Obiettivo Didattica: il web nel Campus. Strumenti, Azioni, Prospettive.

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1 Obiettivo Didattica: il web nel Campus. Strumenti, Azioni, Prospettive. E. Caldirola 1, F. Ferlini 1, A. Marini 1, M. Stefanelli 1 F. Civardi 2 1 Università di Pavia Pavia - Italia elena.caldirola@unipv.it 2 DaisyLabs Rivergaro (PC)- Italia fcivardi@daisylabs.it L Università di Pavia ha promosso un progetto sperimentale (Progetto Kiro) presso la Facoltà di Farmacia per migliorare la qualità della didattica attraverso strumenti basati sul web. L articolo presenta le basi metodologiche del progetto, i primi risultati conseguiti e le linee di sviluppo metodologiche, gestionali e tecnologiche che faranno da guida per estendere l iniziativa a tutto l Ateneo. Viene illustrato infine il progetto ICT4University che, sulla base dell esperienza maturata con Kiro, intende conseguire ulteriori traguardi nel campo del mobile learning e della digitalizzazione dei processi didattici e amministrativi. 1. Introduzione L Università di Pavia ha sviluppato dall anno accademico 2007/2008 una iniziativa pilota presso la Facoltà di Farmacia (Progetto Kiro, per sperimentare attività integrative della didattica frontale basate su tecnologie web, con l obiettivo di definire gli aspetti di base di un modello esportabile all intero Ateneo [Caldirola, 2007; Caldirola e Marini, 2008; Macpherson et al, 2005]. Con la nuova iniziativa ICT4Unipv l Ateneo intende ora estendere questa esperienza enfatizzando, mediante le tecnologie ICT, soprattutto le applicazioni nel campo del mobile learning e della digitalizzazione dei processi didattici, utilizzando nel rapporto con gli studenti anche tecniche di data mining e sistemi di Customer Relationship Management. 2. Scenari di riferimento Il progetto Kiro si propone d integrare la didattica tradizionale (tenuta nella consueta forma in presenza su tutti i corsi) attraverso l introduzione di strumenti basati sulle tecnologie Web [Schiederig, 2007]. L obiettivo prefissato consiste nel dare luogo ad un sistema misto e integrato fra lezioni erogate in aula e attività di approfondimento/esercitazione, autovalutazione e confronto on-line.la scelta di intraprendere questa strada è stata suggerita da diversi fattori. In primo luogo dalla constatazione di un crescente divario tra le modalità di insegnamento messe in atto dai docenti e le modalità di apprendimento e/o A. Andronico, L. Colazzo (Eds.): DIDAMATICA 2009 ISBN

2 DIDAMATICA 2009 comunicazione proprie delle giovani generazioni di studenti [Oblinger e Oblinger, 2005]. In secondo luogo, dalle evidenze emerse negli ultimi anni in merito alla composizione e tipologia della popolazione studentesca. Tra gli iscritti ai corsi universitari si riscontra infatti una quota sempre più consistente non solo di studenti lavoratori (40% - dato valido per le lauree triennali), che svolgono occupazioni saltuarie per mantenersi agli studi, ma anche di lavoratori-studenti (20% - dato valido per le lauree triennali), che tornano ad affrontare percorsi formativi universitari pur essendo già inseriti appieno nel mondo del lavoro. Infine, dalla necessità di razionalizzare la frammentazione digitale di documenti e materiali didattici sparsi su più server. 3. Linee programmatiche Il progetto si basa sui seguenti capisaldi: - integrazione (e non sostituzione) della didattica frontale svolta in aula. Tale approccio è in linea con quanto emerso da recenti indagini europee (E-lue - E- learning and university education University towards e-learning a focus on Finland, France and Italy in cui si evidenzia come l obiettivo dell e-learning negli Atenei esaminati consista nel migliorare la qualità dell apprendimento degli studenti e nel garantire un elevata flessibilità alle modalità di fruizione dell offerta didattica [Ardizzone e Rivoltella, 2003]; - individuazione dell utenza più ricettiva e bisognosa: studenti dei primi anni dei corsi di laurea triennali (studenti con risultati scolastici inferiori, presenza di tanti lavoratori-studenti, ecc.); - orientamento dell iniziativa verso il valore metodologico-didattico e pedagogico-educativo [Adams e Morgan, 2007]: la cura degli aspetti tecnologici e ingegneristici costituisce il mezzo per raggiungere il fine; - ambiente digitale di apprendimento flessibile, modulare, espandibile e, soprattutto, modificabile in funzione delle esigenze diverse e crescenti che il progetto vuole soddisfare. Sotteso a questo principio è il concetto di libertà associato alla ricerca scientifica. Il software OpenSource garantisce questa libertà espressiva. Inoltre, aggrega comunità di interesse e di pratica, composte anche da migliaia di persone, in grado di dare supporto ed aiuto a tutti coloro che di esse fanno parte o che ad esse si rivolgono. 4. Affrontare la dimensione di Ateneo In qualità di progetto sperimentale, Kiro si propone di definire gli strumenti e le condizioni necessarie per la sua evoluzione da esperienza pilota a processo standardizzato e replicabile per ordini di grandezza scalari [Ellis et al, 2007]. A questo scopo, il gruppo di progettazione ha dedicato particolare attenzione all analisi del ruolo e delle relazioni tra le tre figure-chiave in gioco nel progetto: 2

3 Obiettivo didattica: il web nel Campus. Strumenti, Azioni, Prospettive. lo studente, il tutor e il docente. È difficile avvicinare le posizioni di una generazione che è stata definita come nativa digitale e di un altra, precedente, che al mondo digitale si rivolge come migrante, e spesso diffidente. La proposta avanzata da alcuni studiosi che considerano come immobile il nativo e puntano alla sola mobilità del migrante verso il nativo sembra eccessiva [Prensky, 2001]. È più opportuno riflettere sulla possibilità di un reciproco avvicinamento tra i ruoli. Nell attuale configurazione di Kiro, il tutor svolge un ruolo centrale nel processo di negoziazione generazionale tra il docente e lo studente. Il tutor, se e quando opportuno, consiglia l inserimento di nuove tecnologie nell impianto didattico del corso, suggerisce al docente e allo studente la creazione di nuove modalità di studio e ricerca (originate, ad esempio, dallo sviluppo di propri ambienti di Personal Knowledge Management), o indica contesti web-based di comunità di pratica e di interessi sulle discipline di riferimento. Attualmente l ambiente che ospita il progetto conta complessivamente 1370 utenti di cui circa 400 sono interessati ai corsi del semestre ora in corso, più docenti tutor e staff. Il grafico degli accessi Fig. 1 - (le due curve indicano rispettivamente accessi e utenti unici) denota una frequenza assidua che, a conferma di quanto appena osservato, fidelizza gran parte degli aventi diritto. Figura 1. Login al sito (Accessi e utenti unici) Gli studenti che accedono a Kiro possono fruire, nelle istanze create per ogni corso, di diversi servizi ed attività (Figg. 2 e 3) allestite dallo staff e individuate grazie a colloqui in cui sono stati coinvolti i docenti dei corsi, il Project Manager e i tutor di dominio. L istanza del singolo corso può essere modificata/integrata per l intera durata del corso stesso a seguito di stimolo del docente, proposta del tutor o consulenza dello staff di progettazione. Servizi e attività, nell attuale fase del progetto, sono stati disseminati ad ampio spettro nelle istanze al fine di promuoverne le funzionalità, soprattutto verso i docenti. Tale strategia è utile per monitorarne l utilizzo. In una fase successiva, di 3

4 DIDAMATICA 2009 maggiore consolidamento del progetto,,sarà attuato un piano di razionalizzazione e profilazione in base ai bisogni dell utenza rilevati e agli obiettivi formativi indicati dai docenti stessi Figura 2. Numero di attività presenti Figura 3. Numero di servizi attivi Gli sviluppi più interessanti attorno ai quali ruota attualmente l impegno di alcuni docenti e dello staff di progettazione riguardano: 1. ricerca, re-interpretazione e arricchimento di materiali didattici di qualità in uso presso altre sedi universitarie e da queste distribuiti sotto licenza CC; 2. proposizione della piattaforma quale momento di orientamento pre-iscrizione per chi desidera accedere alla Facoltà di Ingegneria (Polo di Mantova); 3. uso della piattaforma per dare concreta attuazione agli adempimenti previsti da DM 270/04 e decreti attuativi collegati, che prevedono la valutazione della personale preparazione degli studenti in ingresso oltre alla organizzazione e somministrazione di attività didattiche integrative finalizzate a colmare gli eventuali debiti formativi accertati. Il primo esempio di attività ascrivibile al primo punto è costituito dalla realizzazione di un libro digitale per lo studio della Chimica Organica, al quale stanno lavorando, sotto il coordinamento del docente, lo staff e i tutor di dominio. Il progetto si propone di adattare alle esigenze degli studenti della Facoltà di Farmacia un testo interattivo (dotato di un ricco repertorio grafico ed animato) sviluppato presso la Michigan State University: al suddetto testo sono già stati affiancati la traduzione italiana e test multiple choice in cui allo studente viene richiesto di disegnare molecole anche complesse in un ambiente di autovalutazione formativa. Per quanto attiene alla seconda linea di sviluppo, un gruppo di lavoro coordinato dal Project manager e dai docenti interessati sta lavorando alla 4

5 Obiettivo didattica: il web nel Campus. Strumenti, Azioni, Prospettive. creazione di una istanza in cui verrà illustrato un libro interattivo, dotato di glossario online, test multiple choice, esercizi orientati a tecniche di problem solving con il quale si rappresenterà ai docenti e agli studenti dell ultimo anno degli istituti superiori una simulazione dello studio della fisica nel contesto della Facoltà di Ingegneria, polo di Mantova. All interno dell istanza sarà anche attivata una WebTV con video (on demand, in diretta o programmati su un palinsesto) interattivi, con i quali cioè sarà possibile prelevare files correlati ai video, navigare per tag e visitare i siti web di cui ogni video è stato arricchito a cura dello staff. Questa linea di sviluppo, che mette a disposizione di altre realtà dell Ateneo le competenze acquisite nell ambito di Kiro, apre la via al pieno raggiungimento di uno degli obiettivi strategici del Progetto: disseminare nell intero Ateneo gli strumenti e i metodi utili ad aumentare la qualità e l efficacia delle attività didattiche. Alla terza linea di sviluppo si sta dando concreta attuazione attraverso una collaborazione che si annuncia proficua tra staff di Progetto e commissione didattica di Facoltà. L obiettivo è quello di rispettare la lettera e lo spirito della legge che prevede che la valutazione della personale preparazione degli studenti in ingresso non abbia finalità selettive ma al contrario formative e che sia orientata alla creazione delle condizioni necessarie a far sì che tutti gli studenti iscritti possano affrontare con profitto gli studi universitari. I numeri, le applicazioni, il metodo e le concrete realizzazioni finora messi in evidenza nell ambito del progetto lasciano ben sperare per un significativo sviluppo futuro, anche se, riconsiderando gli obiettivi inizialmente previsti dal progetto: - realizzare un sistema di apprendimento più flessibile e distribuito; - facilitare, personalizzandolo, il processo di apprendimento; - potenziare l efficacia dell azione formativa; - aumentare il tasso di successo nelle prove in itinere e negli esami finali; - migliorare l efficienza delle carriere degli studenti; - familiarizzare gli studenti all uso professionalizzante di tecnologie informatiche; - addestrare gli studenti alla ricerca, gestione e condivisione delle informazioni. ci si rende conto che sono stati, ad oggi, conseguiti solo in parte. Infatti, l approccio fino ad ora prevalso può essere definito molto formal, con marcate caratteristiche di tipo top-down. La natura stessa del progetto blended, con molta attività in presenza introduce elementi di rigidità in merito alla flessibilità e alla personalizzazione dell apprendimento, anche se gli studenti hanno prodotto in autonomia una certa quantità di contenuti nei forum di discussione. Dall ottica dello studente, è possibile introdurre approcci più informal e bottomup dell acquisizione del sapere. A questo scopo, lo staff di progettazione ha 5

6 DIDAMATICA 2009 affiancato alle varie stanze di studio messe a punto per i vari corsi anche una Community on-line (FarmaCo) dove lo studente, grazie alla presenza, a vari livelli di fading, di tutor animatori/moderatori, assume un ruolo attivo nella ricerca/utilizzo/commento/scambio delle risorse specifiche delle discipline scientifiche affrontate e crea infine contenuti in collaborazione con i compagni. Lo scopo del tutor, il cui ruolo-chiave è a questo punto chiaro, consiste non solo nel facilitare e nello stimolare le interazioni, ma anche nel monitorare le attività in corso e nel riportare nei vari corsi di competenza quanto di buono e di interessante si sviluppa nella community, in modo che anche gli studenti più formal (che nella community non sono mai entrati) possano ugualmente godere dei benefici prodotti dai compagni. C è la convinzione che si possa ottenere di più e di meglio, coinvolgendo più a fondo il docente nella progettazione delle strategie didattiche [Hagner, 2000] ed esaltando la collaborazione docente/tutor come una diade formativa. La graduale crescita del ruolo del docente e il suo impatto sempre attivo sul corso comporta, come conseguenza, una rivisitazione del ruolo del tutor. Non è infatti sostenibile a regime, né a livello economico, né a livello organizzativo, prevedere l esistenza di un tutor per ogni corso, così come è stato pensato fino ad ora. L impostazione attuale si rende necessaria per la fase di partenza e di sensibilizzazione, ma subirà nel medio/lungo termine una mutazione nel senso di una maggiore articolazione del ruolo e della percezione del tutor, ipotizzabile come segue: a) tutor stratega: una figura di alto livello, di elevata professionalità, che rivestirà il ruolo strategico di consigliere dei docenti sulle tecnologie digitali applicabili alla didattica; b) tutor tattico: una figura di livello intermedio, che manterrà gli attuali connotati del progetto; c) tutor di base: una figura di livello base, che, dopo adeguata formazione, collabora con il docente. Tale evoluzione, oltre a costituire un vero e proprio nucleo di nuove figure professionali di supporto tecnologico e strategico/didattico per la docenza universitaria [Khan, 2005], consentirà la messa a punto di un modello espandibile e modulare in grado di sfidare la crescita quantitativa e qualitativa dell iniziativa. Attualmente, solo il Project Manager è strutturato, tutto il resto dello staff è costituito da collaboratori con alto tasso di turnover (tutor di dominio su fondi Ateneo/Miur, Volontari Servizio Civile in ferma per un anno). Operando sui regolamenti, è stata data la possibilità anche a borsisti e dottorandi di accedere al tutorato online, introducendo così al progetto personale semistrutturato altamente qualificato. Con il procedere del progetto, verranno inserite anche unità di personale TA. Se in questo modo si pone attenzione e si fa chiarezza sugli attori al centro del processo, è necessario ora osservare il fenomeno dal punto di vista dell azione e dei suoi obiettivi. La finalità è quella di 6

7 Obiettivo didattica: il web nel Campus. Strumenti, Azioni, Prospettive. monitorare nel tempo la performance dello studente, al fine di calibrare e personalizzare gli interventi a supporto con tempi e modalità idonei per le casistiche individuate. È ora già in corso il potenziamento degli effetti del progetto Kiro, così come finora delineati, con interventi di tutorato mirati. Questi sono resi possibili mediante processi di Data Mining, ovvero attraverso l analisi di informazioni relative alle carriere degli studenti estratte da data base legacy Oracle e adeguatamente trattate in un sottostante sistema Data WareHouse [Kimball e Margy, 2002]. Per le analisi sono utilizzate tecniche di Data Mining prevalentemente basate su Decision Trees o Naive Bayes [Tan et al, 2005]. In questo modo gli interventi di tutorato, oltre alla normale attività nell ambito dell economia di ciascun corso, saranno tempestivi, orientati alla persona, su problemi temporanei e specifici, e scatteranno in base ad evidenze di performance difformi (in negativo) dai risultati attesi nella carriera dello studente. Agli studenti in difficoltà, individuati grazie al continuo monitoraggio dei dati della Segreteria Studenti, verrà offerta l opportunità di accedere a programmi personalizzati di assistenza e recupero basati sul web e con tutor personale, per la sola fase di crisi del percorso formativo. Così facendo, ci si pone in una ottica di cura e relazione continua con lo studente (Student Relationship Management). Dal momento che tutto questo verrà messo a punto e gestito con le tecnologie connesse all e-learning, si può dire che si tratterà di un ottica e-strema: ovvero, E-Xtreme E-learning, che esplicherà la propria azione secondo le seguenti linee: a) azione all ingresso: individuazione, tramite apposite prove in ingresso, di eventuali debiti formativi. In tal caso l azione E-Xtreme dispiega il primo effetto immettendo lo studente in un percorso personalizzato di recupero del debito e di accertamento in itinere del saldo conseguito; b) azione in itinere: costruzione di una banca dati sulle performance dello studente. Il primo eventuale segnale di tipo quantitativo (crediti conseguiti in un certo lasso di tempo al di sotto di una soglia predefinita e/o votazioni agli esami in scostamento rispetto ad una media attesa) mette in moto una indagine qualitativa mirata a individuare il motivo del deterioramento della performance e, di conseguenza, l inserimento in uno dei profili di assistenza/recupero individuati grazie a pregresse analisi metodologiche; c) azione predittiva: con l espansione della banca dati disponibile, individuazione di algoritmi di interrogazione/previsione delle performance sulla base di situazioni-tipo predefinite, in modo da poter prevedere per tempo le criticità sui percorsi di studio e intervenire con strumenti correttivi; d) azione ricorsiva per la valutazione della qualità: strumenti di controllo e verifica dell utilità degli interventi effettuati a sostegno. Tale valutazione potrebbe avvenire, in fase di avviamento del progetto, attraverso la comparazione dei risultati ottenuti tra un gruppo di studenti pilota ed il restante gruppo di 7

8 DIDAMATICA 2009 controllo. A regime, attraverso un costante monitoraggio di una serie di KPI (Key Performance Indicator) opportunamente definiti. 5. ICT4Unipv: Mobile learning e digitalizzazione dei processi L attenzione dell Ateneo è ora puntata verso il conseguimento di ulteriori traguardi nel campo del mobile learning e della digitalizzazione dei processi didattici e amministrativi. Tenuto conto sia dell ormai ampia diffusione presso gli studenti di notebook e Personal Digital Assistants (PDAs) sia della pervasività delle tecnologie wireless, si stanno sviluppando le opportunità offerte dalle web community e dalle classi virtuali. In particolare, partendo dall esperienza di Kiro, con la nuova iniziativa ICT4Unipv (vedi Fig. 4) l Università di Pavia sta ampliando i servizi a supporto dei processi didattici e amministrativi dell Ateneo mediante: Figura 4. Progetto di ampliamento dei servizi - il potenziamento della rete wireless a disposizione dell intera comunità accademica nei plessi universitari; - l estensione della connettività WiFi sul territorio urbano della città di Pavia in spazi pubblici normalmente utilizzati dagli studenti; - l agevolazione all accesso da remoto ai servizi on-line per gli studenti mediante promozione di sistemi di connettività per PC basati su Internet Key che consentono collegamenti fino a 7,2 Mbps con ricerca automatica della miglior banda trasmissiva disponibile (Gprs/Edge/Umts/Hspa); 8

9 Obiettivo didattica: il web nel Campus. Strumenti, Azioni, Prospettive. - l estensione delle applicazioni che utilizzano la firma digitale per la gestione e dematerializzazione dei flussi documentali; - l estensione delle funzionalità del sistema SRM (Student Relationship Management) per il miglioramento della comunicazione multicanale ( , ehtml, SMS, fax, posta ordinaria) nei confronti degli studenti; - la predisposizione di un ambiente di web community per studenti/docenti integrato sia con il sistema informativo per la gestione della carriera degli studenti sia con la piattaforma Open Source Moodle e altre piattaforme eventualmente usate per l erogazione di servizi didattici integrativi on-line. Relativamente a quest ultimo aspetto, l intervento riguarda l Ateneo nel suo complesso (9 facoltà, 104 corsi di studio, 3049 insegnamenti) e, mediante autenticazione in modalità Single Sign-On, mette a disposizione funzionalità quali: la creazione di comunità chiuse oppure aperte, la generazione di comunità statiche o dinamiche, forum di discussione, avvisi e bacheche, condivisione di documenti e materiali didattici. Attraverso i servizi erogati da Moodle saranno poi rese disponibili ulteriori risorse didattiche sia sotto forma di learning object, sia di materiali multimediali di diversa natura (filmati, file sonori, immagini) in funzione delle specifiche necessità dei docenti dei corsi. In considerazione dell integrazione di questo ambiente con le banche per la gestione amministrativa delle carriere degli studenti, tutti i processi di attivazione e inclusione dei singoli soggetti coinvolti nelle community (studenti, docenti e tutor) sono completamente automatizzati. Analogamente, attraverso il sistema di Data Mining sarà informatizzato anche il processo di individuazione degli studenti in difficoltà per i quali, a livello di LMS, saranno progettate specifiche attività di supporto. L intero disegno progettuale, pur non costituendo ancora una concreta esperienza di Lifelong Learning, ne costituisce tuttavia la solida base funzionale per una futura implementazione, che potrebbe essere testata, in prima battuta, con la progettazione di corsi ECM. 6. Conclusioni È stato descritto in dettaglio Il progetto pilota della Facoltà di Farmacia (Progetto Kiro), finalizzato a migliorare la qualità e i risultati della didattica attraverso l integrazione dei metodi tradizionali dell insegnamento con le tecnologie ICT, Sono stati inoltre illustrati il ruolo centrale dei tutor nell economia del progetto, gli scenari di riferimento iniziali e lo schema organizzativo generale. L analisi dei risultati ottenuti restituisce indicazioni per l ottimizzazione del progetto e individua le metodologie e le tecnologie più idonee da conseguire al fine di estendere il progetto stesso all intero Ateneo. Kiro costituisce una prima e fondamentale fase di realizzazione del progetto di Ateneo ICT4Unipv, finalizzato ad ottimizzare la digitalizzazione dei processi didattici e amministrativi presso l Università di Pavia. 9

10 DIDAMATICA Bibliografia [Adams e Morgan 2007] Adams J. e Morgan G., Second Generation E-Learning: Characteristics and Design Principles for Supporting Management Soft-Skills Development International Journal on E-Learning. AACE Chesapeake, VA, 2007, 6 (2), pp [Ardizzone e Rivoltella 2003] Ardizzone P. e Rivoltella P. C., Didattiche per l'elearning : metodi e strumenti per l'innovazione dell'insegnamento universitario, Carocci, Roma, [Caldirola e Marini 2008] Caldirola E. e Marini A., Progetto Kiro: didattica interattiva ed integrata presso la Facoltà di Farmacia, Je-lks Journal of e-learning and Knowledge Society, Vol. 4, n.3, Settembre 2008, pp [Caldirola 2007] Caldirola E., Interagire, integrare, internazionalizzare: ipotesi webbased per la didattica all Università di Pavia, in Andronico A. e Casadei G. (a cura di) Didamatica Informatica per la didattica. Atti, Cesena, Maggio 2007, pp [Ellis et al. 2007] Ellis R. A., Jarkey N., Mahony M.J., Peat M. e S. Sheely Managing quality improvement of elearning in a large, campus-based university. Quality in Higher Education, Taylor and Francis Group, London, 2007, Vol. 15, No. 1, pp [Hagner 2000] Hagner P.R., Faculty engagement and support in the new learning environment. Educause Review, Educause, Boulder (CO), 2000, Vol. 35, September/October, pp [Khan 2005] Khan B.H., Managing E-Learning Strategies: Design, Delivery, Implementation and Evaluation, Information Science Publishing, London, 2005 [Kimball e Margy 2002] Kimball R. e Margy R., The Data Warehouse Toolkit, 2nd edition. Wiley, 2002 [Macpherson et al. 2005] Macpherson A., Homan G. e K. Wilkinson The implementation and use of e-learning in the corporate university. Journal of Workplace Learning, Emerald, Bingley, UK, 2005 Vol. 17, pp [Oblinger e Oblinger 2005] Oblinger D. e Oblinger J.L., Educating the Net Generation. E-book 2005 EDUCAUSE. Available at ISBN [Prensky 2001] Prensky M., Digital Natives, Digital Immigrants, On the Horizon Emerald, Bingley, UK, 2001, Vol. 9 No. 5. [Schiederig 2007] Schiederig K., Using e-learning for social sciences: practical lessons from the Free University of Berlin. 2007, elearning Papers, no. 3. ISSN [Tan et al. 2005] Tan P.N., Steinbach M. e Kumar V., Introduction to Data Mining. Pearson International Edition /Addison Wesley,

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