Inserto ampliato in italiano

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1 Bühne frei für die Kultur Detail-Ehrenpreis für Sverre Fehn Oslo: Oper für alle Musik und Theater Music and Theatre Musique et théâtre Serie Zeitschrift für Architektur + Konzept Review of Architecture Revue d Architecture Inserto ampliato in italiano Konzept Rivista di Architettura 3 Conzept: Musica e Teatro 2 L opinione Alfonso Femia e Gianluca Peluffo (5+1AA) 4 Sale multifunzionali in Italia Teatro polivalente a Montalto di Castro (VT), MDU architetti Teatri ed auditorium concorsi di architettura 7 Prodotti Armstrong Building Products, Kalikos International, Technokolla, Artemide, RWP Panel, P.L.-Abet Group, Anaunia, Tonini 8 Traduzioni in italiano di testi e legende Discussione Tipologie Dibattiti Potete trovare un anteprima con immagine di tutti progetti cliccando su:

2 2 L opinione Inserto ampliato in italiano L opinione di Alfonso Femia e Gianluca Peluffo (5+1AA) Auditoirum: la creazione delle condizioni di un sogno A A Biblioteca, ludoteca e auditorium nella ex Villa Sottanis, Casarza Ligure, Genova. Vista esterna. B Auditorium nella ex Villa Sottanis. Vista interna. C Palazzo del Ghiaccio - Frigoriferi Milanesi. Sezione trasversale in scala 1:500. D Teatro cittadino di Verbania (VCO), concorso internzaionale - 2 classificato. Prospetto e sezione. B L edificio pubblico, insieme alla residenza, è da sempre il terreno di battaglia, di sconfitta o parziale vittoria per l architettura che crede nella possibilità di migliorare o cambiare lo stato delle cose. L auditorium, in particolare, con il suo portato storico di luogo di contatto tra differenti classi sociali, di unificazione nell ascolto e nella contemplazione di qualcosa di meraviglioso, della bellezza, rappresenta una sfida di grande forza rappresentativa nel campo dell edificio pubblico: democratico e monumentale, ricco e costoso come costruzione e gestione, estremamente complesso dal punto di vista tecnologico e normativo, rappresenta per tutti questi aspetti una sfida contemporanea per l architettura pubblica. Gli auditorium si continuano a progettare e costruire in tutto il mondo (forse meno in Italia, ma è una questione che magicamente incrocia l arretratezza dello Stato nei confronti dell idea di edificio pubblico e di cultura, musicale o teatrale che sia) e sarebbe interessante osservare l effettiva capacità, o meno, dell architettura contemporanea di immaginare in modo innovativo, perché questo, continuiamo a crederlo, è lo scopo dell architettura, in qualsiasi modalità si esprima, l idea di Auditorium come luogo pubblico di incontro e di condivisione democratica della bellezza. Il primo aspetto da considerare dal punto di vista progettuale è il rapporto contenitorecontenuto, ovvero la consistenza dell involucro che protegge, circonda e costruisce il rapporto interno-esterno. E utile sottolineare quanto, a partire dagli anni Novanta, il tema della pelle sia divenuto centrale nell architettura, quasi esclusivo; nel caso della progettazione di un auditorium si tratta ovviamente di intendere la pelle nei termini del suo spessore, della sua opacità e della sua espressività: questo spazio fra pelle interna e pelle esterna ha una specificità tecnologica ma ovviamente anche architettonica, nell obiettivo di segnare dal punto di vista percettivo l ingresso in un mondo altro, in termini di luce, qualità, ambiente. La metafora più usata in questi anni è quella della custodia dello strumento musicale, che corrisponde all idea di protezione, ricchezza interna, opacità della scatola, evocazione della forma contenuta all interno. Molto spesso la scelta progettuale è addirittura quella di un evidente differenza espressiva fra interno ed esterno, per rafforzare l idea della ricchezza contenuta a scapito, talvolta, della capacità comunicativa ed espressiva, dell apertura dell edificio rispetto alla città. Esistono ovviamente una serie di spazi di mezzo che necessitano di una minore protezione rispetto all esterno, gli spazi intermedi di ingresso (foyer, guardaroba, bar, ristorante) che, specialmente negli ultimi anni, sono sempre più svincolati dagli orari di spettacolo e quindi aperti e comunicativi. In questo caso la custodia vera e propria è all interno dell edificio, e si lascia solamente intravedere dall esterno. Il secondo aspetto progettuale è la creazione del meccanismo dello stupore. Collegato al tema della pelle e del suo attraversamento, è articolato negli spazi di ingresso, principalmente nel foyer e nel suo rapporto con l ingresso nella sala. La creazione di stupore è storicamente collegata ad un idea di ricchezza pubblica, fornita ai cittadini che non possono esserne proprietari ed in emulazione delle dimore e dei palazzi signorili. Si tratta dello stesso meccanismo che nel XIX secolo ha portato alla defini

3 Inserto ampliato in italiano L opinione 3 C zione delle caratteristiche decorative e tecnologiche degli alberghi, ovvero del percorso emulativo della classe borghese rispetto alle classi aristocratiche, e la rivendicazione dell appartenenza borghese delle innovazioni tecnologiche e delle derivanti ricchezze. La comodità, il lusso all interno della sala, rappresentano l idea di uno Stato che distribuisce e restituisce, attraverso il piacere e la bellezza, e che mette in contatto il singolo cittadino con il mondo, in una sorta di passaggio di scala spazio-temporale: diventa così inevitabile affrontare dal punto di vista progettuale la contemporanea ricerca di una intimità-comodità, ricordando che lo spettatore-cittadino, una volta spente le luci, è solo nell ascolto, e di una ricchezza monumentale e tecnologica della sala che porta, appunto, al centro del mondo. In questo senso l invisibilità della tecnologia o la sua ostentazione sono ancora argomenti di discussione progettuale, così come lo sono la morbidezza silenziosa e intima dei rivestimenti e la loro unitarietà. Il terzo aspetto che proponiamo come tematica progettuale è la creazione delle condizioni di un sogno, in particolare delle condizioni spaziali e tecnologiche del rapporto spettatore-spettacolo. Da questo punto di vista si tratta di affrontare il tema del rapporto con la realtà e con la finzione: come costruire dal punto di architettonico (tralasciando in questa sede le questioni specificamente acustiche e percettive) il rapporto tra lo spettatore e la messa in scena, la recitazione e/o la presenza fisica dei musicisti. E capitato a tutti di dimenticare che esista una fisicità e una possibilità di errore da parte dei musicisti-interpreti: la sottile linea che separa fisicamente e virtualmente realtà e finzione deve essere mantenuta e le modalità della sua definizione appartengono specificamente alle scelte architettonico-spaziali. Da questo punto di vista, rispetto agli esempi più recenti, non sembra siano stati fatti ulteriori passi in avanti, sul piano sperimentale e realizzativo, rispetto agli esempi dell asse Total Theater (Gropius 1927) e Filarmonica di Berlino (Scharoun, 1963): l obiettivo di posizionare la musica al centro dello spazio D dedicato agli spettatori è tutt ora considerato coraggioso e di delicata realizzazione. L anedotto, quasi mitico, che sia stato Karajan a vedere nel progetto di Schaorun l ideale soluzione del rapporto musicaspettatore, sia simbolicamente che acusticamente, indica quanto per il mondo della musica il rapporto con lo spazio dell auditorium sia fondamentale, e quanto, in questi ultimi anni, questo dialogo sia forse atrofizzato, quanto lo è forse il rapporto tra arte e spazio museale. Nel sottile equilibrio spaziale creato fra lo spettatore e lo spazio della musica, trova così luogo il sogno: le condizioni della sua creazione sono l ultima e più profonda sfida del progettista rispetto al tema dell auditorium. Alfonso Femia e Gianluca Peluffo, fondatori dello studio 5+1 (1995), nel 2005 creano 5+1AA agenzia di architettura. Nel 2005 vincono, con Rudy Ricciotti, il concorso per il Nuovo Palazzo del Cinema di Venezia. Nel 2007 sviluppano il Master Plan Milano Expo Nel 2008 vincono il concorso per le strutture direzionali Sviluppo Sistema Fiera a Milano. Pubblicati nelle principali riviste e collane di architettura, tengono conferenze sul proprio lavoro e seminari di studio sul tema della città contemporanea in Italia e all estero.

4 4 Sale multifunzionale in Italia Inserto ampliato in italiano Sale multifunzionali in Italia Teatro polivalente a Montalto di Castro (VT) Progettisti: MDU architetti Alessandro Corradini, Valerio Barberis, Marcello Marchesini. A Sezione in scala 1:500. B Pianta scala 1:500. C Vista esterna. D Sezione scala 1:25. A Il progetto del teatro si è sviluppato in relazione a quattro ordinidi fattori: l inserimento urbano, la rappresentatività dell architettura, la funzionalità degli spazi e l economicità dell intervento. L inserimento del progetto sul territorio segue criteri di valutazione alla scala locale e territoriale, ovvero nasce da un analisi sulla forma urbana in cui assumono rilievo: la forma e la consistenza del costruito, l orografia del suolo, gli elementi paesaggistici di rilievo e la natura delle strade limitrofe, intese non solo come elementi fisici di accessibilità e di collegamento, ma in relazione alle capacità generative che hanno come assi strutturali del territorio. L aspetto della rappresentatività dell architettura si pone in relazione alle esigenze specifiche della destinazione funzionale: un teatro è un edificio storicamente visibile, che contribuisce a determinare la forma e l immagine della città oltre a costituire un luogo di ritrovo e di identità culturale di una comunità. Il teatro di Montalto assume, sul luogo, la funzione di elemento ordinatore della forma urbana e costituisce la formalizzazione di un idea di comunità di fruitori che ritrovano nell architettura i propri riferimenti storico-culturali. In questa logica il teatro è un luogo di evoluzione culturale, che attraverso lo strumento della rappresentazione, pone in relazione la storia con la contemporaneità. La funzionalità degli spazi rientra nei requisiti fondamentali e inderogabili di un architettura; nel caso specifico si è cercato di porre in relazione la funzionalità con l economicità degli spazi ovvero di fornire un edificio razionalizzato il cui funzionamento complessivo risultasse ben calibrato in relazione alle dimensioni contenute della struttura architettonica. L economicità è un aspetto del progetto da considerare in reazione alla scala dell intervento ed alla specificità funzionale dell edificio; in realtà il teatro è una macchina che deve funzionare mediante l uso di parametri specifici e tecnologie adeguate, tali da rispondere ad i requisiti tecnici, acustici, impiantistici e organizzativi. Il parametro dell economicità in questo caso risulta essere un elemento di riferimento che influisce criticamente sulle scelte progettuali con valutazioni dei costi- C B

5 Inserto ampliato in italiano Sale multifunzionale in Italia 1 benefici sui materiali utilizzati e sulle scelte tecnologiche adottate, per ottenere la migliore soluzione con la minima spesa. La piazza del teatro, di forma triangolare al lungata, si configura come piazza urbana pavimentata che convoglia l attenzione ver so la vetrata di accesso al teatro; lo sguardo segue poi una successione di spazi fluidi che si snodano fino all interno della sala per terminare sulla scena. L edificio è concepito come un doppio involucro ognuno dei quali specializzato ad assolvere una funzione specifica. L involucro esterno costituisce la parte strutturale del fabbricato formata da pareti in cemento armato sormontate da tra vi reticolari metalliche che sorreggono la 4 copertura. Le facciate esterne in cemento a facciavista presentano un motivo a campitu re con variazioni cromatiche; la superficie del cemento presenta una tessitura disegna ta dall utilizzo di casseforme in tavolato di di verso spessore con andamento orizzontale, mentre la colorazione delle diverse campitu re si ottiene mediante apposite vernici im pregnanti ai silicati. La forma dell involucro architettonico, la partizione delle campiture ed il trattamento delle superfici, costituisce l interpretazione in chiave contemporanea di un architettura storica estremamente radi cata nel territorio e che trova il suo più evi dente riferimento del basamento del tempio etrusco nell area archeologica di Vulci. Il si stema costruttivo adottato è in grado di as solvere ai requisiti di isolamento acustico del fabbricato oltre a garantire la durata nel tem po e bassi costi di manutenzione. L involu cro interno dà forma allo spazio del teatro: due pareti contrapposte rivestite in pannelli di legno catturano l attenzione a partire dal 4 4 cono dell ingresso e accompagnano la vista 4 4 in un susseguirsi di spazi continui attraverso il foyer, la sala ed il palcoscenico. Lo spazio prodotto esprime un senso di quieta monu mentalità, consona alla funzione teatrale. La continuità dello spazio tra esterno, foyer e platea non costituisce un ostacolo al corretto funzionamento del teatro, in quanto un sistema di tende scorrevoli garantisce l isolamento della sala in occasione degli spettacoli. In corrispondenza della separazione tra fo yer e sala è stato realizzato un taglio nella struttura del teatro costituito da uno spazio completamente vetrato, sia sui lati che sulla copertura, tale da illuminare naturalmente lo spazio nelle ore diurne. Le due pareti conti nue danno forma ad una spazio creato per rispondere ai requisiti di acustica della sala e sono costituite da pannelli in listelli di le gno distanziati e posti verticalmente per l in tera altezza degli ambienti; tali pannelli sono ancorati alla struttura retrostante con un si stema di guide metalliche che ne rende agevole l istallazione. Il pavimento del foyer e della sala è in cemento scuro levigato, il soffitto è costituito da capriate metalliche carterizzate con pannelli in cartongesso. 2 3 Sezione scala 1: Solaio di copertura guaina isolante termico 50 mm massetto in cls. min. 166 mm soletta in c.a mm controsoffitto in car tongesso 10 mm Parete esterna rivestimento in policar bonato 39 mm sottostruttura in acciaio parete in c.a. 250 mm pannello isolante in legno mineralizzato 18 mm Parete esterna in c.a. trattata con vernice idrorepellente 280 mm Solaio di interpiano tavolato in legno mas sello 50 mm solaio in c.a. 240 mm massetto di sottofondo 60 mm intonaco interno 15 mm Solaio piano terra pavimento 15 mm massetto 100 mm platea di fondazione in c.a. 400 mm guaina magrone 150 mm

6 6 Sale multifunzionale in Italia Inserto ampliato in italiano Sale multifunzionali in Italia Teatri ed auditorium concorsi di architettura Negli ultimi anni in Italia si sta riscontrando un interesse diffuso da parte delle pubbliche amministrazioni per la creazione di spazi collettivi coperti multifunzionali in grado di ospitare eventi e manifestazioni. Tale riscoperta dello spazio collettivo come centro della cultura locale ha determinato la promozione di numerosi concorsi di architettura su tutto il territorio nazionale. I temi progettuali, che solo in minima parte hanno riguardato la ristrutturazione di teatri storici o di edifici preesistenti, hanno portato alla messa a punto di proposte progettuali interessanti in grado di affrontare le problematiche relative alla grande luce e all acustica in maniera estremamente innovativa. Purtroppo la celerità e l entusiasmo che ha portato alla promozione di tali concorsi solo in pochissimi casi si è concretizzata nella realizzazione. A Concorso internazionanale in due fasi per il Nuovo teatro di Verbania (VCO) 1 classificato. Progettisti: Salvador Perez Arroyo (capogruppo), Vicente Mestre Sancho, CRA Bstudio Peter Cook and Gavin Robotham, Federico Bargone, Enrico Auletta, Alessandro Sandelewski, Riccardo Bianchini, Francesco Bartolucci, Massimo Mariani, Federica Lusiardi, S.b.arch. Bargone Associati, Aroldo Bargone, Flavia Brenci e Linda Di Muzio. Il complesso teatrale presenta una pianta ad L che si richiude in se stessa attraverso il collegamento con il piccolo edificio preesistente creando uno spazio circoscritto e movimentato posto al di sotto di una copertura in linea con l idea di progetto del nuovo complesso teatrale. B C Concorso per il Recupero del complesso edilizio «ex Casa Littoria» come nuovo Teatro e Auditorium di Chivasso (TO) 1 classificato. Progettisti: Angelo Delli Gatti, Maurizio Gontier, Giovanni Rosotto e Fiorenzo Namèche. La proposta progettuale per il recupero del complesso edilizio trae origine dall analisi dell esistente, dalla lettura della città, del tessuto urbano e dal rapporto che il manufatto ha con il contesto, dai principi del pensiero razionalista della Casa Littoria con la quale instaura un profondo rapporto dialettico senza mai voler entrare in competizione con essa. Le sale per lo spettacolo sono state concepite come manufatti architettonici in cui la forma non deve essere solo conseguenza la cui forma non deve essere solo conseguenza della funzione, ma sintesi tra città e geometria analitica cui quell insieme di linee e volumi appartiene. A B C

7 Inserto ampliato in italiano Prodotti in Italia 7 Prodotti Prelude e Ultima Presso l Università Luiss di Roma, moderno polo universitario, recentemente oggetto di adeguamento funzionale ed impiantistico, sono stati utilizzati i pannelli in minerale Ultima installati con sistemi di sospensione Prelude da 15 mm. Questa soluzione abbina le alte prestazioni di fono assorbimento ad ottime prestazioni di fonoisolamento, favorendo la riduzione dei rumori e una comunicazione chiara e intelligibile. Armstrong Building Products S.r.l. Vicolo Diomede Pantaleoni 4, Milano info italia@armstrong.com soffitti.it Parklex acustico Evitare il rumore e il riverbero è una forma di comfort: parklex 500 è stato progettato per essere utilizzato per il rivestimento di soffitti e pareti in interno e locali con l esigenza di un elevato assorbimento acustico. Questi pannelli isolano le stanze dai rumori aumentando la sensazione di comfort grazie al particolare trattamento. Zeroklass Roof Sound/REI Sound Pannello di copertura e rivestimento pareti realizzato a mezzo di uno strato coibente esclusivo costituito da listelli di lana minerale biosolubile sfalsati in senso longitudinale, le cui fibre si dispongono a 90 rispetto al piano dei due supporti, con interposto un velo di vetro incombustibile ed anti spolverio di colore nero. Il pannello è disponibile anche in una versione solo Sound con possibilità di avere colori da RAL sia all intradosso che all estradosso. RWP Panel S.p.A. Via Industria 1, S.Stino di Livenza info@rwpanel.com Parqcolor Parqcolor è un pavimento resistentissimo all usura, facile da montare, senza manutenzione, e con la capacità di trasmettere emozioni estetiche con linguaggi legati ad ambienti della tradizione, oppure inventandone di nuovissimi. La sua resistenza, propria del laminato ad alta pressione (HPL), lo rende particolarmente indicato per luoghi collettivi. Kalikos International s.r.l. Corso Palladio 165, Vicenza info@kalikos.it Skycolors Shine Per migliorare ulteriormente le prestazioni eccellenti di Skycolors, Technokolla ha ideato Skycolors Shine, una gamma di stucchi epossidici che gra zie alla particolare lavorazione dell impasto è indicato per ambienti che necessitano di un alta igienici tà e fugature in assorbenti. 24 gradazioni disponibili integrate con quattro nuove brillanti e uniche tonalità tra cui polvere di stelle. P.L. S.p.A. Stada prov.le per Bulgorello 3, Vertemate parqcolor@pl abetgroup.it abetgroup.it Pareti scorrevoli Anuaria I prodotti Anaunia sono realizzati secondo i più rigorosi criteri costruttivi, sottoposti a severi collaudi a garanzia degli elevati livelli di Qualità. Oltre al basso valore della presenza di formaldeide E1, la gamma dei prodotti Anaunia supera i 50 db dell Indice di isolamento acustico Rw, va oltre i 60 minuti di Resistenza al fuoco REI. Tutti i pannelli sono personalizzabili. Technokolla S.p.A. Via Radici in Piano 558, Sassuolo info@teknokolla.com La stanza del maestro Concept di illuminazione in cui il grande maestro e regista Luca Ronconi ha voluto immergersi, immaginando una stanza da letto ideale dal punto di vista illuminotecnico. Come in una scenografia teatrale, Ronconi ha immaginato di illuminare il buio della notte dando voce ai propri desideri. Sono parte della composizione: una finestra, libro!, acqua di una brocca e porta! supportati da LED. Anaunia S.r.l. via Barbatorta, 247, Villa Verucchio info@anaunia.it Fashion Collection N 1 Si trattava di prototipi che abbinano tutte le caratteristiche tecniche dei serramenti in PVC al fascino del rivestimento in pelle e brillanti applicati sia sulla maniglia sia sul fermavetro della finestra. La struttura del serramento è in PVC con rinforzo in acciaio zincato da 20/10, una soluzione tecnica che permette di ottenere un prodotto resistente ed indeformabile. Artemide S.p.A. Via Bergamo 18, Pregnana Milanese info@artemide.com Tonini S.r.l. Via S. Martino 40, Medole info@toniniserramenti.it

8 8 Traduzioni in italiano Inserto ampliato in italiano Discussione Pagina 146 Uno spazio per la rappresentazione Sviluppi e tendenze dell architettura teatrale Roman Hollenstein A differenza dei musei, l architettura del teatro per lungo tempo assume un ruolo marginale. Uno spiraglio si intravede quando il Teatro del Mondo di Aldo Rossi approda a Venezia in occasione della prima Biennale di Architettura, e con la realizzazione del Teatro di Aalto ad Essen, il conglomerato multicolore a Den Haag di Rem Koolhaas, lo spettacolare Teatro dell Opera di Jean Nouvel a Lione e l intervento di Mario Botta a Milano. A partire dalla fine degli anni 90, le sale concerto come la KKL a Lucerna di Jean Nouvel, la Disney Concert Hall a Los Angeles di Frank Gehry, l Auditorium a Santa Cruz a Tenerife o il palcoscenico Open-air decostruttivista Wolkenturm progettato da The next ENTERprise nel Parco del Palazzo di Grafenegg, testimoniano una timida primavera dell architettura del teatro. Realizzazioni che non possono essere messe a confronto con i monumenti del XIX e del XX secolo come l Opera di Parigi o il Teatro Civico di Vienna o il Teatro Colòn a Buenos Aires, veri e propri simboli delle città in cui si trovano. L esigenza di costruire teatri era al tempo talmente ampia che progettisti specializzati come lo studio viennese Fellner & Helmer erano costretti a viaggiare da Augusta, attraverso Budapest, ad Odessa, fino a Zagabria e Zurigo per realizzare contemporaneamente diversi progetti per teatri lirici e di prosa; teatri concepiti come macchine di cultura con un immagine fluttuante fra il classicismo e il neoroccocò, dominati da boccascena a forma di tempio e caratterizzati da foyer presto luoghi di raduno dell alta società; teatri con ordine di palchi intorno ad un palcoscenico con scena dipinta, ma non ancora dotato di retroscena e quinte laterali oggi necessarie alla rappresentazione. In aggiunta, camerini per artisti, sale prova, depositi scenografie e laboratori. La tipologia architettonica ha raggiunto in quei secoli una perfezione tale da conservarsi nei caratteri fino ad oggi anche se in una pelle contemporanea. Forme di teatro Nel suo primo progetto di teatro di corte a Dresda, Gottfried Semper getta i prodromi della riforma dell architettura teatrale barocco-classicista dove la forma semicircolare ispirata agli antichi e alle teorie di Jean-Nicolas-Louis Durand viene percepita dallo spettatore. Trent anni più tardi, insieme a Richard Wagner progetta il Teatro del Festival di Monaco di Baviera (non realizzato). L idea, pietra miliare della riforma teatrale che ha avuto luogo tra il 1872 e il 1875 viene applicata in forma semplificata da Wagner e da Otto Brückwald nel Teatro del Festival di Bayreuth. La sala, rinomata per l acustica e per l illusione ottica della scena, ha influito sulla tipologia classica del cinematografo e sul layout di diversi teatri di prosa attraverso la realizzazione del Prinzregenttheater. Un altro percorso viene intrapreso da Heinrich Tessenow e da Adolphe Appia, quando nel 1912 si realizza il Festspielhaus del compositore e riformatore Emile Jacques Dalcroze a Hellerau: senza palchi e con illuminazione indiretta. Nella primo Gothaneum a Dornach si dispone a cerchio un colonnato che definisce senza soluzione di continuità lo spazio scenico e la platea; nel 1925 Auguste Perret progetta per l Exposition des Arts Décoratifs di Parigi un teatro provvisorio con palcoscenico a spazio variabile. Nel 1923 Friedrich Kiesler si dimostra a favore di uno spazio per l azione scenica dove platea e palco siano separati; ne deriva la definizione di Raumbühne. Il teatro Endless (1925) non viene realizzato alla stregua del Rundtheater di Norman Bel Geddes, del postumo Kugeltheater di Andor Weininger (1927) e del Totaltheater di Walter Gropius dotato di una meccanica che consente di trasformare la platea e il palco. Nella progettazione di innovativi teatri come quelli citati, la tecnica e la continuità tra palcoscenico e platea sono nettamente più importanti dell aspetto esterno del fabbricato che fino ad ora ha avuto un ruolo centrale. Solo il grande Spielhaus ristrutturato a Berlino nel 1919 da Hans Poelzig per Max Reinhard celebra l aspetto formale dell architettura che nel primo progetto di teatro realizzato dell immediato dopoguerra (1953), il teatro di Mannheim di Mies van der Rohe, diventa elemento centrale di progetto. Il progetto che si contrappone alla ricerca formale di monumentalità tramandata a partire dalla Scala di Milano del Piermarini, provoca i contemporanei con il concetto di scatola in acciaio e vetro per l aspetto industriale. Il foyer trasparente identifica un architettura democratica che si apre verso la città. L approccio democratico di Mies van der Rohe privo di spettacolarità si sviluppa con Max Bill dieci anni più tardi nel Teatro di Vidy a Losanna. A breve, l architettura del teatro avrebbe intrapreso una direzione completamente diversa. Teatri ed involucro Il Teatro Civico di San Gallo, iniziato nel 1968 su progetto di JØrn Utzon, che trae ispirazione dall espressività formale della Filarmonica di Berlino di Hans Scharoun e dall Opera House di Sidney concepita nel 1957 da Claude Paillard ma realizzata solo nel 1972, è un volume geometrico in calcestruzzo a vista che ha suscitato controverse opinioni quanto il foyer fluttuante con installazioni pittoriche di Antoni Tàpies. La hall torna ad avere la funzione di catalizzatore sociale: nell Opera House di Yaacov Rechter a Tel Aviv (1994), Ron Arad interviene nella hall con l installazione di una scultura in calcestruzzo, gesso e metallo, una sorta di serpente bianco che attraversa la hall inglobando bar, casse e shop con grandioso accesso pubblico tramite scala dorata. L interesse a realizzare sperimentazioni artistiche al di fuori degli spazi del teatro coinvolge da sempre i registi teatrali come testimonia la rappresentazione della Traviata di Giuseppe Verdi nella hall della stazione centrale di Zurigo nell autunno 2008: i luoghi non convenzionali per la rappresentazione teatrale suscitano un particolare interesse. Il pubblico dell opera per lo più conserva tore, al contrario, si dimostra contrariato. Nonostante il progresso tecnologico consentirebbe di creare spazi stravaganti sia per forma che per materiale, tornano in auge le sale tradizionali a forma di ferro di cavallo. Nel 1991 a Genova, Aldo Rossi realizza uno spazio postmoderno per il teatro incorniciato come una piazza dalle facciate delle case, mentre nel 1993 Jean Nouvel, nella realizzazione dell Opera, si piega al diktat della tradizione allo stesso modo dell innovativo Toyo Ito nel Performing Arts

9 Inserto ampliato in italiano Traduzioni in italiano 9 Centre a Matsumoto (2004) o dello studio Snøhetta nella Opera di Oslo (2008). Nel febbraio 2008, persino il nuovo teatro di prosa di Copenhagen, il Skeuspilhuset progettato da Lundgaard & Tranberg sorprende il pubblico della prima con uno spazio di impronta tradizionalista. Rob Harris, capo progetto acustico dello studio d ingegneria Ove Arup, è convinto che solo un teatro con ordini di palchi a forma di ferro di cavallo con balconate garantisca una qualità acustica e teatrale insuperabile. Forme scultoree Per compensare alla limitazione creativa nel progetto di un teatro, gli architetti contemporanei abituati al successo, rivolgono maggiore attenzione al foyer e all aspetto esterno nel tentativo di realizzare architetture che assurgano a simbolo. Attualmente, risultano essere molto in voga le megastrutture tridimensionali che prendono addirittura il posto del boccascena. Nel 1986 Jean Nouvel sviluppa un progetto per un Opera House nero a Tokyo: una balena che ha ingoiato un intera Kaaba e all interno due sale fluttuanti con gallerie. Se il progetto di Nouvel fonda su una compattezza enigmatica, Santiago Calatrava cerca di catalizzare l attenzione sull Opera di Valencia creando una bizzarra forma simile al casco da ciclista. Enigmatico anche Paul Andreus nel National Theater di Pechino, una gigantesca bolla che sembra fluttuare sull acqua; mentre i due cubi di colore sulfureo, il Teatro e l Auditorio che João Luís Carrilho da Graça ha recentemente inaugurato, si illuminano allegramente sopra l intrico di tetti della cittadina francese di Poitiers, Dominique Perrault crea in maniera alquanto eccentrica, un enorme pepita d oro per l ampliamento del Mariinskij Theater a San Pietroburgo suscitando uno stridente contrasto con il contesto di impronta classicista. In ogni caso nulla lascia trapelare il fatto che il corpo estraneo di ampliamento cinga un teatro a palchi tradizionale. Il Teatro dell Opera di Oslo si presenta come un teatro tradizionale dove il paesaggio di tetti in marmo di Carrara dovrebbero ricordare un iceberg. Come nell edificio a forma di chitarra progettato da Toyo Ito a Matsumoto, anche nel Teatro dell Opera di Christian Portzamparc a Rio de Janeiro la torre di scena emerge dalla complessità dell edificato. La più originale reinterpretazione del teatro classico prende però forma nello Skuespilhuset di Copenhagen, di aspetto minimalista, con una torre di scena avvolta in una pelle a rilievo di rame si staglia nell aria come un segnale riconoscibile da lontano emergendo dal basamento in vetro e clinker. Edifici di prestigio Fu la retorica visiva di alcune architetture a scuotere nel 2004 gli organizzatori della IX Biennale di Architettura di Venezia, nell evento speciale Sale concerti, esposizione dedicata al tema lungamente trascurato dell architettura dei templi della musica contemporanei. Da quel momento in poi, alcuni di quei progetti sono stati realizzati e sono stati arricchiti di elementi ancora più spettacolari. A Dallas, sta per essere portata a termine la realizzazione del Performing Arts Center: un Teatro dell Opera progettato da Norman Foster con sala a ferro di cavallo e cinque balconate, e una sala capace di modificare il layout progettata da Rem Koolhaas con torre di scena di 11 piani. A partire da un progetto non realizzato per il teatro musicale di Gent, Toyo Ito nel 2006 realizza il Taichung Metropolitan Opera House a Taiwan: un gigantesco volume parallelepipedo in vetro dove, all interno di un gigantesco labirinto di spazi trovano posto sia un teatro lirico che uno di prosa oltre ad un Black Box. Il progetto sta all ombra di quello di Zaha Adid del Dubai Opera House (2006) simile nell aspetto ad un immensa duna di sabbia che si erge sulle coste di un isola a sud del Dubai Creek che dovrebbe accogliere oltre ad un teatro dell opera e ad uno di recitazione anche un teatro Open-Air, una scuola per attori, una galleria d arte e un hotel tematico di lusso. In progetti prestigiosi come quelli descritti, la questione dell innovazione tecnica teatrale è marginale. L ultimo colpo di scena è avvenuto nel 1981 ad opera di Jürgen Sawade in collaborazione con Peter Stein nell Universum Kino di Erich Mendelsohn a Berlino. Questo edificio che permette ogni forma di teatro classico e contemporaneamente e dovrebbe essere aperto allo sviluppo di nuove forme, fino ad oggi ha prodotto conseguenze soprattutto sul teatro di prosa e quello di ballo. Ovunque, vecchie strutture ad aula sono state adattate a teatro; esemplare la «Schiffbauhaus», di Zurigo che Ortner & Ortner hanno convertito sull idea di Christoph Marthaler in flessibile struttura per il teatro. In questo tipo di teatri l interazione tra spettatori e pubblico ha un ruolo fondamentale. Importante è anche il tentativo di integrare il palcoscenico nell auditorio dove il così detto quarto muro tra palcoscenico illuminato e platea buia viene a spezzarsi. Visioni future Oggi, dato che l idea di scena teatrale è diventata quasi storica, e molti registi di teatro riescono ad adattarsi anche negli spazi concepiti tradizionalmente in lussuosi edifici, sarebbe auspicabile che i più visionari si confrontassero di più con gli architetti al fine di ricercare per il teatro di prosa, per la musica e di ballo nuove soluzioni spaziali. L intendente del Lucerne Festival ha recentemente dimostrato un nuovo percorso. Insieme con il compositore e dirigente Pierre Boulez, che aveva già progettato con il regista Patrice Chéreau per l Opera della Bastiglia una sala multifunzionale e che nel 1995 aveva realizzato in forma frammentaria la Cité de la Musique di Christian de Portzamparc, sviluppa per Lucerna una nuova sala modulabile chiamata Haus. Il cuore diventa uno spazio mutevole nel palcoscenico e in platea, adattabile sia all opera tradizionale, sia al teatro sperimentale di musica e di prosa che alle performance multi mediali. Uno dei requisiti richiesti allo spazio erano caratteristiche acustiche, tecniche e visive performanti. L architetto di Berna Max Schmid ha rielaborato un concetto base per un concorso d architettura: un edificio di nuova costruzione deve essere uno spazio rettangolare dove soffitti, pareti e pavimenti possano modificare e trasformare in sala concerti a forma di scatola da scarpe sino a palcoscenico ad anfiteatro.

10 10 Traduzioni in italiano Inserto ampliato in italiano Pagina 151 La grande cultura edifici del XXI secolo Barbara Sölder, Tobias Sölder Gli edifici per la cultura stanno vivendo attualmente una particolare congiuntura. Oltre ai musei, nell ultimo decennio sono state realizzate sale concerto, teatri di prosa, teatri dell opera. E non solo in Europa, culla di tutto il repertorio classico di concerti, lirica e teatro. Qui non manca una ricca tradizione per la realizzazione di grandi sale da concerto, da quando, a partire dal XIX secolo il concerto viene strappato dalle corti -genere questo che secondo Adorno accanto all opera è la più peculiare forma di esercizio musicale borghese un trend nel frattempo diffusosi a livello globale, che ha portato a costruire e a progettare teatri con architetti occidentali nel mondo arabo e asiatico. Ambiente culturale europeo Amburgo ha bisogno di un simbolo. Con questo slogan, il Senato di Amburgo cerca di ottenere adesione e contributi da parte dei cittadini a favore della Elbphilarmonie Concert Hall. Inizialmente, un investitore privato ha l idea di finanziare parzialmente il progetto tramite la realizzazione di un hotel e di appartamenti di lusso su disegno degli architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron. Nel frattempo dalle casse pubbliche si erogano per la costruzione 320 milioni di euro. La città rimane fedele al progetto dell emblematico volume alto 103 metri a forma di onda, simbolo della così detta Hafencity e il ritorno del centro di Amburgo all acqua nell ex quartiere dei magazzini portuali come concetto globale urbano e dall altro canto come motore di un movimento culturale, fattore economico e d immagine. Rimane tuttavia la questione di chi in un prossimo futuro riuscirà a recitare con successo in un teatro per 2200 persone. A tal proposito gli architetti e il progettista acustico Yasuhisa Toyota dicono che la sala è stata concepita secondo il principio dell Arena di Weinberg, un capolavoro dell acustica. Nel nuovo edificio si integrano una sala per la musica da camera (600 posti), un ristorante, un bar e degli spazi commerciali. Come ad Amburgo, anche nell area portuale della cittadina portoghese di Porto, la progettazione di un nuovo palaconcerti ha innescato la trasformazione qualitativa di un intero quartiere. La Casa da Música si trova alla Rotunda da Boavista, una rotatoria ad elevata concentrazione di traffico. Il progetto per l edificio multifunzionale è stato portato a compimento nell aprile 2005 ed è costato 100 milioni di euro. In un volume poligonale in calcestruzzo a vista si collocano una grande sala concerti (1238 posti) e al di sopra un piccolo auditorio. La flessibilità funzionale rivela la vivacità del layout spaziale: il numero dei visitatori non è definito per il piccolo auditorio, la capienza può variare notevolmente in relazione a dove e in quali dimensioni viene montato il palcoscenico, oltre che da come si distribuiscono le sedute. Il ristorante con terrazza ritagliata nella copertura è aperto al pubblico ed offre ampia vista sull Atlantico. All interno di una pelle cristallina, che spicca da una pianta a poligono irregolare a sette lati, la sala è sede principale dell Orquestra Nacional do Porto. Sul piano formale lo spazio segue la struttura della scatola da scarpe come la sala del circolo musicale di Theophil Edvard Hanse del 1870 a Vienna rinomata per i leggendari requisiti acustici. Saltuariamente le due sale più grandi e un Box di superficie inferiore possono essere usati per concerti sperimentali. Gli ampi fronti vetrati ad andamento sinoidale della sala maggiore creano un sorprendente effetto visivo. Attraverso le vetrate, i passanti possono osservare un evento o una manifestazione e al contempo i musicisti dell orchestra hanno la sensazione di suonare per un pubblico più vasto che non quello radunato in sala. Un concetto che viene ripreso anche da Foreign Office Architects nel progetto per il BBC Music Center nella White City di Londra e anche per il Music Box, i futuri studi della BBC, un intervento da 22 milioni di sterline. Con un concetto di flessibilità funzionale è stato progettato anche il Parco della Musica a Roma, il più grande centro per concerti e per manifestazioni eretto in Italia nell ultimo decennio e inaugurato nell aprile Per il vincitore del concorso, l architetto Renzo Piano, l obbiettivo non era quello di creare un edificio polifunzionale ma un centro per la musica composto di tre corpi isolati collocati nelle immediate vicinanze del Parco Olimpico ai margini del centro storico. Intorno ad un anfiteatro con 3000 posti a sedere, destinato a tutte le manifestazioni all aperto e a piazza esterna, si raggruppano tre sale per 750, 1270, 2750 spettatori. Inoltre, si addizionano gli spazi del Museo degli strumenti musicali, un ristorante, un caffè, un negozio per supporti audio, note e libri che attira numerosi visitatori in un area urbana della città altrimenti vuota. Renzo Piano per la forma dei tre corpi di fabbrica trae ispirazione da un liuto del XIX secolo, mentre la selezione dei materiali da costruzione, legno, travertino, cotto e lamiera cruda per la copertura richiama la città di Roma e i suoi materiali. Per impianto, la sala maggiore si avvicina alla tipologia dell arena usata nella Filarmonica di Berlino di Hans Scharoun (1963) e di conseguenza è più difficile da ottimizzare per la sintonia fine acustica per diversi tipi di formazioni d orchestra e per timbro, rispetto alla tipologia della scatola da scarpe cutilizzata nella sala del Centro congressi e cultura di Lucerna di Jean Nouvel. Asia e vicino Oriente Anche le città arabe o asiatiche hanno scoperto la cultura come fattore economico e hanno individuato nella costruzione di edifici per la cultura di impronta occidentale una funzione rappresentativa, sebbene in alcuni sistemi politici, come ad esempio nella Cina della Rivoluzione Culturale, la cultura classica occidentale (dalla musica classica alla letteratura) era proibita. Cinquant anni fa, il Primo Ministro cinese, Zhou Enlai propone di costruire un centro culturale a Pechino, ma solo sotto Jjang Zemin nel 1990 viene portato a compimento il Teatro Nazionale su progetto del francese Paul Andreu. Il teatro, un ellisse di metri, non solo si contrappone nettamente agli edifici del centro cittadino per contenuti culturali, ma anche a livello artistico. Il teatro si colloca al centro di un lago artificiale e non mostra alcun taglio nel rivestimento. Attraverso una galleria sotto l acqua del lago artificiale lunga 16 metri, lo spettatore approda nel foyer la cui facciata di vetro è ritagliata nella geometria dell edificio. L edificio oltre a ristoranti e shop dispone di un Opera per 2416 spettatori, un teatro di 1040 posti e una sala concerti da Dall inaugurazione avvenuta nel dicembre 2007, l attività concertistica e teatrale di compagnie ospiti provenienti da Stati uniti, Russia ed Europa è stata particolarmente controversa. Città d arte e quartieri della cultura Hong Kong, ex colonia della Corona Reale Britannica, in collaborazione con il West Kowloon Cultural District, intende costruire su una penisola un complesso di musei, teatri, negozi ed appartamenti che si insedierà su una superficie di 43 ha sia per diventare un centro di arte e cultura in Asia sia per attirare investimenti e turisti. Come gruppi di progettazione sono stati coinvolti team di architetti internazionali (Tadao Ando, Herzog & de Meuron) e istituzioni museali (Centre Pompidou, Guggenheim Foundation). In progetto sono anche tre teatri con 2000 posti a sedere, una Performance Hall da spettatori, quattro musei, un anfiteatro con cinema, ristoranti, vendita al dettaglio e attività artigianali. Anche ad Abu Dahbi, la Lega Araba ha in progetto la realizzazione di un quartiere urbano dell arte di dimensioni faraoniche. Il progetto si insedia a Saadiyat detta anche Isola della Fortuna dove, con musei e palaconcerti, dovrebbe nascere una cultura globale. All insegna del motto Cultura invece di petrolio e in collaborazione con il Louvre e il Guggenheim ma anche di architetti star come Frank O.Gehry, Jean Nouvel o Zaha Hadid ad Abu Dhabi si auspica una nuova identità culturale di richiamo internazionale. Opera, Cina Zaha Adid ha ricevuto l incarico per un nuovo grande progetto, la realizzazione

11 Inserto ampliato in italiano Traduzioni in italiano 11 dell Opera a Guangzhou, nella Cina meridionale. Collocato in prossimità del Pearl River, l edificio domina lo skyline urbano come una scultura in vetro, acciaio e calcestruzzo. Con una superficie di mq e 1800 posti a sedere (costo di circa 100 milioni di Euro) per dimensioni sarà il terzo teatro mai costruito in Cina. Il complesso progetto di Toyo Ito per il Taichung Metropolitan Opera House a Taichung con spazi senza soluzione di continuità in verticale e in orizzontale prende le distanze dalla tipologia tradizionale di Opera. Due spazi per il teatro con rispettivamente 2000 e 800 posti e un palcoscenico sperimentale con 200 posti a sedere che garantiscono ottimi requisiti acustici per tutti i tipi di spettacolo teatrale e di musica orientale ed occidentale. Intorno alle ampie sale si distribuiscono negozi, foyers, una sala conferenze e ristoranti: un architettura particolarmente ambiziosa che dovrebbe essere inaugurata nel Conclusione Quale dei progetti descritti verrà realizzato nonostante la crisi finanziaria sta scritto nel firmamento. Una cosa è certa: la spettacolarità di edifici per la cultura dovrebbe essere testimone di un futuro positivo, sia esso segnale di apertura verso altre culture come in Arabia o segno di energia e potere come in Cina. Anche i progetti di rivitalizzazione culturale iniziati in Europa, dovrebbero risolversi in un generale imput di sviluppo dell intero settore. A prescindere da tutti gli aspetti positivi, in alcuni casi tra quelli descritti, si pone la questione della gestione degli spazi in particolare delle numerose nuove sale concerto. Può un teatro, dove l attrazione per seducenti pelli senza adeguati contenuti, riempirsi di significati solo con la performance di artisti superstar? Tipologie Pagina 170 Spazi di intrattenimento culturale tipologie ed esempi di edifici teatrali Franz Wimmer, Barbara Schelle Due sono fondamentalmente gli elementi che caratterizzano gli spazi definiti ambienti di intrattenimento: il numero più o meno grande di spettatori proporzionale alla dimensione più o meno grande del palcoscenico. Molteplici sono le soluzioni per relazionare i due elementi sia sotto l aspetto costruttivo che sotto quello spaziale. Conferenze, letture, prosa, teatro ballato, teatro cantato, opera e operetta, concerti, musical, happening: per ogni genere teatrale è necessario considerare diversi requisiti architettonici. Oskar Schlemmer, che in seno al Bauhaus si è occupato con approccio scientifico alle forme di teatro e di palcoscenico, vede il teatro come un qualcosa fra il divertimento popolare e il carnevale da un lato e come qualcosa di simile ad una celebrazione religiosa dall altro. Circa l architettura, o meglio per dirla con parole di Schlemmer circa la forma del luogo, l architettura del teatro si svolge in strutture per spettacolo anonime e temporanee come il tendone oppure in architetture sacre ad elevate prestazioni come templi e chiese. Walter Gropius, l architetto del Teatro totale (1926/27), uno dei più spettacolari progetti di teatro del XX secolo, già nel 1929 nel saggio Theaterbau dimostra che nella storia dell architettura del teatro ci sono solo tre forme di palcoscenico: il palcoscenico centrale tondo, il palcoscenico con proscenio greco, e il palcoscenico a Guckkasten. Possiamo considerare come quarto sviluppo nella storia del teatro la tendenza contemporanea del recitare nello spazio ; in altri termini, si può visualizzare una tipologia di teatro che descrive la relazione tra il guardare e il recitare nello spazio. Gli esempi della tipologia raccolgono uno spettro di varie soluzioni formali realizzate in diverse epoche. Arena palcoscenico tondo L arena (dal latino: piazza di sabbia) è la forma originaria del palcoscenico, il più semplice ed elementare pavimento di un teatro per antonomasia. Intorno ad una superficie piana si dispone il pubblico degli spettatori in un anello chiuso per intervenire all evento sia esso recitazione, competizione, ballo o culto. Durante eventi di grande richiamo, la conca ha naturalmente la funzione di elevare l area degli spettatori, per consentire che tutti gli spettatori abbiamo piena visione di quello che accade sulla scena. Il vantaggio di questa disposizione sta nella stretta ed immediata relazione che si viene ad instaurare tra gli attori e i muri di persone intorno. La tipologia dell arena va dall anfiteatro romano, attraverso l arena per la musica e l arena circense, dal teatro scientifico alla sala concerti sino allo stadio sportivo. Teatro in terra a Moray, Perù Preistoria 1500 d.c.; posti Dal fortino di Ollantaytambo sino a Pisac, il centro del culto agricolo degli Inca, la valle Urubama nelle Ande peruviane, si dispone su terrazzamenti di terreno. Nella regione si trovano i cinque anfiteatri di Moray, un impianto che fluttua tra la forma paesaggistica libera e la cittadella della cultura. I terrazzamenti naturali si insediano nell andamento topografico del terreno e creano un complesso di quattro teatri di pianta rotonda e uno a ferro da cavallo. Nel periodo preincaico, una superficie di forma circolare serviva per lo svolgimento di riti, feste e competizioni all aperto. Il palcoscenico tondo del grande teatro di 45 metri di diametro e 12 terrazzamenti ancora intatti, di 7 metri di profondità e 1,80 metri di altezza, da un idea delle dimensioni di questo teatro che poteva accogliere fino a spettatori. Il ritrovamento di un complesso sistema di irrigazione portato alla luce dagli archeologi lascia intuire che gli Incas utilizzavano l area per la coltivazione del mais. Norman Bel Geddes, progetto Little Theatre in the Round, 1922; 600 posti All inizio degli anni 20 Norman Bel Geddes concepisce diversi progetti di teatri che riscuotono un attenzione internazionale e vengono presentati alle Esposizioni di Londra ed Amsterdam. La peculiarità dei suoi progetti è data dal tentativo di far corrispondere al concetto a lui contemporaneo di teatro un adeguata forma costruttiva. Tramite corpi che formalmente si ispirano alle linee di tensione elettrica e spazi interni a mezza sfera, Bel Geddes cerca di creare una continuità spaziale tra spettatori e palcoscenico. Il modello che mostra una doppia pelle d involucro, svela il progetto di un teatro-arena. Come in un circo, gli spettatori cingono l area del palcoscenico circolare. Auditorio e palcoscenico si trovano di conseguenza in un unico involucro tridimensionale. Lo spazio tra pelle interna ed esterna funge da ridotto del teatro ad anello e da area per la scenotecnica e l illuminazione in corrispondenza del livello superiore. L intero settore del palcoscenico è variabile in verticale e può essere sollevato lievemente oppure sprofondare per apparizioni spettacolari. Hans Scharoun, Philarmonie, Berlino, ; 2000 posti E un caso che ovunque si improvvisi musica, le persone si chiudano subito intorno a cerchio? la domanda che Scharoun si pone diventa base per il progetto del suo teatro spettatori sono riuniti in piccole unità, le così dette terrazze di vitigni intorno al luogo dove si svolge l azione teatrale. Cielo non è una pesante cupola ma un elegante tensostruttura. L edificio si sviluppa dall interno all esterno a partire dalla sala concerti tramite una fluida transizione alle aree funzionali del foyer. Gli spazi di riposo distribuiti a diversi livelli spesso con sorprendenti cannocchiali visivi e l armoniosa atmosfera della sala della musica trasformano l assistere ad un concerto in un esperienza carica di tensione ambientale. In un certo modo, con la Philarmonie Scharoun punta a trasformare l immagine di un arcaica situazione di raduno a cielo aperto in un complesso architettonico. Giovanni Michelucci, Chiesa di Longarone, Veneto, Nella sua lunga carriera, Michelucci si occupa anche di teatro. All età di 98 anni progetta per la città di Olbia un plesso teatrale con un ampia sala e un teatro all aperto. In seguito alla tragedia della diga del Vajont (Friuli) nel 1963, durante la quale diverse località vengono sommerse dal fango, Michelucci riceve l incarico di erigere un

12 12 Traduzioni in italiano Inserto ampliato in italiano monumento in ricordo delle vittime della catastrofe. L architetto concepisce un anfiteatro a cielo aperto sopra uno spazio sacro ovale. Una scala collega il livello della chiesa-cripta con l anfiteatro, luogo di raduno. Theatron proscenio In greco antico Theatron significa spazio da guardare e nel teatro antico definisce l area della platea. Al contrario del palcoscenico rotondo, gli spettatori non sono più disposti lungo tutti i lati del luogo di svolgimento dell azione teatrale, ma sono raccolti in un segmento di cerchio, semicircolare o semiovale. Lo spiazzo del coro (orchestra) in piano si amplia, all incrementare della superficie per gli spettatori (proscenio). La relazione visiva che si instaura a causa di una parziale chiusura del palcoscenico da parte degli spettatori, il relazionarsi con il paesaggio, e un acustica qualitativamente buona del teatro antico greco erano educativi nei confronti della collettività. I romani sviluppano la tipologia del Theatron in un edificio chiuso con spettatori disposti a semicerchio. Teatro di Epidauro, III secolo a.c.; posti Già in antichità, nessun tempio greco eguaglia il teatro di Epidauro per armoniosa composizione e per la sua integrazione nella topografia del territorio. Il complesso si colloca al di fuori del recinto del Santuario dedicato ad Asclepio, sulle pendici del Kynortion, un luogo che favorisce una perfetta acustica. Le gradonate dove trovano posto spettatori sono scavate nella roccia. Nella generalità dei casi, il teatro greco viene immerso in un declivio naturale, la cui acclività si avvicina alla pendenza determinata dalle file di sedute. La cavea si integra nel paesaggio creando un armoniosa composizione fra ambiente naturale e geometria architettonica. Odeion di Agrippa, Atene, XVI XIII secolo a.c.; 1000 posti Il teatro romano coperto, denominato ovunque Odeion, è un ulteriore sviluppo della tipologia di edificio per assemblee. Il fatto di essere coperto offre molti vantaggi sia per clima che per acustica; come nel caso dei teatri romani all aperto è luogo di svolgimento di rappresentazioni musicali e pantomime. Ad Atene esistono due teatri che corrispondono a questa tipologia: l Odeion di Erode Attico (150 d.c) e l Odeion di Agrippa che si trova al centro dell Agora di Atene. Cuore dell Odeion è la grandiosa sala maggiore alta 25 metri con palcoscenico, orchestra e 1000 posti a sedere disposti lungo file salienti. La Cavea o luogo degli spettatori è chiusa in una sala rettangolare, solo l ultima fila descrive un semicerchio completo. Il luogo dell azione scenica non era lo spiazzo dell orchestra ma il proscenio, il settore che precede il palcoscenico con pareti dipinte, la Scenae Frons. Andrea Palladio, Vincenzo Scamozzi, Teatro Olimpico di Vicenza, ; 1000 posti Nel 1580, l Accademia Olimpica, un circolo di nobili ed artisti, incarica Palladio della costruzione di un teatro permanente, dopo gli esempi realizzati in antichità, il primo teatro in un edificio isolato coperto. Ispirandosi ai modelli antichi e in particolare al saggio di Vitruvio De architectura libri decem, Palladio progetta un teatro classico in legno all interno di un edificio massivo rettangolare. 13 gradonate intorno ad una cavea ellittica con 1000 posti a sedere coronate da un colonnato. Con il camminamento illuminato da luce naturale e il soffitto in legno affrescato, gli interni richiamano una piazza all aperto. L azione scenica si svolge ad un livello superiore rispetto all orchestra all altezza degli spettatori: sul proscenio davanti alla monumentale scenografia che richiama la Scenae Frons romana si colloca la Scena Stabile. Tre portali incorniciano una vista prospettica su cinque strade che trasmette allo spettatore l illusione di trovarsi seduto in uno spazio esterno. William Shakespeare Globe Theatre, Londra, 1599; 3000 posti Il Globe Theatre ricostruito oggi a Londra, ai tempi di Shakespeare si trovava al di fuori delle mura. La tipologia di teatro con luce naturale dotato di logge e balconate prende avvio dalla corte interna dell osteria dove gli attori si esibivano. Alar Aalto, Auditorio della scuola politecnica, Otaniemi-Helsinki,1955 Gli schizzi che Alvar Aalto fece durante un viaggio in Italia e Grecia nel 1924 riproducono teatri come quello di Delfi o di Olimpia e mostrano il suo apprezzamento per la straordinarietà dei teatri antichi. Nel 1955 Aalto progetta un intero plesso scolastico universitario ad Otaniemi dove l elemento principale e più caratterizzante è il gruppo di auditorii ad esso integrato. Nel progetto, l idea del teatro greco viene trasposta in un edificio del XX secolo. La copertura dell auditorio dove penetra luce naturale indiretta crea all aperto un teatro con 12 gradonate salienti: un luogo di raduno a cielo aperto. Guckkasten, o il super-teatro Con il termine Guckkasten si definisce un palcoscenico chiuso su tre lati che garantisce una ottimale visione agli spettatori attraverso il boccascena. La tipologia si sviluppa dal teatro di corte barocco a partire dal XVII secolo. La definizione dell area del palco come spazio o architettura indipendente porta inevitabilmente alla separazione tra palcoscenico e platea. Lo spettatore, nel peggiore dei casi si distanzia al ruolo di osservatore. Per consentire che un maggior numero di spettatori goda della rappresentazione teatrale, senza andar oltre alla necessaria distanza visiva ed acustica dal palcoscenico, gli spettatori non si dispongono solo in platea ma anche nelle logge e nei palchi. In questa tipologia di teatro assume particolare importanza il proscenio (parte di palco davanti al boccascena). Josef Furttenbach, progetto per una corte principesca Intorno ad una sala ottagonale si aggregano quattro palcoscenici. Secondo la successione delle scene, la rappresentazione potrebbe svolgersi a rotazione sui diversi palchi. Al centro della sala si colloca una piattaforma circolare di 4 metri di diametro. Nei due elementi accessori presenti in sala sono disposte dispense con credenze per approvvigionare gli ospiti durante feste e conviti. Il palcoscenico riprende la sala italiana con il boccascena a prismi triangolari. L idea di una platea mobile e il fatto di disporre diversi luoghi deputati allo svolgimento dell azione scenica in un unico spazio, sono elementi che assumeranno importanza nel XX secolo. François Cuvillés d.ä., Alte Residenztheater a Monaco di Baviera, ; 640 posti Il piccolo teatro dell Opera costruito dal principe Maximilian Joseph III era parte del Residenz di Monaco. Inizialmente, il teatro era pensato per le manifestazioni di corte e costruito nello stile dei teatri a palchi del barocco italiano. Durante le feste, il parquet o prime file della platea sono sollevate sino a livello del palco tramite un meccanismo di elevazione collocato nel piano interrato. La sala per 640 spettatori è cinta da quattro gallerie ognuna con 28 palchi disposti a ferro di cavallo. L ingresso principale raggiungibile tramite vestibolo si trova sull asse mediano del palcoscenico profondo 26 metri. Nel 1956 il teatro devastato dalla guerra è stato ricostruito con parte dell arredo originario. Rudolf Steiner, il primo Goetheanum a Dornach, (incendiato); 900 posti La rappresentazione di Goethe della Metamorfosi della pianta ispira Rudolf Steiner, il fondatore dell antroposofia. Steiner era convinto che l architettura influenza spirito e morale. Le idee di Steiner confluiscono nella realizzazione del Goetheanum, una scultorea architettura modellata sia negli interni che negli esterni: una doppia cupola in legno si eleva da un volume ciclopico in calcestruzzo. Conferenze, misteri, rappresentazioni euritmiche richiedono un articolazione di palcoscenico e auditorio per 900 persone: due calotte di diversa dimensione su una pianta circolare avrebbero espresso tramite la tensione fra due poli dello spazio la dicotomia tra fisico e spirituale-soprannaturale. Il colonnato lungo il perimetro con il percorso retrostante unisce palcoscenico e platea senza soluzione di continuità.

13 Inserto ampliato in italiano Traduzioni in italiano 13 Konstantin Melnikov, Rusakov Club a Mosca, 1927; 1500 posti Dopo la Rivoluzione del 1917, nell Unione Sovietica nascono migliaia di case del Popolo o club di lavoratori con funzione di centri di propaganda. Il club di Melnikov viene costruito come luogo di raccolta, di gioco e di esecuzioni teatrali. Il club si distingue per l equilibrio compositivo dello spazio con la visione esterna oltre che per la simmetria. Le possibilità di modificare lo spazio degli spettatori consentono un ampio spettro di variante circa la destinazione della sala. Alvar Aalto, Opera ad Essen, 1959 con corso, costruzione; 1200 posti Un teatro si deve distinguere da tutti gli altri edifici di una città per rendere evidente il proprio ruolo legato alla cultura. Se nell antichità, il teatro serviva solo all arte, oggi, in teatro si tratta di cercare soluzioni per allestire rappresentazioni teatrali, opera, operette o balletto nello stesso teatro, così descrive Alvar Aalto le esigenze del teatro dell Opera. La platea è un anfiteatro asimmetrico con un fondale ondulato dietro loggiati e balconate a forma di logge, il foyer si distingue in tre livelli. Questo edificio mostra in modo chiaro le dimensioni del palcoscenico principale, del palcoscenico laterale, e del retroscena in relazione ad una platea relativamente contenuta concepita per 1200 spettatori. Teatro spaziale La definizione Teatro spaziale coniata nel XX secolo dall architetto Friedrich Kiesler si riferisce in particolare alla tendenza di moderni architetti e gente di teatro a riunire in una composizione architettonica lo spazio del palcoscenico con lo spettatore. Forme di rappresentazione teatrali aperte richiedono architetture aperte, variabilità e non monumentalità è lo slogan. Teatri monospaziali, teatri a più palcoscenici, palcoscenico e platea in mutamento, soffitti e pavimenti mutevoli, teatro studio, teatro sferico, teatro totale, sono stati spesso progettati ma raramente realizzati. Heinrich Tessenow, Adolphe Appia, Alaxander von Salzmann, Istituto d istruzione artistica Jacques-Dalcroze a Hellerau- Dresda, Le Corbusier lo considerava una pietra miliare nello sviluppo artistico dell epoca. Sebbene l Istituto d istruzione artistica Jacques-Dalcroze due anni dopo il primo festival soffrisse di un crollo finanziario a seguito della prima guerra mondiale, l edificio di Tessenow rimane a tutt oggi un pilastro. Cuore dell opera è una sala rettangolare con un innovativo sistema di illu mina zione: l intero spazio era allestito con teli a due strati intrisi di cera; tra pareti e tele erano state montate ad una certa distanza lampadine che consentivano di ottenere luminosità diffusa. Andor Weininger, progetto per un teatro sferico, 1927; 4500 posti Sebbene fosse un teatro visionario e utopico, Weiniger negli schizzi preparatori si pone diverse questioni architettoniche concrete nella relazione spaziale tra platea degli spettatori e luogo dell azione teatrale. Nella rivista Bauhaus del 1927, Weininger descrive il teatro come segue: lo spazio del palcoscenico, lo spazio del teatro come luogo della rappresentazione teatrale meccanica. Una sfera come immagine architettonica a sostituire l immagine classica del teatro. Lo spettatore si trova sull orlo di una sfera in una nuova relazionalità tridimensionale; si trova a seguito della visione del tutto, a seguito della forza centripeta in una nuova relazione psichica, visiva, acustica. Walter Gropius, Erwin Piscator, progetto per un teatro totale, 1927 Insieme al regista teatrale Piscator, Gropius sviluppa un teatro totale che considera un esperimento di flessibilità dove si possono realizzare diverse forme di recitazione. Pedane mobili o girevoli per spettatori e per palco consentono di modificare il palcoscenico in profondità in un palco-proscenio o in una situazione simile ad un arena con lo svolgimento dell azione teatrale nel mezzo dello spazio. Cambiamenti che avrebbero dovuto svolgersi anche durante l azione stessa, per coinvolgere nell azione scenica direttamente lo spettatore. Gropius dispone intorno agli ospiti in sala livelli di proiezione trasparenti dove eventualmente proiettare luce e filmati, per far trovare lo spettatore sotto le nuvole o in mezzo al mare. Friedrich Kiesler, Progetto per un teatro senza fine, 1924/1925, modello della struttura; posti Friedrich Kiesler descrive l immaginaria utopia della sua dinamica architettura teatrale in diversi testi: La platea rotea con movimenti fluidi tramite un motore elettrico intorno al nocciolo sferico del palcoscenico. L intera costruzione è avvolta da un guscio doppio in acciaio e vetro satinato. Il palco ha forma spiroidale con livelli collegati da ascensori e piattaforme. Posti a sedere, palco e piattaforme in elevazione sono libere di muoversi. L edificio è composto di un sistema costruttivo elastico in cavi e piattaforme sviluppato dalla tecnologia costruttiva dei ponti. Erich Mendelsohn, Universum Lichtspiel Theater, Berlino, 1928; Jürgen Sawade, complesso in Lehniner Platz, ; 1000 posti Lo spazio teatrale dello Schaubühne è il risultato di un intensa collaborazione tra gente di teatro e architetti; nel 1975, Jürgen Sawade propone una nuova funzionalità per il cinema di Mendelsohn, la cui demolizione era già stata autorizzata. Sotto la direzione di Peter Steiner si arriva ad un concetto completamente nuovo: una soluzione per dividere platea da palco. Lo spazio deve permettere che si reciti seguendo tutte le forme teatrali classiche ed al contempo essere aperto a diversi sviluppi. Una metà del modello mostra l originario cinema di Mendelsohn, l altra metà il nuovo teatro. Pagina 178 Pentorama, Amriswill Amriswill conta abitanti. Di primo acchito ci si stupisce che una piccola cittadina della regione svizzera di Thurgau abbia un salone per le feste che può accogliere fino a 2500 persone. Non si tratta solo di una discoteca per giovani provenienti dalle località vicine, ma anche di un luogo di banchetti, concerti, manifestazioni sportive, rappresentazioni teatrali, matrimoni, mercatini di Natale e molto altro. Il nuovo fabbricato prende il posto di una preesistenza realizzata completamente in legno: il nuovo volume monocromatico trasmette un carattere introverso a causa della pelle in rame che lo avvolge completamente celando le aperture dietro pannelli in rame traforati. Solo su un lato l edificio è aperto con una parete vetrata arretrata: una gola che inghiottisce i visitatori. Dietro un foyer alquanto sobrio si apre la sala pentagonale: l intenzione degli architetti era di creare una sorta di tendone ma con elevate caratteristiche acustiche. La forma della pianta consente elevata flessibilità nella disposizione dei posti a sedere. Anche la disposizione degli accessori che fiancheggiano la sala pentagonale, quasi simmetrica su quattro lati, non è convenzionale. Planimetria scala 1:5000 Sezione Piante scala 1:800 Volume totale lordo: m 3 Superficie totale lorda: 4230 m 2 Sala: 830 m 2 Galleria maggiore: 160 m 2 Galleria minore: 60 m 2 Posti a sedere: 1241 Capienza discoteca: 2800 persone Palcoscenico 140 m 2 Costo al m 3 : Palcoscenico 2 Spazi accessori scena 3 Consegne 4 Camerini artisti 5 Cucine 6 Guardaroba ospiti

14 14 Traduzioni in italiano Inserto ampliato in italiano Foyer 8 Deposito sedie e tavoli 9 Galleria 10 Impianti 11 Riunioni Pagina 180 Sala concerti, Nancy L autre Canal si chiama la sala concerti per giovani dove hanno luogo non solo concerti rock assordanti (tappi per orecchie sono distribuiti gratuitamente all ingresso), ma anche serate danzanti e disco. All origine della costruzione del padiglione c è la SMCA- Scéne de Musiques actuelles, un programma del Ministero della cultura francese che ha l obbiettivo di implementare l niterazione culturale tra giovani. Negli anni passati a Brest, Caen, Saint-Etienne e Rouen sono già state costruite strutture del genere, per lo più su terreni industriali liberi con buoni collegamenti di mezzi pubblici. Anche in questo caso, a Nancy si è intervenuti rivitalizzando un intero quartiere industriale in prossimità del centro storico: appartamenti, edifici a destinazione commerciale e la Facoltà di architettura dovevano insediarsi nel quartiere. Per questo motivo, nella progettazione della sala concerti, le barriere acustiche costituivano un tema centrale. Gli architetti progettano l edificio come un bunker insonorizzato che in facciata catalizza l attenzione da lontano per la disposizione di tubi fluorescenti: un edificio schermato acusticamente ma che visivamente si apre al contesto. L idea insegue un filo rosso che si snoda lungo tutto l edificio e viene alla luce in facciata. Il rosso acceso contrassegna anche l ingresso che attrae il visitatore all interno, nel foyer con bar e caffetteria intinte nel medesimo colore. Le forme organiche tinte di rosso si pongono in duro contrasto con gli spigoli vivi del calcestruzzo armato che non è solo in facciata ma affiora anche nei corridoi del piano superiore dove si collocano ristorante, uffici, spazi prova e camerini. Nelle due sale concerto prevale la lamiera stirata scura anteposta a pannelli acustici e calcestruzzo armato. La movimentazione del palcoscenico e delle file di sedute consente multifunzionalità e possibilità di variare il numero di spettatori. La peculiarità del progetto sta nel fatto che i musicisti solisti o orchestre, amatori o professionisti, possono affittare la sala prove a costi minimi pur essendo completa di strumenti musicali, missaggio e strumenti di registrazione professionali. Volume totale lordo: m 3 Superficie totale lorda: 3105 m 2 Capienza sala principale: 2200 persone Capienza sala piccola: 315 persone Palcoscenico: 60 m 2 Costo al m 3 : Foyer con caffetteria 2 Sala piccola 3 Deposito 4 Consegne 5 Discjockey 6 Sala grande 7 Ambiente multimediale 8 Studio registrazione 9 Camerini artisti 10 Catering 11 Amministrazione Planimetria generale scala 1:5000 Sezione Piante scala 1:800 Pagina 182 Teatro, Nijar Nijar, cittadina andalusa nelle vicinanze di Almeria, è caratterizzata ancor oggi da terrazzamenti con piantagioni di alberi da frutta, da vicoli contorti che si inerpicano tra case ad un piano bianche spesso decorate con ceramiche colorate nei patii interni di chiara reminiscenza araba. Il nuovo teatro, per il quale gli architetti avevano vinto un concorso nel 1998, si colloca ai margini della città alle pendici di una montagna dove pascolano le capre. Su questo sfondo si innestano i due corpi di fabbrica simili a tubi di acciaio piegati a seguire l orografia del terreno. I due tubi sono connessi tra loro solo nel piano più basso dove si collocano una sala espositiva per arte contemporanea e installazioni. Al piano superiore si approda tramite un patio soltanto parzialmente coperto nella sezione di fabbricato con studio di musica. L ingresso principale per i visitatori del teatro è ad un livello più in alto da cui si scende nel foyer con bar e biglietteria. Planimetria scala 1:5000 Sezioni Piante scala 1:800 Volume totale lordo: m 3 Superficie totale lorda: 2536 m 2 Sala maggiore: 110 m 2 Palcoscenico: 142 m 2 Costo al m 3 : Ambiente esposizioni 2 Camerini artisti 3 Sala prove 4 Sottopalco 5 Fossa dell orchestra 6 Installazioni d arte 7 Magazzino 8 Palcoscenico 9 Sala maggiore 10 Corte interna 11 Studio 12 Ingresso principale 13 Foyer con bar 14 Torre scenica 15 Amministrazione Pagina 184 Teatro lirico, Wexford Dal 1951 il Festival dell Opera di Wexford si è sviluppato in un festoso evento che coinvolge tutta la vita culturale irlandese. L atmosfera del festival ben si rapporta con il luogo dove si svolge l evento, nel cuore di un centro storico medievale. Nonostante le molteplici ristrutturazioni e gli ampliamenti, il teatro regio dell inizio del XIX secolo era diventato troppo piccolo per il flusso di visitatori. Anche la scenotecnica e l acustica non rispondevano più ai requisiti odierni. Su incarico del direttorio del Festival, gli architetti OPW collaudano la struttura esistente arrivando alla conclusione che le problematiche spaziali e funzionali avrebbero potuto essere risolte solo erigendo un nuovo edificio. Nel 2003 si prende la decisione di demolire il vecchio edificio dell opera e di ricostruire al suo posto un nuovo fabbricato. L accesso tramite una stretta via ad un unico ingresso significa per il team di progetto una sfida a livello di logistica di cantiere. La posizione e l orientamento del grande Teatro O Reilly con palcoscenico operistico, sono stati definiti sin dall inizio della progettazione. Tutte le altre funzioni, tra cui la sala minore titolata a Jerome Hynes per rappresentazioni teatrali e concertistiche sono state fissate ad una distanza sufficiente dall edificato esistente. L unica possibilità di percepire il nuovo edificio nella sua totalità è data dalla prospettiva offerta a grande distanza dal ponte nell area del porto. L accesso al foyer avviene angolarmente in uno spazio che si eleva per quattro piani, con balconate e visuali verticali; un volume illuminato da un lucernario che contribuisce a conferire allo spazio quell ampiezza e quella estroversa espressività importante per godere della rappresentazione operistica. Sorprendente è anche l inattesa dimensione del grande auditorio. Lo spazio a ferro di cavallo rivestito di una pelle continua in noce, trasmette una sensazione di formale nobiltà.

15 Inserto ampliato in italiano Traduzioni in italiano 15 Planimetria scala 1:5000 Piante Sezione scala 1:800 Volume totale lordo: Superficie totale lorda: 7235 m 2 Sala maggiore: 780 posti Sala minore: 175 posti Costi: 33 milioni 1 Ingresso 2 Foyer 3 Sala maggiore 4 Palcoscenico 5 Sala minore 6 Amministrazione 7 Camerini artisti 8 Bar 9 Torre scenica 10 Galleria panoramica Pagina 186 Teatro e centro congressi Agora, Lelystad Lelystadt è il capoluogo del Nordseebucht, territorio strappato al mare nel Mentre la città di Almere per la prossimità ad Amsterdam si sviluppa velocemente come città di pendolari, nel centro di Lelystadt rimangono grandi proprietà fino ad ora non costruite. In questo contesto, il nuovo teatro di UN Studio sembra una navicella spaziale approdata da un altro pianeta. L edificio prende il posto di un fabbricato multifunzionale poco attraente Agora costruito negli anni 70, completo di biblioteca, teatro, piscina e centro congressi, poi demolito nel Il teatro è il primo edificio, parte di un denso programma di rivitalizzazione innescato dal masterplan di West8. Il volume netto con una torre scenica alta 19 metri e le due sale rimangono sotto l involucro in metallo come sotto il tendone di un circo. Tonalità arancione enfatizzano l effetto della scomposizione della luce. Tra le sale degli eventi il progetto si libera degli angoli retti: il foyer diventa uno spazio connettivo dinamico che si rastrema verso l alto sino al lucernario centrale. Le peculiarità degli spazi sono accentuate dall uso di colori accesi. Il foyer si illumina con un fresco fucsia, la sala maggiore con un rosso felpato, mentre la sala rettangolare più piccola si mantiene neutra nella veste di Black Box multifunzionale. La sala conferenze è immersa in un blu freddo. Gli elementi di collegamento formale tra l involucro dell edificio e la sala grande sono superfici prismatiche piegate la cui posizione è stata verificata da esperti di acustica e ottimizzata tramite programmi di simulazione, affinché nonostante i differenti requisiti richiesti dal teatro per bambini al musical, fino ai concerti e all opera fosse garantita una piacevole percezione del suono in ogni posto a sedere della sala. La fossa dell orchestra per 60 musicisti è flessibile nella regolazione dell altezza. La sala minore dispone di tribune con 207 sedute gialle. La superficie di 250 m 2 si trasforma in una sala di somministrazione o in una discoteca. L intero edificio viene sfruttato completamente giocando sulla combinazione di sala, palcoscenico e foyer su una superficie di 2100 m 2 per manifestazioni sino a 1800 persone. La spettacolarità dell architettura richiama l organizzazione di congressi da tutta l Olanda, fino a partecipanti all anno. Planimetria scala 1:5000 Saturazione volumetrica prevista entro il 2015 dal Masterplan di West 8 (in grigio) Volume totale lordo: m 3 Superficie totale lorda: 7000 m 2 Sala maggiore: 753 posti Palcoscenico 195 m 2 Backstage: 500 m 2 Sala minore: 207 posti Palcoscenico: 81 m 2 Backstage: 135 m 2 Costo al m 3 : 413 Sezioni scala 1:800 1 Ingresso principale 2 Biglietteria 3 Accettazione congressi 4 Guardaroba 5 Camerini artisti 6 Foyer 7 Bar e caffetteria 8 Palcoscenico 9 Sala maggiore 10 Magazzino 11 Ingresso personale 12 Consegne 13 Ristorante 14 Amministrazione 15 Vuoto 16 Foyer artisti 17 Cucine 18 Sala polifunzionale 19 Sala minore 20 Balconata sala maggiore 21 Terrazza Piante scala 1:800 Pagina 189 Teatro e centro di cultura, Almere Almere è una città artificiale di abitanti che sorge su un lembo di terra artificiale. La vicinanza ad Amsterdam ha accordato alla città una grande potenzialità di crescita. A soli 20 anni dalla fondazione, Almere è molto di più di una mera città dormitorio. E stato indetto un concorso per il centro e per le infrastrutture culturali vinto nel 1994 da Rem Koolhaas (OMA) e da quel momento diversi architetti di fama mondiale hanno realizzato progetti lungo la passeggiata. Ed è proprio in questo luogo che sorge il nuovo Teatro civico con centro di cultura realizzato da SANAA. Lambito su tre lati dal lago artificiale, accoglie diverse funzioni: laboratori di pittura e scultura, sale prova, sale insonorizzate usate sia da professionisti che da amatori, e tre auditori dove si svolgono rappresentazioni teatrali, concerti e congressi. L idea degli architetti era di realizzare un edificio privo di gerarchia, dove il teatro come i connettivi avessero la medesima qualità spaziale. L edificio richiama l attenzione solo al calare della notte: i grandi volumi del teatro e del ristorante si illuminano consentendo al passante, come d uso in Olanda, di guardare le attività che si svolgono all interno. Volume totale lordo: m 3 Sala maggiore: 978 posti Palcoscenico: 968 m 2 Sala intermedia: 350 posti Palcoscenico: 400 m 2 Sala minore: 147 posti Palcoscenico 216 m 2 Costo complessivo: 75 milioni Planimetria scala 1:5000 Sezioni Pianta scala 1: Hall d ingresso 2 Biglietteria 3 Caffetteria 4 Ristorante 5 Foyer 6 Auditorium 7 Magazzino 8 Sala recitazione 9 Sala danza 10 Corte interna 11 Autorimessa/rampa accesso 12 Palcoscenico laterale 13 Sala musicale 14 Sala registrazione 15 Sala performance 16 Camera oscura 17 Sala computer Pagina 192 Teatro, Minneapolis Il registra inglese di teatro Tyrone Guthrie fonda nel 1963 a Minneapolis un teatro di prosa di impronta europea. Con un palcoscenico leggermente asimmetrico e chiuso su tre lati, il Guthrie diventa centro per il teatro classico e sperimentale oltre che per la formazione teatrale. 40 anni più tardi, essendo l edificio non più idoneo ad acco

16 16 Traduzioni in italiano Inserto ampliato in italiano gliere le attività del teatro, si cerca di sopperire con edifici di nuova costruzione: l ampliamento del Walker Art Centre di Herzog & de Meuron, la nuova biblioteca pubblica di Cesar Pelli e l Institut of Art di Micheal Graves. Una convenzione tra privato e pubblico sviluppa per il Guthrie Theater un ricco programma che sulla scorta dell edificio esistente comprende una sala che si richiama alla tipologia dell arena cui si addiziona un teatro rettangolare e un piccolo studio. Il terreno prescelto si affaccia sulle sponde del Mississipi. Nel 2001 Jean Nouvel ottiene l incarico per la progettazione di tre sale di teatro in posizione prospiciente per offrire al visitatore la vista sul paesaggio industriale disegnato dal fiume. Un braccio in aggetto di 53 metri di lunghezza e il volume risultato dall aggregazione di parallelepipedi innescano richiami all architettura industriale: l edificio sembra essere ben contestualizzato, ma la sua superficie di rivestimento lucida in pannelli di metallo blu intenso lo mettono in contrasto con l intorno. Una fuga, che collega a livello della strada pedonale il lato verso il fiume e quello verso la strada, divide l edificio in due parti: al termine dello spazio intermedio largo 12 metri, il visitatore accede all edificio approdando tramite due scale mobili direttamente al 3 piano. La maggior parte dei visitatori entrano all interno del braccio attraverso una lunga rampa fino al punto di inversione dove si gode di una vista spettacolare sul fiume e continuano al 4 piano dove trova posto il foyer principale con il bar e gli accessi alle balconate superiori. Il teatro studio al 7 piano può essere raggiunto solo con ascensore. Il foyer, un cubo giallo isolato sospeso sulla facciata è il punto finale per una spettacolare passeggiata: viste estraniate attraverso le vetrate colorate, disorientamento mirato attraverso superfici a specchio, viste profonde attraverso pavimento di vetro. Planimetria scala 1:5000 Sezioni scala 1:1500 Volume totale lordo: Superficie totale lorda: m 2 Sala maggiore: 1100 posti Sala minore: 700 posti Studio: 250 posti Costo complessivo: 128 milioni US$ Piante scala 1: Ingresso principale 2 Lobby 3 Ristorante 4 Shop 5 Sala prove 6 Accessori di scena 7 Foyer inferiore 8 Ponte 9 Teatro Thrurst 10 Teatro Proscenio 11 Foyer superiore 12 Piattaforma panoramica 13 Foyer teatro sperimentale 14 Teatro sperimentale Dibattiti Pagina 202 Muro onda, fabbrica e tappeto un idea di progetto per il teatro lirico Snøhetta Nonostante l edificio del teatro dell opera durante i lavori sia evoluto e sia cambiato, abbiamo mantenuto le idee fondamentali del concorso. La penisola di Bjørvika fa parte dell area portuale in quanto porta tra terra e acqua sia nella realtà che a livello simbolico. Questo elemento nel progetto è stato tradotto in un grande muro, il muro onda, dove terra ferma e mare, Norvegia e il resto del mondo, artificiale e vita di tutti i giorni si incontrano. Le aree produttive del teatro dell opera laboratorio e amministrazione- sono state concepite quali fabbrica in un settore isolato e razionale, che sia durante la fase progettuale che nell uso avesse una certa funzionalità e flessibilità. La strada dell Opera, un corridoio che taglia a metà l edificio, si allunga sull asse nord-sud. Tutte le aperture e il palcoscenico si orientano verso occidente, mentre sul lato est si concentrano gli uffici amministrativi e i laboratori. Secondo le linee indicate dal bando, il teatro avrebbe dovuto trasmettere un elevata qualità architettonica e avere un aspetto monumentale. Secondo noi, la monumentalità dell opera è legittima se non fosse venuto a mancare un presupposto: il concetto di appartenenza, di proprietà collettiva e di libero accesso a tutti. Per attuare questa premessa, abbiamo pensato di rendere l Opera accessibile in un senso più ampio possibile del termine. Sulla copertura dell edificio abbiamo steso un tappeto, una superficie piana e inclinata. Il tappeto è modulato secondo il paesaggio urbano, e crea un ampia piazza pubblica. La monumentalità deriva poi dalla sua estensione orizzontale e non dalla verticalità. La scelta del materiale è stata decisiva per il progetto. Durante il concorso, si è pensato ad una pietra bianca per il tappeto, legno per il muro onda e metallo per la fabbrica. Lavorando al progetto è però emerso un quarto materiale: il vetro. Il marmo italiano scelto mantiene lucentezza e colore anche quando è bagnato. Il muro onda è composto di piccoli elementi, da un lato per superare la complessità geometrica della composizione di elementi conici, dall altro per generare un effetto di assorbitore acustico nel foyer. Pagina 203 Come la corteccia di un albero Intervista con Tarald Lundevall Detail: Nelle giornate di sole molti usano la terrazza come fosse un parco. Era questo l obbiettivo del progetto? Volevate creare un nuovo spazio pubblico? Tarald Lundenvall: Quando abbiamo iniziato a lavorare per il concorso era chiaro che l aspettativa del bando era un progetto rappresentativo e monumentale. Abbiamo riflettuto a lungo su come riuscire ad esprimere la monumentalità dell architettura. Tutti eravamo in accordo sul fatto che l idea norvegese o scandinava riguardo alla proprietà comune di grandi aree di facile accesso al pubblico era un concetto che poteva piacere. Come il nostro territorio: ci si può muovere libera mente poiché appartiene a tutti. Abbiamo iniziato a lavorare con un volume basso in contrasto con gli edifici alti in previsione su questa area. Volevamo creare uno spazio comune e aperto di nuova concezione e restituire l area alla comunità. Con gli artisti del nostro staff abbiamo dialogato a lungo sulla necessità di creare installazioni da collocare in un area di quasi mq, di installare panche e altalene per i bambini, cioè della necessità di trasformare la terrazza in un area pubblica. Abbiamo escluso queste ipotesi e deciso che l edificio doveva seguire un concetto molto chiaro, essere riconoscibile e visibile da lontano. La copertura doveva essere una nuova piattaforma, un punto panoramico da cui ammirare la città, i fiordi e le isole. Detail: A differenza di molti teatri, il foyer è aperto al pubblico anche durante il giorno. Tarald Lundenvall: Rispetto all organizzazione degli ambienti definita negli anni 90, l utilizzo dell edificio è cambiato: il foyer con la gastronomia è aperto tutto il giorno. Inizialmente si sono verificati dei problemi, l edificio non era stato progettato per ricevere un flusso di persone così ampio. Non si è trattato di un errore di pianificazione da parte del

17 Inserto ampliato in italiano Traduzioni in italiano 17 lo studio di architettura, ma l istituzione ha deciso di usare l edificio in un altro modo. Detail: Ci sono edifici cui il progetto si è ispirato? Fate riferimento ad un tipo di platea o di palcoscenico in particolare? Tarald Lundenvall: Per distribuzione spaziale e per dimensioni il teatro richiama la Semperoper di Dresda, un edificio di fondamentale importanza per il nostro progetto. Come architetti analizziamo un grande numero di edifici, ma si può dire che la sorella maggiore dell Opera di Oslo è la Semperoper di Dresda. Detail: Come mai avete scelto tonalità molto scure per la sala utilizzando un rovere impregnato? Tarald Lundenvall: Il rovere usato è stato trattato con ammonio per avere una tonalità scura. Il processo irrigidisce la lignina irrobustendo il materiale. Ci sono molte ragioni per cui abbiamo usato il legno. La parete di legno era per noi come la corteccia di un albero. La cosa fondamentale era usare materiali che facessero rimbalzare il suono invece di creare vibrazioni. Il colore era altrettanto importante: i tecnici della luce non volevano che l auditorio fosse chiaro per rischi di riflessione e abbagliamento che questo comportava. Per lo stesso motivo un Black Box è scuro. Detail: E stata importante la collaborazione con gli artisti? Tarald Lundenvall: In Norvegia come in molti paesi, un istituzione governativa per l arte aveva a disposizione una somma ingente da investire in questo edificio. Noi lavoriamo sempre con artisti: a volte si discute di come o di che colore deve essere un tappeto. In questo caso la discussione riguardava il tetto. Hanno lavorato con noi tre artisti, uno scultore, una grafica, un artista specializzato in installazioni. Nel foyer abbiamo lavorato a stretto contatto con Olafur Eliasson. Sezioni Piante scala 1:1500 A Aree aperte al pubblico B Aree di pertinenza del palcoscenico C Laboratori, amministrazione 1 Ingresso principale 2 Guardaroba 3 Foyer 4 Ristorante 5 Biglietteria 6 Sala lettura 7 Sala maggiore 8 Bistro 9 Palcoscenico 10 Sala minore 11 Locale montaggio 12 Vuoto 13 Strada dell Opera 14 Sala prove 15 Camerini 16 Corte interna 17 Laboratorio costumi 18 Consegne 19 Laboratorio scenografie 20 Galleria 21 Balconata 22 Impianti 23 Amministrazione 24 Sala prova danza Sezione verticale rampa/balconata scala 1:20 1 Corrimano in acciaio inox 12 Ø mm 2 Lamelle in rovere trattate ad olio: alternate 20/45 mm, 40/45 mm, 60/45 mm, 80/45 mm isolante acustico in lana minerale 50 mm pannello di cartongesso 13 mm fascia in legno di compensazione struttura in legno coibentato 48/198 mm con struttura in acciaio avvitata fascia in legno di compensazione pannello in cartongesso 13 mm isolante acustico in lana minerale 50 mm rivestimento in tavole di rovere trattate ad olio 20/40 mm 3 Proiettore 4 Parquet in rovere trattato ad olio 22 mm pannello di particelle 22 mm cls. armato 250 mm isolamento acustico 50 mm 5 Controsoffitto sospeso in doghe di rovere trattate ad olio 20/28 mm giunto 17 mm 6 Rivestimento in tavole di rovere in rovere trattate ad olio 14/45 mm correnti 48/98 mm cls. armato 200 mm 7 Impiallaccio in rovere affumicato 4 mm trattato ad olio pannello di particelle 50 mm montanti in legno 48/98 mm 8 Parquet in rovere affumicato trattato ad olio 22 mm pannello di particelle 24 mm magatelli in legno 48/98 mm 9 Trave reticolare in acciaio trave principale Å 500/300 mm 10 Rivestimento in rovere affumicato 21 mm cartongesso 15 mm sottostruttura in legno 48/98 mm 11 Parapetto in rovere con fresatura CNC affumicato, trattato ad olio 12 Dispaly integrato 13 Rivestimento in tavole di rovere affumicato, trattato ad olio 22 mm 14 Cavidotto 15 Fascia in barra d acciaio avvitata 16 mm 16 Tubolare in acciaio 100/150/5 mm Sezioni verticali Facciata foyer/torre scenica scala 1:20 1 Marmo bianco 80 mm massetto 100 mm feltro 3 mm strato isolante in XPS mm lana minerale 50 mm guaina bituminosa a tre strati strato di cls. in pendenza 80 mm elemento prefabbricato in c.a. 400 mm strato isolante 50 mm 2 Marmo bianco 50 mm intercapedine ventilata barriera al vento, impermeabile, traspirante strato isolante 50 mm tra correnti in legno 48/123 mm pannello di legno compensato 12 mm piastra di acciaio 10 mm profilato di acciaio L 130/220/12 mm 3 Fissaggio lastra di marmo caviglia di acciaio inox Ø 5 mm 4 Profilo in acciaio fi 100/320 mm 5 Ancoraggio lamina di vetro: profilo in piatti d acciaio 15 mm 6 Griglia di aerazione 450/250 mm 7 Pannello in cartongesso 13 mm su orditura portante 8 Vetrazione isolante: vetro di sicurezza semplice 8 mm+ camera 15 mm + vetro di sicurezza laminato 3 4 mm sostegno puntuale in acciaio inox 9 Flangia in acciaio inox 12 mm 10 Protezione solare pieghevole 11 Lampada alogena 12 Elemento regolabile snodato per fissaggio lamina di vetro 13 Canale di gronda riscaldato con griglia in acciaio 14 Montante in vetro di sicurezza laminato 3 15 mm collegamento in profili di acciaio inox a } 12 mm guarnizione in neoprene 15 Lamiera di alluminio anodizzato 3 mm su tubolari di alluminio 2 90 mm 16 Pannello in fibra di cemento 9 mm lana minerale 200 mm montanti in legno 200/100 mm barriera al vapore cartongesso 12,5 mm 17 Griglia di aerazione 18 Elemento prefabbricato in c.a. 2 profili a } 800 mm Pagina 218 A chi non piace la sala è perché desidererebbe avere un teatro barocco. Walter Reicher Detail: Dott.Reicher, nella realizzazione del Centro Liszt ha avuto un ruolo particolare: era committente, amministratore delegato e intendente. Walter Reicher: Tutto è cominciato quando l Associazione Franz Liszt ha espresso il desiderio di assegnare l incarico per la realizzazione di una sala concertistica nel luogo natale del compositore. In qualità di direttore del Festival di Haydn ad Eisenstadt ha accumulato molta esperienza sia come intendente nel settore della concertistica che come amministratore nell ambito di concorsi internazionali. Detail: Quali sono state le prime riflessioni? Walter Reicher: Il nuovo edificio doveva relazionarsi con la casa natale del compositore. La prima cosa che ha fatto la comunità è stata quella di assicurarsi la proprietà dei due terreni adiacenti entrambi edificabili. A seguito dell acquisto si è potuto procedere alla demolizione delle preesistenze sul primo terreno, lasciando posto per la realizzazione del nuovo volume. Dato che mezzi e spazio erano contenuti, era necessario stabilire quale fosse la necessità di capien

18 18 Traduzioni in italiano Inserto ampliato in italiano za del teatro. Il mio obbiettivo era di realizzare una sala per musica da camera perfetta per Franz Liszt e la sua musica. La minima capienza per essere considerati un istituzione internazionale è di 500 posti a sedere. In quest ordine di grandezza è possibile avere un orchestra fino a 50 componenti. Tuttavia, i grandi concerti come la Sinfonia del Faust necessitano la presenza di 80 musicisti. L eccellenza di una sala da musica da camera si misura naturalmente sulla qualità acustica. Sin dall inizio, abbiamo pensato di rivolgerci a Müller-BBM come consulenti. Detail: La Müller-BBM è stata coinvolta anche nella fase di preparazione del concorso? Walter Reicher: Si. Infatti, era importante definire le proporzioni della sala, il volume occupato da ogni persona, e altri particolari già nella fase di preparazione del concorso. La giuria era composta di architetti, tecnici, rappresentanti della comunità e da me stesso. Nell arco di tre giorni abbiamo selezionato cinque progetti; successivamente abbiamo invitato a Raiding gli architetti cui sono stati assegnati i primi tre posti. La scelta è in ultimo ricaduta sul progetto di Kempe Thill che riusciva a coniugare nel migliore dei modi gli aspetti artistici con quelli pragmatici. Detail: Si ritiene soddisfatto del risultato? Walter Reicher: Penso che l edificio si integri bene nel paesaggio di Raiding. Ci sono state delle critiche, ma generalmente a chi non piace la sala è perché desidererebbe avere un teatro barocco. L acustica invece, soddisfa tutti. Dato che la dimensione del lotto era limitata, c era poco spazio a disposizione degli accessori. Nel momento in cui anche il secondo fabbricato presistente sarà demolito, si potrà procedere alla realizzazione di archivi, un ufficio e altri ambienti. Siamo stati molto soddisfatti del lavoro dell architetto e abbiamo chiesto di modificare solo alcuni dettagli. Avevano fatto poche riflessioni, ad esempio sul trasporto degli strumenti musicali, sul trasporto delle sedie o sulla collocazione di depositi. Solo la questione illuminotecnica non mi soddisfa, si sarebbe dovuto adottare una soluzione diversa. La luce non è dove è necessaria. Il motivo sta probabilmente nel fatto che si è chiesta consulenza a qualcuno che è specializzato in teatri di opera e non di concerti. Anche la tecnologia del suono non è ottimale per efficacia e flessibilità, ma la sala è perfetta per i concerti life unplugged. Detail: Sono stati previsti altri usi oltre a quello di sala per concerti di musica da camera? Walter Reicher: La comunità si immaginava che nel teatro si potessero svolgere anche ricevimenti, balli e concerti di altri tipi di musica come musica popolare. Per l intero anno la Società Franz Liszt affitta la sala ai centri di cultura del territorio che ad esempio organizzano teatro per bambini. Tuttavia, la sala non è stata concepita per balli o teatro, i requisiti ottimali di toni, luce e spazio sono diversi; la sala si logora senza avere un ritorno finanziario. Eccezioni sono le conferenze e naturalmente le registrazioni stereofoniche; per queste due funzioni la sala è perfetta e la gente è disposta a pagare. Detail: A quanto ammonta il budget? Walter Reicher: Questo tipo di edifici non possono più essere realizzati in maniera economica. Inizialmente, erano stati stanziati 3,5 milioni di Euro. L edificio è costato 6,5 milioni inclusi i pianoforti e i parcheggi. Solo il terreno, la demolizione e gli allacciamenti sono costati una fortuna, prima ancora che la costruzione fosse iniziata. Detail: Dopo cinque anni, quest anno ha lasciato l incarico di intendente. Walter Reicher: La durata dell incarico era limitata nel tempo, e come prima cosa sono intendente per il festival di Haydn. Quando allora sono stato chiamato in causa, ho pensato: se supporto la costruzione del fabbricato vorrei lavorarci anche i primi anni. Ho lavorato come intendente per cinque anni impegnandomi perché tutto funzionasse alla perfezione. Planimetria scala 1:5000 Pagina 220 Materiale sintetico all esterno, legno all interno il progetto dell architetto Sabine Drey Situazione al contorno Ma dove si trova Raiding? La domanda se la pone chiunque desidera visitare la nuova sala concerti. Prima della costruzione della sala, la casa natale di Franz Liszt accoglieva un piccolo museo. Il famoso compositore e la sua musica nelle aspettative della Società Franz Liszt, avrebbe dovuto portare nuovi imput culturali nel territorio. Di conseguenza, era evidente l obbiettivo di realizzare una sala concerti per il Festival Franz Liszt che dal 2006 si svolge ogni anno nella cittadina. Spazi limitati Nonostante l ampiezza del territorio circostante, il teatro si colloca in un minuscolo terreno circondato da lotti con casette unifamiliari. La scelta consente di avere una stretta relazione fra teatro e casa natale. Il parco che lo circonda è però tutt altro che piccolo. L edificio di nuova edificazione si colloca al centro del parco ed è accessibile su due lati: nonostante la dimensione, il volume è quasi invisibile, celato da piante e mura. Non avevamo margine-sostiene l architetto Saskia Hermanek- abbiamo dovuto ampliare la superficie di deposito nell interrato. La facciata è bianca e liscia, al piano terra ampie vetrate si aprono verso il parco e incorniciano la vista verso la casa natale del compositore. Elevati requisiti, budget limitato L esigenza di essere una sala per musica da camera idonea a concorsi internazionali imponeva determinati requisiti, ma il budget di 5,5 milioni di euro era limitato. Sin dall inizio gli architetti hanno elaborato una strategia; il volume dell edificio doveva essere compatto: bisognava risparmiare sulla facciata, negli interni, nella scelta dei materiali e negli arredi; invece, per quanto concerne l acustica, le prestazioni dovevano essere elevate. La sala perfetta per la musica da camera Il cuore del progetto è la sala il cui dimensionamento e le proporzioni hanno generato la forma. Il budget limitato e la predisposizione per la musica da camera hanno portato a realizzare una sala monolitica che prende a modello le sale del XIX secolo. Per ottimizzare l acustica, il volume doveva essere almeno di 5000 m 3. La forma a scatola di scarpe prometteva una risonanza eccellente supportata dalla rifrazione del suono ogni tre metri. Si è optato per realizzare delle pareti a cassettoni. Il rivestimento continuo in legno fa pensare allo spettatore di trovarsi in uno strumento sovradimensionato. Il materiale, conferisce un atmosfera calda e contemporaneamente si relazione con le costruzioni rurali del territorio. Ecorisonanza e Co. Sebbene il team di architetti avesse considerato le prestazioni acustiche nella fase di partecipazione al concorso, nella successiva fase progettuale, subentra un indicazione da parte dell ingegnere per l acustica Michael Wahl: niente superfici parallele; l inclinazione di 3,5 è il minimo per evitare l ecorisonanza. Il rivestimento della sala è stato posato inclinato. Inizialmente si era pensato ad un compensato fissato ad una struttura non a vista. Le tavole di dimensione 2,5 3,5 metri presentavano una linea di giuntura. Si poneva la questione di quale tipo di legno potesse esserne privo. Inoltre si auspicava un peso minimo di 40 kg/m 2 per migliorare la risonanza. Sulla base di queste considerazioni, la scelta è ricaduta su tavole di lamellare: i pannelli sono stati carteggiati in modo tale da avere ai bordi 7 mm e al centro 12 mm di spessore dello strato superiore. Come essenza è stato scelto sia per reperibilità che per costi l abete rosso. Aerazione e rumore dei trattori In una sala concerti è indispensabile minimizzare il rumore provocato dagli impianti. Il termotecnico inizialmente consiglia una ventilazione forzata. Saskia Hermanek cerca un alternativa e trova la soluzione proponendo una ventilazione a dislocamento che utilizza come plenum l intercapedine del pavimento e il retro del rivestimento delle pareti della sala da dove l aria viene spinta all interno tramite forature nei pannelli di parete e di pavimento.

19 Inserto ampliato in italiano Traduzioni in italiano 19 Materiali sintetici di pregio invece di plastica economica Per la facciata la scelta era orientata verso una facciata intonacata che però doveva avere un carattere moderno e non economico, senza essere caro. Si seleziona un sistema a cappotto e un rivestimento sintetico poliuretanico. Il rivestimento ideale per le superfici orizzontali di copertura era problematico se steso su superfici verticali. Lo strato di fondo dell intonaco doveva essere spesso e grezzo: la mancanza di planarità crea nella realtà un vivace gioco di ombre sulla pelle lucida di facciata data a spruzzo. Il sistema è stato brevettato e ha ottenuto il Premio per l innovazione Quello che va bene per gli acquari, funziona anche per una sala concerti. Questo il commento ottimistico dato dal team di progetto per l ampia vetrata del foyer. In effetti, le lastre in vetro acrilico di 13 e 18 metri per 4 di altezza sono composte di pezzi saldati in laboratorio. Con una lunghezza simile, il vetro si dilata fino a 6 cm: la dilatazione ha richiesto la sostituzione delle convenzionali guarnizioni con degli strati di teflon che assorbono tutte le dilatazioni. Il vetro è spesso 5 cm per garantire determinati requisiti termici e non di facile manutenzione in quanto soggetto a rischio di graffi. Schizzi di progetto 1 Sezione, assonometrie 2 Spazio interno 3 Rivestimento sala 4 Pannello, prima idea 5 Progetto preliminare parete montanti in legno 6 Parete realizzata calcestruzzo armato Processo progettuale 7 Riunione team in loco 8 Modello volumetrico 9 Modello concorso 10 Modello sala 11 Render illuminazione Piante Sezioni scala 1:500 1 Foyer 2 Cassa/bar 3 Guardaroba 4 Sala per musica da camera 5 Magazzino pianoforte/sedie 6 Foyer minore 7 Magazzino 8 Scenotecnica 9 Impianti 10 Vuoto 11 Balconate 12 Cortile impianti 13 Camerini artisti Volume totale lordo: m 3 Superficie totale lorda: 2194 m 2 Sala principale: 600 posti Sala senza palcoscenico: 290 m 2 Palcoscenico 80 m 2 Foyer PT: 320 m 2 Costo al m 3 : Sigillante UV resistente pellicola poliuretanica a spruzzo 4 mm rivestimento in resina epossidica stuccatura adesiva in strato 8 mm isolante in pendenza 120 mm min. barriera al vapore, vernice solaio alveolare in calcestruzzo 400 mm 2 Gratticcio in lamellare 240/100 mm 3 Mensole in profili d acciaio 4 Pannelli in lamellare incrociato abete rosso mm max. 53 mm (perimetro) 117 (centro) fresato, rettificato, laccato chiaro giunto 8 mm, in alcuni punti traforato per ventilazione a dislocamento 5 Lamellare di abete rosso 400/100 mm 6 Multistrato 12 mm pannello di particelle 60 mm multistrato 12 mm 7 Parquet incollato in rovere 8 mm pannello in particelle maschio/femmina 2 20 mm strato termoisolante in lana minerale 80 mm correnti 40/80 mm materassino anticalpestio 15 mm guaina in PE, cls. armato mm 8 Pannello multistrato di abete rosso 19 mm pannello di particelle 19 mm 9 Parquet incollato in rovere 8 mm massetto di cemento con riscaldamento a pavimento 75 mm guaina in PE materassino anticalpestio 35 mm autolivellante strato livellante in polistirene 30 mm guaina in PE a due strati strato di protezione in tessuto non tessuto cls. armato 200 mm strato di lana minerale 80 mm cartongesso forato 12,5 mm intonaco acustico a spruzzo 10 Parapetto vetro di sicurezza laminato 2 15 mm rivestimento di testa in pannello di particelle con impiallaccio in rovere 11 Sigillante UV resistente pellicola poliuretanica a spruzzo 4 mm rivestimento in resina epossidica stuccatura adesiva in strato 8 mm strato isolante in polistirene espanso 160 mm rivestimento in resina epossidica cls. armato mm 12 Vetro acrilico saldato in officina 18 x 4 metri, spessore = 50 mm, levigato in telaio di ferro su supporti di teflon 13 Parquet incollato di rovere 8 mm massetto cementizio con riscaldamento a pavimento 80 mm guaina a due strati in PE materassino anticalpestio 35 mm strato isolante in polistirene espanso 60 mm strato di protezione tessuto non tessuto barriera al vapore guaina bituminosa cls. armato 150 mm 14 Parquet incollato di rovere 8 mm lastre in solfato di calcio con pavimento radiante 40 mm struttura di sostegno in acciaio 530 mm cls. armato 150 mm, strato isolante 15 Pannello di particelle 70 mm impiallacciato in rovere su orditura portante 16 Intonaco tinteggiato bianco 10 mm Inserto in italiano Zeitschrift für Architektur Rivista di Architettura 49 Serie Conzept: Musica e Teatro L Impressum completo contenente i recapiti per la distribuzione, gli abbonamenti e le inserzioni pubblicitarie è contenuto nella rivista principale a pag. 281 Redazione Inserto in italiano: Frank Kaltenbach George Frazzica Rossella Mombelli Monica Rossi redaktion@detail.de telefono: 0049/(0)89/ Traduzioni: Rossella Mombelli Partner italiano e commerciale: Reed Businness Information V.le G. Richard 1/a Milano, Italia carla.icardi@reedbusinness.it silvia.lusetti@reedbusinness.it Fonti delle illustrazioni: pag. 2: Ernesta Caviola, San Bartolomeo al mare (IM) pag. 3: Archivio 5+1AA pag. 5 in alto: Archivio mdu architetti pag. 4 in basso: Pietro Savorelli, Firenze pag. 6 in alto: Archivio Bargone Architects Associates pag. 6 in basso: Archivio adstudio pag. 9: Aldo Ippoliti/RPBW pag.13: Hannes Henz, Zurigo pag.14 sinistra: Luc Boegli, Parigi pag.14 centro: Jesús Granada, Sevilla pag.14 destra: Ross Cavanagh, Dublin pag.15 sinistra: Christian Richters, Münster pag.15 destra: Iwan Baan, Amsterdam pag.16 sinistra: Philippe Ruault, Nantes pag.16 destra: Erik Berk/den Norske Opera & Ballet pag.17: Ulrich Schwarz, Berlino Piano editoriale anno 2009: /2 Coperture /8 Vetro Conzept: Musica e Teatro Edifici a basso costo Materiali + superfici Collegamenti (scale, rampe, ingressi) Conzept: Ricerca e didattica Muratura Ristrutturazioni, rifunzionalizzazioni Sezione orizzontale Sezione verticale scala 1: Tema particolare

20 Praxis Trasparenze vetri plastiche e metalli Materiali trasparenti, traslucidi, perforati Lo stato dell arte dei materiali da costruzione diafani Il materiale traslucido offre al progettista un ampia libertà creativa, impensabile con il vetro, che consente un rapporto sensoriale con la luce e stimola l avvincente alternanza di interni ed esterni. Attraverso l impiego di nuovi vetri speciali, lastre di materiale sintetico, membrane e metalli perforati è possibile ottenere una nuova interpretazione delle atmosfere create dagli antichi finestroni colorati delle chiese, dalle sottili lastre di alabastro e dai riquadri di carta intelaiata dei tempi passati. Frank Kaltenbach, pagine con numerose illustrazioni e fotografie. Formato 21 29,7 cm 3 libri + CD ROM in un cofanetto: Intonaci stucchi e pitture Le facciate intonacate e poi -pittura, tinta o rivestimento? Gli intonaci, le tinteggiature e i rivestimenti determinano l aspetto delle superfici, creano effetti spaziali, giocano con la luce. Il loro impiego è determinante per la caratterizzazione formale dell edificio e per la qualità dello strato protettivo. Il nuovo volume di DETAIL Praxis Intonaci, colori, rivestimenti presenta convincenti soluzioni, sia tradizionali che innovative. Gli autori descrivono e definiscono i fondamenti della materia, indicano gli aspetti problematici e offrono utili suggerimenti per la pratica dell edilizia. Utilizzando i particolari di due costruzioni esemplari, gli esperti documentano in scala 1:10 la realizzazione di tutti i giunti più importanti di un edificio. Alexander Reichel, Anette Hochberg, Christine Köpke pagine con numerose illustrazioni e fotografie. Formato 21 29,7 cm Luce naturale e artificiale Materia luce La luce, più di qualsiasi altro materiale, determina gli effetti volumetrici dello spazio, crea l atmosfera e mette in scena l architettura. Negli spazi ben illuminati ci sentiamo bene e siamo produttivi; la luce migliora la salute. Inoltre, un accurata progettazione illuminotecnica in grado di coordinare le fonti naturali diurne con quelle artificiali conduce invariabilmente a grandi risparmi energetici, soprattutto negli ambienti destinati ad ospitare uffici. Il nuovo volume della collana DETAIL Praxis approfondisce i fondamenti della progettazione illuminotecnica sia nel campo della luce diurna che artificiale avvalendosi del contributo dei migliori specialisti in questo campo. Accanto alle semplici regole di buona progettazione che coinvolgono il disegno planimetrico, l orientamento dell edificio e l articolazione della facciata, il manuale offre un ampia visione d insieme dei più attuali sistemi d illuminazione naturale e artificiale, valutandone l efficacia nel contesto di alcuni progetti esemplari. Ulrike Brandi Licht, pagine con numerose illustrazioni e fotografie. Formato 21 29,7 cm Buono d ordine Fax +49 (0) mail@detail.de Tel. +49 (0) Praxis 3 Libri + CD ROM in un cofanetto (Riqualificazione energetica, Acciaio, Calcestruzzo) 3 Libri + CD ROM in un cofanetto (Pietra naturale, Legno, Laterizi di grande formato) 3 Libri + CD ROM in un cofanetto (Intonaci stucchi e pitture, Luce, Trasparenze) costo di spedizione e imballaggio per un cofanetto: (+7% IVA se dovuta) Desidero ricevere le pubblicazioni al seguente indirizzo: Nome/ Vorname Cognome/Name Professione/Beruf Modalità di pagamento: Carta di credito/kreditkarte VISA Eurocard/ Mastercard Diners American Express Carta n o / Kartennr. Via, piazza, n o /Straße, Hausnummer CAP, città, prov./plz, Stadt Telefono, Fax/ Telefon, Fax Telefono cellulare/handy Institut für internationale Architektur-Dokumentation GmbH & Co. KG, Sonnenstr. 17, Monaco di Baviera, Germania, Tel , Fax , mail@detail.de L955 Si, desidero ricevere gratuitamente per la newsletter mensile di DETAIL Scadenza (mese/anno) Verfallsdatum (Monat/Jahr) Importo / Betrag In contrassegno/gegen Rechnung No. IVA Data, Firma del titolare/ Datum, Unterschrift I prezzi sono riferiti al listino di novembre 2007

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