EMORRAGIE: Primo soccorso Bendaggio compressivo Punti di compressione Laccio emostatico FERITE: Pulizia e realizzazione di medicazione

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1 EMORRAGIE: Primo soccorso Bendaggio compressivo Punti di compressione Laccio emostatico FERITE: Pulizia e realizzazione di medicazione IMMOBILIZZAZIONI: realizzazione di immobilizzazioni di fortuna 1 Silvia Baratieri lezione n. 8 del corso di accesso

2 EMORRAGIE Silvia Baratieri - CRI BZ 2

3 PRESSIONE DIRETTA: Non perdere tempo a cercare una medicazione ma non dimenticare l autoprotezione Silvia Baratieri - CRI BZ 3

4 PRESSIONE DIRETTA SE POSSIBILE COPRIRE CON UNA GARZA STERILE O TESSUTO PULITO NON EFFETTUARLA IN CORRISPONDENZA DI FRATTURE NON RIMUOVERE I CORPI CONFICCATI Silvia Baratieri - CRI BZ 4

5 PRESSIONE DIRETTA NON TOGLIERE LA GARZA IMPREGNATA DI SANGUE Silvia Baratieri - CRI BZ 5

6 SOLLEVAMENTO DI UN ARTO: ASSIEME ALLA COMPRESSIONE DIRETTA E IL METODO PIU IMMEDIATO ED EFFICACE PER IL CONTROLLO DELLA MAGGIOR PARTE DELLE EMORRAGIE! Non utilizzare in caso di fratture o lussazioni! Silvia Baratieri - CRI BZ 6

7 MEDICAZIONE COMPRESSIVA: REALIZZAZIONE Silvia Baratieri - CRI BZ 7

8 COMPRESSIONE A DISTANZA PUNTO DI COMPRESSIONE: sito in cui una arteria passa in superficie e può essere compressa sull osso sottostante BLOCCA L EMORRAGIA IMPEDENDO L AFFLUSSO DI SANGUE A VALLE DEL PUNTO DI COMPRESSIONE NON BLOCCA L AFFLUSSO TOTALE DI SANGUE, MA SOLO NELLE ZONE IRRORATE DALLA STESSA ARTERIA A MONTE DELLA FERITA Silvia Baratieri - CRI BZ 8

9 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA PRINCIPALI PUNTI DI COMPRESSIONE 1. A. CAROTIDE 2. A. SUCCLAVIA 3. A. ASCELLARE 4. A. BRACHIALE/OMERALE 5. A. FEMORALE (INGUINE) 6. A. FEMORALE (COSCIA) 7. A. POPLITEA Silvia Baratieri - CRI BZ 9

10 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA Arteria carotide: Per ferite della testa e del collo Usare solo in caso di necessità (rischio di ischemia e stimolaz. vagale) Silvia Baratieri - CRI BZ 10

11 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA 7 PUNTI PRINCIPALI DI COMPRESSIONE DI ARTERIE: 1. A. CAROTIDE 2. A. SUCCLAVIA 3. A. ASCELLARE 4. A. BRACHIALE/OMERALE 5. A. FEMORALE (INGUINE) 6. A. FEMORALE (COSCIA) 7. A. POPLITEA Silvia Baratieri - CRI BZ 11

12 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA ARTERIA SUCCLAVIA Silvia Baratieri - CRI BZ 12

13 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA 7 PUNTI PRINCIPALI DI COMPRESSIONE DI ARTERIE: 1. A. CAROTIDE 2. A. SUCCLAVIA 3. A. ASCELLARE 4. A. BRACHIALE/OMERALE 5. A. FEMORALE (INGUINE) 6. A. FEMORALE (COSCIA) 7. A. POPLITEA Silvia Baratieri - CRI BZ 13

14 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA Arteria ascellare Silvia Baratieri - CRI BZ 14

15 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA 7 PUNTI PRINCIPALI DI COMPRESSIONE DI ARTERIE: 1. A. CAROTIDE 2. A. SUCCLAVIA 3. A. ASCELLARE 4. A. BRACHIALE/OMERALE 5. A. FEMORALE (INGUINE) 6. A. FEMORALE (COSCIA) 7. A. POPLITEA Silvia Baratieri - CRI BZ 15

16 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA Arteria brachiale Silvia Baratieri - CRI BZ 16

17 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA 7 PUNTI PRINCIPALI DI COMPRESSIONE DI ARTERIE: 1. A. CAROTIDE 2. A. SUCCLAVIA 3. A. ASCELLARE 4. A. OMERALE/BRACHIALE 5. A. FEMORALE (INGUINE) 6. A. FEMORALE (COSCIA) 7. A. POPLITEA Silvia Baratieri - CRI BZ 17

18 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA Arteria femorale: punto di compressione all inguine Silvia Baratieri - CRI BZ 18

19 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA 7 PUNTI PRINCIPALI DI COMPRESSIONE DI ARTERIE: 1. A. CAROTIDE 2. A. SUCCLAVIA 3. A. ASCELLARE 4. A. OMERALE/BRACHIALE 5. A. FEMORALE (INGUINE) 6. A. FEMORALE (COSCIA) 7. A. POPLITEA Silvia Baratieri - CRI BZ 19

20 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA Arteria femorale: punto di compressione alla coscia Silvia Baratieri - CRI BZ 20

21 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA 7 PUNTI PRINCIPALI DI COMPRESSIONE DI ARTERIE: 1. A. CAROTIDE 2. A. SUCCLAVIA 3. A. ASCELLARE 4. A. BRACHIALE/OMERALE 5. A. FEMORALE (INGUINE) 6. A. FEMORALE (COSCIA) 7. A. POPLITEA Silvia Baratieri - CRI BZ 21

22 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA Arteria poplitea: emorragie della gamba Silvia Baratieri - CRI BZ 22

23 PUNTI DI COMPRESSIONE A DISTANZA Arteria temporale: Emorragie del cuoio capelluto Arteria facciale: Emorragie della parte anteriore del viso Sono da preferire alla compressione delle carotidi Silvia Baratieri - CRI BZ 23

24 LACCIO EMOSTATICO misura estrema di soccorso da impiegare solo in situazioni di pericolo di vita (amputazione, inefficacia altre manovre, fratture esposte con emorragia, catastrofe) con la sua pressione forte e diretta può danneggiare irrimediabilmente nervi, tendini e tessuti sottostanti Silvia Baratieri - CRI BZ 24

25 Laccio emostatico Una volta messo in sede non va più rimosso Va allentato periodicamente (15-20 min) per impedire la necrosi dei tessuti Non va coperto, deve essere sempre identificato Segnare l ora di posizionamento No corde, spago, filo metallico, ecc No lacci gomma Sì cravatta, stoffa larga (5 cm almeno), foulard, cintura, bracciale dello sfigmomanometro solo sugli arti solo presso ossa singole Silvia Baratieri - CRI BZ 25

26 Laccio emostatico 1 Silvia Baratieri - CRI BZ 26

27 Laccio emostatico Silvia Baratieri - CRI BZ 27

28 Laccio emostatico Silvia Baratieri - CRI BZ 28

29 RIEPILOGO EMOSTASI AUTOPROTEZIONE PRESSIONE DIRETTA MEDICAZIONE COMPRESSIVA SOLLEVAMENTO (arti) COMPRESSIONE A DISTANZA LACCIO EMOSTATICO NB Caldo e alcol sono vasodilatatori L agitazione aumenta la FR emorragia Silvia Baratieri - CRI BZ 29

30 AMPUTAZIONI Piccole estremità: fasciatura compressiva, lavaggio con acqua, no iodio, no alcool Porzioni di arto: laccio, lavaggio con acqua Amputazioni nette: vasocostrizione spontanea Amputazioni frastagliate : maggior rischio emorragia Conservazione porzione amputata in sacchetto di plastica pulito chiuso ermeticamente, il sacchetto va inserito in un contenitore con ghiaccio, deve restare con il paziente Silvia Baratieri - CRI BZ 30

31 CORPO ESTRANEO non rimuove l oggetto immobilizzazione bendaggio trasporto in H Silvia Baratieri - CRI BZ 31

32 DEFINIZIONE INTERRUZIONE DELLA CONTINUITA DELLA PELLE

33 CLASSIFICAZIONE ABRASIONI: superficiali, prodotte da agente tagliente ESCORIAZIONI DA PUNTA DA TAGLIO: margini netti tendenti ad allontanarsi LACERE: azione di strappo - bordi irregolari LACERO-CONTUSE: bordi irregolari e zone contuse D ARMA DA FUOCO

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35 COMPLICAZIONI microbo INFEZIONE SETTICEMIA EMORRAGIA TETANO

36 Materiale occorrente per trattare una ferita * acqua e sapone * guanti monouso * forbici * disinfettante acqua ossigenata * garze sterili * bende * cerotto - cerotto medicato * tubolare di rete * garze autoincollanti

37 PRIMO SOCCORSO DELLE FERITE SUPERFICIALI * lavarsi le mani - usare i guanti * togliere/tagliare gli abiti * far sanguinare moderatamente * lavare con acqua * pulire dall interno verso l esterno * disinfettare * coprire con garza, cerotto, benda, triangolo

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39 Perossido di idrogeno (H2O2) Ha un azione meccanica e chimica. Meccanica perché con le bollicine bianche porta in superficie lo sporco, chimica perché distrugge gli organismi che vivono in mancanza di ossigeno (anaerobi). NON è un disinfettante! Iodiopovidone (Betadine ): E una soluzione disinfettante contenente iodio dal caratteristico color marrone. Non ha una base alcoolica e quindi non causa danni ai tessuti. Monitore CRI Tiziano Garbin

40 BENDAGGIO usare bende sterili adattare la dimensione della benda al tipo di ferita fissaggio con cerotto a nastro o tubolare di rete lasciare visibili le estremità attenzione ai bendaggi troppo stretti non bendare in attesa dell ambulanza

41 IL TRIANGOLO Utilizzato per: - fissare una medicazione - coprire la parte lesa - formare una ciambella - laccio emostatico

42 IL TRIANGOLO

43 IL TRIANGOLO

44 IL TRIANGOLO

45 IL TRIANGOLO

46 IL TRIANGOLO

47 IL TRIANGOLO

48 IL TRIANGOLO

49 NON rimuovere l oggetto! Immobilizzazione Ciambella Soccorso psicologico Limitare al massimo i movimenti

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51 Immobilizzazione dell oggetto Chiudere entrambi gli occhi Soccorso psicologico Limitare i movimenti

52 rischio di fuoriuscita di intestini rischio di perforazione organi interni rischio di emorragia PRIMO SOCCORSO attenzione al vomito se possibile, posizione supina a gambe flesse se possibile somministrare ossigeno non somministrare niente per bocca controllo parametri vitali non far rientrare eventuali fuoriuscite, ma coprirle interventi antishock

53 rischio di lesioni cerebrali rischio di ostruzione delle vie aeree PRIMO SOCCORSO attenzione al livello di coscienza se possibile, posizione semiseduta se possibile somministrare ossigeno non somministrare niente per bocca controllo parametri vitali non far rientrare eventuali fuoriuscite, ma coprirle non tamponare eventuali emorragie dall orecchio

54 rischio di lesione polmonare rischio di difficoltà respiratorie PRIMO SOCCORSO attenzione alla presenza di ferita soffiante se possibile, posizione semiseduta dalla parte del lato leso se possibile somministrare ossigeno non somministrare niente per bocca controllo parametri vitali

55 l aria penetra nella cavità toracica attraverso un foro nel sacco pleurico il polmone collassa ad ogni respirazione l aria viene aspirata nell apertura

56 PRIMO SOCCORSO Posizione semiseduta sul lato leso Controllo parametri vitali Medicazione occlusiva

57 Non sempre causa un emorragia imponente. La parte amputata va riposta in un contenitore con del ghiaccio e portata in ospedale insieme all infortunato. Il moncone non va ripulito, perché quello che per noi è sporco potrebbe in realtà essere una parte anatomica

58 FRATTURA PRIMO SOCCORSO IN GENERALE controllo primario controllo secondario non fare diagnosi ma pensare al peggio chiamata di soccorso non muovere l infortunato non muovere la parte fratturata non RIDURRE non toccare i monconi sporgenti prevenire lo shock ghiaccio coprire eventuali monconi ossei

59 IMMOBILIZZAZIONI DI FORTUNA norme generali L immobilizzazione deve comprendere le articolazioni a monte e a valle Mai porre legacci direttamente sopra la lesione Lasciare libere le dita

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61 * CRANIO * CLAVICOLA * SPALLA * BRACCIO * GOMITO * AVAMBRACCIO * POLSO * MANO * COSTE * COLONNA VERTEBRALE * BACINO * FEMORE * GINOCCHIO * TIBIA/PERONE * PIEDE posizione antalgica se possibile togliere indumenti, orologi e anelli lasciare le dita visibili * triangolo *

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65 Primo Soccorso controllo primario dinamica dell incidente chiamata di soccorso mantenere l infortunato immobile protezione termica soccorso psicologico

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67 COLLARE CERVICALE STIFNECK

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70 * CRANIO * CLAVICOLA * SPALLA * BRACCIO * GOMITO * AVAMBRACCIO * POLSO * MANO * COSTE * COLONNA VERTEBRALE * BACINO * FEMORE * GINOCCHIO * TIBIA/PERONE * PIEDE

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73 * CRANIO * CLAVICOLA * SPALLA * BRACCIO * GOMITO * AVAMBRACCIO * POLSO * MANO * COSTE * COLONNA VERTEBRALE * BACINO * FEMORE * GINOCCHIO * TIBIA/PERONE * PIEDE

74 STECCHE IMPROVVISATE

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