Insieme si può! Fondazione Onlus A Voce d è Creature

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: AMESCI Codice di accreditamento: NZ Albo e classe di iscrizione: NAZIONALE I CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: Insieme si può! Fondazione Onlus A Voce d è Creature Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: E (Educazione e promozione culturale) - Area: 03 (Animazione culturale verso i giovani) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Area di intervento Il processo di crescita non ha fine, ed è definito da tappe spazio-temporali, non solo scandite dal tempo, ma anche dagli spazi che si occupano (scuola, lavoro, famiglia), laddove l acquisizione dell identità da parte del soggetto dipenderà dall insieme delle strutture sociali in cui è inserito e dall ambiente nel quale vive. Molteplici sono infatti gli eventi e i percorsi che accadono e si intrecciano in esso, in un percorso evolutivo che abbraccia la realtà tutta in cui il soggetto è inserito, richiamando l attenzione degli attori sociali coinvolti nel suo processo di crescita e sviluppo. In tal senso, l adolescenza è considerata periodo di transizione verso l'età adulta, nella quale vengono da una parte rivissute ed elaborate le esperienze dell'infanzia e dall'altra progettate, e in parte realizzate, le prime esperienze dell'autonomia verso l'età adulta, comportando necessariamente dei cambiamenti, delle crisi e delle rotture. E in questa crescita, e in queste acquisizione, che si colloca un eterogeneità di problematiche, difficoltà e transizioni proprie del processo di sviluppo psico-sociale relative ad esempio all inserimento sano nel gruppo dei pari, mediante dinamiche di socializzazione specifiche, l acquisizione di modalità individuali di approccio allo studio, l apprendimento di nuove conoscenze, lo sviluppo psicofisico, nonché socio-culturale, il passaggio da livelli scolastici differenti, la preparazione all età adulta, l inserimento nel mondo del lavoro, ecc.. L ingresso in una realtà ampia, come quella propria del contesto scolastico, pone, difatti, l individuo non soltanto dinanzi a problematiche legate all apprendimento e all acquisizione di un metodo adeguato e personalizzato di studio volto a fronteggiare la copresenza di materie di studio, diverse e spesso nuove, ma pone anche il giovane

2 nella condizione di contatto e socializzazione col gruppo dei pari, terreno spesso considerato fertile per l acquisizione e diffusione di comportamenti a rischio, quali ad esempio l uso/ abuso di internet, fino ad arrivare alle forme più svariate di dipendenza da sostanze. Come evidente, il gruppo assume quindi grande importanza per l equilibrio ed il benessere personale in adolescenza, costituendosi come spazio di confronto e rispecchiamento, con sue regole specifiche spesso in opposizione a quelle del mondo degli adulti, ed in particolare della famiglia di appartenenza. La famiglia resta l ambiente sociale che più di ogni altro preme sulla vita del giovane, acquisendo un importanza fondamentale nell interiorizzazione di un certo sistema di ruoli, modelli di comportamento, che finiranno per incidere sull acquisizione di una identità personale e di un ruolo sociale. A tal fine, spesso appare necessario implementare sistemi di supporto alla genitorialità e ai processi di integrazione e socializzazione del giovane, volti a determinare un efficace promozione di cambiamenti utili ad un miglioramento significativo nei rapporti e nelle relazioni tra individuo e contesto ambientale (con particolare riferimento alla famiglia e alla scuola). L intervento educativo richiede, pertanto, un azione preventiva centrata sulle funzioni, attenta al significato e ai vantaggi che gli adolescenti traggono dai comportamenti a rischio. Occorre lavorare affinché il giovane ottenga gli stessi obiettivi di sviluppo senza mettere in pericolo la propria salute e benessere e favorire il ricorso ad altri comportamenti che possono svolgere le stesse funzioni positive. L intervento educativo dovrebbe innanzitutto offrire al giovane occasioni di informazione e riflessione che consentano di acquisire la consapevolezza sul significato del proprio comportamento e di attivarsi con nuove strategie per raggiungere gli stessi scopi in modo salutare. È importante, parallelamente, la valorizzazione e la promozione del senso di autoefficiacia, di empowerment, le cosiddette life skills, ossia tutte quelle competenze vitali, quali la comunicazione efficace, l empatia, il pensiero critico, la gestione delle emozioni e delle situazioni di stress, che rendono il soggetto capace di affrontare le sfide evolutive. A tal fine, appare opportuno lavorare costruttivamente sul senso che il giovane attribuisce alla propria esistenza, all impegno che manifesta nella sua crescita, avvicinandosi ai valori della cultura di appartenenza, affinché possa effettivamente sentirsi integrato nel suo territorio/ contesto di appartenenza, allontanandosi dall assunzione di comportamenti a rischio che possa seriamente mettere in pericolo la sua salute, ma percependosi come auto-efficace nell apportare significativo contributo alla realtà sociale nella quale vive. Il bisogno di aggregazione è fondamentale per gli adolescenti e i giovani insieme a quello di orientamento, partecipazione e formazione. Risulta necessario puntare sulle nuove generazioni e sulla partecipazione e stimolazione di queste alla vita pubblica per permettere ai giovani di uscire da disagi, situazioni a rischio e tendenze antisociali che si fanno sempre più strada per favorire e sviluppare la capacità di scambio ed interazione con e tra i giovani coinvolgendoli attivamente nell essere parte della vita pubblica e della propria comunità territoriale. L area d intervento in cui tale progetto si colloca riguarda l'animazione culturale verso i giovani. Con animazione culturale deve intendersi l'azione volta a favorire un clima culturale in cui è possibile il generarsi di una micro-rete sociale che si fa carico dell umanizzazione del territorio e del sostegno alle situazioni umane che insistono nello stesso. Animazione quindi fatta da progettualità nuove e intraprendenze giovanili per avviare microazioni che certo non sciolgono i problemi, ma configurano una progettazione partecipata che miri ad intensificare una nuova produzione culturale ancorata alle esperienze concrete promosse, aprendo ad apprendimenti collettivi. L'animazione culturale dei giovani può essere uno strumento che lancia l'idea di apprendimenti personali e collettivi di nuove conoscenze e competenze per agire e pensare una diversa cultura del convivere, del relazionarsi e aggregarsi, in special modo in alcuni spazi cittadini. Analisi del contesto La presente proposta progettuale si inserisce nel contesto territoriale del comune di, capoluogo di provincia e regione, conta complessivamente abitanti, di cui maschi e femmine (Istat, 2013), registrando un età media di circa 41 anni (cfr. Tabella 1). Tale popolazione si distribuisce con una densità abitativa pari a 8.178,2, su una superficie di circa 117,27 kmq, caratterizzandosi come grande metropoli, caratterizzata da costanti flussi migratori da parte dei comuni limitrofi. Tabella 1. Box dati del comune di Popolazione Famiglie Età Media 41,1 Reddito Medio 9.273

3 Tasso Natività 9,1 Fonte : comune di Come appare evidente dal grafico sotto indicato (fig.1), la popolazione residente nel comune di, è cresciuta con un andamento non sempre regolare (Istat, 2013), incrementandosi in maniera esponenziale dall anno 2002, per poi decrescere. Fig. 1. Andamento demografico/ popolazione residente a Fonte:urbistat Nello specifico, nel territorio di, è stato registrato un incremento del numero di famiglie residenti, ma una riduzione del numero di componenti per famiglie (cfr. Tabella 2 - figura 2). Tabella 2. Popolazione residente a, distribuita per numero di famiglie e componenti Anno Residenti Variazione Famiglie Componenti %Maschi per Famiglia ,0% ,58 47,5% ,1% ,57 47,5% ,3% ,56 47,5% ,2% ,56 47,4% Fonte:urbistat Fig.2. Trend numero componenti per famiglia a dal 2003 al 2012

4 Fonte:urbistat Gli indici demografici calcolati sulla popolazione residente a, evidenziano, invece, i principali cambiamenti che è possibile riscontrare sul territorio dall anno 2010 all anno 2013, rispetto all indice di vecchiaia, di natalità e di mortalità. Come rappresentato in tabella (cfr. Tabella 3), si riscontra un innalzamento dell indice di vecchiaia, facendo registrare 120,3 anziani ogni 100 giovani; un abbassamento eclatante degli indici di natalità e mortalità, relativo al numero medie di nascite e decessi in un anno ogni 1000 abitanti. Non restano stabili i dati relativi agli indici di dipendenza strutturale, di ricambio e di struttura della popolazione attiva, nonché di carico di figli per donna feconda. In particolare, si riscontra la presenza di 51,6 individui a carico per ogni 100 che lavorano, evidenziando che, l indice di ricambio della popolazione attiva nel territorio di è 102,6, facendo registrare nel 2013 un incremento rispetto agli anni precedenti, e che quindi la popolazione in età lavorativa più o meno si equivale fra giovani ed anziani. Inoltre, il dato relativo al carico di figli per ogni donna feconda (inteso come rapporto percentuale tra il numero dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in età feconda /15-49 anni) risulta in calo rispetto al Tabella 3. Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Anno Indice di vecchiaia Indice di Indice dipendenza strutturale ricambio della popolazione attiva di Indice di struttura della popolazione attiva Indice di Indice carico di figli per donna feconda di natalità (x ab.) Indice di mortalità (x ab.) ,4 50,5 93,5 97,3 25,8 9,5 10, ,6 51,0 95,7 100,1 25,5 9,3 10, ,8 50,7 101,6 107,8 24,9 9,1 10, ,3 51,6 102,6 109,4 24,6 0,0 0,0 Fonte:istat Dall analisi dei dati sotto riportati (cfr. Tabella 4), e tenendo in considerazione l attuale reddito medio registrato nella popolazione di (cfr. Tabella 1), pare che tale territorio abbia in parte subito le conseguenze della grande crisi economica, con un decremento del reddito medio e degli importi complessivi, con confronto tra l anno 2010 e l anno 2012, evidenziando in particolare il confronto attualmente esistente tra la condizione economica registrata a, rispetto ai dati regionali e nazionali (cfr. Tabella 5). Tabella 4. Redditi irpef calcolati sulla popolazione residente a Anno Dichiaranti Popolazione %pop Importo Media/Dich. Media/Pop.

5 ,0% ,0% ,2% ,1% ,9% ,7% ,8% Fonte: istat- elaborazione tuttitalia.it Tabella 5. Redditi locali- regionali- nazionali a confronto Regione Campania Italia Num. media % Num. media % Num. media % Redd. inferiori a zero ,79% ,72% ,51% Redd. da zero a ,13% ,45% ,78% Redd. da a ,60% ,40% ,65% Redd. da a ,53% ,19% ,15% Redd. da a ,29% ,89% ,87% Redd. da a ,46% ,27% ,88% Redd. da a ,07% ,99% ,38% Redd. oltre ,88% ,32% ,62% Fonte: istat- elaborazione tuttitalia.it In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura della popolazione di è definita di tipo regressivo, laddove, come evidente (fig.3 4- tab.6), la popolazione giovane (0-14 anni) è inferiore, rispetto a quella anziana (superiore a 65 anni), con un andamento pressoché regolare dal 2011 al 2013 (cfr. Tabella 6). Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario. Fig.3 Distribuzione per età della popolazione residente a

6 Fonte: dati istat- elaborazione tuttitalia Fig.4. Distribuzione per età della popolazione residente a Fonte: dati istat- elaborazione tuttitalia Tabella 6. Distribuzione in percentuale per età della popolazione residente a (fonte-istat) Anno % 0-14 % % 65+ Abitanti Indice Età Media Vecchiaia ,0% 66,4% 17,6% ,4% 40, ,8% 66,2% 18,0% ,6% 40, ,6% 66,4% 18,0% ,8% 41,1 Nello specifico dell analisi, la popolazione residente nel comune di conta una popolazioni di giovani (10-17 anni) complessiva pari a (cfr. Tabella 7) di cui n maschi e n femmine (Istat, 2013). Tabella 7. Giovani residenti di età compresa tra i anni nel comune di Eta' Totale Maschi Totale Femmine Maschi + Femmine TOTALE Fonte: istat 2013 Nello specifico, il grafico che segue (Fig.5), riporta la potenziale utenza per le scuole del comune di,

7 evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado). Fig. 5 Distribuzione della popolazione residente nel comune di per età scolastica Fonte: istat- elaborazione tuttitalia.it Secondo le recenti indagini Istat, si riscontrano dati piuttosto preoccupanti rispetto al percorso formativo e alla qualità degli studi stessi, laddove la Campania ha fatto registrare il 21,8% di minori che abbandonano prematuramente gli studi, ossia giovani di età compresa tra i 15 e i 24 che non hanno conseguito titoli superiori alla licenza media (il titolo di scuola secondaria di primo grado) e non sono in possesso di qualifiche professionali ottenute in corsi di durata di almeno 2 anni, non frequentando né corsi scolastici né attività formative (cit. Definizione Istat, 2013), con una particolare attenzione posta al comune di in cui il tasso complessivo di evasione, abbandono, bocciature e ripetenze nella scuola media ha raggiunto il 10,3% (Noi Italia, 2013). Da indagine statistiche realizzate nel territorio di (anno 2013), è stato evidenziato che i dati di dispersione scolastica subiscono nella scuola media inferiore un impennata in tutti i distretti. Diverso è il discorso per ciò che concerne la scuola primaria. Il dato provinciale è infatti più che decuplicato (7,39% contro lo 0,55% delle elementari). Nello specifico, nel comune di, dalle scuole primarie, nell anno scolastico , sono pervenute 247 segnalazioni ed a fine anno scolastico, dopo i vari controlli, sono risultati inadempienti 70 alunni pari allo 0,17% sul totale degli iscritti. Le percentuali dell inadempienza per l anno scolastico di riferimento esaminate per le singole Municipalità del comune di (cfr. Tabella 8) evidenziano per la scuola primaria una concentrazione del fenomeno della dispersione nella VIII Municipalità con 31 alunni inadempienti pari allo 0,65% degli iscritti della Municipalità stessa. Segue la III Municipalità con lo 0, 35%. Tabella 8. Dati Dispersione anno 2013 Scuole Primarie del comune di. Municipalità iscritti segnalati Inadempienti Inadempienti/i scritti I (Chiaia- S.Ferdinando ,07%

8 Posillipo) II (Avvocata ,19% Mercato Pendino) III (Stella San ,05% Carlo) IV (Poggioreale ,35% San Lorenzo) V (Vomero ,00% Arenella) VI (S. Giovanni ,02% Ponticelli-Barra) VII (Miano ,05% Secondigliano- S.Pietro) VIII (Chiaiano ,65% Piscinola-Scampia) IX (Pianura ,19% Soccavo) X (Bagnoli ,09% Fuorigrotta) TOTALE ,17% Fonte : Servizio Programmazione Educativa () Dalle scuole secondarie di I grado sono pervenute, durante l anno scolastico , 860 segnalazioni ed a fine anno scolastico, dopo i vari controlli, sono risultati inadempienti 403 alunni pari all 1,26% sul totale degli iscritti. Le percentuali dell inadempienza per l anno di riferimento, esaminate per le singole Municipalità del comune di (cfr. Tabella 9), evidenziano per la scuola secondaria di primo grado una concentrazione di inadempienti nella VI Municipalità (2,19%), la VII Municipalità (2,04%) e la IX Municipalità (2,15). Tabella 9. Dati Dispersione anno 2013 Scuole Secondarie di Primo grado del comune di. Municipalità iscritti segnalati Inadempienti Inadempienti/i scritti I (Chiaia ,71% S.Ferdinando- Posillipo) II (Avvocata ,34% Mercato Pendino) III (Stella San ,01% Carlo) IV (Poggioreale ,25% San Lorenzo) V (Vomero ,04% Arenella) VI (S. Giovanni ,19% Ponticelli-Barra) VII (Miano ,04% Secondigliano- S.Pietro) VIII (Chiaiano ,72% Piscinola-Scampia) IX (Pianura ,15% Soccavo) X (Bagnoli ,54% Fuorigrotta) TOTALE ,26 Fonte : Servizio Programmazione Educativa ()

9 Nell'anno scolastico , il Servizio Educativo e Scuole Comunali di ha dato continuità e stabilizzazione alle innovazioni introdotte negli anni precedenti sia di carattere organizzativo che procedurale. A tal fine, è stata predisposta una scheda per rilevare le cause dell'inadempienza per meglio standardizzare le varie categorie. Bisogna tener presente che su ogni scheda si possono spuntare più cause relative ad una inadempienza, laddove il totale delle cause non corrisponde al totale delle inadempienze. Alcune categorie di causa dell'inadempienza riguardano l alunno (malattia, difficoltà d apprendimento, malattia psicologica, disagio sociale a scuola, l alunno ritiene inutile la scuola), altre riguardano la famiglia (genitori disagiati, trasferito/emigrato, i genitori ritengono inutile la scuola, malattia genitori). Dai dati relativi agli alunni inadempienti, per i quali è pervenuta relazione dai Centri dei Servizi Sociali, emerge che per il le cause più frequenti di Dispersione Scolastica nel napoletano sono state diverse (cfr. Tabella 10). Come evidente dalla tabella sotto riportata (cfr. Tabella 10), nella Scuola Secondaria di Primo Grado al primo posto come causa dell'inadempienza troviamo l'alunno ritiene inutile la scuola che si riporta quando il minore dichiara che non è interessato ad andare a scuola poiché non la ritiene utile alla sua formazione, il concetto è chiaro e c'è volontarietà (23,7%). Al secondo posto troviamo disagio sociale a scuola (16,8%) che è riportato quando ci sono conflitti con i compagni di classe o con i professori. Questo è una causa che, nei vari anni, è spesso presente ai primi posti. Si riscontra che, nella scuola Secondaria di Primo Grado una problematica sembra essere, agli occhi del minore si intende, l'utilità e la validità formativa del percorso scolastico. Tabella 10. Cause di Dispersione scolastica riscontrate nella Scuola Secondaria di 1 grado (riportate nella scheda allegata alle relazione dei Servizi Sociali) Cause n. % Alunno ritiene inutile la scuola ,7% Disagio sociale a scuola 77 16,8% Disagio familiare 58 12,6% Malattia del minore 50 10,9% Genitori ritengono inutile la scuola 49 10,7% Disagio psicologico del minore 30 06,5% Malattia genitori 25 05,4% Trasferito 21 04,6% Disagio psicologico del genitore 20 04,4% Disturbi di apprendimento 11 02,4% Non riportato 9 02,0% Totale Comunicazioni % Fonte : Servizio Educativo e Scuole Comunali E inoltre da evidenziare che, in un contesto di crisi economica globale (cfr. Reddito medio in box dati in Tabella 1), sono sempre di meno le famiglie che possono concedersi il lusso di accollarsi l onere di costosi percorsi privati di recupero scolastico. Questi fenomeni rendono necessaria un attenzione ai giovani che, nel corso della loro vita, sociale, personale e scolastica, possono imbattersi in difficoltà di vario genere. Di notevole impatto è, difatti, il tasso di devianza giovanile che si riscontra nel territorio campano, dove la diffusione e messa in atto di comportamenti a rischio, quali l avvicinarsi precocemente al fumo e all assunzione di alcool, ha registrato rispettivamente il 24,6% (percentuale più alta registrata in Italia) e il 10,5% di minori di età compresa tra i 14 e i 18 anni (Noi Italia, 2013). In tale contesto, appare quindi opportuno focalizzare l attenzione del Progetto sull importanza assunta dall istituzione scolastica nel processo di crescita del minore, promuovendo la partecipazione attiva, nonché obbligatoria, alle attività didattiche, non soltanto finalizzate all acquisizione dei saperi minimi per un percorso di apprendimento autonomo e responsabile, valorizzando il ruolo della scuola come spazio condiviso di crescita volto alla promozione di un adeguata socializzazione del minore.

10 Le Risorse esistenti: analisi della domanda e dell offerta Dal punto di vista delle risorse esistenti sul territorio a disposizione dei bisogni e per la promozione dei diritti dell infanzia, preadolescenza e adolescenza, sono presenti numerosi organismi del terzo settore, Cooperative, associazioni di volontariato, privato o sociale, che da anni operano nell ambito socio- assistenziale, della cultura, dell educazione, dello sport e della fruizione del tempo libero, intese come centri/ luoghi di aggregazione sociale, rispetto ai quali non sono disponibili dati precisi relativi all utenza servita, quali ad esempio: AEGEE - Associazione studentesca interdisciplinare, organizza seminari, conferenze, programmi di supporto per studenti stranieri, università estive. Akab Progetto Cultura - L'associazione culturale che opera per diffondere tra i giovani i valori della legalità e della cultura. Illustra l'attività svolta e i progetti in corso. Alfa Clan - Associazione dedicata allo sviluppo della personalità dei ragazzi dagli otto ai 18 anni. ARCI - Presentazione del Comitato, statuto, informazioni utili, circoli e convenzioni; presentazione delle attività, servizio civile, cinema, servizio sportello immigrati. Arcigay Antinoo - Presentazione, recapiti, informazioni su tesseramento e convenzioni, attività, servizi, consulenza legale, notizie locali, link, articoli su giovani, salute e benessere. Associazione Napoletana per la Tutela Ambientale e il Recupero Culturale e Sociale (ANTARECS) - Favorisce il recupero e la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, ambientale e paesaggistico della regione al fine di incentivare il turismo. Presenta l'organizzazione e l'attività svolta. CSV - Nato per sostenere e qualificare le attività di volontariato, realizza progetti e corsi di formazione per le Associazioni presenti sul territorio. Presenti una banca dati delle Associazioni di Volontariato divise per aree tematiche ed una banca dati normativa. Forza Bambini - Associazione di volontariato per la ricreazione e tutela dell'infanzia. Galassia Gutenberg - Dedicato al libro e a prodotti multimediali, con programmi per le scuole supportati dal Provveditorato agli studi di, promozione della lettura, annuale mostra mercato. Gruppo Archeologico Napoletano - Associazione dedita alla tutela e valorizzazione dei beni culturali ed archeologici, descrive le proprie attività e le iniziative in cui è presente, illustra le pubblicazioni e spiega come partecipare o diventare socio. Istituto Italiano di Cultura - Letteratura italiana, poesia, narrativa, editoria, università, cultura, ricerca, ente, filologia, psicologia, arte, scuola. Istituto Linguistico Campano - Persegue fini di solidarietà sociale nel campo della promozione culturale e della formazione professionale per diffondere la conoscenza della cultura della Campania. Presenta anche una versione in napoletano. Modavi - Federazione Provinciale di - Onlus - Una rete di associazioni di volontariato volte alla promozione sociale ed al recupero dei minori a rischio. Presenta le proprie attività, le modalità di adesione e gli eventi in programma. NarteA - L'associazione culturale promuove la divulgazione del patrimonio storico e artistico della città e la valorizzazione del suo territorio. Statuto, manuali turistici, contatti. Rinascita sociale Salam House - L'associazione si occupa dei problemi sociali e culturali delle giovani generazioni. Presenta i progetti in cui è impegnata e i contatti. Associazione "Arcipelago" rivolta a minori e giovani, Sede: NAPOLI Soccavo Associazione "Casetta dell'accoglienza e dell'ospitalità" - rivolta a minori e giovani, Sede: BACOLI Associazione "Incontro" rivolta a minori e giovani, Sede:NAPOLI Soccavo Associazione "L'isola che non c'è" rivolta a minori e giovani, Sede: NAPOLI Fuorigrotta Associazione "La Piazzetta" rivolta a minori e giovani, Sede: NAPOLI - Soccavo Associazione "Puteoli Pro Vita" - Centro per la Vita, rivolto a Persone o famiglie multiproblematiche, Sede: POZZUOLI Associazione "Siddharta" rivolta a minori e giovani, Sede: NAPOLI Bagnoli Associazione "Vivi il Territorio" - O.n.l.u.s. rivolta a minori e giovani, Sede: NAPOLI Bagnoli Associazione culturale "Lux in Fabula" - Ludoteca Flegrea rivolta a minori e giovani, Sede: POZZUOLI Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (A.G.E.S.C.I.) - Gruppo rivolta a minori e giovani, Sede: NAPOLI

11 Comune di - Centro Ascolto ed Orientamento rivolta a minori e giovani, Disagio Giovanile e Tossicodipendenze rivolta a minori e giovani, Sede: NAPOLI Bagnoli Comune di - Centro Giovanile rivolta a minori e giovani, Sede: NAPOLI Pianura Gruppo Educativo Disagio Adolescenziale (G.E.D.A.) rivolta a minori e giovani, Sede: NAPOLI Soccavo M.A.S.C.I. (Movimento Adulti Scouts Cat. Ital.) Gruppo, rivolto a Persone o famiglie multiproblematiche, Sede: POZZUOLI - Arco Felice Monterusciello Parrocchia Madonna Riconciliatrice de la Salette - Centro rivolto a minori e giovani, "La Salette" Sede: NAPOLI - Soccavo In particolare, tra le Associazioni presenti, ampio raggio d azione è svolto dalla Fondazione A Voce d è Creature Onlus con sede nella storica Villa di Bambù confiscata alla criminalità organizzata e data in comodato d uso gratuito dal Comune nel dicembre Essa persegue attività di promozione umana e sociale ed è attiva sul territorio di, in particolar modo nel quartiere Arenaccia, nascendo dalla consapevolezza che la civiltà di una città, nazione o territorio, si misura dal rapporto con i suoi bambini. I suoi scopi possono essere raggruppati in tre filoni: Il primo ha ad oggetto la realizzazione di interventi di recupero ai percorsi scolastici e di contrasto in tutte le forme possibili di dispersione scolastica, nonché di sostegno a progetti educativi e di formazione alla cittadinanza attiva. Il secondo ha per oggetto interventi e progetti finalizzati all erogazione di servizi assistenziali, di aggregazione sociale e integrazione culturale. Il terzo ha ad oggetto la dotazione di strumenti necessari per facilitare la collocazione occupazionale, attraverso la formazione alle nuove figure professionali e recuperando antiche mestieri e professioni artigiane. Tale fondazione sigla protocolli di intesa con numerose cooperative e associazioni sociali e culturali accreditate presenti sul territorio, destinando la performante collaborazione alla realizzazione di interventi mirati al sostegno, supporto e assistenza a minori e giovani, appartenenti a famiglie disagiate sotto il profilo economico, sociale e/o culturale, nonché alla sensibilizzazione circa le tematiche più rilevanti relative al mondo dell infanzia, preadolescenza e adolescenza, nell ambito della valorizzazione delle risorse territoriali, al coinvolgimento della cittadinanza tutta, e all avvicinamento del giovane ai valori culturali. La sede, aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì, coinvolge tantissimi ragazzi in varie attività, seguiti da varie figure professionali: educatori, insegnanti, studenti universitari e liberi professionisti, che, a titolo gratuito, svolgono le varie attività. Tre volte a settimana, lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 15 alle ore 19 si tiene il doposcuola e lezioni di recupero in materie in cui i ragazzi di elementari, di medie, e primi anni di scuola superiore, di età compresa tra i 10 e i 17 anni, hanno maggiori carenze, assistiti da volontari, studenti universitari nell ambito dell educazione e formazione primaria, e insegnanti, che dedicano il loro tempo libero alla Fondazione. Il martedì e il giovedì sono invece aperti, presso la sede della Fondazione, laboratori musicale, sportivi, di teatro, danza e informatica, per avvicinare i ragazzi più difficili allo studio di strumenti informatici, musicali, artistici e sportivi, ricevendo per due volte a settimana lezioni di due ore dai maestri dell Associazione Undersound, e altri istruttori volontari, specializzati negli ambiti professionali sopracitati. Infine, è attivo un centro di ascolto con la presenza di figure professionali, tra cui un medico, uno psicologo e un avvocato, che operano presso la Fondazione, assistendo gratuitamente chi ne ha bisogno. Dal 2008 è attivo un protocollo d intesa tra la S.M.S. S. Alfonso de Liguori e la Fondazione, per iniziare un percorso di recupero degli alunni in situazione di disagio comportamentale e cognitivo, al fine di un loro reinserimento nell ambito scolastico. A tale scopo la Fondazione ha messo a disposizione la propria struttura e i propri volontari che li guidano nel percorso formativo nelle ore antimeridiane, sia nella sede della fondazione che nella scuola stessa. Sempre per Scuole Aperte 2009/2010, con la scuola I.P.S.S.A.R. IV di, è stato avviato il progetto Insieme a scuola per essere forti e vincenti, per contrastare e prevenire il disagio giovanile e la dispersione scolastica. Inoltre, nel 2009,con l Associazione Culturale il mondo dei bambini è stato firmato un protocollo d intesa per una collaborazione che si ispira alla promozione umana e sociale, alla tutela dei diritti

12 umani, alla cultura di volontariato attraverso servizi per l infanzia e progetti finalizzati ad un integrazione culturale, attivando un laboratorio multimediale cinematografico, che, con cadenza settimanale, con la proiezione di films tematici, adatti agli adolescenti, cui segue un dibattito, si prefigge di sviluppare in loro il senso civico e comportamentale. Sono inoltre state ideate campagne di educazione alla legalità rivolta ai più giovani coincidenti con molti degli obiettivi conseguiti dalla Fondazione stessa, impegnata, da anni, in numerose iniziative analoghe destinate a giovani e giovanissimi. Dalla chiusura dell anno scolastico 2010/2011 e per tutto il periodo estivo, i ragazzi, onde evitare che siano attratti dalle insidie della strada, sono coinvolti in attività ludico/ricreative nella Fondazione, nei campi scuola in località marine ed escursioni in alcuni siti storici e caratteristici della Campania. Attualmente, nell ambito dell assistenza e della promozione culturale, la Fondazione segue nelle attività laboratoriali e di doposcuola n. 120 giovani, di età compresa tra i 10 e i 17 anni, a fronte delle 160 richieste che pervengono, ma che non trovano completo soddisfacimento a causa delle ridotte risorse di cui dispone. Tuttavia, in termini di domanda locale di medesime attività e relativa offerta, dal punto di vista delle risorse esistenti sul territorio a disposizione dei bisogni, e a favore della promozione della cultura, nonché inclusione e/o coinvolgimento sociale, è da rilevare lo scarso impatto di associazioni culturali o di promozione sociale specificamente dedicate alle politiche per i giovani, di centri di aggregazione giovanile in grado di promuovere il benessere e prevenire il disagio degli stessi determinato dalla messa in atto di eterogenei comportamenti a rischio, tra i quali rileviamo l imponente problematica della dispersione e/o abbandono scolastico. Bisogni individuati Il servizio di Assistenza scolastica, nei termini di doposcuola per ragazzi appartenenti alle scuole elementari, medie e ai primi anni di scuola superiore, erogato dalla Fondazione A Voce d è Creature, così come precedentemente indicato, è rivolto a minori di età compresa tra i 10 e i 17 anni, dichiaranti una condizione di disagio in termini economici (reddito familiare), sociali e/o culturali. In tale contesto, la Fondazione è specializzata a supportare i minori nell eterogeneità dei compiti evolutivi dinanzi ai quali sono posti, nel loro difficile percorso di crescita in cui sono chiamati a fronteggiare difficoltà e transizioni relative all inserimento sano nel gruppo dei pari, mediante dinamiche di socializzazione specifiche, l acquisizione di modalità individuali di approccio allo studio, l apprendimento di nuove conoscenze, lo sviluppo psicofisico, nonché socio-culturale, il passaggio da livelli scolastici differenti, la preparazione all età adulta, l inserimento nel mondo del lavoro, ecc. In tale situazione, è da considerare, inoltre, la condizione socio- economica- assistenziale di molti giovani e dei rispettivi nuclei familiari, da cui spesso possono emergere, così come teorizzato dalla letteratura di riferimento, fenomeni quali l emarginazione sociale ed affettiva, nonché un alta vulnerabilità dei soggetti più deboli. Nell intento di dare seguito alle strategie di promozione dei diritti dell infanzia e dell adolescenza attraverso un adeguato sostegno ai minori e alle loro famiglie, il presente Progetto si pone ad integrazione e completamento di specifiche iniziative previste sul territorio dalla Fondazione A Voce d è Creature, quale il Servizio di Assistenza scolastica, in termini di doposcuola, rivolta a minori e giovani di età compresa tra i 10 e i 17 anni. Dai dati pervenuti direttamente dalla Fondazione sopraindicata, e sulla base di indagini e monitoraggi, risultano 120 i soggetti, di età compresa tra i 10 e i 17 anni, beneficiari del servizio offerto relativo all assistenza scolastica, rispetto alle 160 richieste pervenute, da parte di minori che non versano in condizione di disabilità fisica e/o psichica, ma solo in acclarate condizioni di disagio socio- culturale ed economico in funzione delle quali, le famiglie a cui appartengono non sono in grado di sostenere spese relative a servizi di sostegno scolastico privato (dati forniti dall Ente e riferiti all anno 2014). I dati forniti evidenziano, pertanto, un notevole gap assistenziale riferito alla fascia dei giovani, tra il numero di richieste pervenute e il numero di richieste che risultano essere beneficiarie, in funzione dei parametri considerati e delle risorse di cui la Fondazione attualmente dispone. Risulta evidente la necessità estendere l assistenza scolastica anche a giovani che non riescono ad usufruire di servizi già presenti sul territorio che si intende supportare con tale Progetto. Dall analisi sopra effettuata, emerge, quindi, una forte necessità di investire maggiori risorse sul

13 Servizio di supporto scolastico sia in termini di ore sia in termini di numero di soggetti presi in carico. Più precisamente, si registra l esigenza di garantire assistenza ai giovani che non riescono ad usufruire di tale servizio, le cui famiglie versano in condizione di disagio socio- culturale /o economico, per la quale non sono in grado di sostenere spese ulteriori relative a servizi privati di supporto scolastico, garantendo quindi piani di tutoraggio e di sostegno socio-educativo maggiormente accurati e costanti, assicurando un livello di assistenza più adeguato alle esigenze, fornendo un supporto pomeridiano di almeno 24 ore settimanali, distribuite dal lunedì al sabato. A ciò si aggiunge la quasi totale carenza di percorsi specifici di supporto alla genitorialità e l assenza di pianificazioni rispetto ad attività di prevenzione e sensibilizzazione territoriale, e quindi la necessità di implementare attività in grado di offrire un efficace sostegno ai processi di integrazione e socializzazione, al fine di contrastare e prevenire la diffusione di comportamenti a rischio, quali ad esempio la dispersione e/o l abbandono scolastico, l uso/ abuso di internet, fino ad arrivare alle forme più svariate di dipendenza da sostanze. I genitori, chiamati a rispondere a compiti e ruoli educativi sempre più complessi, di fronte ad un figlio che cresce, attraversando fasi diverse e ricche di cambiamenti (es. il critico passaggio dall infanzia- adolescenza), non sempre risultano essere in grado di fornire assistenza ed orientamento necessario, affinché il giovane possa sentirti supportato ed ascoltato nel suo bisogno di crescita, nella sua esigenza di sperimentazione e riappropriazione del ruolo, offrendogli uno spazio adeguato di riconoscimento all interno del quale poter presentare, esporre e condividere le sue problematiche e criticità, un posto nella società in cui il minore possa sentirsi realmente valorizzato, apprezzato e riconosciuto nelle sue potenzialità. Al fine di rispondere a tali emergenze, il Progetto Insieme si può! propone di fornire al giovane un supporto psico- socio- educativo costante, rispettando così gli standard qualitativi del Servizio, incrementando il numero di ore erogate (da 12 ore settimanali, distribuite nei pomeriggi di lunedì, venerdì e venerdì, a 24 ore settimanali, includendo anche i pomeriggi del martedì, giovedì e sabato ), ed ampliando il numero di minori presi in carico (da 120 a 160). Saranno pertanto implementate le ore destinate alla realizzazione di laboratorio artistico- ricreativi, già attivi il martedì e il giovedì pomeriggio, volti ad incrementare la socializzazione e le dinamiche di aggregazione del giovane nel gruppo del pari, mediante l insegnamento di strumenti necessari per l elaborazione del conflitto e la valorizzazione delle risorse presenti. A ciò si aggiunge la necessità di istituire percorsi di sostegno alla genitorialità, al fine di consolidarlo, promuovendo cambiamenti utili ad un miglioramento significativo nei rapporti e nelle relazioni tra individuo e contesto ambientale. Infine, ponendo l attenzione sul minore nella sua totalità, si pianificano interventi ed attività di prevenzione e sensibilizzazione territoriale rispetto all attuazione di comportamenti a rischio mediante la creazione di un lavoro sinergico e dinamico tra servizi e strumenti preposti già presenti sul territorio. L analisi condotta sul territorio sopra descritto, osservando il fenomeno da una particolare angolatura, quella socio-assistenziale, ha tentato di fornire, attraverso l individuazione di alcuni indicatori di base, una descrizione sia qualitativa che quantitativa del bisogno individuato. In particolare, l analisi ha individuato i seguenti indicatori di base, misurabili sia in fase d analisi che di realizzazione, posteriore, del progetto: n. giovani presenti sul territorio (popolazione di età anni) n. giovani che richiedono di usufruire del servizio di assistenza scolastica erogato dalla Fondazione A Voce d è Creature n. giovani beneficiari che effettivamente usufruiscono del servizio di assistenza scolastica n. di ore settimanali predisposte servizio di assistenza scolastica presenza di servizi dedicati ai minori e giovani presenti sul territorio n. di interventi di formazione/ prevenzione dei disagi preadolescenziali e adolescenziali n. di interventi che coinvolgono i nuclei parentali n. di interventi che coinvolgono la rete sociale n. di interventi volti alla sensibilizzazione territoriale Muovendo da tale prospettiva, sarebbe opportuno:

14 implementare il numero di ore settimanali (da attuali n. 12 ore settimanali a n. 24 ore settimanali), destinando l incremento al soddisfacimento delle richieste rimaste inevase (n. 40 richieste non soddisfatte su 160 presentate), ampliando il numero di utenti che usufruiscono dei servizi e/o attività previste dal servizio di Assistenza scolastica, nei termini di doposcuola, assicurando un maggiore soddisfacimento dei bisogni dei soggetti, nonché una maggiore assistenza alle loro necessità; ampliare il numero di attività, destinando l incremento all attivazione di interventi volti alla valorizzazione delle risorse del giovane, alla promozione di attività volte alla socializzazione, integrazione, formazione/ informazione e sensibilizzazione territoriale, al fine di garantire un positivo rilancio del minore ed un avvicinamento ai valori della cultura a cui appartiene, tracciando ed indirizzando verso strade costruttive alternative all assunzione di comportamenti a rischio, mediante un graduale riconoscimento delle proprie potenzialità. Per un approfondimento di tipo qualitativo, si è cercato di analizzare e quantificare la presenza o meno di interventi di prevenzione, orientamento e informazione relativi ai comportamenti a rischio; interventi di promozione del benessere, quale indirizzo e supporto ai minori che versano in situazioni di particolare disagio sociale, o che per le difficoltà riscontrate in ambito scolastico, necessitano di supporto specifico socio- educativo. In sintesi: Indicatore Situazione di partenza n. minori presenti sul territorio (popolazione di età anni) n. giovani che richiedono di usufruire del servizio di assistenza scolastica erogato 160 dalla Fondazione A Voce d è Creature n. giovani beneficiari che effettivamente usufruiscono del servizio di assistenza 120 scolastica n. di ore settimanali predisposte servizio di assistenza scolastica 12* presenza di servizi dedicati ai minori/ giovani presenti sul territorio Presenti** n. di interventi di formazione/ prevenzione dei disagi preadolescenziali 0 e adolescenziali n. di interventi che coinvolgono i nuclei parentali 0 n. di interventi che coinvolgono la rete sociale 0 n. di interventi volti alla sensibilizzazione territoriale 0 * 4 ore pomeridiane lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 15 alle ore 19. **Tale indicazione si riferisce alla presenza sul territorio di di organismi del terzo settore, associazioni e cooperative sociale operanti nell ambito socio- assistenziale, dell educazione, dello sport e della fruizione del tempo libero, rispetto ai quali non sono disponibili dati precisi relativi all utenza servita.

15 Target del progetto Compatibilmente con il piano degli interventi, le finalità e le attività che il Progetto è in grado di mettere in campo, si sono individuati i seguenti: Destinatari diretti delle attività: è rappresentato dai giovani di età compresa tra i 10 ed i 17 anni, residenti nel territorio preso in considerazione, a cui rivolgere direttamente l intervento. Nello specifico, l intervento sarà diretto ai giovani che afferiscono alla Fondazione A Voce d è Creature, di età compresa tra i 10 e i 17 anni (n. 160 richieste presentate, di cui 120 trova pieno soddisfacimento). Parte dell intervento finalizzato alla prevenzione attiva su tematiche giovanili sarà inoltre destinato ai loro nuclei parentali e alla cittadinanza tutta, mediante la realizzazione di campagne volte alla sensibilizzazione rispetto alle problematiche preadolescenziale e adolescenziali emergenti. Destinatari indiretti: beneficiari indiretti dell iniziativa saranno gli Istituti scolastici ed educativi presenti sul territorio, i gruppi dei pari di riferimento, i nuclei familiari e l intera comunità locale nella quale sono inseriti i giovani coinvolti. Obiettivi del progetto: OBIETTIVO GENERALE Il Progetto Insieme si può! nasce con l intento di porre l attenzione necessaria sui diritti dell infanzia e dell adolescenza attraverso un adeguato sostegno ai giovani ed alle loro famiglie, al fine di determinare un valido sostegno al benessere psicosociale del minore, mediante la creazione di una rete sinergica e dinamica che funga da collante tra gli attori sociali implicati nel processo di crescita del giovane. Tale Progetto si prefissa l azione diretta sul giovane, nonché la predisposizione di interventi mirati per la definizione del patto formativo mediante il coinvolgimento degli attori sociali implicati nel suo percorso evolutivo, quali minore- famiglia- gruppo dei pari- scuola, con la realizzazione di una rete volta a far emergere la funzione che tali relazioni assumono nello sviluppo del minore. Al fine di raggiungere l obiettivo prefissato, sarà opportuno: Benefici implementare il numero di ore settimanali (da attuali 12 ore a 24 ore), destinando l incremento (n. 12 ore) al soddisfacimento delle richieste rimaste inevase (n. 40 richieste non soddisfatte su 160 presentate), ad un miglioramento/ potenziamento dei servizi e/o attività previste, un incremento delle stesse, maggiormente destinate alla formazione/ informazione, alla valorizzazione delle risorse di cui il minore dispone, al sostegno nell apprendimento, al coinvolgimento delle famiglie e della cittadinanza tutta, in un percorso di promozione e sensibilizzazione territoriale, nel quale il minore possa sentirsi accolto, riconosciuto ed apprezzato nelle sue potenzialità. La realizzazione del Progetto contribuirà ad implementare l offerta dei servizi rivolti ai giovani sul territorio del Comune di. Valutando la disponibilità limitata di risorse umane dedicate e la presenza di difficoltà dell Ente locale ad implementare tale Servizio per tutte le domande che vengono presentate, e per un numero di ore adeguato, attraverso le attività progettate sarà pensabile ottenere un rilancio ed un innalzamento del livello quali/ quantitativo degli interventi di supporto socio-educativo in favore dei giovani Si attende pertanto di creare condizioni favorevoli che consentano uno sviluppo del rendimento scolastico, del livello educativo e relazione del minore. Si attende, inoltre, attraverso il coinvolgimento del nucleo familiare, la creazione di condizioni più

16 favorevoli della rete interpersonale del minore, giungendo ad un miglioramento delle condizioni di vita dell intero nucleo familiare, soprattutto, in termini di equilibrio nel rapporto genitore-figlio. 1 OBIETTIVO SPECIFICO Favorire il potenziamento e lo sviluppo di abilità personali dei giovani Tale obiettivo mira a sviluppare dei percorsi di orientamento e di supporto al giovane mediante l implemento e realizzazione di attività eterogenee nelle quali coinvolgere il soggetto, al fine di stimolare un percorso di riconoscimento e valorizzazione delle proprie risorse, cognitive, psicologiche e sociali, nonché fisiche e strumentali. Inoltre l assunzione di consapevolezza e condivisione dei propri disagi, in un percorso formativo e di sostegno, promuoverà il senso di benessere del giovane, attraverso il confronto e l'esplorazione di nuove modalità di comunicazione tra minori ed adulti, e nel gruppi di pari. La realizzazione di tale obiettivo, aspira, altresì, a determinare un valido inserimento dei minori nella comunità locale, operando in maniera attiva sulla rete locale a cui appartengono. Attraverso: Aumento dei giovani supportati dal servizio Ampliamento della varietà di azioni e del numero di ore di attività Supporto didattico formativo Sostegno all apprendimento e stimolazione cognitiva con insegnamento di un metodo di studio che sostenga i minori nel corso della carriera scolastica e formativa Incontri di informatica e sicurezza in internet Svolgimento di attività ludico-ricreative, mediante cui offrire uno spazio condiviso di crescita, volto alla promozione di un adeguata socializzazione del minore Attivazione di percorsi di prevenzione da tabagismo, alcolismo, tossico e nuove dipendenze In relazione all obiettivo prefissato rispetto al benessere del minore, è pertanto attesa la realizzazione dei seguenti servizi: Incrementare le ore di assistenza settimanale per ogni minore, che saranno impiegate con: o 3 lezioni settimanali di doposcuola e ripetizioni scolastiche di 2 ore ciascuna (6 ore), con specifica attenzione all insegnamento di metodo adeguati di apprendimento (stimolazione cognitiva) o 1 incontro settimanale di informatica e di sicurezza in internet di 1 ora (x2), distribuendo i minori in due gruppi in funzione della fascia d età (10-13 anni / anni) o 2 attività ludico ricreative e/o sportive, nonché di approfondimento dell attualità settimanale (4 ore x2gruppi), distribuendo i minori in due gruppi in funzione della fascia d età (10-13 anni / anni) o Percorso educativo e d orientamento volto alla prevenzione dei comportamenti a rischio propri della fase preadolescenziale e adolescenziale, per un totale di n. 12 incontri (x2gruppi), distribuendo i minori in due gruppi in funzione della fascia d età (10-13 anni / anni), volti alla valorizzazione delle risorse e competenze personali. Benefici Il beneficio si raffigurerà attraverso il miglioramento del livello di vita quotidiana dei giovani, facilitando i processi di apprendimento scolastico ed educativo, prevenendo i disagi sociali e riducendo i fattori di rischio. Si attende, inoltre, di diminuire il tasso di insuccesso ed abbandono scolastico, innalzando la percentuale dei percorsi di studio compiuti e soddisfacenti. I soggetti indicati inoltre, attraverso la promozione di campagne di sensibilizzazione della comunità locale circa i vissuti e le difficoltà esperite, saranno in grado di attuare un sano riconoscimento di sé, delle proprie competenze e risorse, in un percorso di socializzazione, integrazione e formazione. 2 OBIETTIVO SPECIFICO Sostenere ed incrementare il benessere del nucleo familiare del giovane

17 L obiettivo mira a sostenere e potenziare la collaborazione tra i nuclei familiari e sociali attraverso percorsi di educazione e informazione per la prevenzione delle nuove e diffuse dipendenze giovanili e comportamenti a rischio, caratteristici dell età preadolescenziale e adolescenziale. Nell impostazione del servizio si applicherà una prospettiva che considera la famiglia in modo completo, ritenendo indispensabile concentrare l attenzione non solo sul giovane, ma anche sull adulto. Le istituzioni si trovano a dover affrontare da sole le problematiche che riguardano il complesso mondo dei minori (sia infanzia che adolescenza) e per le quali il territorio non dispone di interventi mirati. La famiglia, in particolare, rappresenta il primo filtro dei disagi, a riguardo necessitano di assistenza e supporto adeguato. Quindi, agire su di esse favorirà l attivazione di effetti moltiplicatori all interno della comunità locale (es. grazie alle competenze e le informazioni acquisite, i rappresentanti della comunità porteranno avanti l intervento avviato anche al termine del progetto). Attraverso: un supporto al nucleo familiare attivazione di momenti di incontro- confronto familiare in termini formativi/ informativi e di sostegno psicologico rivolto alle famiglie dei giovani con cadenza bimestrale (n. 2 ore) un percorso di promozione alla crescita armonica e allo sviluppo psico - affettivo relazionale per i figli In relazione all obiettivo prefissato, è attesa la realizzazione dei seguenti servizi: o o o Benefici incontri familiari con cadenza bimestrale, per un totale di n. 6 incontri (per n. 12 mesi) 1 incontro mensile di sostegno socio psicologico alle famiglie 1 percorso di promozione alla crescita armonica e sviluppo psico-affettivo-relazionale per i figli, in cui formare/ informare i genitori circa le problematiche preadolescenziali e adolescenziali emergenti, per un totale di n. 6 incontri (x2) Anche le famiglie d appartenenza troveranno ampio beneficio dalla realizzazione delle azioni progettuali, attraverso percorsi di supporto e accompagnamento alla genitorialità responsabile, promuovendo la partecipazione dell intero nucleo alle fasi di cambiamento ed evoluzione delle dinamiche relazionali intra e extra-familiari. Nell impostazione del servizio si applicherà una prospettiva che considera la famiglia in modo completo, ritenendo indispensabile concentrare l attenzione non solo sul minore, ma anche sull adulto. Si attende di affiancare il giovane nelle attività quotidiane, cercando di proporre modelli sani sia per il minore che per il genitore, sostenendo quest ultimo nell espressione delle proprie competenze, aiutandolo a riappropriarsi in senso pieno del proprio ruolo. 3 Obiettivo specifico Promuovere la sensibilizzazione territoriale L obiettivo mira a sostenere il benessere sociale dei giovani al fine di determinare un valido inserimento dei soggetti indicati nella comunità locale, operando in maniera attiva sulla rete locale nella quale sono inseriti i soggetti. Attenzione particolare sarà quindi rivolta al soddisfacimento del bisogno di informazione e sensibilizzazione territoriale rispetto a tematiche relative al mondo dell infanzia e dell adolescenza, al fine di promuovere lo sviluppo di una cultura positiva, di socializzazione, integrazione e informazione. Beneficio

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