cui Aggiornato con le modifiche apportate

Dettagli

Energia in Movimento. bombole, serbatoi e reti canalizzate

Energia in Movimento. bombole, serbatoi e reti canalizzate Energia in Movimento bombole, serbatoi e reti canalizzate L azienda La Fullgas nasce da una lunga esperienza nella commercializzazione del GPL ed oggi distribuisce, in esclusiva, GPL a marchio AgipGas,

Dettagli

REGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE

REGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE REGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE DESCRIZIONE: LAVORI DI ADEGUAMENTO LOCALI DA DESTINARE AD UFFICIO AL PIANO 6 DELLO STABILE SITO A PALERMO IN VIA LIBERTA' 203 COMMITTENTE: E.A.S

Dettagli

MODULO di ACCREDITAMENTO. REQUISITI PER L ACCREDITAMENTO COME CENTRO di ORIENTAMENTO

MODULO di ACCREDITAMENTO. REQUISITI PER L ACCREDITAMENTO COME CENTRO di ORIENTAMENTO MODULO di ACCREDITAMENTO REQUISITI PER L ACCREDITAMENTO COME CENTRO di ORIENTAMENTO Associazione Nazionale Orientatori via T. Labriola, 25/A - 70029 Santeramo in Colle (Ba) Tel. 800.86.48.42 NOTE INTRODUTTIVE

Dettagli

Il sottoscritto, nato a Provincia ( ) il / / e residente a Provincia ( ), in Via/Piazza n. in qualità di: _ titolare della ditta individuale

Il sottoscritto, nato a Provincia ( ) il / / e residente a Provincia ( ), in Via/Piazza n. in qualità di: _ titolare della ditta individuale Marca da Bollo ISTANZA DI RINNOVO AUTORIZZAZIONE PER L ESERCIZIO DI UN DEPOSITO DI STOCCAGGIO DI OLI MINERALI E GPL (L. 23 AGOSTO 2004, n. 23) Spett.le REGIONE UMBRIA Direzione regionale Risorsa Umbria.

Dettagli

SCHEDA TECNICA DI OMOLOGA DEL RIFIUTO DESTINATO AL RECUPERO 1. CLIENTE. Ragione sociale:... 2. C.E.R. (DECISIONE N. 2000/535/CE E S.M.I.

SCHEDA TECNICA DI OMOLOGA DEL RIFIUTO DESTINATO AL RECUPERO 1. CLIENTE. Ragione sociale:... 2. C.E.R. (DECISIONE N. 2000/535/CE E S.M.I. N CARD ASSEGNATO DA ECOSAVONA L DA UTILIZZARE PER LA PRENOTAZIONE DEI CONFERIMENTI ED ALTRE COMUNICAZIONI RELATIVE ALL OMOLOGA. 1. CLIENTE Ragione sociale:.... PRODUTTORE /DETENTORE DEL RIFIUTO Ragione

Dettagli

Torino, lì 21 ottobre 2013. Alle imprese interessate. Loro Sedi. Oggetto: O.C.M. Vitivinicolo Misura investimenti Prossima Apertura bando 2013-2014.

Torino, lì 21 ottobre 2013. Alle imprese interessate. Loro Sedi. Oggetto: O.C.M. Vitivinicolo Misura investimenti Prossima Apertura bando 2013-2014. Corso Francia 329 10142 Torino Tel. 011 4343026 011 4345493 Fax 011 4349456 Confcooperative Piemonte Fedagri Corso Francia 329 10142 Torino www.piemonte.confcooperative.it/federazioni.htm www.gestcooper.itfederagro@gestcooper.it

Dettagli

BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI...

BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... INDICE 1 PREMESSA... 2 2 BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... 2 3 CRITERI PER LA LOCALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE AREE DI CANTIERE DA ADIBIRE A DEPOSITO TEMPORANEO... 3 File: 13-033_gen01es_r0

Dettagli

Sistema di Controllo Incendi Boschivi

Sistema di Controllo Incendi Boschivi Sistema di Controllo Incendi Boschivi INTRODUZIONE: Negli ultimi vent anni in Europa gli incendi boschivi hanno colpito circa 29 milioni di persone, causando 90 mila vittime e danni economici per 211 miliardi

Dettagli

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 Non essendo l evento sismico prevedibile, non è possibile stabilire delle soglie di allerta come, ad esempio, per gli eventi idrogeologici.

Dettagli

PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2009 2013

PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2009 2013 PROVINCIA DI COSENZA SERVIZIO CACCIA E PESCA... PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2009 2013 PARTE QUARTA : FAUNISTICA (Art. 25, comma 2, R.R. del 04/08/2008 n. 3 e ss.mm.ii.) Arch. Anna Aiello, Dott.

Dettagli

Chiedi la Scheda di informazione alla popolazione al Sindaco del tuo Comune o alla Prefettura competente per territorio.

Chiedi la Scheda di informazione alla popolazione al Sindaco del tuo Comune o alla Prefettura competente per territorio. Per Rischio Industriale si intende la possibilità che in seguito ad un incidente rilevante presso un insediamento industriale si sviluppi un incendio, un esplosione o una nube tossica, coinvolgente una

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica

IL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica DECRETO 19 maggio 2010 Modifica degli allegati al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. IL DIRETTORE

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO

Dettagli

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione

Dettagli

LA QUALITA DEL GAS...

LA QUALITA DEL GAS... QUALITÀ DEL GAS 11.1. LA QUALITA DEL GAS... 152 11.2. I PARAMETRI DI QUALITA DEL GAS... 152 11.2.1 I parametri per il calcolo dell energia (componenti del PCS)... 152 11.2.2 I parametri di controllo della

Dettagli

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI INCONTRO TECNICO CON LE IMPRESE Venerdì 20 Aprile 2012, ore 17:00 Piano Primo Autorizzazione allo scarico nelle Reti Fognarie Consortili

Dettagli

COMUNE DI VILLAFRATI PROVINCIA DI

COMUNE DI VILLAFRATI PROVINCIA DI COMUNE DI VILLAFRATI PROVINCIA DI PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE DESCRIZIONE: LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MEDIA GIOVANNI XXIII COMMITTENTE: COMUNE DI VILLAFRATI IL TECNICO: ARCH.

Dettagli

QUALITA DEL GAS. Qualità del gas. Codice di Rete

QUALITA DEL GAS. Qualità del gas. Codice di Rete QUALITA DEL GAS 1) PREMESSA... 2 2) PARAMETRI DI QUALITÀ DEL GAS... 2 2.1) PARAMETRI PER IL CALCOLO DELL ENERGIA... 2 2.2) PARAMETRI DI CONTROLLO DELLA QUALITÀ DEL GAS NATURALE... 2 2.3) OBBLIGHI DI INFORMAZIONE...

Dettagli

Prefettura di Taranto - Ufficio Territoriale del Governo ALLEGATO AL PIANO 5D 30 36 39 47 2F 33 40 44 50

Prefettura di Taranto - Ufficio Territoriale del Governo ALLEGATO AL PIANO 5D 30 36 39 47 2F 33 40 44 50 ALLEGATO AL PIANO IPOTESI INCIDENTALI EVENTI CONSEGUENTI Terza Terza Riferimento Descrizione Scenari occ/anno stabilità (m) (m) (m) (m) (m) (m) (m) UNITA' 4400 PRODU 1 rilascio di GPL per rottura random

Dettagli

VARESE 28 gennaio 2005

VARESE 28 gennaio 2005 VARESE 28 gennaio 2005 AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE: EMERGENZA, PIANIFICAZIONE ED INFORMAZIONE SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA CERTIFICATO OHSAS 18001: PIANO DI EMERGENZA INTERNO ED ESTERNO

Dettagli

ISPEZIONI PROGRAMMATE RETI GAS

ISPEZIONI PROGRAMMATE RETI GAS ISPEZIONI PROGRAMMATE RETI GAS Ai sensi della Delibera dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas n. 120/08 (art. 12 Obblighi di servizio relativi alla sicurezza), il Distributore deve annualmente

Dettagli

Norme Europee EN 81 80: incremento della sicurezza degli ascensori esistenti

Norme Europee EN 81 80: incremento della sicurezza degli ascensori esistenti Ing. Giuseppe Iotti Responsabile Commissione Tecnica ANACAM Norme Europee EN 81 80: incremento della sicurezza degli ascensori esistenti Accessibilità degli ascensori esistenti Tra gli aspetti più importanti,

Dettagli

ADEMPIMENTI IN CASO DI EVENTO POTENZIALMENTE CONTAMINANTE

ADEMPIMENTI IN CASO DI EVENTO POTENZIALMENTE CONTAMINANTE ADEMPIMENTI IN CASO DI EVENTO POTENZIALMENTE CONTAMINANTE Settore Ambiente Adempimenti in caso di evento potenzialmente contaminante Soggetti interessati Responsabile dell inquinamento Proprietario o gestore

Dettagli