ARGOMENTI DELLA PRESENTAZIONE
|
|
- Gabriela Piccinini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ARGOMENTI DELLA PRESENTAZIONE 1. COMPITI DELLA FAMIGLIA E DELLA SCUOLA NELLA PREVENZIONE DELLA DEVIANZA ADOLESCENZIALE 2. PARTICOLARE FORMA DÌ DEVIANZA: ALCOLISMO
2 1. COMPITI DELLA FAMIGLIA E DELLA SCUOLA NELLA PREVENZIONE DELLA DEVIANZA
3 CHE COSA E LA DEVIANZA? Per devianza si intende ogni comportamento di un singolo o di un gruppo che viola le norme di una collettività. La devianza che ha per protagonisti i giovani è un fenomeno sociale di ampie proporzioni ed è fonte di emarginazione, stigmatizzazione sociale, disagio e sofferenza. Essa si manifesta attraverso i cosiddetti rischi che si distinguono in: rischi esternalizzati: comportamenti anti-sociali rischi interiorizzati: disturbi emotivi, stati psicologici alterati, stress, depressione, ansia.
4 I comportamenti a rischio, pur essendo diversi tra loro hanno delle caratteristiche in comune: compaiono in adolescenza generalmente diminuiscono o vengono abbandonati (ma possono anche stabilizzarsi) tendono a presentarsi insieme, nell ambito di stili di vita a rischio. sono messi in atto dagli adolescenti per ragioni precise, cioè hanno uno scopo, una funzione e permettono di raggiungere degli obiettivi significativi.
5 LA FAMIGLIA E LA PREVENZIONE DELLA DEVIANZA L adolescenza è un momento di cambiamento non solo per l adolescente ma per l intero sistema familiare. Il buon funzionamento della famiglia nella prevenzione della devianza è dovuto a: Buona qualità delle comunicazioni; Stile educativo e genitoriale; Caratteristiche individuali dei genitori; Struttura familiare (composizione e integrità del nucleo familiare).
6 COSA SI INTENDE PER BUONA QUALITA DELLE COMUNICAZIONI? I genitori devono essere disposti al dialogo e trasmettere modelli coerenti, inoltre devono fornire: Sostegno: affetto, aiuto e presenza; Controllo: regole chiare e condivise (spiegate e accettate) e supervisione (monitoraggio delle attività).
7 COSA SI INTENDE PER STILE EDUCATIVO E GENITORIALE? Lo stile educativo il modo che i genitori hanno di rapportarsi ai figli nelle situazioni concrete della vita quotidiana. La scelta dello stile educativo dipende dal grado di sostegno (accettazione) e controllo. Il sostegno dipende dall affetto, dal dialogo e dalla disponibilità al dialogo. Il controllo dipende dalla direzione e dalle regole. Autorevole (democratico): buon livello di controllo e sostegno; Il genitore è autorevole agli occhi dei figli e i ragazzi sanno di poter contare su di loro. Autoritario: alto livello di controllo con scarso sostegno emotivo; Non considerano il punto di vista dei figli e prendono decisioni senza appellarli. Permissivo: alto livello di sostegno con scarso controllo; Il genitore è molto affettuoso e protettivo ma le regole sono scarse e incoerenti. Inesistente: vengono a mancare sia il sostegno che il controllo. Lo stile educativo autorevole è ritenuto il più efficace nel promuovere lo sviluppo dell adolescente prevenendo i comportamenti devianti.
8 LA SCUOLA NELLA PREVENZIONE DELLA DEVIANZA La scuola è una delle istituzioni che svolge i principali compiti di sviluppo dell adolescenza. Essa rappresenta un banco di prova fondamentale che si riflette sulle valutazioni dell adolescente su di sé, in termini di capacità, valore personale, soddisfazione generale di sé. Il buon funzionamento della scuola nella prevenzione della devianza avviene grazie a: Qualità e soddisfazione per l esperienza scolastica; Buone relazioni con insegnanti e compagni; Comprensione dell importanza delle regole scolastiche; Percezione dell utilità della scuola; Sensibilizzazione rispetto a problematiche tipiche del periodo adolescenziale.
9 COLLABORAZIONE FRA SCUOLA E FAMIGLIA La collaborazione tra scuola e famiglia è necessaria affinché le azioni di prevenzione di entrambe le istituzioni siano efficaci. La collaborazione deve portare: Coerenza nei messaggi educativi fra scuola e famiglia; Assunzione di responsabilità educativa, bilaterale, condivisa e differenziata; Partecipazione attiva genitori nella vita scolastica.
10 2.L ALCOLISMO E I SUOI RISCHI
11 COSA E L ALCOLISMO? L alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute e il benessere degli individui ed è uno sostanza tossica, potenzialmente cancerogena, e analogamente ad altre sostanze illegali, può indurre dipendenza. L'alcolismo è una sindrome patologica determinata dall'assunzione acuta o cronica di grandi quantità di alcol. I giovani al di sotto dei sedici anni, le donne e gli anziani sono in genere più vulnerabili agli effetti dell alcol rispetto all uomo adulto, a causa di una ridotta capacità del loro organismo di metabolizzare l alcol.
12 L alcol è una delle sostanze più dannose dopo eroina, cocaina e metadone da strada e circa 23 milioni di persone l anno in Unione Europea ne sono dipendenti.
13 L eccessiva assunzione di bevande alcoliche ha: Conseguenze organiche: epatiti, gastriti, pancreatite, aritmie cardiache ecc. Conseguenze psicologiche: riduzione delle capacità, depressione, ansia, insonnia, problemi psicologici, tentativi di suicidio, amnesie, allucinazioni ecc. Conseguenze sociali: disgregazione familiare, violenze familiari, incidenti domestici e sul lavoro, problemi giudiziari e finanziari, disoccupazione.
14
15 3.L ALCOLISMO FRA I GIOVANI
16 COME SI MANIFESTA L ALCOLISMO FRA I GIOVANI? Il problema dell alcolismo non riguarda solo gli adulti ma anche gli adolescenti, fra i quali si è diffuso negli ultimi anni il fenomeno del Binge Drinking. Con questo termine si definisce l abitudine di bere voracemente con il preciso proposito di ubriacarsi e di solito si verifica in contesti di socialità, piuttosto che quando si è soli. Il fenomeno del Binge Drinking è diffuso maggiormente nei giovani e nella fascia d età compresa tra i 18 e i 24 anni.
17 QUALI SONO LE CONSEGUENZE DEL BINGE DRINKING? Questa tendenza porta con se problemi psico-sociali e effetti dannosi per la salute. I sintomi e i problemi derivanti dal binge drinking può portare a disturbi dell'umore, depressione, disturbi del sonno e disturbi sessuali. I danni del binge drinking includono anche problemi di performance cognitive, come problemi di concentrazione, apprendimento e memoria (sia a lungo, che a breve termine), con pericolosi sbandamenti dell'attenzione e vuoti di memoria, non solo nelle attività scolastiche o lavorative, ma anche nelle attività semplici e normali di tutti i giorni. Le attività quotidiane, le amicizie, i rapporti affettivi, le dinamiche familiari sono in tal modo letteralmente sconvolte, in quanto l'individuo è alla continua ricerca del bere, e quindi quasi sempre annebbiato e stordito. Vi sono inoltre una serie di conseguenze fisiologiche con possibili danni renali e cardiaci.
18 PROBLEMI AL CERVELLO Fra i problemi più gravi del binge drinking ricordiamo i danni alle cellule nervose soprattutto a livello di: Corteccia orbito frontale: che è responsabile dei processi decisionali, emozionali e motivazionali Ippocampo: che è la regione che si occupa dell apprendimento e della memoria
19 COME MAI IL PROBLEMA DELL ALCOLISMO NON E ANCORA STATO RISOLTO? La logica delle convenienze economiche e di mercato causa la mancata adozione di misure e di politiche di controllo e di prevenzione all alcolismo e il continuo investimento in questo ambito. L investimento nella pubblicità che promuove le bevande alcoliche aumenta la probabilità che gli adolescenti incomincino a bere e che bevano di più quando hanno già iniziato a farlo. Si pensi che in Italia sono stati investiti 169 milioni di Euro per la pubblicità di bevande alcoliche ed è stato speso solo 1 milione per la prevenzione!
20 COME SI PUO RISOLVERE IL PROBLEMA DELL ALCOLISMO FRA GLI ADOLESCENTI? La società ha l obiettivo civiltà, sociale ed etico, di impedire che nuovi individui cadano vittima dell alcol. Gli interventi della politica social devono occuparsi di: organizzare campagne di sensibilizzazione: effettuata attraverso laboratori didattici e sotto la supervisione di tutor opportunamente formati, in cui i ragazzi stessi devono capire i rischi legati al consumo di alcol e sostanze stupefacenti; modificare le abitudini di consumo dei giovani; ridurre al minimo le occasioni di consumo rischioso nei contesti di aggregazione; aumentare la consapevolezza dei giovani dei servizi disponibili per aiutare qualcuno con un problema di alcol
21 INTERVENTI CONCRETI: Esempi di interventi utili alla prevenzione di questo problema potrebbero essere: l intervento sui prezzi di vendita, rendendoli meno accessibili ai giovani; la diminuzione della commercializzazione di bevande alcoliche, mostrando le pubblicità solo negli orari protetti; l aumento delle pene per chi guida dopo aver bevuto la sensibilizzazione l opinione pubblica sul problema il monitoraggio e la valutazione del problema
22 4.CUROSITA
23 QUANTO ALCOL SI PUO ASSUMERE PER NON AVERE PROBLEMI? Gli adolescenti sotto ai sedicenni non dovrebbero assumere alcol. Una donna può assumere una unità di alcol al giorno (12 gr di etanolo). Un uomo ne può bere due unità (24 gr di etanolo). Passati i sessant anni sarebbe meglio sospendere l assunzione di bevande alcoliche.
24 FORMULA: Come si calcola l unità alcolica? 1 unità alcolica equivale a 12gr di etanolo. Per calcolare i grammi di etanolo in 100ml di bevanda la formula è la seguente: GRADI DELLA BEVANDA x 0,8 Esempio concreto: Una birra ha 4,5 gradi per cui i grammi di etanolo presenti in 100ml equivalgono a: 4,5 x 0,8 = 3,6 gr di etanolo
25 5.FINE
Fonti di alcol nella dieta
ETANOLO - ALCOL Definita «sostanza non nutriente di interesse nutrizionale» perché nella tradizione alimentare del nostro paese è presente il consumo di una bevanda alcoolica (vino) Occorre ricordare che
DettagliRelazioni fra istituzioni: famiglia, scuola e rischio in adolescenza
Relazioni fra istituzioni: famiglia, scuola e rischio in adolescenza Dott.ssa Manuela Bina Ph.D.* ** In collaborazione con Elena Cattelino**, Silvia Bonino*, Emanuela Calandri* *Università degli Studi
DettagliLa prevenzione dell alcolismo tra i minori ed un uso corretto nei giovani: il punto di vista dei genitori
La prevenzione dell alcolismo tra i minori ed un uso corretto nei giovani: il punto di vista dei genitori Il problema Prima dei 15 anni l organismo non è in grado di metabolizzare adeguatamente l alcol.
DettagliPSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta
PSICOLOGIA CLINICA dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta CAREGIVER E CAREGIVER BURDEN IL CAREGIVER il caregiver può essere chiamato a rispondere a bisogni fisici, sociali, emotivi ed economici
DettagliSPAZIO DEDICATO AI GENITORI: CHE COSA MI ASPETTO?
ITC C. Deganutti - Udine SPAZIO DEDICATO AI GENITORI PRIMO INCONTRO ESSERE GENITORI OGGI: AIUTARE I FIGLI NEL LORO PERCORSO DI CRESCITA Programma specifico FSE nr.. 13 Azione B Istituto: ITC C. Deganutti
DettagliSeminario Genitorialità: una questione di stile Stili genitoriali, attaccamento e svincolo adolescenziale
Seminario Genitorialità: una questione di stile Stili genitoriali, attaccamento e svincolo adolescenziale A cura della dott.ssa Stefania Desotgiu Psicologa ADOLESCENZA E GENITORIALITÀ Adolescenza: territorio
DettagliLa questione alcolica: l abuso come terapia
La questione alcolica: l abuso come terapia Formazione nell ambito della giornata nazionale sui problemi legati all alcol Manno, 17 maggio 2018 Giorgio Merlani, medico cantonale ALCOL E SALUTE DEFINIZIONI
DettagliUso e abuso di alcol in Italia I dati delle indagini Istat
Uso e abuso di alcol in Italia I dati delle indagini Istat ALCOHOL PREVENTION DAY 17 aprile 2008 Istituto Superiore di Sanità Linda Laura Sabbadini Direttore Centrale ISTAT Aspetti metodologici Fonte dei
DettagliLa Peer Education nella prevenzione primaria dei comportamenti sessuali a rischio connessi all'uso di sostanze psicotrope legali e illegali
La Peer Education nella prevenzione primaria dei comportamenti sessuali a rischio connessi all'uso di sostanze psicotrope legali e illegali l'esperienza del Progetto Even negli istituti scolastici di secondo
DettagliIntegrazione sociale. Dott. Giuseppe Muscianisi
Integrazione sociale Una modalità per gestire il dialogo, sia in piccoli che in più grandi gruppi, è quella di stimolare uno scambio verbale tramite domande coinvolgenti ed un ascolto tendente ad una comprensione
DettagliAlcune evidenze sul bullismo
Alcune evidenze sul bullismo Spettatori e difensori Entrambi: Bassi livelli di aggressività Buona teoria della mente Buone capacità di regolazione emotiva Adeguata capacità di elaborazione dell informazione
DettagliPiano d azione cantonale alcol: consumo problematico negli anziani
Piano d azione cantonale alcol: consumo problematico negli anziani Anziani e alcol Un tema tabù? Manno, 6 maggio 2015 Dr Martine Bouvier Gallacchi e collaboratori Servizio promozione e valutazione sanitaria
DettagliUso e abuso di alcol in Italia I dati delle indagini Istat
Uso e abuso di alcol in Italia I dati delle indagini Istat ALCOHOL PREVENTION DAY 23 aprile 2009 Istituto Superiore di Sanità Linda Laura Sabbadini Direttore Centrale ISTAT Aspetti metodologici Fonte dei
DettagliProgetto scuola di formazione per docenti e genitori. Docenti e genitori insieme contro il disagio [1]
Progetto scuola di formazione per docenti e genitori. Docenti e genitori insieme contro il disagio [1] Iscrizione entro il 26 novembre 2010 Luogo degli incontri : Sala Zanoni Via del Vecchio Passeggio
DettagliGESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO
Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, GESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO CONTESTO SINTOMI VULNERABILITA Mario Di Pietro www.educazione-emotiva.it Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, Relazioni
Dettagli1. Tra rischio e trasgressione
23 gennaio 2015 ore 21.00 Oratorio di S. Stefano - Parabiago ADOLESCENZA: PROBLEMA O RISORSA? 1. Tra rischio e trasgressione dott.ssa Luisa Santoro NODI CRUCIALI DELLA CRESCITA Separazione dalla famiglia
DettagliIl nostro Progetto La scelta? Essere indipendente!, in un ottica di prevenzione della salute, si è proposto di offrire ai ragazzi del terzo anno un
Il nostro Progetto La scelta? Essere indipendente!, in un ottica di prevenzione della salute, si è proposto di offrire ai ragazzi del terzo anno un occasione di discussione e di riflessione all interno
DettagliSchede PASSI 2017: il consumo di bevande alcoliche
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Schede PASSI 2017: il consumo di bevande alcoliche (dati della sorveglianza raccolti negli anni 2013-2016) Nell ambito della promozione di stili
DettagliLo sportello IL PRIMO PASSO
Lo sportello IL PRIMO PASSO PROFILI GIURIDICI, SOCIALI E SANITARI DEL GIOCO D AZZARDO Firenze, 2 ottobre 2017 www.associazionepreludio.com Il Primo Passo Le Origini Informazione Sensibilizzazione Accoglienza
DettagliRESTITUZIONE : PROFILO FINALE
RESTITUZIONE : PROFILO FINALE Report globale 46 La vostra famiglia si trova, al momento, in una delicata fase di transizione: siete chiamati a trovare, insieme, un nuovo equilibrio, in cui i figli possano
DettagliPREVENZIONE DELLE TOSSICODIPENDENZE
STRATEGIE DI RETE NELLA PREVENZIONE DELLE TOSSICODIPENDENZE Raffaele Lovaste Diretore Ser.T. di Trento Numerosi studi hanno dimostrato che per ciascun dollaro investito nella prevenzione si può ottenere
DettagliEDUCHIAMOCI AD EDUCARE
EDUCHIAMOCI AD EDUCARE VI SONO AL MONDO DEI PROBLEMI PER CUI TUTTI O QUASI TUTTI RITENGONO SI DEBBA FARE QUALCOSA E PER CUI TUTTI O QUASI TUTTI IN PRATICA NON FANNO NULLA i 3 elementi della scelta libera
DettagliALCOL,TABACCO E BULLISMO. PROGETTO DI PREVENZIONE NELL ETA EVOLUTIVA SUL TERRITORIO. RUOLO DELL INFERMIERE DI INFORMAZIONE SANITARIA.
Sapienza Università di Roma I Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea A in Infermieristica Sede Policlinico Umberto I Roma Presidente: Prof. Alfredo Antonaci Tesi di Laurea ALCOL,TABACCO E BULLISMO.
DettagliL operatore sociale e l indagine
L operatore sociale e l indagine Margherita Gallina 24 Ottobre 2014 AGENDA DEFINIZIONE/RIDEFINIZIONE INDAGINE Da indagine a trattamento breve UNA PROPOSTA DI METODO Gli strumenti CONTENUTI DELL INDAGINE
DettagliI PROBLEMI DELL'ALIMENTAZIONE
I PROBLEMI DELL'ALIMENTAZIONE Il metabolismo Col termine metabolismo si intendono tutte le trasformazioni biochimiche e biofisiche che si realizzano all'interno dell'organismo, comprese le trasformazioni
DettagliDr.ssa Alessandra Ranieri
Dr.ssa Alessandra Ranieri FAMIGLIA GENITORI FIGLI COPPIA Il cammino della famiglia 1. FORMAZIONE DELLA COPPIA 2. NASCITA DEL PRIMO FIGLIO 3. FAMIGLIA CON FIGLI PICCOLI 4. FAMIGLIA CON FIGLI ADOLESCENTI
DettagliPREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI
PREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI S.P.I.S.A.L. AZ. ULSS 19 DI ADRIA INCONTRO DEL 28 DICEMBRE 2015 Il progetto dell ULSS 19 Analisi del contesto L Organizzazione Internazionale
DettagliPROGETTO DI RETE AD-AGIO a.s SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA PER ALUNNI, INSEGNATI E GENITORI
PROGETTO DI RETE AD-AGIO a.s. 2010-20011 SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA PER ALUNNI, INSEGNATI E GENITORI STAR BENE A SCUOLA PER FAR BENE A SCUOLA PROGETTO D INTERVENTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
Dettagliuna prospettiva clinica
Vicenza, 24 maggio 2013 FAMIGLIA E SCUOLA DI FRONTE AL BAMBINO CON DISTURBO ESTERNALIZZANTE una prospettiva clinica dr.ssa Silvia Maria Radaelli psicologo psicoterapeuta UOC NPIA ULSS 4 Alto Vicentino
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato DI STANISLAO. Istituzione del servizio di psicologia scolastica
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2839 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato DI STANISLAO Istituzione del servizio di psicologia scolastica Presentata il 20 ottobre 2009
DettagliLombardia Statistiche Report
Lombardia Statistiche Report N 4 / 2017 8 maggio 2017 Il consumo di alcool in Italia e in Lombardia nel 2016 Secondo l indagine multiscopo sulle famiglie Aspetti della vita quotidiana, in Lombardia coloro
DettagliCampagne sicurezza CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA
Campagne sicurezza CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SULLA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA Con il presente spazio la Polizia Locale di Magherno vuole promuovere una campagna di sensibilizzazione dei giovani, sui
DettagliDENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI
DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI LUOGO DISVOLGIMENTO: COMUNE DI REGGIO CALABRIA- TERRITORIO SUD DELLA
DettagliMalattie da alcol. Abuso cronico o malattia alcolica,
L ALCOLISMO Malattie da alcol Intossicazione acuta da alcol o ubriachezza, Abuso cronico o malattia alcolica, Sindromi da sospensione acuta da alcol, Complicazioni mediche ovvero malattie alcol correlate.
DettagliLe ricerche attuali evidenziano un aumento rispetto agli anni passati di una serie di disturbi dell età evolutiva riguardanti sia l'area del
Le ricerche attuali evidenziano un aumento rispetto agli anni passati di una serie di disturbi dell età evolutiva riguardanti sia l'area del neurosviluppo, sia problematiche di natura internalizzante ed
DettagliUso e abuso di alcol in Italia: I dati delle Indagini ISTAT
Uso e abuso di alcol in Italia: I dati delle Indagini ISTAT ALCOHOL PREVENTION DAY Istituto Superiore di Sanità, 16 aprile 2015 Emanuela Bologna - ISTAT L indagine multiscopo sulle famiglie AVQ e gli Stili
DettagliIL TASTO ANTIBULLISMO
CLICC@ IL TASTO ANTIBULLISMO IL BENESSERE E LA PROMOZIONE DELLA CRESCITA UMANA DEGLI STUDENTI, DELLE LORO FAMIGLIE E DI TUTTI GLI OPERATORI DELLA COMUNITA SCOLASTICA A cura di: C.R.I.A.F. Responsabile:
Dettagli,5 82,8-96, ,7 62,6-80, ,7 56,7-76,8. Sesso. uomini 85,4 79,3-91,4 donne 65,9 57,8-74,0. Istruzione
Consumo di alcol Nonostante l enorme impatto sulla salute pubblica per i rischi connessi ad un suo uso eccessivo, il problema alcol rimane attualmente sottostimato: all accettazione sociale del bere si
DettagliNome del progetto: Costruire una scuola su misura per prevenire e gestire il disagio scolastico.
Nome del progetto: Costruire una scuola su misura per prevenire e gestire il disagio scolastico. Responsabile del progetto: Dirigente Scolastico Consulente: dr. AldoMarchesini,pedagogista Scuole coinvolte:
DettagliGli interventi di prevenzione studiati e sperimentati per far fronte ai pericoli possono aiutare i bambini nel periodo del loro sviluppo.
Rispetto alla prima edizione (1997) il programma di ricerca del NIDA sulla prevenzione si riguarda ora tutte le fasce d età dello sviluppo del bambino. L attenzione è ora focalizzata sui rischi derivanti
DettagliIl Progetto interventi mirati al benessere
TEEN EXPLORER Il Progetto Gli interventi mirati al benessere e al pieno sviluppo di bambini, adolescenti e giovani, rappresentano un obiettivo cardine per lo sviluppo sociale e culturale dell intera società.
DettagliMetodologie e strategie educative
Metodologie e strategie educative TIPOLOGIE CARATTERIALI All interno delle classi bisogna diversificare le strategie educative in rapporto agli aspetti comportamentali degli alunni. Di seguito ne vediamo
DettagliRuolo di Famiglia e Scuola nella prevenzione delle Dipendenze. Doriano Dal Cengio psicologo - psicoterapeuta Dipartimento Dipendenze ULSS 20
Ruolo di Famiglia e Scuola nella prevenzione delle Dipendenze Doriano Dal Cengio psicologo - psicoterapeuta Dipartimento Dipendenze ULSS 20 La Famiglia La Famiglia è un insieme di relazioni fra individui
DettagliPunto di vista l operatore nella scuola
Punto di vista l operatore nella scuola L. Grotti - B. Rovigatti - T. Bettoli 09 Giugno 2011 1 Promeco È un Unità Operativa che afferisce all Assessorato alla Sanità del Comune di Ferrara istituito attraverso
DettagliAbuso di alcol e binge drinking in Italia dalle indagini ISTAT
Abuso di alcol e binge drinking in Italia dalle indagini ISTAT Linda Laura Sabbadini Direttore Centrale ISTAT ALCOHOL PREVENTION DAY 20 aprile 2006, Istituto Superiore di Sanità Fonte dei dati: Indagine
DettagliAbuso di alcol e binge drinking in Italia dalle indagini Istat
in Italia dalle indagini Istat ALCOHOL PREVENTION DAY 12 aprile 2007, Istituto superiore di Sanità Linda Laura Sabbadini Direttore Centrale ISTAT Fonte dei dati: Indagine Multiscopo sulle famiglie Aspetti
DettagliLuca Iaboli Corso di formazione per i professionisti del Dipartimento Interaziendale di Emergenza Urgenza della provincia di Modena 1ª giornata 19
Luca Iaboli Corso di formazione per i professionisti del Dipartimento Interaziendale di Emergenza Urgenza della provincia di Modena 1ª giornata 19 dicembre 2013 2ª giornata 15 gennaio 2014 ? Qual è il
Dettaglistress da lavoro correlato
Dialogo con gli insegnanti dell Istituto Comprensivo di Grancona Settembre 2015 stress da lavoro correlato LO STRESS Discrepanza fra ideale e realtà parlare DELLO STRESS per: Riflettere sullo stress come
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI. 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi
LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi INDAGINE SOCIALE Si colloca nella fase della rilevazione ma anche nella fase della diagnosi o valutazione, intesa come
DettagliIl Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio
Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23
DettagliFISM VENEZIA Formazione insegnanti scuola dell'infanzia INSIEME PER EDUCARE. La corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia
FISM VENEZIA Formazione insegnanti scuola dell'infanzia INSIEME PER EDUCARE La corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia 16 febbraio 2016 Manuela Vanin Per far crescere un bambino ci vuole un villaggio
DettagliSPORTELLO DI ASCOLTO ANNO SCOLASTICO 2015/2016
Sistema di Gestione per la Qualità Certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 Certificato N. 005 Prot. N.206/15/F SPORTELLO DI ASCOLTO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 L associazione di Solidarietà La
DettagliDisturbi specifici di apprendimento
Disturbi specifici di apprendimento A chi è rivolto? Alunni Insegnanti Genitori Perché attivarlo Nelle classi c è un incremento di alunni in difficoltà di apprendimento, Per conoscere le modalità e le
DettagliStress e Genere CGIL 17 novembre 2011
Stress e Genere CGIL 17 novembre 2011 Indagine sui Rischi Psicosociali in ottica di genere nelle Organizzazioni: stereotipi culturali o leva per lo sviluppo? Dott. Flavio Pacelli Dott.ssa Elisa D Antona
DettagliCon Giulia & Angela ricapitoliamo Alcol e droghe, quali fattori di rischio per i lavoratori
Con Giulia & Angela ricapitoliamo Alcol e droghe, quali fattori di rischio per i lavoratori Alcol e droghe, quali fattori di rischio per i lavoratori Le visite mediche di idoneità alla mansione specifica,
DettagliDIVIETO DI ASSUNZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE NEI LUOGHI DI LAVORO (Legge 125/01- D.Lgs. 81/08)
DIVIETO DI ASSUNZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE NEI LUOGHI DI LAVORO (Legge 125/01- D.Lgs. 81/08) Nelle attività di insegnamento nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado è fatto divieto di assunzione
DettagliTIC E SINDROME DI TOURETTE
TIC E SINDROME DI TOURETTE A SCUOLA E NEL LAVORO La sperimentazione attraverso un modello 17 gennaio 2019 Milano Palazzo Lombardia Piazza Città di Lombardia 1, Milano Auditorium Testori Dott. Cristian
DettagliL importanza della divulgazione delle conoscenze sui danni dell abuso di alcolici
L importanza della divulgazione delle conoscenze sui danni dell abuso di alcolici Gianfranco Tarsitani e Alessandra Marani Università Sapienza CONVEGNO Implicanze e complicanze della propensione all alcolismo
DettagliIl consumo di alcol in Italia
2018 ROMA 16 MAGGIO 2018 Il consumo di alcol in Italia I dati delle Indagini ISTAT Emanuela Bologna ISTAT L indagine multiscopo sulle famiglie AVQ e gli Stili di vita L indagine multiscopo sulle famiglie
DettagliCentro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia
1 Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia "L'intervento breve con famiglie in difficoltà: utilizzare le potenzialità terapeutiche
DettagliPedagogia interculturale. Famiglia Scuola Professioni, media e società
Pedagogia interculturale Famiglia Scuola Professioni, media e società Forme familiari matrimoni misti (97-100) Traiettorie di vita familiare & nuove famiglie (Zanatta, 1997) Complessità della morfogenesi
DettagliFormazione per insegnanti
Ente accreditato dal Ministero della Pubblica Istruzione D.M. n. 90 del 1/12/2003 con decreto del 25/07/2006 In collaborazione con Provider Accreditato dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua
DettagliAlcol e tratti di personalità rispetto al genere: uno studio. 15 Aprile 2014
Alcol e tratti di personalità rispetto al genere: uno studio 15 Aprile 2014 Dott.ssa Francesca Giacobbi Dott.ssa Anna Maria Baratta Psicologa Borsista Ser.T Distretto di Fidenza Psicologa Ser.T. Distretto
DettagliQUESTIONARIO BENESSERE ORGANIZZATIVO A Sicurezza e salute sul luogo di lavoro e stress lavoro correlato
QUESTIONARIO BENESSERE ORGANIZZATIVO A Sicurezza e salute sul luogo di lavoro e stress lavoro correlato Il mio luogo di lavoro è sicuro (impianti elettrici, misure antincendio A.01 e di emergenza, ecc.)
DettagliMOTIVARE ALLO STUDIO. strumenti, percorsi, scambi SPORTELLO D ASCOLTO. Dott.ssa Enza Corrente Sutera
La comunicazione educativa non si esaurisce negli aspetti contenutistici.essa acquista significato per il suo delinearsi come rapporto in MOTIVARE ALLO STUDIO strumenti, percorsi, scambi SPORTELLO D ASCOLTO
DettagliIl metodo della diagnosi precoce (early detection) nei C.I.C.
L attività dei C.I.C. (Centri di Informazione e Consulenza) un modello per la prevenzione precoce, il supporto alle famiglie e l integrazione con i servizi del territorio Dott. Maurizio Gomma Obiettivi
DettagliStare insieme a tavola: unione e condivisione. Gli aspetti psicologici della celiachia
Stare insieme a tavola: unione e condivisione. Gli aspetti psicologici della celiachia 13 Maggio 2017 - Ferrara Dott.ssa Michela Rizzardi Psicologa AIC ER 1 LA CELIACHIA E una intolleranza permanente al
DettagliAdolescenza e scuola
Adolescenza e scuola Secondo Erikson l adolescenza rappresenta l identità contro la confusione e la ricerca di persone di cui poter aver fiducia e cui dimostrare la propria attendibilità. L adolescente
DettagliCOME AIUTARE I NOSTRI RAGAZZI A SCEGLIERE LA SCUOLA GIUSTA? L ADOLESCENZA
LA SCELTA DOPO LA TERZA MEDIA Mi informo, rifletto, confronto, scelgo Ciclo di seminari tematici per famiglie ragazzi/e classi terze e insegnanti anno 2016 16 Novembre 2016, 17.30-19.30 COME AIUTARE I
DettagliCos è la vecchiaia? Prof.ssa Elvira Schiavina 10 febbraio 2016
Cos è la vecchiaia? 10 febbraio 2016 La vecchiaia Mutamenti fisici e psichici Ridotta capacità di adattamento e di mantenimento dell equilibrio omeostatico causa un aumento di morbilità e mortalità Bismark:
DettagliI COMPORTAMENTI A RISCHIO
Consumo di Alcool I COMPORTAMENTI A RISCHIO Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie:
DettagliConsumo di alcol. Gli indicatori Passi
Consumo di alcol Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie: cirrosi del fegato, malattie
DettagliL AIUTO AI GENITORI DELLE CLASSI PRIME. Dr.ssa Laura Poggi Dott.ssa Orietta Mocci Psicologhe Sert Dipartimento Dipendenze ASL 4
L AIUTO AI GENITORI DELLE CLASSI PRIME Dr.ssa Laura Poggi Dott.ssa Orietta Mocci Psicologhe Sert Dipartimento Dipendenze ASL 4 Facendo un passo indietro Mondo della scuola (offerta didattica) Emergenza
DettagliDalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana
Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana Il curricolo linguistico Integrazione di un programma e di un corpus linguistico e culturale con l aggiunta
DettagliIstituto Comprensivo Gonzaga
Istituto Comprensivo Gonzaga Al fine di rendere effettiva l alleanza educativa con la Famiglia, l Istituto Comprensivo Gonzaga, condividendo la proposta del Ministro della Pubblica Istruzione (Direttiva
DettagliSTRESS LAVORO CORRELATO Valutazione del rischio psicosociale
STRESS LAVORO CORRELATO Valutazione del rischio psicosociale 1) Stress: significati e caratteristiche 2) Metodo e strumenti utilizzati per la valutazione 3) Applicazione in ASL Risultati 4) Report Direzione
DettagliCristina Guadagnino AUSL - UONPIA - Ferrara QUELLI CHE L ADOLESCENZA
Cristina Guadagnino AUSL - UONPIA - Ferrara QUELLI CHE L ADOLESCENZA La salute mentale dei bambini e degli adolescenti implica un senso di identita e di consapevolezza di sé, solide relazioni con i familiari
DettagliLA CAPITALE LIBERA DALLE DROGHE: I RISULTATI DELL AGENZIA CAPITOLINA SULLE TOSSICODIPENDENZE
Roma, 18 dicembre 2012 LA CAPITALE LIBERA DALLE DROGHE: I RISULTATI DELL AGENZIA CAPITOLINA SULLE TOSSICODIPENDENZE Mercoledì 19 dicembre 2012, ore 9.30 Campidoglio, Sala del Carroccio, Roma Si è svolta
DettagliPROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA
PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA Rendimi il tempo della mia adolescenza Quando ancora non ero me stesso, se non come attesa. Rendimi quei desideri che mi tormentano la vita, Quelle pene strazianti
DettagliConsumo di alcol. Gli indicatori Passi
Consumo di alcol Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie: cirrosi del fegato, malattie
DettagliCoordinamento istituzionale Ufficio di Piano Servizio sociale professionale Piano di Zona Il Coordinatore dell'ufficio di Piano Contatti:
La Regione Campania definisce quali Ambiti Territoriali le ripartizioni del territorio regionale coincidenti con i distretti sanitari o loro multipli purché rientranti nella medesima ASL, e li determina,
DettagliIl consumo di alcol in Italia
ALCOHOL PREVENTION DAY 2017 ROMA 12 APRILE 2017 Il consumo di alcol in Italia I dati delle Indagini ISTAT Emanuela Bologna ISTAT L indagine multiscopo sulle famiglie AVQ e gli Stili di vita L indagine
DettagliGENITORI, FIGLI E ALCOOL
GENITORI, FIGLI E ALCOOL Un indagine Osservatorio - Doxa SINTESI PER LA STAMPA Roma, 4 dicembre 2008 GENITORI, FIGLI E ALCOOL GENITORI E FIGLI PARLANO DEI RISCHI DI ABUSO DI ALCOOL? COSA SANNO, COSA SI
DettagliPercorsi di prevenzione su fumo, alcol e sostanze Dipartimento Patologia delle Dipendenze Guida ai percorsi
Guida ai percorsi Le nostre proposte operative sono suddivise in 5 tipologie progetti di formazione, rivolti a docenti e a genitori progetti di educazione e promozione della salute, rivolti ad allievi
DettagliIL PERCORSO DEGLI ADOLESCENTI AL SERT DI FERRARA
IL PERCORSO DEGLI ADOLESCENTI AL SERT DI FERRARA Dott.ssa Barbara Cocchi Dott.ssa Cinzia Veronesi GIOVANI CONSUMATORI E NUOVE DIPENDENZE Presentazione del Rapporto 2010 Osservatorio Epidemiologico Dipendenze
DettagliIstituto Tecnico Industriale di Vibo Valentia. L alcolismo. Uno sguardo a tutto campo
Istituto Tecnico Industriale di Vibo Valentia L alcolismo Uno sguardo a tutto campo A cura degli studenti e dell indirizzo chimico e delle classi IE, IIE, IICF Con la preziosa collaborazione dell alunno
DettagliVALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO. Sicurezza nelle Scuole - Ing. Marco Simoncini
VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO Stress Lavoro Correlato Qualche definizione La parola STRESS deriva dal latino strictus, che significa stretto, serrato, compresso Come espressione anglosassone
DettagliIl ruolo e le possibilità della scuola. Fate clic per aggiungere testo
Il ruolo e le possibilità della scuola Fate clic per aggiungere testo L adolescenza è la fase della separazione dai genitori (che da supereroi si trasformano in idioti), con cambiamenti che spesso inquietano.
DettagliLa Salute delle donne over 50 Indagine SPI CGIL Toscana Coordinamento Donne
La Salute delle donne over 50 Indagine SPI CGIL Toscana Coordinamento Donne Fiorella Chiappi Psicologa e Psicoterapeuta Commissione di Genere Consiglio Sanitario Regionale Un indagine dello SPI CGIL Toscana,
DettagliG. Vettorato Psicosociologia della devianza. Da: Gambini P., Il tossicodipendente e la sua famiglia, Roma, LAS, 2005
G. Vettorato Psicosociologia della devianza Da: Gambini P., Il tossicodipendente e la sua famiglia, Roma, LAS, 2005 Fattori adolescenziali che allontanano dalla famiglia Autonomia dalla famiglia Allontanamento
DettagliDecreto 81/2008 BENESSERE ORGANIZZATIVO
Decreto 81/2008 BENESSERE ORGANIZZATIVO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi
DettagliPROGETTO Uso responsabile delle tecnologie digitali
PROGETTO Uso responsabile delle tecnologie digitali ANNO SCOLASTICO 2016/2017 PREMESSA I giovani stanno sviluppando un inedita relazione con le tecnologie audiovisive e digitali, che investe tutti gli
DettagliLa prevenzione delle dipendenze da sostanze è diretta ad aumentare le conoscenze sul fenomeno dipendenza, informando sui pericoli col fine di ridurre
UOC Ser.T Capua La prevenzione delle dipendenze da sostanze è diretta ad aumentare le conoscenze sul fenomeno dipendenza, informando sui pericoli col fine di ridurre i fattori di rischio e promuovere il
DettagliDirezione Educazione Area Servizi Scolastici ed Educativi
PROGRAMMAZIONE MODULARE Percorso di istruzione : II LIVELLO - II PERIODO CORSO: ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO-SANITARI AREA DI INDIRIZZO Disciplina: PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA Curricolo composto
Dettagliappunti per genitori n.3 INCONTRI DEI GENITORI CON GLI SPECIALISTI DEL PRESIDIO RIABILITATIVO VILLA MARIA
appunti per genitori n.3 INCONTRI DEI GENITORI CON GLI SPECIALISTI DEL PRESIDIO RIABILITATIVO VILLA MARIA I DISTURBI DEL COMPORTA- MENTO E DI PERSONALITÀ (Dott. Giancarlo Zuin, psicoterapeuta) DISTURBI
DettagliSecondo stime recenti un milione di ammalati di demenza in Italia. Ad ogni ammalato si affianca per anni almeno un caregiver.
Secondo stime recenti un milione di ammalati di demenza in Italia. Ad ogni ammalato si affianca per anni almeno un caregiver. I caregiver sono persone di tutte le età che si prendono cura (di solito non
DettagliExtasy Mattia Contran Alberto Rostellato 1
Extasy Mattia Contran Alberto Rostellato 1 Extasy 1. Che cos è l extasy e com è formata 2. Effetti dell extasy 3. Conseguenze dell extasy 4. Effetti clinici 5. Come intervenire 2 Cos è l extasy e com è
DettagliCONCETTO DI SALUTE LA PROMOZIONE DELLA SALUTE
CONCETTO DI SALUTE LA SALUTE E UNO STATO DI COMPLETO BENESSERE FISICO, MENTALE E SOCIALE E NON LA SEMPLICE ASSENZA DI MALATTIA O INFERMITA (OMS 1948) Quindi la salute è una condizione che riguarda la persona
Dettagli1 Sommario dell opera
INDICE vol. 2 10-09-2002 10:53 Pagina v 1 Sommario dell opera Volume 1 1 CAPITOLO 1 LA PSICOLOGIA: LO STUDIO DEI PROCESSI MENTALI E DEL COMPORTAMENTO 27 CAPITOLO 2 I METODI DI RICERCA NELLA PSICOLOGIA
DettagliPsicologia criminologica
Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica Insegnamento di Psicologia criminologica Prof.ssa Irene Petruccelli e dott.ssa Angela Miccichè irene.petruccelli@unikore.it
Dettagli