FATTORI DI RISCHIO E PREVENZIONE DEL MELANOMA CUTANEO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "FATTORI DI RISCHIO E PREVENZIONE DEL MELANOMA CUTANEO"

Transcript

1

2 FATTORI DI RISCHIO E PREVENZIONE DEL MELANOMA CUTANEO Dott. Giorgio Delrosso Responsabile Servizio di Fototerapia, Clinica Dermatologica Azienda Ospedaliero -Universitaria Maggiore della Carità di Novara, Direttore Prof. Enrico Colombo

3

4 Fattori di rischio per il melanoma Fattori genetici Elevato numero di nevi melanocitici comuni Presenza di nevi clinicamente atipici Presenza di nevi congeniti giganti Storia personale di tumori della pelle (melanoma e tumori cutanei non-melanoma) Storia familiare di melanoma Storia familiare di elevato numero di nevi Scottature solari importanti, soprattutto nell'infanzia Esposizione solare intermittente Fototipo I-II (incapacità di abbronzarsi) Capelli rossi o biondi Occhi chiari Tendenza alle lentiggini Stati di immunodepressione (soggetti trapiantati d'organo, HIV-positivi) Uso di lettini e/o lampade solari Precedente PUVA-terapia Età crescente Stato socio-economico elevato Xeroderma pigmentoso

5 FATTORI GENETICI Come per altre neoplasie, è stato possibile documentare il coinvolgimento di diversi geni nelle fasi iniziali di sviluppo e di progressione del melanoma. Alcuni di questi geni codificano per proteine che controllano direttamente il ciclo cellulare e che, se mutati a livello germinale, aumentano in modo altamente significativo il rischio dell individuo di sviluppare il melanoma (geni ad alta penetranza). Un rischio inferiore sembra invece conferito ad un altra classe di geni (geni a bassa penetranza), le cui variazioni sono frequenti nella popolazione e che sembrano modificare il rischio conferito dai geni ad alta penetranza, od agire anche attraverso l interazione con altri geni a bassa penetranza o l ambiente. Pertanto, il modello di suscettibilità ad oggi più accreditato, in particolare per i casi di aggregazione familiare del melanoma, può essere considerato quello di un eredità complessa: oltre al determinante contributo di un gene maggiore di suscettibilità ad alta penetranza, intervengono quelli non trascurabili di uno o più geni modificatori a bassa penetranza e dell esposizione (interazione GENE/gene(i)/ ambiente) Il melanoma familiare, che rappresenta circa il 10-12% dei casi totali, è generalmente definito in base alla presenza di 2 o più individui affetti distribuiti in 2 o 3 generazioni di uno stesso ramo familiare, ma questo criterio può variare in relazione all incidenza della neoplasia stessa, nella particolare regione geografica Per molte famiglie si è potuto accertare un modello di trasmissione ereditaria della suscettibilità di tipo autosomico dominante, a penetranza incompleta ed espressività variabile

6 FATTORI GENETICI Nelle famiglie con 3 o più affetti, una percentuale variabile compresa tra il 20% ed il 40% risulta positiva per mutazioni germinali a carico di CDKN2A al locus 9p21 (6), mentre una percentuale < 5% è portatrice di mutazioni a carico del gene CDK4(12q), che codifica per la proteina bersaglio di p16 (7). Il gene CDKN2A, localizzato nella regione 9p21, codifica per due proteine ad azione di oncosoppressore: - p16, coinvolta nella regolazione del ciclo cellulare come inibitore delle chinasi ciclino-dipendenti CDK4 e CDK6; - p14arf (prodotto di uno splicing alternativo con l esone 1 beta), coinvolta nella stabilizzazione di p53.

7

8 Elevato numero di nevi melanocitici comuni

9 Presenza di nei clinicamente atipici

10 Presenza di nei congeniti giganti

11 Storia personale di tumore delle pelle (melanoma e tumori cutanei non melanoma)

12 Storia personale di tumore delle pelle (melanoma e tumori cutanei non melanoma))

13 Storia personale di tumore delle pelle (melanoma e tumori cutanei non melanoma)

14 Storia familiare di melanoma

15 Storia familiare di melanoma Distribuzione delle mutazioni missense nella casistica italiana Il numero e le frequenze sono indicate dopo il nome di ciascuna mutazione (mutazione missense: sostituzione di una base nel filamento dell acido nucleico, che determina un alterazione in una tripletta e l inserimento nella proteina di un amminoacido diverso da quello di partenza)

16

17 Scottature solari importanti, soprattutto nell'infanzia Esposizione solare intermittente Fototipo I-II (incapacità di abbronzarsi) Capelli rossi o biondi Occhi chiari Tendenza alle lentiggini Uso di lettini e/o lampade solari Precedente PUVA-terapia

18

19 SPETTRO SOLARE Il sole emette radiazioni elettromagnetiche caratterizzate da una specifica: LUNGHEZZA D ONDA

20 LUNGHEZZA Per via dell assorbimento atmosferico, lo spettro solare al suolo è composto da radiazioni di lunghezza d onda compresa tra 290 e 3000 nanometri

21 RADIAZIONI SOLARI ULTRAVIOLETTI UVA: nm UVB: nm, sono assorbiti dal vetro UVC: nm, sono assorbiti dall ozono atm. LUCE VISIBILE: nm INFRAROSSO: nm

22 IRRADIAZIONE L irradiazione varia qualitativamente in rapporto a: ALTITUDINE: ( gli UVB a 1500 metri sono il 20% in più rispetto al livello del mare) STAGIONE LATITUDINE ORA DEL GIORNO UMIDITA INQUINAMENTO ATMOSFERICO ( Alle nostre latitudini gli UVB sono massimi tra le e le e l irradiazione è massima in luglio; la quantità di UVA ricevuta è di gran lunga superiore, in quanto questi sono presenti dall alba al tramonto) N.B. Il rapporto UVA/UVB ricevuti su una spiaggia italiana è di 1/100

23 IRRADIAZIONE DIFFUSA AL SOGGETTO Si aggiungono: - le radiazioni diffuse del cielo: in atmosfera nuvolosa gli alto-cumoli assorbono gran parte degli UV; al contrario i cirri trasmettono gli UV quasi come un cielo sereno - L irradiazione riflessa dal suolo: riflessione pari all 82% della radiazione incidente in caso di neve; del 17% dalla sabbia; del 5% dall acqua; del 3% dall erba ombrellone su una spiaggia sabbiosa offre una protezione molto relativa. E possibile scottarsi nelle giornate nuvolose

24 La radiazione UV che raggiunge la superficie terrestre è influenzata dalle condizioni climatiche; per tenerne conto, è stato introdotto il fattore CMF (Cloud Modification Factor): una copertura totale di nuvole medie è in grado di attenuare il 50% della radiazione UV che raggiunge la superficie terrestre. Questa correzione della radiazione che raggiunge la superficie terrestre è stimata in base ad un modello matematico che prevede anche la valutazione dell'irradiazione a diverse altezze: UV = UVI0 x CMF x (1 +0,08 Dh)

25 Dopo aver ottenuto l'irradiazione delle località a cielo sereno (UVI0, dati Meteosat), l'irradiazione nelle altre zone (v. immagine Meteosat appresso) è ottenuta moltiplicandola per CMF in accordo con la corrispondente copertura nuvolosa. Per esempio, supponiamo che la previsione della irradiazione UV massima sia 10. Per una zona del nord (v. immagine Meteosat) che presenta una copertura 3 ottavi (3/8 = 37%), CMF = 0.8 (cielo parzialmente coperto, 3/8, nuvole basse) si ha una irradiazione al suolo pari a: UV = UVI0 x CMF x (1 +0,08 Dh) = 10 x 0,8 x ( x 0 ) = 8

26 UVA Il 70% di questi raggi penetra nel derma, ma hanno scarsa azione sui vasi sanguigni per cui non si determina eritema Agiscono sui melanociti che producono melanina e pigmentazione di breve durata ( tipica delle lampade artificiali) Sono responsabili del fotoinvecchiamento e dei tumori cutanei: melanomi ed epiteliomi basocellulari

27 UVB Solo il 20% arriva all epidermide e il 10% al derma. Stimolano i melanociti alla produzione di melanina stabile e quindi ad una abbronzatura duratura. Danneggiano le cellule dell epidermide e predispongono all insorgenza di epiteliomi spinocellulari; nel derma producono danni alle fibre elastiche e collagene e ristagno linfatico.

28 RAGGI VISIBILI stimolano i recettori dell occhio umano. Il nero assorbe tutte le radiazioni, il bianco le respinge tutte; ad. Es. il verde le assorbe tutte tranne il verde. Penetrano fino all ipoderma ( sottocute) e i loro danni eventuali sono sconosciuti RAGGI INFRAROSSI sono radiazioni calde che penetrano poco oltre lo strato corneo. Dilatano i vasi sanguigni non per azione diretta ma a causa del riscaldamento e non hanno effetto sui melanociti

29 I raggi solari

30 Effetti biologici delle radiazioni solari sulla cute (I) FENOMENI PRECOCI: In genere sono benefici: AZIONE CALORIFICA AZIONE ANTIRACHITICA PIGMENTAZIONE IMMEDIATA ( o fenomeno di Meierowski) AZIONE ANTIDEPRESSIVA FENOMENI TARDIVI: Eritema attinico o colpo di sole ; dovuto per l 80% agli UVB e al 20% agli UVA; può essere molto intenso e ad evoluzione bollosa: insorge dopo alcune ore. Pigmentazione tardiva: inizia dopo 2 giorni e raggiunge il massimo in capo a tre settimane Iperplasia epidermica Effetto immunosoppressivo

31 Effetti biologici delle radiazioni solari sulla cute (II) EFFETTI A LUNGA SCADENZA Dermatoeliosi o invecchiamento cutaneo: responsabili UVA, UVB ma anche infrarossi e spettro del visibile formazione di SRO ( specie reattive dell ossigeno) impropriamente detti radicali liberi fotocarcinogenesi: UVB ma anche UVA

32 FOTODERMATOSI 1. DERMATOSI DIPENDENTI DA CARENZE DELLA FOTOPROTEZIONE NATURALE - albinismo - xeroderma pigmentoso 2. DERMATOSI AGGRAVATE O RIVELATE DALL ELIOESPOSIZIONE - lupus eritematoso sistemico o cronico - lupus eritematoso sistemico o cronico - dermatomiosite - herpes simplex - lichen planus attinico - granuloma anulare attinico - rosacea - malattia di Darrier - cloasma - porocheratosi attinica - alcuni casi di dermatite atopica - sindrome di Bloom - sindrome di Cockayne - sindrome di Rothmund Thomson

33 3. DERMATOSI DA FOTOSENSIBILIZZAZIONE ( luciti) a. Fotosensibilizzante noto: - endogeno: luciti conseguenti a turbe metaboliche - esogeno: giunto a livello cutaneo per via interna (FARMACI), o per applicazione locale ( topici, cosmetici, vegetali) b. Fotosensibilizzanti non identificati allo stato attuale delle conoscenze: - luciti idiopatiche

34 FOTOTIPO Il fototipo di ogni individuo rispecchia il tipo di cute nei riguardi della sua reattività alle radiazioni solari

35 CLASSIFICAZIONE DEI FOTOTIPI ( Fitzpatrick). FOTOTIPO 1: sempre scottatura e mai abbronzatura ( cute molto chiara) FOTOTIPO 2: facile scottatura e abbronzatura minima ( soggetti con capelli rossi o biondi e cute chiara) FOTOTIPO 3 : scottatura più rara e abbronzatura dopo adeguata fotoesposizione FOTOTIPO 4: scottatura pressochè inesistente, abbronzatura costante ( capelli e cute scuri) FOTOTIPO 5 e 6: razze con cute iperpigmentata ( orientali e neri)

36 FOTOTERAPIA La fototerapia è una branca scientifica della dermatologia attraverso la quale si curano alcune dermatosi attraverso l uso di radiazioni ultraviolette ottenute da fonti artificiali. La prima testimonianza ufficiale sull uso di sorgenti artificiali per terapie dermatologiche si deve a Niels Finsen nel 1890

37 PUVA terapia L irradiazione con UVA avviene dopo l uso di sostanze fotosensibilizzanti della famiglia degli psoraleni, usati per os ( PUVA terapia classica), dopo un bagno contenente la sostanza ( balneo PUVA terapia) o dopo l applicazione di gel o creme contenenti gli psoraleni ( cream o gel PUVA terapia). Le lampade sono tubi fluorescenti di mercurio a bassa pressione (tipo Philips TL 09, Philips CLEO-UVA, F 85 Sylvania) da 320 a 450 nm, con un picco di emissione a 352 nm. Si utilizzano cabine per irradiare tutto il corpo o moduli parziali di irradiazione per mani, gambe, piedi.

38 PUVA terapia Il dosaggio si esprime in J/cm². L intensità delle lampade decresce del 20% alle estremità ( testa e gambe ricevono meno UVA del resto del corpo ) e le apparecchiature devono essere dotate di un dosimetro che consente di valutare tutte le variabili ( tempo di utilizzazione delle lampade, temperatura e umidità ambientale, polvere, grassi depositati), consentendo di erogare sempre la dose voluta, che si calcola in: J/ cm² IL TEMPO DI ESPOSIZIONE E CONSEGUENTE AI J PREVISTI ED ALLE VARIABILI SOPRA ESPOSTE

39 PUVA terapia EFFETTI SECONDARI TARDIVI Cataratta ( opportuna visita oculistica pre, durante e post-fototerapia, con giudizio iniziale di idoneità oculistica al trattamento) Distrofie melanocitarie ( efelidi, lentiggini, macule grigio-blu, melanonichia longitudinale): in tal caso si sospende la fototerapia. Carcinogenicità: cheratosi attiniche ( pre-cancerosi) epiteliomi spino e baso cellulari, melanomi.

40 PUVA terapia CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE Sindrome degli amartomi basocellulari Sindrome del nevo displasico ereditario Antecedenti personali di melanoma LES Dermatomiosite Malattie delle turbe riparative del DNA ( xeroderma pigmentoso, tricotiodistrofia, S. di Bloom, S. di Cockayne)

41 PUVA terapia CONTROINDICAZIONI RELATIVE MAGGIORI Età inferiore a 10 anni Gravidanza e allattamento Antecedenti di carcinomi cutanei Esposizioni precedenti a radiazioni ionizzanti o arsenico Presenza di cheratosi attiniche Trattamenti immunosoppressivi concomitanti Porfiria

42 PUVA terapia CONTROINDICAZIONI RELATIVE MINORI Età inferiore a 16 anni cataratta pemfigo e pemfigoide trattamenti anteriori o concomitanti con MTX o ciclosporina Alterazioni epatiche Insufficienza renale Fotosensibilità cutanea legata o non a medicamenti fotosensibilizzanti Fototipo 1

43 Fototerapia UVB a banda stretta Di recente introduzione, utilizza tubi fluorescenti ( lampade Philips TL01), con uno spettro stretto di emissione centrato sui 313 nm +/- 2 nm EFFETTI SECONDARI A CORTO TERMINE: sono limitati al rischio di eritema fototossico EFFETTI SECONDARI A LUNGO TERMINE: il rischio carcinogenico è dimostrato nel topo, ma probabilmente inferiore a quello della PUVA e degli UVB a largo spettro: mancano ancora studi prospettici nell uomo.

44 Fototerapia UVA-UVB Utilizza uno spettro vicino a quello solare: -Tubi Wolff-Helarium che emettono UVB lunghi e UVA corti - Irradiazione simultanea con UVB a spettro largo e UVA a spettro largo: cabina equipaggiata con entrambe le lampade - La tolleranza è soddisfacente e limitata agli effetti secondari da UVB - Indicazioni: psoriasi, dermatite atopica ( spesso ottimi risultati), prurigo

45 Fototerapia UVA ad alta pressione o UVA 1 di recente sviluppo, utilizza lampade a vapori di mercurio ad alta pressione ( lampade Heraeus o Philips) con elevata irradiazione ( 75 mw/cm2). Il loro spettro si limita agli UVA 1 lunghi, a condizione di essere accuratamente filtrati Gli effetti secondari a lungo termine sono : eliodermia, fotocarcinogenicità; inoltre si sono rivelati mutageni su cellule animali o umane. Indicazioni: dermatite atopica, sclerodermie localizzate ( aumentano l espressione collagenasi), orticaria pigmentosa

46 Precauzioni e sorveglianza nei pz sottoposti a trattamenti fototerapici PROTEZIONE OCULARE visita oculistica pre, post o se necessario durante il trattamento, soprattutto per la PUVA terapia Protezione oculare durante la seduta ( occhialini protettivi), da continuarsi nelle successive 24 ore nei trattamenti in cui il farmaco è assunto per os. Per gli altri trattamenti UV i rischi oculari sono bassi a condizione di utilizzare durante la seduta occhialini schermanti PROTEZIONE CUTANEA Protezione dei genitali maschili ( indumento o materiale radiopaco protettivo) Fotoprotezione nelle 24 ore successive ad una seduta con PUVA per os, meglio se proseguita anche nei giorni successivi. Fotoprotezione delle labbra durante le sedute

47 TANORESSIA MA NON TACHIFILASSI

48 Una particolare attenzione, va posta, non solo per la Balneo-PUVA, ma in gene- rale per i pazienti da sotto- porre a sedute fototerapiche, al fenomeno della TANORESSIA, recentemente descritta da alcuni psichiatri americani, che consiste in una sorta di dipendenza psicologica all esposizione a raggi UV.

49

50 In tutto il mondo aumentano i casi di melanoma maligno gli studi confermano che è colpa dell'abbronzatura artificiale Allarme Oms contro lettini solari

51

52 In Italia, è stato promulgato un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (n.110 del 12 maggio 2011), con il quale sono state normate le apparecchiature di tipo estetico, e tra queste anche quelle abbronzanti, in cui si esplicita il divieto d uso di queste apparecchiature per i minori di 18 anni, le donne in gravidanza, soggetti che soffrono o hanno sofferto di tumore della cute e quelli che si abbronzano con difficoltà o che si scottato con facilità.

53 Lo stato dell arte in fototerapia offre sicuramente ampi orizzonti nella scelta dei trattamenti più consoni per tipologia di paziente spesso soddisfacenti per medico e paziente e duraturi nel tempo Si evince da quanto sopraesposto che maneggiare UV non è compito derogabile a personale non sanitario senza specifica e adeguata competenza e che rimane sempre un atto medico qualsiasi valutazione e decisione per tutto ciò che riguarda la fototerapia

54

55 Altri fattori di rischio: Stati di immunodepressione (soggetti trapiantati d'organo, HIVpositivi)

56 Come nasce il cancro della pelle in condizioni di immunosoppressione? Nell organismo vi sono sempre singole celle che degenerano. Normalmente il sistema immunitario le individua e le distrugge. Gli immunosoppressori inibiscono questa difesa. Il tumore cutaneo si forma soprattutto sulle parti di pelle esposte al sole come il volto, il collo, il décolleté, le orecchie e i dorsi delle mani. La luce solare, in particolare i raggi ultravioletti, danneggia il materiale genetico delle cellule cutanee alterandolo. In condizioni di immunosoppressione il sistema immunitario dell organismo fa più fatica a combattere queste cellule degenerate. Pertanto, in condizioni di immunosoppressione il tumore cutaneo compare diversi anni prima, spesso già nei primi anni dopo il trapianto di un organo. Nelle persone che vivono a latitudini più assolate o che hanno la pelle chiara, il tumore cutaneo è ancora più frequente.

57

58 Altri fattori di rischio: Frequenza. Secondo i dati d incidenza del , il melanoma cutaneo rappresenta il 2,1% di tutti i cancri incidenti (escluso cute non melanoma) nella popolazione maschile (2,6% in quella femminile) e l 1,1% di tutti i decessi per cancro in entrambi i sessi. Il melanoma cutaneo è al terzo posto per numero di nuovi casi nella fascia di età 0-44 anni, sia nella popolazione maschile sia in quella femminile, e negli uomini è al settimo posto (al nono nelle donne) tra le cause di morte neoplastica nella stessa classe di età.

59 La prevalenza del melanoma aumenta con l età arrivando ad oltre 300/ dopo i 60 anni ed è del 30% superiore nel sesso femminile

60 Altri fattori di rischio: In una recente review della letteratura viene mostrato come più elevato è lo stato socioeconomico più aumenta il rischio di melanoma maligno cutaneo, tumori più sottili, aumento di sopravvivenza e riduzione della mortalità, soprattutto tra le donne. Esiste evidenza che lo stato socioeconomico elevato è associato a vacanze al sole, mentre quello più basso all uso di lettini abbronzanti. Lo stato socioeconomico elevato è inoltre associato a visite dermatologiche per nei e macchie della pelle, probabilmente per una maggiore conoscenza e comprensione del melanoma cutaneo. Gli autori concludono che si è verificato un reale aumento di melanoma cutaneo tra gli appartenenti allo stato socioeconomico elevato in Nord Europa probabilmente per l intensa e intermittente esposizione agli UV del passato, soprattutto durante le vacanze. Comunque il rischio incrementato di melanoma e gli esiti migliori tra tali individui possono essere condizionati anche dal ricorso più frequente ai medici, dovuto ad una maggiore conoscenza della malattia anche se sono necessari ulteriori studi. Tumori più sottili e mortalità aumentata tra i ceti socioeconomici più bassi negli ultimi decenni possono riflettere un esposizione intermittente agli UV da lettini abbronzanti così come da diagnosi ritardata. Idorn LW, Wulf HC. Br J Dermatol 2013 Dec 20

61 Altri fattori di rischio: Lo xeroderma pigmentoso è una genodermatosi ad ereditarietà autosomica recessiva caratterizzata da elevata fotosensibilità, predisposizione allo sviluppo di neoplasie cutanee, prematuro invecchiamento della pelle ed alterazioni nella riparazione del DNA. La causa che comporta la nascita di tale anomalia è l alterazione del meccanismo di riparazione del DNA quando vi è la creazione di un legame (dimero) fra molecole di timina, durante le quattro fasi addette alla ricostruzione. Questo si verifica per carenza di endonucleasi

62 : Tipo Gene Mappatura Nome Type A, I, XPA XPA 9q22.3 Type B, II, XPB XPB 2q21 Type C, III, XPC XPC 3p25 Type D, IV, XPD XPD ERCC6 19q13.2-q13.3, 10q11 Type E, V, XPE DDB2 11p12-p11 Type F, VI, XPF ERCC4 16p13.3-p13.13 Type G, VII, XPG RAD2 ERCC5 13q33 Type V, XPV POLH 6p21.1-p12 Xeroderma pigmentoso gruppo A Xeroderma pigmentoso gruppo B Xeroderma pigmentoso gruppo C Xeroderma pigmentoso gruppo D o sindrome di De Sanctis Xeroderma pigmentoso gruppo E Xeroderma pigmentoso gruppo F Xeroderma pigmentoso gruppo G Xeroderma pigmentoso gruppo variante

63 Lo xeroderma pigmentoso mostra un'elevata variabilità clinica correlata sia al gene mutato che al tipo di mutazione presente. I pazienti del gruppo A tendono a sviluppare problemi neurologici nella prima infanzia mentre quelli di gruppo D nella tarda infanzia. I pazienti di gruppo C invece non sviluppano problemi di questo tipo. I sintomi e i segni clinici presentano una fotosensibilità estrema, cheratosi, gran numero di lentiggini, comparsa di tumori della cute. Nel gruppo D si mostrano bambini di bassa statura, capelli fragili, gran numero di lentiggini e scarsa intelligenza, nel gruppo C si arriva all atassia.

64

65

66 Alcune buone abitudini volte al rispetto della cosiddetta igiene solare riguardano le modalita di esposizione al sole e l uso di lampade artificiali UV, e rappresentano dei tasselli importanti per la prevenzione dei tumori cutanei melanoma e non melanoma. La durata dell esposizione ai raggi solari durante l arco della giornata riveste un ruolo fondamentale. Si consiglia pertanto un esposizione non prolungata e che eviti gli orari di massima incidenza dei raggi UV sul pianeta terrestre (12:00-16:00). Di grande importanza anche il ruolo svolto dai fotoprotettori topici(creme solari) e sistemici. Il fotoprotettore dovra avere un fattore di protezione solare adeguato al fototipo del paziente e alla presenza o meno di fattori di rischio per la comparsa di tumori cutanei, ed essere applicato durante ogni esposizione solare. E necessario inoltre rinnovare l applicazione almeno ogni due ore o ripetutamente in caso di sudorazione importante o ingresso in acqua. In casi particolari (bambini,anziani, fattori di rischio) puo essere necessario anche l utilizzo di magliette e cappelli. E sconsigliato l uso di lampade artificiali UV, soprattutto se tali presidi vengono utilizzati frequentemente in presenza di fattori di rischio.

67 Fotoprotezione solare

68 Fotoprotezione solare Nel passato l attenzione del formulatore di prodotti solari protettivi e' stata posta sulla protezione UVB in quanto questa fascia dello spettro ( nm) e' responsabile di un danno immediato ed evidente come l eritema. Al contrario, il danno biologico generato dalle lunghezze d onda piu' lunghe appartenenti all UVA ( nm) e' silente ma tende ad accumularsi nel tempo mostrando i suoi effetti a distanza di anni. L UVA e' in grado di penetrare nel derma, dove agisce causando il rilascio di radicali liberi, in particolare dell ossigeno singoletto, i quali poi a loro volta danneggiano il Dna nucleare e mitocondriale, le membrane, gli enzimi e le fibre proteiche strutturali delle cellule cutanee, portando a fotoelastosi e anche a possibili trasformazioni cancerose. L UVA e' inoltre il principale co-responsabile dei fenomeni di fotosensibilizzazione e fototossicita'.

69 Fotoprotezione solare Essendo la radiazione incidente composta per la maggior parte (circa il 95%) da UVA, si intuisce l importanza di proteggere efficacemente le zone di cute esposte da questa componente dello spettro. La radiazione UVA non e' schermata ne' dalla plastica ne' dal vetro, per cui si risulta fotoesposti anche negli ambienti chiusi, come ad esempio in ufficio o in auto, attraverso vetri e finestre. Sarebbe buona norma quindi adoperare protezioni moderate anche in citta'.

70 Fotoprotezione solare Negli ultimi anni i prodotti solari topici si sono ovviamente adeguati a queste nuove esigenze, proponendo formulazioni piu' complete che proteggano efficacemente anche nella banda UVA. In questo senso si sta muovendo anche la legislazione, che punta nel prossimo futuro a informazioni in etichetta che oltre a una categoria di SPF evidenzino un fattore legato non solo all intensita' della protezione, ma anche al rapporto tra la protezione UVB e UVA. Questo indice viene basato su un insieme di valutazioni sperimentali in vitro e in vivo combinate. Per ora, le ultime linee guida della European Cosmetic Toiletry and Perfumery Association (Colipa) hanno introdotto variazioni nella scala di classificazione dei prodotti solari: la volonta' e' quella di fare chiarezza sui numeri di SPF e di valorizzare maggiormente le protezioni elevate

71 Fotoprotezione solare Queste linee guida sono sempre basate sui valori di SPF, ma al posto delle definizioni generiche precedentemente in uso che racchiudevano un range di valori (protezione alta, media, bassa) individuano alcuni valori scalari ben definiti che devono essere utilizzati per inquadrare il posizionamento del prodotto. Viene abolita la vecchia dicitura sunblock, in favore della protezione ultra, che e' stabilita in 50+, poiche' 50 e' il piu' alto valore di SPF che puo' essere calcolato secondo le metodiche ufficiali approvate, prendendo in considerazione le esigenze massime di fotoprotezione che possono verificarsi per un fototipo II, alle latitudini europee

72 Fotoprotezione solare Nella scelta del prodotto protettivo occorre tuttavia ricordare che la quantita' applicata sulla pelle e' in media molto piu' bassa (anche il 50%) dei 2 mg/cm2 utilizzati in laboratorio per il calcolo dell SPF, per cui e' buona regola utilizzare sempre prodotti piu' protettivi rispetto a quanto necessario, o applicare il prodotto piu' volte sull area esposta.

73 Fotoprotezione solare Metodo in vivo per la determinazione dell'spf I test vengono eseguiti su volontari e l'spf viene valutato attraverso la MED (dose minima eritematosa), espressa come quantità di energia richiesta per provocare un rossore con confini chiaramente definiti, che si manifesta dalle 16 alle 24 ore dopo l'esposizione alla radiazione. Il rapporto tra la MED su cute protetta (l'applicazione del filtro deve avere una concentrazione di 2mg/cm2) e quella su cute non protetta indica il valore numerico del SPF: Per esempio, un filtro solare con SPF 2, indica che una persona può esporsi alla radiazione solare il doppio del tempo, rispetto l'assenza di protezione, prima che si verifichi l'insorgenza dell'eritema cutaneo; di fatto è un valore rapportato alla MED caratteristica di ciascun individuo.

74

75 Fotoprotezione solare:schermi fisici e filtri chimici organici Schermi UV fisici di natura inorganica (biossido di titanio e ossido di zinco). Gli schermi fisici sono peraltro indispensabili nelle protezioni elevate per avere una copertura ottimale dello spettro, ma sono oggi disponibili pigmenti micronizzati e predispersi in matrici lipofile che rendono senz altro possibile la formulazione di prodotti a elevato scorrimento e che non causano l effetto bianco.

76 Fotoprotezione solare:schermi fisici e filtri chimici organici La protezione ottimale e' senz altro data dall associazione di schermi fisici, che riflettono le radiazioni e filtri chimici organici. Questi ultimi sono molecole contenenti anelli aromatici, in grado di assorbire le lunghezze d onda della banda UV in zone precise dello spettro. Miscelando opportunamente questi due tipi di molecole, si possono ottenere prodotti con protezione ad ampio spettro, piu' o meno intensa.

77 Fotoprotezione solare:schermi fisici e filtri chimici organici Un altro parametro molto importante per quanto riguarda le formulazioni e' la sostantivita', la capacita' cioe' del preparato di permanere sulla pelle e di non essere facilmente asportato dall acqua o dal sudore. Le formule con olio esterno sono ovviamente molto adatte a questo scopo, ma ottimi risultati possono essere raggiunti anche con piu' moderne e gradevoli formule olio in acqua impiegando siliconi e polimeri reticolanti.

78 Fotoprotezione solare:schermi fisici e filtri chimici organici La sostantivita' dei filtri solari e' massima nelle alte protezioni che contengono anche pigmenti inorganici. Questo fattore e' da tenere in considerazione dal punto di vista tossicologico anche per il fatto che, paradossalmente, tra le sostanze che inducono fotosensibilizzazioni e fotodermatiti da contatto, le piu' frequenti sono proprio alcuni filtri solari, come l acido para-ammino benzoico e i suo esteri o l ossibenzone, seguiti per importanza da alcuni ingredienti dei profumi.

79 Fotoprotezione solare:schermi fisici e filtri chimici organici Laddove il filtro non venga assorbito attraverso la cute, anche il rischio di fotoreazioni e' drasticamente ridotto. Gli effetti fototossici possono essere evitati sottoponendo sperimentalmente in via preliminare il prodotto a un test in vitro apposito regolamentato dalla CEE, il test 3T3 NRU. Il saggio di fototossicità in vitro 3T3 NRU è basato sul confronto della citotossicità di una sostanza chimica saggiata con e senza esposizione a una dose non citotossica di luce UVA/visibile.

80 Fotoprotezione solare:schermi fisici e filtri chimici organici Oggi molti prodotti recano in etichetta, oltre al valore di protezione come SPF calcolato nella banda UVB, anche il valore di protezione nei confronti dell UVA, calcolato con il metodo PPD (Persistent Pigment Darkening) o IPP (Immediate Persistent Pigmentation). Queste metodiche non sono ancora ufficiali, tuttavia, abbinate a test spettrofotometrici in vitro, permettono senz altro di verificare l efficienza di protezione del prodotto anche in questa zona dello spettro.

81 Fotoprotezione solare:schermi fisici e filtri chimici organici La protezione solare elevata: il prodotto topico ideale. Per ottenere il risultato ottimale di sicurezza d'impiego e di efficacia, il prodotto topico solare deve quindi essere formulato con precisi criteri. In particolare deve preoccuparsi di: 1) utilizzare filtri chimici fotostabili e in quantita' calibrata; 2) utilizzare filtri chimici e fisici in abbinamento per avere il massimo della protezione; 3) Informare correttamente il consumatore in etichetta circa il grado di protezione UVB e UVA;

82 Fotoprotezione solare:schermi fisici e filtri chimici organici 4) utilizzare eccipienti che limitino o rendano nullo l'assorbimento percutaneo dei filtri, trattenendoli nello strato esterno dell'epidermide, dove devono esercitare la loro funzione; 5) escludere tra gli eccipienti quelle sostanze, come profumi e alcuni conservanti, che sono note dalla letteratura avere effetti fototossici; 6) Contenere principi attivi antiossidanti in grado di combattere i ROS fotoindotti; 7) garantire una buona resistenza all'acqua e al sudore della formula; 8) essere facilmente applicabile in maniera omogenea sull'epidermide e avere un buon grado di piacevolezza cosmetica.

83 Fotoprotezione solare L ottimale: topico piu' sistemico. In aggiunta alla protezione topica, si conferma l utilita' della protezione sistemica con specifici integratori alimentari a base di antiossidanti. Per essere efficaci questi prodotti devono contenere una studiata miscela di principi attivi in grado di intervenire su piu' aspetti metabolici: vitamine, beta-carotene e altri carotenoidi, oligoelementi, inibitori dei radicali liberi, protettori dei lipidi di membrana e stimolatori delle difese immunitarie.

84 Fotoprotezione solare:schermi fisici e filtri chimici organici Miscele dosate efficacemente di queste sostanze si sono rivelate sperimentalmente in grado di innalzare la MED, e quindi la difesa biologica intrinseca, nei confronti dell irradiazione UV. Questo effetto e' risultato piu' marcato con i fototipi bassi, che sono quindi in grado di trarre il maggior beneficio da questa preparazione sistemica all esposizione solare. Gli integratori vanno assunti generalmente da uno a due mesi prima dell inizio dell esposizione, non presentano effetti collaterali e spesso sono formulati in modo da poter essere assunti anche da bambini, adolescenti, anziani e donne in gravidanza.

85

86 PREVENZIONE DEL MELANOMA CUTANEO L esame autoispettivo è una delle norme di prevenzione secondaria raccomandate al paziente a rischio e a cui deve sottoporsi con una frequenza variabile dai 2 ai 4 mesi. E opportuno riuscire ad ispezionare il proprio corpo nelle zone esplorabili ma anche in quelle di piu difficile accesso. Tale pratica e necessaria allo scopo di rilevare qualsiasi cambiamento a livello delle lesioni pigmentate già presenti sul nostro corpo o per identificare l insorgenza di lesione sospette mai viste prima. Il melanoma infatti, come si evince da quanto sovra menzionato, è una neoplasia che può insorgere in qualsiasi sede corporea e non necessariamente su un nevo preesistente. Lo scopo principale dell autoesame non è naturalmente quello di diagnosticare da soli un melanoma, ma e quello di avvertire la comparsa di mutazioni su lesioni pigmentate presenti sul proprio corpo o la comparsa di nuove lesioni su cute apparentemente sana. In tali casi e raccomandato un controllo dermatologico tempestivo.

87 REGOLA DELL ABCDE A=Asimmetria Cambiamenti nella forma, che diventa irregolare e asimmetrica B=Bordi Cambiamento delle caratteristiche dei bordi che diventano irregolari e frastagliati C=Colore Cambiamenti di colore con acquisizione di differenti sfumature (marrone, nero o comparsa dei colori rosso, bianco, blu). D=Dimensioni L aumento del diametro e delle dimensioni del neo, sia in larghezza che in spessore, possono rappresentare segni di trasformazione E=Evoluzione o Elevazione Evoluzione: cambiamenti di colore, dimensioni, forma della lesione e comparsa di prurito e sanguinamento Elevazione: la lesione da piana diviene rilevata e palpabile (elevazione sul piano cutaneo)

88 Riteniamo comunque, che al di là di raccomandazioni di massima che si prestano comunque a discutibili considerazioni, sia necessario che il Medico di famiglia contempli nello screening oncologico dei propri pazienti una «Visita dermatologica per controllo nei», a iniziare dall età pediatrica. Le successive cadenze di controllo saranno stabilite dal Dermatologo in base alle valutazioni effettuate. Inoltre, ricordiamo che l uso del dermatoscopio non si considera ormai più indagine di II livello,ma ASSOLUTAMENTE INDEROGABILE nell ambito di una visita specialistica dermatologica

89

90 ALCUNI AFORISMI Fin quando il medico ci proibisce qualcosa, tutto va bene. La situazione diventa seria quando improvvisamente ci permette tutto. (Robert Emil Lembke) Le due parole che uno desidera di più sentirsi dire Ti amo? Assolutamente no. E benigno. ((Woody Allen) Una mela al giorno toglie il medico di torno. Basta avere una buona mira. (Sir Winston Churchill) L arte della medicina consiste nel divertire il paziente mentre la natura cura la malattia. (Voltaire) Una gran parte di quello che i medici sanno, è insegnata loro dai malati. (Marcel Proust)

91 GRAZIE!

Nevi: anomalie della cute di varie dimensioni, che si presentano sin dalla nascita (nevi congeniti) o risultano acquisiti nel corso della vita.

Nevi: anomalie della cute di varie dimensioni, che si presentano sin dalla nascita (nevi congeniti) o risultano acquisiti nel corso della vita. Dott. Andrea Longo Nevi: anomalie della cute di varie dimensioni, che si presentano sin dalla nascita (nevi congeniti) o risultano acquisiti nel corso della vita. Possono avere varie dimensioni: da pochi

Dettagli

Abbronzatura sì, ma con giudizio.

Abbronzatura sì, ma con giudizio. Abbronzatura sì, ma con giudizio. Parola d ordine: protezione La protezione è un aiuto per l abbronzatura, questo non significa che con la crema ci si possa esporre al sole per periodi di tempo molto lunghi;

Dettagli

OCCHIO AI NEI OCCHIO AI NEI. Prevenzione dei tumori della pelle INSIEME PILLOLE DI EDUCAZIONE SANITARIA GIOVANNI B. D ERRICO

OCCHIO AI NEI OCCHIO AI NEI. Prevenzione dei tumori della pelle INSIEME PILLOLE DI EDUCAZIONE SANITARIA GIOVANNI B. D ERRICO PILLOLE DI EDUCAZIONE SANITARIA OCCHIO AI NEI INSIEME POSSIAMO FARCELA OCCHIO Prevenzione dei tumori della pelle AI NEI Con il Contributo GIOVANNI B. D ERRICO PILLOLE DI EDUCAZIONE SANITARIA CHE COSA SONO

Dettagli

NEVI MELANOCITARI E MELANOMA: L IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE E DI UNA DIAGNOSI PRECOCE

NEVI MELANOCITARI E MELANOMA: L IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE E DI UNA DIAGNOSI PRECOCE NEVI MELANOCITARI E MELANOMA: L IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE E DI UNA DIAGNOSI PRECOCE GENERALITA SUI NEVI MELANOCITARI I NEVI MELANOCITARI, PRESENTI GIA ALLA NASCITA (CONGENITI) O IN EPOCHE SUCCESSIVE

Dettagli

Tumori della Pelle Fare attenzione, fare prevenzione. Associazione di Volontariato Il cielo oltre venere difesa e sostegno all ammalato oncologico

Tumori della Pelle Fare attenzione, fare prevenzione. Associazione di Volontariato Il cielo oltre venere difesa e sostegno all ammalato oncologico Tumori della Pelle Fare attenzione, fare prevenzione. Associazione di Volontariato Il cielo oltre venere difesa e sostegno all ammalato oncologico Nevi I nevi (o nei) melanocitici sono delle formazioni

Dettagli

V I V I L A T U A E S TAT E I N S I C U R E Z Z A! P R O T E G G I T I D A L S O L E

V I V I L A T U A E S TAT E I N S I C U R E Z Z A! P R O T E G G I T I D A L S O L E Dipartimento di Prevenzione - Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro V I V I L A T U A E S TAT E I N S I C U R E Z Z A! P R O T E G G I T I D A L S O L E PREVENIRE I DANNI DA ESPOSIZIONE AL

Dettagli

TERAPIA FISICA CON I RAGGI UV: UNA PRIMA LETTURA

TERAPIA FISICA CON I RAGGI UV: UNA PRIMA LETTURA TERAPIA FISICA CON I RAGGI UV: UNA PRIMA LETTURA Raggi ultravioletti: generalità Le radiazioni E.M. in banda UV hanno una lunghezza d onda fra i 4000 e 1000 A. In Fisioterapia si utilizza la parte di banda

Dettagli

ULSS 1 DOLOMITI INCONTRA I giovedì della Salute

ULSS 1 DOLOMITI INCONTRA I giovedì della Salute ULSS 1 DOLOMITI INCONTRA I giovedì della Salute Estate al sole: Istruzioni per l'uso Relatore: dott.ssa Pier Anna Dal Mas Dirigente Medico Dermatologo Ospedale di Belluno Belluno, 6 giugno 2019 Sole buono

Dettagli

Melanoma e Tumori della Pelle. Dott. Roberto Betti

Melanoma e Tumori della Pelle. Dott. Roberto Betti Melanoma e Tumori della Pelle Dott. Roberto Betti 1 I tumori della pelle sono numerosi ma i più comuni che coprono circa il 95% di tutti i casi sono : -Melanoma : tumore maligno che deriva dai melanociti

Dettagli

Ma è importante imparare a conoscerlo, prestando attenzione agli effetti nocivi che un esposizione sconsiderata ai raggi solari può causare.

Ma è importante imparare a conoscerlo, prestando attenzione agli effetti nocivi che un esposizione sconsiderata ai raggi solari può causare. Il sole è energia, calore, vita insomma un amico! Ma è importante imparare a conoscerlo, prestando attenzione agli effetti nocivi che un esposizione sconsiderata ai raggi solari può causare. Conoscere

Dettagli

Guida alla Prevenzione 12 consigli utili per proteggerti dal sole

Guida alla Prevenzione 12 consigli utili per proteggerti dal sole N 03 Guida alla Prevenzione 12 consigli utili per proteggerti dal sole LILT Sezione Provinciale di Biella Via Belletti Bona 20, 13900 Biella Tel. 015 8352111 - info@liltbiella.it www.liltbiella.it SOMMARIO

Dettagli

SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 7

SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 7 SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 7 Categoria : SOLARIUM PER L ABBRONZATURA Elenco apparecchi : a) Lampade abbronzanti UV-A (come da Allegato alla Legge n. 1 del 04.01.1990) b) Lampade di quarzo con applicazioni

Dettagli

FARMACIA IN VIAGGIO. Vacanze sicure

FARMACIA IN VIAGGIO. Vacanze sicure FARMACIA IN VIAGGIO. Vacanze sicure SOLE E PELLE SOLE E PELLE Le esigenze della pelle cambiano in base alle stagioni dell anno: quello che però non cambia mai è la necessità di proteggerla e mantenerla

Dettagli

Guida tecnica. protezione sole vista per il bambino

Guida tecnica. protezione sole vista per il bambino Guida tecnica protezione sole vista per il bambino Per proteggere dal sole gli occhi del tuo bambino, scegli lenti con trattamenti che: attenuino l intensità luminosa, eliminino i raggi solari e migliorino

Dettagli

È L ATTIVITÀ SPORTIVA LA VERA MEDICINA Franco Fraioli. Le nuove frontiere del welfare contrattuale Michele Carpinetti

È L ATTIVITÀ SPORTIVA LA VERA MEDICINA Franco Fraioli. Le nuove frontiere del welfare contrattuale Michele Carpinetti Periodico Trimestrale della Cassa Assistenza Sanitaria dei Quadri del Terziario, Commercio, Turismo e Servizi Le nuove frontiere del welfare contrattuale Michele Carpinetti Consigli sotto l ombrellone

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Igiene Ambienti di Vita. Come proteggere i lavoratori outdoor dai rischi da esposizione ai raggi ultravioletti

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Igiene Ambienti di Vita. Come proteggere i lavoratori outdoor dai rischi da esposizione ai raggi ultravioletti Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Igiene Ambienti di Vita Come proteggere i lavoratori outdoor dai rischi da esposizione ai raggi ultravioletti I lavoratori outdoor esposti ai raggi ultravioletti sono:

Dettagli

Abbronzarsi in sicurezza

Abbronzarsi in sicurezza Campagna di prevenzione Abbronzarsi in sicurezza Scopri i consigli utili per una corretta esposizione ai raggi solari. Chiedi al tuo Farmacista i prodotti più sicuri ed efficaci per proteggere la pelle.

Dettagli

Il Sole. I Solari. La Fotoprotezione

Il Sole. I Solari. La Fotoprotezione Il Sole I Solari La Fotoprotezione LA PROTEZIONE DELLA PELLE AL SOLE: SAPERNE DI PIU' Il fototipo. Ciascuno di noi possiede una personale quantità e qualità di melanina superficiale, che determina il colore

Dettagli

Policlinico di Monza Istituto ad Alta Specializzazione NEVI E CAPELLI. La tecnologia VIDIX VTRACK a servizio del dermatologo

Policlinico di Monza Istituto ad Alta Specializzazione NEVI E CAPELLI. La tecnologia VIDIX VTRACK a servizio del dermatologo Policlinico di Monza Istituto ad Alta Specializzazione NEVI E CAPELLI La tecnologia VIDIX VTRACK a servizio del dermatologo INTRODUZIONE Da diversi anni si registra l'aumento dei casi di melanoma, un tumore

Dettagli

TINTARELLA MEDITERRANEA: COSA E' IMPORTANTE SAPERE TINTARELLA MEDITERRANEA: COSA E' IMPORTANTE SAPERE

TINTARELLA MEDITERRANEA: COSA E' IMPORTANTE SAPERE TINTARELLA MEDITERRANEA: COSA E' IMPORTANTE SAPERE Con quest'articolo si inaugura la Rubrica per NoicattaroWeb "La tua amica per la pelle" di Carmilia Menelao. Carmilia Menelao ha seguito un percorso di studi in campo scientifico, una laurea in Chimica

Dettagli

PARERE DEL Comitato Scientifico su Salute, Ambiente e Rischi Emergenti (SCHEER)

PARERE DEL Comitato Scientifico su Salute, Ambiente e Rischi Emergenti (SCHEER) REPORT N. 1/17 PARERE DEL Comitato Scientifico su Salute, Ambiente e Rischi Emergenti (SCHEER) SU Effetti Biologici rilevanti per la salute indotti dalla Radiazione Ultravioletta con particolare riferimento

Dettagli

COLIPA Test in vitro :

COLIPA Test in vitro : COSMETICI: STRATEGIE E METODOLOGIE DI TESTING IN CONFORMITA ALLE ULTIME RACCOMANDAZIONI EUROPEE COLIPA Test in vitro : Protezione UVA Foto stabilità dei filtri UV RESANA,19 Ottobre 2007 Dott.ssa Chiara

Dettagli

Dr. Sonia Sangiuliano Dr. Adone Baroni U.O. Clinica Dermatologica Seconda Università degli Studi di Napoli

Dr. Sonia Sangiuliano Dr. Adone Baroni U.O. Clinica Dermatologica Seconda Università degli Studi di Napoli Dr. Sonia Sangiuliano Dr. Adone Baroni U.O. Clinica Dermatologica Seconda Università degli Studi di Napoli LO SPETTRO SOLARE La luce del sole comprende lo spettro completo delle radiazioni ultraviolette,

Dettagli

Utilità di una campagna di screening

Utilità di una campagna di screening Utilità di una campagna di screening Dr. Giuseppe Novello Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico OVE Catania Presidio Gaspare Rodolico Oncologia Dott. Giuseppe Novello, conflitto di interessi. Membro

Dettagli

Highlight sul melanoma

Highlight sul melanoma Highlight sul melanoma Epidemiologia e screening Fabio Raiti IOM, Viagrande Il Melanoma Melanoma cutaneo (95-96 %) Melanoma Non-cutaneo (4-5%) 350 paz/anno (italia) 1% di tutti i melanomi Sedi: Ano Vagina

Dettagli

SENTIRSI BENE CORPO I SOLARI

SENTIRSI BENE CORPO I SOLARI Fondatore della Cosmétique Végétale SENTIRSI BENE CORPO I SOLARI I PRINCIPALI RAGGI SOLARI Raggi UVA: grandi responsabili dell invecchiamento cutaneo. Donano un abbronzatura immediata superficiale ma,

Dettagli

Regione Lombardia Giunta Regionale Direzione Generale Sanità

Regione Lombardia Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Regione Lombardia Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Prot. n. H1.2010.0005470 10/02/2010 Ai Responsabili Locali della Farmacovigilanza Ai Direttori Generali - delle Aziende Sanitarie Locali - delle

Dettagli

A cura di Arpa Emilia-Romagna Autori: S. Violanti, M. Ricciotti, F. Zinoni. Che cosa è la radiazione ultravioletta (RUV)?

A cura di Arpa Emilia-Romagna Autori: S. Violanti, M. Ricciotti, F. Zinoni. Che cosa è la radiazione ultravioletta (RUV)? A cura di Arpa Emilia-Romagna Autori: S. Violanti, M. Ricciotti, F. Zinoni Che cosa è la radiazione ultravioletta (RUV)? Lo spettro elettromagnetico è costituito da diversi tipi di radiazioni a seconda

Dettagli

La prevenzione del rischio da radiazione solare nei lavoratori e il D.Lgs. 81/2008. Davide Ferrari Azienda USL Modena

La prevenzione del rischio da radiazione solare nei lavoratori e il D.Lgs. 81/2008. Davide Ferrari Azienda USL Modena La prevenzione del rischio da radiazione solare nei lavoratori e il D.Lgs. 81/2008 Davide Ferrari Azienda USL Modena Le più autorevoli organizzazioni internazionali (ICNIRP, ILO, WHO) e nazionali (Istituto

Dettagli

Università degli Studi di Roma La Sapienza, Polo Pontino. Dipartimento di Malattie Cutanee-Veneree e di Chirurgia Plastica Ricostruttiva

Università degli Studi di Roma La Sapienza, Polo Pontino. Dipartimento di Malattie Cutanee-Veneree e di Chirurgia Plastica Ricostruttiva Università degli Studi di Roma La Sapienza, Polo Pontino Dipartimento di Malattie Cutanee-Veneree e di Chirurgia Plastica Ricostruttiva Lesioni pigmentarie benigne : correlazioni clinico-patologiche Diagnosi

Dettagli

STUDIO PEDROTTI MALATTIE DEGLI OCCHI

STUDIO PEDROTTI MALATTIE DEGLI OCCHI STUDIO PEDROTTI MALATTIE DEGLI OCCHI LE RADIAZIONI SOLARI E GLI OCCHI Via Mazzini,11 Vicenza 36100 Tel. 0444 541000 mail: info@studiopedrotti.it sito: www.studiopedrotti.it Le radiazioni solari e gli occhi

Dettagli

NOTIFICA DI INSTALLAZIONE DI APPARECCHI PER IL TRATTAMENTO DELLA PELLE MUNITI DI EMETTITORI DI RAGGI ULTRAVIOLETTI (UV)

NOTIFICA DI INSTALLAZIONE DI APPARECCHI PER IL TRATTAMENTO DELLA PELLE MUNITI DI EMETTITORI DI RAGGI ULTRAVIOLETTI (UV) ALLEGATO A) NOTIFICA DI INSTALLAZIONE DI APPARECCHI PER IL TRATTAMENTO DELLA PELLE MUNITI DI EMETTITORI DI RAGGI ULTRAVIOLETTI (UV) DATI IDENTIFICATIVI DELLA STRUTTURA Denominazione Indirizzo Proprietà

Dettagli

Tutti siamo esposti a una certa quantità di radiazioni ultraviolette (UV) provenienti in gran parte dal sole, ma anche da fonti artificiali usate

Tutti siamo esposti a una certa quantità di radiazioni ultraviolette (UV) provenienti in gran parte dal sole, ma anche da fonti artificiali usate Sole UV Tutti siamo esposti a una certa quantità di radiazioni ultraviolette (UV) provenienti in gran parte dal sole, ma anche da fonti artificiali usate nell industria, nel commercio e nel settore ricreativo.

Dettagli

Eucerin Sun Protection. La terza dimensione della protezione solare.

Eucerin Sun Protection. La terza dimensione della protezione solare. Eucerin Sun Protection La terza dimensione della protezione solare. Eucerin Sun Protection apre un nuovo orizzonte nel panorama dei prodotti solari, presentandovi le tre dimensioni della protezione cutanea:

Dettagli

Indice. Prefazione Salute dalla natura... LA CHIAVE DELLA SALUTE

Indice. Prefazione Salute dalla natura... LA CHIAVE DELLA SALUTE Indice Prefazione Salute dalla natura....................................... XI LA CHIAVE DELLA SALUTE La nuova vitamina dei miracoli?... 2 Fonte di salute e benessere... 2 Vitamina o ormone?... 3 Molte

Dettagli

1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e

1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e 1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e fondamenti di genetica GENETICA MEDICA OBBIETTIVI FORMATIVI Conoscere le basi cellulari e molecolari dell eredità Conoscere le basi genetiche

Dettagli

La cheratosi attinica

La cheratosi attinica La cheratosi attinica La cheratosi attinica è una lesione neoplastica epiteliale cutanea che si sviluppa spontaneamente come conseguenza di un esposizione prolungata ai raggi ultravioletti (UV): la sua

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADIAZIONI SOLARI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADIAZIONI SOLARI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADIAZIONI SOLARI Azienda Sede BLUCAR COMUNE DI SALERNO Indirizzo: Via Diaz 18 Datore di lavoro Rossi Paolo Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione De Santis

Dettagli

Perchè? L obiettivo per il prossimo futuro è quello di sconfiggere il melanoma, renderlo un tumore a mortalità zero».

Perchè? L obiettivo per il prossimo futuro è quello di sconfiggere il melanoma, renderlo un tumore a mortalità zero». GUARDIAMOCI LA PELLE Emanuele Nasole Dermatologo Coordinatore Regionale AIUC - Veneto Amb. Vulnologia Ospedale di Castiglione delle Stiviere (MN) Perchè? L obiettivo per il prossimo futuro è quello di

Dettagli

BREAST. screening dei tumori ereditari mammella - ovaio

BREAST. screening dei tumori ereditari mammella - ovaio screening dei tumori ereditari mammella - ovaio Cos è il? È un test che si esegue sul DNA estratto da un prelievo di sangue periferico con lo scopo di valutare la predisposizione ai tumori della mammella

Dettagli

Radiazione UV. è stato ulteriormente suddiviso dal comitato. CIE (Commission Internazionale de l Eclaraige)

Radiazione UV. è stato ulteriormente suddiviso dal comitato. CIE (Commission Internazionale de l Eclaraige) Radiazione UV La radiazione solare ultravioletta (UV), compresa nella regione di lunghezze d onda tra 100 e 400 nm (290-400 nm al suolo, in seguito all'assorbimento da parte dell'atmosfera), interviene

Dettagli

Manuale dell abbronzatura perfetta INFORMATI SICURI ABBRONZATI

Manuale dell abbronzatura perfetta INFORMATI SICURI ABBRONZATI Manuale dell abbronzatura perfetta INFORMATI SICURI ABBRONZATI Una nota canzone degli anni 60 celebrava la bellezza di essere abbronzatissimi sotto i raggi del sole, e di sfoggiare quel colorito ambrato

Dettagli

tra rischi, benefici e controversie scientifiche: come e cosa comunicare?

tra rischi, benefici e controversie scientifiche: come e cosa comunicare? L esposizione alla radiazione UV tra rischi, benefici e controversie scientifiche: come e cosa comunicare? Roberta Pozzi, Alessandro Polichetti Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale Protezione

Dettagli

30/05/2011. Melanoma. Anatomia. scaricato da 1

30/05/2011. Melanoma. Anatomia. scaricato da  1 Melanoma 1 Anatomia 2 scaricato da www.sunhope.it 1 Epidemiologia ed Eziologia In Europa circa 60.000 nuovi casi all anno L'incidenzaé Lincidenza leggermentepiù alta tra la popolazione femminile rispetto

Dettagli

Acqua. MACROnutrienti. MICROnutrienti. Vitamine. Componenti minori. Carboidrati Proteine Lipidi. Sali minerali. Nutraceutici

Acqua. MACROnutrienti. MICROnutrienti. Vitamine. Componenti minori. Carboidrati Proteine Lipidi. Sali minerali. Nutraceutici ALIMENTI E COSMESI Dott. Adele Papetti Laboratorio Nutraceutici e Alimenti adele.papetti@unipv.it Master di II livello - SCIENZE COSMETOLOGICHE ALIMENTI Acqua MACROnutrienti MICROnutrienti Carboidrati

Dettagli

Modulo di Registrazione SORGENTI NIR IN ATTIVITÀ DI ESTETISTA Rev. 01. Sopralluogo

Modulo di Registrazione SORGENTI NIR IN ATTIVITÀ DI ESTETISTA Rev. 01. Sopralluogo Pagina 1 di 6 Sopralluogo Legale Rappresentante Indirizzo Piano Sede dell intervento E presente al sopralluogo In qualità di Data sopralluogo Orari e giorni apertura Acquisire copia del diploma professionale

Dettagli

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Associazione Italiana Registri Tumori Registro Tumori di Reggio-Emilia corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Reggio Emilia, 3 dicembre 2007 Biologia dei tumori Stefano Ferretti

Dettagli

Radiazione solare ultravioletta

Radiazione solare ultravioletta IL PORTALE AGENTI FISICI ESPERIENZE REGIONALI A CONFRONTO 13 Dicembre 2016 EMPOLI I TUMORI DELLA CUTE E L ESPOSIZIONE LAVORATIVA A RADIAZIONI UV Esperienze in Regione Toscana Lucia Miligi SS di Epidemiologia

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3995 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI PEDOTO, CARDINALE, DE PASQUALE, D INCECCO, FEDI, FERRANTI, FIANO, FIORONI, FONTANELLI, GINOBLE,

Dettagli

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo Sole e pelle Relatore:dott. Annachiara Corazzol Specialista in Dermatologia- Poliambulatorio ULSS 2 25 giugno 2014 Aula Piccolotto-Ospedale Civile Feltre

Dettagli

La pelle secca (Xerosi) Alessandro MARTELLA

La pelle secca (Xerosi) Alessandro MARTELLA La pelle secca (Xerosi) Dottore, ho la pelle secca! Il dermatologo e la pelle secca INFERENZA #1. Pelle secca PERCHE SI MANIFESTA? Presente un problema a livello della barriera cutanea, a livello del

Dettagli

Guida alla protezione della pelle

Guida alla protezione della pelle Guida alla protezione della pelle Tu e il sole Perché bisogna prestare più attenzione al sole? Potrebbe esserti raccomandata una terapia che può renderti più sensibile ai raggi ultravioletti (UV). Gli

Dettagli

RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI

RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI Via Cassala 88 Brescia Tel. 030.47488 info@cbf.191.it RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 TITOLO VIII CAPO V 1 LE RADIAZIONI OTTICHE Con il termine radiazioni ottiche si intende

Dettagli

I NUMERI DEI PRINCIPALI TUMORI IN TOSCANA E IN ITALIA

I NUMERI DEI PRINCIPALI TUMORI IN TOSCANA E IN ITALIA I NUMERI DEI PRINCIPALI TUMORI IN TOSCANA E IN ITALIA 1) COLON-RETTO Lesioni precancerose (ad esempio gli adenomi con componente displastica), circa l 80% dei carcinomi del colon-retto insorge a partire

Dettagli

Le creme solari. Diciamoci la verità servono?

Le creme solari. Diciamoci la verità servono? Le creme solari Diciamoci la verità servono? Annalisa Patrizi Dermatologia, Dipartimento di Medicina Specialistica Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna Perché i bambini vanno protetti dal

Dettagli

MALATTIA DI FABRY OPUSCOLO INFORMATIVO IN PAZIENTI CON PATOLOGIA RENALE

MALATTIA DI FABRY OPUSCOLO INFORMATIVO IN PAZIENTI CON PATOLOGIA RENALE MALATTIA DI FABRY IN PAZIENTI CON PATOLOGIA RENALE OPUSCOLO INFORMATIVO Hai ricevuto questo opuscolo perché il tuo medico sospetta che la tua patologia renale possa essere collegata alla malattia di Fabry,

Dettagli

Guida ai trattamenti estetici

Guida ai trattamenti estetici Radiofrequenza Viso Corpo A COSA SERVE E QUALI SONO GLI EFFETTI? E una metodica non invasiva e non dolorosa che contrasta efficacemente i segni dell invecchiamento cutaneo del viso, mentre sul corpo ha

Dettagli

CancerStat Umbria. Neoformazioni della cute e del cavo orale. Melanoma. Terni

CancerStat Umbria. Neoformazioni della cute e del cavo orale. Melanoma. Terni CancerStat Umbria Registro Tumori Umbro di Popolazione Registro Nominativo delle Cause di Morte Registro Regionale dei Mesoteliomi Direttore: Francesco La Rosa Coordinatore: Fabrizio Stracci Collaboratori:

Dettagli

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo. Il cancro è associato a alterazioni dei meccanismi di controllo del ciclo cellulare. mutazioni del DNA a carico di oncogeni, geni oncosoppressori, geni del riparo del DNA, geni che regolano l apoptosi

Dettagli

SOLARI SINGITA. La terra ha ricevuto l abbraccio del sole e noi vedremo i risultati di questo amore

SOLARI SINGITA. La terra ha ricevuto l abbraccio del sole e noi vedremo i risultati di questo amore LINEA SOLARI La terra ha ricevuto l abbraccio del sole e noi vedremo i risultati di questo amore SOLARI SINGITA Un luogo affascinante, quasi mistico dove respirare atmosfere uniche e vivere emozioni. Spazio

Dettagli

PELLE & SOLE: L'IMPORTANZA DELLA FOTOPROTEZIONE Giovedì 01 Luglio :49

PELLE & SOLE: L'IMPORTANZA DELLA FOTOPROTEZIONE Giovedì 01 Luglio :49 II Sole emette radiazioni elettroma gnetiche (REM) con diversa lunghezza d'onda, che vanno da quelle molto corte (raggi gamma) a quelle estremamente lunghe (onde radio). A causa dell'assorbimento atmosferico,

Dettagli

ARPA Rimini Monitoraggio ambientale della radiazione ultravioletta di origine solare (UVB)

ARPA Rimini Monitoraggio ambientale della radiazione ultravioletta di origine solare (UVB) ARPA Rimini Monitoraggio ambientale della radiazione ultravioletta di origine solare (UVB) Ricciotti M., Arcangeli F*.,Fabbri F**. Bagli MT., Stambazzi M., Padovani F. Arpa Emilia Romagna Sezione Provinciale

Dettagli

3 modulo didattico - Le

3 modulo didattico - Le 3 modulo didattico - Le mutazioni del DNA e le malattie monogeniche. Le mutazioni del genoma umano Mutazione: qualsiasi cambiamento permanente ed ereditabile del DNA Mutazione ereditata proveniente dai

Dettagli

Prefazione Salute dalla natura. La nuova vitamina dei miracoli? 2 Fonte di salute e benessere 2 Vitamina o ormone? 3

Prefazione Salute dalla natura. La nuova vitamina dei miracoli? 2 Fonte di salute e benessere 2 Vitamina o ormone? 3 Indice Prefazione Salute dalla natura XI LA CHIAVE DELLA SALUTE La nuova vitamina dei miracoli? 2 Fonte di salute e benessere 2 Vitamina o ormone? 3 Molte cellule del nostro organismo necessitano di vitamina

Dettagli

FENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà

FENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà FENILCHETONURIA Adattarsi ad una nuova realtà 9 Che cosa è la fenilchetonuria? Per capire la fenilchetonuria bisogna partire dal concetto che tutti gli alimenti, in quantità variabile, contengono una sostanza

Dettagli

Lezione del 24 Ottobre 2014

Lezione del 24 Ottobre 2014 MECCANISMI MOLECOLARI DEGLI STATI PATOLOGICI MECCANISMI MOLECOLARI DELLE MALATTIE METABOLICHE Lezione del 24 Ottobre 2014 EZIOLOGIA Studia le cause che inducono un turbamento persistente dell omeostasi

Dettagli

Come disarmare i tumori

Come disarmare i tumori Come disarmare i tumori Delia Mezzanzanica Unità di Terapie Molecolari Dipartimento di Oncologica Sperimentale e Medicina Molecolare Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Il tumore ovarico è caratterizzato

Dettagli

DEPILAZIONE LASER AD ALESSANDRITE 755nm

DEPILAZIONE LASER AD ALESSANDRITE 755nm Il Laser ad Alessandrite GentleLase Candela 755nm è indicato per trattare tutti i fototipi in modo efficace, confortevole (per il sistema di raffreddamento della cute) e rapido (per gli spot da 6 a 18

Dettagli

I pericoli del sole. Informazioni per chi lavora all aria aperta

I pericoli del sole. Informazioni per chi lavora all aria aperta I pericoli del sole Informazioni per chi lavora all aria aperta Il sole amico e nemico Il sole è vita. I raggi del sole hanno un effetto stimolante e salutare sul nostro corpo e sul nostro umore e ci donano

Dettagli

Il melanoma rappresenta una neoplasia maligna che origina dai melanociti, le cellule produttrici di melanina

Il melanoma rappresenta una neoplasia maligna che origina dai melanociti, le cellule produttrici di melanina Il Melanoma Il melanoma rappresenta una neoplasia maligna che origina dai melanociti, le cellule produttrici di melanina Il melanoma cutaneo è un tumore ad elevata aggressività Crescita di incidenza negli

Dettagli

Effetti biologici NIR

Effetti biologici NIR Effetti biologici NIR NIR Origine Lunghezza d onda Frequenza Effetti Biologici UVC Lampade UV germicide 100 nm - 280 nm 1075 THz - 3000 THz Eritema cutaneo, iperpigmentazione; Fotocheratite UVB Lampade

Dettagli

Di nei della pelle, bambini e sole

Di nei della pelle, bambini e sole Di nei della pelle, bambini e sole Un bel giorno mentre facevo il bagnetto al #Ribelle ho scoperto che aveva un puntino infinitesimale sulla caviglia. Un minuscolo neo. Esattamente nello stesso punto in

Dettagli

Peeling chimico - Superficiale

Peeling chimico - Superficiale Peeling chimico - Superficiale Il peeling chimico è una delle procedure cosmetiche non-invasive più popolari per ringiovanire l aspetto della pelle. Col tempo i fattori come l esposizione al sole, l ereditarietà,

Dettagli

IL RESVERATROLO E UN FENOLO NON FLAVONOIDE PRESENTE NE SONO RICCHI L UVA (IN PARTICOLARE LA BUCCIA DELL ACINO )

IL RESVERATROLO E UN FENOLO NON FLAVONOIDE PRESENTE NE SONO RICCHI L UVA (IN PARTICOLARE LA BUCCIA DELL ACINO ) IL RESVERATROLO E UN FENOLO NON FLAVONOIDE PRESENTE IN MOLTI ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE. NE SONO RICCHI L UVA (IN PARTICOLARE LA BUCCIA DELL ACINO ) I FRUTTI ROSSI, LE BACCHE AI QUALI CONFERISCE UN AZIONE

Dettagli

Rischi da esposizione a radiazioni solari nel lavoratore outdoor

Rischi da esposizione a radiazioni solari nel lavoratore outdoor Rischi da esposizione a radiazioni solari nel lavoratore outdoor Federica Zannol Il progetto del Distretto Asolo/Montebelluna nella nuova ULSS provinciale IL PROGETTO STEP1: individuazione di aziende dei

Dettagli

L indice UV. Un unità di misura per un rapporto sano con il sole

L indice UV. Un unità di misura per un rapporto sano con il sole L indice Un unità di misura per un rapporto sano con il sole Opuscolo informativo pubblicato da: Ufficio federale della sanità pubblica, MeteoSvizzera, Lega cancro svizzera, Organizzazione mondiale della

Dettagli

PROTEZIONE E CURA PER TUTTA LA FAMIGLIA

PROTEZIONE E CURA PER TUTTA LA FAMIGLIA PROTEZIONE E CURA PER TUTTA LA FAMIGLIA SOLUZIONE ECRAN PROTEZIONE SOLUZIONE E FASE 1: PROTEZIONE Cellular PROTECT Complex Filtri solari ad ampio spettro Attivi specifici per gamma: Carota, Vitamine C

Dettagli

AGING e MARKETING PLACEMENT. INVECCHIAMENTO CUTANEO: fattori estrinseci ed intrinseci

AGING e MARKETING PLACEMENT. INVECCHIAMENTO CUTANEO: fattori estrinseci ed intrinseci AGING e MARKETING PLACEMENT INVECCHIAMENTO CUTANEO: fattori estrinseci ed intrinseci Insonnia Rabbia RUGHE FRONTALI Gravità Preoccupazioni Tristezza Fumo Sole Felicità Posizione per dormire RUGHE GLABELLARI

Dettagli

lesioni melanocitarie benigne e maligne

lesioni melanocitarie benigne e maligne AZIENDA SANITARIA LOCALE DI PESCARA Uff. Formazione ed Aggiornamento Via Renato Paolini n. 47-65124 Pescara Tel. 085 4253166 - Fax 085 4253165 Dir. Amministrativo Dott. Alberto Cianci MACROPROGETTAZIONE

Dettagli

Basi biologiche delle malattie Genetica delle neoplasie. Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67

Basi biologiche delle malattie Genetica delle neoplasie. Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67 Basi biologiche delle malattie Genetica delle neoplasie Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67 Samantha Messina 2017 GENETICA DELLE NEOPLASIE Ciclo - alterazione dei meccanismi

Dettagli

LE MUTAZIONI. MUTAZIONE: MODIFICAZIONE DEL MESSAGGIO GENETICO, cambiamento raro, casuale, permanente ed EREDITABILE del DNA RIMESCOLAMENTO!!

LE MUTAZIONI. MUTAZIONE: MODIFICAZIONE DEL MESSAGGIO GENETICO, cambiamento raro, casuale, permanente ed EREDITABILE del DNA RIMESCOLAMENTO!! LE MUTAZIONI MUTAZIONE: MODIFICAZIONE DEL MESSAGGIO GENETICO, cambiamento raro, casuale, permanente ed EREDITABILE del DNA RIMESCOLAMENTO!! NUOVI GENOTIPI LE MUTAZIONI POLIMORFISMO: un cambiamento presente

Dettagli

ASL 13 presenta: non eccedere nel numero e nella frequenza dei trattamenti

ASL 13 presenta: non eccedere nel numero e nella frequenza dei trattamenti non eccedere nel numero e nella frequenza dei trattamenti ASL 13 presenta: utilizzare sempre gli occhialini di protezione e non fissare mai l emettitore togliere le lenti a contatto durante il trattamento

Dettagli

Le onde elettromagnetiche

Le onde elettromagnetiche Campi elettrici variabili... Proprietà delle onde elettromagnetiche L intuizione di Maxwell (1831-1879) Faraday ed Henry misero in evidenza che un campo magnetico variabile genera un campo elettrico indotto.

Dettagli

Cosa è l HPV. E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica

Cosa è l HPV. E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica L INFEZIONE DA HPV Cosa è l HPV E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica Identificati 100 tipi di HPV che possono interessare l uomo. Di questi

Dettagli

Cattedra di Medicina del Lavoro

Cattedra di Medicina del Lavoro Cattedra di Medicina del Lavoro Le neoplasie esposizione a denunce e professionali da Radiazione Solare UV riconoscimenti INAIL Dott. Raffaele delli CARRI - INAIL MODENA PLANNING focus radiazione solare

Dettagli

Abbronzatura e protezione dagli UV

Abbronzatura e protezione dagli UV Abbronzatura e protezione dagli UV Le persone con la pelle scura o che si abbronzano facilmente sono meno predisposte allo sviluppo dei tumori cutanei rispetto alle persone che hanno la pelle chiara e

Dettagli

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA:

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA: GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA: La variabilità biologica degli organismi viventi La trasmissione dei caratteri da un organismo ad un altro o da una cellula ad un altra Il ruolo del genoma (patrimonio

Dettagli

Che cosa è la luce? 1

Che cosa è la luce? 1 Che cosa è la luce? 1 CAMPO ELETTROMAGNETICO 2 Onde Che cosa è un onda? Un onda è una perturbazione di un mezzo, dove il mezzo può essere un campo (es: il campo gravitazionale) o di una sostanza materiale

Dettagli

Viene utilizzata in medicina estetica per restituire tono e compattezza alla pelle del viso e del corpo

Viene utilizzata in medicina estetica per restituire tono e compattezza alla pelle del viso e del corpo Non è altro che energia elettrica. Viene utilizzata in medicina estetica per restituire tono e compattezza alla pelle del viso e del corpo Ideali per rassodare la pelle del viso e del corpo e, più in generale,

Dettagli

UNITA DI COMPLEMENTAZIONE NELL UOMO: ALBINISMO E SORDITA

UNITA DI COMPLEMENTAZIONE NELL UOMO: ALBINISMO E SORDITA UNITA DI COMPLEMENTAZIONE NELL UOMO: ALBINISMO E SORDITA Cos è la complementazione genica integrazione funzionale Test di complementazione: 2 geni recessivi complementano alleli appartenenti a loci diversi

Dettagli

Polimorfismo clinico e genetico: quali differenze e quali vantaggi

Polimorfismo clinico e genetico: quali differenze e quali vantaggi A.O. Polo Universitario Ospedale L. Sacco, Milano Unità Operativa di Cardiologia Centro Malattie Rare Cardiologiche - Marfan Clinic Responsabile prof. Alessandro Pini Polimorfismo clinico e genetico: quali

Dettagli

COSA SONO LE MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI?

COSA SONO LE MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI? MALATTIE GENETICHE COSA SONO LE MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI? Le malattie autosomiche dominanti sono causate dalla mutazione di un singolo gene, ma il loro meccanismo di trasmissione è abbastanza diverso.

Dettagli

IC Frisi - Melegnano STRUTTURA ANNESSI CUTANEI FUNZIONI GALLERIA IMMAGINI. Laura L.

IC Frisi - Melegnano STRUTTURA ANNESSI CUTANEI FUNZIONI GALLERIA IMMAGINI. Laura L. IC Frisi - Melegnano STRUTTURA ANNESSI CUTANEI FUNZIONI GALLERIA IMMAGINI Laura L. STRUTTURA STRATI DELLA PELLE COLORE PELLE IMPRONTE DIGITALI STRATI DELLA PELLE EPIDERMIDE DERMA STRATO SOTTOCUTANEO EPIDERMIDE

Dettagli

I RISCHI DELL ABBRONZATURA

I RISCHI DELL ABBRONZATURA I RISCHI DELL ABBRONZATURA Con questo opuscolo, scritto dallo specialista dermatologo Dr.Roberto Castellengo, il servizio specialistico di prevenzione, diagnosi e terapia dermatologica del Poliambulatorio

Dettagli

Il sole ed il suo effetto sull organismo

Il sole ed il suo effetto sull organismo Il sole ed il suo effetto sull organismo Il sole è fonte di luce, vitalità e benessere, sempre che sia usato correttamente ed in giusta dose. In caso contrario i suoi effetti sono dannosi per pelle, occhi

Dettagli

Impaginato Solari_Layout 1 05/03/14 18:44 Page 1 UNA NOVITÀ NEL MONDO DEI PRODOTTI SOLARI.

Impaginato Solari_Layout 1 05/03/14 18:44 Page 1 UNA NOVITÀ NEL MONDO DEI PRODOTTI SOLARI. Impaginato Solari_Layout 1 05/03/14 18:44 Page 1 UNA NOVITÀ NEL MONDO DEI PRODOTTI SOLARI. Impaginato Solari_Layout 1 05/03/14 18:44 Page 2 Impaginato Solari_Layout 1 05/03/14 18:44 Page 3 Impaginato Solari_Layout

Dettagli

FOTOCARCINOGENESI. Clinica Dermatologica Università di Parma. Viareggio, 17 marzo 2010

FOTOCARCINOGENESI. Clinica Dermatologica Università di Parma. Viareggio, 17 marzo 2010 FOTOCARCINOGENESI Giuseppe De Panfilis Clinica Dermatologica Università di Parma Viareggio, 17 marzo 2010 La fotocarcinogenesi viene modernamente individuata riconoscendo una serie di marcatori biologici,

Dettagli