L agricoltura sociale come pratica di economia civile
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- Diana Fabiani
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1 L agricoltura sociale come pratica di economia civile Saverio Senni Università della Tuscia Agriturismo Fossa Mala Fiume Veneto 21 maggio 2010
2 Je sais tous, mais je ne comprend rien René Daumal Ecco, sull agricoltura sociale sappiamo molto, ma comprendiamo ancora poco.
3 Alcune cose che sappiamo che l AS è sempre esistita che l espressione circola largamente che le esperienze stanno crescendo che alcuni tratti comuni sono: Biologico Diversificazione in attività connesse Ordinamenti produttivi preferiti Labour intensive Incidenza del lavoro femminile elevata Forte radicamento territoriale Apertura allla comunità locale e non Mix pubblico-privato delle fonti di entrata Equilibri economici spesso difficili
4 Ancora, sappiamo che lavora più sul creare contesti abilitanti costruendo pratiche diversamente agricole, che non assumendo le persone come diversamente abili/competenti. che lavora sulle relazioni e sull informalità di queste relazioni. che coinvolge una varietà di soggetti, difficilmente confinabili a poche chiare categorie tipologiche. che comprende più o meno forti elementi motivazionali che fa funzionare, paradossalmente, l incontro tra due rigidità. ma anche che è un po come la profezia di Isaia Il lupo abiterà con l agnello, la tigre con il capretto, vitellini e leoncelli si fanno grandi insieme.
5 L economia civile come approdo dell agricoltura sociale L economia civile come superamento dello scambio di equivalenti L idea centrale dell economia civile è una concezione che guarda all esperienza della socialità umana e della reciprocità all interno di una normale vita economica, né a lato, né prima, né dopo. Essa ci dice che i principi altri dal profitto e dallo scambio strumentale possono se si vuole trovare posto dentro l attività economica S. Zamagni, L, Bruni, Economia Civile
6 Il ruolo dei mercati in un economia civile Capaci di coniugare la produzione di ricchezza in modo efficiente con la sua redistribuzione Accolgono pluralità di imprese e di soggetti, in grado di generare valore, anche al di fuori della cornice del profit Siano spazi nei quali il consumatore è cittadino, vale a dire portatore non solo di diritti nei confronti della qualità del prodotto ma anche del processo produttivo che conduce a quel prodotto (Zamagni, Bruni)
7 L imprenditore sociale/civile L imprenditore sociale/civile è una persona che lavora per una finalità sociale o civile e non per il profitto. Di fronte ad un problema della sua comunità o di gruppi marginali di essa, l imprenditore sociale/civile mette in atto un organizzazione produttiva al fine di offrire una soluzione innovativa che apra la società tutta ad un processo di valorizzazione delle sue risorse e ad un progetto nuovo di civilizzazione della convivenza. M. Musella, voce Imprenditore sociale e civile, in Dizionario di economia civile
8 Percorsi individuali e collettivi Le ricadute sugli individui (non solo dei beneficiari) Sull economia e sulla comunità locale Sull intera collettività: le politiche Si può dimostrare che la dominanza delle forme di finanziamento diretto da parte dell ente pubblico a favore dei soggetti di offerta tende a favorire la creazione di legami verticali tra questi soggetti e l ente pubblico a scapito di quelli orizzontali a rete tra i soggetti stessi (Zamagni, Bruni)
9 Il genere rigenerato una tesi di laurea di Serena Viviani ovvero come una piccola coop sociale può, con un azione di tipo We, rigenerare utilità e valore di piante di una grande impresa florovivaistica marginalizzate dal mercato.
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11 Torsanlorenzo Gruppo Florovivaistico con sedici aziende di cui quattro all estero - operanti e specializzate nei diversi segmenti del settore florovivaistico, con seicento cinquanta ettari di produzione, di cui trentadue ettari coperti da serre, con una diversificazione climatica dovuta alla diversa ubicazione delle zone di produzione (centro Italia e Sicilia), con un grande team di persone preparate professionalmente e molto motivate, con strutture adeguate ai bisogni dell attività, è uno dei centri di produzione più importante e dinamico d Europa con la capacità di produrre piante di diverse tipologie botaniche da piccole ad esemplari eccezionali. Il Gruppo ha raggiunto i mercati più lontani con notevole successo; la crescita è stata continua e progressiva anche in questi ultimi anni di crisi economica internazionale. Un grazie a quanti hanno apprezzato il nostro lavoro e ci hanno permesso di raggiungere questi risultati che inizialmente sembravano molto lontani A tutti un cordiale saluto e buoni affari, Mario Margheriti
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13 (Viva io)
14 Dal win-win alla we-rationality La we-rationality (o we-thinking) Sviluppare una concezione della razionalità dove, nel decidere quale azione intraprendere una persona può pensare non tanto questa azione ha buone conseguenze per me, ma piuttosto questa azione è la mia parte di una nostra azione che ha buone conseguenze per noi. A. Smerilli voce We-rationality, in Dizionario di economia civile Con un azione in chiave We Agricoltura Capodarco recupererà gli scarti invenduti o invendibili dei vivai Torsanlorenzo per alimentare le attività del Viva-io sociale.
15 Alcune nuove parole-chiave nel discorso economico (e nel mercato) Reciprocità Fiducia Tolleranza Relazionalità Diversità Creatività
16 Il gioco della reciprocità (oltre lo scambio di equivalenze) Reciprocità diretta: A B e B A Reciprocità indiretta: A B C A B allora C A A = Agricoltore B = Beneficiario C= Consumattore La rilevanza delle intenzioni La reciprocità non si gioca solo sul registro delle azioni ma anche su quello delle intenzioni L. Bruni, voce Reciprocità in Dizionario di economia civile).
17 Quali mercati per l agricoltura sociale? Essere genericamente contro i mercati sarebbe quasi altrettanto stupido che essere contro la conversazione tra persone. La libertà di scambiare parole, beni o doni non deve essere difesa per i suoi effetti benefici ma generici; è parte del modo in cui gli essere umani stanno in società, vivono e interagiscono. Amartya Sen Dai mercati come fine, ai mercati come mezzo, per la collettività ma anche per l impresa.
18 Non solo questioni di parole Potremmo spingerci ancora più avanti e arrivare ad affermare che tutte le imprese - aldilà del loro settore di attività e della loro forma giuridica sono civili nella misura in cui realizzano progetti (agricoli, industriali, commerciali, turistici, culturali ) e cercano di creare valore aggiunto restando sul mercato in modo efficiente. Se non fanno questo potremmo chiamarle incivili. Le differenze tra una grande impresa industriale che si riconosca nella tradizione dell economia civile e un agricoltore, o un artigiano o una cooperativa sociale è solo una differenza di modalità organizzative e tecniche, non di natura o di cultura. Sembrano solo questioni di parole; in realtà è questione di cultura, di benessere e di malessere: è dunque questione di vita che non possiamo evitare. Luigino Bruni, L impresa civile
19 Agricoltura-sociale: un incrocio di civiltà. per un welfare civile
20 Grazie, in particolare ad Alberto Grizzo, portatore sano di economia civile.
L agricoltura sociale come pratica di un economia civile.
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