Convegno ARPAER-OGER-Provincia Piacenza CAMBIAMENTO CLIMATICO, ACQUE E DISSESTO IDROGEOLOGICO. GEOFLUID, Piacenza - 1 ottobre 2014
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- Davide Bini
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1 CAMBIAMENTO CLIMATICO, ACQUE E DISSESTO IDROGEOLOGICO Il cambiamento climatico ed il suo impatto ambientale-territoriale su risorsa idrica e rischio Idrogeologico Carlo Cacciamani Direttore Arpa, Servizio IdroMeteoClima ccacciamani@arpa.emr.it Sessione A: Il cambiamento climatico, i suoi impatti sul territorio ed il ruolo della pianificazione 1
2 Traccia Cosa sta accadendo? Le evoluzioni recenti, le anomalie e i trend negli ultimi decenni Proiezioni future (prossimi decenni) Impatti, Mitigazione e Adattamento La gestione del rischio idrogeologico Idraulico Il problema della risorsa idrica Le anomalie e i trend degli ultimi Millenni e Secoli 2
3 La CO 2 maicosì altanegli ultimi anni anni: ppm. Ora: 390 ppm. Fonte: 5 3
4 Evidenza di EVENTI ESTREMI PIU FREQUENTI Dal 1950 osservati cambiamenti negli eventi estremi meteorologici e climatici: In alcune aree del pianeta più ondate di calore in vaste aree dell Europa, Asia e Australia; Incremento di eventi di intensa precipitazione, particolarmente in Europa e Nord America Nell arco del secolo il cambiamento climatico influenzerà in maniera crescente il ciclo dell acqua a scala globale, pur con alcune differenze a scala regionale I cambiamenti climatici nel panorama italiano 4
5 Anche in Italia il clima è cambiato? Anomalie di temperatura media globale sulla terraferma e in Italia rispetto ai valori climatologici normali Fonti: NCDC/NOAA e ISPRA. Italia: le anomalie termiche Qualche estremo termico Le Tmax estive: Fonte: ISPRA 5
6 Italia: le anomalie delle piogge Anomalie medie, espresse in %, della precipitazione cumulata annuale rispetto al valore normale Fonte: ISPRA Italia: le piogge elevate Anomalie medie al Nord, Centro, Sud e Isole, delle precipitazioni massime giornaliere rispetto al valore normale Fonte: ISPRA 6
7 Italia: I Ghiacciai Il ghiacciaio del Lys (valle di Gressoney, Monte Rosa). Foto di confronto 1868 (autore non noto, arch. Cgi) e 2005 W. Monterin I cambiamenti climatici nel panorama regionale 7
8 Il cambiamentoin attoa livelloregionale: andamento dell anomalia annua di temperatura minima e massima 3 anomalie Tmin/Tmax( C) 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Anomalia_Tmax Anomalia_Tmin -0,5-1 -1, Trend_Tmax=0.48 C/decade Trend_Tmin=0.27 C/decade ARPA Emilia-Romagna anni 1 Il cambiamentoin attoa livelloregionale: andamento dell anomalia annua di precipitazione 400 Tendenza delle precipitazioni annuali sulla regione Emilia- Romagna anom_pp(mm/anno) Trend= -18mm/10 anni ARPA Emilia-Romagna anni 2 8
9 I cambiamenti climatici nel panorama locale cittadino Il cambiamento in atto a Bologna: anomalia annua di temperatura minima e massima anomalie( C) Andamento dell'anomalia di temperatura minima e massima, annua- Bologna Tmin Tmax STAGIONE TREND ( C/DECADE) TMIN TREND ( C/DECADE) TMAX Inverno(DGF) 0.4 * 0.4 * Primavera(MAM) 0.3 * 0.2 * Estate(GLA) 0.3 * 0.3 * Autunno(SON) 0.2 * 0.3 * Annua 0.3 * 0.2 * anni Nota: Trend positivo sia nelle temperature minime che nelle massime Anomalie più intense dopo gli anni 90 (aumenti degli eventi estremi) ARPA Emilia-Romagna 3 9
10 Il cambiamento in atto a Bologna: precipitazione leggero segnale di diminuzione delle precipitazioni durante l inverno, primavera, estate e a livello annuo, mentre durante l autunno è stato trovato un leggero aumento. incremento del numero massimo di giorni consecutivi senza precipitazione durante l estate ( ) Anomalie estive di precipitazione- Bologna ARPA Emilia-Romagna 25/11/ Altre stranezze a scala locale? Sussistono forti evidenze che il clima stia cambiando anche alla scala locale: significativi trend di crescita delle temperature (medie, estremi), diminuzione delle piogge (3 stagioni su 4), eventi intensi più frequenti, aumento della variabilità 10
11 Temperature Massime osservate a San Pietro Capofiume: confronto 2003 / 2012 anomalia della precipitazione (rispetto alla climatologia ) Marzo 2013 MARZO 2013: piogge dell ordine di 150mm su tutta la regione. Punte superiori a 250mm sulle colline emiliane. Arrivate a 600mm sul crinale appenninico!! Record degli ultimi 40 anni. A Bologna: dal 1964 che non si registravano precipitazioni cosi abbondanti. 11
12 Le siccità degli anni Esempio: Portate medie giornaliere fiume Po confronto con anni storici Portate medie giornaliere a Pontelagoscuro Osservato 2012 Previsto Portata (mc/s) Riunione della Cabina di Regia Data del fiume Po - 04 luglio giu 15-giu 20-giu 25-giu 30-giu 05-lug 10-lug 15-lug 20-lug Nevone, febbraio 2012 Distribuzione del manto nevoso alla data di lunedi 13 febbraio 2012, ricavata da immagini da satellite (Modis). Sono evidenziati anche i totali del manto nevoso stimati da collaboratori di Arpa-SIMC 12
13 Piogge molto intense e di brevissima durata Gli scenari climatici: come si fa a produrli continentale nazionale globale regionale locale 13
14 Gli scenari climatici futuri in Europa T C Precip. % A2 Scenario: ( ) ( ) 14
15 Quali scenari futuri a scala locale? Avremo impatti in Italia? Maggior frequenza di incendi boschivi Maggior rischio idrogeologico e idraulico Impatto negativo sulla produzione agricola (meno acqua disponibile) Più frequenti periodi di siccità (se ripetuta, problemi di desertificazione dei suoli ) Meno acqua disponibile, minore qualità, problemi di approvvigionamento, compreso il comparto idropotabile Nuove patologie ed effetti negativi sulla salute per più frequenti onde di calore Maggiore richiesta e consumo di energia (es: per raffreddamento estivo) 15
16 Come la società può affrontare la sfida dei mutamenti climatici 1. Mitigazione: Affrontare le cause per ridurre e eliminare gli effetti futuri o Riduzione delle emissioni di gas-serra o Riduzione delle emissioni di aerosol o Aumento dei carbon sinks (bloccare la deforestazione e aumentare l afforestazione e reforestazione. 31 La Sfida: Anche se si riducono le emissioni di gas-serra, alcuni impatti dei cambiamenti climatici saranno inevitabili. Dobbiamo adattarci. 16
17 Opzioni hard di Adattamento ApproccioHARD: opzioni tecnologicae infrastrutturali Lunghi tempi di realizzazio ne Grandi investmenti Approccio SOFT: opzioni non strutturali Stima degli impatti Tempi di realizzazio ne corti Costi trascurabili e inclusi nello sviluppo sociale ed economico Applicabili anche con incerte consocenze.alcuni esempi di azioni HARD Adattare gli edifici al clima futuro e agli eventi estremi Costruzione di difese dalle alluvioni (es: casse, innalzamento e fortificazione degli argini ) Dare impulso alle rinnovabili (eolico, fotovoltaico) Recupero e tutela maggiore del territorio, riforestazione, recupero montagna, minore cementificazione Sviluppo di colture più resistenti alla siccità Potenziamento dei servizi sociali per i cittadini 17
18 Opzioni di adattamento SOFT Educazione Ottimizzazione dell uso delle risorse (es.: Acqua!) Setup di sistemi di prevenzione del rischio Protezione dell ambiente e della salute delle popolazioni Sviluppo di strumenti (monitoraggio e previsione ambientale) Sviluppo della consapevolezza Per ridurrere le barriere economiche, sociali e comportamentali che limitano le azioni di adattamento applicabili efficienti semplici accessibili connessi al contesto Preparazione istituzionale istruzione sociale coinvolgimento degli stakeholders alta capacità di governance informazione pubblica Il rischio idrogeologico e idraulico in Italia negli ultimi 20 anni o quasi Negli ultimi anni l Italia è stata ripetutamente interessata da fenomeni meteorologici di forte intensità che hanno causato gravissimi danni e perdite di vite umane. Danni stimati dell ordine delle centinaia di milioni di euro per ciascuno di questi eventi, rilevante percentuale della popolazione esposta a gravi rischi, e un bilancio di oltre 70 morti solo dal 2010 ad oggi. 18
19 SARDEGNA 18/11/2013 Cause: temperatura media del Mediterraneo in aumento, mesi autunnali: aumentata di circa 1.5 C rispetto agli anni 80-90, con un forte aumento dal Conseguente aumento della instabilità termodinamica e del contenuto di vapor d acqua in atmosfera Cortesia di Filippo Thiery, Dipartimento Protezione Civile Nazionale Imola e Faenza qualche giorno fa Imola, sos maltempo: esonda il Santerno, Allagato anche l'autodromo 19
20 Come ridorre i rischi di alluvione: strategie di adattamento Necessario operare in due diverse modalità strettamente interconnesse: una opera nel tempo differito, l altra nel tempo reale. Misure strutturali o HARD Chi: le Autorità di Bacino, Regioni, Cosa: Ri-ridefinire i Piani di Assetto Idrogeologico (PAI), in ottemperanza al recepimento della Direttiva 2007/60 sulle alluvioni che fa esplicito riferimento anche ai possibili impatti dei cambiamenti climatici. Nel gergo climatico, queste attività si chiamerebbero azioni di adattamento HARD. Misure NON strutturali, o SOFT Chi: i Centri Funzionali Cosa: sistemi di monitoraggio e di preannuncio idrometeorologico (detti anche Early Warning Systems ) Nel gergo climatico, si chiamano azioni di adattamento SOFT Gestione del Rischio Idrogeologico-Idraulico nel tempo reale Esempio di Avviso di Criticità idrogeologica La Rete di Monitoraggio al suolo (più di 4500 strumenti) che fornisce dati in tempo reale al Sistema dei Centri Funzionali La mappa del composito radar nazionale 20
21 Siccità e rischio di desertificazione Risorse idriche Esempio: il Po 42 21
22 : Po a Pontelagoscuro Portate medie estive (m3/s) PONTELAGOSCURO ANALISI STAGIONE ESTIVA DELLE PORTATE PERIODO GIUGNO-AGOSTO riduzione 40-45% anno 43 Anni km dalla foce Anni km dalla foce La risalita del cuneo salino nel delta del Po Anni km dalla foce 44 22
23 Il problema dell acqua in Emilia Romagna Le disponibilità idriche in Emilia-Romagna sono in diminuzione per i cambiamenti climatici in corso (meno precipitazioni nevose, scioglimenti delle nevi improvvisi e fuori stagione, eventi piovosi meno frequenti e più intensi, lunghi periodi asciutti) La domanda idrica tende a crescere sia per motivi economico-produttivi, sia anche per il climate change (aumento delle temperature estive e dell evapotraspirazione) Siccità in Romagna 23
24 Cosa fare? Strategie di adattamento Aumentare la consapevolezza sul problema Definire nuove politiche agricole Strategie di risparmio idrico ed energetico Servizi climatici di previsione a medio-lungo Servizi tecnici per gestori e agricoltori basati su modelli e dati 24
25 Dobbiamo evitare che finisca così Grazie per l attenzione! Oppure che finisca, troppo spesso, così violenti temporali causano inondazioni che allagano le strade e trascinano via motorini e auto. Per l eccessiva pioggia, la città è stata sommersa da pochi centimetri d acqua fino a una marea alta due metri. Catania, 21 febbraio
26 Grazie per l attenzione! Cinqueterre, ottobre 2011 Precipitazioni molto intense il 25 ottobre, dapprima sulle Cinque Terre e la Val di Vara (400 mm in 6 ore) e poi sulla Lunigiana (accumuli prossimi ai 300 mm sullo stesso intervallo temporale). Precipitazioni a Monterosso: 83, 55 e 60 mm/1h per 3 ore consecutive seguite, dopo un ora di relativa diminuzione dell intensità, da un picco di 92 mm/1h alle 14 UTC; Precipitazioni a Borghetto Vara: intensità superiori ai 50 mm/h per 6 ore consecutive (cumulando 472 mm in 6 ore), con un massimo di 153 mm/1h ora intorno alle 15 UTC; In altre stazioni dell area sono state osservate intensità superiori ai 100 mm/1h (Calice al Cornoviglio 129 mm/1h, Levanto 111 mm/1h). I tempi di ritorno dei massimi valori registrati1 oscillano, a seconda del periodo di cumulata, tra i 100 e i 350 anni. 26
27 Genova, 4 /11/2011 Nell area genovese tra le 11 e le 15 UTC del 4 novembre si sono registrati i massimi assoluti dell evento: (180 mm/1h e 400 mm/12h a Vicomorasso nel comune di S. Olcese e intensità orarie su più zone di Genova comunque superiori ai 100 mm/h), con le conseguenti drammatiche esondazioni nel capoluogo ligure del rio Fereggiano (che ha causato la perdite di 6 vite umane), del torrente Bisagno e del torrente Sturla. I tempi di ritorno dei massimi valori registrati2 oscillano, per periodi di cumulata di 3-6 ore, tra i 200 e i 500 anni. Catania, 21 febbraio 2013 violenti temporali causano inondazioni che allagano le strade e trascinano via motorini e auto. Per l eccessiva pioggia, la città è stata sommersa da pochi centimetri d acqua fino a una marea alta due metri. 27
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