Circolare L Requisiti per la preparazione di radiofarmaci
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- Amerigo Messina
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1 Pagina 1 / 5 Circolare L Requisiti per la preparazione di radiofarmaci 1. Scopo, estensione La presente circolare disciplina i requisiti per la preparazione di prodotti radiofarmacologici finali e riporta le regole relative al lavoro in condizioni asettiche, alla qualifica del personale, ai requisiti posti all ambiente circostante e al controllo della qualità. La predisposizione (p. es. riempire una siringa) e l applicazione di radiofarmaci pronti all uso non sono considerate preparazioni ai sensi della presente circolare; in tal caso si applicano i requisiti riportati nella rispettiva informazione professionale. 2. Disposizioni legali e regole riconosciute Per la preparazione e il controllo della qualità dei radiofarmaci si applicano gli articoli 31 e 31a dell'ordinanza del 22 giugno 1994 sulla radioprotezione (ORaP) [1] e dell articolo 31 dell Ordinanza del 21 novembre 1997 concernente la manipolazione di sorgenti radioattive non sigillate [2] nel rispetto delle regole farmacologiche conformemente alla direttiva europea cgrpp [3], all informazione professionale dei rispettivi radiofarmaci e alle monografie della farmacopea [4]. 3. Definizione dei requisiti per la preparazione La presente circolare precisa i requisiti delle seguenti preparazioni: 3.1. Radiofarmaci omologati per la diagnostica quali kit di marcatura o generatori di radionuclidi ad uso proprio 3.2. Radiofarmaci omologati per scopi terapeutici, basati su kit, nonché radiofarmaci non omologati per la diagnostica (kit di marcatura o generatori) Nella presente circolare non vengono precisati né i requisiti per la preparazione di radiofarmaci omologati, basati su kit da consegnare (scopi commerciali, preparazione nella radiofarmacia centrale), né quelli per la fabbricazione di radiofarmaci nonché per la preparazione di ulteriori radiofarmaci non omologati. A seconda della preparazione o produzione possono essere richieste informazioni complementari all'ufsp, a Swissmedic o al farmacista cantonale. 3.1 Radiofarmaci omologati per la diagnostica quali kit di marcatura o generatori di radionuclidi Requisiti personali, formazione La preparazione e il controllo della qualità devono essere affidati a personale con comprovata formazione nelle tecniche di lavoro in asepsi con sorgenti radioattive non sigillate e nell'esecuzione di controlli di qualità Regole per il lavoro in condizioni asettiche Per il rispetto delle condizioni di lavoro in asepsi è richiesto l uso di abbigliamento da laboratorio con maniche lunghe, guanti sterili o disinfettati, fiale di vetro, siringhe, aghi e diluenti sterili nonché un metodo di lavoro ben organizzato. Le postazioni devono inoltre essere disinfettate prima di iniziare il lavoro. Il processo in asepsi deve essere convalidato da una persona designata dal titolaredell autorizzazione, che conosce a fondo le tecniche di lavoro in asepsi. I nuovi collaboratori devono essere qualificati tramite media-fills e l intero personale deve effettuare una riqualifica ogni tre anni. I risultati devono essere messi a verbale.
2 Pagina 2 / Requisiti per l ambiente circostante La preparazione deve avvenire in un banco di lavoro di sicurezza microbiologica (BSM) della classe II o III con aria filtrata tramite filtri HEPA con classe di purezza A (standard GMP ai sensi di [6]). Il BSM deve essere situato in un locale estremamente pulito e ordinato, garantito da pulizia e controlli regolari. L accesso a detto locale può inoltre essere concesso soltanto al personale, o alle persone sotto la loro sorveglianza, in grado di svolgere le tecniche di lavoro in asepsi Controlli della qualità Per ogni radiofarmaco devono essere previste disposizioni sulle fasi di preparazione nonché sul controllo della qualità. Esse comprendono le istruzioni per l uso e le informazioni professionali del fabbricante ed eventualmente le prescrizioni aziendali complementari. Il controllo della qualità deve avvenire secondo quanto riportato nelle informazioni professionali o nella farmacopea. Se si opta per un altro metodo, il titolare dell autorizzazioneè responsabile della sua sicurezza. Di norma, sono ritenuti sicuri i metodi pubblicati da un ente o un organizzazione riconosciuta. Deve essere stabilito un sistema di controllo della qualità e designata una persona responsabile per la qualità dei radiofarmaci addetta alla verifica del processo di marcatura e all approvazione del prodotto per l applicazione. L approvazione di ogni preparazione costituita dal risultato del controllo della qualità (almeno purezza radiochimica, aspetto, assenza di contaminazione visibile da particelle) deve essere messa a verbale. Se sono rilevanti, i parametri, quali le dimensioni delle particelle, il valore ph e l isotonia devono essere verificati e messi a verbale. La frequenza di verifica deve essere conforme alle direttive riconosciute [3]. Per quanto riguarda la sterilità è necessario analizzare almeno una volta all anno un campione allo scadere della durata di decadimento. Per il generatore di tecnezio-99m deve essere determinata e messa a verbale la presenza di molibdeno in ogni eluato di un generatore. 3.2 Radiofarmaci omologati per scopi terapeutici, basati su kit, nonché radiofarmaci non omologati per la diagnostica quali kit di marcatura o generatori Requisiti personali, formazione Per la preparazione e il controllo della qualità, oltre alla formazione del personale ai sensi del punto 3.1.1, è indispensabile un'istruzione e una sorveglianza da parte di uno specialista 1. Egli disciplina i processi per la preparazione e il controllo della qualità ed è responsabile della qualità del prodotto finale. Dopo aver introdotto i collaboratori non deve più essere sul posto ma deve poter essere contattato all'occorrenza e fornire supporto in tempo utile Regole per il lavoro in condizioni asettiche Per le regole sul lavoro in condizioni asettiche si rimanda al punto Ai sensi dell Ordinanza sulle autorizzazioni nel settore dei medicamenti (art. 5, cpv. 4, lett. d) il responsabile tecnico deve disporre di un certificato di radiofarmacia rilasciato dalla European Association of Nuclear Medicine e della necessaria esperienza.
3 Pagina 3 / Requisiti per l ambiente circostante Per i requisiti all ambiente circostante si rimanda al punto Controlli della qualità Per i requisiti ai controlli della qualità si rimanda al punto Banchi di lavoro di sicurezza microbiologica Banco di lavoro di sicurezza microbiologica (BSM) della classe II secondo EN 12469:2000 [8]: Banco di lavoro di sicurezza con apertura di lavoro attraverso la quale l utente può eseguire i processi lavorativi all interno del banco stesso. Questo banco è costruito in modo tale da proteggere l utente, ridurre al minimo il rischio di contaminazione incrociata del prodotto e contenere con una filtrazione appropriata dell aria di circolazione e di scarico la fuoriuscita di aerosol formatasi all interno del banco. Banco di lavoro di sicurezza microbiologica della classe III secondo EN 12469:2000 [8]: Banco di lavoro di sicurezza a chiusura completamente ermetica con barriera fisica per l utente (p. es. tramite guanti di gomma fissati meccanicamente al banco). Il banco di lavoro di sicurezza è costantemente alimentato da aria filtrata. L aria di scarico viene trattata al fine di impedire la fuoriuscita di microorganismi Controllo della qualità del banco di lavoro di sicurezza microbiologica Prima di essere messo in funzione, il BSM deve essere sottoposto a un collaudo per accertare che siano rispettati almeno i requisiti di seguito riportati e in seguito sottoposto ad un esame del funzionamento almeno una volta all anno. I risultati di tutti gli esami devono essere chiaramente documentati Banco di lavoro di sicurezza microbiologica della classe II e III In occasione del collaudo e dell esame del funzionamento devono essere verificati almeno i requisiti dei punti seguenti: i) funzioni generali conformemente alle specifiche del fabbricante (tra l altro allarme, controllo del funzionamento); ii) a) BSM ll: visualizzazione dell infiltrazione d aria ed esame della velocità del flusso di dislocamento e dell infiltrazione d aria ai sensi di EN 12469:2000 [8]; b) BSM lll: visualizzazione dell infiltrazione d aria attraverso l apertura dei guanti ed esamedella velocità dell infiltrazione d aria attraverso l'apertura dei guanti e dell infiltrazione d aria attraverso il filtro d'ingresso ai sensi di EN 12469:2000 [8]; iii) test dell integrità dei filtri HEPA secondo ISO [7]; iv) esame della classificazione del BSM in stato di non funzionamento (classe A) secondo l allegato 1 alle EU Guidelines to Good Manufaturing Practice [6] e ISO [7] Controllo della qualità della contaminazione microbiologica nel BSM Almeno una volta all anno si deve verificare la contaminazione microbiologica dell'aria di ogni BSM di classe II e III quando è in funzione (alla fine di una fase di lavoro, ma prima della prossima disinfezione). Gli stessi test devono essere eseguiti prima della messa in funzione dei BSM. Questi devono essere effettuati almeno un'ora dopo la disinfezione dei BSM. In questa ora il BSM deve essere in funzione. Riguardo alla contaminazione microbiologica devono essere rispettati i limiti di tolleranza per l aria della classe A secondo la tabella 1.
4 Pagina 4 / Metodo di verifica della contaminazione microbiologica Per verificare la contaminazione microbiologica dell aria si deve ricorrere al metodo della sedimentazione attiva (colonna 2, tabella 1) o passiva (colonna 3, tabella 1). Per gli altri due test devono essere applicati i metodi secondo le colonne 4 e 5. I risultati della verifica devono essere chiaramente documentati. Le verifiche devono essere eseguite immediatamente dopo la preparazione. Limiti di tolleranza raccomandati per la contaminazione microbiologica (a) Classe Campione d aria UFC/m3 Piastre di sedimentazione (diametro 90 mm) Piastre a contatto (diametro 55 Impronta del guanto 5 dita UFC/guanto UFC/4 ore (b) mm) UFC/piastra A < 1 < 1 < 1 < 1 B C D Tabella 1: limiti di tolleranza in stato di esercizio per la contaminazione microbiologica secondo il punto 19, p. 5 dell allegato 1 alle EU Guidelines to Good Manufacturing Practice [6]. (a) Si tratta di valori medi. (b) Singole piastre di sedimentazione possono essere esposte per meno di 4 ore. UFC: unità formanti colonie.
5 Pagina 5 / 5 5. Referenze [1] Ordinanza del 22 giugno 1994 sulla radioprotezione (ORaP) [2] Ordinanza del 21 novembre 1997 concernente la manipolazione di sorgenti radioattive non sigillate [3] Guidelines on current Good Radiopharmacy Practice in the Production of Radiopharmaceuticals, versione 2 del marzo [4] Monografie della farmacopea [5] Ordinanza del 17 ottobre 2001 sulle autorizzazioni nel settore dei medicamenti [6] EU Guidelines to Good Manufacturing Practice; Medicinal Products for Human and Veterinary Use Allegato 1: Manufacture of Sterile Medicinal Products ( ) [7] ISO 14644, Cleanrooms and associated controlled environments, parti 1 e 3 [8] EN 12469:2000, Biotecnologia Criteri di prestazione per le postazioni di sicurezza microbiologica
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