DELIBERA 40/04 AEEG: LA SICUREZZA NELL UTILIZZO DEI GAS COMBUSTIBILI NELL AMBITO DELLA NORMA UNI 7129/2008

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1 DELIBERA 40/04 AEEG: LA SICUREZZA NELL UTILIZZO DEI GAS COMBUSTIBILI NELL AMBITO DELLA NORMA UNI 7129/2008 PROGRAMMA LAVORI ORE 15,00 INIZIO LAVORI 15,15 ACCERTAMENTI DOCUMENTALI 16,00 NORMA UNI 7129/ ,30 COFFEE BREAK 17,45 PRESENTAZIONE MR. DICO 18,15 DOMANDE E CHIARIMENTI FINO AL TERMINE DEI LAVORI 19,30 TERMINE DEI LAVORI EMPOLI 17 GIUGNO 2009

2 DELIBERA 40/04 AEEG: LA SICUREZZA NELL UTILIZZO DEI GAS COMBUSTIBILI NELL AMBITO DELLA NORMA UNI 7129/2008 ACCERTAMENTI DOCUMENTALI Firenze, 11 giugno 2009

3 TOSCANA ENERGIA Il 24 gennaio 2006 dall'unione di Fiorentinagas e Toscana Gas, per volontà dei 90 Comuni soci e del partner industriale Italgas-Eni, nasce Toscana Energia. Il 1 marzo 2007 avviene l effettiva fusione per incorporazione di Fiorentinagas e Toscana Gas in Toscana Energia. Toscana Energia è il quinto operatore nel settore della distribuzione del gas a livello nazionale.

4 IL PROFILO DELLE ATTIVITA Distribuzione gas metano in regime di servizio pubblico tramite concessione da parte dei Comuni Costruzione e gestione di infrastrutture di tubazioni interrate e fuori terra

5 GOVERNANCE SOCI PUBBLICI : 50,01% ITALGAS ENI: 49.39% BANCHE: 0.6%

6 PRESENZA IN TOSCANA 105 Comuni serviti in 8 Province

7 PRESENZA IN TOSCANA Distribuzione Gas Km di rete e allacciamenti 1Mld di m3 di gas vettoriato nel pdr (utenti allacciati alla rete)

8 INTRODUZIONE ALLA DELIBERA dell AEEG n 40/04 e s.m.i del 19 marzo 2004 Daniele Sacconi

9 ADOZIONE DEL REGOLAMENTO DELLE ATTIVITA DI ACCERTAMENTO DELLA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DI UTENZA A GAS Emanata dall'autorità per l'energia Elettrica e il Gas sulla base dei poteri che le sono stati conferiti dalla legge istitutiva 14 novembre 1995, n. 481, tra i quali quello di imporre obblighi a garanzia della sicurezza del servizio delle persone e delle cose, finalizzati alla salvaguardia di diritti costituzionalmente garantiti, quali il diritto alla salute e il diritto di proprietà.

10 OBIETTIVI Individuare nel Distributore il soggetto obbligato all esecuzione dell accertamento della sicurezza degli impianti Definire le modalità di esecuzione dell accertamento stesso Coordinare l attività di accertamento del Distributore con l attività di verifica svolta dai comuni Regolare la copertura dei costi delle attività eseguite in adempimento alla delibera

11 PRINCIPALI SOGGETTI ATTUATORI INSTALLATORE produce la documentazione DISTRIBUTORE esegue l accertamento comunica all Autorità e ai comuni gli accertamenti eseguiti COMUNE Verifica gli impianti

12 AMBITO DI APPLICAZIONE Sono soggetti ad accertamento gli impianti di utenza con esclusione di quelli destinati a servire esclusivamente cicli produttivi industriali o artigianali alimentati con tutti i tipi di gas, purché tramite rete di distribuzione. Per impianto di utenza si intende: il complesso costituito dall insieme delle tubazioni e dei loro accessori dal punto di consegna del gas agli apparecchi utilizzatori, questi esclusi, dall installazione e dai collegamenti dei medesimi, dalle predisposizione edili e/o meccaniche per la ventilazione dei locali dove devono essere installati gli apparecchi, dalle predisposizioni edili e/o meccaniche per lo scarico all esterno dei prodotti della combustione.

13 CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI PER STATO NUOVO: di nuova installazione. MODIFICATO: soggetto a ampliamento, trasformazione o a manutenzione. RIATTIVATO: in cui sia attiva la fornitura dopo una precedente sospensione. IN SERVIZIO: con fornitura gas attiva.

14 CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI PER TIPOLOGIA Portata termica complessiva: minore o uguale 34,8 kw Portata termica complessiva: da 34,8 kw a 116 kw Portata termica complessiva: superiore a 116 kw

15 TEMPI DI ATTUAZIONE IMPIANTI NUOVI: dal 1 aprile 2005 con le modalità definitive (prorogato al 1 Luglio 2005; fatta salva la facoltà di anticipare i termini da parte del Distributore) IMPIANTI RIATTIVATI: data da definire IMPIANTI MODIFICATI: data da definire IMPIANTI IN SERVIZIO: data da definire

16 COS E L ACCERTAMENTO E l insieme delle attività dirette ad accertare, in via esclusivamente documentale, che l impianto sia stato eseguito e sia mantenuto in stato di sicuro funzionamento nei riguardi della pubblica incolumità.

17 DOCUMENTAZIONE SOTTOPOSTA AD ACCERTAMENTO L accertamento della sicurezza degli impianti di utenza da parte del distributore avviene attraverso l esame della seguente documentazione in alternativa tra loro: richiesta di attivazione e attestazione di cui agli allegati H e I, completi di tutti gli allegati; copia della dichiarazione di conformità., completa di tutti gli allegati obbligatori per legge; copia della documentazione prevista dalla norma tecnica pubblicata dall UNI che definisce le modalità di verifica su impianti di utenza in servizio sulla base dei criteri essenziali di sicurezza.

18 TEMPI DI ESECUZIONE DELL ACCERTAMENTO Per gli impianti nuovi o riattivati (escluse le riattivazioni a seguito di pronto intervento ed i subentri non immediati) entro i tempi previsti dalla delibera AEEG n. 120/2008 Per gli impianti modificati e in servizio, a oggi non soggetti al regolamento.

19 ESITO DELL ACCERTAMENTO POSITIVO: quando la documentazione esaminata risulta conforme a quanto previsto dalla legislazione vigente. NEGATIVO: quando la documentazione esaminata NON risulta conforme a quanto previsto dalla legislazione vigente; l accertatore ha l obbligo di dettagliare le anomalie rilevate con riferimento alle normative violate. N.B. Eventuali controversie potranno essere sottoposte al CIG, organismo ufficialmente riconosciuto.

20 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Ai fini del regolamento si applicano le norme tecniche emanate dall UNI e dal CEI. UNI pubblica la norma tecnica per la dichiarazione relativa agli impianti in servizio, sulla base dei criteri essenziali di sicurezza fissati dal regolamento dell Autorità (art.26). CIG definisce linee guida per la corretta e completa compilazione delle dichiarazioni previste dalla legislazione vigente in tema di sicurezza,precisando in particolare i casi per i quali in base alle leggi vigenti è obbligatoria la predisposizione del progetto.

21 ATTIVITA SVOLTE DAL DISTRIBUTORE PER CUI E PREVISTO UN CORRISPETTIVO STATO DEGLI IMPIANTI ACCERTAMENTO MODALITA DI RECUPERO Nuovi dal venditore (1) Riattivati dal venditore (1) Modificati in tariffa (2) In servizio in tariffa Accertamenti impediti (impianti in servizio) in tariffa SOSPENSIONE DELLA FORNITURA Sospensione della fornitura dal venditore (1) (1) Il Venditore non può addebitare al cliente finale un importo superiore a quello addebitatogli dal Distributore. (2) Le modalità di recupero tramite tariffa devono essere definite dall Autorità.

22 CORRISPETTIVI PER IL DISTRIBUTORE COSTI ACCERTAMENTO STABILITI DALLA Del. 40/2004 AEEG TIPOLOGIA DEGLI IMPIANTI UNITARI IMPORTI Portata termica complessiva minore o uguale 34,8 kw 40,00 Portata termica complessiva da 34,8 kw a 116 kw 50,00 Portata termica complessiva superiore a 116 Kw 60,00 Per accertamento impedito (impianti in servizio) Tutte le portate 15,00 SOSPENSIONE DELLA FORNITURA Sospensione della fornitura 30,00 (Corrispettivi al netto delle imposte)

23 OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE DEL DISTRIBUTORE Il Distributore a partire dall 1 ottobre 2005 comunica entro il 31 dicembre di ogni anno all Autorità i dati relativi agli accertamenti effettuati. Il distributore a partire dall 1 ottobre 2005 comunica entro il 31 dicembre di ogni anno ad ogni Comune dove gestisce il servizio di distribuzione del gas: - l elenco nominativo degli impianti di utenza accertati e l esito degli accertamenti; - la facoltà del Comune di avvalersi dei contributi previsti dall articolo 14.

24 VERIFICHE DEL COMUNE Il Comune sceglie gli impianti da verificare con sopralluogo in modo non discriminatorio, nella misura del 5%, dando priorità ai casi di presunto maggior rischio per l incolumità pubblica e sulla base di criteri aggiuntivi da esso determinati sulla base delle conoscenze in suo possesso. Nel caso in cui la verifica con sopralluogo dia esito negativo: - il Comune lo comunica per iscritto al distributore; - il Distributore: a. Attribuisce all accertamento dell impianto un esito negativo. b. Sospende la fornitura di gas. c. Attiva successivamente la fornitura secondo quanto previsto dal regolamento per le attivazioni su richiesta di enti o autorità (art. 23.2).

25 CORRISPETTIVO PER LE VERIFICHE EFFETTUATE DAL COMUNE Il Comune ha diritto ad un contributo unitario di 60 Euro per le verifiche effettuate su: un impianto già accertato con esito positivo dal distributore; un impianto in servizio per il quale il distributore abbia notificato il mancato invio da parte del cliente finale della documentazione richiesta ai fini dell accertamento.

26 DELIBERA dell AEEG n 40/04 del 19 marzo 2004 e s.m.i Adozione del regolamento delle attività di accertamento della sicurezza degli impianti di utenza a Gas

27 PROCEDURA TOSCANAENERGIA ADOTTATA PER LE RICHIESTE DI ATTIVAZIONE SU IMPIANTI NUOVI

28 PROCEDURA PER L ACCERTAMENTO SU IMPIANTI DI UTENZA NUOVI IN VIGORE DAL 1 LUGLIO 2005 RICHIESTA ATTIVAZIONE

29 RICHIESTA ATTIVAZIONE CLIENTE FINALE contatta L INSTALLATORE Compila, sottoscrive la documentazione da sottoporre ad accertamento, la consegna al cliente finale IL VENDITORE CLIENTE FINALE e IL VENDITORE Sottoscrivono il contratto CLIENTE FINALE Trasmette i moduli da sottoporre ad accertamento al DISTRIBUTORE al seguente indirizzo CLIENTE FINALE Per richiedere la documentazione da consegnare al DISTRIBUTORE contatta

30 RECAPITO PER INOLTRO MODULI Toscana Energia SpA c.a. Ufficio accertatori MODULI Casella Postale PISA Per informazioni sono attivi solo per le Imprese i seguenti numeri telefonici

31 RICHIESTA ATTIVAZIONE CLIENTE FINALE contatta L INSTALLATORE Compila, sottoscrive la documentazione da sottoporre ad accertamento, la consegna al cliente finale IL VENDITORE CLIENTE FINALE e IL VENDITORE Sottoscrivono il contratto CLIENTE FINALE Per richiedere la documentazione da consegnare al DISTRIBUTORE contatta CLIENTE FINALE Trasmette i moduli da sottoporre ad accertamento al DISTRIBUTORE al seguente indirizzo DISTRIBUTORE Registra la data di ricezione dei moduli 40/04 DISTRIBUTORE/SOCIETA DI VENDITA Il distributore comunica la data proposta per l appuntamento alla SOCIETA DI VENDITA

32 PROCEDURA PER L ACCERTAMENTO SU IMPIANTI DI UTENZA NUOVI IN VIGORE DAL 1 LUGLIO 2005 RICHIESTA ATTIVAZIONE ACCERTAMENTO

33 ACCERTAMENTO ACCERTAMENTO NEGATIVO DISTRIBUTORE Esegue l accertamento apponendo sulla documentazione timbro, data firma, esito.registra la data e l esito e archivia la documentazione ACCERTAMENTO POSITIVO DISTRIBUTORE/VENDITORE L accertatore annota in apposito campo le motivazione dell esito negativo e indica le non conformità alle norme tecniche vigenti riscontrate.archivia la documentazione.annulla l appuntamento chiude la richiesta con esito negativo.invia comunicazione conforme all art al Venditore almeno 2 GG Lavv prima dell appuntamento DISTRIBUTORE Non intercorrono altre comunicazioni archivia la documentazione VENDITORE/CLIENTE FINALE Il VENDITORE gestisce il contratto con il cliente finale. FORMULA UNA NUOVA RICHIESTA DI ATTIVAZIONE

34 PROCEDURA PER L ACCERTAMENTO SU IMPIANTI DI UTENZA NUOVI IN VIGORE DAL 1 LUGLIO 2005 RICHIESTA ATTIVAZIONE ATTIVAZIONE PROVVISORIA

35 ATTIVAZIONE PROVVISORIA DISPERSIONE PRESENTE DISTRIBUTORE Si reca sul posto, verifica l assenza di dispersioni DISPERSIONE ASSENTE DISTRIBUTORE Non esegue l attivazione DISTRIBUTORE Attiva la fornitura e ricorda di spedire la Dichiarazione di Conformità CLIENTE FINALE/IDRAULICO Cliente finale contatta l idraulico perché elimini la perdita IDRAULICO/CLIENTE FINALE L idraulico compila, sottoscrive e consegna il MODULO E al cliente CLIENTE FINALE/VENDITORE Il cliente finale contatta il venditore per fissare un nuovo appuntamento con il DISTRIBUTORE CLIENTE FINALE/DISTRIBUTORE Il cliente finale consegna il modulo E all operatore del DISTRIBUTORE il giorno dell appuntamento CLIENTE FINALE/ IDRAULICO L idraulico esegue le prove di sicurezza e funzionalità e compila la dichiarazione di conformità, la consegna al cliente CLIENTE FINALE / DISTRIBUZIONE Entro 30 giorni solari i il CLIENTE invia la dichiarazione di conformità al distributore

36 PROCEDURA PER L ACCERTAMENTO SU IMPIANTI DI UTENZA NUOVI IN VIGORE DAL 1 LUGLIO 2005 RICHIESTA ATTIVAZIONE ACCERTAMENTO ATTIVAZIONE PROVVISORIA VERIFICA DOCUMENTALE

37 VERIFICA DOCUMENTALE DISTRIBUTORE Riceve la Dichiarazione di conformità entro 30 gg solari inviatagli dal CLIENTE FINALE Al seguente indirizzo

38 RECAPITO PER INOLTRO DICHIARAZIONE DI CONFORMITA Toscana Energia SpA c.a. Ufficio accertatori DdC Casella Postale PISA

39 VERIFICA DOCUMENTALE DISTRIBUTORE Riceve la Dichiarazione di conformità entro 40 gg solari NO SI SOSPENSIONE DISTRIBUTORE/CLIENTE FINALE Acquisisce la Dichiarazione di Conformità, registra la data di arrivo, archivia la documentazione

40 PROCEDURA PER L ACCERTAMENTO SU IMPIANTI DI UTENZA NUOVI IN VIGORE DAL 1 LUGLIO 2005 RICHIESTA ATTIVAZIONE ACCERTAMENTO ATTIVAZIONE PROVVISORIA VERIFICA DOCUMENTALE SOSPENSIONE FORNITURA

41 SOSPENSIONE FORNITURA DISTRIBUTORE/CLIENTE FINALE Ordina la sospensione della fornitura, schedula la data dell appuntamento e la comunica al cliente finale con 2 gg lavorativi di preavviso DISTRIBUTORE/SOCIETA DI VENDITA Il distributore addebita 30 al VENDITORE DISTRIBUTORE Sospende l attivazione in attesa della Dichiarazione di conformità

42 PROCEDURA PER L ACCERTAMENTO SU IMPIANTI DI UTENZA NUOVI IN VIGORE DAL 1 LUGLIO 2005 RICHIESTA ATTIVAZIONE ACCERTAMENTO ATTIVAZIONE PROVVISORIA VERIFICA DOCUMENTALE SOSPENSIONE FORNITURA RIATTIVAZIONE FORNITURA

43 RIATTIVAZIONE DISTRIBUTORE Acquisisce la dichiarazione di conformità e registra la data di arrivo DISTRIBUTORE/VENDITORE Propone la data per l appuntamento al VENDITORE DISTRIBUTORE Riattiva la fornitura

44 PROCEDURA PER L ACCERTAMENTO SU IMPIANTI DI UTENZA NUOVI IN VIGORE DAL 1 LUGLIO 2005 RICHIESTA ATTIVAZIONE ACCERTAMENTO ATTIVAZIONE PROVVISORIA VERIFICA DOCUMENTALE SOSPENSIONE FORNITURA RIATTIVAZIONE FORNITURA

45 DELIBERA dell AEEG n 40/04 del 19 marzo 2004 Documentazione da produrre per l accertamento documentale

46 DOCUMENTAZIONE Se l impianto È SOGGETTO alle prescrizioni del Dm 37/08 Il modello H correttamente compilato e firmato dal cliente. Il modello I correttamente compilato, timbrato e firmato dall installatore dell impianto di utenza del gas, completo di tutti gli allegati obbligatori ed evidenziati nello stesso modello. N.B. al modello I deve essere allegata copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali dell installatore. Se il certificato è scaduto può essere validato purchè il titolare o il legale rappresentante della ditta installatrice dichiari, in calce a detta copia del certificato, che quanto indicato nel certificato alla data della dichiarazione medesima non è variato.(apportando timbro e firma in originale).

47 DATI TECNICI NECESSARI PER L ACCERTAMENTO Per tutti gli impianti a gas con portata termica superiore a 50 KW è obbligatoria la redazione del progetto da parte di un professionista regolarmente iscritto all albo (art. 4 comma 1 lett. f DPR 447/91). Norme e leggi di riferimento per l esecuzione dell impianto del gas. Dichiarazioni precedenti o parziali riferite allo stesso impianto del gas.

48 segue DATI TECNICI NECESSARI PER L ACCERTAMENTO Dati del dichiarante e dell impianto del gas: corretta individuazione dell installatore dichiarante con timbro e firma in originale; corretta individuazione dell unità immobiliare; tipo e esito della prova di tenuta dell impianto del gas; idoneità dichiarata dei locali in cui è posato o predisposto l impianto. Tipo di materiale utilizzato per l esecuzione dell impianto (elenco e certificazione materiali);

49 DATI TECNICI NECESSARI PER L ACCERTAMENTO Dati del dichiarante e dell impianto del gas: schema dell impianto interno ed esterno a partire dal contatore con posizione apparecchi a gas elenco apparecchi installati o predisposti con relative caratteristiche: tipo e numero di apparecchi portata termica in kw locale di installazione e cubatura dello stesso locale sistema e superficie di ventilazione del locale sistema e superficie di scarico dei prodotti della combustione

50 RISULTATI ACCERTAMENTI ANNO TERMICO 2007/08 Circa accertamenti 71% positivo al primo accertamento 29 % richiesta una o più integrazioni

51 allegati tecnici obbligatori

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60 UNI - CIG 7129 / 2008 Impianti a gas per uso domestico, alimentati da rete di distribuzione. Progettazione, installazione, manutenzione. Fabrizio Giovannoni

61 UNI 7129/08 - Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. Progettazione Installazione Collaudo di impianti domestici/similari con pressione max. di alimentazione: > 40 mbar gas densità < 0,8 (metano) > 70 mbar gas densità> 0,8 (GPL) Alla costruzione al rifacimento di impianti o parti di essi comprendenti il complesso delle tubazioni e degli accessori che distribuiscono il gas a valle del punto di misura agli apparecchi utilizzatori di singola portata nominale massima non maggiore di 35 Kw

62 Si compone di 4 capitoli distinti : - Costruzione/rifacimento di impianti o parte di essi (I); - Installazione di apparecchi di Q termica < 35 kw (II); - Aereazione-Ventilazione dei locali (II); -Evacuazione dei prodotti della combustione (III); - Messa in servizio degli impianti/apparecchi (IV).

63 Principali novità rispetto alla 7129/01 relativamente alla posa in opera di tubazioni - Obbligo di installare valvola a sfera e T di presa pressione immediatamente a valle del contatore - Scompare l obbligo di installare il giunto dielettrico su tubazioni gas interrate in polietilene - La tubazione gas può essere nascosta in una canaletta nell estradosso della parete esterna - La tubazione gas può essere nascosta in una canaletta all interno dell appartamento in alternativa alla posa in traccia o alla tubazione a vista - La tubazione gas non può passare sotto l edificio anche attraverso vespai o intercapedini non accessibili - In parti comuni dell edificio la tubazione deve essere sempre a vista e ogni singola tubazione deve essere sempre individuabile e associabile ad un utente

64 UNI 7129/08 - Termini e Definizioni. Punto di riconsegna: punto in cui avviene il passaggio di proprietà del gas dall azienda all utente (può coincidere con il punto d inizio). Punto d inizio: definisce il primo elemento dell impianto soggetto all applicazione della norma. E costituito in pratica da un rubinetto posto immediatamente a valle: a) del gruppo di misura; b) di una derivazione, quando la tubazione principale è asservita ad impianti di tipologia diversa (es. cicli produttivi,centrale termica); c) del gruppo di riduzione quando l impianto a monte è alimentato con pressione maggiore di quella stabilita

65 UNI 7129/08 - Esempio di Punto d inizio 1.Dispositivo di intercettazione ingresso contatore/misuratore 2. Codolo di ingresso 3. Contatore/Misuratore 4.Eventuale presa pressione. potrebbe essere in (1), oppure nella mensola di fissaggio o sul codolo di uscita. 5. Punto d inizio e dispositivo di intercettazione 6.Presa di pressione. Potrebbe essere in (5) 7. Codolo di uscita 8. Mensola di fissaggio 9. Gas

66 UNI 7129/08 - Termini e Definizioni. -Tubazione interrata: tubazione posata nel terreno all esterno del perimetro del corpo dell edificio definito dalle relative pareti/fondamenta. - Manutenzione straordinaria: interventi che comportano la sostituzione di parti quali tubazioni, accessori (rubinetti, gomiti, raccordi) i collegamenti degli apparecchi nonché la realizzazione/modifica delle predisposizioni edili e/o meccaniche per la ventilazione/ scarico dei prodotti della combustione. - Canaletta: struttura/nicchia ubicata o ricavata sulle pareti perimetrali esterne o interne dell edificio.

67 UNI 7129/08 - Esempio di canalette grigliate.

68 UNI 7129/08 - Termini e Definizioni. - Dispositivo d intercettazione generale: rubinetto/valvola o elettro-valvola che serve a chiudere un impianto (è generalmente installato a monte della prima diramazione nel senso del flusso del gas). - Autorimessa (box): area coperta e delimitata da almeno tre pareti destinata esclusivamente a ricovero, sosta, manovra di autoveicoli. - Androne: area di transito dello stabile condominiale che immette alle scale, ai cortili, ai singoli appartamenti e ad altre pertinenze. - Parti comuni di un edificio: parti poste al servizi comune o che connettono funzionalmente più unità immobiliari (muri maestri, tetti, lastrici solari, scale, androni, portici, cortili, corridoi).

69 UNI 7129/08 - Termini e Definizioni. - Locale aerabile: dotato di aperture (porte, finestre, lucernari) apribili e comunicanti direttamente con l esterno che consentono l aerazione su necessità. Sono considerati aerabili anche locali dotati di aperture non direttamente comunicanti con l esterno ma comunicanti con almeno due locali dotati di aperture apribili e comunicanti direttamente con l esterno. - Locale aerato: dotato di aperture che consentono l aerazione permanente; possono essere costituite da: una/più aperture permanenti comunicanti direttamente con l esterno realizzate su pareti perimetrali, serramenti o infissi; condotti di aerazione. Le stesse prescrizioni valgono per nicchie/vani tecnici destinati a contenere apparecchiature per il gas.

70 UNI 7129/08 - Esempio di anticamera aerabile.

71 UNI 7129/08 - Impianto interno Materiali ACCIAIO Conforme a UNI-EN 10255; UNI-EN per tubazioni interrate con saldatura longitudinale; Giunzioni: saldatura di testa - filettatura (UNI-EN /2). Materiali di tenuta: conformi a UNI-EN 751-1/2/3) Vietato l uso di fibre di canapa per impianti alimentati a GPL o miscele GPL-aria. - Rubinetti: conformi a UNI-EN 331.

72 UNI 7129/08 - Impianto interno Materiali RAME Conforme a UNI-EN 1057; (UNI per tratti interrati) Giunzione capillare (brasatura) dolce/forte con raccordi conformi a UNI- EN /5. Raccordi meccanici a compressione UNI-EN 1254/2. Raccordi misti (acciaio/rame) conformi a UNI-EN 1254/4. Raccordi a pressare conformi a UNI 11065; UNI-TS Vietate giunzioni dirette (bicchieratura, derivazione ecc.) senza impiego di appositi raccordi. Rubinetti: conformi a UNI-EN 331.

73 UNI 7129/08 - Impianto interno Materiali POLIETILENE Solo per impianti interrati e in ogni caso protetti da radiazioni solari. Vietata la posa all interno dell edificio. Consentito attraversamento di androni comunicanti con cortili interni. Consentito collegamento diretto fuori terra solo ai gruppi di misura esterni all edificio e protetti da appositi alloggiamenti (armadio/nicchia). Il tratto fuori terra deve essere il più breve possibile e protetto con guaine/profilati/manufatti edili. In caso di elevate dilatazioni è necessario adottare provvedimenti per evitare lo sfilamento del tubo

74 UNI 7129/08 - Impianto interno Conforme a UNI-EN Materiali Raccordi Raccordi conformi a UNI-EN : saldatura per elettrofusione secondo UNI 10521; saldatura di testa per fusione secondo UNI 10520; raccordi meccanici. Raccordi meccanici con giunzioni miste polietilene metallo conformi a UNI I raccordi meccanici possono essere installati fuori terra o in pozzetti ispezionabili. Rubinetti: conformi a UNI-EN 1555/4; UNI-EN 331; I rubinetti in Pe possono essere installati solo in pozzetti dedicati (interrati se previsto dal costruttore).

75 UNI 7129/08- Impianto interno Possono essere installati: Rubinetti in vista; in pozzetti ispezionabili non a tenuta (tubazioni interrate); in scatole ispezionabili a tenuta verso la parte murata e coperchio non a tenuta verso l ambiente. Deve essere sempre garantita la manovrabilità dei rubinetti. In presenza di apparecchi dotati di dispositivo di sicurezza per assenza fiamma (termocoppia) è consentito l uso di elettrovalvola con comando di apertura/chiusura remoto conforme a UNI-EN 161. Il dispositivo di comando/manovra deve essere post all interno degli alloggi e deve risultare accessibile all utente anche se persona diversamente abile.

76 UNI 7129/08- posa in opera impianto interno Il sottopasso degli edifici; Divieti La percorrenza delle tubazioni sotto le fondamenta, all interno di vespai/intercapedini non accessibili; Posa sottotraccia, anche con guaina, all esterno dei muri perimetrali dell edificio e relative pertinenze; Posa sottotraccia, compreso sotto pavimento, nei locali/parti comuni dell edificio; Posa nei giunti di dilatazione/giunti sismici; Posa sottotraccia in diagonale ed obliqua; Il contatto con leganti/malte/materiali corrosivi. Posa a contatto con pali di sostegno di antenne televisive;

77 UNI 7129/08 - posa in opera Impianto interno Divieti Posa a contatto con tubazioni d acqua; Per parallelismi/incroci prevedere tubo guaina di protezione impermeabile (materiale polimerico). In alternativa sono ammessi: tubi di rame rivestiti (UNI-EN 10823); tubi di acciaio rivestiti (UNI UNI 10191); Posa in camini/canne fumarie/asole tecniche per intubamento condotti di scarico fumi; Posa in vani/condotti di scarico immondizie, vani per ascensori; Posa nelle aperture di ventilazione; Posa in strutture destinate a servizi elettrici/telefonici;

78 UNI 7129/08- posa in opera Impianto interno Divieti Posa di giunzioni filettate/meccaniche all interno di locali non aerati o non aerabili; Posa in vista o in canaletta non a tenuta di impianti a gas con densità > 0.8 in locali con pavimento sotto il piano di campagna; L uso come dispersori, conduttori di terra/protezione di impianti o apparecchi elettrici o telefonici; L uso di tubi/rubinetti/accessori rimossi da altri impianti. Posa di tubi di Pe all interno del perimetro del corpo dell edificio; L attraversamento di pareti/solai/intercapedini con tubi flessibili.

79 UNI 7129/08- posa in opera Impianto interno Generalità Le tubazioni devono essere posate preferibilmente all esterno dell edificio; Si deve limitare il più possibile il percorso interno garantendo l accessibilità per controlli e manutenzioni; Le tubazioni metalliche all esterno a vista devono essere protette da urti e danneggiamenti; In zone di transito/stazionamento veicoli devono essere protette con: guaina metallica (spessore > 2 mm e altezza > 1.5 m) elementi/manufatti con caratteristiche di resistenza meccanica equivalente. Le tubazioni a vista devono essere protette in modo che dilatazioni/compressioni non provochino deformazioni permanenti.

80 UNI 7129/08 - posa in opera Impianto interno Generalità

81 UNI 7129/08 - posa in opera Impianto interno Generalità E ammessa la posa in vista, sotto traccia, interrata, in apposite strutture ad uso esclusivo, in guaina. Negli appositi alloggiamenti/canalette/guaine si deve impedire il ristagno di liquidi (acqua piovana ecc.); E vietata la posa all interno delle intercapedini d aria delle pareti; (consentita la posa in intercapedini chiuse purché la tubazione sia collocata in tubo guaina metallico avente diam. interno > 10 mm del diametro esterno del tubo e spessore > 2 mm); Nell attraversamento di box i tubi d acciaio devono avere giunzioni saldate, quelle di rame brasatura forte, e devono essere protetti con tubo guaina metallico avente diametro int > di 10 mm del diametro esterno del tubo e spessore > 2 mm; (In alternativa posa sotto traccia).

82 UNI 7129/08 - posa in opera Impianto interno Generalità Nell attraversamento di muri perimetrali esterni, mattoni pieni, mattoni forati e pannelli prefabbricati il tubo gas non deve presentare giunzioni (ad esclusione di quelle d ingresso/uscita) e deve essere protetto mediante guaina passante impermeabile (metallica o in polimero) con diam. interno > 10 mm del diam. esterno del tubo, sigillata all interno. Nell attraversamento di solette/muri perimetrali esterni dotati di intercapedine d aria o riempita con materiali isolanti combustibili la guaina deve essere esclusivamente metallica. Nell attraversamento di solai la guaina (metallica o in polimero) deve sporgere di almeno 20 mm dal pavimento e deve essere sigillata nella parte superiore.

83 UNI 7129/08 - posa in opera Impianto interno Esempio attraversamento muro pieno

84 UNI 7129/08 - posa in opera Impianto interno Esempio attraversamento muro con intercapedine

85 UNI 7129/08 - posa in opera Impianto interno Esempio attraversamento di un solaio

86 UNI 7129/08 - posa in opera Impianto interno Generalità Se il contatore o il punto d inizio non è ubicato all interno dell alloggio o in spazi di esclusiva pertinenza (balcone, cortile ecc.) in uno dei punti sopra indicati si deve prevedere un rubinetto generale in posizione accessibile. In presenza di apparecchi dotati di sicurezza per assenza fiamma, si può installare un elettrovalvola con comando a distanza (accessibile anche a utenti diversamente abili). Se all interno dell alloggio è installato un solo apparecchio e la tubazione interessa un solo locale il rubinetto generale può coincidere con il rubinetto d utenza. A monte di ogni apparecchio è sempre previsto un rubinetto d utenza accessibile (può essere fornito con l apparecchio). I punti terminali per successivo collegamento di apparecchi devono essere dotati di rubinetto e tappo filettato.

87 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare La tubazioni esterne all edificio in vista deve: Avere andamento rettilineo, orizzontale o verticale; Essere ancorate alle pareti con elementi di fissaggio posti a distanza: > 2,5 m (per diam < 33,7 mm); > 3 m (per diam > 33,7 mm). Essere collocate in modo da non subire urti,danneggiamenti, dilatazioni, deformazioni permanenti. Essere protette contro la corrosione, mediante rivestimenti, zincatura (UNI EN 10240) o verniciatura

88 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni esterne all edificio in canaletta La canaletta di protezione può essere metallica/plastica; La copertura deve essere non a tenuta (dotata di griglia o apertura nella parte inferiore e superiore) e rimovibile; Deve avere riferimenti esterni di segnalazione, Può essere ancorata alla parete esterna o ricavata direttamente all estradosso. In tal caso le pareti devono essere rese stagne verso l interno (ad es. mediante rinzaffatura di malta di cemento). L installazione in canaletta chiusa è ammessa se provvista di aperture alle estremità e consente ispezioni. Per GPL e relative miscele la canaletta non può scendere sotto il piano di campagna.

89 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni esterne all edificio interrate Facilmente individuabili con riferimenti esterni; Posate su un letto (spessore > 100 mm) di sabbia o altro materiale (granulometria < 6 mm) e ricoperte (> 100 mm) con lo stesso materiale; Dotate di nastro di segnalazione color giallo segnale posto 300 mm sopra il tubo; Tratti fuori terra segnalati con medesimo colore per almeno 300 mm o altri riferimenti permanenti (guaina gialla, scritta Gas ). Segnalazione non necessaria per il tratto di collegamento al gruppo di misura. Posate a profondità < 600 mm. Per profondità minori, prevedere adeguata protezione meccanica (es. tubi di acciaio con spessore > 2 mm, struttura in laterizio);

90 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni esterne all edificio interrate

91 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni esterne all edificio interrate In presenza di box sottostanti l uso di tubi di Pe è ammesso in apposito alloggiamento, ricoperti di sabbia e separati dalla parte superiore della soletta con sabbia/terreno (> 300 mm); In prossimità dell entrata/uscita dal terreno si deve prevedere un sistema di sfiato dell alloggiamento per evitare accumuli (es. pozzetto ispezione). Per parallelismi/sovrappassi/sottopassi si deve: prevedere distanza adeguata per manutenzione. impedire che trafilamenti accidentali possano interessare altre canalizzazioni. Per distanze < 1000 mm prevedere guaina su tutto il tratto. Per sovrappassi/sottopassi, nel punto di incrocio la guaina si deve estendere da entrambe le parti per almeno 1000 mm.

92 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni esterne all edificio interrate

93 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni esterne all edificio interrate I tubi d acciaio devono essere rivestiti e protetti dalla corrosione (UNI ISO 5256, UNI 9099, UNI 10191). I tubi di rame devono essere rivestiti e protetti (UNI 10823) I tratti privi di rivestimento in corrispondenza di giunzioni, curve ecc. devono essere fasciati con bende/nastri idonei. Le tubazioni metalliche di lunghezza > mm devono essere dotate di giunto dielettrico collocato sulla fuori uscita, lato utenze, ad altezza compresa tra 300 e 500 mm. Il giunto dielettrico può essere omesso se il tratto metallico riguarda il solo collegamento con tubazione di Pe. La resistenza verso terra deve essere > Ohm (tubazione metallica rivestita o inserita in guaina polimerica di spessore > 1 mm, sigillata alle estremità.

94 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni esterne all edificio interrate

95 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni esterne all edificio interrate

96 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni esterne all edificio interrate Tutte le giunzioni meccaniche/filettate devono essere posate in un pozzetto ispezionabile. Il pozzetto per lo sfiato all esterno della guaina di protezione è necessario anche per le tubazioni metalliche interrate che entrano direttamente nell edificio. Il pozzetto non è necessario se la guaina sfiata direttamente all esterno. Le tubazioni di Pe non possono entrare nell edificio e devono essere collegate a quelle metalliche prima di fuoriuscire dal terreno (ad eccezione del collegamento al contatore). In tal caso il tratto di Pe in uscita dal terreno deve essere protetto lungo tutto il percorso da agenti atmosferici, raggi UV ed urti accidentali.

97 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni esterne all edificio interrate

98 UNI 7129/08 posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni esterne all edificio interrate

99 UNI 7129/08 posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni interne all edificio in vista Nei locali non aerati o non aerabili le giunzioni possono essere realizzate solo mediante saldatura o brasatura. Avere andamento rettilineo, orizzontale o verticale; Essere ancorate alle pareti con elementi di fissaggio posti a distanza: < di 2,5 m (per diam< 33,7 mm); < di 3 m (per diam > 33,7 mm). Le tubazioni di acciaio devono essere protette contro la corrosione, mediante rivestimenti, zincatura (UNI EN 10240) o verniciatura.

100 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni interne all edificio in canaletta La canaletta di protezione può essere metallica o plastica; La copertura deve essere non a tenuta (dotata di griglia o apertura nella parte inferiore e superiore) e rimovibile; Deve avere riferimenti esterni di segnalazione, Può essere ancorata alla parete esterna o ricavata direttamente nell estradosso. In tal caso le pareti devono essere rese stagne verso l interno (ad es. mediante rinzaffatura di malta di cemento). L installazione in canaletta chiusa è ammessa se provvista di aperture alle estremità comunicanti direttamente con l esterno dell edificio o con locali aerati o aerabili. Deve consentire ispezioni e manutenzioni periodiche.

101 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni interne sottotraccia Andamento rettilineo, orizzontale o verticale; Parallele agli spigoli ad una distanza < 200 mm; I tratti terminali per il collegamento degli apparecchi devono avere la minor lunghezza possibile. Nella posa sotto pavimento le porte non costituiscono discontinuità della parete. Sulla fascia inferiore della parete è preferibile posare la tubazione nella metà superiore (distanza > 100 mm dal pavimento) per evitare danneggiamenti causati da interventi successivi (es. posa battiscopa). Percorsi con distanze diverse devono essere ortogonali alla parete e il tracciato deve essere segnalato con elaborati grafici.

102 UNI 7129/08 - posa in opera in edificio Unifamiliare Tubazioni interne sottotraccia Le tubazioni devono essere annegate in malta di cemento di spessore > 20 mm (una parte di cemento e tre sabbia). La prova di tenuta precede la copertura della traccia. Nei muri che contengono cavità (mattoni forati) è necessario inserire una guaina avente diametro interno > 10 mm rispetto al diametro esterno del tubo. In tal caso lo spessore della malta può essere ridotto (15 mm) I rubinetti e le giunzioni filettate/meccaniche devono essere a vista o inserite in scatole ispezionabili a tenuta nella parte murata e con coperchio verso il locale; In locali non aerati o non aerabili sono vietate le giunzioni meccaniche e/o filettate

103 UNI 7129/08 - posa in parti comuni di edificio plurifamiliare Tubazioni esterne all edificio Si devono seguire opportuni percorsi predisposti allo scopo e a servizio esclusivo degli impianti gas. Si devono rispettare le disposizioni generali e le norme di sicurezza antincendio vigenti. Installazione esterna a vista Per tubazioni di particolare lunghezza e soggette a sensibili variazioni di temperatura è necessario ridurre gli effetti della dilatazione mediante cambi di direzione e/o giunti di compensazione La distanza tra le tubazioni deve consentire interventi di manutenzione/sostituzione. Gli impianti devono essere facilmente individuati e correlati alla rispettiva unità abitativa.

104 UNI 7129/08 - posa in parti comuni di edificio plurifamiliare Tubazioni esterne all edificio in canaletta La canaletta di protezione può essere metallica/plastica; La copertura deve essere non a tenuta (dotata di griglia o apertura nella parte inferiore e superiore) e rimovibile; Deve avere riferimenti esterni di segnalazione, Può essere ancorata alla parete esterna o ricavata direttamente nell estradosso. In tal caso le pareti devono essere rese stagne verso l interno (ad es. mediante rinzaffatura di malta di cemento). l installazione in canaletta chiusa è ammessa se provvista di aperture alle estremità e consente ispezioni. Per GPL e relative miscele la canaletta non può scendere sotto il piano di campagna. La distanza tra le tubazioni deve consentire interventi di manutenzione e/o sostituzione. Gli impianti devono essere facilmente individuati e correlati alla rispettiva unità abitativa.

105 UNI 7129/08 - posa in parti comuni di edificio plurifamiliare Tubazioni esterne all edificio interrate Si applicano le prescrizioni di carattere generale. E ammesso l interramento di più tubazioni a condizione che: Tutte le tubazioni siano posate a profondità > 600 mm. (In caso contrario devono essere protette) Le distanze devono consentire interventi di manutenzione e/o sostituzione. Deve essere resa possibile l individuazione del percorso di ogni singola tubazione.

106 UNI 7129/08 posa in parti comuni di edificio plurifamiliare Tubazioni interne all edificio : Generalità Le tubazioni devono essere mantenute preferibilmente all esterno dell edificio. Il tracciato interno deve interessare revalentemente i locali da servire. Nei locali comuni: È vietata la posa sottotraccia. Si deve evitare la formazione di sacche per fughe di gas. Si deve evitare la possibilità di trafilamenti verso interstizi interni alle strutture murarie. Deve essere garantita l evacuazione all esterno. Deve essere garantito un corretto ancoraggio e un adeguata protezione da danneggiamenti/urti accidentali. Non si deve interferire con altri servizi (distanza > 200 mm). (In alternativa e in incroci/parallelismi prevedere setti divisori)

107 UNI 7129/08 - posa in parti comuni di edificio plurifamiliare Tubazioni interne all edificio in vista e canaletta Il locale deve avere aperture di aerazione permanente con sezione minima totale > 1/50 della superficie in pianta dei locali attraversati Tubazioni interne all edificio in apposito alloggiamento E consentita la posa in condotto/cavedio/vano tecnico ad uso esclusivo e con pareti impermeabili al gas. Permanentemente aerato con aperture alle estremità di sezione equivalente alla sezione del condotto/cavedio Apertura alla base dotata di rete tagliafiamma.

108 UNI 7129/08 - posa in parti comuni di edificio plurifamiliare Tubazioni interne all edificio in apposito alloggiamento: Resistenza al fuoco > a quella della struttura in cui è inserita e in ogni caso > REI 30. Non deve compromettere eventuale compartimentazione antincendio. Distanza tra le tubazioni > 20 mm. Deve consentire interventi di manutenzione. Dotato di sportello d ispezione a ogni piano. Nel caso di percorso orizzontale gli sportelli d ispezione devono essere ubicati in prossimità dell ingresso ad ogni unità immobiliare. La distanza tra due sportelli deve essere sempre < 12 mt.

109 UNI 7129/08 - prova di tenuta per impianti nuovi Si esegue con contatore ed apparecchi scollegati: prima di mettere in servizio l impianto; prima di coprire gli impianti sottotraccia. I punti terminali devono essere chiusi con tappi. Si immette aria o gas inerte fino a mbar; trascorsi 15 min si effettua la prima lettura; dopo altri 15 min si effettua la seconda lettura. tra le due letture non si devono verificate cadute di pressione Eventuali perdite devono essere individuate ed eliminate; La prova deve essere ripetuta fino a esito positivo

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