TRIBUNALE DI BOLOGNA
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1 TRIBUNALE DI BOLOGNA RELAZIONE DI STIMA DEI BENI MOBILI DI PERTINENZA DELLA SOCIETÀ B.P. BONDIOLI S.r.l. IN LIQUIDAZIONE Fall. N 218/2013 Giudice Delegato: dott.ssa Manuela Velotti Curatore: dott.ssa Giorgia Panfili Premessa Il sottoscritto ing. Federico Tosetti, a norma dell articolo 87 comma 2 della legge fallimentare, è stato nominato in data 2/12/2013 perito estimatore dei beni mobili materiali già appartenenti alla società B.P. Bondioli S.r.l., azienda del settore metalmeccanico, che aveva come attività principale la lavorazione del ferro e l esecuzione di carpenteria metallica mediopesante. Il presente documento viene redatto allo scopo di presentare i risultati della stima dei beni mobili rinvenuti nell ambito del fallimento in oggetto. A tale fine, in data 11 dicembre 2013, ad ore 9, si è dato inizio alle operazioni peritali effettuando un sopralluogo presso la sede della Società fallita, sita a Sasso Marconi (BO), frazione Pontecchio, in via I Maggio n. 5/1, alla presenza del Curatore del fallimento, e come richiesto da quest ultimo si è dunque iniziato a redigere l inventario di tutti i beni mobili pertinenti al fallimento in oggetto, da sottoporre a successiva stima. Nel corso del predetto sopralluogo il sottoscritto provvedeva ad inventariare i beni mobili presenti nei locali della Società, a recuperarne i costi storici, le date di acquisto e le caratteristiche tecniche, qualora possibile, a controllare i documenti relativi alle giacenze di magazzino, a valutare lo stato generale di conservazione dei beni mobili di pertinenza del fallimento in epigrafe e a verificarne, qualora possibile, il corretto funzionamento. 1
2 Definizione del perimetro di valutazione Sulla base dell inventario redatto e della documentazione messa a disposizione da parte del Curatore del fallimento in epigrafe e del sig. Claudio Bondioli, liquidatore della Società fallita, degli accordi presi con la dott.ssa Panfili, nonché delle informazioni acquisite nel corso del sopralluogo effettuato, si è giunti ad individuare, come perimetro di valutazione della presente stima, le seguenti tre categorie di beni mobili: A. Macchinari e attrezzature da lavoro: si tratta principalmente di macchinari vari, quali due carrelli elevatori, alcune macchine utensili (un alesatrice, un tornio, una fresa, due trapani radiali, troncatrici, ecc.), alcune saldatrici, quattro gru a ponte scorrevoli con paranchi elettrici a fune, utensili di varia natura ed altra minuteria da lavoro, scaffalature da magazzino, scansie, banchi da lavoro, carrelli porta pezzi, ecc., assieme ad altre attrezzature, di usuale impiego nell ambito di attività di carpenteria metallica. B. Arredi e materiale per ufficio: a questa categoria appartengono principalmente beni quali scrivanie, sedie, cassettiere, armadi e mobili vari che arredano gli uffici, o che possono essere adibiti ad arredamento per ufficio, assieme a qualche apparecchiatura di usuale impiego nell ambito di attività amministrative, commerciali e tecniche, quali personal computer e monitor. C. Automezzi: in questa categoria sono raggruppati gli automezzi rinvenuti nell ambito del fallimento in oggetto; i dettagli tecnici di ogni mezzo sono riportati nell Allegato A alla presente relazione. I veicoli oggetto della presente stima sono: un autocarro Fiat Marea Weekend e un autovettura Fiat Ulysse. La lista dettagliata dei beni appartenenti a queste tre categorie individuate è riportata nell Allegato A alla presente relazione, che comprende l inventario complessivo dei beni e la 2
3 loro stima, con una breve descrizione di quanto rinvenuto nell ambito del fallimento in oggetto, al fine di indicarne le eventuali caratteristiche tecniche, laddove individuate. L Allegato B (contenuto in un CD-ROM depositato con la presente relazione) riporta invece le fotografie di alcuni dei beni presenti in inventario, scattate in occasione del sopralluogo effettuato, al fine di documentare la tipologia e lo stato generale di conservazione di quei beni giudicati essere maggiormente interessanti dal punto di vista della commerciabilità residua. La stima dei beni In premessa al paragrafo si fa presente che, in relazione a parte dei beni mobili già di proprietà di B.P. Bondioli S.r.l. ed ora di pertinenza del fallimento in epigrafe, più precisamente in relazione a quelli di basso valore unitario (minuteria da lavoro), essi sono stati valutati forfetariamente in quanto il tempo che si sarebbe impiegato per una loro valutazione analitica non avrebbe giustificato le somme che si sarebbero ricavate dalla loro vendita, in quanto merce caratterizzata da valori unitari di stima relativamente bassi. Ciò premesso, prendendo ora in considerazione le categorie di beni individuate nella presente relazione e di pertinenza del fallimento in oggetto, si fa presente che la maggior parte di quanto è stato stimato è di acquisizione non recente e risulta, in alcuni casi, priva di un valore commerciale residuo significativo. Si specifica, dunque, che per la stima dei beni afferenti alle citate categorie si sono attribuiti valori piuttosto bassi a quei beni risultati essere ancora funzionali, caratterizzati cioè da uno stato di conservazione che, pur non essendo ottimale, a causa del loro grado di vetustà, è in grado di permettere l esercizio della loro funzione e quindi il loro utilizzo; si è invece attribuito valore nullo ai beni che oltre a risultare particolarmente datati e appartenenti ad una tecnologia superata, sono in uno stato di conservazione scadente, o comunque non sono in grado di esercitare la propria funzione. Fra i beni di acquisizione non recente, si desidera sottolineare la maggior parte dei macchinari e 3
4 delle attrezzature da lavoro, la totalità del mobilio e delle attrezzature per ufficio presenti, oltre agli automezzi rinvenuti. Nel caso specifico dei beni inventariati appartenenti alla categoria A (Macchinari e attrezzature da lavoro), pur non essendo molti degli stessi di acquisizione recente, in alcuni casi non hanno esaurito quella che si ipotizza essere la propria vita utile tipica, pertanto ad essi si è attribuito un modesto valore residuo, per tenere conto della loro effettiva funzionalità, qualora presente, e per determinarne un valore minimo di mercato appetibile, al fine di agevolarne l eventuale vendita. Più in dettaglio, fra questi beni relativi alla prima categoria individuata, si evidenziano i carrelli elevatori e tutte le macchine utensili, oltre alla maggior parte delle saldatrici e delle restanti attrezzature da lavoro di comune impiego in attività di carpenteria metallica. Per quanto riguarda nello specifico le macchine utensili, occorre evidenziare che, trattandosi tipicamente di macchinari piuttosto datati, nella maggior parte dei casi necessitano di interventi manutentivi e di un adeguamento relativamente alla rispondenza ai requisiti minimi di sicurezza: di questo si è ovviamente tenuto conto nel determinarne i valori di stima. È altresì presente una modesta quantità di beni di più recente acquisizione, caratterizzati anche da un proprio livello di commerciabilità residuo, e che a maggior ragione possono essere considerati più agevolmente vendibili. Fra questi sono presenti una minima parte delle attrezzature da lavoro e tre delle quattro gru a ponte scorrevoli con paranco elettrico a fune, utilizzate per la movimentazione e il sollevamento all interno del capannone di semilavorati e prodotti finiti di dimensioni e peso rilevanti. In relazione a queste ultime, per le quali esistono le verifiche strutturali eseguite da Tecnico abilitato, ma mancano i relativi verbali di collaudo periodico dell ISPESL, è però necessario specificare che esse mantengono un proprio valore residuo significativo unicamente se valutate nel contesto aziendale in cui sono inserite, utilizzate per esercitare la loro funzione attuale; qualora fosse invece necessario rimuovere le stesse dal capannone in cui sono installate, per la loro valutazione occorrerebbe adottare 4
5 opportuni abbattimenti, dell ordine del 90%, in quanto i relativi costi di smantellamento sarebbero rilevanti, così come quelli di un eventuale successivo smaltimento, in quanto risulterebbero difficilmente recuperabili, fatta eccezione dei paranchi: a tal riguardo, si specifica dunque che la stima tiene conto dell ipotesi di prosecuzione dell attività aziendale. Per tutti i beni di acquisizione più recente si è risalito al prezzo originario del prodotto e all anno di acquisizione, parametri che sono stati presi in considerazione nella determinazione delle stime, accanto allo stato di conservazione generale e alla funzionalità del bene in questione; laddove reperibili o individuabili, è stato tenuto conto anche delle caratteristiche tecniche del bene sottoposto a stima. Si precisa, inoltre, che non è stato possibile da parte dello scrivente verificare l effettiva funzionalità di tutti i beni sottoposti a stima, alcuni dei quali potrebbero quindi richiedere interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per il loro ripristino o per rispondere eventualmente ai requisiti minimi essenziali imposti dalle normative vigenti; di questo si è ovviamente tenuto conto nel determinare il valore di stima. Per molti dei beni in inventario, comunque, è stata verificata l effettiva funzionalità. Per quanto riguarda la categoria C, relativa agli automezzi, ad essa appartengono due veicoli Fiat caratterizzati da percorrenze chilometriche elevate e da uno stato di conservazione scadente: è stato attribuito un valore residuo piuttosto basso alla autovettura Fiat Ulysse, che risulta ancora funzionante, mentre è stato attribuito valore nullo alla Fiat Marea Weekend, che risulta verosimilmente da rottamare. A titolo di sintesi dei principali parametri adottati per calcolare i valori di stima, si ribadisce infine che si è tenuto conto, come peraltro usuale, dei seguenti parametri di valutazione: prezzo di acquisto e caratteristiche dei beni; vetustà dei beni e loro vita utile; stato d uso e funzionalità dei beni; eventuale commerciabilità residua. 5
6 I valori complessivi di stima Sulla base di tutto quanto sopra esposto, rinviando all inventario dettagliato riportato nell Allegato A per quanto riguarda i valori dei singoli beni, pur con le precisazioni al riguardo precedentemente svolte, si riportano qui di seguito i valori complessivi di stima dei beni appartenenti alle categorie indicate, nonché il valore totale di stima dei beni mobili di pertinenza del fallimento in oggetto. Stima dei beni mobili di pertinenza del fallimento B.P. Bondioli S.r.l. in liquidazione (Fall. 218/2013) Riepilogo per categorie Categoria di beni Descrizione Valore complessivo di stima dei beni A Macchinari e attrezzature da lavoro B Arredi e materiale per ufficio C Automezzi 500 TOTALE Modena, 27 dicembre 2013 In fede il perito estimatore Ing. Federico Tosetti 6
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