L OMOFOBIA: PREGIUDIZI E STEREOTIPI NEI CONFRONTI DELLE PERSONE OMOSESSUALI

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1 L OMOFOBIA: PREGIUDIZI E STEREOTIPI NEI CONFRONTI DELLE PERSONE OMOSESSUALI L'Italia è il paese con il maggior tasso di omofobia in Europa, in cui i suicidi della popolazione gay, legati alla discriminazione omofoba in modo più o meno diretto, costituirebbero il 30% di tutti i suicidi adolescenziali. Questi dati portano rapidamente a comprendere quanto sia ancora necessario informare e sensibilizzare sul tema dell omosessualita per combattere l omofobia alla sua origine: l ignoranza, la mancata conoscenza di un differente orientamento sessuale. Il percorso di ricerca e affermazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, avviene in un contesto familiare, scolastico, lavorativo e sociale che ritiene ovvia e scontata l eterosessualità dei propri membri: spesso, non ci rendiamo conto di ragionare e pensare sempre ad una sola via, quella dell eterosessualita. Ciò non crea problemi o non lede la personale dignità di chiunque sia eterosessuale, ma colpisce profondamente chi non lo è. Spesso il problema maggiore non è il fatto che di queste persone si parli in modo dispregiativo, è proprio che non se ne parli, ci si dimentica che esistano. Con il termine omofobia ci si riferisce ai pregiudizi e alle discriminazioni che una persona omosessuale si trova ogni giorno a dover affrontare all interno della propria famiglia, nella vita sociale, nell ambito lavorativo e scolastico. Il suo significato si è poi esteso, sino ad includere anche aspetti socioculturali, intendendo l omofobia come un sistema di credenze e stereotipi che mantiene giustificabile e plausibile la discriminazione sulla base dell orientamento sessuale.

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3 Gli stereotipi sono un immagine mentale semplificata al massimo, riguardante una categoria di persone o un evento, che viene condivisa nei suoi tratti essenziali da grandi masse di persone. Gli stereotipi si accompagnano comunemente al pregiudizio, cioè ad una predisposizione favorevole o sfavorevole verso tutti i membri della categoria in questione. (O.Stallybrass Fontana Dictionary of Modern Thought, 1977) Il coming out: affermazione a se stessi e agli altri del proprio orientamento sessuale Il coming out è definito come un processo attraverso il quale l individuo emerge come persona avente un orientamento omosessuale e consiste nell affermazione a 3

4 se stessi e agli altri della propria diversità. E quindi un percorso caratterizzato da aspetti spirituali, emozionali, sessuali, e che comporta notevoli ripercussioni nel contesto sociale, in particolar modo in quello familiare. Si tratta di un processo piuttosto ricco di difficoltà: vivere all interno di un contesto di maggioranza discriminante rende difficile emergere ad un giovane che prova attrazione per una persona del suo stesso sesso; infatti, la persona cresce con la consapevolezza che essere gay o lesbica rappresenti un difetto, qualcosa di negativo e indesiderabile, un motivo di vergogna o, peggio ancora, di malattia. Il coming in: la socializzazione con la cultura omosessuale Un aspetto importante nella formazione dell identità omosessuale è l esplorazione della sottocultura gay e lesbica e della socializzazione nell ambiente omosessuale; il coinvolgimento in questa comunità, detto anche "coming in", è un vantaggio per l acquisizione di un identità positiva perché rappresenta un opportunità di trovare partner, amici e di sentirsi a proprio agio con il proprio essere gay o lesbica. Gli individui omosessuali crescono in un contesto di maggioranza e in seguito acquistano familiarità con la cultura di minoranza, al contrario dei membri di minoranze etniche, per esempio, che sono prima acculturati all interno del loro gruppo, e in un secondo momento socializzano con la cultura dominante. La socializzazione con la cultura omosessuale è doppiamente importante perché consente all individuo di accedere ad una vera e propria rete di sostegno Un ostacolo al coming out: l omofobia 4

5 Il termine omofobia è stato coniato nel 1972, con questo ci si riferisce ai pregiudizi e alle discriminazioni che una persona gay e lesbica si trova ogni giorno a dover affrontare all interno della propria famiglia, nella vita sociale, nell ambito lavorativo e scolastico. Questa espressione è nata per indicare la paura irrazionale, l odio, l intolleranza della società eterosessista nei confronti di uomini e donne omosessuali; il suo significato si è poi esteso sino ad includere anche aspetti socioculturali, intendendo l omofobia come un sistema di credenze e stereotipi che mantiene giustificabile e plausibile la discriminazione sulla base dell orientamento sessuale. Le manifestazioni di omofobia sono molteplici e trovano posto in tre principali atteggiamenti: il pregiudizio individuale, la discriminazione istituzionalizzata e l omofobia interiorizzata. Il pregiudizio individuale si basa su alcuni presupposti, quali la mancanza di contatti con la comunità omosessuale per cui ci si ancora a stereotipi e luoghi comuni, le credenze personali, la conformità alle norme sociali dominanti le quali discreditano e deridono gli omosessuali, infine vi è la negazione del diverso. La discriminazione istituzionalizzata indica la discriminazione presente nelle nostre istituzioni come la scuola, la televisione, la famiglia, ecc.. Non consiste nella volontaria intenzione discriminatoria, ma nella convinzione scontata ed erroneamente ovvia che tutti siano eterosessuali. Con omofobia interiorizzata si intende l accettazione passiva di atteggiamenti omofobici e di pregiudizi che diventano una sorta di oppressione interiore, un continuo sottolineare la propria diversità alla persona gay o lesbica. 5

6 Lo svelamento Il passo successivo al coming out, cioè all affermazione a se stessi e agli altri della propria omosessualità, è quello della disclosure, cioè della vera e propria comunicazione esplicita delle proprie preferenze sessuali ai propri famigliari, ai propri amici e a chi in genere fa parte del contesto di vita del/la giovane gay o lesbica. E infatti certo che più l individuo acquisisce consapevolezza del suo orientamento sessuale e lo integra nell immagine di sé, più sente l esigenza di comunicarlo agli altri. Effetti della visibilità in famiglia Rivelarsi non è affatto semplice, è un processo che dura tutta la vita poiché la decisione di rivelare la propria omosessualità avviene quotidianamente nei confronti di certe persone e/o in certi ambiti come quello lavorativo oltre a quello familiare. Essere accettati dai propri genitori è uno dei bisogni primari di ogni individuo e, come ogni altra persona, gay e lesbiche hanno bisogno dello stesso tipo di legame forte con la propria famiglia d origine, anzi, nel loro caso, un appoggio 6

7 incondizionato e sincero è fondamentale per affrontare le difficoltà provenienti dal pregiudizio altrui e dall omofobia. Le reazioni sembrano variare in relazione a ciascuna particolare cultura familiare; infatti, tutte le varianti, dal sostegno incondizionato al totale rifiuto, si ritrovano in ogni ceto sociale e in ogni gruppo etnico. Le reazioni inoltre, possono variare anche fortemente all interno della stessa famiglia. Oltre ai comportamenti ostili, anche la vittimizzazione di persone omosessuali è molto diffusa (aggressioni verbali e/o aggressioni fisiche). La risposta dei genitori Una fase tanto importante quanto traumatica ha luogo quando i genitori reagiscono in modo deciso e progettano la "cura" dell'omosessualità, pensando di risolvere la crisi tramite azioni riparatorie. Uno dei casi più comuni è l'invio del figlio o della figlia da uno psicologo o psichiatra, con l'obbiettivo di cambiarne l'orientamento sessuale. In alcuni casi le figure professionali che il giovane è costretto ad incontrare possono essere numerose, considerato anche il fatto che difficilmente il genitore troverà chi appoggia la visione patologica dell'omosessualità. Questi comportamenti col tempo possono diventare estremamente dannosi per l'equilibrio psicologico del figlio/a. Più spesso le azioni riparatorie prendono la forma di una continua presentazione al figlio/a di eventuali partner del sesso opposto: la possibilità di una relazione eterosessuale è interpretata come una risoluzione della "fase omosessuale". 7

8 Un elemento importante nella risoluzione della crisi esistenziale a livello familiare è il fattore tempo: più questo passa e più la relazione tra i membri familiari migliora qualitativamente. Il passaggio verso l'accettazione passa attraverso l'espressione dei sentimenti, spesso dolorosi sia per il figlio/a che per i genitori, carichi d'aggressività e risentimento. La maggior parte dei genitori dopo aver espresso i sentimenti di sofferenza, rabbia e colpa comincia a raccogliere suggerimenti e a trovare risposte appropriate ai mille interrogativi che sopraggiungono. Per un figlio o una figlia, avere un ambiente familiare che lo comprende è un diritto e una condizione necessaria per una buona crescita personale. Se la sicurezza di essere omosessuale e una prima precaria accettazione di sé sono traguardi raggiunti con difficoltà, il rifiuto dei genitori può far crollare l'autostima del giovane e portarlo a giudicarsi un peso o una difficoltà per la propria famiglia, sentimenti che possono favorire pensieri molto negativi ed estremi, come quelli autolesivi. Le conseguenze della disclosure Più di venti anni fa, l American Psychiatric Association ha provveduto a rimuovere dal proprio elenco nosografico l omosessualità, concludendo che l omosessualità per se non implica incapacità di giudizio, di stabilità, di affidabilità professionale o nelle comuni abilità sociali (APA, 1980). Nonostante ciò, i contesti, privato e sociale, nei quali vivono le persone lesbiche e gay, nei quali sono esposti a pregiudizi e discriminazioni, sono causa di stress acuto. 8

9 I giovani rivelatisi vivono la loro identità sessuale con più tranquillità, hanno meno timore nello svelare la propria omosessualità a scuola e negli altri contesti sociali. Nonostante questo, gli episodi di vittimizzazione e la perdita delle amicizie sono realtà sempre presenti nelle loro vite. I giovani che frequentano gruppi sociali hanno la possibilità di imparare delle strategie di coping, ovvero dei comportamenti utili a fronteggiare gli episodi di vittimizzazione, a scuola come a casa. Se, per esempio, le risposte della famiglia sono estremamente rifiutanti, i giovani che hanno affrontato la disclosure, avranno accesso a fondamentali risorse d aiuto. Diversi studi mostrano che questi ragazzi e ragazze, spinti dal forte stress al quale sono sottoposti oltre che da scarsi livelli di autostima, tendono ad adottare comportamenti a rischio per la propria salute. Tra questi, i più diffusi sono l abuso di alcol e di droghe, e i rapporti sessuali senza precauzioni, che incrementano il rischio di infezione da HIV. Forse, il più importante dato che le ricerche offrono riguardo ai problemi di adattamento di questi giovani, è quello relativo al tasso di suicidi. Una grande percentuale dei suicidi in età adolescenziale è la conseguenza di conflitti riguardanti l orientamento sessuale. La percentuale di suicidio tra i giovani omosessuali risulta essere da due a tre volte superiore rispetto a quella della popolazione eterosessuale; tra le componenti che possono portare ad una tale decisione non va sottovalutato il peso dell omofobia interiorizzata e della paura di subire da parte degli altri. Questi risultati rendono molto chiaro quanto l aggressione fisica e verbale, basata sulla discriminazione per orientamento sessuale, possa avere un impatto di lunga durata sullo sviluppo dei ragazzi gay e delle ragazze lesbiche verso l età adulta. 9

10 Senso di appartenenza alla famiglia Il senso di appartenenza alla propria famiglia d origine riveste un significato speciale per le persone gay o lesbiche che possono temere un profondo rifiuto da parte dei genitori o degli altri parenti se e quando il loro orientamento sessuale è stato dichiarato o scoperto. Diversamente da altre condizioni di minoranza, per esempio la razza, quando la famiglia rappresenta spesso un contesto di supporto per apprendere dagli altri membri come andare oltre il pregiudizio e la discriminazione nella società, le minoranze sessuali sono spesso condannate dalle persone eterosessuali della propria famiglia, le quali presumono che anche loro siano eterosessuali, e dalle quali possono imparare che ci sia qualcosa di sbagliato, cattivo o di inferiore nell omosessualità. Il comportamento sessuale a rischio Le relazioni sentimentali sono spesso più difficoltose per quegli adolescenti che si sentono sessualmente o sentimentalmente attratti da persone del loro stesso sesso. Se il 2-3% dei giovani sono gay, lesbiche o bisessuali, e la maggior parte non ne sono consapevoli o non si rivelano fino al raggiungimento di una prima età adulta, i giovani che vanno alla ricerca di una relazione sentimentale con qualcuno del loro stesso sesso hanno a disposizione solo un piccolo gruppo di potenziali partner. I comportamenti sessuali tra i ragazzi gay o bisessuali risultano particolarmente problematici a causa dell'alto tasso di positività al test per l'hiv tra i loro partner. I 10

11 giovani hanno dichiarato di preferire gli uomini adulti, più grandi rispetto a loro i quali sono con più probabilità affetti dal virus dell'hiv. I giovani maschi gay sono, all'interno del mondo adolescenziale, un sottogruppo particolarmente esposto al rischio HIV per una serie di motivi psicologici e socioculturali. I rapporti sessuali diventano uno strumento per conoscere se stessi e dipanare dubbi sulla propria identità e in questo contesto le differenze di genere giocano un preciso ruolo nel diversificare i percorsi: gli adolescenti maschi omosessuali, come gli eterosessuali e diversamente dalle adolescenti lesbiche, tendono maggiormente a sperimentarsi sessualmente anche in assenza di un coinvolgimento emotivo e ad avere molteplici partner prima di intraprendere una relazione stabile. Il suicidio L'adolescente omosessuale quando riconosce la sua omosessualità va incontro ad un crollo psicologico e a volte presenta anche un quadro sintomatologico di tipo psichiatrico, ma successivamente il giovane ritrova risorse personali e sociali per recuperare progressivamente la stabilità. In certi casi, tale periodo diventa un evento precipitante per persone con gravi problemi psicopatologici sottostanti ma, nella maggior parte dei casi, le persone sono in grado di superare questa fase e strutturano in senso positivo il proprio orientamento sessuale nell'immagine di sé. La scoperta da parte dei genitori dell'omosessualità del figlio spesso corrisponde ad un periodo di stravolgimento nelle dinamiche familiari, ma anche quando l'omosessualità non viene scoperta né rivelata, la situazione per l'adolescente può 11

12 essere ugualmente stressante in quanto spesso attua un monitoraggio, a volte esasperato, delle informazioni su di sé per mantenere la clandestinità. Le fughe di casa o il ricorso all'uso di droga possono quindi rappresentare entrambe modalità disadattive e disfunzionali messe in atto per cercare di distrarsi e fuggire da una situazione vissuta come problematica. Ci può essere la persona che vuole evadere da una situazione familiare o sociale realisticamente oppressiva, ma più spesso la persona intende "evadere" dai turbamenti interiori, dall'idea disturbante che nasce dalla crescente consapevolezza di essere omosessuale e di tutto ciò che ne consegue. 12

13 Letture utili: Barbagli, M., Colombo, A. (2001). Omosessuali moderni: gay e lesbiche in Italia. Il Mulino, Bologna. Borella, Vittoria M. (2001). Volti familiari, vite nascoste. Comprendere e accettare un figlio omosessuale. Guida per i genitori. Franco Angeli, Milano. Dall'orto, G., Dall'orto, P. (1999). Figli diversi. Torino, Sonda. Pietrantoni, L. (1999). L'offesa peggiore. L'atteggiamento verso l'omosessualità: nuovi approcci psicologici ed educativi. Edizioni del Cerro, Pisa. 13

14 Filmografia: COME NON DETTO di I. Silvestrini MINE VAGANTI di F.Ozpeteck I film hanno scene e contenuti assolutamente rispettosi di ogni tipologia di pubblico, non contengono scene forti o offensive. In entrambi i protagonisti sono due giovani ragazzi omosessuali, alle prese con la comunicazione del proprio orientamento sessuale alle rispettive famiglie: una piu consapevole e che accetta senza difficolta, l altra un po piu chiusa, tradizionalista e soprattutto timorosa dell opinione sociale. I finali sono comunque positivi e costruttivi per entrambe le storie. Il linguaggio cinematografico è capace di veicolare valori e stimolare riflessioni di grande rilievo, in particolare su temi che per altra via difficilmente potrebbero giungere all attenzione. 14

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