LA GUIDA DI A.E.C.I. LAZIO EDU.CAR.E. La SICUREZZA sulla strada inizia da NOI

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1 LA GUIDA DI A.E.C.I. LAZIO 1 EDU.CAR.E La SICUREZZA sulla strada inizia da NOI ******************************* REGIONE LAZIO DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE AREA VIABILITA E SICUREZZA Progetto per incentivare la diffusione di comportamenti responsabili tra tutti gli utenti della strada e la formazione di una nuova cultura e di un nuovo approccio nei confronti della sicurezza stradale. AMBITO TERRITORIALE: PROVINCIA DI FROSINONE *******************************

2 EDU.CAR.E La SICUREZZA sulla strada inizia da NOI INDICE 2 Presentazione Pag. 3 Premessa 4 1. Il progetto EDU.CAR.E 5 2. Qualche numero 7 3. Più sicuri sulla strada 8 a. Il pedone 8 b. In bicicletta 10 c. In auto o in moto Gli ALTRI siamo NOI Qualche utile riferimento 16 A.E.C.I. LAZIO: dove siamo 17 A.E.C.I. LAZIO è Associazione aderente a EUROPEAN ROAD SAFETY CHARTER

3 PRESENTAZIONE In questi anni di rapido sviluppo di A.E.C.I. Lazio, non mi sono mai voltato indietro per guardare la strada percorsa: un po per scelta, preferisco sempre guardare avanti, un po per impossibilità, preso dalle tante iniziative e attività di A.E.C.I. Lazio. Oggi (forse per la prima volta), mi giro e mi rendo conto di quanta strada abbiamo fatto. E devo ammettere, con un pizzico di soddisfazione, che quando abbiamo iniziato questo risultato non era minimamente pensabile, né atteso. Quando ho deciso di intraprendere quest avventura, A.E.C.I. era poco più che una splendida idea, un progetto scritto su un foglio. In quel momento, il mio desiderio prima, la mia scommessa poi era far diventare A.E.C.I. un associazione di consumatori vera, reale, presente sul territorio a difesa dei più deboli. L idea di partenza era (ed è ancora) quella di realizzare un Associazione completamente diversa da tutte le associazioni presenti sul territorio italiano. In Italia si riconoscono, purtroppo, due tipologie di Associazioni di Consumatori: le costole dei sindacati e protuberanze (più o meno esistenti) di organismi che a volte poco hanno a che vedere con la difesa del consumatore, ma che spesso sono esattamente l antitesi; e gli organismi del tutto ininfluenti e/o addirittura esistenti solo sulla carta con la priorità e obiettivo di partecipare ai bandi di gara per ricevere finanziamenti. A.E.C.I. Lazio voleva e doveva essere diversa: desiderava esprimere la sua diversità in tutto. A partire dal nome altisonante (Associazione EUROPEA Consumatori INDIPENDENTI), per proseguire con la cura nell approccio al socio/cliente, alla gestione aziendale delle sedi A.E.C.I. sul territorio, alle tecniche di marketing utilizzate, all elevata informatizzazione del sistema di gestione pratiche (basta pensare all area Intranet o alla Chat on line, per la quale siamo l unica Associazione di Consumatori in Italia). Il motto di A.E.C.I. Lazio è: PENSI CHE PIOVA SEMPRE SUL BAGNATO? A.E.C.I. LAZIO SARA IL TUO OMBRELLO. L impegno di A.E.C.I. Lazio, mio e dei collaboratori e professionisti che quotidianamente collaborano con me e mettono la propria professionalità ed energia a disposizione di quanti si trovano in situazioni problematiche ha permesso a molte persone di risolvere i propri problemi e all Associazione di crescere e radicarsi sul territorio. Di strada ne abbiamo fatta e tanta altra ne abbiamo da percorrere. Ci farà piacere condividere insieme una parte del percorso. 3 Ivan Marinelli Presidente A.E.C.I. Lazio e Vice Presidente A.E.C.I. Nazionale

4 PREMESSA I Dati ISTAT riguardante il numero e tipologia di incidenti occorsi nel 2011in Italia fanno spavento e tolgono il respiro: oltre incidenti stradali con lesioni a persone, oltre vittime e più di feriti. Se dovessimo fare un identikit sono soprattutto i giovani a rimetterci la pelle e gli anziani, su strade extra urbane e nelle notti del venerdì e sabato sera. Si fa incidente e si muore non solo perché si è ubriachi, ma spesso anche perché si è stanchi e al volante ci si addormenta, o perché ci si distrae o perché per strada sia guidando, sia camminando siamo un po distratti da altro. L INCIDENTE NON È UN CASO: le principali cause devono essere analizzate, valutate e affrontate. Ridurre gli incidenti e i morti è possibile. A.E.C.I. Lazio ritiene con convinzione e fermezza che una maggiore sensibilità al tema della sicurezza stradale, una maggiore educazione sulla strada, un maggiore rispetto delle regole e il tentativo di immedesimarsi negli ALTRI possano portare a un cambiamento culturale e, soprattutto, a un abbattimento di quelle tragiche percentuali di incidenti, morti e feriti. La Commissione Europea, in occasione dell'inaugurazione del nuovo Decennio di Iniziative per la Sicurezza Stradale , ha tracciato le linee guida basate su 7 principali obiettivi strategici: migliorare la sicurezza dei veicoli, realizzare infrastrutture stradali più sicure, incrementare le tecnologie intelligenti, rafforzare l'istruzione e la formazione per gli utenti della strada, migliorare i controlli, fissare un obiettivo per la riduzione dei feriti in incidente stradale, prestare maggiore attenzione alla sicurezza dei motociclisti. È su questi obiettivi che A.E.C.I. Lazio ha deciso di lavorare portando maggiore informazione e sensibilità verso un nuovo tipo di approccio alla problematica della sicurezza stradale e un nuovo modo di vivere nell ambito della comunità civile. Anche perché ogni incidente, ogni morto, ogni ferito oltre alle conseguenze dirette sui familiari e al dolore causato grava sulla Società in termini di costi economici da ripartire e sostenere. Dal quadro sopra descritto emergono alcune CRITICITÀ da affrontare e colmare per ridurre gli incidenti e, soprattutto morti e feriti, in maniera da avvicinarci agli standard richiesti dalla Comunità Europea e per incentivare la diffusione di comportamenti responsabili tra gli utenti: 4 - Elevato numero di incidenti - Elevata mortalità negli incidenti - Dilagante comportamento scorretto e mancato rispetto delle regole; - Scarsa conoscenza e applicazione di norme e comportamenti responsabili. Migliorare e tendere alla eliminazione delle criticità sopra descritte significa non solo tendere in maniera più concreta ed efficace agli standard richiesti dalla Comunità Europea, ma anche migliorare la Società nella quale viviamo e favorire una nuova cultura della sicurezza stradale per le future generazioni.

5 1. IL PROGETTO EDU.CAR.E A volte è questione di un attimo. Un battito di ciglia e le conseguenze possono essere disastrose. In alcuni casi è questione di distrazione, a volte di sottovalutazione o sopravvalutazione delle proprie capacità. Alla fine il risultato è sempre lo stesso. Certamente gli effetti, spesso, non sono stati considerati. L INCIDENTE NON È UN CASO. 5 Quando si parla di un incidente ci riferiamo a esso come se fosse un EVENTO CASUALE, una FATALITA che non può essere evitata: NON E COSI. Spesso gli incidenti che capitano per strada e sulla strada hanno cause e motivazioni ben precise: siamo distratti, abbiamo fretta, siamo estremamente fiduciosi nella nostra capacità di rientrare in carreggiata prima che arrivi la macchina di fronte, abbiamo bevuto più del dovuto, ecc. È in questi casi che - come cittadini che vivono ed operano in una Società Civile - abbiamo il DOVERE di intervenire per CORREGGERE e PREVENIRE i comportamenti sbagliati. RIDURRE la percentuale di incidenti, di feriti e - ci auguriamo! - di morti È POSSIBILE. EDU.CAR.E è un Progetto voluto e realizzato in collaborazione con la Regione Lazio - Dipartimento istituzionale e territorio direzione regionale infrastrutture (Area viabilita e sicurezza) per promuovere e diffondere i temi della sicurezza stradale nell ambito della Provincia di Frosinone, ma anche della Regione Lazio e su tutto il territorio nazionale.

6 - EDU : è il cuore del progetto, l EDUCAZIONE appunto. - CAR, dall inglese AUTOMOBILE, quindi un attenzione specifica con ciò che concerne la strada; - CARE che in inglese significa CURA, ATTENZIONE: un interesse specifico verso la prevenzione di comportamenti non corretti o che evidenziano una sopravvalutazione o sottovalutazione delle proprie capacità; 6 - E (come e-learning): segnala l attenzione e la veicolazione di contenuti attraverso i formati elettronici più diffusi e popolari. L EDUCAZIONE ATTRAVERSO IL WEB, una sorta di e-learning attraverso la piattaforma web che si occupa della sicurezza stradale sul sito Il progetto EDU.CAR.E è un progetto di educazione e informazione sulla sicurezza stradale e sull importanza di capire quali sono i DIRITTI e i DOVERI sia quando la strada viene vissuta da pedone, sia quando la viviamo da autisti. In particolare il progetto si propone di contribuire all obiettivo di ridurre la mortalità stradale e, quindi, di contribuire a prevenire gli incidenti stradali grazie ad azioni mirate così come indicato dalla Carta Europea della Sicurezza Stradale. L obiettivo di A.E.C.I. LAZIO con il presente progetto è quello di divulgare e informare sui rischi che si possono correre alla guida di auto e/o di un motoveicolo e camminando. Grazie all aiuto di tutti e con semplici ed utili suggerimenti e accortezze sarà possibile guidare, passeggiare e attraversare con minore pericolo e minori conseguenze fatali.

7 2. QUALCHE NUMERO Nel 2011 si sono registrati in Italia incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti (entro il 30 giorno) è stato di 3.860, quello dei feriti ammonta a Rispetto al 2010, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-2,7%) e dei feriti (- 3,5%) e un calo più consistente del numero dei morti (-5,6%). Nel 2011 la diminuzione del numero di morti, rispetto al 2001, risulta pari al 45,6%. Rispetto all'obiettivo fissato dall'unione Europea nel Libro Bianco del 2001, che prevedeva la riduzione della mortalità del 50% entro il 2010, benché sia vicina a questo traguardo, l'italia non ha ancora raggiunto tale livello. Nel 2011 sulle strade urbane si sono verificati incidenti, con feriti e morti; sulle autostrade gli incidenti sono stati , con feriti e 338 decessi. Sulle altre strade extraurbane, ad esclusione delle autostrade, si sono verificati incidenti, con feriti e morti. L'indice di mortalità mostra che gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (escluse le autostrade), dove si registrano 4,7 decessi ogni 100 incidenti. Gli incidenti sulle strade urbane sono meno gravi, con 1,1 morti ogni 100 incidenti. Sulle autostrade tale indice è pari a 3,1. L'indice di mortalità si mantiene superiore alla media giornaliera (1,9 decessi ogni 100 incidenti) per tutto l'arco di tempo che va dalle 21 alle 7 del mattino, raggiungendo il valore massimo intorno alle 5 del mattino (6,0 decessi ogni 100 incidenti). La domenica è il giorno nel quale si registra il livello più elevato dell'indice di mortalità (2,8 morti per 100 incidenti). Considerando la fascia oraria notturna (compresa tra le 22 e le 6 del mattino), il livello più elevato dell'indice di mortalità è raggiunto la domenica notte (3,8 morti per 100 incidenti) e il venerdì e sabato notte (3,6 e 3,5 morti per 100 incidenti). In 7 casi su 10 (69,7%) le vittime sono i conducenti di veicoli, nel 15,3% i passeggeri trasportati e nel 15,1% i pedoni. Tra i conducenti deceduti a seguito di incidente stradale, i più colpiti sono individui compresi nella fascia di età tra i 20 e i 39 anni (1.003 in totale); in particolare i giovani 20-24enni e gli adulti tra i anni (con picchi di mortalità rispettivamente di 263 e 275 morti). Si rileva, inoltre, rispetto al 2010, un aumento, del 7,2% dei conducenti di biciclette morti in incidenti stradali. La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è quella delle autovetture (66,1%); seguono i motocicli (14,0%), i ciclomotori (5,4%) e le biciclette (4,5%). [Fonte ISTAT periodo di riferimento: Anno 2011] 7

8 3. PIU SICURI SULLA STRADA I PRINCIPI DELLA GUIDA SICURA sono abbastanza razionali e intuitivi: tener conto del comportamento degli altri per strada, avere un mezzo in piena efficienza, guidare in maniera tale da non essere causa di incidente per gli altri, avere sempre piena consapevolezza e coscienza dell ambiente circostante. Altrettanto intuitive e razionali sono le indicazioni relativamente a ciò che invece NON SI DEVE FARE: - Tentare la sorte - Guidare in maniera aggressiva o sportiva - Abusare dei tempi di guida - Fare il gradasso o esibirsi. In questo capitolo analizzeremo la SICUREZZA STRADALE da diverse angolazioni: DA PEDONE IN BICI IN AUTO / MOTO Ciascuna prospettiva sarà osservata dal punto di vista del BAMBINO e dell ADULTO. In più daremo qualche semplice consiglio da utilizzare nella nostra vita quotidiana. A. IL PEDONE SULLA STRADA TUTTI SIAMO PEDONI: tutto sarebbe molto più semplice se tutti lo ricordassimo. I piedi sono il nostro principale mezzo di locomozione e, quando siamo in macchina, moto o bicicletta non dobbiamo mai dimenticare che PRIMA e DOPO aver usato mezzi diversi torniamo sempre tutti ad essere PEDONI. Certo, camminare è per noi naturale come respirare. Ma, quando siamo per strada e diventiamo PEDONI, ricordiamoci che dobbiamo osservare determinate regole anche noi e che, in quanto pedoni, abbiamo DIRITTI E DOVERI. COSA POSSIAMO FARE I NOSTRI DIRITTI ABBIAMO DIRITTO DI PRECEDENZA attraversando sulle strisce, ma è bene prima di attraversare, accertarsi che i veicoli ce la diano e guardare a destra, sinistra e ancora a destra. Se non attraversiamo sulle strisce, i veicoli sono tenuti a rallentare e dare comunque la precedenza. COSA DOBBIAMO FARE I NOSTRI DOVERI CAMMINARE sempre sul marciapiede o sulla banchina laterale; in assenza, bisogna camminare lungo il margine del lato opposto a quello del senso di marcia (se la strada è a senso unico, si può restare sul lato destro); 8

9 ATTRAVERSARE sulle strisce zebrate, o per lo meno entro 100 m da esse. IN MANCANZA DI STRISCE PEDONALI: dare la precedenza ai veicoli e attraversare in senso perpendicolare alla strada (quindi, MAI in diagonale!) in un punto in cui c è piena visibilità; UTILIZZARE per gli attraversamenti le strisce, i sottopassaggi o i ponti pedonali; ATTRAVERSARE e PASSARE sempre dietro a veicoli, moto, autobus e pullman, anche se sono in sosta; NON SOSTARE O INDUGIARE sulla carreggiata e causare intralcio al transito degli altri pedoni (art. 140 Codice della Strada): ad esempio, sostando in gruppo sui marciapiedi, sulle banchine o presso gli attraversamenti pedonali; NON UTILIZZARE PATTINI O SKATE BOARD per strada, ma solo sui marciapiedi. 9 I CONSIGLI DI A.E.C.I. LAZIO A PIEDI! - Prima di attraversare guarda sempre a DESTRA, SINISTRA e poi ancora a DESTRA; - Sulle strisce controlla che le vetture si siano fermate per darti precedenza e, poi, attraversa rapidamente e con passo sicuro; - Non controllare solo il tuo VERDE al semaforo. Anche i veicoli sulle strade laterali potrebbero infatti avere il verde o potrebbe accadere che qualche macchina passi addirittura con il rosso. - Se cammini di notte ose l illuminazione è scarsa, indossa il giubbotto riflettente (giallo o arancione); - Di notte, lungo una strada priva di marciapiedi, procedere in fila indiana; Ricordati infine che sulla strada non ci sei solo tu. I pericoli possono venire anche dagli altri. Per questo, mentre cammini, presta attenzione alle macchine, alle moto e alle bici che circolano per strada.

10 B. IN BICI PER STRADA Le statistiche parlano chiaro: la percentuale più elevata di incidenti in bicicletta è rappresentata dai bambini tra i 5 e i 14 anni. COSA DOBBIAMO FARE I NOSTRI DOVERI TRASPORTO IN SEGGIOLINO per i bambini fino a 8 anni, in base al peso del bambino: - Anteriore: per un peso tra i 9 e i 15 kg; - Posteriore: per un peso tra i 9 e i 22 kg; Il seggiolino deve essere conforme alla normativa Europea EN 14344: - Dotato di schienale; - Cinture protettive o bretelle di contenimento; - Braccioli a sostegno delle braccia; - Struttura per la protezione dei piedi; - Fettucce per allacciare i piedi. Fissare il seggiolino sulla parte rigida del telaio della bicicletta e non, per esempio, sul manubrio; Usare le piste ciclabili, se disponibili,; Rispettare le norme del Codice della Strada; Segnalare la manovra portando in fuori il rispettivo braccio prima di svoltare a destra o sinistra,; Accendere sempre il fanale anteriore e posteriore all imbrunire; Nei centri abitati procedere sempre su fila unica in caso di traffico intenso e, comunque, pedalare affiancati in numero mai superiore a 2. Fuori dai centri abitati sempre su fila unica. Anche se vietato, si può procedere affiancati solo nel caso in cui un adulto accompagna un bambino di età inferiore ai 10 anni (pedalare sul lato sinistro del bambino); Usare sempre il giubbotto riflettente (giallo o arancione) in galleria e fuori dai centri abitati È vietato procedere contromano; È vietato trainare, farsi trainare e condurre animali; Prima di attraversare la strada è obbligatorio scendere dalla bicicletta e attraversare a piedi. 10

11 ! I CONSIGLI DI AECI LAZIO IN BICICLETTA - Usare il Casco protettivo, anche se non è più un obbligo previsto DAL Codice della Strada; - Non guidare senza mani (almeno una mano sul manubrio); - Abituiamo i più piccoli a riconoscere i segnali stradali e a seguirne le indicazioni; - Usare capi retroriflettenti e, comunque, ad alta visibilità; - Controllare la pressione delle gomme, la funzionalità dei freni, del campanello, delle luci anteriori (bianca o gialla) e posteriori (rossa). - Utilizzare catadiottri gialli sui pedali e tra i raggi delle ruote. 11

12 C. IN AUTO O IN MOTO SULLA STRADA Molti incidenti si potrebbero evitare riducendo i limiti di velocità e rispettando le regole: sembra banale, eppure il maggior numero di incidenti accade proprio a causa dell elevata velocità o perché si sono compiuti dei gesti azzardati alla guida. La velocità contenuta permette non solo di ridurre i danni in caso di impatto, ma anche di rendersi conto di quanto sta per accadere ed evitare l incidente. Le statistiche ci informano che il maggior numero di incidenti che coinvolgono bambini accade su percorsi inferiori a 3 km (i cosiddetti a 5 minuti da casa ). È proprio la brevità del tragitto che spesso fa abbassare la guardia ai genitori: non è utilizzato l apposito seggiolino per i bambini, non sono allacciate le cinture o, peggio, i bambini sono fatti sedere in braccio ad un adulto. È quest ultima situazione, poi, la più pericolosa per il bambino poiché, in caso di incidente, il corpo più pesante dell adulto provoca lesioni molto più importanti e gravi. COSA DOBBIAMO FARE I NOSTRI DOVERI Rispettare il Codice della Strada; Rispettare i limiti di velocità. A parte specifici limiti inferiori segnalati sul posto, i limiti sono di 50 km/h in città, di 90 km/h sulle strade extraurbane e di 130 km/h in autostrada; Allacciare le cinture di sicurezza anche per brevi tratti e farle allacciare a tutti i passeggeri; Rispettare la distanza di sicurezza con il veicolo che precede. Se viaggi a 50 km/h occorreranno 25 metri per arrestare il veicolo ed evitare l impatto con un veicolo fermo. A 90 km/h occorreranno 60 metri. A 130 km/h per fermarti si avrà bisogno di circa 110 metri. In moto, indossare e allacciare il casco omologato (il casco non allacciato equivale a non averlo); Non bere alcolici e non assumere droghe o sostanze stupefacenti. Se non si è in condizioni psicofisiche perfette o si è bevuto un po troppo, fate guidare un amico che non ha bevuto e non è stanco. Mettetevi d accordo prima su chi non deve bere alcolici per riportare tutti a casa sani e salvi; Non usare il telefonino mentre si è alla guida. Se necessario, usare l auricolare o il viva voce. Utilizzare l apposito sistema di ritenuta (seggiolino, poltrona, cuscino) omologato e adeguato per il trasporto dei bambini fino a 1,5 metri di altezza, come previsto dall art. 172 del Codice della Strada. Non usare la cintura di sicurezza per i bambini, perché sono pensate per la sicurezza e la conformazione del corpo dell adulto; 12

13 Concentrarsi solo sulla guida, evitando gesti che portano a distrazione, come manovrare la radio e fumare. Tenere basso il volume dell impianto stereo: la musica ad alto volume distrae e può indurre all errore; Almeno una volta l anno sottoporsi ad una visita oculistica: vedere bene e correggere eventuali difetti visivi può rendere più sicura la propria guida; Prevedere una pausa almeno ogni 4 ore se si affrontano viaggi lunghi, e assumere, soprattutto se si prevede di partire dopo pranzo, cibi facilmente digeribili a base di carboidrati (pane, pasta, frutta), freschi e poco elaborati. 13 I CONSIGLI DI A.E.C.I. LAZIO IN AUTO - Evitare si posizionare oggetti o bagagli mobili sul piano posteriore (cappelliera): in caso di incidente o frenata brusca, potrebbero cadere sui passeggeri seduti sul sedile posteriore ed essere molto pericolosi, soprattutto se bambini; - Controllare eventuali oggetti appuntiti nelle tasche dei bambini: in caso di frenata brusca o incidente potrebbero essere causa di gravi lesioni o traumi; - Non far entrare in macchina più persone di quanto sia consentito (leggi il libretto). In caso di incidente, il trasporto di persone oltre i limiti consentiti aumenta il rischio e l entità dei danni alla persona; - Diminuire la velocità, soprattutto di notte perché i tempi di reazione sono rallentati; - In caso di viaggio, pianificare la partenza tenendo conto delle previsioni di viaggio e fare il controllo della vettura (olio motore, pasticche freni, pressione pneumatici, triangolo, giubbotto di emergenza, ecc.);!- In viaggio ai primi segni di stanchezza fermarsi nelle apposite aree di sosta.

14 Può accadere, per esempio, che un pedone debba attraversare la strada ma trova la via ostruita; dovrà fare in qualche modo e, ad esempio, potrà decidere di attraversare la strada fuori dalle strisce. L automobilista prudente che procede lentamente e, comunque, nei limiti, si accorgerà del suo passaggio e riuscirà a frenare per tempo. L automobilista imprudente, magari distratto dal cellulare o da altro, potrebbe non fare in tempo a frenare, o potrebbe causare un incidente con altre vetture a causa del tentativo brusco di frenata. 14 Ricordati infine che sulla strada non ci sei solo tu. I pericoli possono venire anche dagli altri. Ma se guidi in modo prudente e rispettoso delle regole puoi evitare molte situazioni di pericolo. Dillo anche agli altri.

15 4. GLI ALTRI SIAMO NOI Esiste un momento in cui ciascuno di noi si ritrova ad essere PEDONE, CICLISTA o GUIDATORE. Ecco perché è importante in ogni momento RISPETTARE SE STESSI E GLI ALTRI cercando di osservare un comportamento corretto per strada. Perché rispettare i diritti del PEDONE, CICLISTA o GUIDATORE non è solo un azione virtuosa che facciamo nei confronti degli altri: è un segno di rispetto e di amore verso noi stessi. E il rispetto e l amore devono essere insegnati ai più piccoli, insieme alle semplici regole per camminare per strada, alla segnaletica orizzontale e verticale: una maggiore sicurezza su strada si può ottenere con l educazione al rispetto delle regole, ma soprattutto con la PREVENZIONE. Ecco perché è necessario che l educazione stradale cominci ad essere impartita non solo a casa dai genitori, ma anche a scuola. Diffondere una cultura della sicurezza è fondamentale per insegnare il giusto comportamento e prevenire modi di agire sbagliati. È importante DIVENTARE UN ESEMPIO per i bambini e non dare messaggi contrastanti: così, per esempio, allacciamo sempre le cinture anche per brevi tratti e utilizziamo gli appositi seggiolini omologati nei nostri viaggi in auto e in bici, rispettiamo le regole della strada, non passiamo con il rosso e non parcheggiamo sui passaggi riservati ai disabili. I bambini di oggi saranno i PEDONI, CICLISTI, GUIDATORI di domani: ecco perché abbiamo il delicato compito di educarli a muoversi nella società civile. Le conseguenze degli incidenti ricadono sulla società, in termini sia di danni economici, sia fisici. La strada può essere molto crudele, ma basterebbero poche accortezze per ridurre le conseguenze o evitare del tutto gli incidenti. Il pedone, il ciclista e il guidatore hanno un RUOLO ATTIVO nell abbassare la soglia di rischio che si ha per strada ed essi devono: 15 - Rispettare le regole - Rispettare i limiti di velocità - Essere visibili il più possibile In città la bicicletta potrebbe essere il mezzo più razionale, economico e veloce negli spostamenti a breve e medio raggio. Eppure poche persone tranne in alcune città virtuose utilizzano la bicicletta come mezzo di trasporto. Probabilmente dovrebbe esserci un maggiore impegno anche da parte delle Amministrazioni Comunali che dovrebbero adeguare la realtà quotidiana alle necessità di una società su due ruote e impegnata anche da un punto di vista ecologico-ambientale.

16 QUALCHE SUGGERIMENTO AI COMUNI - Riservare a scuola una parte delle ore all educazione alla sicurezza stradale; - Aumentare le piste ciclabili, le isole pedonali e le ZTL (Zone a Traffico Limitato) per un futuro anche ambientalmente sostenibile. 16 IL CAMBIAMENTO CULTURALE È INIZIATO. L art. 191 appena introdotto nel nuovo Codice della Strada recita I conducenti devono fermarsi quando i pedoni transitano sulle strisce pedonali. Devono altresì dare la precedenza, rallentando e all occorrenza fermandosi, ai pedoni CHE SI ACCINGONO ad attraversare sui medesimi attraversamenti pedonali L abitudine tutta italiana di non lasciar passare i pedoni aveva una copertura e legittimità anche legislativa. L art. 191, infatti, del vecchio Codice della Strada prevedeva la fermata sugli attraversamenti solo nel caso in cui ci fossero stati pedoni impegnati nell attraversamento. Il nuovo art. 191 invece impone agli automobilisti di fermarsi anche quando i pedoni si ACCINGONO ad attraversare sulle strisce. Ecco che allora non ci stupiremo più all estero quando vedremo gli automobilisti fermarsi, ma saremo anche noi parte attiva di un rinnovamento non solo linguistico ma anche culturale in Italia. 5. QUALCHE UTILE RIFERIMENTO I NUMERI UTILI Polizia 113 Carabinieri 112 Soccorso sanitario 118 Vigili del fuoco 115 I RIFERIMENTI NORMATIVI aggiornato con la Legge 120/2010

17 A.E.C.I. LAZIO - DOVE SIAMO A.E.C.I.LAZIO SEDE REGIONALE Via Casimiro Teja, Roma Tel fax lazio@euroconsumatori.eu 17 A.E.C.I.ROMA Via C. Teja, Roma A.E.C.I.ROMA SUD P.zza del Mercato, 7/ Labico A.E.C.I.ROMA NORD P.zza IV Novembre, Bracciano A.E.C.I. FROSINONE Via del Pontone, Paliano Tel fax lazio@euroconsumatori.eu Tel./Fax romasud@euroconsumatori.eu Tel fax romanord@euroconsumatori.eu Tel fax frosinone@euroconsumatori.eu A.E.C.I. LAZIO è Associazione aderente a EUROPEAN ROAD SAFETY CHARTER

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