Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna Reggio Emilia 6 giugno 2014 CFPR Reggio Emilia
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1 Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna Reggio Emilia 6 giugno 2014 CFPR Reggio Emilia Corso di Formazione a ricaduta regionale, valido ai fini del mantenimento dela competenza di Auditor qualificato PARAMETRI IGIENICO SANITARI DEL LATTE BOVINO: prove analitiche, autocontrollo dell allevatore e sistema Agrinet quale strumento al servizio del controllo ufficiale nella filiera del latte in Emilia-Romagna L assistenza tecnico veterinaria nella gestione del piano mastiti e di altre patologie correlate ad alterazione dei parametri igienico sanitari del latte nelle aziende bovine Dott. Alberto Brizzi Medico Veterinario Libero Professionista Parma
2 Introduzione Mi scuso anticipatamente perchè avrò molte domande e poche risposte I computer sono macchine inutili: infatti danno solo le risposte. La cosa importante sono le domande (J.P. Gaultier) Ringrazio il dott. Nocetti per l invito E voi presenti per il tempo e l attenzione
3 Parametri da rispettare in regime di autocontrollo (così come considerate nell allegato pubblicato nell Allegato al BUR 2012 n. 86 del ) Cellule somatiche /ml media mobile su 90gg Carica batterica (a 30 C) ** media mobile su 60 giorni Sostanze inibenti: < LMR di una qualunque delle sostanze citate negli allegati I e III del Reg. (CE) 2377/90 **Deroga per i formaggi in allegato all Intesa Stato Regioni del
4 In regime di autocontrollo L azienda deve provvedere ad effettuare i controlli analitici su tre parametri: Cellule somatiche (almeno una volta al mese) Carica batterica mesofila (almeno ogni 15 giorni) Non superamento dei LMR per una qualunque delle sostanze di cui agli allegati I e III del Reg (CE) 2377/90 (prelievo da commisurare all analisi dei pericoli sic!)
5 L azienda può avvalersi dei controlli analitici effettuati da chi ritira il latte Accordandosi sulle modalità e le frequenze dei prelievi DEFINENDO LA RESPONSABILITA DI SEGNALAZIONE DI SUPERAMENTO DEI LIMITI ALL ASL DI COMPETENZA Copie dei referti delle analisi debbono essere presenti presso l azienda I campioni debbono essere rappresentativi
6 Il regime di autocontrollo ha rilievi commerciali Pagamento latte/qualità Penali per problemi qualitativi Se ci si affida ai controlli di chi ritira il latte non si hanno aliquote dei campioni per controllare eventuali esiti non conformi Una confusione nell assunzione della responsabilità di comunicazione può creare problemi gravi
7 La gestione delle non conformità E il primo problema dei sistemi di gestione della qualità Nel caso nostro la non conformità viene segnalata all ASL competente e parte il contatore E compito del produttore segnalare, entro 48 ore dal ricevimento del referto, il superamento delle medie mobili di germi e cellule all ASL E compito del produttore segnalare, entro 24 ore dal ricevimento del referto la presenza, oltre i limiti, di residui di sostanze inibenti, e di altri residui contaminanti (ad es. aflatossine), e di avviare immediatamente le procedure per il ritiro del latte
8 E obbligo del produttore In caso di non conformità di adottare DA SUBITO le misure necessarie a riportare i valori del latte a livelli di conformità Quindi i superamenti sono EMERGENZE In ogni caso si apre una procedura (CON NOTIFICA) di non conformità con un periodo di osservazione che dura 90 giorni ma Ma, le misure debbono essere adottate da SUBITO.
9 La procedura di non conformità Può essere chiusa Può essere aperta anche in occasione dei sopralluoghi in azienda che vengono effettuati per verificare l aderenza della situazione reale ai dati analitici dell autocontrollo Se il campione di latte prelevato supera le cellule somatiche si apre la procedura di non conformità Le operazioni vengono condotte secondo un diagramma di flusso
10 Il diagramma di flusso*: Chiusura della procedura Cellule Cellule Cellule notifica OSA Sospetto Campione ufficiale (singolo) I Valutazione del sistema di gestione II controllo ufficiale Non ripetibile da eseguire il mese successivo al primo controllo III controllo ufficiale Non ripetibile da eseguire il mese successivo al secondo controllo Provvedimenti o ulteriore proroga di tre mesi Latte non conforme per cellule Media geom. cellule Media geom. cellule Chiusura della procedura *Dall allegato su BUR RER n. 83
11 Cosa manca? Di cosa non si occupa? Chiusura della procedura Cellule Cellule Cellule notifica OSA Sospetto Campione ufficiale (singolo) I Valutazione del sistema di gestione II controllo ufficiale Non ripetibile da eseguire il mese successivo al primo controllo III controllo ufficiale Non ripetibile da eseguire il mese successivo al secondo controllo Provvedimenti o ulteriore proroga di tre mesi Latte non conforme per cellule TRATTA LA CONDUZIONE DI UNA MANDRIA COME SE FOSSE UN PROCESSO INDUSTRIALE NON C E UN APPROCCIO MEDICO Media geom. cellule Media geom. cellule Chiusura della procedura
12 E giusto, stiamo parlando di sicurezza alimentare Il lavoro del medico veterinario è quello di fare da ponte fra sicurezza alimentare e salute, e benessere degli animali. La sicurezza alimentare è salute e benessere degli animali e degli allevatori
13 Cambio di prospettiva Anni 1970: si parlava di tassa di malattia pagata dagli allevatori La salute doveva fare reddito per l allevamento C era maggiore impatto della chimica Anni 2000: la salute è frutto di un processo integrato (ambiente, animale, allevatore, mercato). Diventeranno importanti scelte gestionali di tipo etico ( bollino del benessere sulle etichette dei prodotti)
14 Piano mastiti, ha ancora senso? Anni 1980 esami del latte gratuiti all Istituto Zooprofilattico, erano gratis anche i flaconcini per i prelievi Dal chimico del latte, al veterinario, in stalla al mattino presto con il padellino del CMT Ho fatto fino a 80 prelievi sterili in una sola stalla Analisi, ricetta, terapia, nuovo CMT Si poteva entrare in un circolo vizioso Ah già, il latte con non idoneo andava scremato
15 DOVE SIAMO ARRIVATI: le 8 migliori lattazioni a 305 gg (il potenziale genetico della F.I.) Nome Latt. Anno q.li latte Prod. Mass Gr% Pr% n. mung Etazon ,41 88,5 2,7 3,0 2 Geneva Adria Toyota Adria Adria Toyota ,46 77,8 4 3, , , , ,9 3, ,21 71,3 3,8 3, ,54 74,8 3,3 2,7 2 Alpes Bettina ,80 70,2 3,6 2,9 2 Etazon Geneva ,71 80,4 3,2 2,8 2
16 Sembra una sala operatoria Moderna sala di mungitura: Riconoscimento degli animali Registrazione di produzione e tempo di mungitura Possibilità di esclusione di animali con latte non idoneo Cancello separatore
17 Evoluzione dei prezzi alla stalla da Evoluzione dei prezzi del latte crudo alla stalla di Arrigo Milanesi su consultato il 4 marzo 2013 anno inflazione prezzo regionale prezzo teorico rivalutato Differenza per 100 Kg differenza per q.li consegnati/anno ,40% 30,99 30, ,80% 34,86 39,50 4, , ,10% 33,57 44,93 11, , ,60% 34,34 50,44 16, , ,30% 33,16 55,36 22, , ,20% 40,70 58,39 17, , ,00% 40,00 60,14 20, ,00 17 mancato Incasso dal ,00
18 Dopo gli animali sono cambiate anche Le stalle: da libere, a lettiera, a cuccette Le mandrie: da 30 a 100 vacche La sala e la tecnica di mungitura L alimentazione: l aumento dei concentrati e la scomparsa del foraggio verde Gli inquilini delle mammelle Streptococcus agalactiae i primi Staphylococcus aureus Prototheca
19 Le persone La mano d opera viene da sempre più lontano I titolare della mandria è sempre meno coinvolto in prima persona C è un problema di comunicazione? L ultima Masa petneda, Carzeto 2009
20 E molti anni dopo Le stalle con problemi di cellule somatiche in estate sono la stessa percentuale di trenta anni fa (circa il 40% nei mesi estivi ancora nel 2007) Le stalle oggi sono solo una parte di quelle di trenta anni fa Le mastiti sono sempre lì, con agenti diversi, sempre nuovi e più difficili da curare
21 Eppure abbiamo tanti strumenti in più Sugli animali Serie storiche di conteggio delle cellule somatiche Podometria attivometria Monitoraggio dell ingestione, della ruminazione Rilevazioni in sala della produzione di latte della conducibilità elettrica del latte dei tempi di mungitura / della modalità di eiezione Sugli impianti Stacchi automatici Separazione automatica degli animali Regolazioni elettroniche del vuoto Collettori anti cross contamination ecc. Servizi di controllo con refertazione scritta
22 Esempi Rapporto del controllo periodico del latte con serie storica dei dati individuali Per guardarlo come si deve, e fare i programmi di lavoro ci vogliono 15
23 Esempi 2 Analisi dei dati già pronte Serie storiche Nuove infezioni Infezioni croniche Infezioni al primo controllo funzional e Per guardarle, oltre ai dati di prima, altri 15 Per una diagnosi 10
24 Per i dati siamo a posto Tutti questi dati sono assunti in una sorta di telemetria Oggi esistono sistemi informatici (big data) studiati per gestire grandi basi di dati trovando correlazioni statistiche non intuitive (N.d.R.) Lo stimolo all immaginazione è fortissimo!
25 Stimolata l immaginazione, torniamo con i piedi per terra: la clinica Individuale Esame dei dati (dati ARA e loro elaborazioni) Esame clinico della mammella e non solo (patologie favorenti, chetosi, zoppie) Esame del latte (batteriologico antibiogramma) Prognosi: troppo spesso trascurata, figlia di una diagnosi incompleta Terapia: In lattazione In asciutta Con acquisti programmati?
26 Il problema della clinica è: il tempo Non faccio altro che guidare il trattore, non ho più tempo per fare altro (Sig. Prins, NL, 1984) La mancanza di tempo porta due conseguenze principali: Difficile dare attenzione Si ricevono deleghe che non si dovrebbero accettare Non faccio altro che guidare la macchina, non ho tempo per fare granché (dott. Brizzi, I, 2014) La rarefazione degli allevamenti aumenta i tempi di trasferimento Le mammelle si controllano, si visitano e si curano in sala di mungitura: Gli orari sono difficili Difficile ottenere l attenzione Si danno deleghe che non si dovrebbero dare.
27 Solo della clinica? In una stalla da 300 capi in mungitura: Un capo mandria Tre persone per la mungitura Un addetto al carro Un addetto ai vitelli Due addetti generici (parti, pulizia corsie, sostituzioni) Sono 64 ore/uomo al giorno = poco più di 12 minuti per capo compresa la foraggiata e la mungitura. (stima spannometrica e di estremo ottimismo)
28 Un protocollo per la diagnosi? Una cosa individuale che dovrebbe contenere: Parte sull animale Identificazione Esame dati Visita mammella Compresi i capezzoli, dotto papillare: ispezione e palpazione Cisterna del capezzolo e cisterna del latte Registrazione dei dati Parte sull ambiente/gestione Routine di mungitura Dalla conduzione in sala fino all uscita Pulizia animali Gestione gruppi Alimentazione Gestione delle terapie Registrazione dei dati
29 La visita della mammella* Avvisare la bovina partendo con la mano dalla groppa Valutare eventuali alterazioni della punta del capezzolo La palpazione deve comprendere il capezzolo tutto, la cisterna del latte e il parenchima mammario (meglio se dopo la mungitura) Registrare i dati * Pratica poco popolare perché provoca la messa a latte. Andrebbe fatta in sala
30 Il passo successivo: la prognosi Non tutte le mammelle possono guarire Le bovine croniche rappresentano un pericolo reale per le altre Nella prognosi occorre tenere presenti: Gravità del quadro, in particolare del danno anatomico Agente eziologico coinvolto Età del soggetto Momento produttivo Stato fisiologico Valutare l effetto sul tasso di rimonta (?)
31 La valutazione del danno anatomico si può fare bene con la visita E diffusa la credenza che la terapia antibiotica sia in grado di guarire la mastite Non esiste terapia in grado di rimediare al danno anatomico L entità del danno anatomico condiziona la prognosi Mammelle con tre capezzoli o meno, non importa quanto latte producono, sono da eliminare
32 La terapia delle mastiti L efficacia delle terapie antibiotiche è legata al tempo di esposizione dell agente a concentrazioni efficaci di chemioterapico La terapia in lattazione ha efficacia sempre minore al progredire della stessa La terapia in asciutta deve essere accompagnata corretta prassi di messa in asciutta Non si può impostare una corretta terapia senza un test di sensibilità agli antibiotici Il risultato delle terapie (specie di quella in asciutta) deve essere verificato da un esame batteriologico Il bugiardino è legge dello Stato, scostarsi da quanto riportato rende obbligatorie le prescrizioni per i trattamenti in deroga (registrazione, tempo di attesa ecc.)
33 La mastite non è completamente curabile I tassi di rimonta delle nostre aziende si aggirano attorno al 30% L arma vincente è la prevenzione: in poco più di tre anni, se siamo capaci di tenere sana la rimonta, il problema può essere risolto Concludendo
34 Un problema di promiscuità In natura ogni vacca allatta non più di uno, massimo due, vitelli I vitelli non poppano da altre mammelle In allevamento un gruppo di mungitura munge (random) anche più di 10 mammelle ogni volta In allevamento la densità di animali è molto più elevata che al pascolo La diffusione degli agenti infettivi è molto più facile
35 I fomiti: la mungitrice, l ambiente e il mungitore L infezione passa da una mammella all altra per contatto con oggetti infetti L ambiente mammella funzionante può essere molto favorevole allo sviluppo dei germi La nicchia ecologica mammella non resta vuota: eliminato un patogeno ne arriverà, prima o poi, un altro Le bovine di alto merito genetico sono particolarmente delicate (esiste una correlazione positiva fra velocità di mungitura e sensibilità alle infezioni mammarie)
36 Routine di mungitura La routine di mungitura inizia con la conduzione degli animali in sala d attesa, le bovine dovrebbero venire da sole L uso di percosse, grida, spinte, cani elettrici dovrebbe essere evitato (se non vengono c è qualcosa che non va ) L adozione di metodiche dolci richiede circa 15 giorni per dare i suoi effetti R. Almeida, University of Tennessee, XLVI Congresso SIB, Palermo, maggio 2014
37 Tipi di preparazione per tre bovine alla Routine 1 (bovine pulite): mungere a mano i primi getti di latte di tre bovine, applicare il predipping. Finita l applicazione, dalla prima asciugare e attaccare il gruppo. Routine 2 (bovine poco sporche, fra il 5 ed il 10%): applicare il predipping, mungere i primi getti di latte di tre bovine. Finito lo stripping, asciugare le mammelle e attaccare il gruppo. Routine 3 (bovine molto sporche > 40%): applicare il predipping, mungere i primi getti di latte, riapplicare lo stripping, dopo averlo fatto per tre bovine, asciugare partendo dalla prima e attaccare il gruppo. volta Asciugare i capezzoli è fondamentale R. Almeida, University of Tennessee, XLVI Congresso SIB, Palermo, maggio 2014
38 L oggetto misterioso
39 Importanza dell asportazione del latte di premungitura o stripping Potente stimolo per l ossitocina Opportunità unica per la rilevazione precoce dei quarti con mastite Opportunità unica per impedire al latte con elevate conte di cellule somatiche di finire nella vasca di raccolta Fare uscire alcuni getti e controllare con apposita tazza per la presenza di coaguli, alterazioni ecc. Procedura fortemente osteggiata dai mungitori R. Almeida, University of Tennessee, XLVI Congresso SIB, Palermo, maggio 2014
40 Asciugatura dei capezzoli L asciugatura dei capezzoli prima di attaccare il gruppo è essenziale: Completa pulizia e sanitizzazione Previene lo scivolamento delle tettarelle E bene prestare attenzione alle punte! R. Almeida, University of Tennessee, XLVI Congresso SIB, Palermo, maggio 2014
41 Importanza dell asciugatura del capezzolo sulla conta batterica del latte Tovagliolo asciutto -4% Tovagliolo umido (acqua) -40% Tovagliolo umido con -40% disinfettante Tovagliolo umido + asciugatura -77% Tovagliolo con disinfettante + -85% asciugatura Predipping + asciugatura -85% R. Almeida, University of Tennessee, XLVI Congresso SIB, Palermo, maggio 2014
42 E le mani del mungitore? U.F.C. x 1.000/ ml di liquido dalle mani Proc. Int. Conf. Mastitis Control 30/9-2/ Mastitis Control Form Science to Practice strip no strip 50 0 mani nude mani disinfettate guanti guanti disinfettati Le mani di chi fa stripping sono più contaminate di quelle di chi non lo fa Anche i guanti di chi fa stripping sono più contaminati di quelli di chi non lo fa La principale fonte di contaminazione delle mani è il latte
43 Il problema delle croniche In ogni azienda esiste una percentuale di animali che presentano costantemente conte cellulari elevate Sono spesso animali con uno o più capezzoli in meno Hanno in anamnesi diversi episodi di mastite clinica Sono soggetti di età avanzata (più di quattro lattazioni) Sono portatori di infezioni croniche della mammella da germi di varia natura Hanno mammelle che presentano vari gradi di danno anatomico
44 Cosa fare? Identificarle Bovine con LS > 5 Bovine che iniziano la lattazione con CCS elevati Bovine con il maggiore contributo al conteggio di CS di mandria Identificare i patogeni Esami colturali In base agli esiti Cura Riforma La cura si deve fare sulla base della prognosi: Secondo il patogeno individuato Secondo le condizioni del paziente
45 Il Diagramma di flusso R. Almeida, University of Tennessee, XLVI Congresso SIB, Palermo, maggio 2014 batteriologico Vacca cronica identificata e separata batteriologico batteriologico Prototheca Mycoplasma Staph. aureus Altri: Str. Uberis, Dysgalactiae, E. coli, CNS 3 capezzoli o meno Più di 4 parti Leucocitosi persistente Quattro parti o meno Buona produzione Buona genetica Terapia in asciutta riforma Cellule alte al parto Cellule basse al parto rimane
46 La cura delle mastiti Serve ad impedire che l infezione di allarghi Fra i quarti Nella mandria Comprende l uso di antibiotici La gestione degli animali infetti L uso di antibiotici deve essere fatto secondo le istruzioni degli A.I.C. La loro conservazione dovrebbe essere fatta secondo le istruzioni Il rischio che insorga un antibiotico-resistenza può essere controllato
47 Pertanto per la prevenzione è importante sapere che: Mantenere pulito il gruppo prendicapezzoli è fondamentale per bloccare la trasmissione Mungere una mammella pulita è il primo passo Una corretta preparazione della mammella è la base di tutto La scorretta preparazione della mammella è anche il problema nel 99% dei casi Esiste un problema di comunicazione, formazione o di motivazione? E possibile accettare l idea che degli animali abbiano delle necessità igieniche più stringenti delle nostre?
48 Il problema degli ambientali A lato dei patogeni : Streptococchi e Stafilococchi abbiamo oggi gli: Ambientali Patogeni emergenti Prototheca Enterobatteriacee Str. dysgalactiae Stafilococchi diversi E molti altri Gli ambientali sono germi che non sono parassiti obbligati della mammella: Oggi ha importanza sempre maggiore lo Str. uberis Mycoplasma sp. Prototheca
49 Gli ambientali necessitano di particolari strategie di controllo Per i contagiosi: Terapia in asciutta Terapie prolungate Eliminazione delle bovine croniche Per gli ambientali: Terapia in asciutta Gestione del periodo post mungitura Post dipping Igiene ambientale Gestione Vaccini (?)
50 Uno sguardo al futuro Le particolari strategie di S. uberis sono alla base del suo potere patogeno legato alla capacità di: legarsi a fattori dell ospite (proteine del latte, glicosaminoglicani ed altri) aderire alle cellule epiteliali entrare nelle cellule evitare la fagocitosi crescere in modo esplosivo Questa capacità sarebbe legata a proteine di superficie del germe (S.U.S.P.) L uso di queste proteine per creare vaccini si è dimostrato promettente (in termini di reazione infiammatoria ed organica, CSS, coaguli del latte) L immunizzazione viene fatta durante il periodo di asciutta
51 Il ruolo dell assistenza tecnico veterinaria? Diagnosi Prognosi Terapia Prescrizione Attuazione (?) Individuazione dei fattori di rischio Programmazione per il controllo Monitoraggio uso dei farmaci Controllo efficacia Controllo dei residui Monitoraggio dei livelli di attezione Cellule Carica batterica
52 Ma per finire Le misure di prevenzione una volta individuate debbono essere attuate, con costanza. La motivazione del personale di stalla è la parte più difficile di tutto il lavoro Non sempre il personale dipendente è il più difficile da motivare Le conoscenze e la divulgazione, anche dei risultati ottenuti, sono un ottimo incentivo Gli incentivi economici non sono, per fortuna, parte del nostro lavoro
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