Progetto 3P Tavolo Paesaggio dell edilizia rurale Verbale dell incontro del 3 aprile Presenti: Organizzazione
|
|
- Edoardo Lombardi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Progetto 3P Tavolo Paesaggio dell edilizia rurale Verbale dell incontro del 3 aprile 2008 Presenti: Nome Lino Balotti Ivan Bernardi Anna Bonettini Lorenzo Cervelli Alessia Chiappini Pietro Gaudenzi Luciano Marchesi Anna Parravicini Matteo Zulianiello Organizzazione Associazione El Teler Ristoro il Bizzarro Parco dell Adamello Amici del Sentiero Etrusco Celtico Parco dell Adamello Comune di Ceto Studente Università di Edolo Staff 3P - Città Possibili srl Staff 3P Avanzi srl Prima di iniziare le attività previste per il penultimo incontro dei gruppi di lavoro del progetto 3P, la facilitatrice ha consegnato ai partecipanti una bozza dell introduzione del futuro documento di Politica del Paesaggio. Tale introduzione, comune ai tre tavoli, è stata pensata a partire dai principali documenti sui quali si articola il progetto trep: il Patto della Partecipazione, che tutti i partecipanti hanno sottoscritto al momento dell iscrizione al tavolo tematico, la Convenzione Europea del Paesaggio e il lavoro svolto dai tavoli nella prima fase, conclusasi con l incontro di dicembre. La seconda parte della Politica, invece, sarà differenziata in funzione delle tre aree di indagine su cui si è sviluppato il progetto: paesaggio forestale e boschivo, paesaggio agricolo e dei terrazzamenti, paesaggio degli edifici rurali. Ai partecipanti è stato chiesto, come compito per la prossima volta, di leggere tale introduzione al fine di individuare eventuali questioni o aspetti su cui non fossero d accordo. La prima attività svolta è stata l introduzione per gli assenti il 13 marzo 2008 del lavoro prodotto, leggendo l albero dei problemi e il corrispondente albero degli obiettivi (per un approfondimento si veda il verbale del 13 marzo). Condiviso l albero degli obiettivi, ci si è concentrati sullo strumento del Quadro Logico, funzionale alla successiva fase di individuazione delle Linee di Azione e alla definizione della struttura della Politica per l area Paesaggio degli edifici rurali. Il Quadro Logico, riportato di seguito, consente di mettere a sistema i diversi obiettivi emersi dall albero secondo una scala gerarchica governata da relazioni di causa-effetto e, di fatto, costituisce la struttura della Politica nelle sue diverse parti: macro obiettivo: descrive la finalità ultima perseguita coi lavori del tavolo;
2 assi di intervento: individuano le politiche di settore da sviluppare per ciascuna area e corrispondono ai diversi rami dell albero degli obiettivi, cui è stato opportunamente dato un titolo; indirizzi generali: definiscono gli obiettivi generali perseguiti per ciascun asse di intervento; strategie: definiscono gli ambiti di azione prioritari, sui quali è necessario intervenire per raggiungere gli obiettivi generali; linee di azione: individuano gli strumenti di governo e di azione da mettere in atto affinché le strategie proposte trovino la giusta applicazione. Il Quadro Logico, a seguito della traduzione dell albero degli obiettivi, assume la seguente forma:
3 MACRO OBIETTIVO Restituire riconoscibilità del paesaggio edificato del Parco dell Adamello ASSI DI INTERVENTO Recupero degli edifici rurali Orientamenti per le nuove costruzioni Orientamenti per le ristrutturazioni Orientamenti per il territorio INDIRIZZI GENERALI Contenere il degrado degli edifici rurali storici o particolarmente significativi Garantire l omogeneità delle nuove edificazioni rispetto al contesto in cui si inseriscono Garantire il rispetto nelle ristrutturazioni dei caratteri originari degli edifici Contenere l urbanizzazione del territorio STRATEGIE Promuovere il recupero architettonico degli edifici rurali Garantire l accessibilità alla maggior parte degli edifici rurali Favorire il ripopolamento dei centri abitati più periferici Diffondere la conoscenza del territorio tra i progettisti Aumentare la sensibilità di chi progetta nei confronti della tradizione edilizia Definire regole certe per la progettazione di nuove costruzioni Garantire la competitività sul mercato dei materiali tradizionali rispetto a quelli moderni Aumentare la sensibilità della popolazione rispetto al tema dell architettura tradizionale Promuovere il recupero degli spazi funzionali degli edifici in chiave moderna Promuovere attività artigianali in grado di costruire secondo la tradizione Garantire la competitività delle tecniche costruttive tradizionali rispetto a quelle moderne Fornire un alternativa all edificazione di grossi complessi per rispondere alla domanda turistica Contenere l edificazione delle seconde case Recuperare i fabbricati abbandonati nei centri storici
4 L attività dell incontro oggetto del presente verbale è consistita nell individuazione delle linee di azione associabili, secondo i partecipanti, alle diverse strategie individuate. La facilitatrice ha chiesto ai partecipanti di scrivere, individualmente su post-it, le possibili azioni che consentano di dare concretezza alle strategie e quindi di raggiungere gli obiettivi esplicitati dall indirizzo generale, indicando, ove possibile, anche i soggetti deputati alla realizzazione di tali azioni. I risultati possono essere così descritti: Asse di intervento A. Recupero degli edifici rurali Indirizzo IG1: Contenere il degrado degli edifici rurali Strategia S. 1.1: Promuovere il recupero architettonico degli edifici rurali censire gli edifici rurali che possono ancora avere una funzione agricola (poiché i luoghi in cui sorgono possiedono le migliori qualità agricole) e partire dal recupero di questi favorire il collettamento alla linea elettrica degli edifici, a partire da quelli prioritari (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, ENEL, Comuni) definire la destinazione d uso dell edificato rurale, anche come residenziale se questo ne consente il recupero (soggetti responsabili dell azione: Comuni) incentivare attività agricole di integrazione del reddito familiare (soggetti responsabili dell azione: classe politica locale) dare priorità alle linee che offrono una strategia per tutto il territorio rimuovere gli ostacoli burocratici che rallentano le procedure per ottenere il collettamento degli edifici alle reti (linee elettriche, acqua, ecc.) perché al momento ci sono tanti piani diversi da tenere in considerazione e le competenze sono spalmate tra enti diversi (soggetti responsabili dell azione: Regione Lombardia) censire gli edifici di maggior pregio architettonico nell area interessata (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello e Comuni) monitorare l esito dei finanziamenti per il recupero edilizio in funzione della definizione dei criteri per le nuove elargizioni mantenere l ambiente naturale integro e ben gestito, in modo tale da invogliare le persone a investire sull edificato esistente in montagna (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità Montana, Comuni, progettisti)
5 Strategia S. 1.2: Garantire l accessibilità agli edifici rurali non raggiungibili censire e recuperare le strade di accesso agli edifici più isolati (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità Montana) effettuare la manutenzione della viabilità esistente (soggetti responsabili dell azione: comunità locale, che potrebbe fare le segnalazioni, consorzi forestali) Strategia S. 1.3: Favorire il ripopolamento dei centri abitati più periferici censire le proprietà degli edifici abbandonati e fatiscenti presenti nei centri storici, invitare i proprietari a fare interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione o, in alternativa, a vendere adeguare il trasporto pubblico di collegamento tra i nuclei abitati con il fondovalle camuno (soggetti responsabili dell azione: Amministrazioni Locali, Provincia di Brescia) migliorare l arredo urbano (soggetti responsabili dell azione: Amministrazioni Locali) garantire la presenza di presidi di base (farmacia, bottega, scuola, ecc.) (soggetti responsabili dell azione: Amministrazioni Locali, Provincia di Brescia) promuovere la formazione di gruppi di acquisto a livello consortile, per incentivare le produzioni locali (soggetti responsabili dell azione: associazioni, produttori, agricoltori) inserire la produzione agricola locale nel marchio del Parco, differenziando produzione di estate/inverno, fondovalle/montagna (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello) Asse di intervento B. Orientamenti per le nuove costruzioni Indirizzo IG2: Garantire l omogeneità delle nuove costruzioni rispetto al contesto in cui si inseriscono Strategia S. 2.1: Diffondere la conoscenza del territorio tra i progettisti organizzare uscite in luoghi emblematici e rappresentativi dell identità del territorio e seminari per illustrare le peculiarità del territorio, usufruendo anche del sapere locale (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità Montana, Università di Edolo, scuole per le ore di educazione ambientale)
6 promuovere la formazione di figure professionali specialistiche a livello universitario che conoscano il territorio e collaborino con i comuni per i nuovi progetti; agevolarne l ingresso nel mondo del lavoro attraverso i tirocini (soggetti responsabili dell azione: Università di Edolo, associazioni di categoria) Strategia S. 2.2: Aumentare la sensibilità di chi progetta nei confronti della tradizione edilizia realizzare corsi di formazione per diffondere la conoscenza sulla reperibilità dei materiali locali tradizionali (pietre) in Valle Camonica e riproducibilità degli intonaci di calce (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità montana, associazioni di categoria) realizzare corsi di aggiornamento per i professionisti (geometri, architetti, ingegneri) tenuti da progettisti di riconosciuta esperienza e competenza (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità montana, associazioni di categoria) promuovere incontri per illustrare le normative edilizie vigenti (PGT e PTC del Parco) (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità montana, associazioni di categoria) realizzare corsi di formazione con visite a edifici ristrutturati con esiti positivi e, in generale, promuovere la diffusione delle buone pratiche di ristrutturazione (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità montana, associazioni di categoria) realizzare seminari e uscite rivolte agli studenti delle scuole (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità montana, associazioni di categoria, Istituti comprensivi) Strategia S. 2.3: Definire regole certe per la progettazione di nuove costruzioni indicare per ogni Comune o zona del paese linee guida per costruzioni che siano in linea con l abitato circostante definire i criteri di omogeneità, redigere e approvare un piano di settore cogente (zona per zona) sovraordinato rispetto ai Comuni (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello con un Piano di settore ad hoc) armonizzare le previsioni dei diversi PGT (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comuni, Provincia di Brescia) realizzare un reale adeguamento dei PGT al PTC del Parco (soggetti responsabili dell azione: Comuni, Parco dell Adamello, Provincia di Brescia)
7 Asse di intervento C. Orientamenti per le ristrutturazioni Indirizzo IG3: Garantire il rispetto nelle ristrutturazioni dei caratteri originari degli edifici Strategia S. 3.1: Garantire la competitività sul mercato dei materiali tradizionali rispetto a quelli moderni incentivare economicamente dove possibile chi ristruttura a rispettare determinati standard, anche solo tramite la riduzione delle imposte promuovere una forma di associazione di aziende edili accreditate a una sorta di edilizia eco-tradizionale che, a fronte di alcuni benefici, propongano agli utenti tariffe convenienti Strategia S. 3.2: Aumentare la sensibilità della popolazione rispetto al tema della architettura tradizionale creare spazi aperti a fruizione gratuita (a carico delle amministrazioni) per favorire la conoscenza del territorio e ampliare il mercato locale recuperare le feste tradizionali, promuovere sagre e feste patronali, serate a tema organizzare visite scolastiche per ambito territoriale, con attenzione ai luoghi che ospitano edifici tradizionali ben conservati Strategia S. 3.3: Promuovere il recupero degli spazi funzionali degli edifici tradizionali in chiave moderna proporre l esempio di esperienze positive di recupero edilizio nei centri storici e nei cascinali, contestualmente contrapporre alcuni esempi di ristrutturazione da considerare negativi creare il quaderno delle tipologie di ristrutturazione compatibili con regole di buona costruzione Strategia S. 3.4: Promuovere attività edili artigianali che utilizzino tecniche costruttive tradizionali realizzare corsi di formazione con personaggi storici in grado di insegnare le tecniche di costruzione tradizionali (taglio delle pietre, tetti in scandoli, ) Strategia S. 3.5: Garantire la competitività delle tecniche costruttive tradizionali rispetto a quelle moderne proporre incentivi pubblici per il recupero di edifici con tipologie, materiali e tecniche tradizionali
8 Asse di intervento D. Orientamenti per il territorio Indirizzo IG4: Contenere l urbanizzazione del territorio Strategia S. 4.1: Fornire un alternativa all edificazione di grossi complessi per rispondere alla domanda turistica incentivare l apertura di bed&breakfast, aiutando chi intende avviare tale attività a districarsi nell iter burocratico (ad esempio creando uno sportello unico cui rivolgersi) Strategia S. 4.2: Contenere le seconde case nessun post it Strategia S. 4.3: Recuperare i fabbricati abbandonati nei centri storici incentivare il recupero di fabbricati abbandonati nei centri storici con aiuti economici (soggetti responsabili dell azione: Amministrazione Pubblica) promuovere la riscoperta dei centri storici montani con iniziative rivolte a un vasto pubblico (mercatini, fiere, mostre mercato, rievocazioni, ) (soggetti responsabili dell azione: Comuni e Associazioni del territorio) introdurre l obbligo del riuso del patrimonio edilizio esistente prioritariamente al nuovo consumo di suolo Linea di azione trasversale alle tre strategie: sensibilizzare nell ambito del PGT e più specificatamente del Documento di Piano ad aspetti legati all agricoltura e alla cultura tradizionale A tutti i partecipanti si è chiesto, per il prossimo incontro, di rileggere attentamente tutte le linee di azione emerse e di valutare le azioni sulle quali sono in disaccordo, segnalando: sono in disaccordo perché l azione non è realizzabile (indicando i motivi di tale irrealizzabilità) sono in disaccordo perché l azione non consente di attuare la strategia cui si riferisce altro
9 Oggetto del prossimo incontro, che si terrà mercoledì 23 aprile alle 17,30 presso la Sala Consiliare del Comune di Saviore dell Adamello, sarà l approfondimento delle linee di azione sulla base di queste indicazioni, affinché il documento di Politica del Paesaggio sia condiviso in tutti i suoi contenuti da tutti i partecipanti.
Asse di intervento A. Recupero degli edifici rurali
Progetto 3P Tavolo Paesaggio dell edilizia rurale Verbale dell incontro del 23 aprile 2008 Presenti: Nome Lino Balotti Ivan Bernardi Lorenzo Cervelli Alessia Chiappini Renato Marchesi Marcella Salvetti
DettagliPer rendere attuabili tali proposte si propongono strumenti mirati a programmi territoriali complessivi quali Corona Verde.
GRUPPO DI LAVORO 2 Gli obiettivi principali del progetto e risultati attesi dalla realizzazione degli interventi in via di definizione, discussi nell ambito del gruppo di lavoro 2 sono: - recupero della
DettagliPROGETTO PER LA CREAZIONE NELLA COMUNITA MONTANA DEL FRIULI OCCIDENTALE DI UNO SPORTELLO INFORMATIVO E DIVULGATIVO PER PROMUOVERE L UTILIZZO DELLE
PROGETTO PER LA CREAZIONE NELLA COMUNITA MONTANA DEL FRIULI OCCIDENTALE DI UNO SPORTELLO INFORMATIVO E DIVULGATIVO PER PROMUOVERE L UTILIZZO DELLE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Le finalità dello Sportello
DettagliCoerenza con il PSR: le Misure, le Azioni.
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Asse 4 Attuazione dell approccio Leader Coerenza con il PSR: le Misure, le Azioni. Macomer 27 febbraio 2009 Misura 311 Diversificazione verso attività non agricole
DettagliComune di Cisliano. 5 Progetti
Comune di Cisliano 5 Progetti Scheda di progetto 1/5 Ufficio Nome del progetto Destinatari del progetto Descrizione del progetto Attori Coinvolti Metodi e strumenti utilizzati Tempi del progetto Stato
Dettagli7 Bollettino PSR Pag. 1
7 Bollettino PSR 2014-2020 Pag. 1 7. Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali SOTTOMISURA 7.2. INVESTIMENTI FINALIZZATI ALLA CREAZIONE, AL MIGLIORAMENTO E ALL ESPANSIONE DI OGNI TIPO
DettagliVerso il Piano d azione per il Parco Agro paesaggistico metropolitano Gruppo Tematico di Agenda 21
Verso il Piano d azione per il Parco Agro paesaggistico metropolitano Gruppo Tematico di Agenda 21 MATRICI Sottogruppo Pratiche Agricole Finalità Obiettivi Azioni Attori Tempi Risorse Agricoltura Biologica
DettagliROMA, Venerdì 6 luglio 2018 Auditorium Parco della Musica
REGIONE LIGURIA ASSESSORATO ALL URBANISTICA ED EDILIZIA Vice Direzione Generale Urbanistica e Pianificazione Territoriale ROMA, Venerdì 6 luglio 2018 Auditorium Parco della Musica I MOTIVI DEL DDL LE QUESTIONI
DettagliPatrimonio edilizio e infrastrutturale
Università degli Studi di Udine Dipartimento di Scienze Umane Processo partecipativo Piano Paesaggistico Regionale Patrimonio edilizio e infrastrutturale INTRODUZIONE Ambito ritenuto rilevante in tutte
DettagliAutorità di bacino del fiume Po
Autorità di bacino del fiume Po incontro delle Reti Locali interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali Fare meglio con meno Francesco Puma
DettagliComune di Albairate 9 Progetti
Comune di Albairate 9 Progetti Scheda di progetto 1/9 Ufficio TECNICO Nome del progetto PISTA CICLABILE ALBAIRATE / ABBIATEGRASSO Destinatari del progetto abitanti dei Comuni limitrofi Descrizione del
DettagliComune di GANDOSSO. Variante n.1 al Piano di Governo del Territorio
1 Comune di GANDOSSO Variante n.1 al Piano di Governo del Territorio 1 OBIETTIVI DELLA VARIANTE L Amministrazione Comunale di Gandosso, ha predisposto la presente Variante al PGT al fine di perseguire
DettagliL esplicitazione delle ricadute operative derivanti dall analisi di coerenza esterna per la redazione del Piano di governo del territorio di Robecco
L esplicitazione delle ricadute operative derivanti dall analisi di coerenza esterna per la redazione del Piano di governo del territorio di Robecco sul Naviglio L analisi di coerenza esterna all interno
DettagliCALABRIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE REPUBBLICA ITALIANA
CONFERENZA INTERNAZIONALE SPOPOLAMENTO E RIPOPOLAMENTO NELLE AREE DEL MEDITERRANEO. ESPERIENZE A CONFRONTO. UNA STRATEGIA PER CONTRASTARE L ABBANDONO DEI COMUNI INTERNI 26-27 marzo 2009, Cosenza IL CONTRASTO
DettagliPercorso di partecipazione sull ipotesi di fusione dei Comuni di Dicomano e San Godenzo INCONTRO DI RESTITUZIONE. 31 MAGGIO 2018 Ex macelli - Dicomano
Percorso di partecipazione sull ipotesi di fusione dei Comuni di Dicomano e San Godenzo INCONTRO DI RESTITUZIONE 31 MAGGIO 2018 Ex macelli - Dicomano Metodologie partecipative e report a cura di IL PERCORSO
DettagliRivitalizzare le borgate, per lo sviluppo delle Terre Alte
Rivitalizzare le borgate, per lo sviluppo delle Terre Alte 500 manifestazioni di interesse al bando Uncem. Per il Piemonte che guarda verso l alto Marco Bussone e Mauro Piazzi Uncem Piemonte Torino, Centro
DettagliLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E LO SVILUPPO RURALE IN TRENTINO
CONVEGNO AGRICOLTURA E PAESAGGIO NELL ARCO ALPINO LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E LO SVILUPPO RURALE IN TRENTINO Furio Sembianti 15 Maggio 2012 COLLABORAZIONI Ph, Cristina Orsatti ricercatrice antropologa
DettagliIVREA. Arch. Enrico Giacopelli. Grafica Giorgia Feraudo per Studio Giacopelli Architetti
Progetto di salvaguardia e valorizzazione dell architettura moderna IVREA Arch. Enrico Giacopelli Grafica Giorgia Feraudo per Studio Giacopelli Architetti Parte 1: Ivrea e Olivetti Parte 2: Il MaAm Parte
DettagliREGIONE LAZIO. LR 7/2017 Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio
REGIONE LAZIO LR 7/2017 Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio OBIETTIVI E PRINCIPI La presente legge, in attuazione dell'articolo 5, comma 9, del decreto-legge 13 maggio 2011,
DettagliGli incentivi all agricoltura: azioni per lo sviluppo e la ripresa
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Finanziamenti all agricoltura ed energie verdi verso l EXPO Ripensare l agricoltura come motore di sviluppo Gli incentivi all agricoltura: azioni per lo sviluppo
Dettagli_il Piano Strategico di Fabriano. 1
_il Piano Strategico di Fabriano 1 terzo forum pubblico F a b r i a n o 18_novembre_2006 Contenuti _il metodo _la sintesi dei risultati: il quadro sinottico _le 10 Vocazioni _le 10 Linee Strategiche _Azioni,
DettagliTabella degli indicatori di monitoraggio prioritari della Variante al PTCP della Provincia di Cremona del 2013
SISTEMA INSEDIATIVO Orientare la localizzazione delle espansioni insediative verso zone a maggiore compatibilità ambientale Sup. espansione in aree compatibili (rif. A carte compatibilità del PTCP) / totale
Dettagli9 - I PROGRAMMI COMPLESSI. Prof. Pier Luigi Carci
9 - I PROGRAMMI COMPLESSI Prof. Pier Luigi Carci Introduzione Introduzione Programmi complessi si occupano della Riqualificazione urbana urbanistica sociale 3 Introduzione Argomento: I Programmi Complessi:
DettagliMISURA 111. Azioni nel campo della formazione professionale e dell informazione
1. Titolo della misura MISURA 111 Azioni nel campo della formazione professionale e dell informazione 2. Articoli di riferimento Titolo IV, Capo I, sezione 1, Articolo 20 lettera a) punto i e sottosezione
DettagliComune di. Albizzate. Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI. Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT
Comune di Albizzate Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT 16 SETTEMBRE 2010 Comune di Albizzate Provincia di Varese Relazione
DettagliLe compensazioni ambientali nella pianificazione per la tutela ed il governo del territorio
Le compensazioni ambientali nella pianificazione per la tutela ed il governo del territorio Le compensazioni nei Piani Territoriali Regionali d Area (PTRA) Direzione Generale Territorio e Urbanistica arch.
Dettagli1 CORSO DI FORMAZIONE ANCI PER DIRIGENTI DI POLIZIA LOCALE. Avviso di selezione
1 CORSO DI FORMAZIONE ANCI PER DIRIGENTI DI POLIZIA LOCALE Avviso di selezione 1. PERCHE UN CORSO DI FORMAZIONE Le Polizie Locali sono in continua evoluzione e importanti per le comunità locali e per il
Dettaglilinee guida per la redazione del piano di governo del territorio
linee guida per la redazione del piano di governo del territorio allegato A delibera C.C. n. 35 del 24/11/2008 24 novembre 2008 ORSENIGO paese più aperto e accessibile più sicuro e solidale più bello e
DettagliREGOLAMENTO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI
REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 14 del 28.04.2010 ARTICOLO 1. FINALITÀ Il presente Regolamento ha lo scopo di normare, incentivare e favorire
DettagliPROGRAMMA RURALE INTEGRATO PROVINCIALE 2007-2013
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l Europa investe nelle zone rurali PROGRAMMA RURALE INTEGRATO PROVINCIALE 2007-2013 Il PRIP: una nuova strategia per le politiche di sviluppo rurale in coerenza
DettagliLe modalità di giudizio Modalità e criteri di valutazione paesaggistica nelle procedure cantonali
Le modalità di giudizio Modalità e criteri di valutazione paesaggistica nelle procedure cantonali Felix Wettstein, Architetto, Presidente della Commissione del Paesaggio, 26 marzo 2015 2 Legge sullo
DettagliSchema di ATTI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI
ATTI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI (API) P 04 Schema di ATTI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI TITOLO I - Disposizioni preliminari Articolo 1 - Finalità 1. Gli Atti di programmazione degli interventi
DettagliVerbale tavolo Edilizia rurale Incontro di giovedì
: Verbale tavolo Edilizia rurale Incontro di giovedì 13.12.2007 Nome Cognome Organizzazione 1 Stella Agostini Università di Edolo 3 Chiara Baccanelli Alternativa Ambiente 4 Lino Balotti Ass. Culturale
DettagliPIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE INS. RITA FERRETTI TRIENNIO 2016-2019
PIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE INS. RITA FERRETTI TRIENNIO 2016-2019 PREMESSA Il nostro istituto al fine di sviluppare e di migliorare le competenze
DettagliPALAZZO H4 CONCORSO DI PROGETTAZIONE BANDO DI GARA
PALAZZO H4 CONCORSO DI PROGETTAZIONE BANDO DI GARA Trento, gennaio 2017 1. Premessa ITAS MUTUA, proprietaria del sedime posto nell area del quartiere Le Albere a Trento, zona sud, come indicato nella planimetria
DettagliELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 5, comma 4 del DPGR 18 dicembre2013, n. 75/R)
COMUNE DI MASSA E COZZILE 51010 Provincia di Pistoia Via L.V. Giusfredi n.7 (spazio per il protocollo) ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 5, comma 4 del DPGR 18 dicembre2013, n. 75/R) ALLEGATO, per
DettagliLa programmazione finanziaria : sviluppo rurale e condizionalità
La programmazione finanziaria 2007-2013: sviluppo rurale e condizionalità Roma, 27 marzo 2008 Luigi Servadei Sommario Condizionalità(Reg. 1782/03) e Natura 2000 La programmazione dello sviluppo rurale
DettagliGli obiettivi. riqualificare 716 alloggi di edilizia pubblica
pieghevole sesto S.G. esec 17-05-2005 12:53 Pagina 1 Gli obiettivi riqualificare 716 alloggi di edilizia pubblica incrementare di 40 unità gli alloggi a canone sociale e realizzare 28 alloggi per le forze
Dettaglin. 97 Localizzazione MOLINA DI EQUI Dati catastali Foglio 151 mapp (ex 79)
n. 97 Localizzazione MOLINA DI EQUI Dati catastali Foglio 151 mapp. 625 774 (ex 79) A) STATO VIGENTE Destinazione Urbanistica Sezione: A Foglio: 151 Mappale: 625 - Disciplina dei Sistemi Territoriali:
DettagliCittà di Mesagne. Norme per la rigenerazione urbana. Programmi di rigenerazione urbana
Città di Mesagne Norme per la rigenerazione urbana Programmi di rigenerazione urbana Obiettivi Le Norme per la Rigenerazione Urbana istituiti con Legge Regionale 29 luglio 2008, n. 21 e i Programmi di
DettagliGli orti di Lombardia: un progetto ecologico, didattico e sociale. Francesca Ossola - ERSAF
Gli orti di Lombardia: un progetto ecologico, didattico e sociale Francesca Ossola - ERSAF L'orto scolastico ha una forte valenza educativa, consentendo ai giovani allievi di migliorare il proprio senso
Dettaglistudio SISTEMA CASCINE
studio SISTEMA CASCINE Le cascine rappresentano la specificità e l'identità del territorio cremonese. La Provincia ha organizzato un censimento che dovrà essere approfondito. Altrettanto abbiamo realizzato
DettagliLa Programmazione FESR dal 2007 al 2012: rapporto di monitoraggio
La Programmazione FESR dal 2007 al 2012: rapporto di monitoraggio Comitato di Sorveglianza PON Roma, 10 giugno 2013 Samuele Calzone INDIRE 1 Dal Rapporto di monitoraggio 2013 FESR: alcune considerazioni
DettagliPROGRAMMA INTEGRATO PER LA RIGENERAZIONE URBANA Ambito 1 art. 4, Legge Regionale 20 luglio 2008, n. 21 ELENCO ELABORATI PROGRAMMA URBANISTICO
COMUNE DI BISCEGLIE PROVINCIA DI BT PROGRAMMA INTEGRATO PER LA RIGENERAZIONE URBANA Ambito 1 art. 4, Legge Regionale 20 luglio 2008, n. 21 ELENCO ELABORATI PROGRAMMA URBANISTICO Elaborati amministrativi
DettagliGarante della Comunicazione Artt. 19 e 20 L.R.T. n. 1/2005
Garante della Comunicazione Artt. 19 e 20 L.R.T. n. 1/2005 RAPPORTO ATTIVITA DEL GARANTE PER ADOZIONE NELLA PROSSIMA SEDUTA CONSILIARE del 30 settembre 2013 DELLE SEGUENTI VARIANTI: - scheda norma 5-iru2,
DettagliD.U.P 2018/2020. Documento Unico di Programmazione. Linee Programmatiche 2018/2020
D.U.P 2018/2020 Documento Unico di Programmazione Linee Programmatiche 2018/2020 INDIRIZZI STRATEGICI GOVERNANCE: Albareto con te SVILUPPO: Albareto vede al futuro (URBAN ACT) WELFARE: Albareto è vita
DettagliPiano di Governo del Territorio Documento di Piano
Piano di Governo del Territorio Documento di Piano Orientamenti iniziali del Quadro Strategico Studio Associato Cigognetti-Piccardi-Vitale Città Possibili srl Ufficio di Piano Comunale ottobre 2009 Il
Dettagligruppo di lavoro del PGT Ufficio Tecnico Comunale Franco Spada_ responsabile di procedimento Pier Giovanni Sala
COMUNE DI SONDALO Piano di Governo del Territorio Questionario per i cittadini Novembre 2010 gruppo di lavoro del PGT Ufficio Tecnico Comunale Franco Spada_ responsabile di procedimento Pier Giovanni Sala
DettagliTiziana Maffei ICOM ITALIA
Tiziana Maffei ICOM ITALIA Protezione Civile L 225 1992 Istituzione del Servizio Civile Nazionale L 100 2012 Riordino della protezione civile Piano Regionale di Protezione Civile Tra le attività ritenute
DettagliUn pezzo di Bologna torna alla città
Un pezzo di Bologna torna alla città Mercato Navile nasce la Nuova Bologna A ridosso della città storica, oltre il fascio dei binari, dunque vicino alla nuova stazione Alta Velocità, nei pressi della sede
DettagliDal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane
Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane REALIZZARE LA CONNESSIONE ECOLOGICA LUNGO IL CORRIDOIO REGIONALE 28 E LA DORSALE VERDE NORD Obiettivo Realizzare la connessione ecologica tra il Bosco di Vanzago
DettagliSlowland Piemonte 26/09/2016
Slowland Piemonte 26/09/2016 VALORIZZAZIONE INTEGRATA, COORDINATA E SOSTENIBILE delle risorse ambientali, culturali e turistiche a livello di bacino e di sistema dell anfiteatro morenico d Ivrea Pancrazio
DettagliREGIONE UMBRIA GIUNTA REGIONALE DIREZIONE PROGRAMMAZIONE, INNOVAZIONE E COMPETITIVITA DELL UMBRIA
10 Dicembre 2014 REGIONE UMBRIA GIUNTA REGIONALE DIREZIONE PROGRAMMAZIONE, INNOVAZIONE E COMPETITIVITA DELL UMBRIA SERVIZIO POLITICHE DELLA CASA E RIQUALIFICAZIONE URBANA i PUC di prima generazione Legge
DettagliPianificazione Urbanistica Partecipata
Pianificazione Urbanistica Partecipata L Amministrazione comunale di Mattinata ha avviato le procedure per la formazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) che, ai sensi della Legge Regionale n 20/2001,
DettagliI catasti energetici dei comuni: strumenti di programmazione delle strategie di riqualificazione edilizia
POLITECNICO DI TORINO TEBE Research Group I catasti energetici dei comuni: strumenti di programmazione delle strategie di riqualificazione edilizia Giornata di studio UNITEL Rimini, 06.11.2008 R ela tore:
DettagliREGIONE SICILIANA COMUNE DI FRANCOFONTE (Prov. di Siracusa)
REGIONE SICILIANA COMUNE DI FRANCOFONTE (Prov. di Siracusa) OGGETTO: PROGETTO DEFINITIVO (ART. 24 D.PR. 207/2010 COMMA 1,2,3,) LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL PLESSO SCOLASTICO E. FERMI DI VIA EUROPA E
Dettaglin. 70 Localizzazione TENERANO Dati catastali NCT Fg. 164 mpp 721
n. 70 Localizzazione TENERANO Dati catastali NCT Fg. 164 mpp 721 A) STATO VIGENTE Destinazione Urbanistica Sezione: A Foglio: 164 Mappale: 721 - Disciplina dei Sistemi Territoriali: Area interna all A.P.I.S.
Dettaglin. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082
n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082 A) STATO VIGENTE Destinazione Urbanistica Sezione: C Foglio: 4 Mappale: 1082 - Disciplina dei Sistemi Territoriali: Area interna all UTOE
DettagliAR-TU CASTAGNA Obiettivi dell ambito: Strumenti di realizzazione:
AR-TU CASTAGNAA Obiettivi dell ambito: Riqualificare una porzione centrale della Frazione di Castagna, affacciata sulla viabilità provinciale, mediante un contenutoo sviluppo residenziale, laa realizzazione
DettagliProgetto SIBaTer Supporto istituzionale alla Banca delle Terre
Supporto ANCI ai Comuni del Mezzogiorno Progetto SIBaTer Supporto istituzionale alla Banca delle Terre ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani Via dei Prefetti 46 00186 Roma Tel. 06.68816255 e-mail:
DettagliPresentazione dei lavori dei forum della città: ambiente, cultura, scuola, sociale.
GLI STATI GENERALI DELLA CITTA' DI TREVISO Presentazione dei lavori dei forum della città: ambiente, cultura, scuola, sociale. Seguici su: comune.treviso.it @ComuneTreviso #statigenerali Info: sociale@treviso.comune.it
DettagliMario Catania. Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Mario Catania Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Perdita di terreni agricoli SAU: - 28% tra 1971 e 2010 (pari a Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna) Ogni giorno si cementificano
DettagliPRINCIPALI NOVITA DI PIANO DELLE REGOLE E PIANO DEI SERVIZI
LA VARIANTE AL PGT DI MONZA Innovazione nei processi di pianificazione integrata alla scala comunale PRINCIPALI NOVITA DI PIANO DELLE REGOLE E PIANO DEI SERVIZI Arch. Giuseppe Riva dirigente Settore Governo
DettagliPiano del Governo del Territorio Attività per la formazione del nuovo COMUNE DI STEZZANO. UrbanStudio
COMUNE DI STEZZANO Attività per la formazione del nuovo Piano del Governo del Territorio 2007 UN PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO? ASPETTI METODOLOGICI Il PGT è articolato in tre strumenti: - il documento
DettagliLA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN VAL DI SOLE
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN VAL DI SOLE Azioni di miglioramento condivise per la riduzione dei rifiuti e la qualita della raccolta differenziata PROPOSTA DI PROGETTO Aprile 2015 Per Comunità della Valle
DettagliFilippo Dadone D.G Territorio e Protezione Civile CONVEGNO «LA RIGENERAZIONE DEGLI IMMOBILI IN LOMBARDIA» SALA PIRELLI 4 LUGLIO 2019
PDL n. 83 «Misure di semplificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale, nonché per il recupero del patrimonio edilizio esistente» Filippo Dadone D.G Territorio e Protezione Civile
DettagliModulo di partecipazione al Roma BPA 2019
Modulo di partecipazione al Roma BPA 2019 Quelli contrassegnati con * sono campi obbligatori Tipologia ente promotore* (si può scegliere solo un ambito) [ ] Associazione di volontariato [ x ] Associazione
DettagliREGIONE PUGLIA ASSESSORATO ASSETTO DEL TERRITORIO AREA POLITICHE PER L AMBIENTE,LE RETI E LA QUALITÀ URBANA SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO
REGIONE PUGLIA ASSESSORATO ASSETTO DEL TERRITORIO AREA POLITICHE PER L AMBIENTE,LE RETI E LA QUALITÀ URBANA SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO PROPOSTA DI SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE COD. CIFRA: AST/SDL/2009/00002
DettagliInformativa dell Autorità Ambientale. Milano 14 giugno 2017
1 Informativa dell Autorità Ambientale L Autorità Ambientale È istituita nella programmazione 2000-2006; nel 2014 il ruolo dell AA è riconosciuto in una legge nazionale: «Ai fini dell'accelerazione della
DettagliISMEA E L AGRICOLTURA
ISMEA E L AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE Un percorso lungo 15 anni. Agriturismo e multifunzionalità: motivazioni, interlocutori, risorse, mercato AgrieTour Arezzo Fiere e Congressi www.ismea.it www.ismeamercati.it
DettagliLINEE GUIDA DI LEGISLATURA PER LA RIGENERAZIONE URBANA. Regione Lombardia Dr. Roberto Laffi Direttore Generale al Territorio e Protezione Civile
LINEE GUIDA DI LEGISLATURA PER LA Regione Lombardia Dr. Roberto Laffi Direttore Generale al Territorio e Protezione Civile Le premesse La l.r. 31/2014 qualifica la rigenerazione tra le azioni fondamentali
DettagliNORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO PER IL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA
1 NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO PER IL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA ADEGUATE ALLA DELIBERA DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL ABRUZZO, N.122/2 IN DATA 30 DICEMBRE 2008, DI APPROVAZIONE DEL PIANO TITOLO I DISPOSIZIONI
DettagliArch. ERIKA FAVRE. La riqualificazione energetica degli edifici pubblici
Arch. ERIKA FAVRE La riqualificazione energetica degli edifici pubblici L esperienza della Valle d Aosta nell ambito del POR L esperienza della Valle d Aosta nell ambito del POR-FESR 2007/2013 Approvazione,
Dettagli1.1 definizione di criteri per un nuovo approccio alla progettazione degli spazi urbani;
RIQUALIFICAZIONE URBANA POLITICHE PER LA CASA E PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE SCHEDA DI VALUTAZIONE SULL AVANZAMENTO DELLE AZIONI PREVISTE DAL PIANO DI AZIONE REGIONALE OBIETTIVO AZIONI REALIZZATE 1 Migliorare
DettagliPIANI ATTUATIVI TRADIZIONALI E PROGRAMMI COMPLESSI.
PIANI ATTUATIVI TRADIZIONALI E PROGRAMMI COMPLESSI. I programmi complessi sono un insieme di strumenti per la riqualificazione urbana, introdotti dall'inizio degli anni '90. Sono strumenti non più volti
DettagliConvegno «lo sviluppo rurale tra mare e montagna» Gruppo di Lavoro n. 2
POSITIVI NEGATIVI INTERNI ESTERNI Punti di forza aziende specializzate in grado di realizzare investimenti e adeguamenti tecnici aziende con sistemi di gestione ambientali certificati o disciplinari di
DettagliPaesaggi, insediamenti, architetture: l esperienza del Gal Alto Bellunese
Paesaggi, insediamenti, architetture: l esperienza del Gal Alto Bellunese Progetto Tesori d arte nelle chiese dell Alto Bellunese e Riscoperta, salvaguardia e promozione degli elementi di tipicità costruttiva
DettagliVariante Semplificata al Piano Strutturale Norme Tecniche di attuazione variate. Stato vigente
Variante Semplificata al Piano Strutturale Norme Tecniche di attuazione variate Stato vigente (omissis) TITOLO VI IL FABBISOGNO E IL DIMENSIONAMENTO Art. 100 LA CITTÀ E I SUOI FABBISOGNI CAPO I I FABBISOGNI
DettagliSchede delle Aree di Trasformazione 1
Schede delle Aree di Trasformazione 1 Schede delle Aree di Trasformazione 2 Indice Piani Attuativi riconfermati con modifiche normative...4 PIANI DI RECUPERO...4 PR1...5 PR2...7 Piani Attuativi riconfermati
DettagliDELL OSPITALITA C PROGETTO PILOTA PER IL RECUPERO DI ABITAZIONI A FINI ABITATIVI E/O TURISTICI. Rotondella 8 Maggio 2013
PATTO LOCALE DELL OSPITALITA C PROGETTO PILOTA PER IL RECUPERO DI ABITAZIONI A FINI ABITATIVI E/O TURISTICI Rotondella 8 Maggio 2013 PREMESSE: ANALISI DEL CONTESTO MERCATO IMMOBILIARE RISTRUTTURAZIONI
DettagliNetTARE opera nei seguenti ambiti:
Grazie ad una rete di professionisti e consulenti, NetTARE lavora con un approccio interdisciplinare sistemico e partecipativo mettendo a disposizione le proprie competenze in diversi ambiti: mobilità
DettagliComune di Premia Regolamento Comunale di Tutela Ambientale Approvato con delibera Consiliare n. 55 del ART. 1
ART. 1 Il Consiglio Comunale promuove la tutela del territorio e della proprietà privata e pubblica, difende il valore paesaggistico e favorisce ogni iniziativa atta a promuovere uno sfruttamento razionale
DettagliLA REGIONE PER LA MOBILITA CICLISTICA
LA REGIONE PER LA MOBILITA CICLISTICA Incontri di presentazione delle nuove Linee guida per il sistema regionale di ciclabilità Esiti dei questionari di valutazione I dati riportati di seguito derivano
DettagliREGIONE LOMBARDIA, REGOLAMENTO PER L INVARIANZA IDRAULICA E IDROLOGICA 23 NOVEMBRE 2017 N. 7 CONSIDERAZIONI URBANISTICHE E PROFESSIONALI
REGIONE LOMBARDIA, REGOLAMENTO PER L INVARIANZA L IDRAULICA E IDROLOGICA 23 NOVEMBRE 2017 N. 7 CONSIDERAZIONI URBANISTICHE E PROFESSIONALI Arch. Gianfredo Mazzotta (Consigliere e Coordinatore commissione
DettagliBOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI TRA PREMESSO
BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI L'anno, il giorno La Regione Toscana TRA E Parti sociali. PREMESSO - Che
DettagliREGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLE SCELTE DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
REGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLE SCELTE DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Premessa La partecipazione della cittadinanza alle scelte di pianificazione urbanistica rappresenta un elemento
DettagliCOMUNE DI TORRE DEL GRECO DOCUMENTO DI ORIENTAMENTO STRATEGICO PROGRAMMA PIU EUROPA
CITTÀ DI TORRE DEL GRECO (Provincia di Napoli) 4 a Area Ambiente Territorio e Infrastrutture Ufficio Team Progetto Programma Integrato Urbano P.O. FESR 2007 2013 Asse 6 Sviluppo urbano e qualità della
DettagliAmbiente, Rifiuti, Energia e Resilienza
? POLITICHE E PROGRAMMI PER LA SOSTENIILITA : Com è il patrimonio edilizio di Albano? il 90% del patrimonio risulta in classe G esiste un PAES del 01 con obiettivi raggiunti nel pubblico, ma non ha ancora
DettagliPIANO DI AZIONE LOCALE Il Quadro Logico della Strategia di Sviluppo Locale
PIANO DI AZIONE LOCALE 2014-2020 Il Quadro Logico della Strategia di Sviluppo Locale TEMATISMO Valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e naturali F01 Presidio e tutela delle risorse ambientali
DettagliLa presente relazione, contestualmente alla documentazione allegata, accompagna la progettazione esecutiva atta ad incrementare la qualità delle
RELAZIONE TECNICA GENERALE La presente relazione, contestualmente alla documentazione allegata, accompagna la progettazione esecutiva atta ad incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche una
DettagliCodice Piano AVT/094/14 Avviso 4/2014
Organismo formativo accreditato presso la Regione Puglia D.D.729/14 DIFFUSIONE DEI RISULTATI Piano Formativo Codice Piano AVT/094/14 Avviso 4/2014 RICERCA / ORIENTAMENTO / CONSULENZA / FORMAZIONE AL LAVORO
DettagliComune di Tortona Settore Territorio e Ambiente
Sistema Insediativo - Indagine conoscitiva 1 Quali sono a suo giudizio gli elementi, i luoghi, gli edifici, meritevoli di conservazione che caratterizzano la Città di Tortona e senza i quali non potrebbe
DettagliCOMUNE DI BELLIZZI Provincia di Salerno
In previsione della redazione del Piano Urbanistico Comunale. che, a partire dal prossimo anno, dovrà sostituire l attuale Strumento Urbanistico Generale, conosciuto come Piano Regolatore Generale (PRG),
DettagliSpazio Idee CENTRO DI COORDINAMENTO E DI PROGETTAZIONE COME SPAZIO DELLA DEMOCRAZIA E DELLA LEGALITA. Emanuele Messina
Comune di San Giuseppe Jato Jato Spazio Idee CENTRO DI COORDINAMENTO E DI PROGETTAZIONE COME SPAZIO DELLA DEMOCRAZIA E DELLA LEGALITA Emanuele Messina Responsabile della Comunicazione Finanziato nell ambito
DettagliComune di Pradalunga. Variante n.2 al Piano di Governo del Territorio
1 Comune di Pradalunga Variante n.2 al Piano di Governo del Territorio 1 - OBIETTIVI DELLA La presente variante n.2 al PGT di Pradalunga ha come obiettivo principale la riorganizzazione infrastrutturale
Dettagli32 VALLE ALCANTARA PIT N TITOLO DEL PIT PROVINCIA IDEA FORZA. Caratteristiche. Obiettivi Recuperare e riqualificare il patrimonio ambientale
PIT N TITOLO DEL PIT PROVINCIA 32 VALLE ALCANTARA ME IDEA FORZA Caratteristiche L idea forza è incentrata sulla valorizzazione, riqualificazione e fruizione del territorio della valle Alcantara e mira
Dettagli