Professionisti. Teoria e Pratica. Previdenza. Mercati in Diretta

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1 Professionisti Aspre critiche alle modalità del nuovo esame per promotore nanziario L'arte di chiedere perchè Comunicare in maniera eciente Teoria e Pratica Guida all'investimento consapevole Comprendere gli indici azionari Il Forex: mercato alternativo Previdenza Il Bel Paese del diritto acquisito mai più perduto I fondi pensione ed il problema della scomparsa del premio per il rischio Anno I Numero 0 - Giugno 2009 Mercati in Diretta Report mensile sui mercati nanziari Focus sui fondamentali: Banca Popolare di Milano Analisi Tecnica e Quantitativa

2 MAGAZINE DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE FINANZIARIA Di ProfessioneFinanza e DenUP Anno I Numero 0 GIUGNO L'arte di chiedere perchè 3 Aspre critiche alle modalità del nuovo esame per promotore nanziario 5 Comunicare in maniera ecace 6 È tempo di dichiarazioni 7 Lo S&P/MIB ci saluta e arriva FTSE MIB 9 Il Forex: mercato alternativo 9 EDITORE Buro Paolo DIRETTORE RESPONSABILE Pelosi Francesco ISCRIZIONE AL TRIBUNALE: In fase di registrazione presso il tribunale della Spezia Comprendere gli indici azionari 10 La protezione dal caro vita: il BTPei e i suoi rendimenti 12 Guida all'investimento consapevole 12 Creazione di un'asset Allocation con DenUP 15 Il Bel Paese del diritto acquisito mai più perduto 16 I fondi pensione ed il problema della scomparsa del premio per il rischio 16 Finanziamento o acconto sulla liquidazione? Meglio la seconda 18 Il mattone italiano scricchiola, ma non crolla di fronte al terremoto subrime 19 Report mensile sui mercati nanziari 20 Scenario Macroeconomico 24 Focus sui fondamentali: Banca Popolare di Milano 26 Analisi Tecnica 30 Analisi Ciclica: FTSE/Mib 36

3 Editoriale Anno I Numero 0 2 / 38 MyAdvice Nasce in una delle fasi più incerte per la nanza mondiale MyAdvice, rivista online che vuole essere un appuntamento mensile gratuito no a ne anno per tutti coloro che non hanno nessuna voglia di cadere nelle prossime trappole nanziarie. E nelle trappole nanziarie sono caduti da sempre indistintamente economisti, investitori professionali, consulenti, promotori e investitori. Le trappole nanziarie, aihmè, non fanno distinzioni di cultura, di ricchezza, o di ruolo, ma solo di... rumore: più si ha un ruolo importante nel mondo della nanza più quando si cade nella trappola il tonfo della caduta è fragoroso, poiché coinvolge decine, centinaia, e spesso migliaia di persone. MyAdvice è dunque per tutti coloro che desiderano andare oltre e guardare al futuro con maggiore consapevolezza delle opportunità del mondo degli investimenti, ma senza trascurarne i rischi. Siamo convinti che non ci sia un solo approccio premiante alla gestione del patrimonio, che sia proprio oppure altrui. Occorre invece una visione d'insieme che possa aumentare notevolmente le probabilità di raggiungere gli obiettivi pressati: per evitare le trappole, analizzeremo perciò i mercati, tramite analisi tecnica, intermarket e fondamentale e analizzeremo i comportamenti umani, tramite articoli di comunicazione e gestione delle emozioni. Valuteremo inoltre con grande interesse tutte le richieste di approfondimento di tematiche che vorrete segnalarci. Inne, i lettori che vorranno approfondire i contenuti della rivista, anche tramite percorsi formativi specici e utilizzando strumenti professionali per la gestione degli investimenti, potranno accedere ai siti e Buona lettura

4 Professione e Professionisti Anno I Numero 0 3 / 38 COMUNICAZIONE L'arte di chiedere perchè di Angelo Palazzolo infantile ed adolescenziale del proprio paziente: una fonte enorme di informazioni utili! Una volta individuate le ragioni implicite e/o latenti che sottostanno al comportamento del cliente e ne guidano le scelte è facile risalire al livello di bisogno nel quale si situa il nostro cliente e quindi orirgli/confezionargli esattamente ciò che gli serve. Paul Lazarsfeld nel 1934 pubblicò un libro dal titolo The Art of Asking Why con il quale istruì migliaia di ricercatori su come condurre un'intervista. Tredici anni dopo un signore di nome Frank Bettger scrisse un libro che sarà letto da milioni di persone How I Raised Myself from Failure to Success in Selling tradotto molti anni dopo dalla Longanesi con il titolo Come si diventa un venditore meraviglioso. Lazarsfeld e Bettger (scommetterei che questa è la prima volta che i due nomi si trovano accostati!) hanno poco in comune: il primo è uno studioso austro-americano di indiscussa fama mondiale, padre di un'intera tradizione di ricerca metodologica e sociale; il secondo è un venditore di automobili, o meglio, un ottimo venditore di automobili, che si improvvisa scrittore e si rivela pure un discreto scrittore. Il l-rouge che lega i due personaggi è una parola di tre lettere: WHY. Una parola che Bettger non a caso denisce magica. Non è facile comprendere il perché delle nostre azioni; anche quando ci sembra di avere aerrato le motivazioni principali del nostro agire rimane comunque dicile comunicarlo agli altri e ancora più dicile è convincere gli altri a comunicarci i loro perché. Per un consulente nanziario riuscire ad accedere al mondo motivazionale del proprio cliente è come per uno psicoanalista poter accedere al periodo Come faceva notare Bettger, il cliente non è sempre consapevole dei propri bisogni (così come il paziente dello psicoterapeuta, nella stragrande maggioranza dei casi, non sa da cosa è provocato il suo malessere), è grazie ad un'opera maieutica del consulente (o dello psicoterapeuta, a seconda dei casi) che i bisogni vengono in supercie. Credenze, valori e atteggiamenti, inuenzando e dirigendo il processo decisionale, determinano la direzione del nostro agire. Sarebbe quindi auspicabile conoscere a fondo questi oggetti cognitivi che fungono da motore propulsore al comportamento. In tale impresa si cimentano da anni psicologi e sociologi, sono stati costruiti innumerevoli strumenti di rilevazione (scala Likert, termometro dei sentimenti, dierenziale semantico, etc.), si è capito inne che si ha a che fare con oggetti sfuggenti, dai contorni indeniti e mutevoli; il termine rilevazione è di per sé fuorviante (almeno nella misura in cui si sovrappone al concetto di misurazione), fa riferimento a qualcosa di oggettivo e stabile mentre credenze, valori e atteggiamenti sono in continuo divenire, in continua costruzione. Tuttavia capire le motivazioni profonde che muovono il cliente è la chiave di volta del successo. Bettger vendette migliaia di automobili spogliandosi delle vesti di venditore ed indossando quelle di psicologo. Il suo metodo era tanto semplice quanto ecace: si rese conto che le prime motivazioni date dal cliente per spiegare una propria scelta (di solito la scelta di NON comprare un'automobile) erano il più delle volte una semplice risposta automatica vuota di signicato. Allora cominciò a giocare al gioco del perché con i clienti, portandoli ad una consapevolezza sempre maggiore dello stato eettivo delle proprie motivazioni. Li guidava in un viaggio euristico che si concludeva nella dimensione delle ragioni reali che sottostavano alle loro scelte: il

5 Professione e Professionisti Anno I Numero 0 4 / 38 reale (e, in prima battuta, nascosto) problema del cliente può risiedere in un'atavica paura di rischiare, in una generica paura del cambiamento, in un problema di comunicazione con la moglie, in un pregiudizio verso chi si occupa di nanza, in una esperienza passata negativa che si ritiene uguale a quella attuale. Una volta individuate queste ragioni ci si può nalmente lavorare sopra, dando spazio alle capacità di problem solving del venditore, dell'assicuratore o del consulente nanziario ed entrando nella fase successiva del processo di contrattazione o negoziazione. Riconosciuto il merito all'intuizione bettgeriana, tenuto conto del monito lazarsfeldiano secondo cui (per quanti accorgimenti scientici si possano adottare) porre le domande rimane sostanzialmente un'arte, preso atto dei contributi delle discipline psico-sociologiche che hanno messo in luce e concettualizzato gli impedimenti ad una comunicazione sincera tra soggetto e mondo esterno (e.g. la scoperta dei meccanismi di difesa, il bisogno di accettazione o desiderabilità sociale, la ricerca della coerenza interna o coerenza cognitiva, etc.) è opportuno anche annoverare gli originali contributi della Programmazione NeuroLinguistica che si sviluppano su due dimensioni. La prima dimensione la chiamerei di sintassi. Mutuando dalla grammatica trasformazionale di Noam Chomsky i concetti di struttura profonda e struttura superciale, la PNL crea una tipologia di errori di comunicazione/relazione: nominalizzazione (sostantivare un predicato) mancanza di indici riferenziali (non specicare il soggetto particolare a cui ci si riferisce generalizzando il contenuto espresso dalla proposizione) verbi non specicati (non corredati in modo esaustivo dai relativi sintagmi nominali che ne specichino le relazioni semantiche con le altre parti del discorso) uso inconsapevole di presupposti (ipotesi di base che devono essere necessariamente vere perché altre aermazioni abbiano senso) utilizzo di operatori modali tutti, nessuno, sempre, mai (una dicoltà circoscritta ad un determinato contesto viene trasformata in un problema universale irrisolvibile) malformazioni semantiche: una cattiva interpretazione di causa-eetto (si imputa all'evento X la causa Y senza che ci sia un nesso oggettivo di causalità tra i due fattori; spesso si pensa erroneamente che un proprio sentimento sia provocato direttamente da un comportamento altrui o viceversa) una pretesa lettura del pensiero (si suppone di sapere cosa l'altro provi, che intenzioni o che sentimenti abbia) una performativa perduta (utilizzo di frasi fatte: non bisogna, si dovrebbe, sarebbe giusto che, etc. Ma formulate da e valide per chi? Quando? In che occasione? Manca l'indicazione del soggetto che esprime la frase e del contesto in cui è espressa.) La seconda dimensione la chiamerei di relazione. Si pone l'accento sull'importanza di stabilire un rapporto empatico con il cliente, senza la sua approvazione non c'è modo di entrare nel suo Mondo Vitale e di conseguenza risulterebbe vano ogni tentativo di esplicitare le sue più profonde convinzioni, i suoi più sinceri sentimenti e inne i perché lo spingono a prendere una certa decisione anziché un'altra. Se si ha a che fare con persone che si conoscono da molto tempo si può fare adamento sul grado di ducia e la reputazione che si sono costruite durante anni; tuttavia, soprattutto in contesti professionali, ci si trova spesso a dover creare un rapporto dal nulla ed in pochi istanti, in questi casi la PNL ha sviluppato un sistema capace di creare un instant rapport. Il principio base che sottostà al modello di interazione inventato dai piennellisti è semplice ed intuitivo: ci si da maggiormente di chi ci assomiglia. Detto in parole un po' più tecniche: ci si sente più rassicurati (e quindi si abbassano i meccanismi di difesa) da coloro che utilizzano lo stesso nostro Sistema Rappresentazionale per denire (e quindi conoscere/costruire) il mondo. La tecnica per raggiungere tale risultato è stata chiamata Mirroring (Rispecchiamento). Come si può intuire dalla denominazione, lo scopo di questa tecnica è di far sentire l'interlocutore di fronte ad uno specchio, come se stesse comunicando con un altro se stesso. Il rispecchiamento può utilizzare diversi canali:

6 Professione e Professionisti Anno I Numero 0 5 / 38 Non verbale (postura, gestualità, tono muscolare) Para-verbale (tono, timbro, ritmo e velocità della voce) Verbale (utilizzare il linguaggio più appropriato al sistema rappresentazionale dominante dell'interlocutore). È di fondamentale importanza che il nostro messaggio sia veicolato sotto forma di stimoli inconsci; il rispecchiamento si ridurrebbe ad un ridicolo scimmiottamento se il cliente notasse in noi un atteggiamento innaturale e forzato. Perché ciò non avvenga bisognerà imparare ad utilizzare la tecnica step by step in modo da assimilarla gradualmente. Una volta acquisita piena dimestichezza con il Mirroring la capacità di rapportarci con l'altro migliorerà, così come migliorerà la comprensione dell'altro, dei suoi bisogni, delle sue motivazioni, dei suoi perché. PROMOTORI FINANZIARI Aspre critiche alle modalità del nuovo esame per promotore nanziario di BURO PAOLO La prima sessione per l'accesso all'albo dei promotori nanziari è stata un vero disastro. I numeri parlano chiaro, una waterloo in versione moderna, su 1344 iscritti all'esame, 1142 si sono presentati eettivamente alla prova, e solo 35 sono riusciti nell'impresa di raggiungere il punteggio di 80/100. Le prove della prima sessione si sono svolte tra il 31 marzo e si sono protratte no al 6 maggio presso le undici sezioni regionali, le quali hanno sostituito le 21 commissioni regionali. La percentuale dei promossi alla prima sessione del nuovo esame è spaventosamente bassa, si aggira attorno 3% dei candidati, contro il 30% medio con la modalità vecchia. Risultati così disastrosi necessitano di maggiori ri- essioni sia da parte di chi ha organizzato l'esame sia da parte di chi sta preparando il suo futuro lavorativo. Domande troppo dicili o scarsa preparazione da parte degli aspiranti promotori nanziari? Probabilmente come tutte le novità, c'è bisogno di tempo, anché venga metabolizzato la nuova formula d'esame. Ma nel frattempo chi sta pensando, che la preparazione al nuovo esame sia solo una questione mnemonica, si sbaglia. Infatti non è una passeggiata, studiare a memoria quesiti con distrattori. A questo punto molti direbbero che sia meglio la vecchia prova. Ricordiamo per chi non lo sapesse, che il vecchio esame era costituito da una prova scritta e una orale e si superava l'esame con 18/30, oggi, invece, esiste un'unica prova, completamente informatizzata, con 60 quesiti a risposta multipla (una corretta e tre distruttori) e il punteggio minimo per superare l'esame (l'esito viene comunicato al termine della sessione d'esame) è di 80 su una votazione massima di 100. Inoltre ciascuna prova si compone di 28 domande teoriche da due punti, di 12 domande pratiche da due punti e di 20 domande da un punto. I test sono somministrati ai candidati tramite estrazione casuale da un database di quesiti e ogni prova possiede lo stesso livello di dicoltà per ciascun aspirante promotore nanziario. Molte sono le critiche giunte all'organismo, che ha sostituito la Consob nelle attività di gestione dell'albo dei promotori nanziari. Molti aspiranti lamentano il fatto che per superare l'esame ci voglia ormai una preparazione universitaria e si sa, che per svolgere l'attività di oerta fuori sede, non è prevista la laurea ma almeno il diploma. Ed inoltre i quesiti delle prove, sempre secondo gli aspiranti, sono troppo lontani dalla reale attività quotidiana. Chi pensava, che l'abolizione della prova orale, avrebbe facilitato l'accesso all'albo, si sbagliava di grosso! L'esame come è stato concepito e realizzato, presuppone una preparazione tecnica e culturale adeguata al cambiamento in atto negli ultimi anni nei mercati nanziari, nelle politiche distributive degli intermediari, e non da ultimo nella mentalità dei risparmiatori, più consapevoli dei loro diritti da fare valere sempre e in ogni occasione in cui vengano lesi. Una prova più impegnativa signica garantire un accesso selezionato all'albo, per garantire il consumatore nale, cioè gli investitori, i quali, mai come oggi, hanno bisogno di un interlocutore tecnicamente preparato ma che possieda anche principi morali (non si

7 Professione e Professionisti Anno I Numero 0 6 / 38 studiano ma si possiedono), che vadano al di là dei budget aziendali, troppo spesso messi come priorità nelle realtà nanziarie e assicurative. Ma L'Organismo dopo le critiche piovute un po' ovunque, è corsa ai ripari, fornendo agli aspiranti promotori nanziari nuovi strumenti per la preparazione. La formula d'esame rimarrà sempre la stessa, non verranno eliminate alcune domande, ritenute poco vicine alla pratica quotidiana dei promotori nanziari, ne tantomeno verrà abbassata la soglia della promozione. Ma che cosa ha fatto l'organismo per aiutare gli aspiranti promotori nanziari? In primis sul portale è possibile trovare la tassonomia degli argomenti con l'indicazione delle materie, dei contenuti E dei sub contenuti. Inoltre sono presenti i testi normativi di riferimento e il simulatore della prova, che riproduce le stesse modalità di presentazione e di svolgimenti della prova uciale. Alla ne di ogni esercitazione l'aspirante promotore nanziario potrà visualizzare il punteggio ottenuto con l'indicazione della sezione che richiede un maggior approfondimento. Ma la seconda sessione è ormai vicina con una stima di 1200 candidati! si inizia il 9 giugno a Bari, Firenze, e Milano per concludersi il 9 luglio a Roma, Palermo e Venezia. Speriamo bene! Luogo Iscritti Promossi Promossi(%) Ancona ,44 Bari ,08 Bologna ,29 Bolzano ,55 Cagliari ,00 Firenze ,43 Milano ,24 Napoli ,42 Palermo ,34 Roma ,11 Torino ,39 Venezia ,76 Tolale ,06 COMUNICAZIONE Comunicare in maniera ecace nell'ottica del consulente nanziario 1 parte di Pinto Gianmarco Cosa signica davvero comunicare in maniera ecace? Alcuni indizi possiamo reperirli nell'etimologia della parola comunicare. La comunicazione (dal lat. cum = con, e munire = legare, costruire) viene intesa generalmente soprattutto come un processo di trasmissione di informazioni. In Italiano, comunicazione ha il signicato semantico di far conoscere, render noto. In realtà comunicare signica molto di più. Il linguaggio che noi adoperiamo quotidianamente, ogni nostra espressione, non è solo la semplice risultante dei signicati delle parole, generalmente denito Contenuto, ma è portatrice di altre componenti ben più importanti. Ogni professionista del settore sa benissimo che le informazioni che vengono fornite ai clienti hanno sì una funzione importante nell'ottica della chiarezza e della esaustività del messaggio, ma dicilmente fanno la dierenza nel processo di vendita di un prodotto. Per ragionare in termini maggiormente pratici ed utili bisogna prima di tutto ampliare e modicare la nostra denizione di comunicazione; comunicare signica in realtà trasmettere dei messaggi anchè si possa generare una reazione desiderata dall'emittente nei confronti dell' interlocutore. Questa tipologia di denizione si avvicina molto di più alla realtà dei fatti e ci permette di parlare in maniera oggettiva mettendo in evidenza quelli che sono i principali fattori comunicativi. Prima di tutto dobbiamo essere consapevoli della reazione che vogliamo generare nel nostro interlocutore, ovvero del nostro obiettivo. Quante volte si comunica esclusivamente per un bisogno edonistico, condendo la comunicazione con elementi che in realtà non sono focalizzati allo scopo che si vuole raggiungere. Elementi che alla ne hanno l'unica funzione di soddisfare le esigenze esibizionistiche, narcisistiche di chi in quel momento sta

8 Professione e Professionisti Anno I Numero 0 7 / 38 comunicando. Immaginate un promotore nanziario che condisce il suo eloquio di elementi nanziari di cui l'interlocutore è assolutamente ignaro... che scopo hanno quelle informazioni? Ne siamo davvero consapevoli in un ottica di utilità. Essere consapevoli dell'obiettivo che si vuole raggiungere, nonostante sia un primo passaggio fondamentale e importantissimo, non basta. Bisogna chiedersi sempre: chi abbiamo di fronte? Infatti il messaggio deve essere compreso da chi sta ascoltando e questo dipende dalla scala dei valori, le credenze, la mappa del mondo del nostro interlocutore, elementi che la maggior parte delle volte ci sono oscuri, o che consideriamo non importanti. Comunicare senza accertarsi che il messaggio che abbiamo inviato sia stato compreso equivale a non comunicare aatto, anzi, è molto più dannoso. Ma cosa comportano queste consapevolezza? Fondamentalmente ai due assiomi fondamentali della comunicazione (Watzlavich). Il primo principio della comunicazione aerma che TUTTO il comportamento è comunicazione. Quello che diciamo, come lo diciamo, quello che non diciamo, come ci vestiamo, i nostri gesti ecc. tutto trasmette un messaggio che le persone che ci circondano colgono e interpretano. Il problema fondamentale e che le persone interpretano il nostro comportamento sulla base dei loro schemi di ragionamento. Ciò ci conduce al secondo principio della comunicazione: è impossibile non comunicare, cioè la comunicazione avviene anche quando è inconscia ed inconsapevole. Ciò signica che di fronte a qualsiasi comportamento la componente comunicazionale di quel gesto non ci appartiene più. Immaginate di arrivare in ritardo ad un appuntamento con un cliente, quel gesto per un cliente può signicare che in realtà ve ne importi poco dell'appuntamento. Un altro cliente potrebbe pensare che siete una persona molto impegnata e quindi probabilmente molto brava nel vostro lavoro. L'una o l'altra interpretazione metteranno le persone in una diversa predisposizione psicologica nei vostri confronti che noi riusciremo, se siamo attenti e possediamo buone doti deduttive, sono nel modo in cui la persona si relazionerà nei nostri confrontiquando in realtà avevate solo bucato una ruota! Ciò ci porta al terzo assioma della comunicazione: il signicato della comunicazione sta nella risposta che si riceve. Se l'obiettivo di una comunicazione è generare una reazione, il risultato che otterremo nel nostro interlocutore sarà l'unico indicatore dell'ecacia della nostra comunicazione. Questo signica che non ha nessuna importanza quello che noi crediamo di aver comunicato. Esiste un solo signicato nella nostra comunicazione, ed è quello che il nostro interlocutore ha ricevuto. In pratica una volta emesso un messaggio non siamo più noi i padroni del suo eetto comunicativo. Sulla base di questi elementi come possiamo comunicare ecacemente? ADEMPIMENTI È tempo di dichiarazioni Le detrazioni di Rossella Galli Le varie leggi emanate a ne 2008 in materia - scale, il cosiddetto decreto anticrisi (DL 185/08), la legge Finanziaria 2009 (legge 203/08), e il decreto milleproroghe (DL 207/08), hanno sostanzialmente confermato per il 2009 le detrazioni inerenti gli interventi sulla casa, spese per asili nido e per

9 Professione e Professionisti Anno I Numero 0 8 / 38 abbonamenti al trasporto pubblico. Rimangono anche attive molte delle detrazioni introdotte da Finanziarie precedenti che hanno denitivamente integrato il relativo testo di legge (D.p.r. 917/86). Detrazione 36% su ristrutturazioni Le Finanziarie 2008 e 2009 hanno prorogato questo bonus scale no a tutto il Ricordiamo che si tratta di una detrazione scale sulle spese sostenute per la ristrutturazione della casa, con tetto massimo di euro per unita' immobiliare. Le condizioni per usufruirne sono rimaste invariate rispetto a quelle valide per il 2007, e rimane valida la possibilita',reintrodotta dal 2008, di utilizzare il bonus anche in caso di acquisto di un edicio ristrutturato o in corso di ristrutturazione. Detrazione 55% su interventi per il risparmio energetico La Finanziaria 2008 ha prorogato a tutto il 2010 i beneci scali introdotti dalla Finanziaria 2007 per gli interventi di riqualicazione energetica degli edici. Si tratta di detrazioni scali del 55% inerenti vari tipi di interventi che consentano un risparmio energetico. Le detrazioni, applicabili in sede di dichiarazione dei redditi sull'irpef lorda dovuta, riguardano: 1. spese di riqualicazione energetica di edici esistenti sostenute entro il 31/12/2010, documentate, per interventi che consentano un risparmio energetico annuale sull'energia primaria per il riscaldamento di almeno il 20% rispetto ai valori di legge. 2. spese per strutture opache verticali (pareti), orizzontali (tetti e pavimenti) e nestre comprensive di inssi sostenute entro il 31/12/2010, documentate, relative ad interventi su edici esistenti, parti di edici esistenti o unita' immobiliari, consistenti nella coibentazione (isolamento termico). 3. spese per istallazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici ed industriali. 4. spese per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione. Detrazione rette asili nido - Sono detraibili le spese sostenute nel corso del 2008 dai genitori, documentate, per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido (sia comunali che privati) di bambini di eta' compresa tra i tre mesi e i tre anni. Detrazione abbonamento trasporto pubblico - Sono detraibili le spese sostenute per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. La detrazione spetta anche se la spesa e' stata sostenuta dai familiari a carico. Detrazione interessi mutui - È applicabile nei casi in cui venga acquistato un immobile che entro un anno venga adibito ad abitazione principale. L 'acquisto deve avvenire nei 12 mesi antecedenti o successivi alla data di stipula del contratto di mutuo. Per gli immobili locati, invece, deve risultare noticato l'atto di sfratto entro tre mesi dall'acquisto (stante la condizione ulteriore che l'immobile sia adibito ad abitazione principale entro un anno dal rilascio). La detrazione si applica in sede di dichiarazione dei redditi per una quota del 19% degli interessi ed oneri. Dal 2008 (quindi dalle dichiarazioni presentate nel 2009) il nuovo tetto massimo di interessi e oneri su cui calcolare la detrazione e' di euro, per un massimo detraibile di 760 euro annui (19% di 4.000). Detrazioni atto - Agli inquilini di qualsiasi tipo di contratto di atto stipulato o rinnovato per la casa adibita ad abitazione principale ai sensi della legge 431/98 spettano queste detrazioni: euro 300, se il reddito complessivo non supera euro ,71; euro 150, se il reddito complessivo supera euro ,71 ma non euro ,41. Detrazioni per i giovani inquilini - Ai giovani di eta' compresa tra i 20 ed i 30 anni che stipulano un contratto di locazione ai sensi della legge 431/98 per una casa da adibire ad abitazione principale diversa da quella dei genitori o di coloro a cui sono adati, spetta una detrazione per i primi tre anni di locazione di euro 991,65 se il reddito complessivo non supera lire euro ,71. Detrazione per i contratti di atto di case adibite ad abitazione principale da parte di lavoratori dipendenti che abbiano trasferito o trasferiscono la propria residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitro nei tre anni antecedenti quello di richiesta della detrazione, a condizione

10 Teoria e Pratica Anno I Numero 0 9 / 38 che l'abitazione sia situata nel nuovo comune di residenza, a non meno di 100 chilometri di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione. A questi spetta una detrazione per i primi tre anni di: euro 991,65 se il reddito complessivo non supera lire euro ,71; euro 495,80 se il reddito complessivo supera euro ,71 ma non euro ,4 Detrazione per studenti fuori sede - E' riconosciuta agli studenti che frequentano universita' in un comune diverso da quello di residenza (distante da quest'ultimo almeno 100 km e comunque in una provincia diversa) relativamente ai canoni di locazione di abitazioni poste nel comune ove ha sede l'universita' stessa, derivanti da contratti di atto stipulati ai sensi della legge 431/98 oppure da contratti di ospitalita' o dagli atti di assegnazione in godimento o locazione stipulati con enti per il diritto allo studio, universita', collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza ne di lucro e cooperative. INDICI Lo S&P/MIB ci saluta e arriva FTSE MIB di Vincenzo Polimeno Ci siamo!!! Da Lunedi 1 Giugno l'indice S&PMIB saluta e se ne va, al suo posto il gemello FTSE MIB. Dopo la fusione/acquisizione di Borsa Italiana da parte del London Stock Exchange, era consequenziale anche questo passaggio. FTSE è l'acronimo di Financial Times Stock Exchange in quanto questi indici vengono calcolati dal celebre giornale economico/nanziario inglese I nuovi indici FTSE Italia, studiati e calcolati per rappresentare la performance delle azioni quotate sui mercati di Borsa Italiana, saranno diusi e quindi a disposizione di intermediari e investitori nazionali e internazionali dal 1 giugno Gli indici FTSE Italia sono stati realizzati utilizzando gli standard di FTSE riconosciuti a livello mondiale e utilizzati dagli investitori internazionali, in grado di orire una rappresentazione strutturata e integrata dei settori di mercato grazie alla classi- cazione internazionale ICB (Industry Classication Benchmark). Le principali caratteristiche metodologiche sono un ltro per la liquidità, un livello minimo di ottante e l'inclusione di una sola tipologia di azione per società. Viene inoltre applicata una regola legata alla nazionalità per cui le azioni estere non possono essere inserite negli indici, ad eccezione del FTSE MIB e del FTSE Italia All-Share.La metodologia di calcolo dell'indice FTSE MIB rimarrà la stessa dell'indice S&P/MIB e a partire dal 1 giugno 2009 Borsa Italiana non calcolerà più gli indici Mibtel, Midex, Mex, Mib Settoriale, Mib R, All Stars. Sempre a partire dal 1 giugno 2009 futures e opzioni su indice scambiati sul mercato IDEM di Borsa Italiana - London Stock Exchange Group - adotteranno il FTSE MIB come sottostante. FOREX Il Forex: mercato alternativo di Luca Foglia - TIFOREX Ma siamo propri sicuri che i mercati azionari e obbligazionari costituiscono gli unici punti di riferimento per chi vuole investire il proprio denaro? Oppure esistono alternative più valide e più lucrose rispetto ai classici mercati azionari ed obbligazionari? Noi investitori cerchiamo sempre lontano quello che invece è proprio vicino a noi. Un mercato ideale, diciamolo in altri termini eciente, ma attualmente nessun mercato nanziario rispetta la condizione di ecienza, tranne il mercato

11 Teoria e Pratica Anno I Numero 0 10 / 38 rappresentato dalle valute. Sicuramente la crisi - nanziaria mondiale, quella economica e gli scandali di default di aziende e Stati hanno minato la ducia degli investitori, che in questo momento sono alla ricerca della perduta ducia e di sicurezza dal sistema nanziario mondiale. Ogni giorno sentiamo dai telegiornali frasi del tipo: l'euro si è apprezzato sul dollaro, lo Yen si è indebolito; ma che cosa vogliono dire? Dove si scambiano queste valute? Come si investe? Ma soprattutto quali sono i vantaggi ad operare sul mercato delle valute? Il Forex, il più grande, il più liquido, il più sicuro, il più prottevole e senza dubbio il più aascinante di tutti i mercati nanziari del mondo. Il mercato Forex ha un giro di aari maggiore di 30 volte il volume dei titoli azionari quotati sulla borsa americana. Ma sebbene il Forex sia il mercato ideale su cui investire, molte volte si hanno su di esso idee e concetti poco chiari. In questo articolo e nei successivi cercheremo di spiegare quali siano le caratteristiche principali di tale mercato, evidenziando le reali opportunità per investire sulle valute, rispetto ad altri mercati, che troppo spesso sono oggetto di speculazione selvaggia. Il mercato delle valute ha un'importanza notevole se non vitale per l'economia e la nanza globale mondiale. Il mercato Forex nasce per permettere transazioni di natura economica o commerciale tra due soggetti di nazionalità dierente. Ogni transazione di origine economica o commerciale tra due operatori di diversa nazionalità deve avvenire attraverso la compravendita di valuta. Infatti per esempio se un'azienda inglese volesse acquistare una determinata fornitura da una società giapponese, dovrà vendere sterline e acquistare yen per entrare in possesso della fornitura richiesta. Similmente un investitore italiano che vuole acquistare titoli di Stato americani, dovrà vendere Euro e acquistare i dollari per avere i Titoli di Stato americani. Giornalmente, 24 ore al giorno (tranne i ne settimana) sul mercato del Forex si scambiano miliardi di valute. Questo signica che il Forex non ha orari ed è sempre aperto. Negli ultimi 20 anni le transazioni economiche hanno assunto un ruolo marginale rispetto a quello prettamente nanziario. Infatti la maggior parte delle transazioni sul Forex vengono eettuate per ottenere un guadagno. Il termine Forex deriva dall'inglese FOReing Exchange ed è il mercato internazionale in cui vengono trattate giornalmente le diverse valute. Il Forex può essere considerato il più grande mercato del pianeta in termini di valore delle transazioni, infatti sul mercato Forex vengono eettuate giornalmente più di 2 mila miliardi di transazioni. Il mercato Forex viene denito O.T.C (Over The Counter), ossia non presenta una collocazione sica ben precisa, e le transazioni avvengono in maniera telematica. Chi investe nel Forex non compra titoli o derivati ma acquista e vende coppie di valute, come Eur/Usd, Usd/Chf, Usd/Cad. Ma il mercato delle valute non è diverso dagli altri mercati nanziari, nel senso che lo scopo di ogni operatore è sempre lo stesso ossia l'obiettivo di chi investe nel Forex è quello di comprare ad un prezzo basso per poi rivendere ad un prezzo più alto. INDICI Comprendere gli indici azionari di Cole Kendal Migliaia di azioni vengono scambiate ogni giorno sui vari mercati azionari in tutto il mondo. Esistono poi un certo numero di indici azionari che seguono i movimenti del mercato azionario. Gli indici più semplici (per esempio il Dow Jones Industrial Average (DJIA) negli Stati Uniti) sono indici pesati sul prezzo. Per calcolare il valore dell'indice si somma il prezzo dei 30 titoli che lo compongono. Ma nel corso del tempo, le azioni dell'indice cambiano e alcune delle società hanno eettuato degli split alle loro azioni; per correggere questi cambiamenti si applica un divisore quindi la somma dei prezzi delle azioni nel DJIA viene diviso per circa 0,123. Questo signica che un cambiamento di 1 dollaro nel prezzo di un'azione dell'indice si trasforma circa in un 1/.123 o 8.1

12 Teoria e Pratica Anno I Numero 0 11 / 38 punti nell'indice. Un problema che si pone con gli indici ponderati per il prezzo è che l'inuenza di un'azienda all'interno dell'indice dipende dal prezzo per azione e non dal valore dell'azienda stessa. Nel Dow Jones Industrial Average, Merck, con un prezzo per azione (nel momento in cui scrivo) di circa 35 dollari ha un peso maggiore nell'indice di General Electric che scambia attorno ai 30 dollari, nonostante la maggiore capitalizzazione di GE (GE ha molto più ottante; il valore totale delle azioni GE è attorno ai 300 miliardi di dollari rispetto ai soli 75 miliardi di Merck). C'è una seconda classe di indici chiamati ponderati per il valore che assegnano un valore nell'indice proporzionale alla grandezza dell'azienda. Lo Standard & Poors 500 è un indice di questo tipo; recentemente (dicembre 2007) Exxon, la più grande azienda dell'indice aveva un peso di circa il 4%, General Electric aveva un peso di circa il 3% e Microsoft circa il 2,5%; le altre 497 aziende, tutte insieme, hanno un peso di solo il 91% dell'indice. Alcuni investitori trovano utile possedere gli indici. Gli investitori che vogliono diversicare il portafoglio possono comprare tutte le aziende presenti nell'indice; questo consente loro di ridurre il rischio del loro portafoglio (la variabilità di un gruppo di azioni tende a essere più piccola rispetto alla variabilità di una singola azione). Usando i fondi indice gli investitori possono investire in tutto il mercato azionario statunitense (per esempio il Wilshire 5000 index che include la maggior parte dei titoli statunitensi) o su un settore specico (per esempio sullo i Shares S&P North American Technology Sector Index Fund che segue le aziende statunitensi che operano nel settore tecnologico.). Gli investitori istituzionali possono usare i fondi indice per hedgare i loro portafogli; i fondi hedge, spesso, usano questi fondi per ridurre la correlazione tra il rendimento dei loro fondi e altri indici. Gli investitori possono acquistare questi indici in modi diversi. Si può tentare di acquistare tutte le azioni, ma, a meno di essere un grande investitore, è molto costoso acquisire dierenti quantità di 500 aziende diverse. Più realisticamente, è meglio acquistare un ETF. Anche un fondo comune che segue lo S&P 500 potrebbe non acquistare tutte le aziende dell'indice, dato che seguire l'indice possedendo piccole quantità delle società più piccole porta solo un minimo miglioramento. La distinzione importante tra un fondo comune e un ETF per un investitore è che i fondi comuni hanno solo un prezzo al giorno, ssato poco dopo la ne della giornata di contrattazioni, mentre gli ETF sono scambiati tutto il giorno. Un investitore che compra un fondo acquisisce l'azione a un prezzo e può venderlo solo in una data successiva al prezzo ssato alla ne del giorno. Questi fondi sono adatti a un investitore di medio lungo termine e non ai trader che vogliono comprare e vendere in momenti diversi della giornata. La base per valutare questo tipo di fondi è osservare come vanno i loro rendimenti rispetto all'indice, comportamento che tende migliorare in funzione della grandezza del fondo (fondi più grandi, minori costi ssi di gestione, migliori rendimenti rispetto all'indice). Un ETF (exchange traded fund) è un portafoglio di azioni che è progettato per seguire un indice che è scambiato su una borsa. Quindi si può comprare un ETF alle e venderlo alle 2 del pomeriggio se si vuole. Per molti piccoli investitori è più conveniente tenere in portafoglio i fondi comuni (per esempio fondi che consentiranno di fare piccoli versamenti ogni mese) ma alcuni investitori ritengono che la essibilità degli ETF sia un fattore più importante. Ci sono anche futures che vengono scambiati sullo S&P 500. Come qualsiasi future, questi contratti sono scambiati sulla borse dei future (a Chicago sul CME) e non in borsa. Questi contratti future equivalgono a operare su un portafoglio di azioni per consegna a una data futura. In altre parole, in qualsiasi mese, si può decidere di acquistare o vendere l'indice nel mese successivo o dopo qualche mese. C'è una relazione abbastanza stretta tra il prezzo del future e l'indice (il prezzo del future è uguale al prezzo dell'indice (1 + il tasso di interesse appropriato). I future richiedono investimenti iniziali molto più piccoli rispetto alle azioni e vengono scambiati dopo che le azioni hanno chiuso le contrattazioni (i future sull'indice S&P sono scambiati in maniera continuativa dalla notte della domenica no a venerdì pomeriggio). Quindi si può seguire il mercato anche quando le borse sono chiuse guardando il prezzo dei mercati dei future sebbene la relazione tra la liquidità alla ne della giornata e il prezzo dei future debba essere ben esaminata.

13 Teoria e Pratica Anno I Numero 0 12 / 38 STRUMENTI E PRODOTTI La protezione dal caro vita: il BTPei e i suoi rendimenti di Polimeno Vincenzo Lo strumento principale per investire e difendere il proprio capitale dalle conseguenze del caro -vita è il Btp indicizzato all'inazione europea, il cosiddetto Btpei. Si tratta di un titolo di Stato caratterizzato dal fatto che sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate semestralmente sono rivalutati sulla base dell'inazione dell'area euro, misurata dall'indice armonizzato dei prezzi al Consumo con esclusione del tabacco. Il Btpei garantisce sempre la restituzione del valore nominale sottoscritto: anche nel caso in cui si verichi, nel periodo di vita del titolo, una riduzione dei prezzi, la cifra rimborsata a scadenza non sarà mai inferiore al valore nominale (100). Si può scegliere tra diversi Btpei che orono rendimenti crescenti in funzione della durata residua e quindi della scadenza. Il Btpei , per esempio, garantisce al prezzo corrente un rendimento dello 0,10% al netto dell'inazione europea stimata allo 0,60% su base annua. Il Btpei un rendimento dello 0,7% sempre al netto dei prezzi al consumo, il Btpei l'1,11% netto reale, mentre il Btpei il 2,05%. I rendimenti sono inferiori a quelli dei Btp di pari durata: il Btp ore il l'1,49% al netto dell'inazione attesa mentre il Btp paga il 2,03% sempre al netto. È tuttavia suciente che l'in- azione europea salga dallo 0,6% annuo atteso all'1,40% per fare sì che i Btpei triennali diventino più redditizi dei Btp di pari durata, ovvero che l'inazione raggiunga l'1,60% annuo per far si che il Btpei scadenza 2012 renda di più dell'omologo Btp. Quindi per chi desidera proteggersi dal possibile rialzo dei prezzi al consumo il Btpei è un valido strumento. Anche se non mancano i punti critici a cominciare dal fatto che si tratta di un prodotto ancorato all'inazione europea spesso inferiore a quella italiana (negli ultimi 12 anni lo è stata in media dello 0,17% all'anno); inoltre la quotazione sul mercato del titolo essendo a cedola ssa, risente negativamente dell'eventuale rialzo dei tassi di interesse esattamente come un Btp classico. Proprio quest'ultimo punto deve far riettere: a meno che si decida di mantenerlo no alla scadenza, un Btpei che scade tra 5 o 10 anni, se da un lato protegge dall'inazione, dall'altro espone il capitale investito alle conseguenze del saliscendi del costo del denaro. L'alternativa è adarsi ai Cct, che sono consigliabili soprattutto quando il quadro economico appare molto incerto. In questi casi il Cct risulta infatti assai più 'liquido' dei Bot (e quindi più facilmente rivendibile sul mercato) e paga un rendimento interessante, pari a quello Bot a 180 giorni con una maggiorazione. ASSET ALLOCATION Guida all'investimento consapevole 1' Parte di Andrea Modena Se si considera quello che è successo ai mercati di tutto il mondo negli ultimi otto mesi, e le conseguenze disastrose che ne sono derivate, non viene certo in mente di usare termini come felicità o contentezza per parlare dei mercati nanziari! Associarli addirittura al lieto ne di una favola può sembrare una presa in giro, o, peggio, uno di quegli articoli - reclame di qualche prodotto nanziario rivoluzionario ed innovativo in grado di soddisfare qualunque esigenza di investimento. Non è né l'uno né l'altro, e chiediamo scusa al lettore se il titolo è parso un po' provocatorio. Volevamo, però, attirare l'attenzione su un argomento estremamente delicato, complesso e nello stesso tempo assoluta-

14 Teoria e Pratica Anno I Numero 0 13 / 38 mente fondamentale per la vita di ciascuno di noi: la gestione del proprio risparmio. A tal riguardo abbiamo due profonde convinzioni, sulle quali basiamo il nostro lavoro e che vorremo condividere con i lettori. 1. E' dicile fare previsioni, specialmente sul futuro. Lo diceva Niels Bohr, premio Nobel per la sica nel 1922, citando un proverbio della sua terra (Danimarca) che noi condividiamo. L'economia è infatti una scienza con limitate capacità previsionali, soprattutto quando deve arontare le dinamiche nanziarie. Queste ultime sono per loro natura determinate da decisioni umane e pertanto risultano pervase da forti caratteristiche di irrazionalità. Come nella sica, però, anche in economia possiamo capire e descrivere ciò che non siamo in grado di prevedere con assoluta certezza. 2. E' possibile diventare nanziariamente felici, cioè imparare a fare scelte di investimento consapevoli, adeguate alle proprie esigenze e che, per questo, consentano di vivere con serenità anche i periodi più turbolenti dei mercati nanziari. L'obiettivo di questo articolo e di quelli che lo seguiranno è di intraprendere un viaggio verso la felicità nanziaria, partendo dalla conoscenza di se stessi e delle proprie caratteristiche di investitore per arrivare insieme alla denizione e gestione del proprio portafoglio ottimale. Facciamo tesoro dei punti 1. e 2. ed identichiamo alcune regole base che devono essere sempre scrupolosamente seguite. Il rischio e il rendimento. Se si vuole ottenere un rendimento superiore al cosiddetto tasso privo di rischio (BOT) si incorre inevitabilmente in un rischio maggiore. Più elevato è il rendimento atteso più si vedrà oscillare il valore del proprio capitale, e non sempre si è in grado di sopportare tali variazioni. Si usa spesso l'espressione fuorviante giocare in borsa. La borsa non è aatto un gioco, ma uno tra i diversi modi di impiego del denaro. Non bisogna dunque considerare l'investimento nanziario come un modo per diventare milionari in breve tempo (lo so, ci piacerebbe in fondo..e questo forse è il problema), al pari di una lotteria o di una scommessa, ma come un processo strutturato e gestibile. Quanto voglio guadagnare? Il rendimento deve essere un obiettivo determinato chiaramente prima dell'investimento vero e proprio. Se si fatica a quanticarlo si può considerare il tasso di inazione come parametro fondamentale per raggiungere l'obiettivo primario: quello di mantenere il potere d'acquisto dei propri risparmi nel tempo. Ovviamente, l'in- azione dichiarata da fonti uciali va in qualche modo adattata all'inazione realmente vissuta da ognuno di noi, in base ai propri modelli di consumo. Nulla poi ci vieta di ricercare eventualmente un rendimento superiore all'inazione, facendo grande attenzione ai rischi connessi ad ogni scelta. Quanto tempo ho? A priori bisogna decidere anche in quanto tempo si vuole ottenere il rendimento - obiettivo. Guadagnare molto in poco tempo è estremamente dicile, per non dire impossibile per via del principio 1. E' necessario dunque denire l'orizzonte temporale delle proprie scelte. Quanto sono disposto a rischiare? E' assolutamente indispensabile capire quali oscillazioni si è disposti ad accettare sul proprio capitale durante il percorso, per ottenere il proprio obiettivo di investimento. Se non si è in grado di arontare il rischio connesso ad un dato livello di rendimento allora quest'ultimo deve essere rivisto al ribasso. Rendimento atteso, orizzonte temporale e rischio consentono di denire i conni della propria felicità nanziaria. Nelle prossime puntate vedremo come costruire, all'interno di questi, il portafoglio migliore per le nostre esigenze. Il tutto è maggiore della somma delle parti Aristotele Metasica

15 Teoria e Pratica Anno I Numero 0 14 / 38 Esistono grandi uomini che fanno sentire piccoli tutti gli altri. Ma il vero grande uomo è chi fa sentire tutti grandi. Charles Dichens I CORSI DI ACADEMY >>CORSI DI MANTENIMENTO CERTIFICAZIONE FA TM IN AULA Le competenze psicologiche del consulente finanziario- in aula 8 ore Il rapporto negoziale efficace tra consulente cliente 8 ore La professione del promotore finanziario : un approccio psicoanalitico alla conoscenza del cliente e crescita di sé in aula 4 ore Il Private Insurance : strumento di Wealth managment in aula 8 ore >>CORSI DI MANTENIMENTO CERTIFICAZIONE FA TM ONLINE La teoria del caos applicata ai mercati finanziari on line 8 ore La finestra di Johari : un modello di interazione con il cliente on line 8 ore L irrazionalità degli investitori: scelte di investimento e gestione di portafoglio nella behavioural finance - online 8 ore L analisi tecnica : l candele giapponesi e gli indicatori di mercato- online 10 ore Il Pensiero Sistemico: lo studio e la gestione di feedback complessi nell attività di promotore finanziario on line 8 ore >>CORSO DI PREPARAZIONE ALL ESAME DA PROMOTORE FINANZIARIO (ONLINE)

16 Teoria e Pratica Anno I Numero 0 15 / 38 ASSET ALLOCATION Creazione di un'asset Allocation con DenUP 1' Puntata di Mirko Casari L'Asset Allocation è la ripartizione in Asset Class di un controvalore investibile, che ottimizza il rapporto rischio/rendimento in relazione all'orizzonte temporale e agli obiettivi di un'investitore. Le Asset Class, a livello generale, sono rappresentate da liquidità, obbligazioni e azioni. Si distinguono due tipologie di Asset Allocation: Strategica, legata alla condizione soggettiva di chi investe, e Tattica, legata all'analisi del mercato. DenUP permette di denire un'asset Allocation Strategica ottimizzata per ciascun obiettivo dell'investitore. Conseguentemente ne estrae l'asset Allocation Tattica, in base alle condizioni di mercato. Inserendo il reale portafoglio detenuto, il software determina e suggerisci gli interventi operativi da eseguire. rischio, espresso tramite il VaR (Value at Risk), e da un rendimento atteso. Ad ogni variazione dei parametri, il software eettua un ricalcalo automatico e mostra immediatamente la posizione dell'aat e gli scostamenti col Portafoglio reale, il posizionamento dell'asset Allocation sulla frontiera eciente, le correlazione delle Asset Class sottostanti, la proiezione del portafoglio nel tempo e l'esposizione azionaria ed obbligazionaria implicita nelle Asset Class. L'ASSET ALLOCATION TATTICA (AAT) è derivata dell'aas sovrappesando o sottopesando le asset class contenute nel portafoglio strategico. La logica sottostante considera conveniente essere presenti nelle fasi di trend rialzista e di essere sottopesati o fuori nel momenti di ribasso. Al tempo stesso si privilegiano i mercati con una forza relativa superiore. ll software calcola i valori su base multiperiodale. Fornisce in uscita il peso ed il controvalore di ogni asset da inserire nel portafoglio. Un indicatore sintetico richiama immediatamente l'attenzione sullo scostamento fra l'asset Allocation Tattica e quella Strategica, specico per quel portafoglio. Il PORTAFOGLIO REALE (Port), è dato dall'insieme dei Portafogli agganciati all'asset Allocation e rappresenta il reale controvalore di ciascuna Asset Class detenuta. Nella logica di DenUP, l'asset Allocation è l'insieme di: 1. ASSET ALLOCATION STRATEGICA (AAS) 2. ASSET ALLOCATION TATTICA (AAT) 3. PORTAFOGLIO REALE (Port) L' ASSET ALLOCATION STRATEGICA (AAS) è composta da Asset Class; si possono utilizzare e combinare fra loro sia gli strumenti nanziari presenti nel database Metastock, che una serie di Asset preconfezionati rappresentativi di uno specico mercato. E' caratterizzata da un Il video relativo a questo articolo si trova qui.

17 Previdenza Anno I Numero 0 16 / 38 SISTEMA PREVIDENZIALE Il Bel Paese del diritto acquisito mai più perduto di Jonathan Figoli Con questo articolo si vuole aprire una sorta area tematica dedicata al funzionamento e alle criticità dell'attuale sistema previdenziale obbligatorio italiano. Si tratta di aspetti che, salvo poche particolarità marginali, sono stati deniti n dal lontano 1995, nell'allora riforma Dini, e che, a 14 anni dalla loro esistenza, nonostante l'alternanza politica di governi di centrodestra e centrosinistra non sono mai stati modicati (negli aspetti essenziali) e che, soprattutto a mio parere, non sono mai stati portati a conoscenza della stragrande maggioranza degli interessati ovvero di tutti gli italiani. Prima della riforma Amato del 1992 la pensione era calcolata esclusivamente sulla base del reddito dell'ultimo anno antecedente l'entrata in pensione; di questo reddito ne veniva riconosciuto, senza alcuna ulteriore considerazione, l'80%. Questo comportava (e comporta tutt'oggi anche se come fenomeno, ovviamente, va scemando) che una persona poteva non aver versato alcun contributo durante tutta la sua vita lavorativa, farsi assumere da un amico imprenditore a di Lire (ovviamente esagero volutamente, ma anche a queste cifre il discorso non cambiava) per l'ultimo anno lavorativo, restituirne (in nero) Lire al datore di lavoro e dall'anno successivo riceverne pagati da noi italiani lavoratori. Prima della riforma Dini del 1995 si poteva ricevere la pensione di anzianità, ovvero non legata ad un'età anagraca ma esclusivamente al numero di anni di contributi versati, in alcuni casi, anche con solo 5 anni di contributi versati (erano solamente 2 anni di contributi versati per gli insegnanti). Ovvero se una persona lavorava tra i 25 e i 30 anni versava contributi per 5 anni e riceveva prestazioni per 50 anni ed è dicile a 31 anni starsene già con le mani in mano Seppur questi due aspetti siano palesemente contro senso, soprattutto in un contesto come quello dell'inps italiana non particolarmente roseo, nessuna autorità politica, nessun sindacalista o altra gura ha mai portato avanti una campagna convinta contro il diritto acquisito mai più perduto. Credetemi che, soprattutto per il secondo caso, ci sono ancora oggi persone che, in piena attività lavorativa (ovviamente non manifesta per non perdere il diritto alla pensione) continuano, da più di dieci anni e ancora per (auguro loro) molti anni, a ricevere delle prestazioni dalla cosa pubblica. PREVIDENZA I fondi pensione ed il problema della scomparsa del premio per il rischio di Corrado Bei Da poco tempo i fondi pensione sono diventati uno strumento previdenziale piuttosto conosciuto anche nel nostro Paese a seguito delle recenti e ben note normative in tema di risparmio previdenziale. Conoscenza non è però sinonimo di comprensione dello strumento, né delle ipotesi 'accademiche' ed empiriche che sono alla base delle logiche gestionali e commerciali degli stessi fondi pensione. Se 1 Bonds: Why Bother? - Journal of Indexes - May/June da un lato lo strumento 'fondo pensione' è utilizzato da decenni nei Paesi di stampo anglosassone con un'ottica di lungo periodo e con una potenza di fuoco in termini di rilevante (in termini di masse gestite), gli avvenimenti sui mercati azionari nell'ultimo decennio hanno messo a dura prova le logiche nanziarie che sono alla base della loro esistenza e della loro gestione. Ultimamente, un articolo pubblicato sull'ultimo numero del Journal od Indexes a cura di Robert

18 Previdenza Anno I Numero 0 17 / 38 Arnott 1 potrebbe rimettere in discussione uno dei cardini su cui si è basata nora l'esistenza dei fondi pensione, e cioè il concetto ben noto in nanza dell'esistenza di un premio al rischio (risk premium) positivo per coloro che investono in azioni rispetto alle obbligazioni. Infatti, negli ultimi 30 anni, sia nel mondo accademico che in quello gestionale, è maturata la convinzione, supportata da diverse ricerche empiriche, che l'investimento nel lungo periodo nel comparto azionario, con un orizzonte temporale di 20/30 anni, possa generare in termini reali un extra rendimento del 4/5% rispetto all'investimento obbligazionario. Tale dierenza, nota come risk premium, è anche alla base della costruzione e della gestione delle linee a rischio medio e medio/alto dei fondi pensione, consigliate ai lavoratori in età lavorativa relativamente giovane, o comunque, con davanti ancora diversi anni di versamenti contributivi. La logica è appunto quella che, poiché in media nel tempo l'asset class azionaria si è dimostrata più performante di quella obbligazionaria, chi ha ancora davanti a sé diversi anni lavorativi, ha una maggiore convenienza nell'investire in azioni che obbligazioni. L'articolo di Arnott va proprio nella direzione opposta e mette in evidenza come l'esistenza di un premio per il rischio del 4/5% sia solo illusoria. Per la verità, già nel 2001 Arnott, insieme a Ronald Ryan, scrisse un articolo ('The Death of the Risk Premium', 'La morte del premio per il rischio') dove anticipava la ne del vantaggio in termini di rendimento dell'asset class azionaria su quella obbligazionaria 2. L'articolo fu pubblicato proprio prima dell'inizio della scoppio della bolla speculativa del 2001 e gli autori stimarono un risk premium per i successivi decenni pari allo -0,9% (rispetto al 5% circa di quello atteso in base alle medie storiche). Le cause di questa revisione al ribasso stavano soprattutto nella diminuzione dei dividendi attesi dei titoli azionari (non controbilanciata da un aumento della pratica dei buy backs) e della crescita degli utili aziendali che non potevano crescere all'innito per un tasso superiore a quello dell'economia. Il campanello d'allarme lanciato dai due autori (per lo più rimasto inascoltato sia dal mondo accademico che da quello dei professionisti del risparmio gestito), è stato pertanto quello di una possibile e strutturale sottoperformance dell'asset class azionaria rispetto a quella obbligazionaria, con notevoli impatti sui rendimenti attesi dei fondi pensione. Però, nell'ultimo articolo pubblicato sul Journal of Indexes, Arnott va ben oltre e, dati alla mano, dimostra come nel periodo 1979/2008 un investitore che avesse investito continuamente in titoli governativi ventennali (reinvestendo ogni volta anche le cedole) avrebbe ottenuto rendimenti in termini reali superiori a quelli di un investitore che avesse investito nell's&p500, e questo è vero qualunque sia l'anno di partenza nel periodo 1979/2008. In denitiva, negli ultimi 40 anni, il premio per il rischio è scomparso. Sicuramente ha contribuito la cosiddetta 'lost decade' (il decennio perduto), in quanto dal 1997 ad oggi il comparto azionario ha performato decisamente male, ma un'analisi dei dati dei mercati statunitensi degli ultimi 207 anni conferma quanto detto per gli ultimi 40 anni. Infatti, dal 1802 al 2009 il mercato azionario statunitense ha vissuto momenti di euforia alternati a periodi di forti ribassi e spesso ci sono voluti decenni per recuperare in termini reali le perdite accumulate. Ad esempio, focalizzandoci solo sul secolo scorso, al mercato statunitense ci sono voluti 22 anni per recuperare i minimi del 1906 (dal 1906 al 1928), 30 anni per recuperare il crash del '29 (dal 1929 al 1959) e 28 anni dopo i minimi del '65 (dal 1965 al 1993). In denitiva, l'investitore di lungo periodo, come quello nei fondi pensione, si trova a dover arontare un nuovo nemico ed è quello del 'timing', cioè del giusto momento dell'investimento, in quanto investire nel momento sbagliato, un lungo orizzonte di investimento può essere utile solo per recuperare il capitale investito in termini reali. Il problema è sicuramente molto attuale, basti pensare ai rendimenti dei fondi pensione del 2008, ma soprattutto la problematica investe la gestione dei fondi pensione stessi in quanto un premio per il rischio atteso negativo comporta: Ipotesi troppo aggressive sui tassi di rendimento attesi nei cash ow Una rivisitazione nelle tecniche di asset allocation dei fondi pensione stessi, con 'forme' delle frontiere ecienti non più coerenti con quelle sonora utilizzate. Sicuramente la problematica è stata arontata sinora solo in maniera marginale, ma, data anche la rilevante valenza sociale della stessa, con ragionevole certezza si può aermare che il dibattito è solo all'inizio. 2 The Death of Risk Premium - Journal of Portfolio Management 27 No 3 - Spring 2001.

19 Previdenza Anno I Numero 0 18 / 38 PREVIDENZA Accensione di un nanziamento o acconto sulla liquidazione? Meglio la seconda di Jonathan Figoli Cerchiamo di valutare insieme le possibilità che un anticipo sul TFR per i lavoratori dipendenti del settore privato ore rispetto all'accensione di un nuovo prestito. Utile alternativa al ricorso ad un prestito in caso di spese impreviste, può essere rappresentato dall'anticipo sul TFR o acconto sulla liquidazione che può permettere di far fronte a mutui sulla prima casa, spese mediche o esigenze personali d'altra natura non preventivate. I lavoratori dipendenti del settore privato possono avanzare richiesta di acconto al proprio datore di lavoro per ottenere questa forma di nanziamento mentre la situazione risulta essere dierente per il settore pubblico: la norma sugli anticipi della liquidazione vale in questo caso per gli assunti a tempo determinato a partire dal 30 maggio 2000 e a tempo indeterminato dal gennaio Gli altri operatori del pubblico impiego ricadono sotto al precedente regime del trattamento di ne servizio che non prevede l'anticipo di somme da parte del lavoratore. Per quali spese si può richiedere un'anticipazione? Analizziamole una ad una. Acquisto casa In questo caso non ha rilevanza ai ni della concessione dell'anticipo che si tratti dell'abitazione del lavoratore, della moglie o dei gli (anche non a carico), così come non ha alcuna rilevanza che la casa da acquistare sia vicina al luogo di lavoro del dipendente. Ristrutturazione prima casa Che devono essere, però, relativi alla prima casa di abitazione e relativi a taluni interventi (regolamentari in materia edilizia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380) documentati con atti notarili Spese sanitarie Per ottenere l'anticipo è necessario in questo caso che la struttura sanitaria pubblica accerti la necessità e la delicatezza dell'intervento, da un punto di vista sanitario ed economico. Non è rilevante che il trattamento sanitario possa o meno essere praticato anche nelle strutture pubbliche, tanto meno che il lavoratore abbia preventivamente pagato le cure: non è richiesto che si presentino fatture o preventivi, per quanto risulti in ogni caso opportuno fornirli. La richiesta di liquidazione anticipata deve rispondere però ad alcuni fondamentali requisiti, valevoli sia nel caso in cui si sia aderito ai fondi pensione sia se il Tfr sia rimasto in azienda. Il lavoratore dovrà aver maturato almeno 8 anni di anzianità di servizio presso la stessa azienda ( che diventano otto anni di permanenza alle forme di previdenza complementare indipendentemente dal luogo di lavoro) prima di poter far richiesta di anticipo (a meno che non si tratti di spese mediche documentate nel caso si sia aderito alla previdenza complementare dove non è richiesta alcuna anzianità) e l'importo non superi il 75% del montante per i fondi pensione ed il 70% di quanto spettante a titolo di trattamento di ne rapporto maturato al momento della domanda per il Tfr rimasto in azienda. Nel caso dei fondi pensione la richiesta può essere ripetuta più volte anche per ulteriori esigenze degli aderenti, passati otto anni dalla prima per un importo non superiore al 30% dell'accantonamento stesso. Dal 2000 poi, l'anticipo può essere concesso durante i periodi di congedi parentali e formativi. Nel caso in cui il Tfr sia rimasto in azienda però il datore di lavoro provvederà ad anticipare l'importo, a meno che il numero dei lavoratori che abbiano inoltrato una domanda analoga superi il 10% dei dipendenti che ne abbiano titolo o, comunque, il 4% del totale dei dipendenti. Nella gestione del Trattamento di Fine Rapporto, risultano esserci particolari vantaggi per chi ha optato per la destinazione un fondo di previdenza complementare per i quali la richiesta di anticipo della prestazione risulta essere particolarmente conveniente soprattutto dal punto di vista scale in quanto le somme percepite saranno gravate da un'aliquota agevolata

20 Immobiliare Anno I Numero 0 19 / 38 che va dal 9 al 15% per le spese mediche al 23% degli altri casi mentre sarà la tassazione separata (aliquota media irpef degli ultimi 5 anni) a erodere le richieste di anticipo del TFR lasciato presso l'azienda. IMMOBILIARE Il mattone italiano scricchiola, ma non crolla di fronte al terremoto subprime. di Alessio Iotti Da ogni crisi si ha sempre qualcosa da imparare. Una aermazione nota, ripetuta armonicamente durante scenari economici analoghi a quello che l'economia globale sta vivendo. Tante sono le lezioni che abbiamo potuto apprendere e probabilmente altrettanto numerosi saranno i temi oggetto di ulteriore approfondimento, di certo è possibile asserire che nella crisi subprime ha trovato la sua concretizzazione il concetto di volatilità. L'idea che il corso delle quotazioni possa subire repentine variazioni al rialzo, ma soprattutto al ribasso è assodata dal mercato inteso nel suo complesso. I valori sono letteralmente impazziti, discostandosi sempre di più dai reali sottostanti, seguendo trend ribassisti privi di ogni logica razionale, con l'aspetto psicologico a farla da padrone. In questo scenario si è assistito ad un progressivo ridursi dei valori dei titoli del mercato mobiliare e delle quotazioni delle commodities; il mercato non ha fatto sconti neanche all'oro nero, che in questo momento sembra aver perso il suo famigerato appeal. Solo il metallo giallo, ha saputo resistere all'ondata anomala nel maremoto generato dai mutui ad alto rischio con la rma a stelle e strisce. In realtà, anche se in pochi hanno posto in risalto questo aspetto, il real estate nella penisola italiana ha saputo reggere l'urto, una ulteriore conferma del mattone come bene rifugio per eccellenza. In un mercato paralizzato, in cui le disponibilità monetarie liquide rappresentano davvero l'eccezione, non si è ancora assistito alla disponibilità da parte dei proprietari di asset immobiliari ad applicare sconti particolarmente accentuati, salvo i casi patologici di gravi ed irreversibili crisi nanziarie. I sintomi del malato sono molti, dall'allungamento dei tempi di vendita, alla picchiata delle transazioni, alla brusca frenata del mercato delle costruzioni, alla contrazione della leva nanziaria nelle operazioni immobiliari. Il mercato sore, barcolla, ma l'oerta rimane rigida, ferma sui suoi passi, poco propensa ad indietreggiare per consentire l'incontro con una domanda coerente con l'attuale momento di mercato, ovvero disponibile ad eettuare operazioni capaci di orire un plus ai pochi soggetti in grado di portarle a termine.

21 Mercati in diretta Anno I Numero 0 20 / 38 Report mensile sui mercati nanziari Nel mese di maggio abbiamo assistito al proseguimento del movimento di recupero (avviatosi dal 9 marzo dove le borse mondiali hanno toccato i minimi assoluti) delle principali piazze azionarie internazionali. A dare forza ai mercati hanno contribuito una serie di indicatori macro migliori delle previsioni (in primis la ducia dei consumatori Usa) che hanno raorzato l'ipotesi di essere ormai giunti in prossimità della ne del rallentamento economico e la buona intonazione dei nanziari dopo che alcune grosse banche Usa hanno manifestato l'intenzione di restituire i fondi governativi ricevuti dal piano Tarp. Nel Vecchio Continente a trainare i rialzi sono stati Milano (+7,91%), Francoforte (+6,53%), Londra (+5,98%) e Zurigo (+4,70%). A livello settoriale in grande spolvero i bancari (+16,1%), le risorse di base (+14,2%) e quelli maggiormente difensivi come gli alimentari (+9,2%) e le utility (8,9%). Hanno deluso le attese invece le auto (-6,5% a seguito del calo delle immatricolazioni europee per il dodicesimo mese consecutivo ad aprile) ed i tecnologici (-3,5% penalizzati dai risultati deboli diusi da Vodafone e British Telecom). Fra i principali titoli sugli scudi Barclays (+22,6% la banca è in trattative per vendere la propria divisione di asset management per circa 10 mld di $ a potenziali acquirenti tra cui il gestore BlackRock), Bnp Paribas (+28,15% dopo i buoni conti trimestrali che hanno visto un utile netto in calo del 21%, superando ampiamente le attese degli analisti), Unilever (+18% la società ha archiviato il primo trimestre 2009 ha registrato una crescita dei ricavi pari al 4,8%) ed Anglo American (+2,7% con Goldman Sachs che ha alzato il rating sul titolo a Buy). Segno meno invece per Ericsson (-10,9% a causa della possibile riduzione della sua quota di mercato) e Deutsche Telekom (-10,6% dopo la diusione dei risultati del primo trimestre del 2009 risultati più deboli a causa delle perdite collegate a T-Mobile). A Piazza Aari sono risultati protagonisti Cir (+22,9% regina del listino principale con un +21,4% in virtù della promozione a buy degli analisti Ubs), Banco Popolare (+23% promossa dopo la buona trimestrale) e Parmalat (+18,6% in scia alle indiscrezioni di stampa su un possibile interesse di Danone sugli asset del gruppo). In fondo al listino sono niti Geox (-18,5% dopo l'uscita di scena a sorpresa del direttore corporate ed i dati poco brillanti riguardo al portafoglio ordini) e Pirelli (-6,9% acca dopo aver lanciato l'allarme sull'ebit 2009). I principali indici azionari statunitensi hanno messo a segno rialzi più contenuti rispetto a quelli del Vecchio Continente: lo S&P ha realizzato un +4,15% mentre il Nasdaq un 3,08%. Guardando l'andamento dei singoli comparti gli acquisti hanno premiato le health-care, i minerari ed i nanziari mentre hanno accusato un calo i cementieri e gli assicurativi. Fra i titoli guida si sono messi in luce Walt Disney (+24,3% sulla scia della pubblicazione della trimestrale che ha mostrato protti in calo ma al di sopra del consensus), Bank of America (+33,8%) e Citigroup (+28,03%). In rosso invece Home Depot (-10,4%), Att (-6,1%) e GM (-36,4% la casa di Detroit si avvia verso la procedura di bancarotta dopo l'annuncio del fallimento della conversione del debito in azioni). Il mese si è chiuso positivamente per il Nikkei che ha guadagnato l'8,16% grazie alla buona performance realizzata da Sanyo (+49,7%), Mizuho (+27,98%) e Nissan Chemical (+27,35%); la corrente di vendita invece ha interessato Pioneer (-25,2% dopo il forte rally realizzato ad aprile) e Hitachi (-6,1%). Per quanto riguarda i Paesi Emergenti nell'ultimo mese in netto recupero la piazza argentina (+25,94%), quella russa (+28,34% che ha risentito positivamente in virtù della ripresa delle quotazioni del petrolio) e quella indiana (+24,08% che ha reagito positivamente alle nuove elezioni politiche che hanno raorzato la posizione del Partito del Congresso). Sul fronte obbligazionario, nell'area euro è proseguito la discesa dei tassi a breve termine con l' Euribor a 3 mesi che ha aggiornato lo scorso 19 maggio il minimo storico a 1,237%; tuttavia negli ultimi giorni sembra essersi stabilizzato dopo quasi otto mesi di discesa ininterrotta con il mercato che inizia a scontare il fatto che la Bce potrebbe mantenere i tassi all'1%. Per le scadenze a medio/lungo termine si sono mossi al rialzoi tassi di mercato sia in Italia (al 4,46%) che in Germania

22 Mercati in diretta Anno I Numero 0 21 / 38 (al 3,56%) con il dierenziale Btp/Bund tornato in area 80 bp. Negli Stati Uniti la curva dei rendimenti ha mostrato una maggiore pendenza con tassi a breve calati allo 0,67% (dall'1,05% del precedente aggiornamento) e con quelli a lunga in risalita al 3,69% (dal 3,09%) in scia alla possibile riduzione dell'outlook a negativo da parte di SP a causa degli enormi interventi pubblici attuati dal governo a sostegno del settore de credito e dell'economia. Sul versante corporate è emerso come lo spread sui governativi ha proseguito nel movimento ribassista (in special modo sul comparto nanziario) così come il costo della protezione dal rischio di insolvenza (CDS) che si è riportato sui minimi degli ultimi 6 mesi. Inne per i Paesi emergenti il dierenziale rispetto al Treasury Usa è crollato a 460 bp come non succedeva ormai dall'ottobre 2008 a conferma del ritorno della propensione al rischio e del graduale ritorno dei ussi di investimento. EUR/USD Durante il periodo di riferimento il cross euro/dollaro ha messo a segno un buon rally che lo ha riportato n sopra 1,40 ritoccando i top dello scorso 2 gennaio: sul dollaro continuano a pesare le ndiscrezioni secondo cui il Paese potrebbe perdere la tripla A (a causa dell'elevato debito pubblico accumulato) e le dichiarazioni del segretario al Tesoro Geithner secondo cui il piano del governo americano per aiutare le banche a ripulire bilanci dagli asset tossici partirà nel corso delle prossime sei settimane. Ad indebolire il biglietto verde hanno contribuito anche la minutes del FOMC che ha tagliato nuovamente le previsioni di crescita per l'anno in corso (a -1,3/2% da -0,5/1,3% indicate in precedenza) mentre ha innalzato le stime sulla disoccupazione con un tasso che è visto ora al 9,2-9,6% dal 8,5-8,8% indicato a gennaio. L'euro da parte sua ha risentito positivamente di diversi indicatori macroeconomici migliori rispetto alle aspettative (a cominciare dallo Zew tedesco). EUR/YEN Nell'ultimo mese lo yen è nito sotto pressione nei confronti della valuta comunitaria arrivando a toccare il minimo che non vedevamo dal 6 aprile. La valuta giapponese ha registrato nel corso delle ultime sedute una decisa correzione con gli investitori che sembrano privilegiare divise con rendimenti più elevati, in un contesto di bassa volatilità come quello attuale. EUR/GBP Dal precedente aggiornamento la sterlina ha proseguito il recupero intrapreso già nel mese di aprile tornando a scambiare a 0,871 (quotazioni che non vedevamo dal 10 febbraio scorso) nonostante l'annuncio di SP's della riduzione dell'outlook a negativo da stabile sul debito Uk. Intanto nell'ultima riunione di politica monetaria della BoE il Comitato ha votato il mantenimento dei tassi di interesse allo 0,5%. USD/JPY Nelle ultime quattro settimane il cross dollaro/yen ha terminato sui livelli del mese precedente: tuttavia il rapporto di cambio è calato no al minimo di 93,86 la scorsa settimana salvo poi rimbalzare no a 97 sulla scia dei miglioramenti giunti sul settore nanziario americano con Bank of America e Citigroup che potrebbero anticipare la restituzione dei fondi governativi. Valute ad alto Rischio/Rendimento Dall'ultimo aggiornamento le divise ad alto rischio/rendimento si sono mosse in maniera contrastata. La migliore performance è stata messa a segno dal dollaro australiano che ha guadagnato il 3,3% beneciando delle indicazioni positive giunte dal lato economico con il tasso di disoccupazione sceso al 5,4% (dal 5,9% atteso) e con la variazione degli occupati saliti sorprendentemente a unità rispetto ai previsti); buona intonazione anche per il dollaro canadese (+3,3%) e per il orino ungherese (+2,2%) grazie all'aumento della ducia delle imprese e dei consumatori per la prima volta da ottobre In materia di tassi di interesse la NBH ha mantenuto il costo del denaro invariato al 9% grazie alla buona performance del orino dopo lo scivolone precedente che aveva richiesto un intervento della stessa al ne di sostenere le quotazioni. Hanno deluso le attese la lira turca (-2,5% a causa dello slittamento dell'accordo con il Fmi da miliardi di $ dopo quello raggiunto a ne 2008) ed il peso messicano (1,9% sulla scia dell'andamento negativo dell'economia con il Pil crollato dell'8,2% nel primo trimestre 2009).

23 Mercati in diretta Anno I Numero 0 22 / 38 Commodity Sul mercato delle commodity a ne aprile si terminava con l'indice Crb in sostanziale stabilità per l'alternarsi di sedute all'insegna del pessimismo (per le rinnovate preoccupazioni sul settore bancario americano) ed altre all'insegna delle speranze (nonostante le incertezze e i timori sopraggiunti alla notizia di una possibile epidemia di febbre suina e all'uscita di alcuni dati macro poco confortanti). Nell'ultimo mese, invece, le quotazioni delle principali commodities hanno ricominciato a correre e di riesso l'indice Crb è tornato a ridosso di quota 250 con un progresso pari al 13%. Ancora una volta brillante il petrolio, con il Brent ad un passo dai 65 $/barile (+28%) e il Wti in prossimità dei 66 $/barile (+29%) complice il rimbalzo di Wall Street, la ducia dei consumatori Usa salita ai massimi da otto mesi e la previsione di un rialzo dei prezzi da parte del ministro Saudita Ali al Naimi. Determinante inoltre la chiusura per incendi di alcune ranerie mentre è passata sostanzialmente inosservata l'indiscrezione secondo cui l'opec non dovrebbe tagliare ulteriormente la produzione. Inversione di tendenza invece per il natural gas che dopo il -11% di aprile, nell'ultimo periodo si è riposizionato sui 4 $/million BTU con un'accelerazione superiore al 16%. Ottimi spunti anche per i metalli preziosi, con l'oro tornato sopra i 970 $/oncia (complice l'indebolimento del dollaro, il raorzamento del petrolio il protrarsi della fase recessiva e la tenuta della domanda per investimento), il palladio che ha continuato a guadagnare terreno (salendo sopra i 230 $/barile grazie ad un progresso pari al 4%) e il platino in movimento sopra quota $/oncia (+3,6% complice la spinta della domanda per investimento e dei consumi cinesi in gioielleria mentre frena i rincari il settore dell'auto, dove il metallo è impiegato per la produzione di marmitte catalitiche). Brillante, inne, l'argento volato sopra i 15 $/oncia (+22% la variazione mensile riscontrata). Passando ai coloniali, molto consistenti gli acquisti sulla soia salita in prossimità dei cent$/bushel (+15% il massimo da 8 mesi) per la persistente siccità in Sud America, il taglio delle stime sul raccolto argentino e nonostante la cancellazione di alcuni cargo da parte della Cina; buona accelerazione anche per lo zucchero che dopo il +9,6% di aprile, nell'ultimo mese ha migliorato la propria performance salendo al record triennale sopra i 15 $ sulle indiscrezioni che vedono l'india intenzionata a importare quantitativi prossimi ai 3 milioni di tonnellate. In grande spolvero anche il caè salito a ridosso dei 140 cent$/libbra sui massimi da oltre 8 mesi mentre ancora in caduta libera il cacao che ha sfondato al ribasso quota cent$/bushel dopo che l'international Cocoa Organization ha previsto un tracollo della domanda e un conseguente surplus di oerta. Ancora buona la performance dei principali metalli non ferrosi: capolista il nickel salito sopra i $/tonnellata (+23% circa), seguito a ruota dal rame, in movimento attorno ai $/tonnellata beneciando della diminuzione delle scorte di catodi nei magazzini del Lme e dei dati sull'importazione cinese del metallo che hanno evidenziato risultati in marzo superiori alle attese. L'eccesso di capacità produttiva e di scorte nei magazzini del Lme ha appesantito ancora una volta l'alluminio, tornato in prossimità dei $/tonnellata. Sul fronte previsioni, nonostante rimanga una certa incertezza sull'andamento da attendersi nei prossimi mesi, tra gli operatori sta aumentando la ducia sulle prospettive economiche globali e con esse la propensione all'acquisto di metalli, con il risultato di quotazioni probabilmente ancora sostenute. Indicatori Nell'ultimo mese gli indici di ducia continuano ad inviare segnali positivi grazie al buon andamento del mercato azionario, ai segnali più distesi del settore nanziario (con la conclusione degli stress test negli USA) ed alcune conferme sulla ripresa dal punto di vista macro. In Germania lo Zew è salito a maggio per il settimo mese consecutivo portandosi a 31,1 (livello massimo degli ultimi 3 anni) mentre per quanto riguarda l'area euro una sorpresa positiva è arrivata dagli indici di ducia PMI: quello manifatturiero ha fatto registrare il terzo recupero consecutivo mentre quello dei servizi è aumentato a 44,7 (dal 43,8 di aprile). Intanto la lettura del Pil nel 1 trim 2009 ha mostrato un calo del 2,5% t/t (al di sotto delle attese); guardando poi gli indicatori mensili pubblicati la produzione industriale ha registrato una contrazione del 2% così come le vendite al dettaglio sono scese dello 0,6%. Per quanto riguarda la dinamica dei prezzi sia l'indice dei prezzi al consumo che alla produzio-

24 Mercati in diretta Anno I Numero 0 23 / 38 ne si sono mostrati pressoché stabili sui valori dei mesi precedenti. Inne la Bce lo scorso 7 maggio ha deliberato l'ennesimo taglio dei tassi d'interesse all'1,0% dall'1,25% precedente. Anche negli States il quadro di riferimento appare migliorato anche grazie ad un processo di decumulo delle scorte più evidente (segnale che solitamente anticipa una situazione di stabilità). Inoltre, ha sorpreso al rialzo anche la ducia dei consumatori che ha raggiunto i livelli di settembre 2008; ulteriori elementi positivi stanno giungendo dall'indice della Fed di Philadelphia (attestatosi a -22,6 da -24,4 precedente) e dall'attività manifatturiera della Fed di New York (a -4,55). Indicazioni contrastanti continuano a giungere dal settore immobiliare: il NAHB è salito in maggio per il secondo mese consecutivo da 14 a 16 (portandosi al livello massimo dallo scorso settembre) mentre l'indice S&P Composite ha registrato l'ennesimo calo a -18,7%. Pessimi invece i dati sul settore edilizio: i nuovi cantieri ad aprile sono diminuiti a 458 mila (contrariamente alle attese di un aumento a 520 mila); in calo anche le nuove licenze, a 490 mila da 511 mila del mese precedente. Intanto pure le vendite al dettaglio e la produzione hanno deluso le attese scendendo oltre le aspettative mentre sul versante occupazionale continuano ad aumentare il tasso di disoccupazione (ora all'8,9%). In materia di inazione l'indice dei prezzi al consumo ad aprile ha segnato una modesta essione a -0,7% mentre la componente core ha segnato un ulteriore rialzo al +1,9%. Per quanto concerne il Giappone l'economia nel primo trimestre 2009 ha registrato una contrazione ad un ritmo record del 15,2% annualizzato (-4% su base congiunturale), il calo più pesante mai registrato dal La forte discesa è dovuta soprattutto all'indebolimento della domanda interna da cui dipende una diminuzione del Pil del 2,6%, nonché alle diminuite esportazioni (-26% rispetto al primo trimestre 2008) per il residuo 1,4%. Esaminando gli altri dati macro diusi nelle ultime settimane emerge il ritorno alla crescita della produzione industriale (a marzo +1,6% m/m dopo 5 cali consecutivi) e la debolezza del mercato del lavoro con il tasso di disoccupazione scivolato al 4,8% (max da agosto 2004). Il Punto Di Andrea Modena Mese sostanzialmente laterale per i principali mercati, salvo i Paesi Emergenti che hanno confermato la loro maggiore forza rispetto a tutti gli altri. Qualche segno di ripresa dai principali dati macro Usa anticipatori, che sembra abbiano svoltato, lasciando probabilmente alle spalle il minimo del ciclo. Riteniamo tuttavia che la ripresa, se di ripresa vera e propria si potrà parlare, sarà ben al di sotto del potenziale (media storica): dicile sarà infatti una crescita importante con un mercato del lavoro che sia in Europa che negli Usa si troverà a fare i conti con un tasso di disoccupazione probabilmente oltre al 10%. Intanto lo stress test delle banche Usa ha evidenziato che 10 istituti su 19 necessitano di ricapitalizzazioni e GM ha gettato la spugna dopo un secolo di storia gloriosa. Inne, da italiani, non può non dispiacerci per il fallimento delle trattative tra Fiat e Opel che avrebbe portato a compimento i sogni del Lingotto dopo l'accordo con Crysler.

25 Mercati in diretta Anno I Numero 0 24 / 38 Scenario Macroeconomico Mondo L'economia mondiale continua a vivere un momento di grande dicoltà anche se si iniziano ad intravedere segnali di declino meno pronunciato. L'output globale è migliorato leggermente, così come la produzione industriale. La rapida diminuzione dei prezzi delle materie prime, la debolezza del mercato del lavoro e il rallentamento globale hanno allentato le pressioni inazionistiche, portando l'indice globale dei prezzi al consumo ben al di sotto del 2%. Usa Rimane estremamente debole l'attività economica negli Stati Uniti dove il Pil ha segnato una contrazione trimestrale annualizzata del 6,1%. La continua perdita di posti di lavoro continua a far diminuire le vendite al dettaglio, anche se ad un ritmo meno sostenuto rispetto ai mesi precedenti. La quota di export è diminuita a causa della perdita di forza dell'intera economia mondiale, ed è diminuita anche la spesa per costruzioni. La debolezza dell'economia è dimostrata anche dal calo dello 0,4% su base annua dell'indice dei prezzi al consumo. A favore di un miglioramento delle condizioni economiche nei prossimi mesi stanno invece gli indicatori di ducia sia dei consumatori sia degli aari, oltre che il rapido declino dei prezzi delle materie prime, che lasceranno più capacità di spesa nelle tasche dei consumatori. Area Euro Continua ad indebolirsi l'attività economica dell'area Euro, anche se cominciano ad evidenziarsi alcuni segnali di rallentamento dello scenario recessivo: sia la ducia dei consumatori sia quella degli aari, pur segnalando ancora recessione, cominciano a svoltare, facendo sperare che il peggio sia ormai alle spalle. L'impatto del calo del prezzo del petrolio e delle altre materie prime avrà eetti beneci nell'aumentare il potenziale di acquisto dei consumatori, e ciò si spera potrà compensare la continua perdita di posti di lavoro, al ne di poter portare la spesa per consumi a livelli non recessivi. I prezzi al consumo su base annua si mantengono positivi allo 0,6% anche se non è da escludere la possibilità di deazione per il vecchio continente. In diminuzione invece i prezzi alla produzione del 3,1% su base annua. Giappone Il crollo dell'export e il deterioramento del livello dei consumi interni mantengono il sentiment degli aari ai minimi storici, anche se in leggera ripresa rispetto al mese precedente, mentre peggiora ulteriormente la ducia dei consumatori. La principale economia del Sol Levante rimane in deazione con un indice dei prezzi al consumo che segna ancora un risultato negativo a -0,3% su base annua. Mercati Emergenti Migliorano nettamente le condizioni economiche dell'area asiatica: in Cina gli stimoli economici del governo stanno calmierando gli eetti negativi dovuti al calo dell'export. Nel primo trimestre l'economia cinese è crescita solo del 6,1% ed i prezzi al consumo sono diminuiti in marzo dell'1,2%. In netto miglioramento rispetto agli ultimi mesi risultano le condizioni del credito. Deboli le condizioni dell'america Latina, dove al rallentamento della produzione industriale dell'ultimo periodo si uniscono tassi di inazione superiori al 5,5%. Le banche centrali continuano la politica espansiva, come nel caso del Messico dove i tassi uciali sono stati abbassati di 75BP.

26 Mercati in diretta Anno I Numero 0 25 / 38 Dati Macroeconomici Dati di consenso USA(%) Area Euro(%) Giappone(%) Crescita PIL a 12 mesi 1,7 0,4 0,7 Inazione a 12 mesi 1,5 1,1-0,4 Crescita utili a 12 mesi 12 7,8-0,1 Tassi di interesse lordi USA(%) Area Euro(%) Giappone(%) Titoli di stato a 12 mesi 0,95 0,9 0,35 Titoli di stato a 10 anni 3,8 4 1,5 Corporate Bond a 10 anni 6,5 5,9 2,1 Principali dati macro Ultimo Trend ISM manifatturiero (USA) 42,8 RIALZO Fiducia consumatori (Conf board) (USA) 54,9 RIALZO ECRI Leading indicators (USA) 111,9 RIALZO Vendite al dettaglio (A/A) (USA) -10,1% RIBASSO Produzione Industriale (A/A) (USA) -13.8% RIBASSO Spesa per costruzioni (A/A) (USA) -11,1% RIBASSO Fiducia consumatori (AREA EURO) -31 RIALZO Fiducia aari (AREA EURO) 69,3 RIALZO Produzione Industriale A/A (AREA EURO) -20% RIBASSO Fiducia consumatori (GIAPPONE) 31,2 RIBASSO Fiducia aari (GIAPPPONE) 34,1 RIALZO Produzione Industriale A/A (GIAPPONE) -31,2% RIALZO

27 Dati societari Mercati in diretta Anno I Numero 0 26 / 38 Focus sui fondamentali Di Claudio Guerrini Banca Popolare di Milano Azioni in circolazione Capitalizzazione 415,03 (mln) 1.886,33 (mln.) La Pagella Redditività Solidità Crescita Rischio Prolo Societario Banca Popolare di Milano, costituita nel 1865, e' una società cooperativa per azioni a responsabilità limitata. Fondata sul principio della mutualità, coniuga da sempre cooperazione e competizione. BPM è oggi una Banca commerciale interregionale che ore, direttamente o tramite le societa' controllate e partecipate, servizi nei comparti Retail, Corporate, Asset Management, Investment Banking, Private Banking e di Assicurazione. Analisi titolo Banca Popolare Di Milano Le azioni Banca Popolare di Milano fanno parte del paniere FTSE Mib. Banca Popolare di Milano mostra una rischiosità leggermente più alta di quella del mercato (beta uguale 1,18) risultato della dimensione regionale delle attività e della limitata esposizione ai segmenti di business più volatili. Negli ultimi 3 anni il titolo Banca Popolare di Milano ha registrato una performance negativa - 50,8% contro il -42,6% dell'indice FTSE Mib; i massimi sono stati raggiunti a gennaio 2007, più di un anno prima dell'inizio della fase correttiva dei mercati azionari, anche se il titolo ha iniziato a sottoperformare solo da novembre 2007, con correzioni particolarmente accentuate nel periodo maggioluglio e settembre-ottobre 2008, la ripresa iniziata da marzo 2009 è stata leggermente più debole di quella dell'indice.

28 Mercati in diretta Anno I Numero 0 27 / 38 Dati Finanziari 2006 var (%) 2007 var (%) Dic vs Dic vs Dic 2008 Margine di intermed. 1885,083-2,28% 1842,03-11,45% 1631,118 Risultato di Gestione 725,164-6,48% 678,207-33,29% 452,436 in % su marg. di intermed. 38,47 36,82 27,74 Risultato Ante Imposte 637,402-12,84% 555,552-61,65% 213,069 in % su marg. di intermed. 33,81 30,16 13,06 Risultato Netto 403,867-16,97% 335,319-75,27% 82,926 in % su marg. di intermed. 21,42 18,20 5, var (%) 2007 var (%) Dic vs Dic vs Dic 2008 Patrimonio Netto 3480,496 3,37% 3597,952-5,82% 3388,582 Totale Attivo 40181,057 8,58% 43627,027 3,24% 45038,721 ROE 11,60 9,32 2,45 Commento ai dati di bilancio Nel triennio Banca Popolare di Milano ha subito una riduzione del Margine di Intermediazione del 13,5% mentre il Risultato di Gestione è sceso ad un tasso maggiore (-37,6%) a quota 452,4 milioni di Euro; l'utile è ridotto di quasi l'80% passando da 403,9 a 82,9 milioni di Euro. La redditività del capitale è in forte diminuzione con il ROE che non supera il 2,5%. Ultimi sviluppi: la trimestrale al ha evidenziato un incremento dei proventi operativi del 21,8% ed un rialzo del risultato di gestione del 51,4%, l'utile netto è cresciuto in misura più contenuta (16,3%) a causa dell'incremento negli accantonamenti su crediti.

29 Mercati in diretta Anno I Numero 0 28 / 38 Comparables (Banche Regionali) Società P/U P/PN Yield (%) BPM 25,29 0,59 2,18 Ubi Banca 91,19 0,56 4,57 Banco Popolare neg 0,36 0 Banca Carige 18,15 1,05 3,84 Commento: se si esclude il rapporto prezzo utili, scarsamente signicativo a causa dell'anomalo andamento dei risultati 2008 di tutte le società bancarie, BPM si posiziona in una fascia intermedia nel segmento Banche Regionali sia dal punto di vista dei multipli sul patrimonio netto che del rendimento da dividendi, risultando a sconto rispetto a Banca Carige ma assicurando anche un rendimento da dividendi più basso. Plus e minus Punti di forza: buona solidità patrimoniale con valori di Tier1 e Total Capital Ratio ai vertici di categoria. Punti di debolezza: bassa redditività, corporate governance con un forte potere dei dipendenti azionisti. La nostra analisi Nell'applicazione del metodo del dividend discount model e dell'excess return per mezzo del software Step 2.0 di Evaluation.it ( si sono ipotizzati: una crescita delle attività dell'1% nel 2009 che sale al 5% nel 2010 e si stabilizza al 4% negli anni successivi; una crescita delle commissioni in progressivo miglioramento no al 4% di lungo periodo; una riduzione del cost/income ratio di 6,5 punti (al 66%) nel periodo ; Inne si prevede un tax rate in diminuzione al 35% ed un'incidenza degli accantonamenti su crediti in diminuzione dallo 0,55% del 2009 allo 0,35% del 2012 ed anni successivi. I risultati del modello convergono su un valore per azione di circa 6,5 che tende a crescere (ridursi) di 0,4 per ogni punto in meno (in più) del cost income ratio come mostrato nella gura seguente.

30 Mercati in diretta Anno I Numero 0 29 / Andamento dei mercati Maggio (%) S&P500 DJ EStoxx50 Nikkey225 MSCI Em.Mkts Bund Oro EUR/USD Dollar Index CRB Tnote 10Y Petrolio WTI Rame Andamento dei mercati 2009 (%) S&P500 DJ EStoxx50 Nikkey225 MSCI Em.Mkts Bund Oro EUR/USD Dollar Index CRB Tnote 10Y Petrolio WTI Rame Variazione Ultimo Mese(%) Variazione YTD(%) S&P500 5,32 4,37 DJ Eurostoxx 50 3,16 2,1 Nikkey 225 7,61 7,54 MSCI Emerg.Markets 16,72 38,09 Bund -2,29-4,99 Oro 10,72 11,31 Eur/Usd 6,2 1,87 Dollar Index -6,48-2,11 CRB 13,77 13,43 Tnotes 10Y -1,96-7,62 Petrolio WTI 21,78 49,24 Rame 7,51 59,6

31 Mercati in diretta Anno I Numero 0 30 / 38 I. US S&P 500, Support Resistance S&P500 CDO, CUP Sorato nel mese di maggio il target 950 evidenziato precedentemente, livello al quale transita la media a 200 periodi. Probabile un consolidamento dei livelli raggiunti e il mantenimento del trading range evidenziato nelle ultime settimane tra 950 e 870. In caso di negatività, si consiglia comunque agli investitori più propensi al rischio di approttarne per accumulare posizioni, data la buona struttura di medio periodo dell'indice americano July August September November 2009 February March April May June Created in MetaStock from Equis International DJ EURO STOXX (Price EUR), Support Resistance CDO, CUP DJ Eurostoxx 50 Fase laterale per l'indice europeo tra area 215 e area 230, ancora al di sotto della media mobile a 200 periodi. Buona la struttura di medio periodo, che può invitare gli investitori più aggressivi a sfruttare eventuali ribassi in ottica di accumulazione. Solo la rottura al ribasso di quota 200 porterebbe a dover riconsiderare l'analisi esposta. July August September November 2009 February March April May June Created in MetaStock from Equis International

32 Mercati in diretta Anno I Numero 0 31 / 38 I. TOKYO NIKKEI 225, Support Resistance Nikkey 225 CDO, CUP x L'indice giapponese, giunto a ridosso della media mobile a 200 periodi, sembra propenso a volerla superare, continuando il trend positivo in atto da metà marzo scorso. In caso di prosecuzione rialzista i prossimo obiettivi saranno rispettivamente e punti. Una chiusura settimanale al di sotto di 9000 punti non muterebbe lo scenario di medio termine e potrebbero essere un' opportunità di acquisto per investitori propensi al rischio July August September November 2009 February March April May June x10 Created in MetaStock from Equis International MSCI EMERGING MARKETS, Support Resistance MSCI Emerg.Markets CDO, CUP Nessuna pausa di consolidamento per i mercati emergenti che volano verso il target posto tra 830 e 850 punti. Il superamento della media mobile a 200 giorni avvenuto nel mese appena trascorso fa di questi mercati i migliori in assoluto da un punto di vista tecnico. I principali supporti per il mantenimento del trend in atto sono 730 prima e 685 successivamente. Rintracciamenti possono essere considerati opportunità di acquisto July August September November 2009 February March April May June Created in MetaStock from Equis International

33 Mercati in diretta Anno I Numero 0 32 / 38 BUND (EUREX), Support Resistance CDO, CUP June July August September November 2009 February April May June Bund Denitivamente abbandonata la struttura laterale di medio periodo per il decennale tedesco che, con la rottura di area 121,5 prima e 120 poi, ha confermato la negatività attesa da tempo. Da questo momento, data anche la rottura della media mobile a 200 periodi, ogni rialzo potrà essere una opportunità di vendita allo scoperto. Segnaliamo 121,5 come resistenza principale per una ripresa dei corsi e 117 come target principale del movimento ribassista in atto. Created in MetaStock from Equis International ORO LONDRA CHIUSURA, Support Resistance CDO, CUP Oro Rimbalzo corposo sul supporto in area 870 per il metallo giallo, che ha ripreso la corsa verso quota 1000, resistenza principale dal marzo del Nelle prossime settimane vedremo se l'indice avrà la forza necessaria per un suo superamento, al quale dovrà corrispondere un ulteriore indebolimento del dollaro, oppure rimarrà intrappolato nella fase laterale tra 870 e Nov Dec 2008 Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 2009 Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Created in MetaStock from Equis International

34 Mercati in diretta Anno I Numero 0 33 / 38 EURO-DOLLARO USA, Support Resistance CDO, CUP Eur/Usd Ottima la ripresa della valuta europea, che dopo la rottura di 1,37 potrà ora raggiungere il target di 1,45 nelle prossime settimane: la rottura della media mobile a 200 giorni ci fa propendere infatti per la prosecuzione del trend in atto. Le resistenze principali sono poste rispettivamente a 1,33 e 1, Jul Aug SepOct Nov Dec2008 MarApr May Jun Jul Aug SepOct NovDec2009 Mar Apr May Jun Jul Aug Created in MetaStock from Equis International DOLLAR INDEX, Support Resistance CDO, CUP Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 2009 Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Dollar Index Allo scenario di ripresa dell'oro ha corrisposto l'indebolimento del dollaro contro tutte le principali valute. In area 78,5 transita la resistenza statica di maggior valore: in caso di tenuta, ad oggi poco probabile, assisteremo ad una ripresa della valuta americana, che troverà resistenza in area 82 prima e 87 successivamente. In caso di ulteriore indebolimento i target principali sono posti a 76 e 74. Created in MetaStock from Equis International

35 Mercati in diretta Anno I Numero 0 34 / 38 CRB, Support Resistance CDO, CUP 2008 Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 2009 Feb Mar Apr May Jun Jul Aug CRB Prosecuzione del rialzo per l'indice globale delle materie prime, che con la rottura decisa di area 250 si avvia verso la resistenza delineata a 260 punti dalla media mobile a 200 giorni. In caso di ulteriore avanzamento, il prossimo target del movimento di medio periodo in atto è posto a 280 punti. La rottura di 235 modicherebbe il quadro descritto, almeno nel breve termine. Created in MetaStock from Equis International US 10YR NOTE (CBT), Support Resistance CDO, CUP Tnotes 10Y Denitivamente negativo il trend del decennale americano che, dopo la rottura della media mobile a 200 giorni cercherà un supporto in area Principali resistenze per la ripresa di una positività di medio periodo 120 prima e 122 successivamente, che dovranno essere confermate da un corrispondente indebolimento del prezzo delle materie prime. Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 2009 Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Created in MetaStock from Equis International

36 Mercati in diretta Anno I Numero 0 35 / 38 WTI (NYMEX), Support Resistance CDO, CUP Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 2009 Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Petrolio WTI Migliora nettamente il quadro tecnico del petrolio dopo la rottura della media mobile a 200 giorni. Raggiunto il primo target in area 65, ci attendono ora le resistenze poste in area 70 prima e 78 in caso di prosecuzione del trend in atto. Principali supporti in area 55 e 50 successivamente. Created in MetaStock from Equis International HG COPPER (COMEX), Support Resistance CDO, CUP Nov Dec 2008 Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 2009 Feb Mar Apr May Jun Rame Prosegue la lateralità del rame che rimane a cavallo della media mobile a 200 giorni. Il trading range è tra 200 e 220, valori da monitorare con attenzione: essendo il rame un buon anticipatore del ciclo economico, un cedimento di area 200 dovrebbe far propendere per un nuovo peggioramento del quadro macro, mentre una rottura di 220 darebbe ulteriore tranquillità ai mercati. Created in MetaStock from Equis International

37 Mercati in diretta Anno I Numero 0 36 / 38 FTSE/Mib Maggio 2009 (%) ENI TEN IT IPG CPR PLT CIR Finanz. STM BZU Costruzioni Alimentari Tech SPM Energy MB UCG UNI MS MN F ISP BMPS Media Auto UBI PMI Banche SRG TIT STS GEO PC BUL BP ENEL Utility A2A TRN FSA MED ATL AGL PRY LUX Industriali G Assicurativi AL LTO Servizi FNC Analisi Ciclica con DenUP Xray: (FTSE/Mib) Analisi Ciclica Maggio I mercati si muovono ciclicamente; i cicli di maggiore utilizzo sono il ciclo di lungo termine (tipicamente 4-5 anni per l'azionario, 2-3 l'obbligazionario), il ciclo intermedio (2-3 ogni anno) ed il ciclo di breve (7-10 ogni anno). Rilevare la posizione dei vari cicli e rappresentarli in un modo graco di immediata fruibilità, permette di avere un riferimento assoluto della fase attuale di mercato. Se da un lato questi cicli non determinano l'azione dei prezzi, dall'altro è vero che la infuenzano notevolmente. Il monitoraggio di questi cicli, riveste importanza fondamentale ed aggiunge informazioni rilevanti all'analisi globale dei mercati. I graci sottostanti riportanto la posizione ciclica rappresentata da un orologio virtuale dove il ciclo di lungo termine è rappresentato in rosso, quello intermedio in azzurro ed in verde quello di breve. E' importante la posizione, la direzione e la fase, ossia le relazioni di ciascuno rispetto all'altro. Quando assumono posizioni e/o direzioni coincidenti il segnale viene raorzato e l'inuenza sull'azione dei prezzi diviene più marcata. Quando sono contrastati è più probabile avere un'azione di lateralità che di direzionalità dei mercati. Giugno Quadro di medio termine positivo, con probabile lateralizzazione e/o storno in attesa di un nuovo momento rialzista. Analisi del Trend Rilevare il trend da un indice (es. Mibtel) non permette di avere la visione di quello che è la qualità del trend stesso. Se da un lato siamo in grado di capire se il trend ad esempio intermedio è impostato al rialzo (indicazione logica, si o no), nulla sappiamo del suo eventuale stato e delle variazioni rispetto al suo recente passato, in molti casi importanti per capire l'evoluzione del quadro generale. Soltanto un'analisi di tipo bottom-up, ossia che parta dai titoli contenuti nell'indice, ci ore infor-

38 Mercati in diretta Anno I Numero 0 37 / 38 mazioni continue sullo stato e sull'andamento del trend globale. L'immagine seguente riporta la qualità del trend per i tre cicli, e vengono rappresentati gracamente con un angolo compreso fra +45 (max trend positivo) e -45 (max trend negativo). Maggio la predisposizione degli stessi a confermare o meno limpostazione in atto. La tabella sotto riporta per i tre cicli, un indicatore (fra 0 e 100) che evidenzia la predisposizione positiva al rialzo dei titoli sottostanti. Da considerare in particolare i valori inferiori a 25 che confermano la tendenza ribassista ed i valori maggiori di 75 per quella rialzista. Giugno Maggio Il trend di lungo termine è migliorato,ma ancora distante dalla zona di neutralità, che invece sta attraendo sia il trend di breve che di medio termine, a conferma dell'attuale fase di lateralità del mercato. Analisi del Momentum Lanalisi del momentum dei titoli componenti il mercato ci ore unimportante elemento per capire Giugno Tiene bene il momentum di lungo, mentre si indebolisce il breve ed il medio. Ind SP/Mib [ :00:00/ :00:00] + Last M1 : M2 : M3 : MOR : MOR : gen gen gen gen feb feb feb feb mar mar mar mar mar apr apr apr mag mag giu Breve Termine Medio Termine Lungo Termine Moderato Ribasso Laterale Moderato Ribasso Momento di riessione dei mercati. Da seguire eventuali movimenti laterali-ribassisti che potrebbero ancora rappresentare momenti di accumulo.

39 Mercati in diretta Anno I Numero 0 38 / 38 Esistono grandi uomini che fanno sentire piccoli tutti gli altri. Ma il vero grande uomo è chi fa sentire tutti grandi. Charles Dichens I CORSI DI PFACADEMY & Il Private Insurance: strumento di Wealth Management Dove trovare una strategia personalizzata di tax planning? Quali soluzione per una corretta pianificazione patrimoniale e successoria? Sono solo alcune delle domande che troveranno risposta in questo corso, organizzato in collaborazione con FARAD International F.A. società di lussemburghese di brokeraggio indipendente Giuseppe Frascà, Partner della stessa società e Presidente della commissione tecnica permanente sul Private Insurance in AIPB, ci illustrerà il servizio di Private Insurance dedicato valutando i vantaggi e le caratteristiche delle varie giurisdizioni esistenti valutando le possibilità di ottimizzazione fiscale offerte e le alternative di investimento proponibili in ottica di wealth management. Sono previsti, oltre a case history realmente realizzati, contributi di altri esperti del settore come Fabrizio Mazzucato e Silvia Colombo che apporteranno interessanti testimonianze sulle tematiche trattate. Il corso, di 8 ore, è certificato dall EFPA per il mantenimento del certificato fa e si terrà a Milano (Hotel Michelangelo, Via Scarlatti, 33 ang. Piazza Luigi di Savoia, zona stazione centrale) venerdì 3 luglio. Il contributo previsto per l iscrizione è di iva e comprende, oltre alle dispense trattate in aula, anche la distribuzione della pubblicazione Il servizio di Private Insurance tratta dal Volume Conoscere il Private Banking (a cura di M. Oriani e B. Zanaboni). Per il programma completo e il modulo di iscrizione (il cui termine ultimo per il perfezionamento è fissato per il 26 giugno 2009) contatta Formazione@ProfessioneFinanza.com

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