Gli italiani e il riciclo dei piccoli apparecchi elettronici domestici

Transcript

1 Page 1 of 6 n Mercoledì 14 Settembre 2011 Gli italiani e il riciclo dei piccoli apparecchi elettronici domestici Remedia e GFK Eurisko hanno realizzato dal febbraio all aprile 2011 una ricerca finalizzata a verificare, attraverso 700 interviste, i comportamenti dei cittadini italiani rispetto alla raccolta e al riciclo dei piccoli apparecchi elettronici domestici. Grazie a Remedia e GFK Eurisko, che hanno realizzato dal febbraio all aprile 2011 una ricerca finalizzata a verificare, con ben 700 interviste, i comportamenti dei cittadini italiani rispetto alla raccolta e al riciclo dei piccoli apparecchi elettronici domestici, è stato possibile fare il punto sulla situazione dei PAED: piccoli apparecchi elettronici domestici. Per piccoli elettrodomestici domestici intendiamo quelli per la casa, per la cucina, per la cura della persona, ma anche pc fissi e portatili, agende elettroniche, stampanti, copiatrici, fax, telefoni, segreterie telefoniche, apparecchi radio, videocamere, fotocamere, lettori dvd, strumenti musicali, apparecchi per la riproduzione video e musica, utensili elettrici ed elettronici ad uso domestico, tutti i giochi alimentati da corrente elettrica, piccoli dispositivi per la cura della persona. Si tratta di oggetti normalmente in uso e presenti, anche in quantità, nelle case di ciascuno di noi. I dati che emergono dalla ricerca non sono confortanti, soprattutto se si pensa che ogni anno vengono acquistati circa 240 milioni di apparecchi, di questi solo una piccolissima parte vengono gestiti correttamente nel momento del fine vita. Ciò significa che, mentre la media di raccolta differenziata di questa tipologia di rifiuti in UE è di 1 kg ogni 4 kg acquistati, in Italia il rapporto diventa 1 kg ogni 6 kg acquistati La ricerca parte analizzando i dati dei principali paesi europei, l Italia fa registrare uno dei tassi più bassi di raccolta dei PAED (16,8%) al di sotto della media continentale (26%). (inserire grafico pag 15) In Europa le migliori performances risultano quelle dei paesi scandinavi, del Belgio e dell Austria. La Francia, la Germania e la Gran Bretagna si posizionano nella media mentre chiudono la classifica i paesi del Mediterraneo, in particolare Italia e Spagna.

2 Page 2 of 6 Il motivo dei buoni risultati ottenuti dai paesi più virtuosi va individuato nella capillarità delle isole ecologiche dove conferire i piccoli apparecchi elettronici domestici, ma anche, soprattutto in certi paesi, il buon funzionamento del sistema di raccolta legato alla pratica uno contro uno, che, in paesi come la Francia, ha raggiunto un incidenza superiore al 30%. I centri di raccolta nel nostro Paese invece sono ancora molto disomogenei, mentre il Nord si attesta a livello europeo con una densità di 0,8 centri di raccolta ogni abitanti, il Centro ed il Sud mantengono una situazione non soddisfacente con una densità di circa 0,3 ogni abitanti. Il primo suggerimento, che viene dalla ricerca Rimedia GFK Eurisko, per migliorare la raccolta differenziata di questo segmento di rifiuti è proprio quello di aumentare la presenza di isole di raccolta, a cui potrebbe accompagnarsi un incentivo costituito da un vantaggio eco per chi conferisce il proprio PAED all isola ecologica. Dal punto di vista dell informazione la ricerca mette in evidenza come nel nostro Paese solo il 50% dei cittadini è consapevole del fatto che i RAEE, di cui fanno parte i piccoli elettrodomestici e gli apparecchi sopra elencati, debbano essere gestiti con un flusso particolare.

3 Page 3 of 6 Il dato è importante e rende l idea di quanto ancora si debba fare in questo settore, soprattutto se si considera la quantità di piccoli elettrodomestici venduti, si stima che negli ultimi 12 mesi 9 milioni di italiani hanno acquistato un cellulare, 6 milioni un piccolo elettrodomestico per la cucina e 4 milioni un pc o una stampante. A fronte di questi dati sulla vendita, quasi 3 milioni di italiani dichiarano di avere buttato via il vecchio dispositivo nella spazzatura insieme agli altri rifiuti, mentre 5 milioni di consumatori affermano di stipare i RAEE inutilizzati a casa, infine, solo un consumatore su 5 dichiara di essersi avvalso dell opzione uno contro uno, ovvero della possibilità di smaltire il vecchio prodotto a fronte dell acquisto di un nuovo apparecchio elettronico con le stesse caratteristiche.

4 Page 4 of 6 Anche l informazione al pubblico deve essere potenziata, bisogna diffondere la conoscenza del significato di RAEE, della normativa che disciplina la materia, del sistema dell uno contro uno. Solo il 28% degli intervistati infatti mostra di conoscere il significato di RAEE, anche se il 76% sa che esiste una normativa sullosmaltimento dei rifiuti elettronici, che purtroppo però conosce solo sommariamente. L informazione al grande pubblico deve riguardare anche i vantaggi ambientali ed economici legati alla raccolta differenziata e al riciclo di questi piccoli apparecchi elettronici.

5 Page 5 of 6 Nel 2010 infatti grazie al riciclo dei PAED, che come detto non ha fatto registrare dati di successo, e sicuramente tra i RAEE si mostra il settore con i risultati tra i peggiori, sono state ricavate tonnellate di ferro e generati benefici ambientali quantificabili in TEP risparmiati e tonnellate di CO2 equivalenti non emesse. Migliorare la raccolta dei piccoli elettrodomestici di cui ci serviamo tutti i giorni significa anche ridurre la nostra impronta sul pianeta, allora diamoci da fare. Testo a cura di Stefania Calleri Per visualizzare la ricerca Gli italiani e il riciclo dei piccoli apparecchi elettronici domestici. Comportamenti dei consumatori, risultati della raccolta e benefici del riciclo dei materiali. il sito Remedia il sito Eurisko Direttore responsabile: Marco Talluri Autorizzazione del tribunale di Firenze: n del 14 febbraio 2005 Redazione: ARPAT, via Ponte alle Mosse, FIRENZE - tel fax comunicazione.fi@arpat.toscana.it