CORSO DI: INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI, FERROVIARIE ED INTERMODALI

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1 CORSO DI: INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI, FERROVIARIE ED INTERMODALI Apparecchi del binario e movimenti in stazione Università degli Studi di Catania Dipar?mento di Ingegneria Civile e Ambientale

2 Tipologie di apparecchi del binario Il sistema di trasporto su rotaia è definito unidirezionale, in quanto i veicoli su binario non hanno altra possibilità di movimento se non quella lungo l asse del binario medesimo. È però evidente che una simile limitazione, se assoluta, riduce la possibilità d u@lizzazione al solo caso di naveaa tra due stazioni estreme. Dovendosi, invece, svolgere un vero servizio ferroviario è indispensabile disporre di appara@ capaci di deviare un convoglio, che si trovi su un binario, su di un secondo binario che da esso si diparta, oppure di permeaere ad un convoglio l aaraversamento di un binario intersecante.

3 Tipologie di apparecchi del binario Tali ded apparecchi del binario, trovano largo impiego: Ø nelle stazioni, dove deve potersi ricevere un treno in uno qualsiasi dei binari di stazionamento, per poi da esso farlo

4 Tipologie di apparecchi del binario Tali ded apparecchi del binario, trovano largo impiego: Ø nei in cui devono effeauarsi incroci o precedenze fra treni;

5 Tipologie di apparecchi del binario Tali ded apparecchi del binario, trovano largo impiego: Ø nei fasci di riordino, ove si deve poter modificare l ordine secondo cui si succedono i carri in uno stesso treno;

6 Tipologie di apparecchi del binario Tali ded apparecchi del binario, trovano largo impiego: Ø nei fasci di smistamento e di ricomposizione dei treni, ove si debba provvedere a sezionare un treno, oaenendone sezioni da affidare ad altri treni o viceversa;

7 Tipologie di apparecchi del binario Tali ded apparecchi del binario, trovano largo impiego: Ø nei piazzali secondari di stazione e in quelli di deposi@ locomo@ve;

8 Tipologie di apparecchi del binario Tali ded apparecchi del binario, trovano largo impiego: Ø nel corso della linea ferroviaria, laddove si abbia una diramazione o bivio, nella necessità di collegare le due vie di corsa di una linea a doppio binario, per consen@re la circolazione sul binario opposto a quello di marcia normale che, nella rete ferroviaria nazionale, è quello di sinistra.

9 Tipologie di apparecchi del binario In relazione ai gli apparecchi di binario si classificano in: Ø scambi o deviatoi semplici, se consentono la deviazione da un binario a un altro; Ø scambi o deviatoi mul@pli, se consentono la deviazione da un binario ad altri due; Ø intersezioni, se consentono il reciproco aaraversamento di due binari che si intersecano; Ø scambi- intersezioni (scambi inglesi), se consentono sia la deviazione che l aaraversamento reciproco fra due binari: possono essere semplici o doppi a seconda che la deviazione dall uno all altro dei due binari che si intersecano sia possibile da uno solo o da entrambi i la@ dell intersezione; Ø comunicazioni (semplici e doppie) con la funzione di collegamento tra binari adiacen@.

10 Tipologie di apparecchi del binario È evidente che un apparecchiatura capace di rendere possibile il passaggio di un veicolo dal binario in cui si trova, ad un altro binario che da esso si dirama, deve poter assumere due posizioni: 1) con una posizione, il veicolo deve poter proseguire sul binario in cui marcia; 2) con l altra posizione, il veicolo deve poter essere avviato sul binario deviato.

11 L apparecchio elementare del binario è rappresentato dal deviatoio semplice che, se usato per la deviazione da un binario ad un altro è da: Un ramo principale o di correao tracciato, generalmente redlineo, ma che può anche essere curvo e che cos@tuisce la con@nuazione del binario principale; Un ramo deviato, che immeae dal binario principale all altro binario. Scambi semplici

12 Il deviatoio si dice destro o sinistro quando, guardandolo dalla punta, il ramo deviato volge rispedvamente verso destra o verso sinistra. Nel caso di deviatoio destro o sinistro, si ha una sovrapposizione di un traao di binario curvo con un traao di binario reao, tangen@ l uno con l altro. Scambi semplici

13 Scambi semplici Se usato per la diramazione di due binari da un unico binario, i rami del deviatoio sono entrambi devia@ ed il deviatoio si dice simmetrico o asimmetrico a seconda che i rami abbiano o meno la stessa curvatura. Deviatoio simmetrico

14 Scambi semplici Se usato per la diramazione di due binari da un unico binario, i rami del deviatoio sono entrambi devia@ ed il deviatoio si dice simmetrico o asimmetrico a seconda che i rami abbiano o meno la stessa curvatura. Deviatoio asimmetrico a tre vie

15 Funzionamento dello scambio In uno scambio sono sempre due cioè: Ø una parte mobile il cambiamento e comunemente chiamata telaio degli aghi capace di assumere due diverse posizioni per garan@re la con@nuità del binario di entrata, rispedvamente, con l uno o con l altro binario di uscita; Ø una parte fissa cos@tuente l incrociamento e comunemente chiamata cuore in cui è resa possibile la marcia dei veicoli, sull una o sull altra uscita, malgrado l incrocio che necessariamente si deve verificare tra la rotaia sinistra dell uscita destra e la rotaia destra dell uscita sinistra.

16 Funzionamento dello scambio Le due principali sono tra loro collegate da quaaro brevi rotaie che prendono il nome di rotaie intermedie. Per che una ruota munita di bordino venga avviata su di un istradamento diverso da quello corrispondente alla rotaia su cui essa sta rotolando occorre che la nuova rotaia venga accostata alla prima in modo tale da invitare su di essa il bordino e portare così la ruota sulla nuova direzione. Il passaggio della ruota, ed in par@colare del bordino, sulla nuova rotaia deve anche avvenire con ogni possibile dolcezza, senza alcun urto o sobbalzo, e l accostamento deve essere sicuro e completo in modo da evitare qualsiasi invito al bordino ad incunearsi tra le due rotaie forzandone l accoppiamento.

17 Funzionamento dello scambio Per questo si provvede lavorando l estremità della rotaia mobile in modo tale da garan@re un perfeao adaaamento del suo fianco al fianco della rotaia fissa ed anzi facendo in modo che la punta della prima vada addiriaura a nascondersi soao al fungo della seconda. È proprio per questa lavorazione, che provoca un caraaeris@co assodgliamento della punta, che si parla di questa estremità indicandola come ago. La parte di rotaia fissa contro cui l ago va ad appoggiarsi viene chiamata contrago.

18 Funzionamento dello scambio Per oaenere il cambiamento è necessaria una coppia di aghi ciascuna dei quali deve poter, essere accostata al proprio contrago. In ogni ago si riscontra una punta e, dal lato opposto, un tallone. Dalla denominazione di punta e tallone nascono le locuzioni preso di punta e preso di tallone per indicare che lo scambio viene percorso, rispedvamente, da un movimento che incontra prima la punta e poi il tallone o viceversa. Pertanto uno scambio è preso di punta da un convoglio che lo u@lizzi come deviazione mentre è preso di tallone da un convoglio che lo u@lizzi come confluenza.

19 Funzionamento dello scambio! Corso di Infrastru.ure Aeroportuali, Ferroviarie ed Intermodali Prof. Salvatore Leonardi

20 Funzionamento dello scambio I due aghi di uno scambio devono potersi accostare alterna@vamente ai rispedvi contraghi. Se gli aghi si accostassero contemporaneamente ambedue al proprio contrago, gli assi di un convoglio che prendesse lo scambio di punta forzerebbero lo scambio nel senso che si infilerebbero tra i due aghi inoltrandosi così in una zona a scartamento rapidamente decrescente con conseguente sicuro svio per scavalcamento dei bordini al disopra dei funghi.

21 Funzionamento dello scambio Analogamente, se i due aghi fossero ambedue lontani dal rispedvo contrago, gli assi del convoglio li abbraccerebbero infilandosi così in una zona a scartamento rapidamente crescente con conseguente svio per caduta dei cerchioni dai funghi. È evidente la necessità di collegare tra di loro i due aghi, con di accoppiamento o di unione, cos@tuendo così un telaio degli aghi. È il telaio che assume due dis@nte posizioni in ciascuna delle quali uno degli aghi è discosto dal suo contrago mentre l altro è accosto al suo. La corsa del telaio degli aghi viene tenuta, in corrispondenza delle punte, di almeno 12 cen@metri.

22 Funzionamento dello scambio La manovra del telaio degli aghi, e cioè lo spostamento del telaio stesso dall una all altra delle due possibili posizioni finali, può essere effeauata a mano, sul posto, od a distanza. L apparecchiatura usata per la manovra a mano è la casseaa di manovra deaa anche macaco. Corso di Infrastru.ure Aeroportuali, Ferroviarie ed Intermodali Prof. Salvatore Leonardi

23 Funzionamento dello scambio Tale apparecchiatura è da una leva di primo genere avente l estremità inferiore collegata al telaio degli aghi a mezzo di di manovra e portante all estremità superiore, montata a bandiera, una manovella con un robusto contrappeso e con una impugnatura all estremità libera. La leva, ruotando intorno al suo asse, che è parallelo all asse del binario, può assumere due posizioni estreme corrisponden@ alle due posizioni estreme del telaio degli aghi, da essa trascinato. Per far ruotare la leva basta ruotare, intorno all estremità della leva stessa, di 180 la manovella con il contrappeso: questo ul@mo passa così in una posizione tale da provocare, con il suo peso, lo spostamento della leva dall una all altra posizione.

24 Funzionamento dello scambio Le due rotaie dagli aghi si intersecano in corrispondenza di quello che si definisce incrociamento o cuore dello scambio. L intersezione dà luogo a due angoli oppos@ al ver@ce i cui la@ devono essere percorribili da ruote con bordino: è pertanto indispensabile che su entrambi i la@, in un punto subito precedente quello in cui si incrociano gli assi delle due rotaie, venga pra@cato un taglio di larghezza sufficiente a permeaere il passaggio del bordino. Subito oltre il taglio, ed a par@re dal punto in cui si incrociano i bordi interni dei funghi delle due rotaie, è possibile riprendere la con@nuità delle rotaie: si crea così la caraaeris@ca punta del cuore.

25 Funzionamento dello scambio L ampiezza dell angolo cos@tuente il cuore è funzione dell angolo di deviazione e cioè dell angolo formato dall asse dei due rami di uscita del deviatoio. È cos@tuito da un unico pezzo oaenuto per fusione di una lega acciaiosa ad alto tenore di manganese per oaenere sufficiente durezza del materiale e, quindi, conseguente elevata resistenza all usura. In corrispondenza dell incrociamento si ha un interruzione delle due rotaie che si incrociano e ciò fa sì che in quel punto viene a mancare, per una delle due ruote di ogni sala, l appoggio del bordino al normale fungo.

26 Funzionamento dello scambio

27 Funzionamento dello scambio Il mancato appoggio si verifica per un certo intervallo che è tanto più lungo quanto più piccolo è l angolo di deviazione dello scambio e quanto maggiore è lo spessore che non si può fare a meno di lasciare, per ovvie ragioni costrudve e di resistenza, alla punta del cuore. Tale intervallo di mancato appoggio viene deao intervallo (o spazio) nocivo e corrisponde ad una zona di marcia non guidata. Esistono però le controrotaie, cioè i trad di rotaia dispos@ parallelamente alle rotaie del binario, che permeaono di guidare all interno del binario il bordino delle ruote in corrispondenza del cuore dello scambio.

28 Classificazione degli scambi Il deviatoio semplice è individuato dalle FS da una sigla in cui figurano nell ordine: la leaera S che sta ad indicare lo scambio semplice; di armamento; il raggio del ramo deviato; il valore della tangente dell angolo di uscita (β); una leaera d o s, a seconda che si trad di scambio destro o sinistro. Angolo di uscita dello scambio ferroviario

29 Classificazione degli scambi Si ricorda che la classificazione delle rotaie viene faaa in base al loro peso per metro lineare: si parla così di armamento da 46 o da 60, a seconda che ci si riferisca ad un armamento le cui rotaie pesano, ciascuna, 46 kg o 60 kg per metro lineare. d esempio, la sigla S 60/250/0,12 d iden@fica uno scambio semplice, cos@tuito da rotaie UIC 60, avente il ramo deviato cos@tuito da una porzione di circonferenza di raggio pari a 250 m e un angolo di uscita la cui tangente ha il valore di 0,12, destro.

30 Comunicazioni semplici La comunicazione semplice è un che ha la funzione di collegare tra loro due binari che generalmente si sviluppano lungo un tracciato redlineo. Essa è composta da due scambi semplici destri o sinistri, collega@ tra di loro mediante il ramo deviato. Si definisce comunicazione semplice destra, la comunicazione composta da scambi con deviazione destra, mentre scambi con deviazione sinistra danno origine ad una comunicazione semplice sinistra. Comunicazione semplice destra Comunicazione semplice sinistra

31 Comunicazioni semplici Una comunicazione con due scambi intersezione (deviatoi inglesi) semplici o doppi può essere indifferentemente destra o sinistra. Tra i due rami devia@ dei deviatoi, cos@tuen@ la comunicazione, si interpone di regola una campata L di binario. Comunicazione semplice con 2 scambi intersezione semplici Comunicazione semplice con 2 scambi intersezione doppi

32 Comunicazioni semplici Le comunicazioni semplici possono essere ulteriormente classificate in normali, quando sono realizzate con scambi dello di armamento e uguale tangente, e promiscue, quando sono composte da scambi dello di armamento e diversa tangente, oppure da scambi diverso e tangen@ uguali o diverse. Le comunicazioni semplici vengono caraaerizzate anche dall interasse tra i due binari e sono iden@ficate con una nomenclatura seguente:!!!"/!""!!!,!"#!" =!,!!!!!!!"/!""!!!,!"# che! iden@fica una comunicazione semplice destra (Cd), composta da due scambi semplici S 60/400 0,094 d, avente l interasse tra i due binari paria a 3,555 m. Nella realizzazione delle comunicazioni, generalmente, dovrebbero impiegarsi scambi aven@ i rami devia@ di iden@co raggio.

33 Comunicazioni doppie La comunicazione doppia, denominata a forbice, è cos@tuita da 4 deviatoi A, B, C, e D, dispos@ su due binari in posizione simmetrica rispeao al punto di intersezione M degli assi dei rispedvi rami devia@. Per una siffaaa comunicazione occorrono, oltre ai 4 cuori semplici a, b, c e d dei 4 deviatoi semplici, 2 cuori semplici e ed f e due cuori doppi g ed h di intersezione dei rami devia@. La tangente dei cuori e, f, g, ed h di intersezione dei rami devia@ ha un valore circa doppio di quella dei cuori semplici, a, b, c, e d dei deviatoi. Comunicazione doppia a forbice

34 Stazioni ferroviarie La stazione ferroviaria si può definire come un nodo- sistema della rete ferroviaria, nel quale si sviluppano i seguen@ processi: Ø arrivi e partenze dei viaggiatori; Ø spedizione, ricevimento e smistamento delle merci; Ø operazioni di esercizio; Ø servizi. Gli impian@ che assistono i processi anzided sono: impian@ per il servizio viaggiatori; impian@ per il movimento delle merci; impian@ per operazioni di esercizio rela@ve: al movimento (incroci, circolazione, precedenze, formazione di treni, smistamento); alle operazioni sui veicoli (sosta, pulizia, rifornimento d acqua, sos@tuzione di baaerie, riparazioni di carrozze e di carri); alle operazioni postali, di magazzinaggio, etc. Ing. Salvatore Leonardi

35 Stazioni ferroviarie Secondo la specializzazione funzionale, le stazioni ferroviarie si in: stazioni viaggiatori alta velocità (di interesse internazionale e nazionale) specializzate per il traffico dei treni superveloci; stazioni viaggiatori grandi linee (di interesse internazionale, nazionale e interregionale); stazioni viaggiatori linee di interesse regionale (ferrovie regionali); stazioni ferroviarie di linee di interesse locale (ad es., Circumvesuviana e Circumetnea); scali merci; (esiste tuaa una complessa gerarchia degli scali merci) stazioni di smistamento, dove si ordinano i carri merci dei treni in arrivo per formarne altri con rotabili tud dired verso una stessa direzione oppure verso un numero ristreao di des@nazioni; stazioni miste (di norma per le stazioni di piccola e media dimensione). Ing. Salvatore Leonardi

36 Stazioni ferroviarie È poi possibile una classificazione basata sull ubicazione dei viaggiatori rispeao al fascio dei binari, e cioè: le stazioni di delle grandi ciaà capolinea, è caraaerizzata da un gran fascio di binari che si restringe man mano si collega con le linee di arrivo e partenza, da notevole complessità e costo di esercizio; le stazioni passan@ con il fabbricato posto solo da un lato oppure da ambo ai la@ rispeao alle linee che vi fanno capo; oppure con il fabbricato circondato dalle linee che vi fanno capo (stazioni ad isola). Ing. Salvatore Leonardi

37 geometriche dei binari in stazione Esistono alcune norme di caraaere generale che vanno, in ogni caso, rispeaate. Tra esse si ricordano le Ø non devono esistere, salvo casi eccezionali, binari di stazione con pendenza superiore al 3 ovvero con la massima pendenza ancora ammissibile per la sicurezza talché veicoli non frena@ possano muoversi; Ø non sono ammesse nei binari di corsa curve planimetriche di raggio inferiore a quello minimo in piena linea; Ø nel tracciare le curve dei binari per treni viaggiatori deve essere resa possibile l'inserzione di raccordi parabolici o clotoidici corrisponden@ alla sopraelevazione da raggiungere; Ø nelle stazioni con linee a semplice binario, uno di essi deve avere le caraaeris@che di binario di corsa e non avere quindi rami devia@; Ing. Salvatore Leonardi

38 geometriche dei binari in stazione Esistono alcune norme di caraaere generale che vanno, in ogni caso, rispeaate. Tra esse si ricordano le Ø in stazioni di linea a doppio binario, quelli senza deviazioni devono essere due, uno per ogni senso di marcia; negli altri binari, des@na@ sempre al ricevimento dei treni, si dovranno, possibilmente, evitare curve di raggio inferiore a 250 metri. Per i binari des@na@ alle sole manovre, non vi saranno curve di raggio inferiore a 150 metri; Ø la lunghezza del traao redlineo fra due curve opposte dovrà essere tale da consen@re l'inserzione dei corrisponden@ raccordi parabolici o clotoidici. Si eviterà inoltre l'inserzione di scambi nelle curve dotate di sopraelevazione. Nel caso in cui ciò sia impossibile si dovranno adoaare curve con sopraelevazione non superiore a 6 cen@metri. Ing. Salvatore Leonardi

39 geometriche dei binari in stazione Le FS per le nuove linee limitano all 1,2 la pendenza longitudinale massima, in stazione; tale valore può essere superato per i binari di corsa. In tal caso si rendono necessari trad di raccordo fra i binari di corsa e quelli secondari per i quali è prescriaa una pendenza massima del 10. Viene sempre adoaato questo valore per la pendenza media su di un traao di linea in redfilo di circa 1000 metri, che si inserisce prima delle stazioni, per evitare difficoltà nell' avviamento di treni pesan@ fermi ai segnali di ingresso. L'andamento planimetrico redlineo dei binari di stazione inoltre evita che le sopraelevazioni possano ingenerare difficoltà sia nel posizionamento degli scambi sia per la salita e discesa dei viaggiatori dalle veaure. Sempre per le nuove costruzioni si prescrive un interasse tra i binari, nell'ambito delle stazioni, non inferiore a 4,60 metri ad eccezione di quello dei binari di corsa che misura 4 metri. Ing. Salvatore Leonardi

40 Piano di stazione Il piano di stazione una rappresentazione planimetrica, talvolta non in scala, che permeae l'esame globale dei e delle manovre che i treni possono compiere sul piazzale. Ogni binario si riporta con un'unica linea, più marcata per i binari di corsa. Le dimensioni longitudinali lungo l'asse dei binari e quelle trasversali devono rispeaare le posizioni effedve delle varie zone opera@ve del piazzale. Piano schema@co di una stazione Ing. Salvatore Leonardi

41 Piano di stazione Una simbologia viene, logicamente, adoaata per la rappresentazione di tuae le apparecchiature del piazzale: in gli scambi si indicano lasciando la linea del binario del tracciato correao ed avvicinando ad essa, con un flesso quella che rappresenta il binario deviato. linea viene interroaa, una volta avvicinata alla prima, ad un estremo che rappresenta la punta degli aghi dello scambio. Rappresentazione di uno scambio Ing. Salvatore Leonardi

42 Piano di stazione Lo scambio semplice si rappresenta come nella figura seguente. Il segmento AC è l'asse del ramo direao mentre quello BD è il traao redlineo del ramo deviato, in corrispondenza dello scambio. L'angolo DBC ha la stessa ampiezza di quello della punta del cuore ed ha quindi la medesima tangente dello scambio. Il segmento MN infine rappresenta la perpendicolare abbassata dalla punta del cuore all'asse del ramo direao ed i pun@ A, C e D sono, rispedvamente, il giunto di punta ed i due giun@ di calcio dello scambio. Rappresentazione schema@ca di uno scambio Ing. Salvatore Leonardi

43 Fasci elementari dei binari di stazione Si definisce manovra qualunque spostamento di mezzo motore o di veicolo nell'ambito di una stazione o, più genericamente, nell'ambito di un impianto ferroviario. In par@colare si considera manovra qualunque spostamento di un treno o di una parte di esso, durante la sosta in stazione e prima che sia dato l'ordine di partenza. Le manovre in stazione vengono ges@te mediante apposi@ binari paralleli (ded di incrocio o di precedenza) che possono assumere configurazioni ar@colate allorquando si duplicano secondo schemi differen@ che originano i cosidded fasci di binari. Ing. Salvatore Leonardi

44 Fasci elementari dei binari di stazione Un binario di incrocio o di precedenza è un binario parallelo a quello di corsa e da esso derivato con due scambi, o due comunicazioni, alle estremità. CostruDvamente un binario del genere non presenta caraaeris@che par@colari; per esso si usa un armamento più leggero di quello dei binari di corsa. Ing. Salvatore Leonardi

45 Fasci elementari dei binari di stazione Un binario di incrocio o di precedenza è un binario parallelo a quello di corsa e da esso derivato con due scambi, o due comunicazioni, alle estremità. CostruDvamente un binario del genere non presenta caraaeris@che par@colari; per esso si usa un armamento più leggero di quello dei binari di corsa. Ing. Salvatore Leonardi

46 Fasci elementari dei binari di stazione Un binario di incrocio o di precedenza è un binario parallelo a quello di corsa e da esso derivato con due scambi, o due comunicazioni, alle estremità. CostruDvamente un binario del genere non presenta caraaeris@che par@colari; per esso si usa un armamento più leggero di quello dei binari di corsa. Ing. Salvatore Leonardi

47 Fasci elementari dei binari di stazione Un gruppo di più binari paralleli, tra loro da scambi, prende il nome di fascio dei binari. Il collegamento può avvenire da un solo lato ed in tal caso si ha un fascio di binari tronchi; da ambedue i la@ ed allora il fascio viene deao di binari passan@. TuD i binari di un fascio convergono in un unico binario redlineo, di opportuna lunghezza, oltre l'ul@mo scambio. Tale binario prende il nome di asta di manovra e consente il recupero di veicoli ferroviari, isola@ o in colonna, da un binario del fascio, ed il loro passaggio in altro binario parallelo. Ing. Salvatore Leonardi

48 Fasci elementari dei binari di stazione In linea di massima la lunghezza dei binari di un fascio si stabilisce di volta in volta. La lunghezza dell'asta si determina in relazione a quella u@le del binario più lungo del fascio, aumentata della lunghezza del mezzo di trazione normalmente usato per le manovre. La geometria del fascio e la posizione degli scambi si studiano in modo tale da oaenere la massima lunghezza u@le possibile evitando, contemporaneamente, l'impiego di curve di piccolo raggio. Il raggruppamento dei binari può avvenire, fondamentalmente, in tre modi diversi: a raggruppamento reao, curvo e misto. Ing. Salvatore Leonardi

49 Fasci elementari dei binari di stazione Nel raggruppamento reao gli scambi si susseguono o con tud i rami allinea@ (prima figura) o con tud i rami devia@ allinea@ (seconda figura). Fascio a raggruppamento reao con rami red allinea@ Fascio a raggruppamento reao con rami devia@ allinea@ Ing. Salvatore Leonardi

50 Fasci elementari dei binari di stazione Nel raggruppamento curvo, invece, con il ramo deviato di uno scambio si allinea quello reao dello scambio successivo. Fascio a raggruppamento curvo Nel raggruppamento misto, i due sistemi preceden@ vengono entrambi. È il sistema più usato. Fascio a raggruppamento misto Ing. Salvatore Leonardi

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