Progetto 3P Tavolo Paesaggio dell edilizia rurale Verbale dell incontro del 3 aprile Presenti: Organizzazione

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1 Progetto 3P Tavolo Paesaggio dell edilizia rurale Verbale dell incontro del 3 aprile 2008 Presenti: Nome Lino Balotti Ivan Bernardi Anna Bonettini Lorenzo Cervelli Alessia Chiappini Pietro Gaudenzi Luciano Marchesi Anna Parravicini Matteo Zulianiello Organizzazione Associazione El Teler Ristoro il Bizzarro Parco dell Adamello Amici del Sentiero Etrusco Celtico Parco dell Adamello Comune di Ceto Studente Università di Edolo Staff 3P - Città Possibili srl Staff 3P Avanzi srl Prima di iniziare le attività previste per il penultimo incontro dei gruppi di lavoro del progetto 3P, la facilitatrice ha consegnato ai partecipanti una bozza dell introduzione del futuro documento di Politica del Paesaggio. Tale introduzione, comune ai tre tavoli, è stata pensata a partire dai principali documenti sui quali si articola il progetto trep: il Patto della Partecipazione, che tutti i partecipanti hanno sottoscritto al momento dell iscrizione al tavolo tematico, la Convenzione Europea del Paesaggio e il lavoro svolto dai tavoli nella prima fase, conclusasi con l incontro di dicembre. La seconda parte della Politica, invece, sarà differenziata in funzione delle tre aree di indagine su cui si è sviluppato il progetto: paesaggio forestale e boschivo, paesaggio agricolo e dei terrazzamenti, paesaggio degli edifici rurali. Ai partecipanti è stato chiesto, come compito per la prossima volta, di leggere tale introduzione al fine di individuare eventuali questioni o aspetti su cui non fossero d accordo. La prima attività svolta è stata l introduzione per gli assenti il 13 marzo 2008 del lavoro prodotto, leggendo l albero dei problemi e il corrispondente albero degli obiettivi (per un approfondimento si veda il verbale del 13 marzo). Condiviso l albero degli obiettivi, ci si è concentrati sullo strumento del Quadro Logico, funzionale alla successiva fase di individuazione delle Linee di Azione e alla definizione della struttura della Politica per l area Paesaggio degli edifici rurali. Il Quadro Logico, riportato di seguito, consente di mettere a sistema i diversi obiettivi emersi dall albero secondo una scala gerarchica governata da relazioni di causa-effetto e, di fatto, costituisce la struttura della Politica nelle sue diverse parti: macro obiettivo: descrive la finalità ultima perseguita coi lavori del tavolo;

2 assi di intervento: individuano le politiche di settore da sviluppare per ciascuna area e corrispondono ai diversi rami dell albero degli obiettivi, cui è stato opportunamente dato un titolo; indirizzi generali: definiscono gli obiettivi generali perseguiti per ciascun asse di intervento; strategie: definiscono gli ambiti di azione prioritari, sui quali è necessario intervenire per raggiungere gli obiettivi generali; linee di azione: individuano gli strumenti di governo e di azione da mettere in atto affinché le strategie proposte trovino la giusta applicazione. Il Quadro Logico, a seguito della traduzione dell albero degli obiettivi, assume la seguente forma:

3 MACRO OBIETTIVO Restituire riconoscibilità del paesaggio edificato del Parco dell Adamello ASSI DI INTERVENTO Recupero degli edifici rurali Orientamenti per le nuove costruzioni Orientamenti per le ristrutturazioni Orientamenti per il territorio INDIRIZZI GENERALI Contenere il degrado degli edifici rurali storici o particolarmente significativi Garantire l omogeneità delle nuove edificazioni rispetto al contesto in cui si inseriscono Garantire il rispetto nelle ristrutturazioni dei caratteri originari degli edifici Contenere l urbanizzazione del territorio STRATEGIE Promuovere il recupero architettonico degli edifici rurali Garantire l accessibilità alla maggior parte degli edifici rurali Favorire il ripopolamento dei centri abitati più periferici Diffondere la conoscenza del territorio tra i progettisti Aumentare la sensibilità di chi progetta nei confronti della tradizione edilizia Definire regole certe per la progettazione di nuove costruzioni Garantire la competitività sul mercato dei materiali tradizionali rispetto a quelli moderni Aumentare la sensibilità della popolazione rispetto al tema dell architettura tradizionale Promuovere il recupero degli spazi funzionali degli edifici in chiave moderna Promuovere attività artigianali in grado di costruire secondo la tradizione Garantire la competitività delle tecniche costruttive tradizionali rispetto a quelle moderne Fornire un alternativa all edificazione di grossi complessi per rispondere alla domanda turistica Contenere l edificazione delle seconde case Recuperare i fabbricati abbandonati nei centri storici

4 L attività dell incontro oggetto del presente verbale è consistita nell individuazione delle linee di azione associabili, secondo i partecipanti, alle diverse strategie individuate. La facilitatrice ha chiesto ai partecipanti di scrivere, individualmente su post-it, le possibili azioni che consentano di dare concretezza alle strategie e quindi di raggiungere gli obiettivi esplicitati dall indirizzo generale, indicando, ove possibile, anche i soggetti deputati alla realizzazione di tali azioni. I risultati possono essere così descritti: Asse di intervento A. Recupero degli edifici rurali Indirizzo IG1: Contenere il degrado degli edifici rurali Strategia S. 1.1: Promuovere il recupero architettonico degli edifici rurali censire gli edifici rurali che possono ancora avere una funzione agricola (poiché i luoghi in cui sorgono possiedono le migliori qualità agricole) e partire dal recupero di questi favorire il collettamento alla linea elettrica degli edifici, a partire da quelli prioritari (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, ENEL, Comuni) definire la destinazione d uso dell edificato rurale, anche come residenziale se questo ne consente il recupero (soggetti responsabili dell azione: Comuni) incentivare attività agricole di integrazione del reddito familiare (soggetti responsabili dell azione: classe politica locale) dare priorità alle linee che offrono una strategia per tutto il territorio rimuovere gli ostacoli burocratici che rallentano le procedure per ottenere il collettamento degli edifici alle reti (linee elettriche, acqua, ecc.) perché al momento ci sono tanti piani diversi da tenere in considerazione e le competenze sono spalmate tra enti diversi (soggetti responsabili dell azione: Regione Lombardia) censire gli edifici di maggior pregio architettonico nell area interessata (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello e Comuni) monitorare l esito dei finanziamenti per il recupero edilizio in funzione della definizione dei criteri per le nuove elargizioni mantenere l ambiente naturale integro e ben gestito, in modo tale da invogliare le persone a investire sull edificato esistente in montagna (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità Montana, Comuni, progettisti)

5 Strategia S. 1.2: Garantire l accessibilità agli edifici rurali non raggiungibili censire e recuperare le strade di accesso agli edifici più isolati (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità Montana) effettuare la manutenzione della viabilità esistente (soggetti responsabili dell azione: comunità locale, che potrebbe fare le segnalazioni, consorzi forestali) Strategia S. 1.3: Favorire il ripopolamento dei centri abitati più periferici censire le proprietà degli edifici abbandonati e fatiscenti presenti nei centri storici, invitare i proprietari a fare interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione o, in alternativa, a vendere adeguare il trasporto pubblico di collegamento tra i nuclei abitati con il fondovalle camuno (soggetti responsabili dell azione: Amministrazioni Locali, Provincia di Brescia) migliorare l arredo urbano (soggetti responsabili dell azione: Amministrazioni Locali) garantire la presenza di presidi di base (farmacia, bottega, scuola, ecc.) (soggetti responsabili dell azione: Amministrazioni Locali, Provincia di Brescia) promuovere la formazione di gruppi di acquisto a livello consortile, per incentivare le produzioni locali (soggetti responsabili dell azione: associazioni, produttori, agricoltori) inserire la produzione agricola locale nel marchio del Parco, differenziando produzione di estate/inverno, fondovalle/montagna (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello) Asse di intervento B. Orientamenti per le nuove costruzioni Indirizzo IG2: Garantire l omogeneità delle nuove costruzioni rispetto al contesto in cui si inseriscono Strategia S. 2.1: Diffondere la conoscenza del territorio tra i progettisti organizzare uscite in luoghi emblematici e rappresentativi dell identità del territorio e seminari per illustrare le peculiarità del territorio, usufruendo anche del sapere locale (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità Montana, Università di Edolo, scuole per le ore di educazione ambientale)

6 promuovere la formazione di figure professionali specialistiche a livello universitario che conoscano il territorio e collaborino con i comuni per i nuovi progetti; agevolarne l ingresso nel mondo del lavoro attraverso i tirocini (soggetti responsabili dell azione: Università di Edolo, associazioni di categoria) Strategia S. 2.2: Aumentare la sensibilità di chi progetta nei confronti della tradizione edilizia realizzare corsi di formazione per diffondere la conoscenza sulla reperibilità dei materiali locali tradizionali (pietre) in Valle Camonica e riproducibilità degli intonaci di calce (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità montana, associazioni di categoria) realizzare corsi di aggiornamento per i professionisti (geometri, architetti, ingegneri) tenuti da progettisti di riconosciuta esperienza e competenza (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità montana, associazioni di categoria) promuovere incontri per illustrare le normative edilizie vigenti (PGT e PTC del Parco) (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità montana, associazioni di categoria) realizzare corsi di formazione con visite a edifici ristrutturati con esiti positivi e, in generale, promuovere la diffusione delle buone pratiche di ristrutturazione (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità montana, associazioni di categoria) realizzare seminari e uscite rivolte agli studenti delle scuole (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comunità montana, associazioni di categoria, Istituti comprensivi) Strategia S. 2.3: Definire regole certe per la progettazione di nuove costruzioni indicare per ogni Comune o zona del paese linee guida per costruzioni che siano in linea con l abitato circostante definire i criteri di omogeneità, redigere e approvare un piano di settore cogente (zona per zona) sovraordinato rispetto ai Comuni (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello con un Piano di settore ad hoc) armonizzare le previsioni dei diversi PGT (soggetti responsabili dell azione: Parco dell Adamello, Comuni, Provincia di Brescia) realizzare un reale adeguamento dei PGT al PTC del Parco (soggetti responsabili dell azione: Comuni, Parco dell Adamello, Provincia di Brescia)

7 Asse di intervento C. Orientamenti per le ristrutturazioni Indirizzo IG3: Garantire il rispetto nelle ristrutturazioni dei caratteri originari degli edifici Strategia S. 3.1: Garantire la competitività sul mercato dei materiali tradizionali rispetto a quelli moderni incentivare economicamente dove possibile chi ristruttura a rispettare determinati standard, anche solo tramite la riduzione delle imposte promuovere una forma di associazione di aziende edili accreditate a una sorta di edilizia eco-tradizionale che, a fronte di alcuni benefici, propongano agli utenti tariffe convenienti Strategia S. 3.2: Aumentare la sensibilità della popolazione rispetto al tema della architettura tradizionale creare spazi aperti a fruizione gratuita (a carico delle amministrazioni) per favorire la conoscenza del territorio e ampliare il mercato locale recuperare le feste tradizionali, promuovere sagre e feste patronali, serate a tema organizzare visite scolastiche per ambito territoriale, con attenzione ai luoghi che ospitano edifici tradizionali ben conservati Strategia S. 3.3: Promuovere il recupero degli spazi funzionali degli edifici tradizionali in chiave moderna proporre l esempio di esperienze positive di recupero edilizio nei centri storici e nei cascinali, contestualmente contrapporre alcuni esempi di ristrutturazione da considerare negativi creare il quaderno delle tipologie di ristrutturazione compatibili con regole di buona costruzione Strategia S. 3.4: Promuovere attività edili artigianali che utilizzino tecniche costruttive tradizionali realizzare corsi di formazione con personaggi storici in grado di insegnare le tecniche di costruzione tradizionali (taglio delle pietre, tetti in scandoli, ) Strategia S. 3.5: Garantire la competitività delle tecniche costruttive tradizionali rispetto a quelle moderne proporre incentivi pubblici per il recupero di edifici con tipologie, materiali e tecniche tradizionali

8 Asse di intervento D. Orientamenti per il territorio Indirizzo IG4: Contenere l urbanizzazione del territorio Strategia S. 4.1: Fornire un alternativa all edificazione di grossi complessi per rispondere alla domanda turistica incentivare l apertura di bed&breakfast, aiutando chi intende avviare tale attività a districarsi nell iter burocratico (ad esempio creando uno sportello unico cui rivolgersi) Strategia S. 4.2: Contenere le seconde case nessun post it Strategia S. 4.3: Recuperare i fabbricati abbandonati nei centri storici incentivare il recupero di fabbricati abbandonati nei centri storici con aiuti economici (soggetti responsabili dell azione: Amministrazione Pubblica) promuovere la riscoperta dei centri storici montani con iniziative rivolte a un vasto pubblico (mercatini, fiere, mostre mercato, rievocazioni, ) (soggetti responsabili dell azione: Comuni e Associazioni del territorio) introdurre l obbligo del riuso del patrimonio edilizio esistente prioritariamente al nuovo consumo di suolo Linea di azione trasversale alle tre strategie: sensibilizzare nell ambito del PGT e più specificatamente del Documento di Piano ad aspetti legati all agricoltura e alla cultura tradizionale A tutti i partecipanti si è chiesto, per il prossimo incontro, di rileggere attentamente tutte le linee di azione emerse e di valutare le azioni sulle quali sono in disaccordo, segnalando: sono in disaccordo perché l azione non è realizzabile (indicando i motivi di tale irrealizzabilità) sono in disaccordo perché l azione non consente di attuare la strategia cui si riferisce altro

9 Oggetto del prossimo incontro, che si terrà mercoledì 23 aprile alle 17,30 presso la Sala Consiliare del Comune di Saviore dell Adamello, sarà l approfondimento delle linee di azione sulla base di queste indicazioni, affinché il documento di Politica del Paesaggio sia condiviso in tutti i suoi contenuti da tutti i partecipanti.

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