± Capacità di parola. Frasi. Pallore. Agitazione. Confusione Sopore Wheezing Fine espirazione. Assente Muscoli accessori.

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4 GRAVITA DELLA CRISI Tosse Lieve + Arr. Respiratorio Moderata Severa imminente ± Capacità di parola Discorsi Frasi Poche parole - Frequenza respiratoria Normale + ++ Bradipnea/Gasping Colorito Normale Pallore Pallore/cianosi Cianosi Sensorio Normale Agitazione Agitazione intensa Confusione Sopore Wheezing Fine espirazione Espiratorio Espir./inspir. Assente Muscoli accessori Movimenti toracoaddominali paradossi FEV 1 -PEF > 80% 50-80% < 50% Non eseguibile SaO 2 (%) in aria > 95% 91-95% < 91% < 90% PaCO 2 (mmhg) < > 42 > 42

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8 Bambina di 6 anni portata al PS per la comparsa, da tre ore di dolore addominale al fianco sinistro e febbre. La madre riferisce che che la b. si è addormentata dopo aver mangiato pesce, riso e broccoli preparati 3 giorni prima. Nessun altro famigliare ha mangiato lo stesso cibo

9 La b. si è svegliata dopo un sonno di circa 1 ora e mezzo piangendo per dolore addominale. La madre riferisce inoltre che la b aveva avuto la febbre circa 2 giorni prima senza altri sintomi (né diarrea, nè vomito, né disturbi delle vie urinarie) che un po di tosse. Ultima evacuazione 2 giorni prima

10 Esame obiettivo: Febbre a 39 C, frequenza cardiaca 177, frequenza respiratoria 28 al minuto, PA 132/85 mmhg Saturazione di ossigeno 98 Aspetto generale: lieve distress, tende a stare curva in posizione antalgica ACV: NN App. Respiratorio: NN Addome: modesta tensione alla palpazione profonda del quadrante inferiore sinistro, si ascoltano i rumori intestinali. Organi ipocondriaci nella norma

11 Esami di laboratorio: Hb: 10,6 WBC: /mm3, 87% polimorfonucleati Piastrine mm3 PCR: 0,30 mg/dl Nella norma glicemia, bilirubina, urine. Eseguita urinocoltura ed emocoltura

12 Diagnosi differenziale: -Gastroenterite -Stipsi -Appendicite -Infezione vie urinarie -Polmonite -Malattia infiammatoria pelvica -Diverticolite di Meckel -Malattie delle ovaie -Ostruzione del piccolo intestino -Chetoacidosi diabetica -Gravidanza

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15 - B. Di 5 anni giunge al PS per febbre, comparsa da 24 ore, tosse e cefalea. - Esame obiettivo negativo - Inviato a domicilio con diagnosi di sospetta sindrome virale. Somministrato paracetamolo sciroppo. - Ritorna al PS dopo 2 giorni per febbre persistente, rigor, vomito, letargia e dolore al quadrante addominale superiore destro

16 Esami di laboratorio: intossicazione da paracetamolo. I genitori avevano capito male le istruzioni e somministrato 20 ml invece della dose corretta di 6 ml (480 mg invece di 144 mg). Dopo terapia intensiva con N acetilcisteina il b è stato dimesso

17 Bambino di 9 mesi: visita per febbre e riduzione dell'appetito. Diagnosi OMA prescritta amoxicillina per via orale. Il medico somministra la prima dose al bambino in ufficio, e illustra passo-a-passo come somministrare il farmaco tramite siringa.

18 A domicilio il padre somministra la dose successiva senza togliere il cappuccio della siringa. Il bambino presenta improvvisamente difficoltà respiratoria e collasso. Il servizio di medicina di emergenza rapidamente intervenuto intuba il b. e lo trasporta in ospedale. Nonostante l intubazione, non si riesce a ventilare adeguatamente

19 Il bambino viene trasportato in sala operatoria broncoscopia. Viene rimosso il cappuccio della siringa depositato in trachea. Il giorno successivo morte cerebrale.

20 Questo è un tragico caso di malinteso di istruzioni per quanto riguarda la somministrazione di farmaci. Il caso solleva tre domande. 1) Malinteso delle istruzioni sulla somministrazione dei farmaci 2) Il pediatra poteva evitare quanto avvenuto? 3) Il sistema sanitario può essere reingegnerizzata per ridurre l'incidenza di eventi di questo tipo?

21 Varie pubblicazioni dimostrano che i pazienti ricordano e comprendono meno della metà di quello che i medici spiegano. (1,2) Per quanto riguarda le istruzioni sui farmaci, meno della metà dei pazienti capisce come assumere un farmaco ( ad esempio a stomaco vuoto o di assumerlo tre volte al giorno). (3) I pazienti che sembrano essere a maggior rischio sono quelli con basso livello di istruzione. (4) (5), i pazienti anziani, i pazienti con malattie croniche, e pazienti di basso status socio-economico o educativo.

22 occorre fare molta attenzione perché non tutto quello che viene comunicato arriva al ricevente. Anzi, di solito: il soggetto vuole dire 100 in realtà dice 80 il ricevente sente 50 (a causa dei disturbi dell'ambiente) capisce 30 ricorda 20

23 Forse il modo più semplice ed efficace per migliorare la comunicazione e ridurre gli errori di routine è quello di utilizzare il metodo teaching-back" (noto anche come la "show-me" (9,10 )

24 FATTORI SOGGETTIVI/COMPORTAMENTALI clicca LA SORVEGLIANZA DELL ADULTO E FONDAMENTALE PER PREVENIRE I COMPORTAMENTI A RISCHO DEL BAMBINO L ADULTO DEVE CONOSCERE I PERICOLI ED AVERE UNA FORMAZIONE E SENSIBILITA SULLA SICUREZZA UNA DELLE CAUSE DEGLI INCIDENTI NEL BAMBINO, SOPRATTUTTO SE PICCOLO, PUO ESSERE UN COMPORTAMENTO NON ADEGUATO DELL ADULTO

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