Republica di Macedonia

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1 Republica di Macedonia GUIDA AGLI AFFARI ED AGLI INVESTIMENTI Istituto nazionale per il Commercio Estero

2 Negli ultimi anni la Macedonia ha fatto importanti passi avanti nel campo economico e normativo, in ciò coadiuvata anche dall'unione Europea. Incentivi fiscali e un generale miglioramento dell'ambiente degli affari hanno aumentato le possibilità di investimento. Scopo della presente pubblicazione e' fornire agli operatori italiani un'agile base informativa sull'economia macedone, sulle opportunità d'affari nei settori principali e sul regime degli investimenti. Ultimamente, nonostante la meno favorevole congiuntura economica globale, si osserva un crescente interesse degli operatori italiani verso la Macedonia e in effetti, l'italia si propone da tempo come uno dei principali partner economici di questo Paese, in virtu' della vicinanza geografica e dei forti legami culturali, e sostiene con convinzione l'ormai avviato percorso verso le Istituzioni euro-atlantiche. L'ulteriore crescita delle relazioni economiche italo-macedoni e' quindi una prospettiva realistica e un fattore di sviluppo per tutta la regione. Fabio Cristiani Ambasciatore d'italia Istituto nazionale per il Commercio Estero 2

3 Dear Investor, Thank you for taking time to consider the Republic of Macedonia as your business destination. The Republic of Macedonia is rapidly advancing on the path of political and economic reforms towards strengthening the democratic society and the free market economy. The result is political and macroeconomic stability providing much room for growth. As evidence for the success of the reform course of the country, The World Bank has ranked Macedonia 3rd best reformer worldwide in its Doing Business 2010 Report. There are many reasons to invest in Macedonia such as: duty free access to a market of over 650 million customers through multilateral and bilateral Free trade Agreements; excellent strategic position; one of the most cost-competitive location in Europe; flat corporate and personal income tax rates at 10%; 0 tax on retained earnings; one- stop shop system for company registration within 4 hours; excellent infrastructure; available workforce, and special incentives package in the Technological Industrial Development Zones. Invest Macedonia, the official Government agency responsible for attracting and developing foreign investments and export promotion is a full service agency prepared to guide you throughout the decision making process. Meeting your business requirements is our primary goal! Viktor Mizo 3

4 I. PROFILO PAESE La Macedonia e' un paese giovane che ha ottenuto l'indipendenza dalla federazione jugoslava nel 1991; da recente e' paese candidato all'unione Europea e alla NATO. E' un mercato piccolo di circa 2 milioni di abitanti, popolazione prevalentemente giovane e multiculturale. Nei primi anni dell'indipendenza l'economia macedone ha sofferto dalla perdita di un grande e protetto mercato; e' stato l'inizio della transizione, con declino dell'attività' economica e del PIL, altissima inflazione e deficit pubblico, e quasi zero investimenti esteri. Dopo la lunga transizione, per la prima volta nei 5 anni precedenti la crisi economica internazionale, l'economia macedone ha registrato tassi di crescita del PIL che hanno superato il 5%; la crescita economica e' stata stimolata dalla vivacità della domanda interna e dalle esportazioni di prodotti siderurgici e tessili che insieme comprendono il 50% delle esportazioni macedoni nel mondo. Il settore siderurgico e' il principale traino dell'economia macedone: la Macedonia e' tra i maggiori fornitori di ferro-nickel e ferro-silicio. Altri settori d'importanza per l'economia macedone sono quello tessile (di lunga tradizione e sviluppato prevalentemente in base agli accordi di perfezionamento passivo), l'agroalimentare (particolarmente forte nella coltivazione delle primizie), edile, informatico, ecc. Il tessuto industriale e' dominato da piccole e medie imprese (circa ) presenti in tutti i settori economici. Oltre il 95% dell'economia e' di proprietà privata. Il sistema monetario e' ben sviluppato e molto stabile: il dinaro macedone e' informalmente ancorato all'euro, il cambio con l'euro e' fissato a 61.2 dinari, l'inflazione annua varia. Il sistema finanziario comprende la Banca Centrale, 18 banche private, 1 banca di proprieta' statale, 9 casse di risparmio, uffici di cambio, fondi d'investimento, fondi pensionistici, societa' di leasing, brokerage e la Borsa dei titoli ( Il sistema bancario e' piccolo ed è caratterizzato dal basso livello di intermediazione finanziaria. Dopo la crisi di liquidità negli anni '90, il sistema di supervisione (di competenza diretta della Banca Centrale), e' stato ulteriormente rafforzato con meccanismi di prudente controllo e monitoraggio sull'attività di credito delle banche commerciali. La fiducia dei clienti e' stata gradualmente recuperata e negli ultimi 10 anni il sistema bancario risulta altamente liquido, con buoni livelli di capitalizzazione e profittabilità. L'attività di credito e' aumentata anno per anno: +20% nel 2005, +30% nel 2006, +40% nel 2007 e circa il 25% nel Parallelamente, gli interessi sui crediti denominati in valuta locale sono diminuiti da oltre il 12% nel 2005 al 9,9% nel 2007 e 9,8% nel Maggiori informazioni sul sistema bancario si possono ottenere sul sito della Banca Centrale ( La Macedonia presenta un alto grado di apertura al commercio estero: il valore dell'interscambio supera il 30% del PIL. Il paese e' fortemente dipendente dall'importazione di prodotti petroliferi ed energia elettrica che sono le principali voci nella bilancia commerciale, seguite dai prodotti agroalimentari, prodotti chimici, autoveicoli, macchine utensili e prodotti siderurgici. I principali paesi fornitori sono: Russia, Germania, Serbia, Grecia e l'italia. La Macedonia esporta prodotti siderurgici di prima lavorazione, prodotti tessili, agroalimentari e prodotti intermedi. I principali paesi clienti sono: Serbia, Germania, Grecia, Kosovo e l'italia. Istituto nazionale per il Commercio Estero 4

5 Lo scambio commerciale con i paesi dell'unione Europea e' regolato dall'accordo di Stabilizzazione ed Associazione, che permette l'accesso dei prodotti macedoni al mercato comunitario senza dazio e per contro prevede una graduale riduzione dei dazi doganali per i prodotti di origine europea destinati al mercato macedone. La Macedonia fa parte anche dell'accordo regionale SEEFTA (ex-cefta) Accordo di libero scambio con i paesi dell'europa Est Centrale. Vi sono inoltre, degli Accordi di libero scambio con l'ucraina, Turchia e i paesi EFTA. Considerata la dipendenza dell'economia macedone dai settori ad alto impiego di manodopera e ad alta sensibilità alla volatilità dei prezzi, ultimamente il governo sta tentando di cambiare la struttura dell'industria macedone favorendo gli investimenti esteri nei settori ad alto impiego di tecnologia e capitale. A tale scopo sono state istituite delle zone di sviluppo tecnologico e industriale, a regime particolarmente favorevole per gli insediamenti produttivi delle multinazionali: gli incentivi comprendono completa esenzione dalla tassa sugli utili per 10 anni, esenzione dell'iva e dei dazi doganali, esenzione dell'irpef per il personale impiegato ecc. Per maggiori informazioni visitare il sito della Direzione per le zone franche ( Inoltre, dall'1 gennaio 2008 e' stata introdotta la nuova Flat Tax che prevede un'unica aliquota del 10% sia sul reddito delle aziende che su quello delle persone fisiche. Tale aliquota risulta la più bassa d'europa e prevede un'esenzione completa nel caso di utili reinvestiti. La politica fiscale e' stata accompagnata anche con la liberalizzazione nel settore immobiliare; nel 2007 e' stata introdotta una nuova legge che consente ai cittadini di altri Paesi di acquistare liberamente immobili e terreni edificabili. Gli incentivi hanno incoraggiato alcune multinazionali a delocalizzare una parte della propria produzione in Macedonia: la Johnson Controls ( produttore statunitense di componenti elettronici per auto, e la Johnson Matthey ( produttore inglese di catalizzatori per auto, ormai operano a pieno regime a Bunardzik. Nei prossimi mesi dovrebbero iniziare i lavori di ricostruzione del capannone industriale della societa' italiana Teknohose ( che nella zona franca produrrà tubi idraulici. Si tratta di un investimento di 10 milioni di euro dove a pieno regime saranno impiegate 150 persone. 5 Gentile cortesia del Sig. Rumen Kamilov I. PROFILO PAESE

6 Secondo l'ufficio Nazionale di Statistica, lo stock degli investimenti diretti esteri in Macedonia nel periodo e' stato di poco superiore ai 3,1 miliardi di euro; la maggior parte degli IDE sono relativi alle privatizzazioni di societa' statali nei settori strategici come le telecomunicazioni, la distribuzione di energia elettrica, l'intermediazione finanziaria, l'industria petrolchimica e quella siderurgica. I maggiori investitori provengono dall'olanda, Slovenia, Ungheria, Grecia, Austria, Svizzera e dal Regno Unito. Nei prossimi anni si prevede un aumento degli investimenti diretti esteri soprattutto nelle zone franche, nonché importanti investimenti pubblici nei settori delle infrastrutture, energia, ambiente e trasporti, sostenuti da finanziamenti europei, ma non solo, nell'ambito del Programma IPA. Nel 2010 e' iniziato l'investimento della societa' turca TAV che nel 2008 si e' aggiudicata la gara per la concessione a 20 anni, degli aeroporti di Skopje e di Ohrid, contemporaneamente impegnandosi ad investire 200 milioni di euro nella loro ricostruzione. Nel biennio si prevedono importanti investimenti esteri anche nel settore energetico in base al sistema DBOT (Develope-Build-Operate-Transfer) relativi alla costruzione di 12 centrali idroelettriche lungo il fiume di Vardar e all'inizio della costruzione delle due grandi centrali Cebren e Galishte, nonché alla costruzione di oltre 60 piccole idrocentrali. Il Programma degli investimenti del governo può essere scaricato al seguente link: Nello stesso periodo si prevedono importanti investimenti pubblici nella capitale Skopje (attualmente e' in fase di realizzazione il progetto Skopje 2014, che prevede la costruzione di nuovi edifici pubblici nel centro della città per un valore complessivo di circa 200 milioni di euro) e nel settore dei trasporti. L'Ufficio ICE pubblica regolarmente tutte le gare internazionali riguardanti la Macedonia sul proprio sito gare che gli operatori interessati possono visualizzare a titolo gratuito, previa registrazione all'export club. Inoltre, suggeriamo agli operatori interessati di consultare le apposite pubblicazioni sulle gare e concessioni in Macedonia sul medesimo sito. Istituto nazionale per il Commercio Estero 6

7 II.RAPPORTI ECONOMICI TRA L'ITALIA E LA MACEDONIA Presenza Italiana in Macedonia La presenza italiana in Macedonia e' da considerarsi buona anche se sotto il potenziale che il Paese può rappresentare per l'italia. Nello scambio commerciale Macedonia mondo, l'italia si posiziona al 6 posto tra i paesi clienti e al 5 posto tra i paesi fornitori della Macedonia; il valore dell'interscambio tra i due paesi e' in continua crescita ed e' attualmente (dati 2010) intorno ai milioni di dollari. Nella struttura delle nostre esportazioni in Macedonia prevalgono impianti e macchine utensili, meccanica strumentale, apparecchi medicali e di precisione, beni di consumo per la casa e per la persona. E' particolarmente competitiva la posizione dell'italia rispetto al nostro maggiore concorrente, la Germania, nei comparti macchine ed attrezzature elettriche, motociclette, macchine utensili nei settori: edile, alimentare, legno ecc. A causa dell'andamento negativo dei consumi privati macedoni negli ultimi 2 anni, la riduzione delle importazioni dall'italia ha riguardato particolarmente alcuni beni di consumo durevoli per la persona e per la casa (veicoli, mobili, elettrodomestici); tendenze visibili anche nella struttura settoriale delle importazioni dai nostri concorrenti. Pertanto si suggerisce alle imprese italiane interessate all'export di beni di consumo di elaborare attentamente la politica dei prezzi da applicare sul mercato macedone considerando la concorrenza di merci di produzione cinese, turca e greca. Le strategie di entrata delle imprese italiane sul mercato si basano su accordi di rappresentanza, agenzia, franchising e distribuzione diretta. Le importazioni italiane dalla Macedonia includono ferro nickel, tomaie e capi di abbigliamento (in base agli accordi di lavorazione conto terzi), prodotti alimentari e vari prodotti intermedi. Nel comparto import vi sono delle opportunità commerciali ancora da sfruttare, soprattutto considerando i vantaggi della lavorazione in loco di vari prodotti e materie prime tra Vetroresina Enginia Spa (investimento greenfield, produzione di tubi in vetroresina) Abbiamo avviato il progetto Macedonia nel 2005 nell'ambito di una precisa strategia di espansione aziendale nella Penisola Balcanica; la collocazione centrale è infatti logisticamente molto favorevole per tutte le opportunità commerciali disponibili nei Paesi della regione (ex Jugoslavia, Bulgaria, Albania, ecc.) Abbiamo costituito la Vemko D.o.o. e nel 2006 abbiamo avviato la produzione di tubazioni e pezzi speciali in GRP (glass reinforced plastic) nello stabilimento di Stip arrivando nel 2009 ad impiegare oltre 100 dipendenti. Non possiamo nascondere le difficoltà iniziali dovute in particolar modo alla lingua (a cominciare dal diverso alfabeto...) ed alle differenze culturali che hanno sicuramente rallentato lo start-up del progetto ma, grazie alla presenza di un partner locale ed alla disponibilità ed al supporto offerto da ICE, possiamo ormai ritenerle superate. La manodopera risulta essere disponibile alla crescita ed all'apprendimento mentre rileviamo una certa difficoltà nel reperimento di figure impiegatizie di livello direttivo (responsabili amministrativi, ingegneri ) e di servizi di consulenza come i tradizionali commercialisti. Dal sistema bancario, seppur con qualche difficoltà, abbiamo avuto un positivo riscontro nel reperimento di fonti di finanziamento ed adeguati strumenti finanziari per sostenere lo sviluppo aziendale. L'evoluzione economica del Paese ed i progetti di investimento da parte di istituzioni pubbliche ed organizzazioni private prospettano uno scenario positivo per lo sviluppo di importanti progetti nel campo delle infrastrutture (nel nostro caso nel settore delle public utility) che ci permetteranno di consolidare la nostra presenza in loco. Enrico Quendolo Vetroresina Enginia Spa II.RAPPORTI ECONOMICI 7

8 cui: disponibilità della materia prima e della manodopera a costi contenuti, regime commerciale di libero scambio che permette l'importazione di molti prodotti macedoni esendazio nell'unione Europea e nei paesi SEEFTA (regione balcanica, Ucraina e Moldova) e la vicinanza geografica ai mercati target (i porti di Durazzo e Salonicco distano 5 e 3 ore di camion rispettivamente). Questi vantaggi competitivi riguardano i settori: agroalimentare, legno, calzaturiero, abbigliamento, materiale edile, industria leggera, produzione di software, servizi di call center, ecc. Secondo i dati della Banca Centrale della Macedonia, lo stock degli investimenti italiani in Macedonia (periodo ) ammonta a circa 70 milioni di euro. Questa cifra non illustra pienamente il vero valore degli investimenti italiani nel Paese, visto che vi sono casi di acquisizioni off-shore che nascondono l'origine del capitale italiano. Alcuni fattori limitativi storici quali: percezione di alto rischio politico e di sicurezza negli anni '90, mancanza di conoscenza sulle possibilità e l'inadeguata normativa hanno scoraggiato gli investimenti italiani negli anni passati. Le multinazionali italiane, Guppo SOL (produzione di gas tecnici) e Dufferco (settore siderurgico) sono state le prime ad entrare sul mercato macedone con presenza produttiva tramite le privatizzazioni negli anni '90. Hanno seguito alcune acquisizioni di esistenti societa' macedoni in fallimento o in fase di ristrutturazione: CIK (settore calzaturiero), City Gallery (grande magazzino), Poli Costruzioni (produzione di freni ferroviari) e investimenti greenfield : Vetroresina (produzione di tubi in vetroresina), Trafitalia (produzione di trasformatori elettrici), ecc. Il cambiamento della normativa sugli investimenti esteri e l'introduzione delle agevolazioni riguardante gli investimenti greenfield nelle zone franche hanno suscitato l'interesse anche degli operatori italiani; nella zona franca di Bunardzik, nei pressi di Skopje, in pochi mesi sarà operativa la fabbrica italiana TEKNOHOSE che produrrà tubi idraulici ad alta pressione. TEKNOHOSE SRL & VITILLO SRL (investimento greenfield nella zona franca di Bunardzik) La nostra societa' si occupa di produzione di tubi e raccordi per l'industria dell'oleodinamica, abbiamo 6 fabbriche in Italia e prossimamente sarà operativa anche una in Macedonia per la produzione di tubi idraulici per alta pressione. Si tratta di un investimento di 10 milioni di euro che nei prossimi anni a pieno regime dovrebbe creare oltre 150 nuovi posti di lavoro. Abbiamo saputo per la prima volta sulle opportunità d'investimento nelle zone franche in Macedonia tramite l'ufficio ICE di Skopje a dicembre La nostra idea e' stata quella di creare in uno dei paesi dei Balcani una piattaforma produttiva e logistica per poter servire i mercati dell'europa Est-Centrale e della Russia. La Macedonia sembrava ottima locazione considerando sia la posizione geografica, sia gli incentivi offerti dal governo. L'Ufficio ICE ci ha guidato nella procedura del tender e successivamente nella trattativa con il governo. Cosi abbiamo deciso di affidarci anche nei prossimi passi: ci hanno assistito nella preparazione dei business plan, nei contatti e nella trattativa con i fornitori e la scelta del personale. In Macedonia abbiamo trovato un ottimo ambiente d'affari e collaborazione anche da parte di tutte le istituzioni dello stato. Consigliamo a tutte le imprese italiane interessate alla Macedonia a rivolgersi all'ufficio di Skopje. Ing. Antonio Vitillo, Amministratore unico Istituto nazionale per il Commercio Estero 8

9 Per le imprese italiane le zone franche possono essere interessanti, soprattutto nei settori della meccanica, elettronica ed industria leggera. Oltre agli investimenti nelle zone franche, negli ultimi 3 anni e' aumentato l'interesse degli imprenditori italiani per i settori dell'ambiente e delle energie rinnovabili. Dal 2005 è in forza un Accordo tra i Ministeri dell'ambiente italiano e macedone per l'implementazione dei meccanismi del Protocollo di Kyoto, i cosiddetti CDM (Clean Development Mechanisms): gli investimenti delle imprese italiane consentiranno alla Macedonia di ridurre le emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra. Nel periodo sono stati individuati 20 progetti CDM, di cui 8 sono in fase di realizzazione, per un valore complessivo tra 85 e 100 milioni di euro: si tratta di progetti riguardanti la produzione di energia di biomassa, efficienza energetica nei grandi impianti produttivi, costruzione di centrali idroelettriche, utilizzo delle acque geotermali per riscaldamento. Gli investimenti sono realizzati da parte di società italiane leader nei propri settori come: Edison, Eurecna, ENG Team & Partners, D'Appolonia, Italian Utilities ecc. Per maggiori informazioni le imprese interessate possono contattare: Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Task Force Central and Eastern Europe Ul. Maksim Gorki 16/ Skopje Macedonia Tel Fax L'Ufficio ICE offre pieno supporto e consulenza per tutti i tipi di investimenti e accordi commerciali con partner locali. II.RAPPORTI ECONOMICI 9

10 Gino Guazzini (acquisizione della societa' statale CIK, industria calzaturiera) Noi abbiamo effettuato il primo investimento in Rep. MACEDONIJA nell'anno 1995: costituimmo un piccolo laboratorio per la fabbricazione di tomaie di scarpe in conto terzi per l'italia. In questa prima piccola fabbrica impiegammo circa venti persone. Il primo aspetto positivo che riscontrammo fu la professionalità, la diligenza e il livello culturale dei lavoratori, dirigendo bene e organizzando bene l'azienda riuscimmo subito a realizzare una ottima qualità di prodotto che ci apri le porte dei mercati. Dopo i primi due anni dedicati al consolidamento, iniziammo una lenta ma costante crescita degli investimenti in questo piccolo stato balcanico, portando il nostro gruppo specializzato nella produzione di parti di calzature e calzature finite a contare oggi 35 fabbriche che danno lavoro a circa persone. La casa madre KORIMPEX insediata a SKOPJE ha costruito un nuovo stabilimento ed è cresciuta impiegando adesso 90 persone. Il concentramento più grosso si trova nella città di KUMANOVO, dove associati ad un altro imprenditore italiano abbiamo comprato ad un'asta pubblica internazionale tutti i beni di una vecchia azienda calzaturiera statale. E' stata necessaria una completa ristrutturazione e reindustrializzazione insediandovi all'interno 29 nuove ditte. In queste aziende produciamo oggi parti di scarpa e anche prodotto finito per i più importanti marchi di calzature italiane conosciute in tutto il mondo. Per completezza di informazione dobbiamo dire che i nostri investimenti in Rep. MACEDONIJA sono stati effettuati anche nel campo della ristorazione. E' nostro il ristorante KAJ GINO situato nel GRADSKI TRGOVSKI CENTAR di SKOPJE che impiega cinquanta addetti è il più importante, abbiamo anche il ristorante KAJ GINO situato nel centro della città di OHRID ed anche è nostro il bar KAJ GINO situato nel centro commerciale TUS di KUMANOVO. A mio avviso questo paese è interessante per gli investimenti per due ragioni: per il livello culturale della sua gente, per l'operosità e diligenza dei lavoratori che vanno ben organizzati e diretti, per la bassa tassazione dei profitti di impresa che se reinvestiti non pagano tasse. Per onestà di informazione devo aggiungere che anche in questo paese l'economia è frenata dalla burocrazia statale, dalla foresta di leggi che ingabbiano le iniziative economiche in una fitta rete di obbligazioni che molto spesso sono poco chiare e si prestano a confusione di interpretazioni, soggette a pressioni di lobby politiche che a volte non da completa garanzia come dovrebbe dare uno stato di diritto europeo. Gino Guazzini, titolare delle fabbriche REGIA & CORPIMPEX Istituto nazionale per il Commercio Estero 10

11 III.AMBIENTE D'AFFARI 3.1. AGEVOLAZIONI ED INCENTIVI PER GLI INVESTITORI ESTERI La politica di attrazione degli investimenti esteri e' una priorità assoluta del Governo macedone, che vi dedica notevoli risorse gestite attraverso un'apposita Agenzia. La Legge macedone equipara gli investitori esteri a quelli nazionali; non ci sono limitazioni sul rimpatrio dei profitti conseguiti in Macedonia. Non vi sono restrizioni particolari sui settori d'investimento, tuttavia in alcuni settori e' necessaria l'approvazione di un apposito ente (nel caso dell'acquisizione di oltre il 5% del capitale di una banca macedone e' necessario il consenso della Banca Centrale, nel caso dell'acquisizione di oltre il 10% del capitale di una societa' di assicurazione e' necessario il consenso dell'agenzia per la Supervisione delle Assicurazioni). La Macedonia ha firmato Accordi bilaterali per la protezione degli investimenti e accordi per evitare la doppia imposizione con oltre 30 paesi (di cui 13 membri dell'oecd) tra cui: Austria, Albania, Belgio, Bielorussia, Bosnia, Bulgaria, Cina, Croazia, Repubblica Ceca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Iran, Italia, Corea, Malesia, i Paesi Bassi, Polonia, Romania, la Federazione Russa, Serbia, Montenegro, Svezia, Svizzera, Taiwan, Slovacchia, Slovenia, Turchia e Ucraina. I testi degli accordi con i singoli paesi sono reperibili sul sito del Ministero delle Finanze: ( Gli incentivi, di natura fiscale ma non solo, sono particolarmente forti nelle Zone Franche di Sviluppo Tecnologico e Industriale.La tassa sul profitto è del 10%. Agevolazioni ed incentivi fiscali: Esenzione totale della tassa sul profitto nel caso in cui questo venga reinvestito per incrementare la produzione; Esenzione totale della tassa sul profitto nel caso di utili non distribuiti; Accordi bilaterali per evitare la doppia imposizione e per la protezione degli investimenti Agevolazioni per gli investitori nelle zone di sviluppo tecnologico industriale (zone franche) La zona franca di Skopje (Bunardzik), che fa parte del territorio macedone ed è gestita da una società commerciale, è la prima e la più grande (150 ettari) della Macedonia e si trova ad appena 10 km dalla capitale (a 3 km dall'aeroporto internazionale). E' stata costituita allo scopo di attirare gli investimenti esteri attraverso l'offerta di diverse agevolazioni aggiuntive: Esenzione dalla tassa sugli utili per 10 anni Riduzione dall'imposta personale del 50% per i primi 5 anni Esenzione dal pagamento dell'iva e dei dazi doganali per materie prime, apparecchiature e macchinari utilizzati Incentivi speciali per investimenti importanti in termini di valore e posti di lavoro creati (il Governo può coprire parte dei costi relativi alla costruzione della fabbrica e alla formazione del personale). Per usufruire di tali agevolazioni occorre prendere in concessione il terreno per 50 anni. La normativa macedone non specifica in maniera esplicita chi può investire nelle zone franche: il permesso per l'investimento e' diritto discrezionale del governo macedone e sono favoriti gli investimenti importanti in termini di valore e posti di lavoro creati, con utilizzo di tecnologia moderna. III.AMBIENTE D'AFFARI 11

12 La prima valutazione della proposta per l'investimento viene effettuata da parte dell'agenzia per gli Investimenti e della Direzione per le zone franche in base al Questionario compilato dal potenziale investitore: Successivamente, all'investitore sarà richiesto di presentare un business plan per il progetto, con le proiezioni finanziarie per i primi 10 anni dell'investimento che corrispondono al periodo delle agevolazioni fiscali. Il Business Plan viene valutato nella sessione del Consiglio per investimenti esteri presso il governo macedone e, una volta approvato, entra nella procedura governativa per la firma di due contratti: 1) Contratto di affitto di terreno nella zona franca (da firmare con la Direzione per le zone franche 2) Contratto per aiuto statale (da firmare con l'agenzia per gli Investimenti). Attualmente il costo dell'affitto del terreno nella zona franca e' pari a 0,1 euro per metro quadro. Questo vale per i primi 5 anni dell'investimento. Dopo il quinto anno, il costo dell'affitto sarà stabilito ogni anno successivo, con la possibilità di aumento in relazione all'inflazione in Macedonia, ma non superiore al 15%/anno. Prima della firma del Contratto l'investitore dovrà pagare in anticipo l' importo complessivo dell'affitto per i primi cinque anni. Dopo il quinto anno, l'affitto sarà pagato ogni anno allo stesso giorno della stipula del contratto. Vi sono inoltre costi aggiuntivi per chi opera nelle zone franche: Costo annuo per utilizzo dei servizi della zona franca: euro Dichiarazione per inizio di attività: euro (da pagare solo una volta) Richiesta per esenzione fiscale: euro Manutenzione dell'infrastruttura della zona: 0.1 euro/mq ogni mese Servizi del terminal doganale: 40 euro per camion Istituto nazionale per il Commercio Estero 12

13 Agenzia per gli investimenti esteri L'Agenzia per gli Investimenti Esteri della Repubblica di Macedonia è operativa dal La sua funzione principale è assistere gli investitori, fornendo loro tutte le informazioni e i servizi necessari, al fine di incrementare il flusso di investimenti esteri per sostenere lo sviluppo economico e la crescita del Paese. Le attività fondamentali dell'agenzia sono: attirare gli investitori esteri attraverso la programmazione e l'attuazione di azioni mirate; offrire servizi ad elevata professionalità nella fase precedente all'investimento, nella realizzazione dello stesso e nella fase successiva; identificare i settori dell'economia macedone che offrono le maggiori prospettive e attuare azioni promozionali delle loro potenzialità; costruire l'immagine della Macedonia come localizzazione attrattiva per gli investimenti esteri; sviluppare azioni innovative in alcuni mercati obiettivo; promuovere le regioni della Macedonia ed i prodotti e servizi delle imprese macedoni presso gli investitori internazionali; proporre modifiche alle legislazione in vigore per il miglioramento del clima degli investimenti; attrarre e assistere gli investimenti greenfield. I potenziali investitori possono contattare: Agenzia per gli Investimenti Esteri della Repubblica di Macedonia: Mr. Viktor Mizo, Direttore contact@investinmacedonia.com Website: Tel.: Fax.: Ufficio in Italia Via F.Linghidal 5, Mestre-Venezia Responsabile dell'ufficio: Mr. Dimche Nikolov dimce.nikolov@investinmacedonia.com italy@investinmacedonia.com Tel./Fax: Cel: Ufficio a Milano Tel: III.AMBIENTE D'AFFARI 13

14 3.2 GUIDA ALLA COSTITUZIONE DELLE SOCIETA' IN MACEDONIA La normativa macedone che regola la materia è quasi interamente conforme a quella Europea. Dall'1 gennaio 2006, la registrazione delle società avviene tramite lo Sportello unico presso il Registro delle imprese. È, in effetti, proprio l'atto d'iscrizione nel Registro delle imprese ad attribuire alla società personalità giuridica. La Legge prevede uguale trattamento, diritti e obblighi per gli investitori esteri e macedoni. Oltre alla costituzione di società miste, è consentita anche la costituzione di società a capitale interamente straniero. La Legge sulle Società prevede cinque tipi di società per l'esercizio di attività commerciale/produttiva in Macedonia. La stessa legge regola la fondazione, l'organizzazione, la struttura, il funzionamento e il fallimento della società. I tipi di società previsti dalla legge sono i seguenti: Società a responsabilità limitata Impresa individuale a responsabilità limitata Società per azioni Società in accomandita semplice Società in accomandita per azioni Società pubblica in nome collettivo Prima di costituire una forma societaria in Macedonia, si consiglia in ogni caso di consultare un legale specializzato nel settore commerciale internazionale (la figura del commercialista non esiste in Macedonia) oppure l'ufficio ICE, che vanta di una lunga esperienza nella costituzione di societa' e redazione di contratti di Joint Venture. Istituto nazionale per il Commercio Estero 14

15 Società a Responsabilità Limitata I tipi di società generalmente utilizzati in Macedonia sono la Società a responsabilità limitata (D.O.O) e l'impresa individuale a responsabilità limitata (D.O.O.E.L.). D.O.O. e' una società di capitali, pertanto nei confronti di terzi risponde solamente la societa' con il proprio patrimonio e i soci rispondono dei debiti sociali limitatamente ai propri conferimenti. D.O.O.E.L e' un'impresa dove il socio unico risponde limitatamente al capitale sociale per i debiti dell'impresa verso terzi. Capitale sociale minimo: D.O.O = euro D.O.O.E.L. = euro Quando la società sia composta da più persone, il contributo minimo individuale non può essere inferiore ai 100 euro. Il capitale sociale può essere in contanti o in beni. I contributi in beni devono essere completamente conferiti all'atto della registrazione. Fondatori D.O.O: 2-50 persone fisiche o giuridiche D.O.O.E.L: 1 persona fisica Gestione D.O.O.E.L: La gestione avviene tramite l'amministratore unico. D.O.O: Organi di gestione: assemblea di soci fondatori, amministratore, collegio sindacale (se il capitale sociale supera l'importo di euro, se ci sono più di 20 sociesenzione dalla tassa sugli utili per 10 anni III.AMBIENTE D'AFFARI 15

16 Società per azioni La societa' per azioni (AD) è un tipo di società di capitali con due caratteristiche principali: nessun socio risponde dei debiti sociali con il suo patrimonio personale e le quote di partecipazione sono rappresentate da azioni. La costituzione della società puo' essere simultanea o continuata. Nel primo caso (costituzione simultanea) piu' persone dichiarano davanti ad un notaio di voler costituire una società per azioni con un determinato capitale. Nella costituzione continuata una o piu' persone formulano il programma della futura società e lo rendono pubblico invitando altre persone a sottoscrivere le azioni. Minimo capitale sociale iniziale: S.p.A. con costituzione simultanea euro S.p.A. con costituzione successiva euro Le azioni - Il valore nominale di un'azione singola non deve essere inferiore ad 1 euro (o all'equivalente in dinari macedoni secondo il cambio medio della Banca Centrale un giorno prima dell'emanazione dell'atto Costitutivo). Per quanto concerne la circolazione delle azioni, non ci sono limitazioni. Azionisti: Minimo 1 persona fisica o giuridica. Sistemi di gestione a) Sistema monistico. Nel modello monistico, l'amministrazione della società e' affidata ad un consiglio di amministrazione collegiale. b) Sistema dualistico. Il sistema di amministrazione e controllo della S.p.A noto come dualistico e' caratterizzato da una struttura che prevede l'elezione da parte dell'assemblea di un organo di controllo denominato Consiglio di sorveglianza, il quale elegge a sua volta i membri del Consiglio d'amministrazione. Procedura di costituzione: Con l'introduzione dello sportello unico (One-Stop-Shop) le societa' si possono costituire con la sola presentazione degli atti societari presso il Registro Centrale delle Imprese (nel caso in cui i soci fondatori sono persone fisiche straniere, è sufficiente la copia del passaporto). Con l'assistenza dell'ice, la procedura di costituzione di una SRL impiega 4-5 giorni lavorativi dal momento in cui il cliente fornisce i parametri base e i documenti necessari. Entro 15 giorni dal momento della costituzione, le societa' sono obbligate a fare la registrazione per l'iva, compito che viene affidato al contabile della societa'. Istituto nazionale per il Commercio Estero 16

17 3.3 REGIME FISCALE Imposte principali in Macedonia Imposta Base imponibile Aliquota d imposta Eccezioni d imposta IVA Il prezzo di vendita di beni e servizi / valore dell importazione aumentato per accise e tasse ove applicabili. 18% - aliquota standard 5%-aliquota preferenziale (beni e servizi di prima necessità, sementi e macchine agricoli, computer e software, trasporto, ecc.) Esportazione di beni e servizi, beni e servizi relativi alle operazioni nelle zone franche, importazione temporanea di beni per nobilitazione, servizi postali, servizi di assicurazione, giochi di azzardo, istruzione, servizi sanitari, servizio radio televisivo, transito di beni, beni importati o acquistati localmente dalle rappresentanze e missioni diplomatiche, materiale da esporre in fiere e mostre, ecc. Tassa sugli utili Gli utili conseguiti con l attività economica sul territorio macedone o all estero da parte di soggetti registrati in Macedonia. Riguarda anche gli utili provenienti da dividendi e da capitali (capital gains). 10% Le societa operanti nelle zone franche sono esenti dal pagamento della tassa sugli utili per 10 anni; le societa piccole che negli ultimi 3 anni consecutivi hanno realizzato ricavi inferiori a MKD 3 milioni/anno pagano solo 1% di tassa sul fatturato complessivo; gli utili non distribuiti sono esenti dal pagamento dalla tassa fino al momento di distribuzione. Prima del rimpatrio dei profitti all estero viene detratta la tassa sugli utili proventi da dividendi, interessi, royalties, servizi di management, consulenza, servizi finanziari e servizi relativi ad attività di ricerca e sviluppo, ecc. IRPEF Accise Tassa su proprietà immobiliare Tassa su vendita di proprietà immobiliare Ricavi provenienti dai salari e stipendi, attività professionale, pensioni, ricavi provenienti dai diritti di proprietà intellettuale, diritti di proprietà industriale e patenti. Prezzo di vendita/importazione di: oli minerali, prodotti di tabacco, alcol e bevande alcoliche, veicoli per trasporto di passeggeri. Valore di mercato dell immobile Valore di mercato dell immobile 10% Accisa proporzionale calcolabile come percento ad valorem Accisa specifica calcolabile come importo per unità (kilo, litro, ecc.) 0.10% % del valore in base al tipo dell immobile 2-4% del valore dell immobile in base all ubicazione Rappresentanze e missioni diplomatiche, utilizzo del prodotto per analisi e ricerche, bagaglio personale, utilizzo per produzione di farmaci, utilizzo in ospedali, ecc. Riduzione del 50% per la prima casa (abitazione principale). *N.B.: La tabella di sotto indica solo alcune delle principali caratteristiche delle imposte in Macedonia; per informazioni più approfondite, gli operatori sono invitati a contattare l'ufficio ICE. III.AMBIENTE D'AFFARI 17

18 IV.Opportunità d'affari nei settori prioritari Energia La Macedonia ha limitate risorse energetiche proprie. Si tratta prevalentemente di lignite che alimenta gli impianti termoelettrici. Il sistema energetico ha una capacità installata di MW, di cui MW derivano dagli impianti termoelettrici e 502 MW dalle centrali idroelettriche. Circa la metà del mercato è rifornito da importazioni. Oltre il 60% dell'energia disponibile è utilizzata per uso residenziale (circa utenti), mentre l'uso a scopo industriale ed agricolo è intorno al 27%. Il prezzo medio dell'energia elettrica per il settore residenziale e' di 3.78 dinari (5.7 centesimi di euro). La strategia del Governo macedone nel settore energetico per i prossimi 30 anni prevede l'aumento della capacità produttiva di energia elettrica da fonti idriche (circa 673 MW). Risultano in fase finale di realizzazione due centrali a gas a ciclo combinato. La prima e' TE-TO con capacità installata di 180 MWel e l'altra e' KOGEL con capacità installata di 30 MWel. Nel 2009 il Governo ha promosso un programma di investimenti pubblici, da realizzare nel periodo , nel quale il settore energetico ha un ruolo notevole: ad esso sono destinati 3,8 miliardi di euro, distribuiti su circa 30 progetti tra cui: rivitalizzazione di impianti idroelettrici, costruzione di 12 centrali idroelettriche sul fiume Vardar e di circa 406 di dimensioni ridotte, realizzazione di impianti eolici in diverse località attraverso forme di Public Private Partnership. Il potenziale energetico da fonti rinnovabili, previsto nella prima fase della Strategia Energetica del Governo, e' rappresentato da: energia solare (capacità installata stimata di 10 MW/anno), energia eolica (capacità installata stimata di 150 MW) energia da fonti idriche (capacità installata stimata di 400 MW), biomassa (capacità installata stimata di 15 MW), energia da fonti geotermiche (capacità installata stimata di 400 MW). Nel 2008 in Macedonia sono state aperte due fabbriche per la produzione di bio carburante da oli vegetali. Sono annunciati investimenti simili anche da parte di altri operatori. La Macedonia ha fatto passi avanti anche per quanto riguarda il quadro normativo; l'agenzia Regolatrice dell'energia ha stabilito tra l'altro tariffe agevolate per l'acquisto, da parte del distributore, di energia da fonti rinnovabili: fotovoltaica, eolica, geotermica e idroelettrica (da piccole centrali) e da biomassa. Per maggiori informazioni circa le opportunità, la normativa e le tariffe incentivate nel settore delle energie rinnovabili, consultate la Nota di mercato delle energie rinnovabili sul sito dell'ufficio ICE di Skopje Agroalimentare Il settore agricolo e' tra i principali settori nell'economia macedone. Su 1.06 milioni di ettari di terreni agricoli, circa un terzo sono considerati terreni arabili. Lo stato possiede circa ettari di terreni agricoli, che a partire dall'anno 2007 sono in gran parte assegnati in concessione ad agricoltori privati. Attualmente vi sono circa ettari di terreni agricoli di proprieta' statale disponibili per la concessione. La procedura di concessione prevede la pubblicazione di un'asta pubblica alla quale possono partecipare societa' macedoni e straniere (tramite succursali registrate in Macedonia). Il periodo di concessione varia: 30 anni per ortaggi, frutteti e vigneti, 50 anni per oliveti, 15 anni per piante industriali e per pascoli, ecc. Le aste sulla concessione di terreni agricoli vengono pubblicate sul sito del Ministero dell'agricoltura ( Istituto nazionale per il Commercio Estero 18

19 Le condizioni climatiche sono particolarmente favorevoli per la coltivazione di ortaggi e primizie (pomodori, peperoni, cetrioli, patate, cipolle e meloni), frutteti (mele, prugne, ciliegie, pere, pesche), vigneti e colture industriali (tabacco, girasole, oppio), che prevalgono nella struttura delle esportazioni macedoni. La Macedonia e' particolarmente forte nella coltivazione delle primizie in serre (circa ettari) che vengono riscaldate con acqua geotermica. D'altra parte, il paese e' grande importatore di cereali (grano in primis), foraggio e carni. Il paese possiede un'ottima produzione di frutti di bosco e di funghi porcini, di cui l'italia è il primo acquirente; l'italia risulta anche tra i primi acquirenti della carne d'agnello proveniente dalla Macedonia. L'industria di trasformazione e' prevalentemente concentrata sulla conservazione di ortaggi che sono prevalentemente destinati all'export. Maggiori informazioni sui produttori si possono ottenere sul sito dell'associazione dell'industria conserviera ( Altri prodotti importanti sono il tabacco (coltivato su un'area di ettari e con una produzione di tonnellate) e il vino. Il settore vitivinicolo si caratterizza per la lunga tradizione e per l'ottima qualità; il 90% della produzione è esportata sui mercati europei. Sono coltivati circa 20 tipi di vitigni, con la prevalenza delle varietà autoctone, Vranec e Smederevka. Tra i rossi vi sono: Pinot Noir, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, mentre i bianchi includono: Chardonnay, Muscat Ottonel, Riesling, Semillion e Sauvignon Blanc. La produzione del vino è realizzata da oltre 80 cantine vinicole, con capacità installata di hl e produzione annua di 90 milioni di ettolitri. Recentemente, con l'obiettivo di stimolare gli investimenti nel settore, il governo ha lanciato il programma New 100 Wineries in Macedonia, che offre in concessione e/o vendita a costi competitivi terreni per costruzione di nuove cantine vinicole. Il regime di export del vino macedone nei paesi dell'ue e' regolato con un Annesso speciale all'accordo di Stabilizzazione ed Associazione e prevede una quota annua a regime preferenziale di hl, che viene pienamente utilizzata. Il regime di export dei prodotti alimentari macedoni e' completamente libero con i paesi CEFTA (Serbia, Montenegro, Bosnia e Kosovo), mentre in base agli accordi di libero scambio esiste un regime preferenziale nell'ambito delle quote concordate con la Turchia e l'ucraina. In base alla Legge sulla Produzione Biologica (G.U. n.146 dal 2009), che e' completamente conforme alle direttive europee (European Regulations 834/2007 e 889/2008), vi sono circa 230 produttori certificati che coltivano un'area di oltre ettari e ricevono sostegno finanziario da parte del governo. A partire dal dicembre 2009, le societa' registrate in Macedonia possono utilizzare i fondi del Programma Europeo IPARD che prevedono finanziamenti a fondo perduto al 50% per investimenti in: - centri di raccolta e distribuzione di frutta e verdura (investimento greenfield, PPP con il governo locale oppure joint venture con partner locale), mediante acquisto o concessione a lungo termine (99 anni) degli appositi terreni banditi dal Ministero dell'agricoltura; produzione primaria industria di trasformazione di prodotti alimentari. Il budget complessivo del Programma IPARD per la Macedonia per il periodo e' pari a 60.6 milioni di euro. Per maggiori informazioni contattare l'ufficio ICE oppure l'apposita Agenzia per il sostegno finanziario del settore agricolo e dello sviluppo rurale ( IV.OPPORTUNITÀ 19

20 Ambiente Le priorità del settore ambiente in Macedonia sono concentrate su due sub-settori: Gestione delle acque, sistemi di fornitura di acqua potabile e sistemi di trattamento di acque reflue Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani Le linee guida nel settore sono stabilite nelle varie strategie definite a livello nazionale che includono la Strategia Nazionale per la gestione dei rifiuti del , il Piano Nazionale per la gestione dei rifiuti , la Strategia per lo Sviluppo sostenibile e il Piano Strategico del Ministero dell'ambiente (tutti i documenti sono disponibili in lingua inglese e macedone sul sito web del ministero ( Di particolare importanza per gli operatori italiani interessati ai progetti nel settore dell'ambiente in Macedonia e' la Strategia Nazionale degli investimenti nel settore ambiente in Macedonia (National Environmental Investment Strategy), che contiene informazioni sui progetti prioritari, il valore degli investimenti, le fonti di finanziamento e i piani operativi della loro realizzazione in un medio termine di 6 anni ( ). Secondo la Strategia, i progetti principali nel settore gestione delle acque riguardano: Gestione e trattamento delle acque reflue della città di Prilep; Gestione e trattamento delle acque reflue della città di Skopje, fase 1; Creazione di un sistema nazionale per la gestione di rifiuti medicinali e rifiuti contenenti prodotti nocivi (amianto, PCB, ecc); Investimenti in impianti trattamento acque reflue nelle città: Gevgelija, Berovo, Strumica, Veles e Stip. Gli investimenti in questo sub-settore per il periodo sono stimati intorno a circa 102 milioni di euro; i finanziamenti, oltre che dalle fonti governative, saranno concessi dall'unione Europea nell'ambito del Programma IPA, dalla KfW (Banca tedesca per lo Sviluppo) e dalla Banca Europea per gli Investimenti (EIB). Nell'ambito della gestione dei rifiuti, il Piano Nazionale per la gestione dei rifiuti prevede lo sviluppo di 8 discariche regionali per la gestione integrata di rifiuti solidi urbani e di rifiuti industriali, la chiusura delle discariche che non rispondono agli standard di sicurezza, l'identificazione e la bonifica dei siti industriali più contaminati, i cosiddetti hot spots (prioritari sono i siti industriali dell'industria chimica Ohis, della fonderia di piombo e zinco Zletovo, della fonderia di ferro-silicio Silmak e dell'acciaieria Makstil). Il budget previsto per il finanziamento di questi progetti e' stimato sui 205 milioni di euro, di cui 50 milioni di euro riguardano lo sviluppo delle discariche regionali, mentre 22 milioni di euro saranno utilizzati per finanziare la bonifica dei siti contaminati. Il 50% dei finanziamenti sarà concesso dal Governo macedone, mentre il 25% sarà concesso nell'ambito del Programma Europeo IPA. Tutte le informazioni sulle opportunita' d'affari e le gare bandite si possono trovare direttamente sul sito del Ministero dell'ambiente ( Istituto nazionale per il Commercio Estero 20

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