PROCESSI di apprendimento
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- Lelia Arcuri
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1 Iniziative di formazione per docenti referenti Disturbi Specifici di Apprendimento Individuazione ed evoluzione 17 marzo 2008
2 PROCESSI di apprendimento CONTROLLATI Consci Attentivi Guidati dal concetto Dall alto verso il basso Funzionamenti limitato Di tipo seriale Disponibili per tempo limitato Alto dispendio risorse Tipici di attività riflessive Flessibili, adatti a compiti creativi Allerta focale AUTOMATICI Inconsci Preattentivi Guidati dallo stimolo Dal basso verso l alto Funzionamento illimitato Di tipo parallelo Per attività durature Basso consumo di risorse Appresi o innati Rigidi, adatti per compiti ripetitivi Allerta generico
3 Apprendimenti e controllo ALTO COMPRENSIONE DEL TESTO ESPRESSIONE SCRITTA SOLUZIONE DI PROBLEMI ELABORAZIONE ATTIVA DELLE IMMAGINI ESPOSIZIONE DELLA LEZIONE BASSO (automatizzabili) DECODIFICA ORTOGRAFIA CALCOLO VISUALIZZAZIONE DENOMINAZIONE di immagini
4 INTEGRAZIONE ED AUTOMATIZZAZIONE FUNZIONI SE UN ABILITÀ NON È IN AUTOMATICA OCCORRE UNO SFORZO MAGGIORE PER ESEGUIRE UN COMPITO CHE VIENE INOLTRE PERCEPITO COME DIFFICILE. Quando ad un soggetto con DSA viene chiesto di portare a termine due compiti in apparente competizione tra loro, non riesce a ricorrere a strategie per ovviare al problema.
5 Disturbo Specifico d Apprendimentod = DISLESSIA Disturbo di LETTURA = Disturbo di SCRITTURA DISLESSIA = DISGRAFIA e DISORTOGRAFIA Disturbo di CALCOLO = DISCALCULIA
6 Componenti motorie e visuospaziali Alcuni processi di apprendimento richiedono l elaborazione di informazioni visuospaziali Altri di informazioni di tipo cinestesico Queste componenti sono responsabili delle abilità di disegno (coordinazione visuomotoria) e della goffaggine nel movimento (disprassie)
7 Abilità nella lettura/scrittura/calcolo a confronto con l intelligenza in soggetti con D.S.A. Area BORDER-LINE AREA PUNTEGGIO PROVE LETTURA/ SCRITTURA/ CALCOLO per diagnosi DSA DISCREPANZA Area punteggio QI nella norma
8 4 OGNI VUOL DIRE... UNO PER CLASSE
9 Principali elementi di rischio/protezione Familiarità Disturbo della programmazione fonologica in seconda infanzia Difficoltà inattesa nell acquisire la letto-scrittura
10 Prevenzione? La prevenzione è in realtà la possibilità di ridurre l impatto del disturbo mettendo in atto strategie per individuare precocemente le difficoltà e facilitare gli apprendimenti con il rinforzo delle abilità più carenti
11 Alcuni segnali sono possibilmente riconoscibili già nel periodo scuola dell infanzia: difficoltà di linguaggio che persistono oltre i 4 anni inadeguata padronanza fonologica difficoltà nella copia da modello disordine nello spazio del foglio disturbo della memoria a breve termine (non ricorda le consegne) difficoltà ad imparare filastrocche a denominare figure di oggetti noti difficoltà di attenzione manualità fine difficoltosa goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare riconoscimento destra / sinistra inadeguati rispetto all età difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo
12 Disturbo Specifico di Linguaggio La PREVALENZA dei DSL nella popolazione infantile di 5-6 anni è stimata dal 3% al 7% (Fletcher e Hall 1993, Tombin et al 1997) Il livello di sviluppo linguistico raggiunto in età prescolare è il dato predittivo più sicuro dell apprendimento della lettura alla scuola elementare (Satz, 1974; Ferreiro, 1976) Nei bambini in cui è presente DSL dopo i 4 anni è frequente la presenza successiva di disturbi di apprendimento della letto- scrittura: nel 50-75% per Shriberg e Kwiatowski 1994 nel 37-63% per Silva 1983 (a seconda del tipo di compromissione delle componenti del linguaggio) Il 40% di bambini con D.S.A. risulta aver manifestato precedenti disturbi o ritardi del linguaggio.
13 Segnali aspecifici di disagio Scuola primaria e superiore Rifiuto della scuola più o meno esplicito o con sintomi fisici (dolori vari, mal di testa, mal di pancia, vomito al risveglio, enuresi notturna, stanchezza, tic) Comportamenti diversi tra casa e scuola Comportamenti ossessivi, ansiosi, iperattivi Rifiuto o enorme fatica ad eseguire i compiti a casa Difficoltà a ricordare la lezione studiata Troppe ore dedicate allo studio
14 ESPERIENZA: fino a sei anni hanno appreso che:
15 ESPERIENZA fino a sei anni hanno appreso che: ma b b Non c è costanza nella forma delle lettere Cambia forma e nome Ma d D ORA cambia forma non nome
16 Differenze nel corpo del testo A B C D E a b c d e A B C D E a b c d e A B C D E a a a b b A B C D E A B C D E c c d d b c d e a b c d e
17 E per l ordine delle cose MARE AEMR AMER MERA RAME REMA Anche l ordine sinistra-destra non era scontato è stato appreso CON FATICA
18 Scuola primaria e superiore lettura/scrittura distanza dal testo e postura particolare per leggere/scrivere difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici confusione e sostituzione di lettere in particolare con l'uso dello stampato minuscolo perdita della riga e salto della parola in lettura difficoltà evidente di copia dalla lavagna lettere e numeri invertiti o rovesciati : 31 / 13 - p/b sc/cs... a/e - u/n difficoltà ad utilizzare correttamente lo spazio del foglio (margini e/o righe non rispettati) macroscrittura e/o microscrittura omissione delle lettere maiuscole sostituzione di suoni simili: p/b - d/t - m/n - r/l - s/z
19 Possibili problemi della decodifica c a s a nave barca animale emimale a a casa db qp nu bagno bango lampo lompa
20 Scuola primaria e superiore lettura/scrittura difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: chi/che - ghi/gh- gn/gl scambio di vocali inadeguata padronanza fonologica generale (es.difficoltà a trovare le rime) che si ripercuote sulle lingue straniere omissione o aggiunta di doppie e/o accenti (in lettura e scrittura) punteggiatura ignorata o inadeguata difficoltà ad imparare l'ordine alfabetico e ad usare il vocabolario difficoltà a comprendere il testo scritto o nella stesura dello scritto improprio utilizzo di termini
21 Scuola primaria e superiore calcolo e materie di studio difficoltà : nell enumerazione progressiva e regressiva a memorizzare e ricordare rapidamente i fatti aritmetici (le tabelline ) e le forme verbali. nel calcolo rapido a mente nell incolonnare le operazioni scritte a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche ad imparare/ricordare i termini specifici delle discipline (es. elementi geografici, le epoche storiche), le date degli eventi a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi nelle carte a mantenere a lungo attenzione a memorizzare e ricordare formule e regole
22 Attenzione alla LENTEZZA è una caratteristica costante soprattutto nell esecuzione dei lavori che richiedono decodifica (lettura, scrittura, calcolo) è il segnale della fatica e della necessità dell utilizzo di processi più complessi NON AUTOMATICI
23 Il regalo più grande è il tempo Più tempo per rispondere, per scrivere, per studiare o meno lavoro.
24 Cultura e alfabetizzazione L alfabetizzazione misurata come abilità a comprendere ed utilizzare testi scritti è associata alla maggior crescita economica di un paese. Coulomb S. et al. Literacy scorse, human capital and growth across 14 OECD countries. Ottawa: Statistics Canada, La definizione tradizionale di alfabetizzazione è considerata la capacità di leggere e scrivere, o la capacità di usare la lingua per leggere, scrivere, ascoltare e parlare.(wikipedia)
25 COSA SI INTENDE PER LETTURA? La lettura ad alta voce, caratterizzata dalla capacità di denominare le parole di un testo in modo corretto e veloce La lettura come comprensione, basata sulla capacità di rappresentarsi il contenuto di quello che stiamo leggendo LO SCOPO PRINCIPALE DELLA LETTURA È DECIFRARE PER COMPRENDERE CIÒ CHE SI LEGGE ma devo proprio leggere con i miei occhi?
26 nel lettore esperto la DECODIFICA AVVIENE IN AUTOMATICO se è DIFFICOLTOSA TUTTA L ATTENZIONE del soggetto SI SPOSTA SU QUESTA (con lei l energia) LA COMPRENSIONE avviene in un SECONDO TEMPO, una volta RISOLTA LA DECODIFICA se c è energia sufficiente
27 L automatizzazione dipende : dal livello di competenza del lettore età di lettura parole più o meno complesse, lunghe o frequenti Sintassi e ortografia trasparente o profonda
28 Difficoltà nella spaziatura Osservate come queste parole sono più o meno facilmente leggibili a seconda della grandezza e del tipo di font e del tipo di interlinea. E non è solo un problema di difetto visivo! Osservate come queste parole sono più o meno facilmente leggibili a seconda della grandezza e del tipo di font e del tipo di interlinea. E non è solo un problema di difetto visivo! Osservate come queste parole sono più o meno facilmente leggibili a seconda della grandezza e del tipo di font e del tipo di interlinea.e non è solo un problema di difetto visivo! Osservate come queste parole sono più o meno facilmente leggibili a seconda della grandezza e del tipo di font e del tipo di interlinea. E non è solo un problema di difetto visivo!
29 COMPETENZE E PROCESSI IMPLICATI NELLA COMPRENSIONE LIVELLO PAROLA PUNTO DI VISTA LESSICALE LIVELLO FRASE COMPLESSITÀ SINTATTICA LIVELLO BRANO ESPLICITAZIONE DEI LEGAMI LOGICI TRA LE FRASI COMPONENTE SEMANTICA (> il N. di SIGNIFICATI e + DIFFICILI) FREQUENZA ( + RARE + DIFFICILI) DISSONANZA TRA STRUTTURA E STRATEGIE DI COMPRENSIONE FRASI PASSIVE PIÙ DIFFICILI DA COMPRENDERE DI QUELLE ATTIVE LOCALE COERENZA TESTUALE GLOBALE GENERE LETTERARIO PRESENZA DI STRUTTURA + + o - FACILITANTE FARE USO DI PRONOMI O PARTICELLE AVVERSATIVE CONTENUTO IMMAGINI CHE ILLUSTRANO ESEMPI ESPLICATIVI DOMANDE INIZIALI E FINALI
30 Abilit à Abilità MOTORIA MOTORIA specializzata specializzata La scrittura MEZZO MEZZO di di Comunicazione Comunicazione La La scrittura scrittura scrittura Codice Codice con con valenza valenza CULTURALE CULTURALE STRUMENTO STRUMENTO AUSILIARIO AUSILIARIO per per la la MEMORIA MEMORIA ESPRESSIONE ESPRESSIONE ARTISTICA ARTISTICA
31
32 Disgrafia La disgrafia compromette la forma del messaggio scritto e rende quasi impossibile l'interpretazione dei segni, ma è un problema solo di forma. Il fatto che spesso i ragazzi che hanno difficoltà di lettura e di ortografia producano anche scritture di tipo disgrafico sembra almeno in parte spiegabile, con l'effetto di «complessificazione» e la conseguente perdita di controllo esecutivo determinato dalle incertezze relative all'ortografia.
33 Disgrafia Se una scrittura disgrafica può essere determinata dalle condizioni in cui viene prodotto l'atto di scrittura (stanchezza, rumore di fondo, velocità di dettatura), resta pur sempre il fatto che la maggior parte dei soggetti non risente negativamente di tali fattori di disturbo. Invece di essere automatizzata, e quindi rapida ed efficiente, la scrittura paga, anche con la grafia, il prezzo di dover risolvere ambiguità e complessità ortografiche già superate dagli altri coetanei.
34 Disgrafia Vi sono invece persone che non hanno alcuna incertezza ortografica, ma che scrivono in modo disgrafico in qualunque condizione di scrittura. Quando non vi è traccia, di disortografia, né sembrano interferire i fattori prima elencati, la disgrafia risulta essere la loro unica, specifica difficoltà. Bouwien Smits-Engelsman e Gerard Van Galen, due ricercatori olandesi, ritengono che la disgrafia sia sostanzialmente l'effetto di un piccolo disturbo motorio correlato ai processi di attivazione periferici, muscolari. Tali difficoltà, pur trattabili, sarebbero caratteristiche stabili dell'individuo e non segni di un transitorio ritardo di sviluppo.
35 Disortografia Nel caso della scrittura disortografica, gli errori interferiscono con il contenuto e saranno visibili anche se scritti chiaramente o al computer. Potranno essere un po' meno riconoscibili se la nostra è una scrittura disgrafica, ma solo perché i segni non sono ben identificabili. Ogni atto di scrittura impone l'integrazione di molteplici competenze, ma attraverso un diverso impegno di ogni singola componente a seconda del tipo di attività.
36 Tipologie di errori Errori fonologici Derivano da acquisizioni non sufficienti avvenute durante la fase alfabetica e riguardano un rapporto scorretto tra fonemi e grafemi Errori non fonologici Conseguono ad acquisizioni insufficienti nelle fasi ortografica o lessicale, si manifestano come errori presenti solo nella rappresentazione ortografica delle parole Altri errori (fonetici) Sono errori relativi al raddoppiamento delle consonanti e all uso dell accento
37 Parametri di valutazione della scrittura Velocità (rispetto dei tempi) (automatizzazione del gesto) Correttezza tipologia di errore
38 La Discalculia Evolutiva
39 La Discalculia Evolutiva Le abilità di base relative ai numeri e al calcolo sono quelle che ci permettono di eseguire rapidamente quelle operazioni aritmetiche elementari indispensabili per affrontare e risolvere compiti più complessi.
40 La Discalculia Evolutiva Tocca i processi bassi, la parte che si può definire più ESECUTIVA, o per meglio dire, la parte di processamento numerico. Esistono infatti dei soggetti che hanno delle debolezze cognitive enormi, ma che sono in grado di fare delle operazioni di matematica che noi ci sogniamo di riuscire a fare.
41 La Discalculia Evolutiva DA NON CONFONDERE CON DIFFICOLTA LOGICHE COSA SI AUTOMATIZZA IN MATEMATICA? Il Problem Solving? NO, Si automatizza la parte esecutiva : Il calcolo a mente (i fatti aritmetici : tabelline e non solo) procedure (nel calcolo scritto riporti, des/sin, incolonnamento) La transcodifica ( lettura scrittura dei numeri-codici diversi) le sequenze (es l enumerazione avanti e indietro)
42 La Discalculia Evolutiva ASPETTI EPIDEMIOLOGICI Indipendente dalla gruppo dei disturbi di tipo linguistico-fonologico (dislessia, disgrafia, disortografia), ma spesso compresente. Sono coinvolte aree cerebrali e funzioni diverse. Ha una rilevanza tra il 5 e il 6% della popolazione. Nel 90% anche se si raggiunge la correttezza, ne rimane traccia sotto forma di lentezza.
43 La Discalculia Evolutiva ASPETTI EPIDEMIOLOGICI familiarità: un individuo con un familiare discalculico ha 10 volte più probabilità di un altro di essere lui stesso discalculico. Difficoltà spesso associate: attenzione, memoria visiva e uditiva, disprassia. Da Lorusso 2007
44 I TRE MECCANISMI BASE DELL INTELLIGENZA NUMERICA Meccanismi Semantici (regolano la comprensione della quantità) (5 = Meccanismi Lessicali ) (regolano il nome del numero) (1 11) Meccanismi Sintattici (Grammatica Interna = Valore Posizionale delle Cifre 25= 2 decine e 5 unità )
45 PROCESSI SINTATTICI la grammatica dei numeri SISTEMA VERBALE,pausa SISTEMA NUMERICO 38,24.Separi. Unisci in 1333 l 1 a 333 Qui se APE lo leggi al contrario non ha senso (EPA) 13 letto al contrario è 31 che ha significato.
46 difficoltà relative ai numeri, quali la loro lettura, scrittura e ripetizione; relative alla loro manipolazione, come nel caso delle tabelline, del calcolo a mente e scritto (Relative alle procedure di esecuzione dei calcoli) Relative al riconoscimento dei segni e delle loro etichette lessicali(+più; -meno; ecc.) nella risoluzione di problemi aritmetici, determinati da errori nell'esecuzione dei calcoli.
47 Markers del disturbo di processamento numerico l' ENUMERAZIONE IN AVANTI E INDIETRO, La lentezza e la scorrettezza dell'enumerazione all'indietro sono un marker fortissimo e molto diffuso del disturbo di calcolo. Dato che di solito l'enumerazione in avanti funziona, conviene fare una prova di enumerazione all'indietro.
48 Markers del disturbo di processamento numerico DIFFICOLTA' DI IMMAGAZZINAMENTO DEI FATTI ARITMETICI lentezza e/o scorrettezza nella NUMERAZIONE ALL INDIETRO
49 Markers del disturbo di processamento numerico LENTEZZA E SCORRETTEZZA NEL CALCOLO A MENTE ( da verificare entro il 10) Quello che cerchiamo di vedere è se funziona il meccanismo di base, quello per cui un ragazzo alle superiori utilizza ancora le dita per contare 5+4, se non si dubita che sia intelligente nella norma.
50 COME DIVENTA IL DISLESSICO EVOLUTIVO DA ADULTO? Compensati 45% ca. Recuperati 20% ca. Persistenti 35%ca. Fonte: Littyinen '98
51 Dislessia persistente Caratteristiche neuropsicologiche: Lettura molto stentata, lenta (< 3 sill/sec) rende molto difficile la comprensione nella lettura di testi complessi Lettura inaccurata (< 5 centile) Rifiuto della scolarizzazione Disturbi di socializzazione (Stella, Varese 2006)
52 Dislessia recuperata Le prestazioni del soggetto con pregressa diagnosi di Dislessia Evolutiva sono comparabili in tutti gli ambiti a quelle dei normolettori
53 Dislessia compensata Caratteristiche neuropsicologiche È in grado di leggere con discreta fluenza (> 3 sill/sec) Legge stimoli significativi senza commettere errori Compenso lessicale Gli errori compaiono negli stimoli a bassa frequenza (non parole, lessici specialistici, ecc.) Permane deficit di automatizzazione (prontezza nella risposta) (Stella, Assisi 2006)
54 Caratteristiche del disturbo compensato Conseguenze funzionali: Affaticabilità in tutti i compiti che richiedono lettura, cefalee e disturbi funzionali Difficoltà di comprensione e di studio Difficoltà con la lettura delle lingue straniere Difficoltà nelle prove a tempo Difficoltà con le prove con risposta a scelta multipla Bassa autostima (Stella, Assisi 2006)
55 LO STUDIO NEL DISLESSICO Tendenza a leggere solo una volta Utilizzo quasi esclusivo della via lessicale Tendenza a riparare le incongruenze senza ricorrere alle verifiche attraverso la rilettura Difficoltà a sviluppare in autonomia tecniche di analisi testuale (parole chiave, sintesi..) (Stella, Assisi 2006)
56 L evoluzione più favorevole dei D.S.A. è in relazione a: 1) buona condizione cognitiva 2) identificazione e intervento precoce 3) adeguato ambiente educativo e familiare 4) adeguata assistenza didattico-educativa 5) buon equilibrio psicologico del bambino (Critchley)
57 AUTOSTIMA: aree prevalenti IN ETÀ EVOLUTIVA Sociale: Sé stesso come amico di altri Scolastica: come studente: bravo Q.B. Raggiungere gli standard modellati da FAMIGLIA COMPAGNI INSEGNANTI Immagine corporea Familiare: - come membro della sua famiglia -membro apprezzato, che dà un contributo - si sente centro dell amore e del rispetto di genitori e fratelli Globale Aspetto fisico L insieme dei precedenti: Affronta situazioni nuove con fiducia Capacità
58 Posso aumentare l autostima Alle volte basta poco: dimentichiamo spesso l importanza della semplice connotazione positiva: Hai lavorato bene psicologicamente è molto diverso da Hai lavorato bene ma avresti potuto
59 Posso aumentare l autostima Costruendo la fiducia reciproca Mantenendo la chiarezza e la coerenza Circoscrivendo il giudizio all elaborato scolastico Aumentando l autonomia Ascoltando i bisogni (dell alunno, ma anche dell insegnante, sapendo distinguere)
60 Chiarimenti? Domande? grazie per l attenzione paolacavalcaselle@alice.it
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