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1 Anno II N 4 Ottobre - Dicembre 2013 LA RIVISTA GRATUITA CHE PROMUOVE E SOSTIENE LA MATERNITA Foto FIS/Bizzi MAMME ANTI-CRISI VALENTINA VEZZALI: UNA MAMMA CAMPIONESSA MAMME BLOGGER: UN FENOMENO IN CRESCITA ARMONIA IN CUCINA CON BENEDETTA PARODI

2 Assicurare il tuo mondo non è stato mai così facile e conveniente La tua salute La salute è un bene prezioso ed ora assicurarla è alla portata di tutti. I tuoi Denti Sani Un innovativa ed esclusiva copertura che rimborsa le spese sostenute per le cure e le protesi dentarie per tutta la famiglia. I tuoi Amici a quattro zampe Una copertura assicurativa completa anche per i tuoi amici animali (cani e gatti). I tuoi diritti Basta con i soprusi da parte di vicini, fornitori di servizi (telefonici, elettrici, tour operator...) o in caso di incidenti stradali. Tu scegli l avvocato, noi lo paghiamo. Roma Via de Baullari, 24 Tel Fax Milano Via dei Bossi, 2/A Tel Fax

3 S O M M A R I O 3 Editoriale Prendersi cura di sé 4 Noi mamme in salute Igiene e cura dei denti in gravidanza ed allattamento 7 Noi mamme in equilibrio Donne e mamme anticrisi 9 Noi mamme e... quel legame unico L allattamento al seno materno Il latte d Asina Mamme e benessere psicologico 15 Noi oggi Valentina Vezzali 19 Noi ieri Il nuovo Museo Civico Archeologico-Virtuale di Narce (MAVNA) Le Principesse di Narce nel Mondo 22 Uno sguardo sul mondo Il matrimonio delle bambine La gestazione per conto di altri (GPA) 25 Speciale Europa 2014 Anno Europeo della Conciliazione Famiglia e Lavoro 27 Italia virtuosa Nascita in Armonia 29 Noi in rete Il mommy-blogging 30 Tra forme e colori Mycupoftea: la cosa giusta per me 32 Tra le pagine La meraviglia dell attesa in un murale 34 Tra cinema e teatro Un anno di zapping. Guida critica ai programmi televisivi 35 Tra le note Cantare per le stagioni della vita 37 Gocce di filosofia Maria Lactans 38 In famiglia: tra cultura e divertimento Famiglia, vivi la gioia della fede 39 Noi mamme... attente all ecologia Con AMA fai fiorire il tuo giardino 40 La salute passa per la bocca Intervista a Benedetta Parodi 41 Un sorriso per iniziare la giornata Anno II Numero 4/2013 Autorizzazione del Tribunale Civile di Roma n 252/2012 del 25/9/2012 Direttore Responsabile: Antonio Gaspari Coordinatore redazionale: Adele Ercolano Redazione: Marta Rodriguez, Laura Bonsi, Sandra Di Vito Direzione e Redazione: Istituto di Studi Superiori sulla Donna Ateneo Pontificio Regina Apostolorum Via degli Aldobrandeschi, Roma issdonna@upra.org - infovaloremamma@gmail.com Illustrazione di Alessandra Zoppini VALORE MAMMA - Periodico trimestrale a diffusione gratuita di proprietà dell Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Si ringrazio per la collaborazione a questo numero: Gianfranco Prada, Carlo Ghirlanda, Alessandro Peracchi, Guglielmo Salvatori, Silvia Foligno, Patrizia Amadio, Amedeo Conti, Jacopo Tabolli, Valentina Colombo, Laetitia Pouliquen, Elisabetta Scala, Patricia Adkins Chiti, Lidia Borzì Immagini copertina: FIS/Bizzi Illustrazioni e vignette di: Alessandra Zoppini alessandra.zoppini@libero.it Progetto grafico di: Alberto Aguzzi Impaginazione & stampa di: Inmediacom Srl Sede in Roma, Via al Sesto Miglio 74 Tel

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5 Anno II N 4 Ottobre - Dicembre 2013 EDITORIALE Prendersi cura di sé C are lettrici, Valore Mamma compie un anno! Dedichiamo il presente numero - quarto in uscita - a un tema che ci sta particolarmente a cuore: il benessere psicologico delle mamme. Il dott. Lelio Bizzarri, psicologo e coordinatore della S.i.p.a.p. Lazio (Società Italiana Psicologi Area Professionale e Privata - promotrice della Campagna che ha indetto ottobre come Mese del Benessere Psicologico), sottolinea quanto sia importante che la mamma non perda mai di vista i suoi bisogni, soprattutto quelli emotivi. Deve saper chiedere, in particolare nei momenti di maggiore affaticamento, sostegno al partner, ai propri cari o a specialisti. Nell intervista troverete anche indicazioni utilissime su come preservarci dallo stress. La madre svolge un ruolo fondamentale in famiglia e nella società; per questo motivo le sue energie mentali e psicologiche sono costantemente messe a dura prova, anche se sappiamo che, rispetto all uomo, noi donne siamo più resistenti a periodi di stress prolungato. Questo perché il cervello femminile è più strutturato e quindi di conseguenza è maggiormente in grado di reagire e operare su più fronti ottimizzando tempi, luoghi e azioni. Le mamme, come ci ricorda il prof. Alessandro Peracchi, pediatra neonatologo e psicoterapeuta, sono multitasking, ovvero sono in grado di svolgere più attività contemporaneamente, dando a ciascuna il giusto grado di attenzione. Altro tema importantissimo per favorire il nostro benessere è il riconoscimento del disagio psicologico in gravidanza e nel puerperio, tema al centro del Progetto Nascita in Armonia, ideato dall Associazione Psycharmonia, che vi proponiamo a pagina 27. Fondamentale, poi, per il nostro benessere, è preservarci degli spazi di interesse, in cui coltivare le nostre passioni che ci permettono di autorealizzarci, stare meglio con noi stesse, ed essere pertanto più capaci di donarci agli altri. A questo proposito il fenomeno delle mamme blogger può essere da stimolo, così come la testimonianza delle fondatrici di Mycupoftea, realtà di mamme e professioniste che hanno scelto di dedicarsi all artigianato, facendo della loro passione un vero e proprio lavoro con gratificazioni personali ed economiche, un impegno questo che ben si concilia con la famiglia. La conciliazione degli impegni familiari con la vita lavorativa è una dimensione importante per garantire il nostro benessere. Vi presentiamo l iniziativa della Confederazione Europea della Organizzazioni Familiari (COFACE), adottata dal Parlamento Europeo, per designare il 2014 Anno Europeo della Conciliazione Famiglia e Lavoro; questa iniziativa è finalizzata a promuovere una reale condivisione dei compiti all interno della famiglia ed evitare, ad esempio, che tutte le incombenze pratiche, ricadano esclusivamente sulle mamme. Valentina Vezzali, campionessa del Fioretto italiano, mamma, moglie, atleta e donna impegnata nel sociale racconta a Valore Mamma come è riuscita a trovare il giusto equilibrio tra i tanti ruoli che ricopre. Il benessere si trova anche in cucina; Benedetta Parodi ci presenta il suo ultimo ricettario pensato per semplificare la vita alle mamme e per creare in famiglia momenti di armonia. Perché la mamma possa prendersi cura della famiglia deve imparare in primo luogo a prendersi cura di se stessa. Direttrice Ist. di Studi Superiori sulla Donna Co-founder Rivista Valore Mamma VALORE MAMMA Sito: LA RIVISTA GRATUITA CHE PROMUOVE E SOSTIENE LA MATERNITA Per info: Tel Foto FIS/Bizzi Mail: infovaloremamma@gmail.com MAMME ANTI-CRISI VALENTINA VEZZALI: UNA MAMMA CAMPIONESSA MAMME BLOGGER: UN FENOMENO IN CRESCITA Seguici su Facebook ARMONIA IN CUCINA CON BENEDETTA PARODI 3

6 NOI MAMME... IN SALUTE Igiene e cura dei denti in gravidanza ed allattamento di Gianfranco Prada e Carlo Ghirlanda Dott. Gianfranco Prada Presidente Nazionale A.N.D.I. Associazione Nazionale Dentisti Italiani. Dott. Carlo Ghirlanda Segretario Culturale Nazionale A.N.D.I. Associazione Nazionale Dentisti Italiani. I l primo periodo di prevenzione odontoiatrica nel bambino si avvia con la gravidanza. La letteratura scientifica è concorde nell affermare che lo stato di salute orale della futura mamma nel corso della gravidanza ha significative ripercussioni sia sulle modalità del parto che sulla salute orale del nascituro (Silk et al,2008). E pertanto molto importante che la mamma in stato di attesa sappia che, se il suo stato di salute oro-dentale è sano, ciò comporterà salute anche per il suo bambino, mentre, al contrario, la presenza di patologie dentarie attive, quali carie dentali o gravi infiammazioni dei tessuti di sostegno del dente, comporteranno un rapido quanto precoce stato di passaggio di batteri produttori di patologie odontoiatriche nel cavo orale del bambino. odontoiatriche presenti, sia adottando tutti i presidi di mantenimento di una corretta igiene orale quotidiana. Nell ultimo periodo della gravidanza sarà utile, sotto indicazione e stretta osservazione dell odontoiatra, l uso di colluttori a base di clorexidina e di chewing gum allo xilitolo. 2. Evitare la precoce colonizzazione batterica del cavo orale da parte di batteri cariogeni, per evitare la formazione di una placca batterica orale ricca di batteri cariogeni. Nella dieta alimentare quotidiana della madre in gravidanza, viene spesso aggiunta la somministrazione di una dose integrativa di fluoro per via sistemica. Ciò non serve: le Linee guida per la prevenzione della carie nei bambini (0-12 anni), emanate dalla Società Italiana di Odontoiatria Infantile (S.I.O.I- 2008), hanno infatti evidenziato che non c è nessuna evidenza scientifica riguardo alla efficacia di integratori a base di fluoro rispetto alla prevenzione della carie né nel nascituro né nella madre. Il passaggio di batteri materni nella bocca del bambino (denominato colonizzazione batterica verticale) (Ferro et al. 2011) avviene tramite il contatto salivare madre-bambino. Questo è un evento estremamente diffuso (il passaggio padre-figlio o nonna-nipote è estremamente meno frequente): basti pensare, ad esempio, a quante volte accada che la mamma assaggi il cibo del bambino utilizzando lo stesso cucchiaio o forchetta che poi userà per introdurlo nella bocca del piccolo. Ogni volta che ciò succede, la posata usata si contamina con la saliva materna: ciò comporta una immediata trasmissione batterica madre-figlio per via salivare. La saliva proveniente da una madre, il cui stato di salute odontoiatrico sia buono, non creerà alcun problema. Non sarà cosi nel caso di presenza di patologie attive nella bocca della mamma. La prevenzione odontoiatrica in gravidanza, quale primo e riconosciuto momento di protezione della salute oro-dentale del nascituro, deve essere in grado di conseguire alcuni obbiettivi, che sono ben riassunti nelle linee guida sulla Prevenzione orale in epoca perinatale edite dalla American Academy of Pediatric Dentistry, AAPD, 2009: 1. Diminuire la carica batterica salivare della mamma, sia intervenendo per tempo nell eliminare tutte le patologie 4

7 NOI MAMME... IN SALUTE Per quanto riguarda la prevenzione odontoiatrica del neonato, esistono alcune consapevolezze. Innanzitutto, per quanto possibile, il bambino andrà allattato con latte materno, la cui efficacia, quale fattore alimentare protettivo e anti carie, trova una moderata sebbene positiva evidenza scientifica. Il periodo più importante per la prevenzione oro-dentale nella fase perinatale è quello compreso fra i 3 e i 30 mesi: in questa fase della vita del bambino, infatti, avviene la comparsa dei primi denti decidui (i denti da latte) e si avvia e si completa la composizione della placca batterica del cavo orale, le cui caratteristiche finali potranno essere fortemente condizionate dallo stato di salute odontoiatrica della madre e dalle attenzioni poste nell evitare o ridurre il contagio batterico salivare madre-figlio. Un gioco realizzato con i genitori: cosa c è di più divertente? Utilizzare integratori sistemici di fluoro, solo ed unicamente se consigliato dal proprio dentista: in questa fase della vita del bambino è opportuno che sia l odontoiatra a valutare se sia necessario prescrivere una somministrazione integrativa di fluoro, che va meditata in base ad una serie di variabili legate alle caratteristiche della dieta del bambino e alla idrologia dell area di residenza. Come fare? Utilizzate posate differenti: una sarà utilizzata per il solo assaggio, mentre l altra sarà usata per portare il cibo in bocca al bambino. O, ancora, non pulite il ciuccio portandolo prima nella bocca della mamma. In epoca di svezzamento pulire delicatamente le gengive del bambino con una piccola garza: ciò consentirà al bambino di prendere confidenza con le manovre di pulizia del cavo orale, che si tradurrà nel tempo nella abitudine quotidiana alla igiene orale. Appena possibile iniziare la pulizia dei denti da latte, avendo cura di utilizzare uno spazzolino da denti per bambini: lo spazzolamento dovrà essere eseguito dai genitori e potrà realizzarsi nello stesso momento in cui i genitori laveranno i propri denti. Lo scopo è quello di creare un modello ed un rinforzo comportamentale positivo, utile a superare ogni barriera di diffidenza da parte del bambino nella introduzione dello spazzolino nella bocca. 5

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9 Donne e mamme anti-crisi NOI MAMME IN EQUILIBRIO di Alessandro Peracchi Prof. Alessandro Peracchi Pediatra Neonatologo e Psicoterapeuta. Fondatore e Vice-Presidente AIDonlus Associazione Internazionale Donne. U n luogo comune piuttosto maschilista vuole le donne più inclini allo sperpero rispetto agli uomini. Se si parla di shopping, ad esempio, spesso l immaginazione corre a gruppi di amiche affascinate da vetrine di abbigliamento, calzature, trucchi e gioielli, che entrano nei negozi e spendono tutto ciò che possono. Anzi: tutto ciò che c è nella carta di credito del marito. Molti film e pubblicità propongono lo stereotipo di una donna vestita e accessoriata elegantemente, magari con cappello a falda larga, che si muove sorridente e indisturbata tra le vetrine, seguita da un uomo sommerso da pacchi e buste di roba appena acquistata. Da lei. In realtà recenti studi dimostrano che il cervello femminile è in grado di gestire maggiormente le situazioni di crisi economica rispetto a quello maschile. Essendo infatti più strutturato e di conseguenza atto alla plasticità, è in grado di operare su diversi fronti ottimizzando tempi, luoghi, azioni e quindi diminuendo la spesa. Con una parola che va di moda oggi, si può definire il cervello femminile multitasking, ossia in grado di svolgere più attività contemporaneamente, dando a ciascuna il giusto grado di attenzione. Un esempio potrebbe essere una moglie e mamma che, mentre controlla con lo sguardo la cottura della crostata in forno, continua a pulire la verdura correggendo ad alta voce i compiti dei figli i quali, in cucina, le chiedono se sia giusta o meno una frase scritta in un tema. Il modello multifunzione, infatti, può organizzare con maggiore facilità le proprie attività e quelle degli altri, coordinando il tutto per un ottima riuscita. Le opzioni proposte dal cervello femminile sono infatti molto duttili e sempre rinnovabili, perché tendono a non fossilizzarsi su modelli di incapacitazione ( non so fare questo, non posso risolvere tale situazione ). La donna è poi resistente ai periodi di stress prolungato, mentre il deterioramento caratteriale e l indebolimento mentale risultano più precoci e pronunciati negli uomini. In che modo ciò può aiutare nei periodi di crisi economica come quello attuale? Innanzitutto, il fatto di non scoraggiarsi, o almeno di farlo meno degli uomini, aiuta il genere femminile a una 7

10 NOI MAMME IN EQUILIBRIO maggiore reattività e prontezza d animo. Grazie a ciò la donna riesce a trovare più facilmente soluzioni economiche che giovano al guadagno familiare: dai vari lavoretti fai-da-te agli acquisti scontati su internet, dalla condivisione a livello sociale all attenzione ai giorni e ai tempi di massimo risparmio (aspettare i saldi per gli acquisti, utilizzare gli elettrodomestici nelle fasce orarie in cui l elettricità è meno cara ). La capacità multifunzione si palesa al massimo grado quando una donna mette al mondo un bambino: la nascita aumenta infatti le possibilità energetiche dell encefalo, in particolare dell emisfero destro del cervello, capace di rispondere emotivamente alle richieste del piccolo e di bilanciare la relazione con il maschio e con le persone che vengono a contatto col nuovo nucleo familiare. Insomma, il fatto che fisiologicamente il cervello femminile sia più piccolo di quello maschile non implica affatto una riduzione di funzionalità, anzi. Sarebbe come dire che le persone basse sono meno intelligenti di quelle alte; e d altronde, la grandezza della materia grigia è proporzionale al resto del corpo. 8

11 NOI MAMME E... QUEL LEGAME UNICO L allattamento al seno materno Una ricchezza naturale di Guglielmo Salvatori, Silvia Foligno e Patrizia Amadio Dott. Guglielmo Salvatori Medico Responsabile della Terapia Subintensiva Neonatale dell Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Dott.ssa Silvia Foligno Medico della Terapia Subintensiva Neonatale dell Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. I.P. Patrizia Amadio Infermiera della Terapia Subintensiva, dell Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. I l latte materno è l alimento che la natura mette a disposizione alla mamma per ottenere un ottimale sviluppo fisico e psichico del proprio bambino. Contiene, in maniera completa e bilanciata, non solo tutti i nutrienti necessari per la crescita, ma anche molte sostanze che favoriscono la sua digeribilità, che hanno un attività antinfiammatoria ed antinfettiva. Viene prodotto dalle ghiandole mammarie per l'azione di due ormoni: la prolattina e l'ossitocina, secrete dall ipofisi. La prolattina è responsabile della produzione del latte, mentre l ossitocina ne induce la fuoriuscita dalla mammella. La sua composizione è unica e non imitabile, tanto che nessuna formula lattea artificiale, derivata dal latte di mucca, e prodotta dall industria per i bambini nel primo anno di vita, può considerarsi sovrapponibile. Una ulteriore particolarità risiede nel fatto che la sua composizione non è sempre la stessa. Ad esempio il latte prodotto al termine della poppata è più ricco di grassi, e quindi di energia, se raffrontato con il latte emesso nella prima parte della poppata. Inoltre il latte di una mamma che ha partorito prematuramente è più ricco di proteine e di calorie. Il primo latte (primi 3-5 giorni di vita) è denominato colostro, è di colore giallastro, viene prodotto in modeste quantità, ma è particolarmente prezioso in quanto ricco di sostanze difensive. Al colostro segue il latte di transizione (prime 2 settimane) e, successivamente, il latte maturo che manterrà costante la sua composizione per i primi 5-6 mesi. I benefici legati all allattamento al seno materno, riconosciuti dalla letteratura medica, sono molti; si possono apprezzare nel breve, medio e lungo termine e si rendono tanto più evidenti tanto più si protrae l allattamento nel tempo. L assunzione di latte materno protegge dalle infezioni gastrointestinali, da quelle respiratorie ed urinarie, dall'otite media, dalle malattie allergiche, dal diabete, dalle malattie infiammatorie intestinali e dalla malattia celiaca, dalla leucemia e dalla c.d. sindrome della morte improvvisa in culla. E ridotto il rischio di presentare ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia ed obesità e sembra essere anche favorito lo sviluppo cognitivo. E importante sottolineare come l'utilizzo del latte umano è fortemente raccomandato anche ai neonati pretermine, verso i quali tali benefici hanno un maggiore impatto e si estendono alla prevenzione della temibile Enterocolite Necrotizzante. Non va trascurato il fatto che il latte materno è sempre pronto, fresco ed alla giusta temperatura. Allattare al seno, inoltre, permette di raggiungere un rapporto unico, tramite il contatto pelle a pelle, tra la mamma ed il proprio bambino, con tutti i vantaggi psicologici che ciò comporta. Ma non finisce qui: la donna che allatta perde peso più facilmente, ha una più rapida riduzione della grandezza dell utero con un minore sanguinamento dopo il parto, un minore rischio di fratture in menopausa ed un rischio ridotto di carcinoma ovarico e di carcinoma mammario. Inoltre, allattando in maniera naturale, la depressione che insorge dopo il parto ed il carico di lavoro da affrontare risultano di minore entità. Infine, esiste anche un vantaggio economico, considerando che il risparmio relativo al mancato acquisto di latte artificiale si avvicina ai 1000 euro. E per tali motivi che l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia di allattare al seno, in maniera esclusiva, i bambini dalla nascita fino ai 6 mesi di vita, di continuare per tutto il primo anno di vita, integrandolo con 9

12 NOI MAMME E... QUEL LEGAME UNICO altri alimenti e, se desiderato, di allattare fino al 2 anno ed oltre. Allattare al seno è considerato tanto importante che, dal 1991 l United Nations Children s Fund (UNICEF) e l OMS hanno promosso una campagna mondiale, l Iniziativa Ospedale Amico del Bambino (Baby Friendly Hospital Initiative), che ha l obiettivo di offrire ad ogni madre ed ogni neonato un ambiente idoneo a supportare, proteggere e promuovere l allattamento al seno materno negli ospedali o nei reparti di maternità. Per raggiungere tali obiettivi, l UNICEF e l OMS hanno pubblicato una lista di indicazioni, conosciute come i 10 punti per il successo dell allattamento al seno, che vanno rispettati affinchè il centro nascita possa essere qualificato Amico del bambino. La mamma deve poter allattare il proprio bambino assumendo una posizione comoda, attaccandolo in maniera corretta al seno: la testa, il torace e le gambe devono trovarsi sullo stesso asse e la pancia del bambino deve essere rivolta verso la pancia della mamma, le labbra devono afferrare una gran parte dell areola ed il labbro inferiore deve essere rovesciato all'infuori, con il mento ed il naso a contatto con la mammella. Soprattutto nei primi periodi è consigliabile utilizzare entrambi i seni per stimolare più efficacemente la produzione del latte. Non devono esistere limiti di tempo alla poppata: il tempo necessario al bambino per terminare il pasto al seno è variabile e la sua durata non è in relazione alla quantità di latte assunta. Solo una nutrice su duecento non presenta la montata lattea, mentre la scarsa produzione di latte materno è certamente più frequente, generalmente a causa di una suzione non valida o non corretta oppure di una madre per qualche motivo in difficoltà. In questi casi una rivalutazione della tecnica dell allattamento ed un aumento della frequenza delle poppate possono aiutare a risolvere il problema. E fortemente consigliabile allattare "a richiesta", con un numero di pasti al giorno molto variabile, compreso in genere tra gli 8 ed i 12. Poche sono le controindicazioni che sconsigliano di allattare e possono dipendere dalla madre o dal lattante. Tra queste ultime, estremamente rare, rientrano alcuni errori congeniti del metabolismo (come la galattosemia). Tra le cause materne rientrano alcune importanti malattie, o l assunzione di poche sostanze, tossiche o farmacologiche, quali i farmaci antitumorali, i sedativi, gli antiepilettici o le sostanze radioattive somministrate per eseguire esami radiodiagnostici. In Italia circa l 89% delle mamme inizia ad allattare, ma la percentuale si riduce a circa il 50% a 6 mesi di vita per il ricorso alle formule artificiali, discostandosi molto dalle raccomandazioni OMS. I motivi sono molteplici: lo scarso supporto offerto alla nutrice nei momenti di difficoltà, le scarse conoscenze sui benefici connessi con l allattamento e le necessità lavorative. Su tali aspetti c è ancora molto da lavorare. Ospedale Amico del Bambino. I 10 punti dell UNICEF e OMS per il successo dell allattamento al seno. 1 Mettere in atto, per iscritto, una linea di condotta relativa all'allattamento al seno e farla conoscere al personale sanitario. 2 Permettere a tutto il personale di assumere le competenze necessarie per mettere in pratica tali linee di condotta. 3 Informare tutte le donne sui vantaggi e sulla tecnica relativa all allattamento al seno. 4 Mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario. 5 Fornire istruzioni su cosa fare in caso di separazione tra madre e bambino per mantenere la produzione di latte. 6 Non offrire liquidi o alimenti diversi dal latte materno (a meno di indicazione medica). 7 Lasciare il bambino insieme alla madre 24 ore su 24 (rooming-in). 8 Incoraggiare l allattamento a richiesta. 9 Non utilizzare tettarelle artificiali e succhiotti. 10 Incoraggiare la formazione di gruppi rivolti a sostenere l allattamento al seno ai quali rivolgersi, in caso di necessità, dopo la dimissione dal centro di maternità. 10

13 NOI MAMME E... QUEL LEGAME UNICO Il latte d Asina Proprietà biologiche e benefici di Amedeo Conti Dott. Amedeo Conti Dirigente di Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso l Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari di Torino. I l latte di asina è un prodotto antico, utilizzato da sempre, ma bisognerà attendere il Rinascimento per una sua prima vera considerazione scientifica. Francesco I, in Francia, su consiglio dei suoi medici utilizza latte di asina per guarire da una lunga malattia. Sull esperienza di Francesco I si iniziò ad allevare asine in prossimità di ospedali. Sempre in Francia nel 19 secolo ad opera del Dottor Parrot dell Hôpital des Enfants Assistés si diffuse la pratica di avvicinare i neonati orfani di madri direttamente al capezzolo dell asina. I bambini venivano allattati 5 volte di giorno e 2 di notte; un asina poteva alimentare tranquillamente 3 bambini per 5 mesi. Attualmente, la comunità scientifica eredita da tale tradizione storica l importanza del latte di asina come sostituto del latte umano, studiandone le potenzialità, al fine di utilizzarlo con giusto metodo. Il vero punto di forza del latte di asina nell alimentazione infantile è il suo profilo biochimico, molto prossimo al latte umano. Tra le caratteristiche più importanti si evidenzia il tasso di lattosio, il contenuto proteico e il quantitativo in ceneri. Risulta importante valutare come il carico renale del neonato alimentato con latte d asina sia simile a quello di un neonato alimentato con latte materno. E universalmente riconosciuto che il latte materno rappresenti il miglior alimento possibile per ogni neonato/lattante. Nei casi di mancanza o di carenza del latte materno, al di sotto dei 12 mesi di vita, è necessario supplire con un latte sostitutivo che abbia caratteristiche chimico-fisiche e biologiche le più simili possibili a quelle del latte umano. Vale la pena sottolineare, inoltre, che rispetto ai pur validi sostituti industriali del latte materno, principalmente a base di proteine del latte bovino o di origine vegetale che hanno subito pesanti trattamenti tecnologici, l'uso di un prodotto naturale come il latte d'asina presenta considerevoli vantaggi. Il latte d asina, anche quello liofilizzato intero crudo, mantiene tutte le proprietà biologiche proprie di un latte naturale, che mancano nelle formule a base di proteine di latte vaccino o di soia e nelle formule a base di miscele di aminoacidi o di miscele di proteine estensivamente idrolisate. Il latte d asina è stato oggetto di numerosi studi clinici per il trattamento delle allergia alle proteine del latte vaccino APLV nei casi di mancanza o carenza del latte materno. Nello studio più recente e più importante (Monti et al. 2009) è riportato che é stato importante poter usufruire per gli 83 bambini sul totale dei 92 arruolati (90,2%) di un alimento alternativo, gradito e ben tollerato; nonostante la restrittività della dieta cui essi erano sottoposti, il latte d asina ha favorito un corretto accrescimento staturo-ponderale e una normalizzazione o un mantenimento in valori di normalità dei parametri ematochimici valutati. Ultimo ma non meno importante aspetto è stato il vantaggio psicologico del poter usufruire di un latte propriamente detto alternativo al latte bovino, che i bambini hanno consumato sia come tale, sia sotto forma di derivati (es. gelati) o di altri alimenti a base lattea (es. torte, budini, biscotti fatti in casa).

14 NOI MAMME E... QUEL LEGAME UNICO Tabella composizione centesimale. LATTE GRASSO PROTEINE LATTOSIO CENERI Donna 3,8 1,2 6,8 0,2 Asina* 0,9 1,7 6,9 0,4 Formula Iniziale 3,4 1,6 6,6 0,3 Vacca 3,7 3,2 5,0 0,8 Da R. Belli Blanes, (2001) in IL LATTE DI ASINA A CONFRONTO CON IL LATTE UMANO, CAPRINO, BOVINO E LE FORMULE COMMERCIALI, *modificato secondo Gastaldi D., Conti A. et al, Donkey s milk detailed lipid composition. Frontiers in Bioscience E2, , January 1, Considerando i singoli componenti del latte e soprattutto in confronto con il latte bovino, il latte d asina presenta: Un elevato contenuto in lattosio, pressoché sovrapponibile a quello del latte umano, che oltre a renderne piacevole il sapore: stimola l assorbimento intestinale del calcio; riveste il ruolo di probiotico, rappresentando il substrato ideale per un corretto sviluppo della flora microbica intestinale; fornisce importanti quantità di galattosio, fondamentale per la sintesi dei galattosidi cerebrali. Un relativamente basso contenuto in acidi grassi totali, ma ricco in acidi grassi polinsaturi a lunga catena (PUFA). L elevato contenuto in PUFA della serie 3, rende il latte d asina particolarmente interessante per i soggetti affetti da allergia alimentari, specie da allergia alle proteine del latte vaccino (APLV). Tenori simili al latte materno in caseine e sieroproteine, distribuite in un rapporto presso che paritetico, da cui deriva un elevata concentrazione in aminoacidi essenziali e una più facile digeribilità. 12

15 Mamme e benessere psicologico Come non perdere di vista i propri bisogni NOI MAMME E... QUEL LEGAME UNICO O ttobre è il Mese del Benessere Psicologico, un iniziativa giunta quest anno alla sua 5 edizione, organizzata e promossa dalla S.i.p.a.p. (Società Italiana Psicologi Area Professionale Privata). Si tratta di una campagna di sensibilizzazione e promozione della cultura del Benessere Psicologico rivolta ai cittadini di 7 regioni d Italia (Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana, Trentino-Alto-Adige e Veneto), tesa a prevenire le varie forme di disagio psicologico e a diffondere un immagine il più possibile realistica dello psicologo quale esperto del settore. Nell'ambito di questa iniziativa, circa 500 tra psicologi e psicoterapeuti aderenti alla S.i.p.a.p. hanno aperto i loro studi organizzando seminari a partecipazione gratuita e offrendo consulenze psicologiche gratuite a chi li contatta. Un opportunità anche per le mamme per ascoltarsi e prendersi cura dei propri bisogni? Lo abbiamo chiesto al dott. Lelio Bizzarri, psicologo e coordinatore S.i.p.a.p. Lazio, promotore dell iniziativa. Dott. Bizzarri, che cosa è il benessere psicologico? Il benessere psicologico può essere considerato come una condizione nella quale la persona è in grado di sperimentare tutte le emozioni, siano esse positive o negative, senza esserne sopraffatta, da una parte condividendo le emozioni positive e dall altra utilizzando quelle negative in maniera funzionale al raggiungimento degli obiettivi di vita. Da un punto di vista relazionale, il benessere psicologico può essere identificato come la capacità della persona di entrare in rapporto con gli altri riuscendo a mantenere dei confini flessibili i quali a seconda delle situazioni consentano di entrare in contatto con l altro oppure ripristinare la distanza necessaria alla vita autonoma propria ed altrui. Questo per evitare che la mamma si senta completamente immersa nelle difficoltà senza avere spazi di evasione, ma soprattutto per evitare che tali difficoltà possano essere percepite come fallimenti e giudizi negativi sulla persona del tipo: se sono solo una madre e in famiglia non valgo allora sto fallendo, non valgo nulla. C è un emergenza oggi in relazione alla salute e al benessere psicologico delle mamme? Sicuramente la crisi economica e il taglio progressivo dei servizi a sostegno delle famiglie rende molto più difficile realizzare le condizioni ottimali per la preservazione del benessere psicologico. La carenza di servizi deve necessariamente essere colmata dalle famiglie, del cui funzionamento le madri sono indiscutibilmente le protagoniste. Questo è particolarmente evidente nelle famiglie in cui ci sono anziani e o figli con disabilità, dove si verifica che la maggior parte dell aiuto deriva da risorse interne alla famiglia. Dott. Lelio Bizzarri, psicologo e coordinatore S.i.p.a.p. Lazio Secondo Lei, quali sono le priorità da considerare, per la tutela del benessere psicologico delle mamme? Direi che una mamma, soprattutto se giovane, dovrebbe curare due aspetti prioritariamente. Il primo è la rete di sostegno, sia essa formale (servizi) che informale (amici, parenti e conoscenti). Ciò è fondamentale sia per evitare che tutte le incombenze pratiche della famiglia ricadano esclusivamente sulla mamma, sia per dare una sponda emotiva alla mamma, che sottoposta a cambiamenti veloci, ansie per il benessere dei figli e il lavoro di rielaborazione della propria identità, può andare incontro a livelli preoccupanti di stress e a scompensi psicoaffettivi. L altro aspetto riguarda quella che viene definita la Complessità del Sé. In parole più semplici, è fondamentale non concentrare tutte le aspirazioni, la fonte della propria autostima e dell autorealizzazione solo sulla famiglia, ma preservare spazi di interesse e di autorealizzazione anche al di fuori di essa. 13

16 NOI MAMME E... QUEL LEGAME UNICO Ma non solo. Anche i tagli alla Scuola Pubblica e la conseguente caduta di autorevolezza da un punto di vista educativo comporta per la famiglia una perdita progressiva di supporto nell educazione dei figli, i quali, dal canto loro, sono sempre più sollecitati, anche attraverso i social network o la televisione, già in età precoce, da contenuti che possono portarli verso percorsi a rischio. Qual è il consiglio che si sente di rivolgere alle nostre lettrici, in merito al loro benessere psicologico? Di non perdere mai di vista il fondamentale ruolo sociale che svolgono, perché questo aiuta a non pretendere sempre di più da se stesse e a non rincorrere le aspettative altrui. Fare un bilancio alla sera di tutte le cose utili fatte, aiuta a mettere un punto alle richieste che provengono dalla famiglia (propria e di origine), preservando se stesse dallo stress e dai contraccolpi all autostima. Non perdere mai di vista i propri bisogni, soprattutto quelli emotivi, e saper anche chiedere affetto e sostegno al partner. 14

17 NOI OGGI Valentina Vezzali La mamma dalla mossa segreta Foto FIS/Bizzi M amma, moglie, atleta, donna impegnata nel sociale, Valentina Vezzali non ama farsi considerare una eroina dei nostri tempi. Dalle sue parole si percepisce la grande carica emotiva che l ha condotta ad essere una mamma attenta e amorevole, una professionista completa e una vera cittadina del mondo. Abbiamo voluto far conoscere alle nostre lettrici una mamma pronta all assalto sia sopra che fuori la pedana, una donna che sa affrontare ogni sfida della vita. Giudicate voi, se ci siamo riuscite! Che mamma è Valentina Vezzali? Ammetto che non è semplice autodefinirmi! Provo a mettermi nei panni di mio figlio Pietro e senza dubbio posso dire di essere apprensiva, ma credo come tutte le mamme al mondo. Mi prometto di essere meno asfissiante, ma poi mi ritrovo a corrergli dietro. Andrea per il momento è troppo piccolo, ma mi auguro che un giorno entrambi possano dire di aver avuto una mamma che non ha fatto mai mancare loro l affetto, ma anche la giusta severità che serve nel percorso di crescita ed educazione. Come è riuscita a conciliare le Sue due maternità con la Sua vita da atleta? Ammetto che non è stato semplice, ma non si pensi che una donna in maternità che continua a condurre la propria quotidianità sino a qualche settimana dal parto sia una sorta di eroina moderna! Sono convinta infatti che è insito nella natura della donna l essere mamma. Ho vissuto due gravidanze fortunatamente senza rischi e senza complicazioni e questo mi ha aiutato parecchio. Ho dovuto interrompere gli allenamenti, ma ad esempio la seconda è coincisa con il mio impegno politico. In gravidanza ho percorso migliaia di chilometri, a volte guidando anche da sola, per via degli impegni della campagna elettorale. Poi da deputata ho vissuto le prime giornate parlamentari. E stato più faticoso semmai il post-parto, quando sia per Pietro che per Andrea, ho cercato di bruciare i tempi per rientrare in pedana in poche settimane. Quest anno, ad esempio, ho ripreso in mano il fioretto il 1 luglio ed il 5 agosto ero in pedana ai Mondiali di Budapest. Nessuno pensi che io sia un eroina, ma semplicemente una donna che, come tante altre, è capace di essere moglie, madre e cittadina del mondo. Quali caratteristiche del Suo carattere sono evidenti in pedana? Credo che dalla pedana emerga il mio spirito combattente, il mio ripetermi non arrenderti mai nella vita così come in ogni assalto. Amo il confronto, sia in pedana che fuori, e non amo perdere. Ecco perché non mi sento sconfitta ancor prima che l assalto finisca. Solo così ho conquistato alcuni successi più sudati e probabilmente più belli. La pedana mi ha poi insegnato che tutto, nella vita, è una sfida che, per essere affrontata e vinta, va preparata con cura, allenandosi, conoscendo e soprattutto va affrontata con passione. Credo che da questo dipenda la determinazione che, reputo sia uno dei tratti distintivi del mio carattere. Foto FIS/Bizzi

18 NOI OGGI La maternità ha avuto un ruolo significativo nelle Sue ultime vittorie? Non saprei dire se la maternità abbia influito. Rido ancora quando penso alle urla di mio figlio Pietro, a Catania, durante la finale dei Mondiali 2011 in cui vinsi il mio sesto titolo del mondo. Mi gridava: Mamma, è il momento della mossa segreta. Lui si rifaceva ad un cartone animato, ma devo dire che sentire la sua voce mi è servito! Non che abbia fatto una mossa segreta, però è stata una carica emotiva. Ai recenti Mondiali di Budapest, invece, nei momenti più difficili degli assalti ho pensato ad Andrea che mi attendeva a casa. E mi è andata bene! Come possono le mamme alimentare nei propri figli la passione per il fioretto? Ha qualche consiglio che vuole dare alle nostre lettrici in proposito? Più che la passione per il fioretto o per la scherma in generale, credo sia importante che una mamma alimenti nei figli la passione per lo sport! Consigli? Non credo che una mamma abbia bisogno di leggere come si fa. Magari provare a giocare più coi figli anziché lasciarli dinanzi alla TV che spesso funge da babysitter, potrebbe essere già una prima mossa vincente nella strada verso l avviamento alla pratica sportiva. Quali sono i benefici che il fioretto può dare alla crescita di un bambino e di un adolescente? A mio avviso la pratica sportiva è fondamentale per crescere bene. Abitua al confronto con l altro, a fare squadra, ad essere responsabile delle proprie azioni, ma anche a porsi degli obiettivi e a fare di tutto per conseguirli. Foto FIS/Bizzi Foto FIS/Bizzi

19 NOI OGGI Credo che lo sport sia uno dei pilastri nel processo educativo dei bambini. Ecco perché uno degli obiettivi per i quali sto spendendo la mia attività politica, è quella di portare la pratica sportiva all interno dei programmi scolastici. Nella fattispecie, la scherma esalta le doti del confronto con l altro. Ti costringe ad avere un idea, una strategia, ma soprattutto a pensare, individuare un azione ed agire in un brevissimo istante o prima ancora del tuo avversario. Foto FIS/Bizzi Lei è molto attiva nel mondo della solidarietà. Quale è il progetto sostenuto al quale è più legata? Sono tanti i progetti che ho sostenuto o per i quali ho scelto di metterci la faccia. Ognuno di questi mi ha coinvolto. E difficile sceglierne uno tra i tanti, ma senza dubbio, il mio essere mamma mi ha fatto sentire più vicina a quei progetti che vedono protagonisti i bambini e le loro esigenze. E il caso, ad esempio, del progetto del Laboratorio 0246 che punta a creare parchi giochi nelle grandi città, dedicati specificatamente ai più piccoli. So quanto sia importante avere degli spazi dedicati ai bambini e so anche quanto, spesso, sia difficile individuare le aree e trovare i giusti finanziamenti. Ecco perché un progetto come questo rappresenta un opportunità per le amministrazioni locali e per le comunità. Mamma, moglie, atleta, deputata che pensiero vorrebbe condividere con le lettrici di Valore Mamma? Essere fiere di essere donne. Abbiamo in noi la forza magica del dare la vita. Siamo al tempo stesso madri, mogli e donne nel mondo. Bisogna sempre trovare il giusto equilibrio tra questi ruoli nella società, senza mai lasciarsi travolgere, ma avendo sempre ben chiari gli obiettivi da raggiungere. Non bisogna mollare mai, anche quando sembra che tutto stia crollando. C è sempre tempo, fino all ultimo istante, per vincere l assalto! Foto FIS/Bizzi Biografia di una mamma campionessa Valentina Vezzali, nasce il giorno di San Valentino del Sposata con Domenico Giugliano e madre di Pietro, 8 anni, ed Andrea nato lo scorso mese di maggio. La sua carriera sportiva inizia a 6 anni quando entra per la prima volta nella palestra del Club Scherma Jesi per accompagnare la sorella più grande. Da quel giorno non è più scesa dalla pedana. In carriera ha vinto 20 medaglie d oro, tra Olimpiadi e Mondiali. Ciò fa di lei l atleta più vincente della storia dello sport italiano ad oggi. E la prima schermitrice al Mondo ad essersi aggiudicata tre medaglie d oro olimpiche in tre edizioni consecutive (Sydney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008). In totale ha conquistato 9 medaglie olimpiche: 6 d oro (di cui 3 a squadre), 1 argento e due medaglie di bronzo (di cui 1 a squadre). Ha vinto per 6 volte il titolo di Campionessa del Mondo individuale e per 8 quello di Campionessa del Mondo a squadre. In carriera ha collezionato complessivamente 121 podii, di cui 88 successi. Ha vinto per 11 volte la Coppa del Mondo di specialità. E stata portabandiera dell Italia alle Olimpiadi di Londra Da febbraio 2013 è deputato della Repubblica Italiana essendo stata eletta nella circoscrizione Marche nella lista Scelta Civica per l Italia.

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