REGOLAMENTO SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO E SOCIALE PER PERSONE CON DISABILITA, DISTURBO MENTALE E PER SOGGETTI SVANTAGGIATI (L.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO E SOCIALE PER PERSONE CON DISABILITA, DISTURBO MENTALE E PER SOGGETTI SVANTAGGIATI (L."

Transcript

1 COMUNE DI SANTA MARIA NUOVA REGOLAMENTO SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO E SOCIALE PER PERSONE CON DISABILITA, DISTURBO MENTALE E PER SOGGETTI SVANTAGGIATI (L.381/91) Il seguente Regolamento Comunale assimila direttive di riferimento del Regolamento ASP Ambito 9 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

2 Il presente regolamento si basa sulle seguenti leggi e delibere: - Legge 104/92 Legge- quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"; - Legge Regionale n.18/96 come modificata ed integrata con L.R. 28/2000, e successive modificazioni e deliberazioni sui criteri e le modalità di attuazione degli interventi: Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore delle persone in situazione di handicap ; - Legge 381/91 Disciplina delle cooperative sociali ; - Legge 196/97 Norme in materia di promozione dell occupazione; - Legge 68/99 Norme per il diritto al lavoro dei disabili ; - Legge Regionale n. 32/2008 Interventi contro la violenza sulle donne - DGR 1256 del 29/09/2008 Accordo di Programma per l integrazione degli alunni disabili ; - Legge 328/2000 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato d interventi e servizi sociali"; - Delibera Comitato dei Sindaci n. 29 del Protocollo d Intesa per la promozione dell integrazione lavorativa delle categorie svantaggiate tra la provincia di Ancona (CIOF Jesi), l ATS IX, l ATS XII, ASUR Marche Area Vasta 2 Distretto di Jesi e di Ancona Nord e le Cooperative di tipo B. TITOLO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 Tipologie di intervento Il presente regolamento disciplina l organizzazione ed il funzionamento del Servizio inserimento lavorativo e sociale, da parte del Comune di Santa Maria Nuova in base alle seguenti TIPOLOGIE di INTERVENTO: 1. tirocinio (T); 2. borsa-lavoro di pre-inserimento lavorativo (BPL); 3. borsa-lavoro socio-assistenziale (BSA); 4. inserimento sociale volontario (ISV); Art. 2 Destinatari I destinatari degli interventi di cui all art.1 del presente Regolamento devono essere residenti nel Comune di Santa Maria Nuova e, di norma, appartenere alla categorie svantaggiate di cui alla L. 381/91, in particolare: a) disabili in possesso dell attestazione di handicap (L. 104/92) e dell accertamento di invalidità civile; b) persone affette da disturbi mentali la cui presa incarico è del Dipartimento di Salute Mentale; c) le donne vittime di violenza; d) persone in difficoltà per situazioni socio-economiche precarie; I soggetti destinatari degli interventi vengono individuati sulla base della valutazione multidisciplinare dei competenti servizi sanitari territoriali (DSM, STDP, UMEE-UMEA, CONSULTORIO) dall UEPE, dall UPS di questo Comune, sulla base di uno specifico progetto definito Progetto di inserimento. Il progetto viene redatto tramite apposita modulistica la stessa prevista all art. 20 del Protocollo di Intesa e deve indicare: i tempi di esecuzione, gli obiettivi da raggiungere, il tutor aziendale e l eventuale l operatore esterno, eventuali esigenze di trasporto e le soluzioni adottate, eventuali disposizioni al fine di rendere più efficace l esperienza. Sono esclusi da tutti gli interventi i soggetti già inseriti in attività di lavoro sia a tempo determinato che indeterminato. Art. 3 Definizione dei percorsi Per tutte le tipologie di intervento previste dal regolamento, gli operatori sociali e sanitari richiedono, se necessario, anche la collaborazione dell Equipe Integrata prevista dall art. 13 del Protocollo d Intesa per la promozione 2

3 dell integrazione lavorativa delle categorie svantaggiate tra la provincia di Ancona (CIOF Jesi), l ATS IX, l ATS XII, ASUR Marche Area Vasta 2 Distretto di Jesi e di Ancona Nord e le Cooperative di tipo B. Possono essere ammessi ai percorsi individuati nel presente Regolamento le persone accolte presso: - Comunità per minori; - Comunità alloggio per disabili; - Comunità alloggio per ex tossicodipendenti; - Comunità alloggio per persone con disturbi psichiatrici; - Comunità alloggio per gestanti madri con figli a carico; - Alloggio sociale per adulti in difficoltà; - Casa di accoglienza per donne vittime di violenza. Qualora durante la verifica del progetto individuale si riscontri da parte del Comune di Santa Maria Nuova e dell ASP Ambito 9 una non appropriatezza tra le caratteristiche soggetto accolto e la funzione della comunità così come stabilito dalla L.R. 20/02 e successivi regolamenti, il contributo verrà sospeso o non erogato. Anche altri soggetti esterni al Comune (es. UEPE) possono integrare gli incentivi economici previsti dal presente regolamento attraverso fondi propri. Per coloro che svolgono attività al di sotto delle 15 ore settimanali l incentivo corrisposto sarà il 50% di quello previsto. Tirocinio: Si realizza in base alla legge 196/97 o alla legge 68/99, è attivato dai competenti uffici provinciali (Centro per l Impiego, l Orientamento e la Formazione) nell ambito delle convenzioni di cui all art. 11 della legge 68/99 e si attua mediante accordi con i medesimi uffici. Si caratterizza come uno degli strumenti di ingresso in realtà produttive pubbliche o private finalizzato alla formazione, all orientamento o all assunzione. E un percorso di apprendimento attraverso l integrazione delle persone disabili in ambiente di lavoro idoneo a consentire: - l acquisizione del ruolo professionale inteso come apprendimento di abilità, competenze specifiche e modalità relazionali; - la sperimentazione di un percorso di orientamento concreto per un accesso mirato al mondo del lavoro, alle sue regole, alle sue diverse configurazioni; - la conoscenza pratica dei diritti-doveri del soggetto lavoratore. E finalizzato alla creazione di un rapporto lavorativo (assunzione) e può seguire un percorso iniziato con la Borsa Lavoro socio assistenziale o con la borsa lavoro pre- inserimento lavorativo o essere attivato come prima forma di inserimento in ambiente lavorativo. TABELLA. n.1 criteri attivazione TIROCINIO Destinatari - persone svantaggiate di cui all art. 2 - che abbiano assolto all obbligo scolastico o formativo; - di età non superiore ai 65 anni; - con autonomia personale acquisita e capacità di adattamento alle regole di un contesto lavorativo Responsabili del progetto Durata Verifiche Costi a carico del Comune Tutor esterno. E il servizio sociale o sanitario che ha la presa in carico del soggetto che segue la persona nelle varie fasi dell inserimento, mantiene rapporti con la famiglia, con il tutor aziendale, garantisce la propria consulenza all azienda ed effettua verifiche semestrali Massimo 12 mesi prorogabili una volta sola Semestrali Attivazione della copertura assicurativa INAIL e RCT. L importo dell incentivo mensile sarà stabilito annualmente con Deliberazione di Giunta Se INDISPENSABILE per 8 mesi, massimo 8 ore alla settimana senza incentivo economico Borsa-lavoro di pre-inserimento lavorativo (BPL): è rivolta a quei soggetti di cui all art. 2 che, pur non avendo ancora raggiunta una compiuta maturazione della personalità e/o acquisizione di professionalità, possiedono quelle abilità- 3

4 potenzialità di base che possono essere sviluppate attraverso modalità propedeutiche all inserimento lavorativo in contesti produttivi. Si caratterizza come percorso di apprendimento mirato in situazione di lavoro per il potenziamento di abilità personali e sociali, l acquisizione di competenze specifiche e la verifica del possesso dei pre-requisiti necessari ad un percorso di tirocinio. TABELLA. n.2 criteri attivazione BORSA-PRE- INSERIMENTO LAVORATIVO Destinatari - persone svantaggiate di cui all art. 2 - che abbiano assolto all obbligo scolastico o formativo; - di età non superiore ai 65 anni - persone per le quali si renda necessario verificare in un contesto produttivo le potenzialità e le abilità già in possesso o acquisibili. Responsabili del progetto E il servizio sociale o sanitario che ha la presa in carico del soggetto che segue la persona nelle varie fasi dell inserimento, mantiene rapporti con la famiglia, con il tutor aziendale, garantisce la propria consulenza all azienda ed effettua verifiche semestrali. Durata Non può superare i due anni nella medesima azienda Verifiche Costi a carico del Comune Tutor esterno. Semestrali Attivazione della copertura assicurativa INAIL e RCT. L importo dell incentivo mensile sarà stabilito annualmente con Deliberazione di Giunta Se INDISPENSABILE per 8 mesi, massimo 8 ore alla settimana senza incentivo economico Borsa-lavoro socio-assistenziale (BSA) è rivolta a quelle persone di cui all art.2 non immediatamente collocabili in ambienti lavorativi che possiedono discrete capacità relazionali, di adattamento e di comunicazione, per i quali l inserimento in realtà produttive assume finalità terapeutiche ai fini dello sviluppo dell autonomia personale e quale mezzo di integrazione sociale. In altre parole la Borsa lavoro socio-assistenziale (BSA) consente: - la prevenzione degli stati di inattività ed emarginazione; - lo sviluppo dell autonomia personale; - il miglioramento delle abilità sociali e comunicative; - l integrazione sociale. E nel progetto globale della persona, predisposto dal competente servizio sanitario o sociale che viene prevista l opportunità di avviare un percorso di borsa lavoro socio assistenziale individuandone anche la durata. Nel caso in cui la persona, inserita nella Borsa lavoro socio assistenziale, abbia raggiunto maggiori abilità ed una maturazione complessiva sufficiente, i servizi sanitari o sociali possono proporre al datore di lavoro, quale diversa e più adeguata modalità di inserimento quella della borsa lavoro di pre-inserimento lavorativo. TABELLA. n.3 criteri attivazione BORSA SOCIO-ASSISTENZIALE Destinatari - persone svantaggiate di cui all art. 2 - che abbiano concluso il percorso di istruzione o formazione; - di età non superiore ai 65 anni; - persone per le quali non sia al momento attuabile l inserimento lavorativo attraverso il tirocinio(t) o la borsa lavoro di pre-inserimento lavorativo (BPL); - persone che possano svolgere le proprie mansioni senza l appoggio continuo di un educatore se non dopo una prima fase di massimo 8 mesi. Responsabili del progetto E il servizio sociale o sanitario che ha la presa in carico del soggetto che segue la persona nelle varie fasi dell inserimento, mantiene rapporti con la famiglia, con il tutor aziendale, garantisce la propria consulenza all azienda ed effettua verifiche semestrali. Durata Definita nell ambito del progetto con un orario di frequenza settimanale minimo di 10 ore Verifiche Semestrali Costi a carico del Comune Attivazione della copertura assicurativa INAIL e RCT. L importo dell incentivo mensile sarà stabilito annualmente con Deliberazione di Giunta 4

5 Tutor esterno. Se INDISPENSABILE per 8 mesi, massimo 8 ore alla settimana senza incentivo economico Inserimento sociale volontario (ISV) si caratterizza come contesto di supporto ad interventi educativi finalizzati all acquisizione o al mantenimento di abilità relazionali ed a sostenere progetti di integrazione sociale. Può caratterizzarsi anche come risposta a situazioni di compromissione delle abilità personali, relazionali e comunicative tali da non consentire lo svolgimento di compiti e mansioni con finalità occupazionali. Nel progetto di vita del soggetto devono essere comunque indicati i tempi di permanenza, e le modalità di acceso oltre che la verifica semestrale. TABELLA. n.4 criteri attivazione INSERIMENTO SOCIALE VOLONTARIO Destinatari - persone con disabilità, o con disturbi mentali; - non idonee a svolgere compiti e mansioni con finalità occupazionali e produttive; - di età non superiore ai 65 anni; - per le quali gli interventi precedentemente messi in atto non hanno avuto esito positivo; - con grave situazione emarginazione ed esclusione sociale tale da escludere il tirocinio (T), la Borsa lavoro di pre-inserimento lavorativo (BPL) o la Borsa lavoro socio assistenziale (BSA). Responsabili del progetto E il servizio sociale o sanitario che ha la presa in carico del soggetto che segue la persona nelle varie fasi dell inserimento, mantiene rapporti con la famiglia, con il tutor aziendale, garantisce la propria consulenza all azienda ed effettua verifiche semestrali. Durata Quella prevista nel progetto Verifiche Costi a carico del Comune Tutor esterno. Semestrali Attivazione della copertura assicurativa INAIL e RCT L importo dell incentivo mensile sarà stabilito annualmente con Deliberazione di Giunta Se INDISPENSABILE per 8 mesi, massimo 8 ore alla settimana senza incentivo economico Art. 4 Accoglienza domande L accoglienza delle domande è stabilita annualmente dal Comune, considerata la disponibilità di bilancio e la domanda/bisogno consolidata negli anni precedenti. TITOLO II ORGANIZZAZIONE E PROCEDURE Art. 5 L operatore della Mediazione Al fine di rendere più funzionale il Servizio inserimento lavorativo e sociale è prevista la presenza di un Operatore della Mediazione che dovrà garantire: - la verifica delle disponibilità delle aziende con analisi di postazione; - la verifica delle competenze sul campo del disabile/svantaggiato; - la collaborazione nella definizione dell abbinamento e formulazione del relativo progetto individualizzato di integrazione lavorativa; - il monitoraggio e sostegno del progetto di integrazione lavorativa; - l impegno ad aggiornare gli operatori del Centro per l Impiego e l Equipe Integrata sull evoluzione dell intervento; - l impegno a comunicare tempestivamente al Centro per l Impiego e l Equipe Integrata, eventuali situazioni di conflitto azienda/lavoratore; 5

6 - la garanzia di raccordo con gli organismi dell Ambito IX e monitorare degli interventi in relazione ad efficacia ed uniformità delle prestazioni; - l impegno ad utilizzare fondi o risorse per convenzioni con le Cooperative di tipo B. L operatore presenta all Equipe Integrata di cui all art. 13 del Protocollo di Intesa il soggetto a nome e per conto del servizio inviante attraverso la scheda di invio in uso. Per le situazioni ad elevata complessità è possibile prevedere all interno dell Equipe Integrata di cui all art. 13 del Protocollo di Intesa la presenza dell Assistente Sociale dell UPS. Art. 6 Tutor interno L impresa/ente/cooperativa o Associazione che accoglie l inserimento ha il compito di garantire un tutor aziendale, incaricato di fornire indicazioni operative ed addestramento adeguati per favorire l acquisizione di abilità pratiche, utili alla piena conoscenza dell attività verso la quale il soggetto ha scelto di orientarsi. Il tutor interno: - funge da riferimento operativo e da istruttore; - controlla le presenze ed il rispetto dell'orario, controfirmare i fogli di presenza mensili, annotare le assenze ingiustificate ed eventuali permessi non autorizzati ; - partecipa alle verifiche fornendo agli operatori competenti elementi di valutazione, specificamente riferiti ai compiti e alle mansioni; - informa i servizi sociali e sanitari di eventuali elementi che possono incidere sull inserimento. Art. 7 Il tutor esterno Per tutti gli interventi previsti dal regolamento, qualora il servizio inviante lo ritenga indispensabile, il Comune di Santa Maria Nuova può disporre l affiancamento da parte di un operatore con funzioni di tutor, per un massimo di 8 ore settimanali per un massimo di 8 mesi. La presenza del tutor esterno è incompatibile con l erogazione del contributo. Art. 8 Domanda di ammissione/verifica dell intervento La domanda per la richiesta di rinnovo o di nuova attivazione degli interventi di cui all art.1 deve essere presentata entro il 10 dicembre dell anno in corso dal servizio inviante sociale o sanitario tramite apposita lettera indirizzato al Comune corredato dal progetto di inserimento. La mancata presentazione della domanda entro i termini stabiliti e tramite la modulistica in uso, esclude automaticamente la possibilità per la persona di accedere o di rinnovare gli interventi di cui all art.1 di detto Regolamento. Per bisogni nuovi e non prevedibili le richieste di ammissione al servizio possono essere presentate in ogni periodo dell anno. Art. 9 Modalità di accesso Il responsabile dell Area Servizi al Cittadino coadiuvato dall operatore della mediazione, recepisce le richieste inoltrate dai servizi sanitari o sociali competenti e comunica in forma scritta l ammissibilità (o la non ammissibilità, con le relative motivazioni), al servizio ed al richiedente. Il Comune redige la lista dei richiedenti differenziata per tipologia di intervento che viene comunicata al fine della verifica annuale entro il mese di dicembre ai servizi territoriali interessati ed all equipe integrata di cui all art. 13 del Protocollo d Intesa. Il soggetto che abbia interrotto volontariamente per almeno due volte, precedenti esperienze formative e di inserimento viene collocato in ultima posizione della lista dei richiedenti. I percorsi che vengono interrotti per assunzioni a tempo determinato o per borse lavoro finanziate dalla Provincia di Ancona, possono essere riattivati, se richiesti secondo le modalità previste dal Regolamento. 6

7 Art. 10 Lista di attesa Qualora le domande siano superiori ai posti disponibili verrà attivata la lista di attesa. Art. 11 Modalità di erogazione, variazione o cessazione dell intervento Per i tirocini (T), le Borse lavoro pre inserimento lavorativo (BPL) e le Borse lavoro socio assistenziali (BSA), sono previsti un massimo di 30 gg di riposo nell arco dell anno, da concordare con il servizio competente, il soggetto e la risorsa. Il compenso educativo, quando dovuto, sarà sospeso per assenze ingiustificate o in caso di malattia superiore ai 45 gg consecutivi. Qualsiasi degli interventi può considerarsi interrotto qualora la persona interrompa i propri rapporti con i Servizi sociali o sanitari competenti o qualora la verifica non venga inviata nei tempi stabiliti. I cambiamenti delle condizioni personali che hanno determinato l accesso possono comportare una ridefinizione dell intervento, con conseguenti variazioni o attivazione di altri servizi. La variazione o la cessazione può avvenire su richiesta dell interessato, su decisione degli operatori sociali e sanitari qualora l intervento non risulti più rispondente alle esigenze o sopraggiungano problemi di gestione del soggetto in situazione. Il Responsabile della sede di inserimento è tenuto a segnalare eventuali problematiche emergenti tali da produrre una variazione/cessazione del servizio. Art. 12 Dichiarazione di impegno Per ciascun intervento gestito viene sottoscritta una dichiarazione di impegno relativa agli adempimenti dei soggetti coinvolti, congiuntamente firmata dal Responsabile del servizio, dall operatore competente del servizio inviante, dall impresa/ente/cooperativa o Associazione e dal soggetto coinvolto. Il soggetto interessato si impegna a rispettare l orario di frequenza delle attività, ad avvertire il tutor interno in caso di assenza, a mantenere il contatto con il tutor esterno con cadenza almeno quindicinale, a presentare al tutor interno i certificati medici o quant altro gli venga richiesto per una verifica delle presenze. Il soggetto interessato si impegna, altresì a trasmettere il riepilogo mensile delle presenze entro il giorno 10 del mese successivo. I servizi richiedenti si impegnano a concordare preventivamente con l Unità Operativa Disabili e l Unità Operativa Disagio eventuali variazioni dell intervento in atto. Alla conclusione del percorso formativo viene rilasciato al soggetto, da parte dell impresa o dell Ente, una attestazione dell esperienza maturata. Art. 13 Divieti E fatto divieto: - agli utenti introdurre nei contesti di inserimento persone estranee al servizio; - ai tutor interni prendere iniziative o porre in essere azioni in contrasto con gli obiettivi del progetto di inserimento; - ai familiari effettuare visite nel luogo di inserimento, se non previo accordo con i servizi competenti. TITOLO III DISPOSIZIONI FINALI Art. 14 Opposizione Contro il provvedimento di ammissione, dimissione o non ammissione relativo agli interventi del presente regolamento, può essere presentata opposizione nel termine di 20 giorni dal ricevimento, da parte 7

8 dell interessato/famiglia, della comunicazione scritta di ammissione o dimissione. Il Comune e/o entro i successivi 20 giorni, decide l accoglimento o il rigetto dell opposizione. Art. 15 Rinvio Per quanto non contemplato nel presente regolamento, valgono in quanto applicabili le norme delle Leggi Nazionali e Regionali e successive modificazioni. Regolamento approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 3/2014 8

REGOLAMENTO INTERVENTI FINALIZZATI ALL INTEGRAZIONE LAVORATIVA IN FAVORE DI PERSONE IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ, DISTURBO MENTALE O SVANTAGGIO

REGOLAMENTO INTERVENTI FINALIZZATI ALL INTEGRAZIONE LAVORATIVA IN FAVORE DI PERSONE IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ, DISTURBO MENTALE O SVANTAGGIO REGOLAMENTO INTERVENTI FINALIZZATI ALL INTEGRAZIONE LAVORATIVA IN FAVORE DI PERSONE IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ, DISTURBO MENTALE O SVANTAGGIO 1 INDICE Art.1 Oggetto Art. 2 Destinatari Art. 3 Strumenti

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO E SOCIALE PER PERSONE CON DISABILITA, DISTURBO MENTALE E PER SOGGETTI SVANTAGGIATI (L.

REGOLAMENTO SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO E SOCIALE PER PERSONE CON DISABILITA, DISTURBO MENTALE E PER SOGGETTI SVANTAGGIATI (L. Servizi: Consultorio Familiare DSM STDP UMEA REGOLAMENTO SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO E SOCIALE PER PERSONE CON DISABILITA, DISTURBO MENTALE E PER SOGGETTI SVANTAGGIATI (L. 381/91) QUADRO NORMATIVO

Dettagli

REGOLAMENTO D AMBITO

REGOLAMENTO D AMBITO LECCE (capofila) ARNESANO CAVALLINO LEQUILE LIZZANELLO MONTERONI SAN CESARIO SAN DONATO SAN PIETRO IN LAMA SURBO UFFICIO DI PIANO DELL AMBITO TERRITORIALE REGOLAMENTO D AMBITO PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI

Dettagli

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

Comune di Jesi. Protocollo d intesa

Comune di Jesi. Protocollo d intesa Comune di Jesi Protocollo d intesa TRA LA PREFETTURA DI ANCONA, IL COMUNE DI JESI, LE FORZE DELL ORDINE, L UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE, IL C.I.O.F., L ASUR ZONA TERRITORIALE 5, L AMBITO TERRITORIALE

Dettagli

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 dicembre 2013, n. 0235/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di

Dettagli

CONVENZIONE PER PROGETTI DI

CONVENZIONE PER PROGETTI DI CONVENZIONE PER PROGETTI DI Osservazione e Orientamento, Formazione in Situazione, Integrazione Sociale in ambiente lavorativo (Convenzione n del ) Tra L Azienda ULSS 18 Codice Fiscale 01013470297, rappresentata

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo REGOLAMENTO BORSE LAVORO

AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo REGOLAMENTO BORSE LAVORO AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo REGOLAMENTO BORSE LAVORO AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

INDICE ART. 3 - DESTINATARI DEGLI INTERVENTI SOCIALIZZANTI ART. 4 - CARATTERISTICHE DELL INSERIMENTO LAVORATIVO

INDICE ART. 3 - DESTINATARI DEGLI INTERVENTI SOCIALIZZANTI ART. 4 - CARATTERISTICHE DELL INSERIMENTO LAVORATIVO Allegato alla determinazione direttoriale n. 682/000/DIG/14/0025 del 06.06.2014 INDICE PREMESSA ART. 1 - CAMPO DI INTERVENTO ART. 2 - DESTINATARI DELL INTERVENTO LAVORATIVO ART. 3 - DESTINATARI DEGLI INTERVENTI

Dettagli

BANDO DAL 15.03.2014 AL 30.06.2014

BANDO DAL 15.03.2014 AL 30.06.2014 INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 740 DEL 27/09/2013 APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI E GRAVISSIME DISABILITA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 06-11-2002 REGIONE MARCHE

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 06-11-2002 REGIONE MARCHE LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 06-11-2002 REGIONE MARCHE DISCIPLINA IN MATERIA DI AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI SERVIZI SOCIALI A CICLO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE Fonte: BOLLETTINO

Dettagli

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di: Comune Capofila Aalatri PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000 Comuni di: Acuto, Alatri, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani,Trevi nel Lazio,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Deliberazione consigliare n.2/2010

Deliberazione consigliare n.2/2010 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI INTERVENTI SOCIO-ASSISTENZIALI IN FAVORE DI NUCLEI CON MINORI O GIOVANI STUDENTI RICONOSCIUTI DA UN SOLO GENITORE E DI GESTANTI NUBILI IN CONDIZIONE DI DISAGIO Deliberazione

Dettagli

Regolamento Servizio Assistenza Domiciliare Minori Premessa

Regolamento Servizio Assistenza Domiciliare Minori Premessa Regolamento Servizio Assistenza Domiciliare Minori Premessa A seguito della stesura del protocollo operativo, approvato dal Direttivo della Comunità Montana Valle Seriana Superiore con Delibera n. 27 del

Dettagli

REGOLAMENTO per gli inserimenti lavorativi socio-terapeutici

REGOLAMENTO per gli inserimenti lavorativi socio-terapeutici COMUNE DI MONTECATINI TERME Viale Verdi, 46-51016 Provincia di Pistoia - Tel. 0572/9181 - Fax 0572/918264 REGOLAMENTO per gli inserimenti lavorativi socio-terapeutici approvato con delibera di Consiglio

Dettagli

Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino. Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica

Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino. Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica A cura di Settore Servizi al Cittadino Assistente Sociale Dott.ssa

Dettagli

Agenzia Regionale per il Lavoro Servizi per l Impiego

Agenzia Regionale per il Lavoro Servizi per l Impiego Agenzia Regionale per il Lavoro Servizi per l Impiego 2015 Veronica Stumpo Responsabile di posizione organizzativa Centro per l Impiego di Trieste Trieste, 4 novembre 2015 L INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI ECONOMICI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA E A FAMIGLIE ECONOMICAMENTE DISAGIATE CON MINORI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI ECONOMICI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA E A FAMIGLIE ECONOMICAMENTE DISAGIATE CON MINORI COMUNE DI CANINO Provincia di Viterbo REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI ECONOMICI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA E A FAMIGLIE ECONOMICAMENTE DISAGIATE CON MINORI ART. 1 Oggetto, finalità ed elementi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE

Dettagli

Università degli Studi di Perugia SERVIZIO JOB PLACEMENT

Università degli Studi di Perugia SERVIZIO JOB PLACEMENT Nominativo del tirocinante nato a il residente in codice fiscale PROGETTO FORMATIVO (rif. Convenzione n. stipulata in data ) Attuale condizione (barrare la casella possibilità di doppia scelta): studente

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

DETERMINAZIONE. Estensore CAPRARI CARLO. Responsabile del procedimento CARLO CAPRARI. Responsabile dell' Area O. GUGLIELMINO

DETERMINAZIONE. Estensore CAPRARI CARLO. Responsabile del procedimento CARLO CAPRARI. Responsabile dell' Area O. GUGLIELMINO REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: LAVORO AFFARI GENERALI DETERMINAZIONE N. G07055 del 14/05/2014 Proposta n. 8233 del 08/05/2014 Oggetto: Rettifica dell'allegato 2 "Modello - Progetto formativo"

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

COMUNE DI CAROSINO Provincia di Taranto REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO CIVICO

COMUNE DI CAROSINO Provincia di Taranto REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO CIVICO COMUNE DI CAROSINO Provincia di Taranto ALLEGATO ALLA DELIBERA DI C.C. N 43 bis DEL 30/11/2006 REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO CIVICO CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 IL SERVIZIO CIVICO L Amministrazione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di

Dettagli

PROVINCIA DI CASERTA SETTORE POLITICHE DEL LAVORO Servizio 1 - Collocamento Provinciale Disabili

PROVINCIA DI CASERTA SETTORE POLITICHE DEL LAVORO Servizio 1 - Collocamento Provinciale Disabili Data di Pubblicazione: 29/12/2014 Data Scadenza : 20/02/2015 PROVINCIA DI CASERTA SETTORE POLITICHE DEL LAVORO Servizio 1 - Collocamento Provinciale Disabili AVVISO PUBBLICO ATTIVITÀ RIVOLTE AL SOSTEGNO

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata

Dettagli

Approvato con deliberazione di G.C. n.66 del 06.05.2002. Regolamento di Spazio Autismo. Nascita. Soggetti coinvolti

Approvato con deliberazione di G.C. n.66 del 06.05.2002. Regolamento di Spazio Autismo. Nascita. Soggetti coinvolti Approvato con deliberazione di G.C. n.66 del 06.05.2002 Regolamento di Spazio Autismo Nascita Spazio Autismo si colloca fra i servizi che il Comune di Ponte San Pietro offre a favore di soggetti disabili

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4

Dettagli

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate D 1 - ANFFAS LABORATORIO IL FARO : interventi per contrastare l isolamento sociale e favorire la partecipazione attiva delle persone disabili e delle loro famiglie alla vita sociale. Pag. 333 ANFFAS Servizi

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

Settore Formazione Professionale, Lavoro, Politiche Sociali Ufficio :Centri per l impiego

Settore Formazione Professionale, Lavoro, Politiche Sociali Ufficio :Centri per l impiego Allegato 2 (Da presentare in triplice copia) PROT. DEL CONVENZIONE DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA PER L AVVIAMENTO DI DISABILI CHE PRESENTANO PARTICOLARI CARATTERISTICHE E DIFFICOLTA DI INSERIMENTO NEL CICLO

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

LA CARTA DEI SERVIZI PER I LAVORATORI DISABILI PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

LA CARTA DEI SERVIZI PER I LAVORATORI DISABILI PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO LA CARTA DEI SERVIZI PER I LAVORATORI DISABILI PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO POSSIAMO GARANTIRTELO: I CENTRI PER L IMPIEGO SONO VICINI, E TI SONO VICINI indice dei servizi ACCOGLIENZA ISCRIZIONE IN ELENCHI

Dettagli

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE (Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n.35 del 28/09/2011 Art. 1 Oggetto L affido familiare

Dettagli

STATUTO COMITATO DEI GENITORI ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA MONTESSORI CARDANO AL CAMPO

STATUTO COMITATO DEI GENITORI ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA MONTESSORI CARDANO AL CAMPO STATUTO COMITATO DEI GENITORI ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA MONTESSORI CARDANO AL CAMPO PREMESSA Il presente Statuto regolamenta le attività del Comitato dei genitori (C.d.G.) dell Istituto Comprensivo Maria

Dettagli

Regolamento reclami presso il C.S.A.

Regolamento reclami presso il C.S.A. Pagina di 1/6 ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Scopo... 2 2. Campo di applicazione... 2 4. Diagrammi di flusso... 2 4.1. Diagramma di flusso Reclamo semplice... 2 4.2. Diagramma di flusso Reclamo complesso...

Dettagli

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO

Dettagli

CONVENZIONE DI TIROCINIO FORMATIVO REGIONALE (Art. 18 Legge Regionale 25/01/2005 n. 2) TRA

CONVENZIONE DI TIROCINIO FORMATIVO REGIONALE (Art. 18 Legge Regionale 25/01/2005 n. 2) TRA CONVENZIONE DI TIROCINIO FORMATIVO REGIONALE (Art. 18 Legge Regionale 25/01/2005 n. 2) TRA L'Università degli Studi di Macerata, di seguito denominato «soggetto promotore», con sede in Macerata, Piaggia

Dettagli

Piano di Zona 2010-2012

Piano di Zona 2010-2012 AREA INCLUSIONE SOCIALE PER SOGGETTI APPARTENENTI ALLE FASCE DEBOLI CODICE - IS - COD. AZIONE PAG IS 1 ITINERARIO LAVORO - Tirocini Formativi-Lavorativi per Adulti e Giovani svantaggiati 277 20 NUMERO

Dettagli

Città di Ispica Prov. di Ragusa

Città di Ispica Prov. di Ragusa Città di Ispica Prov. di Ragusa REGOLAMENTO SULL AFFIDO FAMILIARE DI MINORI Art. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori per

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

RSPP - CARATTERISTICHE

RSPP - CARATTERISTICHE RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Alessandro Greppi Via dei Mille 27 23876 Monticello B.za (LC) www.issgreppi.gov.it

Alessandro Greppi Via dei Mille 27 23876 Monticello B.za (LC) www.issgreppi.gov.it PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE PER TIROCINIO ESTIVO DI ORIENTAMENTO a.s. 2015/2016 (Convenzione n. del ) TIROCINANTE Nome e cognome Nato a Data di nascita Codice Fiscale Residenza Domicilio (solo se diverso

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA Provincia di Roma Dipartimento III - Servizio I Politiche del Lavoro e Servizi per l Impiego - SILD e Dipartimenti di Salute Mentale della ASL della Provincia di Roma e Associazioni

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE

PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE Allegato B) PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE 1. SOGGETTI ATTUATORI DELLE INIZIATIVE DI FORMAZIONE Sono soggetti attuatori delle iniziative di formazione di cui al presente decreto i

Dettagli

L anno 2010 il giorno del mese di.., presso in Via n., Premesso che

L anno 2010 il giorno del mese di.., presso in Via n., Premesso che Protocollo d intesa metodologico-operativo tra la Provincia di Fermo Settore Formazione Professionale, Scuola e Politiche del Lavoro e Settore Politiche Sociali, gli Ambiti Territoriali Sociali XIX e XX

Dettagli

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

Modello di convenzione programmatica convenzione ai sensi dell art.11 (commi 1, 2 e 4) Legge 68/99. Il giorno presso. Tra LA PROVINCIA DI

Modello di convenzione programmatica convenzione ai sensi dell art.11 (commi 1, 2 e 4) Legge 68/99. Il giorno presso. Tra LA PROVINCIA DI PROVINCIA DI LIVORNO DIPARTIMENTO DELLE CULTURE, DELLA FORMAZIONE E DEL LAVORO Unità di Servizio LAVORO Via G. Galilei, 40 57100 LIVORNO Tel. 0586/257527-554 Fax 0586/449623 Modello di convenzione programmatica

Dettagli

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)

Dettagli

Il giorno presso la sede dell Amministrazione Provinciale dell Aquila in Via Sant Agostino n. 7

Il giorno presso la sede dell Amministrazione Provinciale dell Aquila in Via Sant Agostino n. 7 PROT. /I/2/C/ DATA Provincia dell Aquila SETTORE POLITICHE DEL LAVORO E AFFARI SOCIALI CONVENZIONE AI SENSI DELL ART. 11, COMMA 2 e 4, Legge 68/99. Il giorno presso la sede dell Amministrazione Provinciale

Dettagli

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL Visto il D.Lgs.14 settembre 2011, n. 167 Testo unico ell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 le parti concordano che la normativa presente nel ccnl firmato

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.

Dettagli

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in

Dettagli

CANTIERI DI LAVORO PER CITTADINI DISOCCUPATI DI LUNGO PERIODO

CANTIERI DI LAVORO PER CITTADINI DISOCCUPATI DI LUNGO PERIODO AREA SVILUPPO, FONDI EUROPEI, INNOVAZIONE E SMART CITY Servizio Politiche per il Lavoro ed Orientamento Professionale CARTA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI CANTIERI DI LAVORO PER CITTADINI DISOCCUPATI DI LUNGO

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Sommario. Preambolo Art. 1 - Inserimento della sezione I bis nel capo III del titolo VIII del d.p.g.r. 47/R/2003 Art. 2 - Entrata in vigore.

Sommario. Preambolo Art. 1 - Inserimento della sezione I bis nel capo III del titolo VIII del d.p.g.r. 47/R/2003 Art. 2 - Entrata in vigore. All. A Modifiche al regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 8 agosto 2003, n. 47/R (Regolamento di esecuzione della legge regionale 26 luglio 2002 n. 32 Testo unico della

Dettagli

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO

Dettagli

ARSAGO SEPRIO - BESNATE - CARDANO AL CAMPO CASORATE SEMPIONE - FERNO GOLASECCA LONATE POZZOLO - SOMMA LOMBARDO - VIZZOLA TICINO

ARSAGO SEPRIO - BESNATE - CARDANO AL CAMPO CASORATE SEMPIONE - FERNO GOLASECCA LONATE POZZOLO - SOMMA LOMBARDO - VIZZOLA TICINO INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 740 DEL 27/09/2013 APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI E GRAVISSIME DISABILITA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013

Dettagli

) 21 38060 - NOMI (TN)

) 21 38060 - NOMI (TN) O P E R A R O M A N I (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ) Via Roma, 21 38060 - NOMI (TN) Costituita ai sensi della L.R. 21 settembre 2005, n.7 REGOLAMENTO DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI Gennaio

Dettagli

COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO

COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.25 DEL 29.05.2010 1 Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Finalità del servizio

Dettagli

Il nuovo sistema tirocini on line

Il nuovo sistema tirocini on line Il nuovo sistema tirocini on line Presentazione nuovo applicativo informatico Giovedì 21 novembre ore 15 Via C. Colombo 212, palazzina A, sala Tevere Procedura di registrazione 2 1 L utente compila il

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione

Dettagli

PROMOZIONE LAVORO SERVIZI AL LAVORO

PROMOZIONE LAVORO SERVIZI AL LAVORO COOPERATIVA SOCIALE DI SOLIDARIETÀ PROMOZIONE LAVORO CARTA SERVIZI SERVIZI AL LAVORO Ente accreditato per la Formazione Superiore presso la Regione Veneto con Decreto 854 del 08/08/2003 Ente accreditato

Dettagli

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale 1. Premessa. A partire dalle indicazione della Giunta Comunale, il Settore Lavori Pubblici

Dettagli

Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus

Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus Carta dei Servizi RSA aperta Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus 1 INDICE Destinatari p. 3 Descrizione dell unità d offerta p. 3 Modalità di erogazione delle prestazioni

Dettagli

DOMANDA RISPOSTA DOMANDA

DOMANDA RISPOSTA DOMANDA Associazioni di volontariato private che operano nel campo dell'inclusione sociale e lavorativa di persone diversamente abili possono partecipare al bando in oggetto in qualità di partner e rientrano tra

Dettagli

Regolamento degli interventi educativi territoriali per i minori con disabilità

Regolamento degli interventi educativi territoriali per i minori con disabilità Regolamento degli interventi educativi territoriali per i minori con disabilità Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 35 del 07.07.2014 ed entrato in vigore il 01.10.2014 I 20099 Sesto

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE Allegato 4 AREA CULTURA DEMOGRAFICI SERVIZI SOCIALI COMUNE DI CARLOFORTE PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS UFFICIO SERVIZI SOCIALI LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS)

Dettagli

DECRETO N. 2863 Del 13/04/2015

DECRETO N. 2863 Del 13/04/2015 DECRETO N. 2863 Del 13/04/2015 Identificativo Atto n. 267 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto APPROVAZIONE DELL AVVISO DOTE IMPRESA INCENTIVI ALL ASSUNZIONE DI PERSONE CON DISABILITÀ

Dettagli

PIANO DISTRETTUALE DI INTERVENTO PER

PIANO DISTRETTUALE DI INTERVENTO PER CITTÀ DI POMEZIA COMUNE DI ARDEA PIANO DISTRETTUALE DI INTERVENTO PER L AFFIDAMENTO FAMILIARE DISTRETTO SOCIO SANITARIO RM/H4 A.S.L. RM/H PROVINCIA DI ROMA SIGLATO IN DATA 13 OTTOBRE 2011 PIANO DISTRETTUALE

Dettagli

piccola comunità madre.bambino vanessa

piccola comunità madre.bambino vanessa piccola comunità madre.bambino vanessa Obiettivi > favorire la ricongiunzione di nuclei familiari disgregati dalla tossicodipendenza, da disturbi psichici e da svantaggio sociale in genere, in un contesto

Dettagli

Allegato A. Regione Marche Giunta Regionale DGR n. 1144 del 5/10/2004. Obiettivo 3 FSE 2000-2006

Allegato A. Regione Marche Giunta Regionale DGR n. 1144 del 5/10/2004. Obiettivo 3 FSE 2000-2006 Allegato A Regione Marche Giunta Regionale DGR n. 1144 del 5/10/2004 Obiettivo 3 FSE 2000-2006 Decima integrazione alle linee guida per la gestione del POR 1 Intervento sperimentale: voucher per attività

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

Nuove regole in materia di stato di disoccupazione dal 1 gennaio 2014

Nuove regole in materia di stato di disoccupazione dal 1 gennaio 2014 Nuove regole in materia di stato di disoccupazione dal 1 gennaio 2014 Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole sull'acquisizione, conservazione e perdita dello stato di disoccupazione, approvate

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2013, disciplina la composizione e la nomina, le modalità di

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

Ambito Distrettuale 6.1

Ambito Distrettuale 6.1 Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO Norme per il diritto al lavoro delle persone disabili in attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68 e istituzione servizio integrazione lavorativa

Dettagli

VADEMECUM DELL AZIENDA OSPITANTE

VADEMECUM DELL AZIENDA OSPITANTE VADEMECUM DELL AZIENDA OSPITANTE Modalità operative di attuazione dei tirocini formativi a. Come ospitare tirocinanti Le aziende che intendono ospitare tirocinanti devono fare domanda utilizzando il modello

Dettagli

COMUNE DI SCANDOLARA RIPA D OGLIO Provincia di Cremona VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI SCANDOLARA RIPA D OGLIO Provincia di Cremona VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI SCANDOLARA RIPA D OGLIO Provincia di Cremona Deliberazione G.C. n. 53 Codice Ente 10796 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE DI TIRO- CINIO FORMATIVO

Dettagli

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24/05/2005 con deliberazione

Dettagli

CONTRATTO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI PER

CONTRATTO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI PER Allegato 1 CONTRATTO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO SPERIMENTALE DI NUOVE MODALITA DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE TRA l Azienda

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA

REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA Allegato B II annualità Progetto Sostegno alla genitorialità - Distretto di Carbonia REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA - Con D.G.R. n. 40/09 del

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli