WEB WEB WEB 3.0

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1 1 di 8 15/07/ :02 WEB WEB WEB 3.0 Introduzione Il termine WEB 2.0 di uso ormai comune indica "uno stato dell evoluzione del World Wide Web rispetto alla condizione precedente" [fonte: Wikipedia] Per capire, in estrema sintesi, l evoluzione e quindi il significato di questo termine dobbiamo iniziaredal WEB 1.0. Non che all inizio si chiamasse proprio così,il suffisso 1.0 è stato poi aggiunto a posteriori, per differenziare questa prima tipologia di Web rispetto alle evoluzioni successive. Il WEB 1.0 era caratterizzato dalla presenza di siti web statici: in pratica l utente poteva visitare i diversi siti web, navigare tra le pagine, leggerne i testi e fruirne i contenuti, passare da un sito a un altro tramite i link cioè tramite i collegamenti ipertestuali eventualmente presenti tra un sito e un altro. La ricerca di informazioni veniva effettuata grazie ai motori di ricerca che davano come risultati una serie di pagine/siti rispondenti a quanto cercato. L utente non poteva in alcun modo interagire con i contenuti dei siti: li doveva fruire così com erano. Da un punto di vista strettamente tecnologico, il WEB 2.0 non è caratterizzato da particolari innovazioni. Più semplicemente sono state messe insieme ed usate in modo diverso tecnologie in parte già esistenti e in parte nuove. Quello che maggiormente conta è che con il WEB 2.0 si passa da un web statico a un web dinamico e sociale: l utente non è più solo un semplice fruitore di contenuti, ma li crea direttamente (o contribuisce a crearli) e li condivide.

2 2 di 8 15/07/ :02 Introduzione Nel cosiddetto WEB 1.0, un piccolo numero di autori creava pagine web per un largo numero di lettori. Nel WEB 2.0 è entrato il concetto di comunità online tra utenti, distinte in base al tipo di mezzo di comunicazione adottato: uno a uno / a pochi ( o chat), uno a molti (blog, social network) molti a molti (wiki, rss). 1: 1: Pagina succesiva Cosa si intende per Web 2.0? Cosa si intende per Web 2.0? Scelta multipla Risposta 1: una versione del World Wide Web basata sul HTML5 e su linguaggi di programmazione (PHP, ASP.net ecc.) per la creazione di pagine e siti web Replica 1 Risposta 2: Replica 2 l'evoluzione del World Wide Web verso un sistema basato su contenuti/servizi generati e condivisi dagli utenti Brava/o! Risposta esatta Risposta 3: un'evoluzione del World Wide Web che permette alte velocità di connessione e la creazione più rapida delle pagine Web Replica 3 Risposta 4: una nuova versione di Internet basata su nuovi protocolli di comunicazione Replica 4

3 3 di 8 15/07/ :02 Servizi Web Blog Nel gergo di Internet, un blog è un diario in rete. Il termine blog è la contrazione di web log, ovvero "traccia su rete". Il blog permette a chiunque di creare facilmente un sito in cui pubblicare storie, informazioni e opinioni in completa autonomia. Blogger è colui che scrive e gestisce un blog, mentre l'insieme di tutti i blog viene detto blogosfera. Un blog è un sito web fatto con lo stesso stile di un diario dove le informazioni in genere sono organizzate in ordine cronologico. Un blog consiste dei seguenti componenti: Titolo, la testata di un post (articolo). Corpo, il contenuto del post. Permalink, l URL completa che permette di individuare un post Post Date, data e ora di pubblicazione di un post. Un blog include anche: Commenti Categorie e tags servono a catalogare le informazioni Trackback o pingback - segnalazione automatica dei links inseriti in altri siti che si referiscono al post pubblicato sul blog Le due piattaforme di blog online più utilizzate che consento di aprire un blog gratuitamente sono: Blogger - (proprietà di Google, piattaforma basata su software proprietario) Wordpress - ( proprietà di Automaticc, piattaforma basata su software libero scaricabile attraverso il sito 1: 1: All'interno di un Blog è possibile inserire un permalink,in quanto è: All'interno di un Blog è possibile inserire un permalink,in quanto è: Scelta multipla Risposta 1: un link diretto ad una risorsa del computer Replica 1 Risposta 2: un link per inviare una mail di risposta all'autore del post Replica 2

4 4 di 8 15/07/ :02 All'interno di un Blog è possibile inserire un permalink,in quanto è: Risposta 3: la definizione di un Uniform Resource Locator (URL) relativo ad un post di un Blog Replica 3 Risposta 4: un link per la cancellazione del post creato Replica 4 I servizi Web Gli RSS e i Podcast RSS è l'acronimo di Really Simple Syndication. È un formato basato su XML (sigla di extensible Markup Language) adatto alla diffusione di contenuti su Internet.Con gli RSS, o meglio con i feed RSS, è possibile infatti sapere quando un sito viene aggiornato senza andare sul sito stesso. I feed sono dei file generati automaticamente dalla maggiorparte dei siti web che possono essere letti automaticamente dai lettori di feed, i cosiddetti Feed Reader o aggregatori. Questi aggregatori permettono di monitorare tutti i siti e blog che si vogliono, l unica cosa da fare è sceglierne uno e poi iscriversi al blog / sito che ci interessa. Il lettore di feed sul web più utilizzato è google reader, ma recentemente google ha annunciato che da Luglio del 2013 questo servizio verrà chiuso. In questo momento una delle alternative più utilizzata a google reader è Un altro modo per leggere i feed rss è utilizzare un client di posta, per es. Mozilla Thunderbird, e leggere i nuovi articoli pubblicati nei siti a cui ci siamo iscritti drettamente attraverso il client di posta ( clicca qui per la guida su come impostare la ricezione dei feed Rss su Thunderbird). I Podcast funzionano con la stessa logica dei feed RSS, ma invece di testi e immagini, veniamo avvisati automaticamente della presenza di nuovi contenuti audio e video sul sito web di cui abbiamo sottoscritto il podcast. Per esempio andando nella pagina dedicata ai Podcast dei programmi di Radio 2

5 5 di 8 15/07/ :02 I servizi Web Gli RSS e i Podcast /dl/radio2/podcast.html è possibile sottoscrivere i feed dei diversi programmi attraverso il nostro lettore Rss. Ogni volta che sarà presente un nuovo podcast del feed che abbiamo sottoscritto verremo avvisati dal nostro lettore di feed. 1: 1: Cosa è un feed RSS Really Simple Syndication (RSS)? Cosa è un feed RSS Really Simple Syndication (RSS)? Scelta multipla Risposta 1: un software utilizzato per la creazione di blog all'interno di siti o di portali Web Replica 1 Risposta 2: Replica 2 un flusso di dati che utilizza uno dei formati più usati per la distribuzione di contenuti Web Brava/o! Risposta esatta: un flusso di dati che utilizza il formato XML per la distribuzione di contenuti Web Risposta 3: il protocollo di comunicazione utilizzato per la trasmissione di dati su Internet Replica 3 Web mashup Con il termine web mashup (mashup in inglese significa poltiglia) si indicano quei siti o applicazioni web di tipo ibrido, cioè che includono dinamicamente informazioni o contenuti provenienti da più fonti. Un mashup funziona prendendo i dati o i contenuti da siti terzi tramite API ((Interfaccia di Programmazione di un'applicazione ) o feed RSS, per mostrarli integrati all'interno di un altro sito / applicazione web. Le API in genre vengono rilasciate dagli sviluppatori o proprietari del sito/piattaforma per essere liberamente incorporate all interno del progetto. Un esempio potrebbe esserer un sito web di eventi in cui utilizzando il servizio Google Maps vengono

6 6 di 8 15/07/ :02 Web mashup evidenziati su una mappa il luogo in cui gli stessi eventi sono localizzati. 1: 1: I social network e il terzo settore Per quanto riguarda i Social Network nella lezione in classe del 23 Aprile è stata presentata una ricerca realizzata dalla Fondazione Sodalitas che indaga le modalità le modalità, la frequenza e gli obiettivi con cui il Terzo Settore utilizza i social network. La survey ha raggiunto 289 Organizzazioni, di diversa tipologia; il campione intervistato è composto da Associazioni (40,8%), Cooperative sociali (21,2%), ONG (17,2%), Fondazioni (11,5%) ed Organizzazioni di 2 e 3 livello (9,3%). Di queste, si equivalgono come numero le piccole (entrate fino a 250mila euro) e le medie Organizzazioni (entrate tra i 250mila euro e i 2 milioni di euro) rappresentate ognuna dal 30,4% del campione, mentre risultano più numerose (39,2%) le grandi organizzazioni (entrate oltre i 2 milioni di euro). Le organizzazioni partecipanti sono attive soprattutto nei settori della Cooperazione e solidarietà internazionale (23,7%), dell'assistenza sociale (22,6%) e dell'assistenza sanitaria (13,5%), fornendo sostegno soprattutto alle Comunità nei paesi in via di sviluppo (17,6%), alle persone con disabilità (16,4%), alla Comunità/Cittadinanza (15,6%) e ai Giovani (14,1%). Il Terzo Settore, indipendentemente dalle dimensioni organizzative e dal settore di attività di appartenenza, ha familiarità con l'uso dei social network (solo il 19,5% del campione non li utilizza), ai quali chiede soprattutto visibilità (85,7%) e sensibilizzazione verso la propria causa sociale (69%), trovando più spesso la prima (90%) che la seconda (56%). Solo il 15,6% delle organizzazioni rispondenti ha dichiarato di utilizzare questi mezzi per ottenere fondi o donazioni a sostegno delle proprie attività, ma non sempre ne ha avuto concreto beneficio (10,3%).

7 7 di 8 15/07/ :02 I social network e il terzo settore Facebook è di gran lunga il social network più utilizzato dal nonprofit (76,8%, contro il 46,7% di Youtube, il 44,5% di Twitter, il 14,3% di Linkedin, il 15,8% di Google+) nonché quello su cui le ONP sono arrivate prima (il 50,3%dei rispondenti ha aperto il proprio spazio prima dell'inizio del 2011). Anche Youtube è stato esplorato presto: il 56,5% delle organizzazioni intervistate ci è arrivata prima dell'inizio del Il social network su cui le ONP sono sbarcate più 'di recente' è invece Google+ (il 31,6% ha aperto un profilo nel periodo Gennaio-Giugno 2012). L'esperienza d'uso di questi canali da parte delle ONP è tendenzialmente positiva: il 54,1% del campione ha dichiarato di non aver mai avuto problemi in questo senso. Chi invece ne ha riscontrati (45,9%) ha parlato soprattutto di criticità relative al tempo (76,8%) e alle risorse umane (49,5%) da dedicarvi. Il problema del tempo riguarda in uguale misura sia le piccole che le grandi organizzazioni (77,3%). La frequenza d'uso dei social network non varia proporzionalmente a seconda delle dimensioni dell'organizzazione. Slide della ricerca realizzata da Sodalitas - Link 1: 1: Qual è il principale vantaggio riscontrato dalle organizzazioni del Terzo settore Qual è il principale vantaggio riscontrato dalle organizzazioni del Terzo settore nell'utilizzo dei Social Network Il Terzo Settore, indipendentemente dalle dimensioni organizzative e dal settore di attività di appartenenza, ha familiarità con l'uso dei social network (solo il 19,5% del campione non li utilizza), ai quali chiede soprattutto visibilità (85,7%) e sensibilizzazione verso la propria causa sociale (69%), trovando più spesso la prima (90%) che la seconda (56%). Solo il 15,6% delle organizzazioni rispondenti ha dichiarato di utilizzare questi mezzi per ottenere fondi o donazioni a sostegno delle proprie attività, ma non sempre ne ha avuto concreto beneficio (10,3%). Scelta multipla Risposta 1: Acquisizione di nuovi volontari Replica 1 Risposta 2: Ottenere fondi o donazioni Replica 2

8 8 di 8 15/07/ :02 Qual è il principale vantaggio riscontrato dalle organizzazioni del Terzo settore Risposta 3: Sensibilizzazione alla propria causa Replica 3 Risposta 4: Replica 4 Migliorare la propria visibilità Brava/o! Il 90% delle 289 organizzazioni del campione analizzato ha risposto che il principale vantaggio riscontrato nell'essere sui Social Network è la visibilità. Il web 3.0 Cosa caratterizzerà (o caratterizza, visto che i primi esempi sono già tra di noi) il WEB 3.0? passando dal WEB 1.0 al WEB 2.0 si è venuto a crea un problema: prima c erano troppi pochi dati e informazioni e spesso le nostre ricerche non davano i risultati sperati; ora i dati sono tantissimi a volte perfino eccessivi e districarsi tra di essi (il motore di ricerca è un software, non una persona!) per proporre all utente solo quelli veramente significativi è sempre più difficile. Uno dei fattori, quindi, che più sta determinando la trasformazione attuale del web è la mole di dati non strutturati che si trovano in rete e che ad oggi vanno persi nelle varie ricerche proprio perche destrutturati. L'intelligenza semantica è il paradigma alla base della fase 3.0 del Web, oggi in piena evoluzione. In questa estensione, il World WideWeb si trasforma in un ambiente dove i documenti pubblicati (pagine HTML, file, immagini e così via) diventano interpretabili, cioè vengono associati a informazioni e metadati che ne specificano il contesto semantico in un formato adatto all'interrogazione, all'interpretazione e, più in generale, all'elaborazione automatica. Per fare ciò Il web semantico si basa sul paradigma che qualunque tipo di fonte, e in particolare le fonti informative non strutturate, siano codificate tutte con gli stessi criteri. Uno dei tentativi di strutturazione semantica dei dati è Schema.org, un iniziativa congiunta di Google, Microsoft e Yahoo! ai quali si è poi aggiunto Yandex, il maggiore motore di ricerca russo. Schema.org si basa sui Microdata che consentono di inserire descrizioni di tipo semantico all interno del codice HTML, che poi i motori di ricerca possono interpretare. Chi gestisce i contenuti del sito, può associare ad ogni oggetto tutti i metadati che vuole, utilizzando il vocabolario proposto da Schema.org. 1: 1: Fine della lezione Fine della lezione