CAMPAGNA DI PESCA A STRASCICO BATIALE NEL MAR LIGURE: RISULTATI E PROBLEMI.

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1 CAMPAGNA DI PESCA A STRASCICO BATIALE NEL MAR LIGURE: RISULTATI E PROBLEMI. Lidia Relini Orsi, Maria Rosa Costa, Giorgio Fanciulli, Mario Mori, Giulio Relini, Marino Vaoohi, Maurizio Wurtz. Istituto di Anatomia Comparata dell 'Università di Genova. RIASSUNTO Vengono riferiti i risultati delle ricerche condotte sui fondi batiali ( m) strascicabili del Golfo di Genova dall'unità Operativa del Programma Finalizzato del CNR "Oceanografia e fondi marini" afferente all'istituto di Anatomia Comparata dell'università di Genova. Essi riguardano in particolare i seguenti argomenti: a) censimento della macrofauna; distribuzione delle specie di interesse commerciale, composizione del pescato e misura dei rendimenti di pesca durante un periodo semestrale. b) aspetti della biologia delle principali specie (alimentazione, accrescimento, riproduzione). SUMMARY The results of trayl fishing investigation carried out on bathyal grounds ( m) of Gulf of Genoa (Italy) by the team of the Institute of Comparative Anatomy of the University of Genoa, under the sponsoring of CNR (P.F. Oceanography), have been summarized. The following main topics nave been investigated: a) listing of macrofauna, distribution of the most important commercial species, catch composition and measure of fishing yelds during six months of fishing season. b) life history patterns of the main commercial species (feeding habits, age and growth, reproduction, etc). Questa Unità Operativa si propone, attraverso rilevamenti in mare e ricerche di laboratorio, di conoscere: a) il popolamento dei fondi da pesca batiali del mar Ligure nelle componenti della macrofauna; b) la distribuzione delle specie di interesse commerciale (pesci, crostacei, molluschi) e quindi la composizione del pescato, i rendimenti di pesca, il loro variare con le stagioni, ecc.; e) la biologia di queste specie: è evidente infatti che la conoscenza delle esigenze alimentari, delle modalità di accrescimento, dei periodi di maturità, della capacità riproduttiva, della mortalità naturale o da pesca, risulta utile, se non indispensabile, per pianificarne lo sfruttamento. La scelta di questi temi nel contesto più generale della pesca ligure si deve al fatto che: ) la pesca demersa.le fornisce il prodotto più pregiato e più richiesto; 2) la pesca a strascico profonda, cioè propriamente batiale, ha in Liguria una tradizione più che cinquantennale. Furono infatti i pescatori liguri a tentare le prime pesche industriali a strascico in mare prò 24

2 »" * / Fig.l Zone di pesca. fondo impiegando nel 925 battelli a trazione meccanica (ISSEL, 92). Nel suo avvio, questa nuova attività fu seguita dai biologi della nostra Università (R. Issel, R. Santucci, A. Brian) che avviarono per l'occasione un piano di ricerca "sulla biologia dei fondi a scampi" e ne lasciarono una documentazione importante, per quanto essenzialmente di tipo qualitativo; ) la pesca profonda conserva tuttora a volte il carattere di esplorazione di nuovi areali e persino di nuove risorse; k) dal punto di vista della ricerca biologica, si tratta di un campo vastissimo e promettente in quanto anche specie 244

3 utilizzate commercialmente sono in gran parte da studiare. MATERIALI E METODI Mentre nel 976, dato il ritardo nell'avvio del P.F., la nostra U.O. si è dedicata prevalentemente alla ricerca di laboratorio sulle specie batiali, nel 977 e nel 978 sono state condotte due campagne di pesca, estese nel periodo giugnodicembre, per complessive 60 ore di strascico circa. Metodi, aree, tempi e risultati della campagna 977 sono già stati sommariamente esposti (RELINI,978). Nella campagna 978 è proseguito il rilevamento dei dati sulla distribuzione delle specie e sui rendimenti; sono state utiliz Tab. Campagna 978 Aree e tempi di pesca Data Zona Ora di pesca Strascico tot A B A B A B A B l A B 6,00,0,05,0 8h 6,00 8,5 9,0,40 2,405,5 7h 20' 6,200,20,255,0 8h 5' 6,0 9,05 0,52,0,06,00 7h 20' 7,0,00 2,06,00 7h 8,00,0,25,55 4,557,5 6h 50' 6,500,0,255,25 7h 40' 6,45 8,45 0,02,0 4,06,0 6h 20' 7,0,00 2,055,20 6h 45' 7,5 9,50,0,0 4,206,0 6h 25' zate zone (Fig.l) e attrezzature dell'anno precedente e precisamente: M/p Lavoratore II, di Santa Margherita ligure; 54,25 t di TSL, motore Ansaldo da 200 Hp, ecoscandaglio e radar; rete di tipo italiano con 770 maglie alla bocca e 550 al sacco da 6 mm; altezza alla bocca circa m; piombi n 0 da Kg; galleggianti 60 sfere in vetro da 5 cm di diametro; cavi m 880; calamenti m 0; divergenti 75X00 cm. Ad ogni cala il contenuto della rete è stato smistato in organismi eduli, organismi non commerciabili e rifiuti di origine antropica; i primi sono stati ulteriormente separati per specie e di ogni frazione si è misurato il peso. 245

4 I rendimenti orari sono stati calcolati sommando il risultato della pesca, relativo ad una specie o ad una categoria commerciale, di una giornata ( cale in zona B, 2 cale in zona A) e dividendo per il tempo effettivo di strascico. In Tab.l sono riassunti zone e tempi di pesca. I più importanti organismi eduli sono stati misurati individuo per individuo e quando possibile se ne è annotato il sesso e la condizione riproduttiva. Le ricerche di laboratorio si possono ricondurre alle seguenti linee: ) studio delle esigenze alimentari di singole specie e ricostruzione degli anelli principali della rete trofica che riguarda i prodotti della pesca. Sono stati studiati, da questo punto di vista, i Selaci Galeus melastomus (RELINI ORSI e WURTZ.975), Etmopterus spinax (RELINI ORSI e WURTZ, 977; WURTZ e VACCHI.978), Chimaera monstrosa (in preparazione); i Teleostei Mora moro (RELINI ORSI, 976), Helicolenus daatylopterus (WURTZ,977), Phyais blennioides (RELINI ORSI e FANCIULLI,978), Traahyrhynohus traahyrhynohus (RELINI ORSIe WURTZ,978), Nezumia solerovhynahus Hin preparazione); i Crostacei Decapodi, Geryon longipes (RELINI ORSI e MORI,977), Ari 2 9 / Z 0 / 7 N A A 2 / 9 4 / 0 9 / Galeus melastomus 85 2, 55 9, 7 54,2 7,74 7 4,82 67,5 0 Phycis blennioides 4 4,25 8 4, 7 9, 8 2,82,4 6 2,7 Aristeus antennatus,4,4? 0,2,26 4,2 2,0? 9,5,24 6,7 0,99 Geryon longipes 27,7 26,2?, 6,8,5.5 8,8 5, Tot. prodotto comm.?69,5,68 272,,47 2,26 7,? 77,74 0,4 2,58 8, Tot. prod. non comm. 7,4 0,92,4,65 0,9, 45 4,9,94 20,7 2,98 Rifiuti 57, / 7 9 Z 0 / e N 'A B? 5 / 9? / 0 / Galeus melastomus 5,6 0, 76 55,6 7,58 2,65,46 2, 45,4 Phycis blennioides 8,8.2 8,09 2,8,87 5,8,2 2,4,9 Aristeus antennatus 4 5,59 22,5,07 2,68,46 6,45,7,49,79 Geryon longipes,04 0,4 6, 8 0,84,97 0,58,5 0,4 2, 0,6 Tot. prodotto comm. 86,2,77 99,55,5 70, 4 0, 2 8,5,8 68,7 0,65 Tot. prod. non comm. 9,96, 2,72,7,88,9 6,95 4 2,8.,99 Rifiuti 6 4, 5 9,5 9 Catture totali e rendimenti orari (in Kg) ottenuti nelle dje zone di campionamento. steus antennatus (RELINI ORSI e WURTZ,977), Paromola euvieri (in preparazione), il Cefalopode Bathypolipus sponsalis l>in preparazione); 2) studi di distribuzione in relazione all'età e di accrescimenco. Delle specie citate si stanno seguendo le classi di età a partire dalle reclute: 246

5 CHONDRICHTHYES 29/6 z 0 N A A 26/7 2/9 4/0 9/ Z 0 N A 7/7 9/8 25/9 B 7/0 / TOT. % Galeus melastomus Scyliorhynus canicula Etmopterus spinax Scymnorhynus licha Oxynothus centrina Chimaera monstrosa ,7 0,0,7 0, 0,0, ,22 OSTEICHTHYES Gonostoma denudatum Argyropelecus hemigymnus Stomias boa Borostomias antarcticus Chauliodus sloanei Alepocephalus rostratus Notolepis rissoi Benthosema glaciale Symbolophorus veranyi Diaphus sp. Lampanyctus ^rocodilus Notoscopelus elongatus Conger conger Nettastoma melanurum Nemichthys scolopaceus Notacanthus bonapartei Polyacanthonotus rissoanus Micromesistius poutassou Molva elongata Phycis blennioides Gaidropsarus biscayensis Mora moro Merluccius merluccius Nezumia sclerorhynchus Coelorhynchus labiatus Hymenocephalus italicus Trachyrhyncbus trachyrhynchus Hoplostethus mediterraneus Epigonus telescopms Epigonus denticulatus Callionymus phaeton Helicolenus dactylopterus Paraliparis leptochirus Lepidorhombus bosci Arnoglossus laterna Symphurus nigrescens Symphurus ligulatus Lophius piscatorius ia ì ~ ,0 4 0,05 9 0, 0,0 2 0,2 0 0, 9 0,08 6 0,08 6 0,08 0,0 27 4,6 2 0,0 8 0, 0,2 0,04 276,9 0 0, 4 0,6 4 0,2 5 9,0 8 2,0 78, 0 0, 58 8, 0,0 64 9,4 28,4 0,04 0,0 2 0,0 2 0,0 6 0,2 2 0,2 5 0,07 0,0 0,0 0,0 9 0, Tab. Pesci Condroitti e Teleostei raccolti nella Campagna 978. (le specie contrassegnate con * hanno valore commerciale) Totale e omplessivo ,78 per i pesci ossei, gli aggruppamenti per taglia vengono controllati con le letture delle tracce di accrescimento sugli otoliti o su ossa dermiche. I primi risultati pubblicati riguardano l'accrescimento di Traahyvhynohus tvachyvhynéhus nei primi tre anni di vita, un problema strettamente collegato alla possibilità di utilizzare commercialmente questo pesce (RELINI ORSI e WnRTZ,978); 247

6 ) studio dei fenomeni riproduttivi. Esso ha riguardato finora i Decapodi Avisteus antennatus (RELINI ORSI e PESTARINO,978) e Geryon longipes (RE LINI ORSI e MORI,978). Per le tecniche di volta in volta impiegate si rimanda ai lavori citati. RISULTATI ) Rendimenti di pesca e composizione del pescato. I valori assoluti in peso e i rendimenti orari medi ottenuti per giornata in "prodotto commerciale" e "organismi non eduli" sono esposti in tab.2. In essa figurano altresì più dettagliatamente i medi delle più importanti RENDIMENTI ORARI MEDI COMPLESSIVI : i977 ^978 Fig 2 Rendimenti orari medi complessivi della campagna 977 e

7 voci commerciali, cioè Galeus melastomus, Phyois blennioides, Ansteus antennatus e Geryon longipes e il totale dei rifiuti di origine antropica raccolto in ciascuna giornata. La composizione del pescato è inoltre analizzata per specie e per numero di individui, per i Pesci (tab.), per i Cefalopodi e per le specie di Crostacei Decapodi (tab.4); mentre le specie non commestibili di Crostacei sono indicate soltanto come insieme, data l'occasionalità delle catture. Non è possibile in questa sede considerare gli altri gruppi di Invertebrati, tra cui ci sono reperti di notevole interesse faunistico ( vedi oltre). Infine la fig.2 mette a confronto i medi complessivi ottenuti nelle campagne 977 e 978. Tab.4 Catture di Crostacei Decapodi e di. Cefalopodi nella Campagna 978. Specie eduli e comner datili: Z 0! A A Z 0 I! A p 29/6 26/7 2/S 4/0 9/ 7/7 9/C 25/9 7/0 / Tot. Crostacei Decapodi: Aristeus n" antennatus peso v.r 206 ICO,4 0, ,2 9,5 0 6, ,5 2,6 6,4, ,9 Aristaeonorpha n foliacea peso K.q,5 5 :::: :::: :::::::: _L 40 Plesionika n martia peso Kr , Nephroos n" ncrvegicus peso Kp E , Geryon n longipes peso Kp ,C,5 04 8,9 4 6e ,2 4,6 2, 78 0, Paromola n cuvieri peso Kp 0,2 0,5 2 2,7 0,6 0, 5, 0,7 0,7 2,0 7 7,8 Tolluschi Cefalopodi: Todarodes sagittatus reso Kp 0,9 2,5 0,45 0,48 0,2 4,56 Neorossia caroli peso Kp 0,05 0,5 0,05. 0,07 0, 0,, Eledone cirrosa reso Kp 0,7 4,64 0,25 5,59 Specie prive di valor s cor.rr.erciale. Crostacei Decapodi: Cennadas elepar.s, Serpest ss arcticus, r. robusta,. henser.i, Easiphaea sivado, p. rult identata, Acanthephyra oelspica, PI esioniha acar.t or.otus, par idalinc profunda, Processa canaliculat a, P. not veli, Alcheus plaber. Pon tocaris lace.ze i, F.ontorhilus noi v epicus, Philocheras eciinulatu s, Pcli cheles tvphlops, Calocari s nacar.dreae, =a;;urus variabili! F. alatus, ::unida perarr.ata, lacropì pus decurator, I". tubercu latus, Kec'aeus couchi. Cor.cria;: rhor..boides, Lorhyr.cus thor.soni. i'olluschi Cefalopodi: Ctenortervx siculus (). :istioteuthis ionelliana ), ri tioteuthis sp. (2), Keteroteu this' tìispar(l). Sepietta sr. ( ), Pteroctopu s tctracirrr US (0), rathvpolvpus sponsali? (58), 0CT0 PODIDAE n.c. ().

8 2) Rete trofica batiale. I principali rapporti trofici emersi, finora dalle analisi delle diete sono rappresentati in fig. (per informazioni più approfondite rimandiamo alle trattazioni specifiche elencate in bibliografia). Accanto alla ben nota importanza nelle catene alimentari di organismi pelagici euribati (come gli Eufausiacei e i Pasifeidi è risultato altresì fondamentale il ruolo di minuti organismi bentonici che sostengono l'alimentazione di specie pregiate, come il Decapode Caloearis maaandreae e l'ofiura Ophiocten abyssicolwn: da queste analisi sono inoltre risultate componenti abituali dei contenuti gastrici, specie ancora in tempi recenti, considerate ireperti rarissimi nel Fig. Alcune maglie della rete trofica batiale. ) Mora movo, 2) Galeus melastomus, ) Etmopterus spinax, 4) Helicolenus dactylopterus, 5) Paromola ouvieri, 6) Aristeus antennatus, 7) Geryon longipes, 8) Chimaera monstrosa, 9) Trachyrhynchus trachyrhynchus, 0) Phyois blennioidee, ) Bathypolipus sponsalis, 2) Nezumia solerorhynohue. Mediterraneo come il Sepioideo Eetevoteuthis dispav, il Bivalve Allogvamma formosa, l'echinoide Hemiaster expergitus. 250

9 20Qi PROF. M 0Q 40Q < ^ ^ Q IrQ^r^ 00Q Fig.4 Distribuzione dei giovani e degli adulti di ) Galeus melastomus, 2) Etmopterus spinax, ) Phycis blennioides, 4) Traohyrhynchus traohyrhynahus, 5) Mora moro, 6) Alepooephalus rostratus. ) Distribuzione e accrescimento. Lo studio della distribuzione delle specie in relazione all'età, a partire dalle reclute, soprattutto nei Pesci Condroitti e Osteitti, ha mostra to che lungo la scarpata esiste una zonazione di giovani parallela a quella degli adulti, ma spostata su livelli superiori (fig. 4): si tratta di un fenomeno simile a quello dei pesci della zona neritica ed epibatiale, i cui giovani si possono ritrovare in gran numero in acque del tutto costiere. Le aree di pesca dei gamberi ( m) sono perciò frequentate dai piccoli di Traahyrynahus trachyrhynohus, Mora moro, Alepooephalus rostratus ecc.. L'accresimento di questi è rapido, almeno fino alla maturità ses suale, e si può seguire bene, sui poligoni di frequenza rilevati di mese in mese o di stagione in stagione (fig. 5). Osservazioni di questo tipo s no condotte in parallelo con lo studio delle classi di età più avanzate, attraverso strutture meristiche. 25

10 4) Riproduzione I fenomeni riproduttivi sono stati studiati soprattutto in due Crostacei Decapodi, Gevyon longipes e Aristeus antennatus, le due specie più significative per biomassa e valore commerciale. L'interesse della prima, possibile competitrice dei gamberi rossi, è accresciuto dal fatto che è possibile inte grare le osservazioni in natura, con quelle di etologia condotte in acquario. La stagione riproduttiva di Aristeus antennatus coincide con la stagione di pesca e sembra caratterizzata, in acque liguri, da una vera e propria migrazione. CONSIDERAZIONI Avendo ripetuto nel 978 un ciclo di osservazioni simili a quelle del 977, si possono mettere a confronto i risultati: emergono piccole differenze nella composizione del popolamento censito (soprattutto nei Pesci e nei Cefalopodi) e più importanti differenze nei rendimenti di pesca. Un primo problema è quindi quello della variabilità. Anche in un ambiente stabile e uniformp i<0 0. loia^. i i r r i i r ' IO i uve. (<*n) Mus o HA/O Fig. 5 Distribuzione delle taglie in tre classi di età di Tvaahyrhyohus tvaohyvh.ynah.us (da Relini Orsi e Wurtz, 978, rielaborato). 252

11 com'è ritenuto quello batiale una serie di fattori legati agli attrezzi, all' idrodinamismo, all'attività degli stessi organismi ecc., rendono discutibili le valutazioni quantitative: è accertato inoltre che anche in acque prò fonde esistono modificazioni stagionali del popolamento non solo nell'ambito di singole specie (cfr. spostamenti giovaniadulti nei Pesci), ma riguardanti le specie nel loro insieme (cfr. la presenza di Aristeus antennatus). La, misura dei rendimenti di pesca in una data zona perciò, a nostro giudizio, risulta tanto più incerta, quanto più è limitata nel tempo: riteniamo in par_ ticolare del tutto vaghe le misure eseguite "una tantum" e senza alcuna preaji» cupazione di seguire l'evolversi dei fenomeni con la stagione. Per questi m( tivi attribuiamo alle nostra misure un carattere provvisorio e speriamo di poterne eseguire repliche nel tempo ed eventualmente anche nello spazio, esten dendo le osservazioni ad aree adiacenti. Non meno rilevanti problemi riguardano le indagini sulla biologia delle specie. Le ricerche di cui abbiamo sommariamente riferito, in particolare quelle sulla distribuzione in rapporto all'età e sull'accrescimento, di soli to producono risultati in tempi lunghi, ma sono di particolare difficoltà, nell'ambiente in istudio: una frazione del complesso macrofaunistico studiato indubbiamente sfugge finche viene usato un solo attrezzo di cattura (lenze e nasse per esempio potrebbero ampliare la gamma dei reperti); gli stadi giovanili di talune specie,, ad esempio di Crostacei Decapodi, non sono ancora stati localizzati (cfr. Relini Orsi e Mori, 978); la lettura delle tracce di accrescimento è più complessa in un ambiente a temperatura costante quale quello batiale; appaiono di difficilissima attuazione le esperienze di marcatura, soprattutto in relazione all'influenza della pressione. ' D'altra parte, per un approccio sinecologico, l'ambiente studiato data la riduzione qualitativa e quantitativa del popolamento che caratterizza le acque profonde, può rappresentare una condizione ideale: ciò appare verificato in particolare dagli studi delle diete. Nel complesso, non a titolo di bilan ciò, che sarebbe prematuro, ma di ragionevole previsione, riteniamo che anche questo tipo di indagini possa trovare un utile proseguimento: si tratta infat^ ti di un filone in cui la ricerca pura e quella applicata sono strettamente congiunte. 25

12 BIBLIOGRAFIA ISSEL R., 92 Vita e sfruttamento degli abissi marini. Il Corriere della Pesca, N RELINI ORSI L. e WURTZ M., 975 Osservazioni sull'alimentazione di Galeus melastomus dei fondi batiali liguri. Quad. Lab. Tecnol. Pesca, 2 (), 7 6. RELINI ORSI L., 976 Note di biologia dell'alimentazione di Mora moro (Risso 80) (Osteichthyes, Moridae). Arch. Oceanogr. Limnol., 8 suppl., RELINI ORSI L. e MORI M., 977 Osservazioni sull'alimentazione di Geryon longipes A. MilneEdwards 88 (Crustacea Decapoda Brachiura) dei fondi batiali liguri. Atti del IX Congresso S.I.B.M., Lacco Ameno d'ischia, RELINI ORSI L. e WURTZ M., 977 Aspetti della rete trofica batiale riguardanti Aristeus antennatus (Risso 86) (Crustacea, Penaeidae). Atti del IX Congresso S.I.B.M., Lacco Ameno d'ischia, WURTZ M., 977 Osservazioni sull'alimentazione di Helicolenus daatylopterus '(Delaroche 809) (Osteichthyes, Scorpaenidae) dei fondi batiali strascicabili del Mar Ligure. Atti del IX Congresso S.I.B.M., Lacco Ameno d'ischia, RELINI ORSI L. e WURTZ M., 977 Patterns and overlap in the feeding of two selachians of bathyal fishing grounds in the Ligurian sea. Rapp Cornili, int. Mer Medit., 24 (5), 899. RELINI G. 978 Campagna di pesca a strascico sui fondi batiali del mar Ligure nell'ambito dei programmi finalizzati C.N.R. X Congresso S.I.B.M., Ancona (in corso di stampa). RELINI ORSI L. e FANCIULLI G., 978 Osservazioni sulla distribuzione e 'a limentazione di Phyois blennioides sui fondi da pesca batiali del mar Ligure. X Congresso S.I.B.M., Ancona (in corso di stampa) RELINI ORSI L. e MORI M., 978 Osservazioni preliminari sulla distribuzione e la riproduzione di Geryon longipes A. MilneEdwards 88 (Crustacea Decapoda Brachyura) del mar Ligure. X Congresso S.I.B.M., Ancona (in corso di stampa). RELINI ORSI L. e PESTARINO M., 978 Riproduzione e distribuzione di Aristeus antennatus (Risso 86) sui fondi batiali liguri. Nota preliminare. X Congresso S.I.B.M., Ancona, (in corso di stampa). 254

13 WURTZ M. e VACCHI M., 978 Ricerca di cicli nittemerali nell'alimentazione di selaci batiali. X Congresso S.I.B.M., Ancona, (in corso di stampa). RELINI ORSI L. e WURTZ M., 978 Biology of Traehyrhynchus traehyrhynchus (Risso 80) (Osteichthyes, Macruridae) during the first years of benthic life. Rapp. Cornm. int. Mer Medit., XXVIth Congress and plenary assembly of Antalya. 255

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