Marcella Caradonna Dottore Commercialista Via Olmetto MIlano

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Emilio Locatelli
7 anni fa
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1 LA CONCILIAZIONE Strategie e tecniche di mediazione Piccolo vademecum Via Olmetto MIlano

2 LA CONFLITTO nella prassi è considerato un evento patologico Nella conciliazione è considerato una occasione di confronto Il problema quindi non è evitarlo ma imparare a gestirlo 2

3 LA CONFLITTO Si presenta solitamente su due livelli OGGETTIVO Rappresenta l elemento sostanziale SOGGETTIVO Rappresenta l elemento emotivo Riguarda i beni e il territorio Riguarda le percezioni selettive, i timori, le emozioni 3

4 LA CONFLITTO È un iceberg La parte sommersa sono gli interessi effettivi che il conciliatore deve individuare e su cui deve lavorare La parte che affiora sono le posizioni delle parti 4

5 LA CONFLITTO -Il numero di persone coinvolte -Le modalità con cui di manifesta (verbale o fisica) È condizionato da una serie di elementi fra le parti -La visibilità estrerna (latente o manifesta) -Il grado di interazione fra le parti (allontanamento, concorrenza o scontro vero e proprio) 5

6 LA CONFLITTO -fattori sociali È condizionato da una serie di elementi Esterni alle parti - fattori ambientali - fattori umani (es sesso) -Personali (diverso modo di percepire la realtà) 6

7 LA CONFLITTO - negare - competere Molto si intuisce dal comportamento delle parti che può essere -Evitare -Delegare -Cedere -cooperare 7

8 Divergenza di interessi CONFLITTO Perché e come si origina? Insorgere di un risentimento scarsità di risorse Difficoltà di comunicazione 8

9 LA CONFLITTO LE FASI LEGGERE DIFFERENZE DISPUTA ESTENSIONE DEL CONFLITTO LITIGIO GUERRA 9

10 Avversariali Le parti affidano ad un terzo la decisione sul proprio litigio Gestione delle controversie Metodi di risoluzione Non avversariali Le parto decidono di provare insieme a trovare una soluzione al conflitto 10

11 Le parti si pongono una contro l altra con atteggiamento competitivo L indagine è tutta rivolta alle vicende passate senza alcuna proiezione sul futuro Es. arbitrato/tribunale Gestione delle controversie Metodi di risoluzione Avversariali Obiettivo è scoprire la verità Vi è una ricerca delle ragioni e dei torti Ogni parte avanza le sue pretese Le parti hanno un controllo limitato o nullo sulla procedura Il conflitto è gestito ma non risolto 11

12 Gestione delle controversie Metodi di risoluzione Le parti lavorano insieme con atteggiamento cooperativo L indagine sul passato è solo uno strumento per la individuazione di scelte future Non Avversariali Obiettivo è individuare soluzioni che siano soddisfacenti per le parti Le parti conservano il potere decisionale Si pone attenzione ai reali interessi Il conflitto viene risolto 12

13 Gestione delle controversie Metodi di risoluzione Non Avversariali NEGOZIAZIONE Quando due parti trattano da soli alla ricerca di una soluzione CONCILIAZIONE Quando le parti giungono ad un accordo con il supporto di un terzo 13

14 Gestione delle controversie Metodi di risoluzione Non Avversariali NEGOZIAZIONE Può essere competitiva cooperativa Una parte cerca di prevalere sull altra È la base delle transazioni Le parti collaborano insieme per risolvere un problema comune con reciproco vantaggio 14

15 Gestione delle controversie Metodi di risoluzione Non Avversariali LA CONCILIAZIONE E una procedura nella quale una terza persona imparziale, il conciliatore assiste le parti in conflitto facilitandone la comunicazione, guidando la loro negoziazione, facendo affiorare gli interessi ed orientandole verso la ricerca di accordi reciprocamente soddisfacenti E UNA NEGOZIAZIONE ASSISTITA 15

16 LA CONCILIAZIONE E UNA NEGOZIAZIONE ASSISTITA caratteristiche -Pacifica -Volontaria -Cooperativa -Imparziale -Veloce -Creativa -Riservata 16

17 LA CONCILIAZIONE in funzione del ruolo svolto dal conciliatore può essere FACILITATIVA Il conciliatore assiste le parti per ricreare una comunicazione ed un clima di cooperazione senza in alcun modo esprimere giudizi o fornire soluzioni tecnche VALUTATIVA Il conciliatore si assume il compito di dare ipotesi di soluzioni al conflitto È più difficile perché una delle parti potrebbe sentirsi penalizzata dalla ipotesi elaborata mettendo così in discussione il ruolo del conciliatore quale terzo indipendente 17

18 NON SI PUO USARE LA CONCILIAZIONE Questione di principio Si vuole provare la verità Si vuole creare un precedente Non c è interesse a raggiungere un accordo la lentezza di una procedura favorisce una delle parti 18

19 SI PUO USARE LA CONCILIAZIONE Le parti non vogliono delegare le decisioni Si vuole preservare il rapporto Si vuol vuole una rapida composizione del conflitto C è interesse a risparmiare Si desidera conservare la riservatezza 19

20 IL CONCILIATORE Non è un giudice conosce le tecniche e la teoria ed applica le nozioni in modo differente caso per caso E un professionista che Non è di parte ha un proprio carattere ed un proprio modo di operare 20

21 IL CONCILIATORE Studia il conflitto Identifica la genesi Comprende la reazione delle parti Individua il tipo di conflitto Capisce in che fase di esso ci troviamo 21

22 ILLUSTRA IDENTIFICA IL PROCEDIMENTO LE CARATTERISTICHE LE POSIZIONI DELLE PARTI I PUNTI DELLA CONTROVERSIA LE REGOLE 22

23 UTILIZZA SESSIONI SEPARATE SESSIONI CONGIUNTE 23

24 AIUTA LE PARTI A COSTRUIRE DA SOLE UNA INTESA CHE SIA DI SODDISFAZIONE PER ENTRAMBI 24

25 Decisione congiunta conciliazione Clausola contrattuale Proposta di una parte Obbligo normativo 25

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