Il caos a scuola: costruire un circuito, simulare e fare musica attraverso il caos

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il caos a scuola: costruire un circuito, simulare e fare musica attraverso il caos"

Transcript

1 SCUOLA MEDIA STATALE VIBO MARINA DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT. SSA MARIA SALVIA Il caos a scuola: costruire un circuito, simulare e fare musica attraverso il caos Progetto PON C/4, promuovere l eccellenza A cura dell esperta ing. Eugenia Bossio Tutor prof.ssa Marina Babusci

2 Obiettivi del progetto - Avvicinare i giovani al mondo del sapere scientifico - Guidare i giovanissimi alla comprensione di argomenti scientifici di solito patrimonio di specialisti - Stimolare l'interesse e la curiosità degli studenti. - Indurre e consolidare nei giovani studenti l'idea che la scienza non è noiosa e difficile, ma che può essere compresa e apprezzata anche tramite i suoi aspetti ludici e creativi. Le metodologie educative Di tipo hands-on : I ragazzi, pur non avendo le necessarie conoscenze fisico matematiche, hanno avuto la possibilità di interagire con gli oggetti caratteristici del caos, scoprendone il fascino e la bellezza, e sperimentare la costruzione di un circuito elettronico dinamico non lineare dotato di comportamento caotico. Sono stati presentati i legami tra scienza e arte utilizzando immagini, suoni e musiche generate da fenomeni caotici, frutto delle ricerche di Professori e giovani Ricercatori dell Università della Calabria.

3 I passi metodologici a) Fornire un contesto di riferimento su cos'è il caos, i sistemi caotici e gli attrattori, con l'ausilio della comunicazione multimediale (lezioni su Microsoft PowerPoint, video, e altri metodi documentali) b) Condurre una sperimentazione con i ragazzi per la costruzione del circuito di Chua (laboratorio). c) Far simulare agli studenti gli attrattori permettendo loro di esplorare le forme tridimensionali che il circuito di Chua produce e spiegare che cosa è il caos. d) Mostrare agli studenti l'utilizzo di alcuni software già sviluppati in ricerche universitarie per produrre musiche e suoni dal caos.

4 Le immagini e i suoni presentati ai ragazzi, prodotti a partire dall oscillatore di Chua, sono frutto della ricerca che da anni viene svolta dall ESG (Evolutionary System Group) Gruppo di ricerca interdisciplinare dell Università degli Studi della Calabria. Quale migliore modo per contestualizzare la teoria del caos e catturare l attenzione dei giovanissimi studenti che visualizzare le immagini spettacolari create dal modello matematico dell oscillatore di Chua, vedere, quindi, le forme strane che può produrre un sistema dinamico non lineare a comportamento caotico?

5 Gli attrattori sono fenomeni della fisica, ma anche soggetti artistici in quadri di riconosciuto valore scientifico internazionale.

6 Ancora, immagini di attrattori magistralmente interpretate in chiave artistica, affascinante frutto di un fenomeno fisico, il caos, ancora oggi oggetto di indagini e ricerche scientifiche avanzate. Al video multimediale, che ha illustrato tali immagini, fa da sottofondo un brano di musica generativa, realizzata impiegando l oscillatore di Chua.

7 I concetti fondamentali Cosa studia la fisica. Cos'è il caos. Strade verso il caos. I concetti base della fisica, fondamentali per approcciare i problemi scientifici Misura Grandezza fisica Incertezza

8 Cosa studia la fisica Partendo dal principio che la Fisica si occupa in generale dello studio delle leggi che regolano i fenomeni naturali, sono stati illustrati attraverso immagini animate alcuni esperimenti galileani. Attraverso esempi sono stati presentati i concetti base,cui successivamente sono seguite una serie di domande da parte dei ragazzi. I fenomeni naturali sono in generale più complessi di quanto a prima vista possa sembrare e il tutto non è sempre la semplice somma delle singole parti. Un ulteriore passo verso l astrazione dell argomento trattato lo si è fatto introducendo, attraverso esempi, i concetti di: modello fisico e modello matematico senza i quali non sarebbe possibile studiare i fenomeni naturali.

9 Cos è il caos Nella tradizione: all'interno della scienza classica, il caos è sempre stato assimilato al disordine e quindi considerato come assenza di ordine. Qualche tempo fa: A partire dagli anni '60 ha cominciato a prendere forma la teoria del caos con l'obiettivo di spiegare quegli aspetti irregolari e incostanti, tradizionalmente ignorati dalla scienza classica, che si manifestano in fenomeni naturali anche molto diversi fra loro. Oggi: Attualmente, il caos non è più considerato come il regno del disordine nel quale non è possibile realizzare alcuna conoscenza scientifica, ma, in maniera opposta, è considerato una dimensione retta da leggi complesse difficilmente conoscibili. Al concetto di disordine si è provveduto a sostituire quello molto più significativo di complessità. Cosa s intende per sistema dinamico È una formalizzazione matematica che descrive la dipendenza dal tempo della posizione di un punto all'interno del suo spazio ambiente. Un sistema dinamico non lineare è in genere caratterizzato da un certo numero di parametri di controllo che ne determinano il comportamento.

10 Caos e Teoria del caos La teoria del caos ha messo in luce come possa essere vana la pretesa di una conoscenza completa della natura basata su modelli di spiegazione riduzionisti e ha suggerito una via differente tramite una ricerca aperta che tenga in maggiore conto tutti gli elementi che intervengono in un fenomeno.

11 Cos è un attrattore In matematica, è un insieme verso il quale evolve un sistema dinamico dopo un tempo sufficientemente lungo. Dal punto di vista geometrico un attrattore può essere un punto, una curva o un insieme più complicato, dotato di struttura frattale e noto con il nome di ATTRATTORE STRANO. La descrizione degli attrattori dei sistemi dinamici caotici è stata uno dei successi della teoria del caos. Uno dei primi Attrattori Strani che siano mai stati identificati è l attrattore di Lorenz, caratterizzato dalla sua tipica forma a farfalla

12 Chi era Edward Lorenz Edward Lorenz, scomparso di recente, era il meteorologo considerato il padre della teoria del caos e di tecniche tuttora usate da chi prevede che tempo farà. Nel 1963, mentre si dedicava a studi di meteorologia nella speranza di poter trovare un sistema che potesse ben modellizzare le correnti convettive presenti nell atmosfera, scoprì l attrattore caratterizzato dalla sua tipica forma a farfalla. Lorenz, 90 anni, viveva a Cambridge in Massachusetts e aveva illustrato la sua teoria con il celebre paragone dell'«effetto farfalla»: «Può una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?», per dire che a volte da minuscoli cambiamenti derivano conseguenze colossali. Tenne così a battesimo la «teoria del caos», nata inizialmente come branca della matematica grazie al lavoro di Lorenz. Con il suo computer non poteva elaborare una simulazione realistica del comportamento dell'atmosfera ma le sequenze di numeri che la sua macchina stampava affascinavano, con la loro imprevedibilità, gli altri meteorologi del Mit. Per qualche oscura ragione nulla accadeva mai due volte nello stesso modo: le ripetizioni non erano mai del tutto esatte, c'erano dei modelli ricorrenti ma con disturbi. Un disordine ordinato. Da qui l'intuizione della teoria del caos.

13 L effetto farfalla Con il nome di "Effetto Farfalla", dovuto a Lorenz, si indica il concetto molto più tecnico della sensibilità alle condizione iniziali, questa frase deriva dall'idea che il battito di ali di una farfalla, un piccolo cambiamento nelle condizioni iniziali del sistema, può causare un piccolissimo cambiamento nell'atmosfera che può ripercuotersi su larga scala nell'insorgere o meno di un tornado. In genere i sistemi dinamici vengono classificati in base al comportamento da essi descritto tramite l'uso della nozione di attrattore, che rappresenta la configurazione di equilibrio verso cui il sistema tende. Infatti in Matematica un attrattore è definito come un insieme verso il quale evolve un sistema dinamico dopo un tempo sufficientemente lungo. La variazione dei parametri di controllo di un sistema dinamico influisce fortemente sul suo comportamento. Per determinati valori dei parametri un sistema può manifestare degli eventi, noti come biforcazioni, che rappresentano delle situazioni in cui il comportamento del sistema cambia radicalmente.

14 Le proprietà che caratterizzano i sistemi caotici 1. Sensibilità alle condizioni iniziali 2. Il sistema non evolve verso l'infinito 3. Evoluzione secondo attrattori strani 4. Mostrare diverse strade verso il caos La sensibilità alle condizioni iniziali rende impossibile prevedere il comportamento che un sistema caotico avrà dopo un intervallo di tempo anche piuttosto breve. Infatti, nel caso di un sistema non lineare, un piccolo errore nella misura delle condizioni iniziali, oppure una lieve modifica (ad esempio un arrotondamento durante il calcolo), può comportare nel tempo un radicale cambiamento dell'evoluzione del sistema. La sensibilità alle condizioni iniziali pone vincoli molto stretti alla prevedibilità dello stato futuro del sistema, poiché la previsione dipende dall' accuratezza con cui si è in grado di misurare le condizioni iniziali. La sensibilità alle condizioni iniziali di un sistema dinamico determina che delle variazioni molto piccole nelle condizioni iniziali portino il sistema ad evolvere in maniera estremamente diversa. Da ciò deriva, ad esempio, che due punti inizialmente molto vicini possono seguire due differenti traiettorie nello spazio delle fasi che, dopo un tempo sufficientemente lungo, possono svilupparsi anche in maniera estremamente diversa.

15 La teoria delle biforcazioni Consiste nello studio matematico di come avviene la trasformazione che porta dall'esistenza di una unica soluzione ad un dato problema all'esistenza di due o più soluzioni contemporanee. Le biforcazioni si manifestano quando una piccola variazione dei parametri di controllo del sistema causa un improvviso cambiamento qualitativo nel comportamento del sistema. Nel grafico, i quadrati in blu rappresentano gli stati iniziali del sistema, i cerchi neri rappresentano i punti di equilibrio.

16 Un particolare circuito elettrico Il circuito di Chua il più semplice circuito elettronico che mostra il caos, o meglio, il fenomeno delle biforcazioni, come verificato in numerose analisi di laboratorio, simulazioni al computer e rigorose analisi matematiche. Esso può essere rappresentato tramite un modello matematico caratterizzato da sei diversi parametri di controllo. Chi è Leon Chua È un professore di ingegneria elettrica e Computer Science in Berkeley, Università della California, dal È il pioniere degli studi sul caos e sui circuiti non lineari e coordina la diffusione della conoscenza del circuito che mostra il caos nelle scuole superiori.

17 Strade verso il caos Per strada verso il caos si intende quando il punto di equilibrio iniziale varia in funzione del parametro di controllo fino a quando, per un dato valore, comincia a perdere di stabilità ed emerge al suo posto un ciclo limite. Variando ulteriormente il parametro di controllo il ciclo limite comincia a perdere la stabilità facendo emergere un ciclo con il periodo raddoppiato. L ulteriore modifica del parametro porta il sistema ad evolvere secondo dei cicli limite di periodo crescente in cui ognuno è il doppio del precedente. Il vertiginoso aumento del periodo dei cicli limite determina l insorgere di dinamiche caotiche. Punto Ciclo limite Spirale Double scroll

18 I passi necessari alla costruzione del circuito di Chua Per la prima volta gli alunni della nostra Scuola si sono cimentati nella costruzione di un circuito elettronico e, attraverso un software che simula un oscilloscopio, hanno visualizzato il segnale di uscita da tale circuito, segnale, appunto, caotico. Agli studenti sono stati forniti tutti i materiali elettrici ed elettronici necessari alla costruzione del circuito. Fase preparatoria di illustrazione dei passi per la costruzione del circuito, spiegazione dello schema circuitale e degli elementi che lo compongono.

19 Fase di sperimentazione, manipolazione dei componenti e costruzione del circuito da parte degli studenti

20 Fase di controllo e visualizzazione del comportamento caotico dei circuiti costruiti

21 La fase della simulazione Richiamando alla mente degli alunni le immagini degli attrattori, si è spiegato loro che sarebbe stato difficile o impossibile ricavare un ugual numero di immagini dal circuito fisico. Sarebbe necessario infatti variare, gradualmente e impercettibilmente, il valore di ciascun componente costituente il circuito, e non si sarebbe neanche sicuri di ottenere esattamente gli stessi risultati. Ciò che si fa dunque nella simulazione è elaborare un modello matematico, adimensionale, del sistema fisico e processare tale modello attraverso un calcolatore. Si realizza quindi un astrazione: dal circuito fisico ai numeri in uscita da un software.

22 Il caos visto utilizzando il computer Utilizzando il computer si possono esplorare fenomeni difficili o impossibili da vedere nel mondo reale che si manifestano solo in specifiche circostanze. A questo scopo, è stato implementato un software ( che permette agli utenti di riprodurre le ricorrenze prodotte dall oscillatore di Chua. La proprietà più interessante del software è data dalla possibilità di simulare interattivamente il comportamento dei sistemi dinamici. In pochi minuti, si può acquisire un idea di base sulla teoria del caos ed esplorare come il comportamento e i modelli degli attrattori varino attraverso la modifica dei parametri di controllo.

23 I ragazzi durante la fase di utilizzo dell applicazione per la simulazione. E stata introdotta ai ragazzi una presentazione Microsoft PowerPoint, contenente una guida per portare rapidamente ciascuno a esplorare i circa 150 modelli differenti,prodotti dalle equazioni che rappresentano il circuito di Chua e generare un infinita varietà di attrattori sperimentando l importanza della variazione dei parametri di controllo. I ragazzi hanno visualizzato gli attrattori su un supporto tridimensionale, li hanno esaminati da diversi punti di vista, hanno giocato con i colori e lo spessore delle linee e hanno esplorato diverse strade verso il caos.

24 Galleria di attrattori realizzati dai ragazzi utilizzando l applicazione per la simulazione.

25 Come si realizza la musica da sistemi a comportamento caotico. Principianti e musicisti professionisti possono generare musica e suoni utilizzando il modello matematico che rappresenta il circuito di Chua. Fase introduttiva: componenti e architetture

26 Come produrre le musiche generative dal sistema adimensionale a comportamento caotico L applicazione utilizzata per creare musiche e suoni è stata quella già utilizzata per creare le immagini degli attrattori.

27 Sperimentazione della prima strada verso il caos, che conduce all attrattore double scroll. Partendo dall attrattore 1, attraverso la modifica di un determinato parametro si riescono a visualizzare e ascoltare: il punto fisso, il ciclo limite, la spirale di Chua e, infine, il double scroll. In modo del tutto analogo a quanto visualizzato e ascoltato dal circuito fisico di Chua, (immagini e suoni sono stati, infatti, verificati personalmente dai ragazzi), anche attraverso il software di simulazione è stato possibile ripercorrere una delle strade verso il caos.

28 La mappa di biforcazione Il percorso della prima strada verso il caos è stato contestualizzato attraverso la mappa di biforcazione, mediante la quale si è fatto notare ai ragazzi quali sono i punti di passaggio dei vari stadi della strada verso il caos. Agli alunni si è chiesto di ripercorrere la strada verso il caos, per gli specificati valori dei parametri, salvando immagini e suoni relativi. Successivamente è stato chiesto di continuare nell azione intrapresa di creazione di nuovi attrattori, accompagnando però, stavolta, le immagine alla produzione dei relativi file musicali.

29 I ragazzi hanno ben compreso quanto loro richiesto sulla strada verso il caos.

30 Immagini di nuovi attrattori e suoni creati dai ragazzi.

31 Fase di ascolto e di sperimentazione di brani prodotti da musica generativa Attraverso un processo di sintesi sonora è possibile produrre suoni dall oscillatore di Chua e la generazione può essere controllata tramite una tastiera midi. Due momenti della sperimentazione musicale

32 I test sono stati impegnativi e strutturati in modo da richiamare visivamente alla memoria quanto visto durante tutto il corso. Le domande, con risposta multipla, sono state affiancate da immagini, infine, per la verifica sulla parte musicale è stato condotto un esperimento. La verifica finale Agli studenti sono stati sottoposti quattro stimoli sonori, ciascuno per una specifica tappa della prima strada verso il caos, da riconoscere e associare alla relativa immagine.

33 Ultima tappa significativa della sperimentazione: ripetere la costruzione del circuito di Chua. A distanza di tempo i ragazzi, non solo hanno mostrato accresciuto interesse per la manipolazione, ma hanno anche proceduto con un estrema velocità nella costruzione del circuito, eseguendo il riconoscimento e l inserimento dei componenti in modo sicuro e rapido. Un risultato rilevante, da un punto di vista scientifico, è stato constatare come i ragazzi abbiano abbassato i tempi per la costruzione del circuito, riuscendo anche a completarlo in pochi minuti.

34 Un prodotto finale fruibile I ragazzi si sono impegnati a realizzare un attrattore da utilizzare come logo della Scuola. La scelta è stata attuata fra questi, opportunamente modificati con un programma di grafica Risultato finale

noiosa e difficile, ma che può essere compresa e apprezzata anche tramite i suoi aspetti ludici e creativi. Le metodologie educative Di tipo hands-on

noiosa e difficile, ma che può essere compresa e apprezzata anche tramite i suoi aspetti ludici e creativi. Le metodologie educative Di tipo hands-on IL CAOS A SCUOLA Obiettivi del progetto - Avvicinare i giovani al mondo del sapere scientifico. - Guidare i giovanissimi alla comprensione di argomenti scientifici di solito patrimonio di specialisti.

Dettagli

Che cos'è il caos? Caos Dove comincia il caos si arresta la scienza classica (1987) L'aspetto irregolare della natura sono stati dei veri rompicapo

Che cos'è il caos? Caos Dove comincia il caos si arresta la scienza classica (1987) L'aspetto irregolare della natura sono stati dei veri rompicapo Poincarè nel 1903 afferma che : una causa piccolissima che sfugga alla nostra attenzione determina un effetto considerevole che non possiamo mancare di vedere, e allora diciamo che l'effetto è dovuto al

Dettagli

Che cos'è il caos? Caos Dove comincia il caos si arresta la scienza classica (1987) L'aspetto irregolare della natura sono stati dei veri rompicapo

Che cos'è il caos? Caos Dove comincia il caos si arresta la scienza classica (1987) L'aspetto irregolare della natura sono stati dei veri rompicapo Che cos'è il caos? Che cos'è il caos? Poincarè nel 1903 afferma che : una causa piccolissima che sfugga alla nostra attenzione determina un effetto considerevole che non possiamo mancare di vedere, e allora

Dettagli

Tecnologie per la mente. Laboratorio di Psicologia e Scienze Cognitive

Tecnologie per la mente. Laboratorio di Psicologia e Scienze Cognitive Tecnologie per la mente Laboratorio di Psicologia e Scienze Cognitive Il Laboratorio afferisce al Dipartimento di Linguistica dell Università della Calabria, diretto dalla Prof.ssa Eleonora Bilotta, è

Dettagli

Prodo3o realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scien0fico

Prodo3o realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scien0fico Prodo3o realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scien0fico LA SEZIONE AUREA IN CLASSE I numeri e la geometria CLASSI 3 - Scuola

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE MUSICA

CURRICOLO VERTICALE MUSICA ISTITUTO COMPRENSIVO ITALO CALVINO GALLIATE Scuola Primaria CURRICOLO VERTICALE MUSICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI MINIMI

Dettagli

Caos deterministicoil sistema di Lorenz - La mappa di Henon

Caos deterministicoil sistema di Lorenz - La mappa di Henon Caos deterministico Il sistema di Lorenz - La mappa di Henon Attrattori - Diagrammi di biforcazione - Sensibile dipendenza dalle condizioni iniziali Liceo Scientifico A.Einstein http://www.webalice.it/fernando.dangelo1/pls09.htm

Dettagli

Competenza di cittadinanza: COMPETENZA DIGITALE. Competenze specifiche

Competenza di cittadinanza: COMPETENZA DIGITALE. Competenze specifiche Competenza di cittadinanza: COMPETENZA DIGITALE Competenze specifiche Liceo Classico Liceo linguistico Liceo delle scienze umane Liceo delle scienze umane Economico-sociale Liceo scientifico Liceo scientifico

Dettagli

PROGETTO DI PLESSO SCUOLA PRIMARIA G.RODARI Anno scolastico 2016/17

PROGETTO DI PLESSO SCUOLA PRIMARIA G.RODARI Anno scolastico 2016/17 PROGETTO DI PLESSO SCUOLA PRIMARIA G.RODARI Anno scolastico 2016/17 Progetto di Plesso a carattere interdisciplinare che vedrà la realizzazione di Laboratori artistico- espressivi a classi aperte oltre

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE DISCIPLINA: MUSICA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE DISCIPLINA: MUSICA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE DISCIPLINA: MUSICA OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO Promuovere lo sviluppo armonico della personalità in ogni direzione ( etica, religiosa, sociale, intellettuale,

Dettagli

1 Laboratorio Artistico. Quaderno didattico Questo lavoro è il tentativo di rendere la pratica dell insegnamento e dell apprendimento un terreno comune a docenti e studenti a partire dalle esperienze didattiche

Dettagli

Istituto Comprensivo

Istituto Comprensivo CLASSE I - SCUOLA PRIMARIA ESPLORARE IL MONDO Distinguere e descrivere con le parole, rappresentare con i disegni e gli elementi del mondo artificiale sapendoli individuare e collocare nei diversi contesti.

Dettagli

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet Simulazione D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/ Introduzione Per valutare le prestazioni di un sistema esistono due approcci sostanzialmente differenti Analisi si basa

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CORTE FRANCA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CORTE FRANCA ISTITUTO COMPRENSIVO DI CORTE FRANCA CURRICOLO DI MUSICA CONDIVISIONI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA Finalità Sviluppare la capacità critica ed espressiva in modo creativo e personale. Competenze trasversali

Dettagli

Elementi di Teoria degli Errori

Elementi di Teoria degli Errori 1 Elementi di Teoria degli Errori Corso di Esperimentazioni di Fisica I Laurea triennale in Astronomia Queste dispense sono state elaborate utilizzando diverso materiale didattico disponibile in letteratura.

Dettagli

Caos: comportamento aperiodico duraturo nel tempo delle traiettorie di un sistema deterministico che presenta dipendenza sensibile dalle condizioni

Caos: comportamento aperiodico duraturo nel tempo delle traiettorie di un sistema deterministico che presenta dipendenza sensibile dalle condizioni Circuito di Chua 1 Caos: comportamento aperiodico duraturo nel tempo delle traiettorie di un sistema deterministico che presenta dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali per le quali non raggiungono

Dettagli

Math_Vita 2-3 è il nome che abbiamo dato al microorganismo della ricerca matematicobiologica, che il dott Marco Confalonieri ci ha commissionato, una

Math_Vita 2-3 è il nome che abbiamo dato al microorganismo della ricerca matematicobiologica, che il dott Marco Confalonieri ci ha commissionato, una Math_Vita 2-3 è il nome che abbiamo dato al microorganismo della ricerca matematicobiologica, che il dott Marco Confalonieri ci ha commissionato, una ricerca finalizzata alla costruzione del modello matematico

Dettagli

DISCIPLINA MUSICA CLASSE 5^ CONOSCENZE Conosce la fonte sonora, i parametri del suono: timbro, intensità, altezza e durata.

DISCIPLINA MUSICA CLASSE 5^ CONOSCENZE Conosce la fonte sonora, i parametri del suono: timbro, intensità, altezza e durata. DISCIPLINA MUSICA CLASSE 5^ 1. L alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. E. Rappresentare gli elementi basilari di

Dettagli

Tassellazioni del piano

Tassellazioni del piano Tassellazioni del piano Livello scolare: 1 biennio Abilità interessate Individuare e riconoscere proprietà di figure del piano e dello spazio. Individuare proprietà invarianti per isometrie nel piano.

Dettagli

IV Liceo Artistico Statale A.Caravillani. Anno Scolastico 2019/2020. Programmazione Didattica. Fisica. Classe III sez. F

IV Liceo Artistico Statale A.Caravillani. Anno Scolastico 2019/2020. Programmazione Didattica. Fisica. Classe III sez. F IV Liceo Artistico Statale A.Caravillani Anno Scolastico 2019/2020 Programmazione Didattica Fisica Classe III sez. F Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Titolo Le grandezze fisiche e la misura Il moto

Dettagli

MATEMATICA CLASSE V D SSS DOCENTE: PASSALACQUA LORENA A.S

MATEMATICA CLASSE V D SSS DOCENTE: PASSALACQUA LORENA A.S MATEMATICA CLASSE V D SSS DOCENTE: PASSALACQUA LORENA A.S 2018-19 CLASSE: V Modulo n : 1 TITOLO: COMPLETAMENTO DELLO STUDIO DI FUNZIONE PERIODO: SETTEMBRE NOVEMBRE DEFINIZIONE DEI PREREQUISITI: Concetto

Dettagli

IL PENSIERO COMPUTAZIONALE

IL PENSIERO COMPUTAZIONALE IL PENSIERO COMPUTAZIONALE Il concetto di pensiero computazionale è stato introdotto per la prima volta da Seymour Papert nel 1996 parlando di LOGO, il linguaggio di programmazione da lui sviluppato al

Dettagli

La Matematica: argomenti, scopi e metodi della disciplina

La Matematica: argomenti, scopi e metodi della disciplina La Matematica: argomenti, scopi e metodi della disciplina A COSA SERVE LA MATEMATICA? Questa è una domanda che spesso gli studenti si pongono. ssibili risposte: La matematica di base costituisce per tutti

Dettagli

1. Classificazione dei sistemi e dei modelli

1. Classificazione dei sistemi e dei modelli 1. Classificazione dei sistemi e dei modelli Carla Seatzu, 1 Marzo 2008 La teoria dei sistemi e del controllo si è sempre tradizionalmente occupata dei sistemi a variabili continue modellati da equazioni

Dettagli

Parte 1: tipi primitivi e istruzioni C

Parte 1: tipi primitivi e istruzioni C Parte 1: tipi primitivi e istruzioni C Esercizio 1 Scrivere un programma che stampa la somma di una sequenza di N numeri inseriti dall utente. Esercizio 2 Scrivere un programma che stampa la somma di una

Dettagli

Informatica A. Allievi Gestionali A.A Nozioni di Base

Informatica A. Allievi Gestionali A.A Nozioni di Base Informatica A Allievi Gestionali A.A. 2015-16 Nozioni di Base Nell immaginario collettivo Ingegnere Meccanico 2 Nell immaginario collettivo Ingegnere Fisico/Matematico 3 Nell immaginario collettivo Ing.

Dettagli

Anno scolastico Materia Classe TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI

Anno scolastico Materia Classe TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI Anno scolastico Materia Classe 2013-2014 TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI 3 a 4 a B ITIS 1 TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI... 2 2 Classe 3 a

Dettagli

NUCLEO TEMATICO: 1) IL SUONO E L ASCOLTO

NUCLEO TEMATICO: 1) IL SUONO E L ASCOLTO ISTITUTO COMPRENSIVO ELISABETTA Betty PIERAZZO NOALE PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINA MUSICA E STRUMENTO MUSICALE DISCIPLINA: MUSICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NUCLEO TEMATICO:

Dettagli

16 settembre 2017 Cantalupa

16 settembre 2017 Cantalupa 16 settembre 2017 Cantalupa 16 settembre 2017 Cantalupa L imprevedibile viaggio matematico e storico che ci permette di portare l ombrello solo quando serve Gemma Gallino Matematica Matematica Talete 585

Dettagli

Simulazione dei dati

Simulazione dei dati Simulazione dei dati Scopo della simulazione Fasi della simulazione Generazione di numeri casuali Esempi Simulazione con Montecarlo 0 Scopo della simulazione Le distribuzioni di riferimento usate per determinare

Dettagli

Dott. ssa Serafina Corrado - Dirigente Scolastico Scuola Polo Regione Calabria MIUR

Dott. ssa Serafina Corrado - Dirigente Scolastico Scuola Polo Regione Calabria MIUR Musica scuola Polo: Crescendo a scuola di creatività La casa creativa del nostro essere e la ricerca di nuove strategie d insegnamento/apprendimento. Valorizzazione e riscoperta del patrimonio culturale

Dettagli

DOL G6 I anno. Vincenzo Caldarella. Relazione Finale dell Attività Progettuale. Nuove Tecnologie a Scuola:

DOL G6 I anno. Vincenzo Caldarella. Relazione Finale dell Attività Progettuale. Nuove Tecnologie a Scuola: DOL G6 I anno Vincenzo Caldarella Relazione Finale dell Attività Progettuale Nuove Tecnologie a Scuola: apprendere la Fisica con il software Algodoo 1. Descrizione di contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità,

Dettagli

Sceneggiare un unità di lavoro per la LIM (modello 1)

Sceneggiare un unità di lavoro per la LIM (modello 1) Sceneggiare un unità di lavoro per la LIM (modello 1) Nel format proposto, si richiede al corsista di descrivere la fase di ideazione e progettazione dell'unità, le risorse utilizzate ed il contesto in

Dettagli

PROGRAMMAZIONE MODULARE ANNUALE (A.S. 2016/2017)

PROGRAMMAZIONE MODULARE ANNUALE (A.S. 2016/2017) PROGRAMMAZIONE MODULARE ANNUALE (A.S. 2016/2017) Indirizzo: Elettrotecnica Disciplina: SISTEMI AUTOMATICI Classe: 3 Aes PROF. SCIARRA MAURIZIO (docente teorico) PROF. SAPORITO ETTORE (I.T.P.) Ore settimanali

Dettagli

Risoluzione di problemi ingegneristici con Excel

Risoluzione di problemi ingegneristici con Excel Risoluzione di problemi ingegneristici con Excel Problemi Ingegneristici Calcolare per via numerica le radici di un equazione Trovare l equazione che lega un set di dati ottenuti empiricamente (fitting

Dettagli

46. Modelli matematici

46. Modelli matematici Indice Definizione di modello Definizione di modello matematico Obiettivo del modello matematico Dati Esempi di modello esponenziale logistico Definizione di modello: Devoto Oli 1.L oggetto o il termine

Dettagli

MATEMATICA CLASSE I B

MATEMATICA CLASSE I B MATEMATICA CLASSE I B Manutenzione e Assistenza Tecnica AS 2017/2018 prof. Scano Francesco CLASSE: I Modulo n : 1 TITOLO: GLI INSIEMI NUMERICI PERIODO: SETTEMBRE OTTOBRE - NOVEMBRE DEFINIZIONE DEI PREREQUISITI:

Dettagli

SAPER ASCOLTARE CON ATTENZIONE SAPER ANALIZZARE/CONFRONTARE I SUONI IN RELAZIONE AI PRINCIPALI PARAMETRI

SAPER ASCOLTARE CON ATTENZIONE SAPER ANALIZZARE/CONFRONTARE I SUONI IN RELAZIONE AI PRINCIPALI PARAMETRI UAD N. 1 SAPER ASCOLTARE CON ATTENZIONE SAPER ANALIZZARE/CONFRONTARE I SUONI IN RELAZIONE AI PRINCIPALI PARAMETRI Riferimento OSA: 2-4(conoscenza) e D E F- G (abilità) Il silenzio e il suono. Suono e rumore

Dettagli

UNITA DI APPRENDIMENTO: periodo di svolgimento da SETTEMBRE A NOVEMBRE. Classi I Scuola Secondaria I Grado

UNITA DI APPRENDIMENTO: periodo di svolgimento da SETTEMBRE A NOVEMBRE. Classi I Scuola Secondaria I Grado UNITA DI APPRENDIMENTO: periodo di svolgimento da SETTEMBRE A NOVEMBRE Classi I Scuola Secondaria I Grado Titolo UDA: Motivazione della proposta (sintetica descrizione) Competenza disciplinare di riferimento

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2017/2018 Programmazione delle attività educativo didattiche SCUOLA PRIMARIA Disciplina MUSICA CLASSE: PRIMA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA CONOSCENZE L alunno

Dettagli

LA BELLEZZA IN TUTTE LE FORME: L ARTE delle forme e dei segni, l arte in gioco TUTTO L ANNO. Bambini anni TEMPI DESTINATARI

LA BELLEZZA IN TUTTE LE FORME: L ARTE delle forme e dei segni, l arte in gioco TUTTO L ANNO. Bambini anni TEMPI DESTINATARI TITOLO UDA LA BELLEZZA IN TUTTE LE FORME: L ARTE delle forme e dei segni, l arte in gioco COMPITO IN SITUAZIONE Accompagnare i bambini nel loro cammino evolutivo alla scoperta del corpo, delle forme, spazio

Dettagli

Istituto Comprensivo Statale G. Zavalloni Via Capri Riccione Telefono: PROGETTAZIONE ANNUALE DI MUSICA

Istituto Comprensivo Statale G. Zavalloni Via Capri Riccione Telefono: PROGETTAZIONE ANNUALE DI MUSICA Istituto Comprensivo Statale G. Zavalloni Via Capri 8 47838 Riccione Telefono: 0541-606256 PROGETTAZIONE ANNUALE DI MUSICA TRAGUARDI DI COMPETENZA al termine della SCUOLA DELL'INFANZIA Il bambino rappresenta

Dettagli

CURRICOLO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA INE CLASSE TERZA

CURRICOLO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA INE CLASSE TERZA CURRICOLO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA INE CLASSE TERZA Nuclei tematici Vedere e osservare Traguardi per lo sviluppo della competenza L alunno riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi

Dettagli

I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione.

I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione. I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione. Inoltre, è utile che il facilitatore abbia alcune competenze fondamentali,

Dettagli

PIANO DI LAVORO. Classi prime. Anno scolastico CORSI QUINQUENNALI

PIANO DI LAVORO. Classi prime. Anno scolastico CORSI QUINQUENNALI M i n i s t e r o d e l l a P u b b l i c a I s t r u z i o n e I.P.S.I.A. L. Cremona Piazza Marconi, 6-27100 Pavia Tel: 0382 469271 Fax: 0382 460992 Email uffici: ipsia telnetwork.it Anno scolastico 2012-2013

Dettagli

Classi Prime Obiettivi ( Indicaz. 2012 ) Competenze Abilità Contenuti -Riconoscere e classificare gli elementi del linguaggio

Classi Prime Obiettivi ( Indicaz. 2012 ) Competenze Abilità Contenuti -Riconoscere e classificare gli elementi del linguaggio Istituto Scolastico Comprensivo Matteucci FAENZA Scuola Secondaria di Primo Grado Cova-Lanzoni Disciplina : MUSICA Adeguamento degli obiettivi generali della disciplina alle Nuove Indicazioni Nazionali

Dettagli

DISCIPLINA MUSICA CLASSE 2^

DISCIPLINA MUSICA CLASSE 2^ DISCIPLINA MUSICA CLASSE 2^ 1. L alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. E. Rappresentare gli elementi basilari di

Dettagli

PIANO DI LAVORO Anno Scolastico 2018/2019

PIANO DI LAVORO Anno Scolastico 2018/2019 Istituto d Istruzione Superiore Veronese- Marconi Chioggia (Ve) PIANO DI LAVORO Anno Scolastico 2018/2019 Disciplina: FISICA Classe 4 B Indirizzo: Scienze Umane Insegnante: Agatea Valeria SITUAZIONE INIZIALE

Dettagli

MUSICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA CURRICOLO DISCIPLINARE PER COMPETENZE. Disciplina

MUSICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA CURRICOLO DISCIPLINARE PER COMPETENZE. Disciplina SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA Disciplina Competenza Europea: MUSICA Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l importanza dell espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un ampia varietà

Dettagli

CALCOLO INTEGRALE: L INTEGRALE DEFINITO

CALCOLO INTEGRALE: L INTEGRALE DEFINITO ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E FONDAMENTI DI BIOSTATISTICA CALCOLO INTEGRALE: L INTEGRALE DEFINITO A. A. 2013-2014 1 IL PROBLEMA DELL AREA Determinare l area della regione S di piano compresa tra il grafico

Dettagli

Istituto Secondario Superiore Statale "Mazzini-Da Vinci" - Savona. Programma di inizio anno. Classe: 5C. Anno scolastico: 2017/2018. Firma:...

Istituto Secondario Superiore Statale Mazzini-Da Vinci - Savona. Programma di inizio anno. Classe: 5C. Anno scolastico: 2017/2018. Firma:... Istituto Secondario Superiore Statale "Mazzini-Da Vinci" - Savona Programma di inizio anno Classe: 5C Docente: Alice Bottaro Materia: matematica Anno scolastico: 2017/2018 Data: 4 novembre 2017 Firma:...

Dettagli

Liceo Classico Statale Dante Alighieri

Liceo Classico Statale Dante Alighieri Liceo Classico Statale Dante Alighieri via E. Q. Visconti, 13 - ROMA - PIANO ANNUALE DI LAVORO Anno scolastico 2015/16 Docente: Cristina Zeni Disciplina: MATEMATICA Classe: 4C Ore settimanali: 2 1. ANALISI

Dettagli

Il Metodo Scientifico

Il Metodo Scientifico Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato

Dettagli

Periodi di svolgimento periodo I II III IV. novembre gennaio. marzo maggio verifica finale fine novembre fine gennaio fine marzo fine maggio

Periodi di svolgimento periodo I II III IV. novembre gennaio. marzo maggio verifica finale fine novembre fine gennaio fine marzo fine maggio FILE 0-A Linee guida Par. 4 PIANO DELLE UNITA DI APPRENDIMENTO Indirizzo: Servizi Socio Sanitari Articolazione Livello Classe: Primo biennio Disciplina: Metodologie operative Periodi di svolgimento periodo

Dettagli

GIOCO DELL ACQUA. Percorso d Italiano Lingua per lo Studio, attività per una didattica inclusiva e plurilivello.

GIOCO DELL ACQUA. Percorso d Italiano Lingua per lo Studio, attività per una didattica inclusiva e plurilivello. GIOCO DELL ACQUA Percorso d Italiano Lingua per lo Studio, attività per una didattica inclusiva e plurilivello. IL GIOCO DELL ACQUA Percorso svolto presso la scuola secondaria di primo grado D.Alighieri

Dettagli

A. S. 2012/2013 Asse: LINGUAGGI NON VERBALI Area disciplinare: AREA LINGUISTICO- ARTISTICO- ESPRESSIVA

A. S. 2012/2013 Asse: LINGUAGGI NON VERBALI Area disciplinare: AREA LINGUISTICO- ARTISTICO- ESPRESSIVA A. S. 2012/2013 Area disciplinare: AREA LINGUISTICO- ARTISTICO- ESPRESSIVA Disciplina : MUSICA Classe prima COMPETEN ZE PRENDER COSCIENZA DEI SUONI OB. APPRENDIMENTO CONOSCENZE METODOLOGIA ATTIVITA' VERIFICHE

Dettagli

Leggere e scrivere matematica, fisica e scienze indagando in laboratorio e con le tecnologie digitali IPRASE. Rovereto, 4 settembre 2015 Elvira Zuin

Leggere e scrivere matematica, fisica e scienze indagando in laboratorio e con le tecnologie digitali IPRASE. Rovereto, 4 settembre 2015 Elvira Zuin Leggere e scrivere matematica, fisica e scienze indagando in laboratorio e con le tecnologie digitali IPRASE Rovereto, 4 settembre 2015 Elvira Zuin Obiettivi del progetto realizzare e monitorare azioni

Dettagli

FISICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE CLASSE: 1 B SETTORE: IPSIA INDIRIZZO: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA OPERATORE MECCANICO

FISICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE CLASSE: 1 B SETTORE: IPSIA INDIRIZZO: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA OPERATORE MECCANICO FISICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2016-2017 INSEGNANTE: FERRANTE Antonio CLASSE: 1 B SETTORE: IPSIA INDIRIZZO: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA OPERATORE MECCANICO FINALITA DELLA DISCIPLINA

Dettagli

Università degli Studi della Repubblica di San Marino Corso di laurea triennale in Design. Anno Accademico 2016/17. I anno primo semestre

Università degli Studi della Repubblica di San Marino Corso di laurea triennale in Design. Anno Accademico 2016/17. I anno primo semestre Università degli Studi della Repubblica di San Marino Corso di laurea triennale in Design Anno Accademico 2016/17 I anno primo semestre LABORATORIO DI DISEGNO PER IL PROGETTO lo studente acquisisce, attraverso

Dettagli

Curricolo Verticale Scuola Primaria - Istituto Comprensivo Statale Via Libertà San Donato Milanese (MI) CLASSE PRIMA

Curricolo Verticale Scuola Primaria - Istituto Comprensivo Statale Via Libertà San Donato Milanese (MI) CLASSE PRIMA D C B A CLASSE PRIMA TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI di apprendimento CONTENUTI al termine della classe 5 a L ALUNNO ESPLORA, DISCRIMINA ED ELABORA EVENTI SONORI DAL PUNTO DI VISTA

Dettagli

Apprendimento intervallato Scuola Primaria Pio Di Meo Classi seconde a.s. 2017/18 IC 1 CASSINO

Apprendimento intervallato Scuola Primaria Pio Di Meo Classi seconde a.s. 2017/18 IC 1 CASSINO Apprendimento intervallato Scuola Primaria Pio Di Meo Classi seconde a.s. 2017/18 IC 1 CASSINO Perchè l intervallato? Per sviluppare un metodo che permetta di utilizzare in modo più efciente il tempo del

Dettagli

Ref. Prof.ri TIC e Informatica e Laboratorio A PRESENTAZIONE. Tecnologia dell informazione e della comunicazione ALTRI SOGGETTI COINVOLTI

Ref. Prof.ri TIC e Informatica e Laboratorio A PRESENTAZIONE. Tecnologia dell informazione e della comunicazione ALTRI SOGGETTI COINVOLTI UNITÀ DI APPRENDIMENTO TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE Ref. Prof.ri TIC e Informatica e Laboratorio A.S. 2015-2016 TITOLO PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI (POWERPOINT) COD 01/02 A PRESENTAZIONE

Dettagli

Mantenere giovane il cervello: interventi di potenziamento cognitivo Spunti utili per lo psicologo. Elena Cavallini Università degli Studi di Pavia

Mantenere giovane il cervello: interventi di potenziamento cognitivo Spunti utili per lo psicologo. Elena Cavallini Università degli Studi di Pavia Mantenere giovane il cervello: interventi di potenziamento cognitivo Spunti utili per lo psicologo Elena Cavallini Università degli Studi di Pavia Cambiamenti Come cambia la memoria nell invecchiamento

Dettagli

Fondazione dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania. Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania

Fondazione dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania. Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania Corso della durata di 12 ore Verranno rilasciati n 12 Crediti Formativi Professionali (CFP) INTRODUZIONE: Il corso è strutturato in un modulo di 12 ore (3 lezioni da 4h/cad) compreso il Test finale di

Dettagli

Introduzione. Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006. Francesca Mazzia. Dipartimento di Matematica Università di Bari.

Introduzione. Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006. Francesca Mazzia. Dipartimento di Matematica Università di Bari. Introduzione Corso di Tecniche di Simulazione, a.a. 2005/2006 Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari 6 Marzo 2006 Francesca Mazzia (Univ. Bari) Introduzione 6/03/2006 1 / 23 Introduzione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CORTE FRANCA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CORTE FRANCA ISTITUTO COMPRENSIVO DI CORTE FRANCA CURRICOLO DI MUSICA CONDIVISIONI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA Finalità Sviluppare la capacità critica ed espressiva in modo creativo e personale. Competenze trasversali

Dettagli

LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO SPERIMENTALE MICHELANGELO INDIRIZZO (SOLO TRIENNIO):

LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO SPERIMENTALE MICHELANGELO INDIRIZZO (SOLO TRIENNIO): MATERIA: LABORATORIO DOCENTE: ROTA CARMELO CLASSE 1B A.S. 2015/2016 CORSO: X ORDINAMENTALE DIURNO SERALE FINALITA RAGGIUNTE SPERIMENTALE MICHELANGELO INDIRIZZO (SOLO TRIENNIO): Hanno maturato una motivazione

Dettagli

Programmazione Didattica Disciplinare Annuale SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STRUMENTO MUSICALE

Programmazione Didattica Disciplinare Annuale SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STRUMENTO MUSICALE con sedi staccate in CASTIGLIONE COSENTINO Programmazione Didattica Disciplinare Annuale SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STRUMENTO MUSICALE Classe Prima Strumento musicale Profilo dello studente Le sue

Dettagli

Uso di mediatori attivi, linguistici, analogici, simbolici e multimediali. Divisione della classe in gruppi omogenei ed eterogenei.

Uso di mediatori attivi, linguistici, analogici, simbolici e multimediali. Divisione della classe in gruppi omogenei ed eterogenei. MUSICA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE SECONDA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO STRATEGIE DIDATTICHE DESCRITTORI DEI LIVELLI DI COMPETENZA CONOSCENZE ABILITA LIVELLO E LIVELLO M LIVELLO B

Dettagli

Obiettivi di apprendimento

Obiettivi di apprendimento UNITA DI APPRENDIMENTO N. 1 Disciplina: MUSICA Utenti destinatari: CLASSI QUINTE Denominazione: I PARAMETRI DEL SUONO Competenze chiave europee Consapevolezza ed espressione culturale in ambito musicale

Dettagli

OBIETTIVI MINIMI SCUOLA SECONDARIA I GRADO

OBIETTIVI MINIMI SCUOLA SECONDARIA I GRADO OBIETTIVI MINIMI SCUOLA SECONDARIA I GRADO ITALIANO Ascoltare parlare Leggere e riflettere sulla lingua scrivere Classe 1 Ascoltare e ricavare le informazioni Leggere in modo comprensibile. Produrre testi

Dettagli

L approccio costruzionista attraverso la robotica educativa. Scritto da Roberto Orazi

L approccio costruzionista attraverso la robotica educativa. Scritto da Roberto Orazi La robotica educativa è un settore di ricerca che si ispira al paradigma costruttivista rielaborato in ottica più tecnologica, grazie alla teoria costruzionista, da Seymour Papert [1] considerato dai più

Dettagli

Grandezze fisiche e loro misura

Grandezze fisiche e loro misura Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e caratterizzati da entità o grandezze misurabili.

Dettagli

Dispensa sulla funzione gaussiana

Dispensa sulla funzione gaussiana Sapienza Università di Roma Dipartimento di Scienze di Base e Applicate per l Ingegneria Sezione di Matematica Dispensa sulla funzione gaussiana Paola Loreti e Cristina Pocci A. A. 011-01 1 Introduzione:

Dettagli

contenuti Percorsi di Formazione Teoria dei linguaggi maker lab Strumenti Multimediali e la Documentazione Digitale nelle Scuole

contenuti Percorsi di Formazione Teoria dei linguaggi maker lab Strumenti Multimediali e la Documentazione Digitale nelle Scuole Teoria dei linguaggi maker lab Strumenti Multimediali e la Documentazione Digitale nelle Scuole Percorsi di Formazione (Dedicati ad educatori, insegnanti di Nido e Scuola dell Infanzia, insegnanti di Scuola

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ITALIANO Scuola primaria A. Sabin - CLASSI PRIME - Anno scolastico 201 /201

PROGETTAZIONE ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ITALIANO Scuola primaria A. Sabin - CLASSI PRIME - Anno scolastico 201 /201 PROGETTAZIONE ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: ITALIANO Scuola primaria A. Sabin - CLASSI PRIME - Anno scolastico 201 /201 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ASCOLTO E PARLATO ABILITÀ

Dettagli

Presentazione con PowerPoint

Presentazione con PowerPoint Presentazione con PowerPoint L applicazione PowerPoint permette di creare documenti da mostrare su diapositive per presentazioni. Sarai facilitato nell utilizzo di PowerPoint perché molti pulsanti e molte

Dettagli

Anno scolastico 2016 / Piano di lavoro individuale. ITE Falcone e Borsellino. Classe: II ITE. Insegnante: DEGASPERI EMANUELA

Anno scolastico 2016 / Piano di lavoro individuale. ITE Falcone e Borsellino. Classe: II ITE. Insegnante: DEGASPERI EMANUELA Anno scolastico 2016 / 2017 Piano di lavoro individuale ITE Falcone e Borsellino Classe: II ITE Insegnante: DEGASPERI EMANUELA Materia: INFORMATICA ISS BRESSANONE-BRIXEN LICEO SCIENTIFICO - LICEO LINGUISTICO

Dettagli

Sistema : collezione di componenti (elementi, entità) interdipendenti che interagiscono fra loro in accordo a specifiche predefinite.

Sistema : collezione di componenti (elementi, entità) interdipendenti che interagiscono fra loro in accordo a specifiche predefinite. Sistema : collezione di componenti (elementi, entità) interdipendenti che interagiscono fra loro in accordo a specifiche predefinite. Studio, analisi del sistema al variare delle caratteristiche operative.

Dettagli

Istituto Comprensivo Rignano Incisa Valdarno CURRICOLO VERTICALE DI TECNOLOGIA

Istituto Comprensivo Rignano Incisa Valdarno CURRICOLO VERTICALE DI TECNOLOGIA Istituto Comprensivo Rignano Incisa Valdarno CURRICOLO VERTICALE DI TECNOLOGIA Nucleo tematico Il sé e l altro Sezione 3 anni scuola infanzia Muoversi con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che

Dettagli

1.3d: La Codifica Digitale dei Suoni

1.3d: La Codifica Digitale dei Suoni 1.3d: La Codifica Digitale dei Suoni 2 Bibliografia Curtin, 10.4 (vecchie edizioni) Curtin, 9.4 (nuova edizione) CR pag. 18-20 Questi lucidi 3 Il Suono Se pizzichiamo la corda di una chitarra ci accorgiamo

Dettagli

PARTE II: L informatica nelle Scienze

PARTE II: L informatica nelle Scienze PARTE II: L informatica nelle Scienze 1 Technology Tools/Resources Molti degli strumenti classici della biologia sono ora integrati con computer: Es: Microscopio Confocale - Inventato da Marvin Minsky

Dettagli

Classe IV A/B Scuola Primaria G. Marconi Castelfranco Emilia (MO) INSEGNANTE: Maria D Onofrio TIROCINANTE: Alfonsina Papa

Classe IV A/B Scuola Primaria G. Marconi Castelfranco Emilia (MO) INSEGNANTE: Maria D Onofrio TIROCINANTE: Alfonsina Papa Classe IV A/B Scuola Primaria G. Marconi Castelfranco Emilia (MO) INSEGNANTE: Maria D Onofrio TIROCINANTE: Alfonsina Papa OBIETTIVI SPECIFICI: Ricavare informazioni relative la scrittura egizia da documenti

Dettagli

Scomposizione di un polinomio

Scomposizione di un polinomio PERCORSI DIDATTICI di: Scomposizione di un polinomio Debora Impalà scuola: ITIS Grugliasco TORINO area tematica: Matematica pensato per: 14-16 anni scheda n : 1 L'U.D. che verrà sviluppata è inserita nel

Dettagli

SUPERIORE DI SAN DANIELE DEL FRIULI VINCENZO MANZINI CORSI DI STUDIO:

SUPERIORE DI SAN DANIELE DEL FRIULI VINCENZO MANZINI CORSI DI STUDIO: ISTITUTO STATALE di ISTRUZIONE SUPERIORE DI SAN DANIELE DEL FRIULI VINCENZO MANZINI CORSI DI STUDIO: Amministrazione, Finanza e Marketing/IGEA Costruzioni, Ambiente e Territorio/Geometri Liceo Linguistico/Linguistico

Dettagli

Progettazione curricolare di Musica Ambito Fruizione musicale

Progettazione curricolare di Musica Ambito Fruizione musicale Progettazione curricolare di Musica Ambito Fruizione musicale Dalle Indicazioni nazionali Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I grado Traguardi sviluppo delle competenze Sviluppare

Dettagli

La mappa logistica. di Claudio Cigognetti Lezioni d'autore

La mappa logistica. di Claudio Cigognetti Lezioni d'autore La mappa logistica di Claudio Cigognetti Lezioni d'autore Caos (Rai Scuola) VIDEO Caos (GeoScienze) VIDEO Un esempio semplice (I) Il problema matematico iniziale può essere considerato la risoluzione di

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI MUSICA CLASSI TERZA ANNO SCOLASTICO 2018/19

PROGRAMMAZIONE DI MUSICA CLASSI TERZA ANNO SCOLASTICO 2018/19 Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca Istituto Onnicomprensivo annesso al Convitto Nazionale C. Colombo Scuola primaria - scuole secondarie di I grado liceo scientifico Sede (uffici e scuole):

Dettagli

L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano. Maurizio Magarini MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014

L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano. Maurizio Magarini MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014 L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014 Sommario Introduzione. Il ruolo dei laboratori informatici nella didattica, formazione

Dettagli

W&E Championship di informatica. il gioco che certifica!

W&E Championship di informatica. il gioco che certifica! W&E Championship di informatica il gioco che certifica! Una sfida a squadre tra gli studenti delle scuole superiori, nata come un gioco ma che in 12 edizioni ha visto la partecipazione di 2127 studenti

Dettagli

STRADE AL CAOS. Sistemi parametrizzati. Cascata di raddoppi di periodo (cascata di Feigenbaum) Rottura di toro. Caos alla Shilnikov.

STRADE AL CAOS. Sistemi parametrizzati. Cascata di raddoppi di periodo (cascata di Feigenbaum) Rottura di toro. Caos alla Shilnikov. STRADE AL CAOS Sistemi parametrizzati Cascata di raddoppi di periodo (cascata di Feigenbaum) Rottura di toro Caos alla Shilnikov Intermittenza Crisi C. Piccardi e F. Dercole Politecnico di Milano ver.

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ COMPETENZE primaria(continua) CLASSE /I 1. L OSSERVAZIONE 2. LA PREVISIONE PRIMA / SECONDA

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ COMPETENZE primaria(continua) CLASSE /I 1. L OSSERVAZIONE 2. LA PREVISIONE PRIMA / SECONDA PRIMA / SECONDA 1.1 Vedere, osservare e sperimentare 1.2 Leggere e ricavare informazioni, da guide o istruzioni di montaggio; 1.3 Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni;

Dettagli

4. Matematica applicata all economia opzione

4. Matematica applicata all economia opzione V. Matematica e scienze sperimentali 171 4. Matematica applicata all economia opzione 4.1. Considerazioni generali 4.1.1. Scopi L opzione ha lo scopo di evidenziare il ruolo della matematica come strumento

Dettagli