Attenzione soprattutto alla routine di mungitura

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Attenzione soprattutto alla routine di mungitura"

Transcript

1 Attenzione soprattutto alla routine di mungitura Fondamentali le precauzioni durante il prelievo del latte. E in asciutta bisogna garantire l igiene dell ambiente. Sono tra i consigli pratici che una grande cooperativa del Bresciano propone a più di mille soci allevatori di SUJENSANTINI( 1), SONIARUMI( 1 ), GIULIO BERNOCCHI( 2 ) ( 1 ) Medico veterinario, Servizio tecnico Comazoo. ( 2 )DirettoregeneraleComazoo. Ogni anno il settore zootecnico italiano perde circa 750 milioni di euro a causa delle mastiti e della ridotta qualità del latte: l adozione di misure preventive, la tempestiva identificazione della causa e il suo conseguente controllo, rappresentano degli obiettivi fondamentali che devono essere perseguiti sia dall allevatore sia dal veterinario. L epidemiologia delle mastiti è in evoluzione, restano però costanti gli aspetti del management ai quali riferirsi per contrastare l insorgenza e la trasmissione dei microrganismi contagiosi ed ambientali (tabella 1). Questi mastitogeni, oltre a comportare perdite di produzione (tabella 2), costi per i trattamenti e di rimonta, sono fortemente responsabili della ridotta qualità del latte prodotto, poiché rappresentano il principale motivo di aumento della conta cellulare. Il requisito (Dpr 54/97) relativo al latte crudo di vacca destinato alla produzione di latte alimentare è che il numero di cellule somatiche sia inferiore a / ml, calcolato come media geometrica su un prelievo mensile per 3 mesi consecutivi. La soglia per il pagamento del premio maggiore per il latte Alta Qualità è sotto le cell/ml. Inoltre, per poter essere destinato all alimentazione umana, la carica batterica totale del latte non deve superare il valore di /ml. I TECNICI E I SOCI Come prevenire in modo efficace i danni da mastite? Una strada può risiedere nell assistenza tecnica. A questo proposito può essere interessante vedere quali sono i termini dell attività di una cooperativa come Comazoo che associa tanto coltivatori quanto allevatori. In totale i soci sono circa 1.500, e di Fig. A Il poster, a uso dei soci della cooperativa, che riassume le linee guida per una corretta esecuzione della mungitura. 56

2 questi ben sono allevatori. La Comazoo, di Montichiari (Bs), interviene mettendo a disposizione il proprio staff tecnico (vedi figura A) in collaborazione con i tecnici del Centro latte di Brescia, sfruttando sinergie e professionalità disponibili all interno di realtà pubbliche come l Istituto zooprofilattico di Brescia. L esperienza di questa cooperativa dimostra l utilità della prevenzione nella gestione delle problematiche di allevamento più difficili, fra cui le mastiti, iniziativa che richiede necessariamente un rapporto di collaborazione tra l allevatore e figure professionali competenti. Evitare l insorgenza di mastiti e il mantenere elevata la qualità del latte rappresentano spesso la discriminante tra un attività economica positiva e il rischio di gestire una stalla in perdita, soprattutto in tempi come questi dove non è il prezzo del latte che fa la differenza, ma la possibilità dell allevatore di migliorare la qualità e la quantità del latte prodotto. Ecco dunque le iniziative di prevenzione (nelle fasi di lattazione e di asciutta) e di controllo messe in atto, a favore degli allevatori soci, dai tecnici di questa cooperativa. IN LATTAZIONE Accanto ad una buona gestione dell igiene ambientale diviene essenziale l adozione di una corretta routine di mungitura al fine di prevenire nuove infezioni, l inquinamento batterico del latte, e lesioni al capezzolo. Ordine di mungitura Le bovine devono essere condotte in sala di mungitura con la massima tranquillità, evitando lunghi periodi in sala di attesa. Si dovrebbe partire dagli animali a minor rischio di infezioni intramammarie; normalmente vengono munti per primi gli animali freschi per finire con quelli prossimi all asciutta. Osservazione della mammella Osservare eventuali rigonfiamenti o arrossamenti; lo stato del capezzolo fornisce informazioni molto utili sull efficienza del processo di mungitura: la qualità e l integrità della cute e dello sfintere del capezzolo hanno un impatto importante sullo stabilirsi di nuove infezioni intramammarie (foto 1). Adeguata preparazione del capezzolo Detergere a secco i capezzoli con carta a perdere e sostituirla per ogni animale; solo nel caso di capezzoli molto sporchi (foto 2) lavare e asciugare accuratamente senza bagnare tutta la mammella onde evitare il drenaggio dell acqua sui capezzoli dopo la loro asciugatura. Poiché le mani dei mungitori possono diffondere i batteri da una bo Tab. 1 Scheda riassuntiva delle caratteristiche dei principali mastitogeni. S. aureus (contagioso) S. agalactie (contagioso) Agente Serbatoio Trasmissione Controllo Decorso clinico E.coli e coliformi (ambientali) S. uberis (ambientale/ contagioso) S. dysagalactie (ambientale) Mammella e cute del capezzolo. Mammella canale e cute del capezzolo se la superficie presenta delle lesioni. Ambiente Ambiente, ampiamente diffuso sull animale Ambiente, cute del capezzolo Una bovina che elimina il microrganismo nel latte può infettare le successive 6 8 bovine munte con lo stesso gruppo prendi capezzoli. E altamente contagioso e si trasmette facilmente da bovina a bovina durante la mungitura. Contaminazione fecale dell ambiente; l infezione in lattazione avviene mediante flusso retrogrado di latte durante la mungitura e per penetrazione passiva nel canale del capezzolo nel postmungitura. Contaminazione fecale dell ambiente, particolarmente associato alla lettiera in paglia. Si trasmette facilmente durante la mungitura. Igiene di mungitura e manutenzione dell impianto, integrità della cute del capezzolo. Accurata igiene di mungitura, adeguato post dipping. Igiene ambientale, adeguata preparazione del capezzolo in premungitura. Buona preparazione del capezzolo in premungitura, igiene ambientale, rimozione frequente della lettiera (ogni 3 6 settimane). Corretta routine di mungitura, integrità della cute del capezzolo. Nella maggior parte dei casi compare in forma subclinica, ma si manifesta anche clinicamente. Le conte cellulari e gli indici di escrezione batterica variano enormemente su base giornaliera. Manifestazione clinica evidente, conta cellulare elevata e costante. E più comune nelle fresche: il 45% dei casi clinici compare nelle prime 4 settimane di lattazione e il 60% entro le prime 8. E un infezione comune nel periodo di asciutta; i segni clinici variano da infezioni subcliniche a quarti duri, caldi, dolenti e gonfi, con febbre elevata. Manifestazione cliniche gravi con bassa tendenza a cronicizzare. 57

3 l Foto 1 Valutazione dello sfintere del capezzolo. a) situazione normale; b) lesione reversibile; c) lesione irreversibile. Principali cause dei problemi: livello di vuoto eccessivo nell impianto, fluttuazioni del vuoto, peso elevato del gruppo prendicapezzoli, sovra mungitura, rapida rimozione del gruppo prima che sia stato interrotto il vuoto (L. Bertocchi). vina all altra è buona norma utilizzare guanti a perdere. Esecuzione del pre dipping È un valido aiuto nel controllo della mastiti ambientali e nella riduzione della carica batterica nel latte attraverso l utilizzo di soluzioni detergenti. Stripping dei primi getti di latte L eliminazione manuale dei primi 2 3 getti di latte da ciascun capezzolo consente la Tab. 2 Perdita media di latte in relazione alla carica cellulare del latte di massa. Numero di cellule somatiche (*) del tank kg / giorno Perdita produttiva di latte Primipare Q.li / lattazione kg / giorno Pluripare Q.li / lattazione < ,48 1,46 0,78 2, ,96 2,93 1,56 4, ,44 4,36 2,34 7, ,92 5,86 3,12 9, ,4 7,32 3,9 10, ,99 8,8 4,68 14,3 *) migliaia per ml di latte rimozione del latte maggiormente contaminato dai batteri e più ricco in cellule somatiche e l individuazione di eventuali alterazioni (stoppini). Inoltre la messa a latte con un massaggio del capezzolo per secondi immediatamente prima dell attacco dei gruppi comporta un flusso del latte più elevato. Attacco al gruppo di mungituraecontrollodell allineamento Il gruppo di mungitura dovrebbe essere attaccato entro 1 2 minuti dalla preparazione della mammella, tempi di attesa superiori comportano il rischio di sovramungitura. Al momento dell attacco piegare ad angolo retto il tubo corto del latte per evitare l ingresso eccessivo di aria nel sistema. Chiusura del vuoto e rimozione del gruppo di mungitura Interrompere l apporto di vuoto prima della rimozione del gruppo al fine di evitare la sovramungitura che contribuisce a danneggiare la l Foto 2 Classificazione delle condizioni igieniche della mammella: a) pulita; b) leggermente sporca (sporco il 2 10 % della superficie); c) moderatamente sporca (sporco il % della superficie); d) sporca (sporco più del 30 % della superficie). 58

4 Fig. B Rischio di nuove infezioni mammarie nel corso dell asciutta. l Foto 3 Nel postmungitura lo sfintere è ancora pervio. Per questo conviene evitare il contatto con i contaminanti ambientali per impedire la loro penetrazione passiva nel canale del capezzolo. punta del capezzolo e aumentare l incidenza di mastiti cliniche. Esecuzione del post dipping È efficace nel ridurre la percentuale di nuove infezioni ma non ha effetto sulle infezioni presistenti in mammella. Le soluzioni più comuni sono a base di iodio (all 1%) e clorexidina. Il metodo migliore è per immersione completa del capezzolo in un bicchierino con almeno 10 ml di soluzione per bovina per mungitura. Farsostareinpiedilebovine per almeno 30 minuti Poiché nel post mungitura lo sfintere del capezzolo è ancora pervio è necessario che si chiuda completamente prima di venire a contatto con i contaminanti ambientali (foto 3) in modo da evitare la loro penetrazione passiva nel canale del capezzolo. Controllo del filtro del latte Questa operazione è utile alla fine della mungitura per controllare l eventuale presenza di coauguli (stoppini) e il livello di contaminazione fecale. Tab. 3 Manutenzione ordinaria dell impianto di mungitura. Modalita' controllo del livello di vuoto Kpa (l. bassa) 50 (l. alta) controllo della pervietà dei fori di ingresso d'aria sui collettori controllo dello stato delle tettarelle, comprese le zone di difficile accesso ai liquidi di lavaggio sostituzione delle tettarelle verifica dello stato dei tubi corti di mungitura e di pulsazione pulizia delregolatore di vuoto verifica del livello di vuoto verifica e sostituzione delle altre parti in gomma pulizia dei filtri per l'aria di pulsazione verifica del corretto funizonamento della valvola e pulizia pulizia delle tubazione dell'aria Fonte: Centro latte di Brescia. Frequenza giornaliero giornaliero 800 h (normali) 2500 h (silicone) bimestrale annuale IN ASCIUTTA Durante il periodo di asciutta si possono adottare diverse misure per il controllo delle infezioni da germi mastitogeni. Ecco cosa suggerisce agli allevatori il servizio tecnico Comazoo. 3 Garantire l igiene ambientale soprattutto nei momenti più a rischio: le prime due e le ultime due settimane (vedi figura B). 3 Ottimizzare la razione del periodo di transizione e minimizzare gli stress nell immediato post parto. 3 Porre attenzione all introduzione della manze nella mandria. 3 Evitare traumi al capezzolo. L uso di sigillanti rappresenta un valido ausilio al trattamento antibiotico in asciutta, specie se utilizzati all inizio ed alla fine della messa in asciutta, quando il pericolo di contrarre infezioni mammarie dall ambiente è più elevato. I sigillanti esterni formano una pellicola che va a rivestire completamente il capezzolo, sono facili da applicare ed hanno una copertura di circa 7 10 giorni. IDENTIFICAZIONE CAUSA L efficacia della risoluzione del problema, poi, dipende strettamente dalla tempestività di individuazione della causa. Conta delle cellule del latte di massa. I mastitogeni contagiosi sono i principali responsabili di elevate conte cellulari di massa che possono dare un indicazione sulla prevalenza delle infezioni mammarie nella mandria. Conte cellulari individuali. Le conte cellulari individuali sono date da un campione del pool dei quattro quarti e consentono l identificazio 60

5 62 ne delle bovine infette. Californian mastitis test (Cmt). Questo test fornisce una grossolana valutazione della conta cellulare con il vantaggio di essere economico e di dare un risultato immediato. È utile per identificare mastiti subcliniche dove non sono disponibili dati sulla conta cellulare individuale (tabella 4). Esami batteriologici. I campioni del latte di massa possono essere utili solo come screening preliminare per fornire informazioni sulla presenza/assenza di contagiosi e sul livello di igiene in allevamento. Per un indagine batteriologica esaustiva i campioni più adatti sono quelli di singolo quarto e di pre mungitura. Per eseguire i campioni sterili è necessario: 3 indossare guanti a perdere; 3 pulire accuratamente il capezzolo con particolare attenzione all orifizio; 3 eliminare i primi getti di latte; 3 munirsi di provette sterili con chiusura ermetica; 3 prelevare il campione tenendo la provetta obliqua rispetto all asse del capezzolo; 3 conservare i campioni refrigerati (+4 C) se l analisi viene eseguita in giornata, oppure congelarli ( 18 C) La raccolta dei campioni dovrebbe essere così distribuita nella mandria: % da animali nei primi 2 mesi di lattazione; % negli ultimi 2 mesi prima dell asciutta; 3 10% dai casi clinici; 3 il restante 20% da altri soggetti. MISURE DI CONTROLLO Una volta identificati i microrganismi, possono essere adottate misure specifiche per curare e prevenire la diffusione dell infezione al resto della mandria. In tre punti gli interventi dei tecnici Comazoo: trattamento in lattazione, terapia in asciutta, riforma. Trattamento in lattazione. La scelta dell antibiotico deve essere fatta in funzione dei risultati dell antibiogramma. La somministrazione intramammaria apporta quantità massive di antibiotico nella sede di infezione, il tratta Tab. 4 La conta cellulare individuale fornisce informazioni sullo stato di salute della mammella. SCC individuale (.000)/ml <100 quarto sano mento per via sistemica può rappresentare un valido supporto per rallentare la diffusione dell infezione. Pur comportando l eliminazione del latte antibiotato nel rispetto dei tempi di sospensione, evitare la cronicizzazione dell infezione e la conseguente eliminazione dell animale ripaga l allevatore del costo del trattamento in lattazione. La terapia antibiotica può essere coadiuvata con antinfiammatori. In questo caso la scomparsa dei sintomi clinici potrebbe trarre in inganno: accertarsi dell effettiva risoluzione dell infezione. Terapia in asciutta. La messa in asciutta anticipata può essere presa in considerazione poiché consente di eliminare il latte con conta cellulare elevata e rimuovere il rischio di diffusione dell infezione alle UN MASTITOGENO EMERGENTE: LE ALGHE PROTOTHECA Nel corso degli ultimi anni, seppur in forma sporadica, microalghe del genereprototheca sono state riconosciute responsabili di forme cliniche e sub cliniche di mastite. Questi microrganismi sono presenti in ambienti umidi e poco puliti: abbeveratoi (vedi foto 4), gruppi di mungitura e lettiere poco rinnovate rappresentano una possibile fonte di contaminazione. Si riscontra con maggior prevalenza in autunno. Nei casi di mastite clinica da Prototheca si ha stato della mammella infezione lieve >250 problema subclinico SCC = conta cellule somatiche. l Foto 4 Ambiente ideale per lo sviluppo di Prototheca. una notevole diminuzione della produzione di latte con un deciso rialzo della conta cellulare. Queste mastiti sono estremamente contagiose e tendono a cronicizzare, rappresentano un potenziale problema da non sottovalutare: poiché nessun trattamento si è dimostrato efficace, è necessaria la prevenzione. Divengono pertanto essenziali le misure igieniche, il riconoscimento e l'eliminazione delle cause di umidità, la separazione e l eliminazione dei capi infetti. l S.S. vacche sane. L asciutta rappresenta inoltre il momento ideale per il trattamento delle infezioni subcliniche poiché consente indici di guarigione maggiori, minore numero di nuove infezioni nel post partum, riduce il rischio di comparsa di antibiotico resistenza, evita i problemi dei tempi di sospensione, e migliora la rigenerazione del tessuto mammario. Riforma. La decisione di eliminare le vacche problema dovrebbe basarsi non solo sui dati della conta cellulare e sulla batteriologia ma anche su altri fattori, quali ad esempio la produzione di latte, la fertilità e lo stato delle zoppie. Considerando la molteplicità dei fattori che intervengono nell instaurarsi delle mastiti potremmo riassumere in 5 punti chiave il piano di controllo: 3 Riduzione delle fonti di infezione. 3 Pronta identificazione e adeguato trattamento dei casi clinici e subclinici. 3 Eliminazione dei casi cronici ricorrenti. 3 Corretta routine di mungitura. 3 Terapia in asciutta. l

EPIDEMIOLOGIA DELLE MASTITI BOVINE NELL AREA Puglia-Basilicata-Molise. Domenico Pavone Medico Veterinario Libero Professionista

EPIDEMIOLOGIA DELLE MASTITI BOVINE NELL AREA Puglia-Basilicata-Molise. Domenico Pavone Medico Veterinario Libero Professionista EPIDEMIOLOGIA DELLE MASTITI BOVINE NELL AREA Puglia-Basilicata-Molise Domenico Pavone Medico Veterinario Libero Professionista Agenti di mastite CONTAGIOSI Streptococcus agalactiae Staphycococcus aureus

Dettagli

IL PROGRAMMA DI CONTROLLO DELLE MASTITI IN 10 PUNTI

IL PROGRAMMA DI CONTROLLO DELLE MASTITI IN 10 PUNTI IL PROGRAMMA DI CONTROLLO DELLE MASTITI IN 10 PUNTI raccomandato dal National Mastitis Council Il Programma di controllo delle mastiti in 10 punti raccomandato dal National Mastitis Council 1 Definire

Dettagli

ALLEGATO 2 al MANUALE TECNICO

ALLEGATO 2 al MANUALE TECNICO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 Reg (CE) n. 1698/2005 Pagamenti per il benessere animale ALLEGATO 2 al MANUALE TECNICO per l attuazione della Misura 215 del PSR 2007-2013 Checklist Interventi per

Dettagli

Gestione sanitaria e produzione del latte negli ovini

Gestione sanitaria e produzione del latte negli ovini Gestione sanitaria e produzione del latte negli ovini Seminario di Agris Il prezzo del latte ovino e il suo costo di produzione in Sardegna Aldo Marongiu Agnese Cannas Istituto Zooprofilattico Sperimentale

Dettagli

Allevamento A Anamnesi generale di allevamento

Allevamento A Anamnesi generale di allevamento Attività di Gruppo Stimare la prevalenza aziendale Analizzare le singole fasi di rischio Stendere un piano di gestione sanitaria in funzione del rischio evidenziato in ogni fase Allevamento A Anamnesi

Dettagli

Servizio di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche

Servizio di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche Servizio di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche Le cellule somatiche nel latte ovi-caprino Dott. Agostino Trogu MORFOLOGIA DELLA GHIANDOLA MAMMARIA legamento sospensore mediano legamento

Dettagli

Produzione e vendita di latte d asina: requisiti igienico-sanitari

Produzione e vendita di latte d asina: requisiti igienico-sanitari 5 Aprile 2013 Sala AUSER Puntone, Scarlino Produzione e vendita di latte d asina: requisiti igienico-sanitari Giovanni Brajon, Istituto Zooprofilattico Sperim. Lazio e Toscana Giuseppe Abbati, Azienda

Dettagli

CONTROLLO UFFICIALE PRESSO ALLEVAMENTO BOVINO LISTA DI RISCONTRO/ CHECK LIST LATTE A.T.V. MUNGITURA Alla posta Sala di mungitura

CONTROLLO UFFICIALE PRESSO ALLEVAMENTO BOVINO LISTA DI RISCONTRO/ CHECK LIST LATTE A.T.V. MUNGITURA Alla posta Sala di mungitura Pag. 1 di 8 Protocollo Data RAGIONE SOCIALE (timbro) Codice aziendale RAPPRESENTANTE DELL'AZIENDA PRESENTE AL SOPRALLUOGO: Cognome e nome: Qualifica Proprietario Detentore degli animali Altro Registrazione

Dettagli

Utilizzo del Synulox intrammamario con diversi tempi di somministrazione

Utilizzo del Synulox intrammamario con diversi tempi di somministrazione Utilizzo del Synulox intrammamario con diversi tempi di somministrazione Dr. Antonio Barberio 12 Dicembre 2013 Corte Benedettina- Legnaro in collaborazione con Hanno partecipato al Associazione G. Orus

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello)

LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello) LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello) A. Zona parto a. Obiettivo gestionale: ambiente pulito ed asciutto predisporre all interno

Dettagli

VERBALE DI SOPRALLUOGO PER LA AUTORIZZAZIONE SANITARIA DELLE AZIENDE DI PRODUZIONE LATTE (1) (D.P.R N. 54 D.M. 9/5/91 N.

VERBALE DI SOPRALLUOGO PER LA AUTORIZZAZIONE SANITARIA DELLE AZIENDE DI PRODUZIONE LATTE (1) (D.P.R N. 54 D.M. 9/5/91 N. Verbale di sopralluogo per la registrazione delle aziende di produzione latte VERBALE DI SOPRALLUOGO PER LA AUTORIZZAZIONE SANITARIA DELLE AZIENDE DI PRODUZIONE LATTE (1) (D.P.R. 14.01.1997 N. 54 D.M.

Dettagli

La macchina mungitrice

La macchina mungitrice Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Agrarie La macchina mungitrice Dipartimento Ingegneria del Territorio - Università degli Studi di Sassari Impianto di mungitura a lattodotto conduttura princ. aria

Dettagli

Antonio Barberio e Luigi Zago in collaborazione con

Antonio Barberio e Luigi Zago in collaborazione con Prova di campo relativa all adozione di un programma neonatale (neonate program) in allevamento di vacche da latte: effetti sulla qualita del colostro e sull accrescimento dei vitelli fino allo svezzamento

Dettagli

* Utilizzare punteggi intermedi per situazioni non contemplate

* Utilizzare punteggi intermedi per situazioni non contemplate Manuale PTBC-VacVit Rev. 0 All. SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE DELL INFEZIONE PARATUBERCOLARE NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello) A. ZONA PARTO Dal momento

Dettagli

PARATUBERCOLOSI BOVINA

PARATUBERCOLOSI BOVINA PARATUBERCOLOSI BOVINA CONTROLLO E CERTIFICAZIONE Linee guida per l adozione di piani di controllo e per l assegnazione della qualifica sanitaria degli allevamenti nei confronti della paratubercolosi bovina

Dettagli

FUNZIONAMENTO E MANUTENZIONE DELLA MUNGITRICE MECCANICA

FUNZIONAMENTO E MANUTENZIONE DELLA MUNGITRICE MECCANICA FUNZIONAMENTO E MANUTENZIONE DELLA MUNGITRICE MECCANICA Modena 13-14 marzo 2006 Mario Capasso Responsabile Servizio Controllo Mungitrici AIA Vantaggi Della Mungitura Meccanica Velocità nell esecuzione

Dettagli

Protocolli per il controllo delle mastiti negli allevamenti ovi-caprini: esperienze di campo

Protocolli per il controllo delle mastiti negli allevamenti ovi-caprini: esperienze di campo Protocolli per il controllo delle mastiti negli allevamenti ovi-caprini: esperienze di campo Giuseppina Giacinti, Daniele Sagrafoli Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana Centro

Dettagli

PRESENZA DI MYCOBACTERIUM AVIUM SUBSP. PARATUBERCULOSIS NEL SUD ITALIA: PREVALENZA E CONTAMINAZIONE DEL LATTE

PRESENZA DI MYCOBACTERIUM AVIUM SUBSP. PARATUBERCULOSIS NEL SUD ITALIA: PREVALENZA E CONTAMINAZIONE DEL LATTE PRESENZA DI MYCOBACTERIUM AVIUM SUBSP. PARATUBERCULOSIS NEL SUD ITALIA: PREVALENZA E CONTAMINAZIONE DEL LATTE Andrea Serraino, Giacomo Marchetti, Federica Giacometti Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie

Dettagli

Cura e prevenzione delle zoppie nella vacca da latte: cosa fare?

Cura e prevenzione delle zoppie nella vacca da latte: cosa fare? Cura e prevenzione delle zoppie nella vacca da latte: cosa fare? Dr. Loris De Vecchis Medico Veterinario - Como Dr.ssa Caterina Basevi Medico Veterinario - Milano Albairate, 8 aprile 2010 Zoppia: incidenza

Dettagli

POMPA DEL VUOTO POMPA DEL VUOTO. L IMPIANTO DI MUNGITURA componenti e gestione

POMPA DEL VUOTO POMPA DEL VUOTO. L IMPIANTO DI MUNGITURA componenti e gestione CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA MUNGITURA 1 L IMPIANTO DI MUNGITURA componenti e gestione CODROIPO 31 gennaio 2017 Tutti gli impianti, dal carrello alla giostra, hanno gli stessi componenti GESTIONE

Dettagli

LISTA DI RISCONTRO LATTE CRUDO E LATTE FRESCO

LISTA DI RISCONTRO LATTE CRUDO E LATTE FRESCO Lo DATA N DEL VERBALE: Azienda Agricola (n progressivo) Riportare il nominativo OBIETTIVI DELLA VERIFICA Riportare lo scopo della Verifica FIGURE COINVOLTE NELLA VERIFICA PERSONA FUNZIONE FIRMA GLOSSARIO

Dettagli

LA CORRETTA ROUTINE DI MUNGITURA

LA CORRETTA ROUTINE DI MUNGITURA LA CORRETTA ROUTINE DI MUNGITURA Una corretta routine di mungitura assicura un basso livello di contaminazione batterica del latte ed aiuta a ridurre il rischio di infezione mammaria 1 2 Utilizzare sempre

Dettagli

PACCHETTI DI ASSISTENZA TECNICA E PRESTAZIONI DI LABORATORIO PER GLI ALLEVAMENTI OVINI DA LATTE

PACCHETTI DI ASSISTENZA TECNICA E PRESTAZIONI DI LABORATORIO PER GLI ALLEVAMENTI OVINI DA LATTE PACCHETTI DI ASSISTENZA TECNICA E PRESTAZIONI DI LABORATORIO PER GLI ALLEVAMENTI OVINI DA LATTE Prestazioni: PACCHETTO (A) 2 campioni di latte di massa al mese per la determinazione di CBT 93,00 1 controllo

Dettagli

I Controlli Funzionali (1)

I Controlli Funzionali (1) I Controlli Funzionali (1) La più tradizionale delle attività dell Associazione di razza verte nell'ambito della selezione con l'effettuazione dei controlli funzionali e la tenuta dei libri genealogici.

Dettagli

LEZIONE UNIVERSITA PADOVA, 9 dicembre 2013 LE MASTITI

LEZIONE UNIVERSITA PADOVA, 9 dicembre 2013 LE MASTITI LEZIONE UNIVERSITA PADOVA, 9 dicembre 2013 LE MASTITI Dott. Antonio Barberio Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Sezione Territoriale di Vicenza CELLULE SOMATICHE Sono costituite da cellule

Dettagli

LA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti

LA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti LA GUIDA FACILE ALL HACCP Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti INTRODUZIONE In qualsiasi tipo di attività ogni singolo passo che parte dalla preparazione dei cibi e

Dettagli

Edizioni L Informatore Agrario

Edizioni L Informatore Agrario www.informatoreagrario.it Edizioni L Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest opera per usi diversi

Dettagli

Edizioni L Informatore Agrario

Edizioni L Informatore Agrario www.informatoreagrario.it Edizioni L Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest opera per usi diversi

Dettagli

Vantaggi nell anticipare la fecondazione delle manze

Vantaggi nell anticipare la fecondazione delle manze Vantaggi nell anticipare la fecondazione delle manze Spesso, l allevatore pensa che per ridurre i costi dell allevamento basta ridurre i costi di alimentazione delle manze. Una riduzione del costo della

Dettagli

Le analisi che si effettuano sul latte. Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario

Le analisi che si effettuano sul latte. Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario Le analisi che si effettuano sul latte Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario Per il controllo della qualità del latte vengono rilevati determinati parametri:

Dettagli

Responsabile del progetto: De Grandis Dionigi LA TRANSIZIONE

Responsabile del progetto: De Grandis Dionigi LA TRANSIZIONE Responsabile del progetto: De Grandis Dionigi DEATECH SRL Workshop Fiera di Cremona 30 ottobre 2015 LA TRANSIZIONE Deatech grazie al PROGETTO OMEGA è riuscita a mettere a punto tutte le strategie alimentari

Dettagli

GUIDA ALLA PREVENZIONE DELLE MASTITI SULLA SALUTE DELLA MAMMELLA, MEGLIO VEDERCI CHIARO

GUIDA ALLA PREVENZIONE DELLE MASTITI SULLA SALUTE DELLA MAMMELLA, MEGLIO VEDERCI CHIARO GUIDA ALLA PREVENZIONE DELLE MASTITI SULLA SALUTE DELLA MAMMELLA, MEGLIO VEDERCI CHIARO PREVIENI LA MASTITE, PER UN LATTE PIU SANO E PIU BUONO. SCEGLI IL MEGLIO SCEGLI MILKLINE Uno dei più pericolosi nemici

Dettagli

Piano di sorveglianza regionale della mastite da Streptococcus agalactiae: situazione nelle ex-province di Lodi e Cremona

Piano di sorveglianza regionale della mastite da Streptococcus agalactiae: situazione nelle ex-province di Lodi e Cremona Corso di aggiornamento Veterinari Ordine di Lodi Dr Maisano Antonio Marco Piano di sorveglianza regionale della mastite da Streptococcus agalactiae: situazione nelle ex-province di Lodi e Cremona Lo Streptococcus

Dettagli

SEZIONE IX: LATTE CRUDO, COLOSTRO, PRODOTTI LATTIERO-CASEARI E PRODOTTI OTTENUTI DAL COLOSTRO

SEZIONE IX: LATTE CRUDO, COLOSTRO, PRODOTTI LATTIERO-CASEARI E PRODOTTI OTTENUTI DAL COLOSTRO REGOLAMENTO (CE) N. 853/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale Omissis.. ALLEGATO III -

Dettagli

Sulla cute di ogni individuo si trovano due tipi di microrganismi: residenti e transitori.

Sulla cute di ogni individuo si trovano due tipi di microrganismi: residenti e transitori. IGIENE delle MANI Le mani sono un ricettacolo di germi, circa il 20% è rappresentato da microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni. A questi, però, possono aggiungersi

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA 7/1/2009 Pagina 2/2 SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO...3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI...3

Dettagli

Le tappe di un corretto razionamento

Le tappe di un corretto razionamento Il razionamento Le tappe di un corretto razionamento - definizione dei fabbisogni individuali e di gruppo - conoscenza delle caratteristiche degli alimenti disponibili (composizione, valore nutritivo,

Dettagli

Concetti generali PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA. In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE

Concetti generali PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA. In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE Concetti generali In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE Batteriemia: presenza di batteri nel sangue Fungemia: presenza di funghi nel sangue PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA L emocoltura è definita

Dettagli

IL VETERINARIO AZIENDALE Un ruolo a supporto della Sanità Pubblica e della valorizzazione delle produzioni agroalimentari

IL VETERINARIO AZIENDALE Un ruolo a supporto della Sanità Pubblica e della valorizzazione delle produzioni agroalimentari IL VETERINARIO AZIENDALE Un ruolo a supporto della Sanità Pubblica e della valorizzazione delle produzioni agroalimentari Un modello da sperimentare Dott. Giovanni Turriziani Coordinamento Regionale degli

Dettagli

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico 4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico Contenuti Modello Nutrizionale metabolico Sezione del modello: Equilibrio idro-elettrolitico e acido-base Assistenza alla persona con problemi relativi

Dettagli

COMPOSIZIONE MEDIA DEI LATTI DI ALCUNE SPECIE. Grasso %

COMPOSIZIONE MEDIA DEI LATTI DI ALCUNE SPECIE. Grasso % Specie COMPOSIZIONE MEDIA DEI LATTI DI ALCUNE SPECIE Acqua Residuo secco Grasso Lattosio Sostanze azotate Caseina Vacca 87-89 11-13 3.4-3.6 4.6-4.7 3.4-3.6 2.50 Bufala 78-84 16-22 6-9 4.7-4.9 4.4-4.8 3.90

Dettagli

Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna Reggio Emilia 6 giugno 2014 CFPR Reggio Emilia

Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna Reggio Emilia 6 giugno 2014 CFPR Reggio Emilia Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna Reggio Emilia 6 giugno 2014 CFPR Reggio Emilia Corso di Formazione a ricaduta regionale, valido ai fini del mantenimento dela competenza di Auditor qualificato

Dettagli

U N PA SSO AVANT I OGNI G I O RNO.

U N PA SSO AVANT I OGNI G I O RNO. Provate la differenza con U N PA SSO AVANT I OGNI G I O RNO. Preparare una lattazione redditizia Un alimentazione bilanciata per le vacche de latte significa stare un passo avanti, ogni giorno. è un integratore

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA Processo Sequenza di processo Area di Attività SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Agricoltura, silvicoltura e pesca Allevamento di animali

Dettagli

LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA

LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA (STAFILOCOCCO AUREO METICILLINO RESISTENTE) aggiornate ad Agosto 2001 DEFINIZIONE

Dettagli

STABULAZIONE LIBERA. Prof.ssa Marina Gentili

STABULAZIONE LIBERA. Prof.ssa Marina Gentili STABULAZIONE LIBERA Prof.ssa Marina Gentili Nella stabulazione libera gli animali possono muoversi liberamente nella stalla. Si distinguono quattro zone: ZONA DI ZONA DI ZONA DI SALA DI ALIMENTAZIONE RIPOSO

Dettagli

Alberto Menghi, Paolo Rossi

Alberto Menghi, Paolo Rossi 81 a Fiera Agricola Zootecnica Italiana BENESSERE ANIMALE: LA VACCA DA LATTE dalle parole ai fatti Montichiari, 15 febbraio 2009 ANALISI ECONOMICA DI ALCUNI CASI CONCRETI Alberto Menghi, Paolo Rossi Centro

Dettagli

Dipartimento di Patologia Animale, Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria Sezione di Malattie Infette. Via Celoria Milano

Dipartimento di Patologia Animale, Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria Sezione di Malattie Infette. Via Celoria Milano La valutazione dell impatto di un sistema volontario di mungitura sulla sanità della mammella Giuseppe Casirani, Enrica Binda,, Renata Piccinini & Alfonso Zecconi Dipartimento di Patologia Animale, Igiene

Dettagli

nelle bovina da latte Informazione&Zootecnia

nelle bovina da latte Informazione&Zootecnia UMBRIA INFORMAZIONE&ZOOTECNIA Corretta mungitura e Benessere nelle bovina da latte A.R.A. Associazione Regionale Allevatori dell SEDE LEGALE ED OPERATIVA di Perugia: Via O.P. Baldeschi, 59 06073 Taverne

Dettagli

Doccia a letto domiciliare

Doccia a letto domiciliare Doccia a letto domiciliare Sommario Che Le cure igieniche personali L igiene personale è costituita da tutte quelle norme che devono essere applicate giornalmente per la pulizia personale, la prevenzione

Dettagli

Valore Economico di una Vacca e le sue Importanti Implicazioni

Valore Economico di una Vacca e le sue Importanti Implicazioni Improving cost-efficiency and profitability Valore Economico di una Vacca e le sue Importanti Implicazioni Victor E. Cabrera Italy, February 2017 3 Valore Economico di una Vacca Sapere il suo valore è

Dettagli

Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive

Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive INFEZIONE MALATTIA INFETTIVA ASPETTI GENERALI Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica

Dettagli

LA CAPACITA DI INGESTIONE DEI RUMINANTI

LA CAPACITA DI INGESTIONE DEI RUMINANTI LA CAPACITA DI INGESTIONE DEI RUMINANTI Anche se la razione formulata sulla carta rispetta le percentuali di principi nutritivi previste per una particolare categoria di animali e per una certa produzione,

Dettagli

Il controllo del latte

Il controllo del latte Il controllo del latte diagnosi di patologie mammarie controlli funzionali controlli tecnologici controlli qualitativi (pagamento qualità) controlli di legge 1 Analisi Inibenti Carica batterica Grasso,

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DI UN ALLEVAMENTO IN CUI SI SOSPETTI LA VACCINAZIONE

PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DI UN ALLEVAMENTO IN CUI SI SOSPETTI LA VACCINAZIONE Pagina 1 di 6 PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DI UN ALLEVAMENTO IN CUI SI SOSPETTI LA VACCINAZIONE NON AUTORIZZATA CON VACCINO RB51. Pagina 2 di 6 La vaccinazione con vaccino vivo RB51 non determina la comparsa

Dettagli

Il riflesso neuro endocrino responsabile dell eiezione del latte

Il riflesso neuro endocrino responsabile dell eiezione del latte Il riflesso neuro endocrino responsabile dell eiezione del latte LA PRODUZIONE DEL LATTE FATTORI DI INFLUENZA La pressione endomammaria (il numero di mungiture e l intervallo tra esse) Lo stato sanitario

Dettagli

Macomer, 12 Ottobre 2009 - Unione dei Comuni Marghine. P.A. Enrico Costa Tecnico Bonifiche Sarde S.P.A.

Macomer, 12 Ottobre 2009 - Unione dei Comuni Marghine. P.A. Enrico Costa Tecnico Bonifiche Sarde S.P.A. Macomer, 12 Ottobre 2009 - Unione dei Comuni Marghine P.A. Enrico Costa Tecnico Bonifiche Sarde S.P.A. Abbiamo sempre convissuto con i bovini Stabulazione fissa; Stabulazione libera. Gli animali sono curati

Dettagli

Patogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp. Salmonellosi. Salmonellosi nei bovini

Patogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp. Salmonellosi. Salmonellosi nei bovini 5 Congresso annuale Mastitis Council Italia LODI 9 febbraio 2007 Patogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp Dott. Antonio Barberio Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Sezione

Dettagli

Gonzaga 12 settembre 2015

Gonzaga 12 settembre 2015 Innovazione nella gestione aziendale, importanza dei dati tecnici ed economici Gonzaga 12 settembre 2015 Massimo Battaglia Associazione Regionale Allevatori Lombardia fertilità e produzione 160 140 120

Dettagli

REGIONE PIEMONTE Assessorato alla Sanità Direzione Sanità Pubblica

REGIONE PIEMONTE Assessorato alla Sanità Direzione Sanità Pubblica REGIONE PIEMONTE Assessorato alla Sanità Direzione Sanità Pubblica Marzo 2010 La bluetongue (BT), malattia della lingua blu o febbre catarrale ovina, è una malattia di origine virale che colpisce bovini,

Dettagli

Il Morbo di Aujeszky

Il Morbo di Aujeszky Ordine dei Medici Veterinari di Verona Isola della Scala -Verona 22 marzo 2007 Il Morbo di Aujeszky Situazione italiana e programmi di eradicazione 100 nm Loris ALBORALI Istituto Zooprofilattico Sperimentale

Dettagli

Gestione delle manze nell allevamento moderno

Gestione delle manze nell allevamento moderno Gestione delle manze nell allevamento moderno Perché porre attenzione all allevamento delle vitelle e delle manze Aumentare il numero di capi disponibili (rimonta o vendita) Ridurre i costi di produzione

Dettagli

Dal Sata Igiene, salute, benessere, attenzione alla mungitura

Dal Sata Igiene, salute, benessere, attenzione alla mungitura Tutti i momenti del lavoro di stalla cui prestare attenzione secondo i consigli pratici del Servizio di assistenza tecnica lombardo Dal Sata Igiene, salute, benessere, attenzione alla mungitura LefotosonostatefornitedalSata

Dettagli

Bovini da latte e bufalini

Bovini da latte e bufalini PSR Lazio 2014/2020 - Misura 14 Benessere degli animali: possibili risposte alle criticità del settore zootecnico Impegni suddivisi per macroarea (Reg. 807/2014 art. 10) Gli impegni richiesti, in materia

Dettagli

La CHETOSI: un nuovo fenotipo a servizio degli all allevatori. Martino Cassandro Università di Padova

La CHETOSI: un nuovo fenotipo a servizio degli all allevatori. Martino Cassandro Università di Padova La CHETOSI: un nuovo fenotipo a servizio degli all allevatori Martino Cassandro Università di Padova Obiettivi di Selezione della Vacca da Latte Longevità, Fertilità e Funzionalità Quantità, ICM e Qualità

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA Pagina 2/6 SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO...3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI...3 4.

Dettagli

Come gestire il trattamento quotidiano con il sistema di infusione intestinale continua di levodopa/carbidopa in gel (Duodopa )

Come gestire il trattamento quotidiano con il sistema di infusione intestinale continua di levodopa/carbidopa in gel (Duodopa ) Come gestire il trattamento quotidiano con il sistema di infusione intestinale continua di levodopa/carbidopa in gel (Duodopa ) Cosa fare una volta tornati a casa e nei mesi successivi all impianto? Il

Dettagli

EVITARE LA CONTAMINAZIONE «I MEZZI DI DIFESA»

EVITARE LA CONTAMINAZIONE «I MEZZI DI DIFESA» applicare EVITARE LA CONTAMINAZIONE «I MEZZI DI DIFESA» Per evitare o limitare la contaminazione dei batteri negli alimenti occorre mettere in atto dei mezzi di difesa in relazione alle principali fonti

Dettagli

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines

Dettagli

La qualità del latte: cellule somatiche e carica batterica

La qualità del latte: cellule somatiche e carica batterica DIVISIONE ZOOTECNIA Quaderno Didattico n 1 La qualità del latte: cellule somatiche e carica batterica Vengono illustrati i 2 parametri che consentono di valutare le condizioni igieniche e gestionali di

Dettagli

QUALE VIA PER LA VALORIZZAZIONE DEL LATTE ITALIANO?, 8 -

QUALE VIA PER LA VALORIZZAZIONE DEL LATTE ITALIANO?, 8 - QUALE VIA PER LA VALORIZZAZIONE DEL LATTE ITALIANO? 16 2009, 8-1 QUALI CARATTERISTICHE HA IL LATTE ITALIANO? VALE LA PENA VALORIZZARLO? 2 CAMPIONI CONTROLLI FUNZIONALI 01/07 [fonte: Laboratrio Centro Latte

Dettagli

Pompa del Vuoto RPS. Estremamente efficiente ed economica Bassi costi operativi Lunga durata. GEA Farm Technologies La Scelta Giusta.

Pompa del Vuoto RPS. Estremamente efficiente ed economica Bassi costi operativi Lunga durata. GEA Farm Technologies La Scelta Giusta. Pompa del Vuoto RPS Estremamente efficiente ed economica Bassi costi operativi Lunga durata GEA Farm Technologies La Scelta Giusta. Tradizione in qualità, efficienza ed economicità: GEA Farm Technologies

Dettagli

Indice totale economico

Indice totale economico Indice totale economico Ausilio moderno per la selezione Con l indice totale economico, l allevatore svizzero della razza Bruna avrà per la prima volta a disposizione un mezzo ausiliario moderno, il quale

Dettagli

Caratterizzazione batteriologica di ambienti ospedalieri critici: le sale operatorie dott. Francesca Giacobbi

Caratterizzazione batteriologica di ambienti ospedalieri critici: le sale operatorie dott. Francesca Giacobbi Caratterizzazione batteriologica di ambienti ospedalieri critici: le sale operatorie dott. Francesca Giacobbi Sezione Provinciale di Bologna Dipartimento Tecnico Interazioni tra ambiente indoor e occupanti

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 18/16 DEL

DELIBERAZIONE N. 18/16 DEL Oggetto: Piano regionale di controllo e di sorveglianza della Tubercolosi, Brucellosi e Leucosi bovina e della Brucellosi ovi-caprina, anno 2015. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale

Dettagli

Foto: Braunvieh Schweiz, Lustenberger Natural Pictures, KeLeKi, Luca Nolli.

Foto: Braunvieh Schweiz, Lustenberger Natural Pictures, KeLeKi, Luca Nolli. Obiettivo zootecnico 2016 La razza Bruna l la longeva razza da proteine Il comitato della federazione ha definito l obiettivo zootecnico fino all anno 2016. Dopo un attenta valutazione dell attuale stato

Dettagli

Tipologie e parametri dimensionali di cuccette per bovini da latte

Tipologie e parametri dimensionali di cuccette per bovini da latte SEMINARIO C.R.P.A. Stalle a cuccette per vacche da latte Reggio Emilia, 30 maggio 2007 Tipologie e parametri dimensionali di cuccette per bovini da latte Dott. Agr. Paolo Rossi Settore Edilizia Strutture

Dettagli

Paratubercolosi: fattori di rischio e biosicurezza

Paratubercolosi: fattori di rischio e biosicurezza Ferrara, 11 ottobre 2012 Paratubercolosi: fattori di rischio e biosicurezza Norma Arrigoni Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna Centro di Referenza Nazionale Paratubercolosi

Dettagli

Masslinn Efficacia certificata contro polvere e germi.

Masslinn Efficacia certificata contro polvere e germi. Masslinn Efficacia certificata contro polvere e germi. Il trattamento impregnante con olio: fattore funzionale per la pulizia a umido con panno cattura polvere Dei quattro panni Masslinn disponibili, Masslinn

Dettagli

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI. RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002)

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI. RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002) PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002) Raccomandazioni del C.D.C. Center for Disease Control - U.S.A. Guidelines for the prevention of intravascular

Dettagli

Prof.ssa Marina Gentili

Prof.ssa Marina Gentili Prof.ssa Marina Gentili Tipologia delle sale di mungitura Sala a tandem Sala a spina di pesce Sala a pettine Sala a giostra Robotizzata La mungitura in sala riduce e semplifica il lavoro del mungitore.

Dettagli

GLOSSARIO. L azione da attuare ogni qualvolta si verifichino delle non conformità o deviazioni rispetto ai limiti critici individuati.

GLOSSARIO. L azione da attuare ogni qualvolta si verifichino delle non conformità o deviazioni rispetto ai limiti critici individuati. GLOSSARIO ANALISI DEL PERICOLO Il processo di raccolta e valutazione delle informazioni riguardanti i pericoli e le condizioni che ne provocano la presenza, per decidere quali necessitano di essere considerati.

Dettagli

Biosicurezza negli ambienti clinici. Fonte: Biosecurity Standard Operating Procedures Faculty of Veterinary Medicine of the University of Lie ge

Biosicurezza negli ambienti clinici. Fonte: Biosecurity Standard Operating Procedures Faculty of Veterinary Medicine of the University of Lie ge Biosicurezza negli ambienti clinici Fonte: Biosecurity Standard Operating Procedures Faculty of Veterinary Medicine of the University of Lie ge Obiettivi Generali Sicurezza Proteggere personale, studenti

Dettagli

& ECOLAB F&B Agri. Chimica in sala di mungitura: come, dove e quando. Dott. D. Borella. Application Manager F&B Italy

& ECOLAB F&B Agri. Chimica in sala di mungitura: come, dove e quando. Dott. D. Borella. Application Manager F&B Italy & ECOLAB F&B Agri Chimica in sala di mungitura: come, dove e quando Dott. D. Borella Application Manager F&B Italy Chimica in sala di mungitura: come, dove e quando La mastite in sala mungitura Agenti

Dettagli

le misure di prevenzione e protezione dott. Massimiliano Tacchi Tecnico della Prevenzione U.F.C. P.I.S.L.L.

le misure di prevenzione e protezione dott. Massimiliano Tacchi Tecnico della Prevenzione U.F.C. P.I.S.L.L. le misure di prevenzione e protezione MISURE DI PREVENZIONE il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l esperienza, la tecnica, per evitare o diminuire

Dettagli

Tatuaggio e Piercing: aspetti di igiene e sicurezza

Tatuaggio e Piercing: aspetti di igiene e sicurezza Corso di formazione ai sensi della DGR 465/2007 Tatuaggio e Piercing: aspetti di igiene e sicurezza Rimini, Via Coriano, 38 Sala Smeraldo - piano terra, scala G 15, 22 Febbraio 2010-1 Marzo 2010 Aspetti

Dettagli

MANUALE USO E MANUTENZIONE

MANUALE USO E MANUTENZIONE MANUALE USO E MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE I materiali con i quali è stato realizzato il serramento determinano la qualità e conseguentemente le prestazioni e la durata nel tempo. Le caratteristiche

Dettagli

Esperienze di ricerca, dall'edilizia zootecnica vengono risposte

Esperienze di ricerca, dall'edilizia zootecnica vengono risposte Esperienze di ricerca, dall'edilizia zootecnica vengono risposte BENESSERE ANIMALE Fin dove è sostenibile per la zootecnica emiliano-romagnola? Paolo Rossi Ufficio Edilizia del CRPA Regione Emilia-Romagna

Dettagli

MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO CAMPIONI LATTE CRUDO DESTINATI AL LABORATORIO DI ANALISI (Legge 169/89 e D.M. 185 del 1991) VERBALE N

MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO CAMPIONI LATTE CRUDO DESTINATI AL LABORATORIO DI ANALISI (Legge 169/89 e D.M. 185 del 1991) VERBALE N Modulo accompagnamento campioni di latte crudo destinato al laboratorio di analisi MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO CAMPIONI LATTE CRUDO DESTINATI AL LABORATORIO DI ANALISI (Legge 169/89 e D.M. 185 del 1991)

Dettagli

Rischio Biologico D.lgs. 81/08

Rischio Biologico D.lgs. 81/08 Rischio Biologico D.lgs. 81/08 TITOLO X - ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 266 - Campo di applicazione 1. Le norme del presente Titolo si applicano a tutte le attività

Dettagli

IMPIANTI DI MUNGITURA

IMPIANTI DI MUNGITURA IMPIANTI DI MUNGITURA PARTE PRIMA ANOMALIE STRUTTURALI DI UN IMPIANTO DI MUNGITURA: COME EVIDENZIARE I PROBLEMI DI FUNZIONAMENTO MACCHINA MUNGITRICE UN SISTEMA SEMICHIUSO DI CONDUTTURE E VASI TENUTO IN

Dettagli

Virkon S Un Presidio non ancora sfruttato appieno Applicazioni con. Cooling Pads Systems. Unitec Biosecurity Camp. Zeno BERNARDI Unitec srl

Virkon S Un Presidio non ancora sfruttato appieno Applicazioni con. Cooling Pads Systems. Unitec Biosecurity Camp. Zeno BERNARDI Unitec srl Virkon S Un Presidio non ancora sfruttato appieno Applicazioni con Unitec Biosecurity Camp Cooling Pads Systems Zeno BERNARDI Pigazzano (PC) 15-16 Giugno 2016 Cosa sono i Cooling Pads Systems L aria calda

Dettagli

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO FtR LAZZERI MARTA 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO 1 OSTRUZIONE POLMONARE Cos è l asma Malattia infiammatoria cronica caratterizzata da attacchi acuti ( mancanza

Dettagli

BUONE PRATICHE PER LA PRODUZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA DI LATTE CRUDO PER ALIMENTAZIONE UMANA

BUONE PRATICHE PER LA PRODUZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA DI LATTE CRUDO PER ALIMENTAZIONE UMANA La Regione Piemonte ha infatti previsto una rigorosa selezione degli allevamenti conferenti, richiedendo parametri di cellule somatiche e carica batterica più restrittivi rispetto a quelli previsti dall

Dettagli

MANUALE DI USO. Documento: Manuale R08 GRAFICI ALLEVAMENTO. Ultima revisione 06 giugno ManR08 Grafici Allevamento 06 giugno 2016 Pag.

MANUALE DI USO. Documento: Manuale R08 GRAFICI ALLEVAMENTO. Ultima revisione 06 giugno ManR08 Grafici Allevamento 06 giugno 2016 Pag. MANUALE DI USO Documento: Manuale R08 GRAFICI ALLEVAMENTO Ultima revisione 06 giugno 2016 ManR08 Grafici Allevamento 06 giugno 2016 Pag. 1 GRAFICI ALLEVAMENTO I grafici dell allevamento rappresentano i

Dettagli

Zootecnia da latte in montagna

Zootecnia da latte in montagna CONVEGNO Giornata zootecnica in provincia di Modena Zootecnia da latte in montagna Ore 9,30 (MO) struttura produttiva del Paola Vecchia CRPA SpA Centro Ricerche Produzioni Animali C.R.P.A. S.p.A. al 2015:

Dettagli

Relazione FVO (audit maggio 2010)

Relazione FVO (audit maggio 2010) A che punto siamo Relazione FVO (audit maggio 2010) In Sardegna la qualità del latte crudo di pecora e di capra e il monitoraggio dell Autorità Competente non è conforme con i pertinenti regolamenti comunitari.

Dettagli

Il benessere degli animali riduce i costi dell allevamento

Il benessere degli animali riduce i costi dell allevamento INCONTRO - DIBATTITO Le scelte per migliorare l efficienza tecnica dell allevamento e la qualità del latte 28a Mostra Regionale BOVINI RAZZE DA LATTE Paolo Rossi CRPA spa - Reggio Emilia Fiere di Reggio

Dettagli

LINEA DETERGENTI LA MIGLIORE PREVENZIONE E PULIZIA CHE PUOI RAGGIUNGERE

LINEA DETERGENTI LA MIGLIORE PREVENZIONE E PULIZIA CHE PUOI RAGGIUNGERE LINEA DETERGENTI LA MIGLIORE PREVENZIONE E PULIZIA CHE PUOI RAGGIUNGERE Con quasi 40 anni di esperienza, Milkline è oggi un azienda leader nel suo settore in grado di offrire ai propri clienti soluzioni

Dettagli

I costi di produzione e redditività del latte 2002-2010

I costi di produzione e redditività del latte 2002-2010 Assemblea Aprolav 10 Giugno 2011 I costi di produzione e redditività del latte 2002-2010 Alberto Menghi Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA) Reggio Emilia (www.crpa.it) a.menghi@crpa.it Il campione

Dettagli