/04/2006. Identificativo Atto N. 436 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA

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1 Il decreto di pronuncia n del è stato rettificato, relativamente ad una delle prescrizioni, con il decreto n del , visibile in coda al precedente /04/2006 Identificativo Atto N. 436 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA IMPIANTO DI RECUPERO DI MATERIALI IN VETRO E MULTIMATERIALE, NEL COMUNE DI GERENZANO (VA).COMMITTENTE: TECNO RECUPERI S.R.L. - COMO.PRONUNCIA DI COMPATIBILITÀ' AMBIENTALE AI SENSI DEGLI ARTT. 1 E 5 DEL D.P.R

2 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE VISTO il d.p.r. 12 aprile 1996 Atto d indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della legge n. 146/1994, concernente disposizioni in materia di valutazione d impatto ambientale, nel seguito richiamato come atto d indirizzo"; VISTI il d.p.c.m. 3 settembre 1999 e il d.p.c.m. 1 settembre 2000, che modificano ed integrano l atto d indirizzo; VISTE le deliberazioni della Giunta Regionale in data 2 novembre 1998, n VI/39305 e 27 novembre 1998, n VI/39975, aventi ad oggetto Appr ovazione del documento circa la ricognizione delle procedure amministrative previste dal d.p.r. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n 337/85/CEE e Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r. 2 novembre 1998, n VI/ Istituzione di un appos ito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati ; VISTA la legge regionale 3 settembre 1999, n. 20 avente ad oggetto Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003 n. 3; VISTA la legge regionale 23 luglio 1996, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi della VIII legislatura e, in particolare, la d.g.r del IV provvedimento organizzativo VIII legislatura ed il decreto del Segretario Generale n del , con il quale vengono modificate le competenze di alcune Unità Organizzative e Strutture; PRESO ATTO che: a) In data è stata depositata presso la Struttura Valutazioni di impatto ambientale della Direzione Generale Territorio e urbanistica - da parte della ditta Tecno Recuperi S.r.l., con sede in Como - la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale relativa al progetto di un impianto di recupero di materiali in vetro e multimateriale in Comune di Gerenzano (VA); b) il è avvenuta la pubblicazione dell annuncio del deposito sul quotidiano La Repubblica, ai sensi dell art. 8 dell atto di indirizzo; c) la tipologia del progetto in esame è prevista nell allegato A, lett. l), e quindi sottoposta alla procedura di Valutazione dell impatto ambientale regolata dagli artt. 5, 6 e 7 dell atto di indirizzo; d) con note prot. di rif. regionale n e n , rispettivamente del e , il Committente ha inoltrato documentazione integrativa del progetto e dello studio d impatto ambientale (s.i.a.); e) in merito allo s.i.a. depositato non sono pervenute osservazioni del pubblico ai sensi dell art. 9, comma 1, dell atto di indirizzo; VISTO il complesso della documentazione prodotta dal Committente e costituita dallo studio d impatto ambientale, dalla sintesi non tecnica, dalla relazione tecnica e dagli elaborati grafici di progetto;

3 RILEVATO che: in merito alle caratteristiche del progetto: trattasi di un impianto esistente in via dei Campazzi, nel Comune di Gerenzano, destinato al trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, nel quale è previsto l inserimento di ulteriori linee automatiche di selezione, con ridistribuzione delle aree funzionali, senza variazione della potenzialità di trattamento autorizzata e senza ampliamento edilizio dell insediamento; attualmente l impianto è dotato di tre linee di trattamento e svolge le operazioni codificate dal d.lgs 22/1997 (allegati B e C) come: messa in riserva (R13) e/o deposito preliminare (D15) di rifiuti non pericolosi provenienti da terzi, per complessivi m³; messa in riserva (R13) e deposito preliminare (D15) di rifiuti decadenti da operazioni di recupero, per m³; recupero (R5) di rifiuti non pericolosi costituiti da materiale vetroso per t/anno ; il progetto prevede la riorganizzazione dell impianto, con l introduzione di 5 nuove linee di trattamento, rendendo altresì possibile l incremento degli stoccaggi ed ampliando il ventaglio delle frazioni recuperabili, tra cui quella multimateriale e quella degli imballaggi in materiali misti; i rifiuti sono tutti non pericolosi; la nuova configurazione prevede: messa in riserva (R13) di rifiuti provenienti da terzi, per un volume complessivo di m³.; messa in riserva (R13) e/o deposito preliminare (D15) di rifiuti provenienti da terzi, per m³; messa in riserva (R13) di rifiuti provenienti da terzi e/o dalle operazioni di recupero, per complessivi m³; messa in riserva (R13) e/o deposito preliminare (D15) di rifiuti provenienti da terzi e/o dalle operazioni di recupero, per complessivi 650 m³; recupero (R5) di rifiuti costituiti essenzialmente da materiale vetroso, e recupero (R4) di metalli e composti metallici, per una quantità complessiva di t/anno, corrispondente ad una capacità media di 700 t/g calcolata su 300 giorni lavorativi/anno); l elenco dei rifiuti da conferire all impianto, classificati secondo il Codice europeo dei rifiuti (CER), è riportato nella seguente tabella: rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) rifiuti metallici scarti di corteccia e sughero segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce scarti di corteccia e legno scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa di rifiuti da carta e cartone scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati rifiuti delle operazioni di confezionamento e finitura rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) rifiuti da fibre tessili grezze rifiuti da fibre tessili lavorate pitture e vernici di scarto, diverse da quelle di cui alla voce scarti di materiali in fibra a base di vetro rifiuti di vetro diversi da quelli di cui alla voce limatura e trucioli di materiali plastici 3

4 Materiale abrasivo di scarto, diverso da quello di cui alla voce imballaggi in carta e cartone imballaggi in plastica imballaggi in legno imballaggi metallici imballaggi in materiali compositi imballaggi in materiali misti imballaggi in vetro imballaggi in materia tessile assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce pneumatici fuori uso pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla voce serbatoi per gas liquidi metalli ferrosi metalli non ferrosi Plastica Vetro componenti non specificati altrimenti apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da a gas in contenitori a pressione, diversi da quelli di cui alla voce rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce mattonelle e ceramiche miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce Legno Vetro Plastica ferro e acciaio cavi, diversi da quelli di cui alla voce materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci e materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi di quelli di cui alle voci , e rifiuti di ferro e acciaio rifiuti di metalli non ferrosi fluff - frazione leggera e polveri, diversi da quelli di cui alla voce carta e cartone metalli ferrosi metalli non ferrosi plastica e gomma Vetro legno diverso da quello di cui alla voce prodotti tessili minerali (ceramica) altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce carta e cartone Vetro Abbigliamento prodotti tessili detergenti diversi da quelli di cui alla voce apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci , e legno, diverso di quello di cui alla voce Plastica Metallo rifiuti urbani non differenziati (limitato a vetro, plastica e metalli o a vetro e metalli, da raccolta mista dei rifiuti urbani) rifiuti ingombranti l attività di recupero ed i macchinari installati, secondo la configurazione di progetto articolata in 8 linee di trattamento, possono essere così sinteticamente descritti: linea 1 - selezione e cernita manuale e meccanica (linea primaria, già autorizzata), composta da tramoggia di carico, alimentatore, nastri trasportatori, nastri deferizzatori, mulino, vaglio, magnete, cabina cernita manuale, alimentatore vibrante, macchina estrazione ceramica, rullo pesatore; 4

5 linea 2 - selezione e cernita manuale e meccanica (linea primaria, già autorizzata), composta da tramoggia di carico, estrattore vibrante, vibrovaglio sgrossatore, nastri trasportatori, nastri deferizzatori, pesa, cabina cernita manuale, separatore leghe metalliche, nastri cernita, banco vibrante, mulino, vaglio sgrossatore, magnete, silos, macchina estrazione ceramica, cabina di controllo, gruppo aspirazione; linea 3 - selezione e cernita manuale e meccanica (linea primaria, già autorizzata), composta da tramogge di carico, alimentatore vibrante, nastri trasportatori, nastri deferrizzatori, pesa, separatore leghe metalliche, vibrovaglio, banco vibrante, nastri cernita, mulino, vaglio, macchine estrazione ceramica, cabina di controllo, trasportatore vibrante, magnete, alimentatore vibrante, cabina cernita manuale, gruppo aspirazione; linea 4 - selezione e cernita meccanica, composta da tramoggia di carico, alimentatori vibranti, nastri trasportatori, alimentatore vibrante, macchina estrazione ceramica; linea 5 - adeguamento volumetrico (pressa), composta da tramoggia di carico, macchina impacchettatrice lattine alluminio; linea 6 - selezione e cernita meccanica, composta da tramoggia di carico, alimentatore vibrante, nastro trasportatore, nastro deferizzatore, trituratore, alimentatore vibrante, vaglio di selezione; linea 7 - selezione e cernita meccanica, composta da tramoggia di carico, alimentatori vibranti, nastro deferrizzatore, elevatore, vaglio selezione, macchine estrazione ceramica, macchina vibrante, gruppo aspirazione; linea 8: triturazione meccanica composta da tramoggia di carico, trituratore. il principio operativo, le specifiche tipologie trattate ed i prodotti delle linee sono così riassunti: linea 1 - lavorazione lastra, lastra retinata, parabrezza, frantumati precedentemente sulla linea 8, vetro di fonte (bianca e verde), vetro proveniente da insediamenti produttivi, attività commerciali ed artigianali, vetro da raccolte differenziate comuni; materiale prodotto: vetro pronto forno, materiali riutilizzabili nell edilizia e scarti; linee 2 e 3 - lavorazione vetro da raccolta differenziata - cosiddetto misto; raccolta mista dei rifiuti urbani multimateriale (vetro, plastica, lattine), flebo, vetro proveniente da raccolte differenziate comuni, insediamenti produttivi, attività commerciali ed artigianali; materiale prodotto: vetro pronto forno, materiali riutilizzabili nell edilizia e scarti; linea 4 - lavorazione semilavorato e pronto forno provenienti dalle linee 2 e 3 (per eliminare ulteriormente la ceramica); materiale prodotto: vetro pronto forno, materiali riutilizzabili nell edilizia e scarti; linea 5 - pressa per lattine provenienti dalla selezione praticata nelle linee: materiali prodotti: materia prima secondaria per l'industria metallurgica e metalli pressati; linea 6 - lavorazione parabrezza e semilavorati prodotti dalle linee di lavorazione primaria, proveniente da raccolte differenziate comunali, insediamenti produttivi, attività commerciali ed artigianali; materiale prodotto: vetro pronto forno, materiali riutilizzabili nell edilizia e scarti; linea 7 - lavorazione materiale di scarto proveniente dalle linee primarie; materiale prodotto: vetro pronto forno, materiali riutilizzabili nell edilizia e scarti; linea 8 - triturazione lastra, lastra retinata e parabrezza, proveniente da insediamenti produttivi, attività commerciali ed artigianali, raccolte differenziate comuni; materiale prodotto: materiale in ingresso triturato; sono inoltre presenti 15 aree, distinte per tipologia, funzionali all attività di messa in riserva dei rifiuti in ingresso e provenienti dalle operazioni di recupero, nonché per l accumulo temporaneo di semilavorati da sottoporre a successiva raffinazione nell impianto; riguardo al contesto territoriale interessato dall intervento ed al sistema dei vincoli: 5

6 l impianto sorge nella zona industriale di Gerenzano, a sud del centro abitato, in un area in fregio all autostrada A9 Lainate-Como ed alla ex SS233 Varesina, ed è inserito - secondo la definizione del Piano territoriale paesistico regionale (PTPR) nell ambito geografico del Varesotto, nella fascia dell alta pianura, articolata nell unità tipologica dei paesaggi dei ripiani diluviali e dell alta pianura asciutta ; sull area oggetto di studio non si rilevano vincoli di carattere territoriale o ambientale riferiti alla presenza di parchi e aree protette, di dissesti idrogeologici, o di pozzi per il prelievo di acqua potabile (il più vicino dista circa 800 m dall impianto), né in relazione a previsioni di nuove infrastrutture o interventi sulle infrastrutture esistenti (in particolare, l ampliamento alla terza corsia della A9 non confligge con l insediamento in esame); l impianto è inoltre compatibile con la destinazione urbanistica dell area; in merito al quadro ambientale: lo s.i.a. analizza le componenti ed i fattori potenzialmente soggetti agli effetti diretti ed indiretti indotti dall attività di progetto: atmosfera; ambiente idrico; suolo e sottosuolo; vegetazione, flora e fauna; rumore; vibrazioni; paesaggio ed uso del suolo; salute pubblica; viabilità; si possono ritenere non significativi, in assoluto e rispetto alla situazione in atto, gli impatti su ambiente idrico, suolo e sottosuolo, vegetazione, flora, fauna, vibrazioni, paesaggio, salute pubblica, viabilità in quanto: riguardo all incidenza spaziale e territoriale, l attività è prevista in un insediamento esistente, senza nuova utilizzazione o modificazione d uso del suolo; non si rileva incidenza di rilievo sulle risorse naturali: l attività non comporta l uso di acque di processo né scarichi liquidi (salvo quelli per uso igienico, afferenti alla pubblica fognatura), determina consumi energetici ordinari rispetto al ciclo produttivo e consente il duplice obiettivo di recuperare scarti altrimenti destinati a semplice smaltimento, contribuendo al risparmio di materie prime sostituite dai materiali recuperati; l impianto è ben servito dalla rete stradale, mediante percorso interno all area industriale che afferisce direttamente alla SS233; l attività di progetto genera mediamente un traffico pari a veicoli/giorno, pari a circa lo 0,7% dei flussi registrati sulla Varesina a Garbagnate Milanese, ed allo 0,1% di quello sulla A9; l area industriale è inoltre servita da idonee reti dei servizi di acquedotto, energia elettrica, metano, fognatura, ecc.; i regimi di movimento delle macchine non inducono vibrazioni elevate; le caratteristiche tecniche generali e di funzionamento dell impianto non sono tali da generare emissioni significative verso l esterno, né rilasci di sostanze con fattori di rischio per la salute pubblica; in particolare, riguardo alla componente atmosfera: le nuove linee di trattamento suscettibili di emettere polveri saranno dotate di apparati di aspirazione ed abbattimento, per rispettare i limiti di emissione previsti dal d.p.r. 203/1988; la pavimentazione in cls del piazzale esterno è in grado di ridurre significativamente l emissione di polvere dovuta alla movimentazione dei mezzi; esiste un potenziale rischio di emissione di sostanze volatili maleodoranti, in relazione ad eventuali residui di materiale putrescibile presenti nei rifiuti conferiti all impianto; ciò determina la necessità di adottare specifiche modalità gestionali; circa il fattore rumore: l area dell insediamento è classificata dal Piano di zonizzazione acustica del territorio comunale di Gerenzano in classe V (aree prevalentemente industriali), con limiti di emissione pari a 70 e 60 db(a) rispettivamente in periodo diurno e notturno; dalle risultanze della 6

7 valutazione previsionale di impatto acustico, redatta in conformità alla d.g.r. VII/8313 del , si verifica il rispetto di tali limiti normativi; è da rilevare tuttavia che non sono stati individuati eventuali interventi di mitigazione finalizzati a ridurre od eliminare le emissioni sonore, qualora in sede di monitoraggio in fase di esercizio si dovessero superare i limiti sopra richiamati, e ciò con particolare riferimento al periodo estivo, nel quale si può presumere l apertura di portoni e finestre del capannone; RILEVATO che: si desume dagli atti allegati allo s.i.a. che l attuale potenzialità di trattamento rifiuti ( t/anno) è stata autorizzata con d.g.r. VI/48898 del senza previa procedura di Valutazione d impatto ambientale, nonostante i quantitativi giornalieri previsti superassero la soglia dimensionale di cui all allegato A, lett. l), all atto di indirizzo; è pertanto in corso una verifica in ordine all applicabilità della procedura sanzionatoria di cui all art 7 della l.r. 20/1999; DATO ATTO che gli Enti locali interessati dal progetto sono stati convocati alla Conferenza di concertazione dei pareri, tenutasi il presso la sede della Giunta Regionale, e che essi - con proprie note - si sono così espressi ai sensi dell art. 5.2 dell atto di indirizzo: il Comune di Gerenzano (deliberazione della Giunta n. 25 del ), evidenziando che il Committente ha stipulato con l Amministrazione comunale una convenzione ai sensi della l.r. 14/1998 (approvata con deliberazione di C.C. n. 21 del ), nella quale dichiara la volontà di trasferire l attività presso le aree della ex Cava Fusi, esprime parere favorevole; la Provincia di Varese (deliberazione della Giunta n.18 del ) esprime parere favorevole, con prescrizioni riprese nella parte dispositiva del presente atto; RITENUTO, per quanto evidenziato in merito allo s.i.a. in oggetto, di concludere quanto segue: lo s.i.a. è stato condotto secondo quanto indicato dall art. 6 dell atto di indirizzo; le informazioni fornite dal Committente consentono la comprensione delle caratteristiche del progetto; risultano analizzati in modo complessivamente adeguato le componenti ed i fattori ambientali coinvolti dal progetto e individuati gli impatti e le linee fondamentali per la loro mitigazione; è pertanto possibile esprimere una pronuncia di compatibilità ambientale positiva, con le prescrizioni ed alle condizioni elencate nella parte dispositiva del presente atto; per quanto sopra esposto, DECRETA 1. Di esprimere, ai sensi dell art. 7 del d.p.r , giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del progetto di impianto recupero materiali in vetro e multimateriale in Comune di Gerenzano (VA) con le seguenti condizioni e prescrizioni, che dovranno essere espressamente richiamate nei successivi atti abilitativi: a. dovrà essere attivata - sulla base di un piano operativo preventivamente definito con il competente Dipartimento provinciale dell ARPA e l Amministrazione comunale di Gerenzano - una campagna di monitoraggio del clima acustico in esercizio nella configurazione di progetto, nonché della diffusione di polveri e sostanze volatili maleodoranti nell atmosfera, al 7

8 fine di verificare l effettiva necessità di ulteriori misure di contenimento degli impatti generati; b. le tipologie di rifiuti in ingresso suscettibili di emissione di odori molesti dovranno essere stoccate sotto la tettoia esistente, identificando l area ad esse destinata; c. qualora, particolarmente nel periodo estivo venisse rilevato il superamento dei limiti di emissione sonora a causa di propagazione del rumore dall interno del fabbricato, l attività dovrà svolgersi a portoni chiusi; d. dovranno essere scrupolosamente adottate tutte le altre precauzioni e mitigazioni esposte e suggerite nello studio d impatto ambientale. 2. Di provvedere alla trasmissione di copia del presente decreto: - al Committente Tecno Recuperi S.r.l. - Como; - alla Provincia di Varese ed al Comune di Gerenzano. 3. Di provvedere altresì alla pubblicazione sul B.U.R.L. della sola parte dispositiva del presente decreto. Il Dirigente della Struttura Valutazioni di impatto ambientale Arch. Mauro Visconti 8

9 Identificativo Atto N. 818 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA RETTIFICA DEL DECRETO N 3893 DEL 6 APRILE 2006, RECANTE "IMPIANTO DI RECUPERO DI MATERIALI IN VETRO E MULTIMATERIALE, NEL COMUNE DI GERENZANO (VA). COMMITTENTE: TECNO RECUPERI S.R.L. - COMO. PRONUNCIA DI COMPATIBILITÀ' AMBIENTALE AI SENSI DEGLI ARTT. 1 E 5 DEL D.P.R ".

10 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE VISTO il d.p.r. 12 aprile 1996 Atto d indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della legge n. 146/1994, concernente disposizioni in materia di valutazione d impatto ambientale, nel seguito richiamato come atto d indirizzo"; VISTI il d.p.c.m. 3 settembre 1999 e il d.p.c.m. 1 settembre 2000, che modificano ed integrano l atto d indirizzo; VISTE le deliberazioni della Giunta Regionale in data 2 novembre 1998, n VI/39305 e 27 novembre 1998, n. VI/39975, aventi ad oggetto Approvazione del documento circa la ricognizione delle procedure amministrative previste dal d.p.r. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n 337/85/CEE e Approvazione dell e modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r. 2 novembre 1998, n VI/ Istituzione di un appos ito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati ; VISTA la legge regionale 3 settembre 1999, n. 20 avente ad oggetto Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003 n. 3; VISTA la legge regionale 23 luglio 1996, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi della VIII legislatura; PRESO ATTO e RICHIAMATO che: f) in data è stata depositata presso la Struttura Valutazioni di impatto ambientale della Direzione Generale Territorio e urbanistica - da parte della ditta Tecno Recuperi S.r.l. di Como -la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale relativa al progetto di impianto recupero materiali in vetro e multimateriale in Comune di Gerenzano (VA); g) tale tipologia progettuale è prevista nell allegato A, lett. l), e quindi sottoposta alla procedura di Valutazione dell impatto ambientale regolata dagli artt. 5, 6 e 7 dell atto di indirizzo; h) con decreto regionale n del è stato espresso ai sensi dell art. 7 dell atto di indirizzo, giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del progetto in questione, con condizioni e prescrizioni che dovranno essere espressamente richiamate nei successivi atti abilitativi; RILEVATO che, con nota del , il Committente ha chiesto la rettifica del decreto sopra citato, precisamente riguardo alla prescrizione di cui al punto 1, lettera c) del dispositivo, recante: qualora, particolarmente nel periodo estivo venisse rilevato il superamento dei limiti di emissione sonora a causa di propagazione del rumore dall interno del fabbricato, l attività dovrà svolgersi a portoni chiusi, risultando essa inapplicabile in quanto l attività si svolge all aperto ; CONSIDERATO che: a seguito di specifiche verifiche documentali, tale prescrizione - suggerita dalla Provincia di Varese nel parere espresso, ai sensi dell art. 5.2 dell atto di indirizzo, con deliberazione della Giunta n. 18 del risulta effettivamente non applicabile, in quanto l attività svolta

11 dall azienda Committente, tanto nella configurazione attuale quanto in quella di progetto, viene effettuata sotto strutture sostanzialmente configurabili come tettoie; la valutazione previsionale di impatto acustico, redatta in conformità alla d.g.r. VII/8313 del , mostra il rispetto dei limiti normativi relativi al sito dell insediamento, inserito dal Piano di zonizzazione acustica del Comune di Gerenzano in classe V (aree prevalentemente industriali); deve tuttavia confermarsi la necessità di monitorare il clima acustico in fase di esercizio dell impianto nella nuova potenzialità, al fine di verificare il rispetto dei limiti previsionali e provvedere, di conseguenza, alla eventuale tempestiva realizzazione di adeguati presìdi mitigativi; RITENUTO pertanto, nel merito del progetto di cui trattasi, che date le caratteristiche e la localizzazione del progetto la rettifica chiesta dal Committente, oltre ad essere giustificata da una effettiva incongruenza della prescrizione con la situazione ante operam e i dati di progetto, non modifichi la valutazione complessiva della compatibilità ambientale dell intervento proposto e possa quindi essere accolta, ferma restando la necessità delle azioni di monitoraggio acustico già prescritte nel decreto n del , del quale è possibile confermare tutte le restanti disposizioni; per tutto quanto esposto, DECRETA 1) Di rettificare il decreto regionale n del 6 aprile 2006, limitatamente alla eliminazione della prescrizione di cui al punto 1, lett. c), della parte dispositiva. 2) Di confermare sia il giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del progetto dell impianto di recupero materiali in vetro e multimateriale, proposto dalla ditta Tecno Recuperi S.r.l. di Como, nel Comune di Gerenzano (VA), sia le relative condizioni e prescrizioni, di seguito riprodotte, che dovranno essere espressamente richiamate nei successivi atti abilitativi: e. dovrà essere attivata - sulla base di un piano operativo preventivamente definito con il competente Dipartimento provinciale dell ARPA e l Amministrazione comunale di Gerenzano - una campagna di monitoraggio del clima acustico in esercizio nella configurazione di progetto, nonché della diffusione di polveri e sostanze volatili maleodoranti nell atmosfera, al fine di verificare l effettiva necessità di ulteriori misure di contenimento degli impatti generati; f. le tipologie di rifiuti in ingresso suscettibili di emissione di odori molesti dovranno essere stoccate sotto la tettoia esistente, identificando l area ad esse destinata; g. dovranno essere scrupolosamente adottate tutte le altre precauzioni e mitigazioni esposte e suggerite nello studio d impatto ambientale. 3) Di provvedere alla trasmissione di copia del presente decreto: - al Committente Tecno Recuperi S.r.l. - Como; - alla Provincia di Varese ed al Comune di Gerenzano. 4) Di provvedere altresì alla pubblicazione sul B.U.R.L. della sola parte dispositiva del presente decreto. Il Dirigente della Struttura valutazioni di impatto ambientale Arch. Mauro Visconti 11

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