Il rapporto di associazione in partecipazione nella giurisprudenza più recente. Avv. Simonetta Candela. 24 settembre 2013
|
|
- Eva Albanese
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il rapporto di associazione in partecipazione nella giurisprudenza più recente Avv. Simonetta Candela 24 settembre
2 Il rapporto di associazione in partecipazione nella giurisprudenza più recente Le principali tematiche affrontate: Le presunzioni di subordinazione introdotte dalla riforma Fornero; I tratti caratteristici dell associazione in partecipazione nell elaborazione giurisprudenziale; Le novità introdotte dal D.L. 76/2013 (convertito in L. 99/2013).
3 LE PRESUNZIONI DI SUBORDINAZIONE INTRODOTTE DALLA RIFORMA FORNERO
4 Le presunzioni di subordinazione Presunzione assoluta il numero di associati impegnati in una stessa attività non può essere superiore a 3, indipendentemente dal numero degli associanti (eccezione: nel caso in cui gli associati siano legati all'associante da rapporto coniugale/di parentela entro il terzo grado/di affinità entro il secondo grado). A fronte della violazione del divieto, il rapporto con tutti gli associati che apportano anche lavoro si considera di lavoro subordinato a tempo indeterminato (art. 2549, co. 2 c.c.; L. 92/2012, art. 1, co. 28).
5 (segue) Le presunzioni di subordinazione Presunzione relativa (1) i rapporti di associazione in partecipazione instaurati o attuati senza che ci sia una effettiva partecipazione dell'associato agli utili / senza consegna del rendiconto periodico si presumono, salvo prova contraria, rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato (L. 92/2012, art. 1 co. 30).
6 (segue) Le presunzioni di subordinazione Presunzione relativa (2) il rapporto si presume, fino a prova contraria, di lavoro subordinato a tempo indeterminato, qualora l'apporto di lavoro non sia connotato da (L. 92/2012, art. 1 co. 30): - competenze teoriche di grado elevato acquisite attraverso significativi percorsi formativi, ovvero; - capacità tecnico-pratiche acquisite attraverso rilevanti esperienze maturate nell'esercizio concreto dell'attività.
7 I TRATTI CARATTERISTICI DELL ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE: L ELABORAZIONE GIURISPRUDENZIALE
8 Le principali questioni affrontate dalla giurisprudenza La volontà delle parti (nomen iuris); La partecipazione agli utili (o ai ricavi?); La partecipazione alle perdite e rischio d impresa; La gestione dell impresa e potere di controllo; Gli indici di subordinazione.
9 La volontà delle parti In numerosi casi, il datore di lavoro si è opposto alla riqualificazione del rapporto di associazione in partecipazione in rapporto di lavoro subordinato, eccependo il nomen iuris originariamente attribuito dalle parti al contratto intercorso; le parti sono libere di scegliere il modello contrattuale più conforme alle proprie aspirazioni, ma (Cass /2013; Cass. 8928/2013; Cass /2013; Cass. 1817/2013): Il giudice deve verificare l'effettiva corrispondenza tra modello contrattuale prescelto e comportamento successivo delle parti; Necessaria una valutazione complessiva e comparativa dell assetto negoziale quale voluto dalle parti e quale, in concreto, posto in essere.
10 Partecipazione agli utili (o ai ricavi?) Controversa è la questione se il conferimento in favore dell associato possa essere riferito esclusivamente agli utili (come espressamente previsto dall art c.c.), oppure possa essere collegato ai ricavi dell impresa. Orientamenti contrapposti: a) ammissibile ancorare la partecipazione ai ricavi invece che agli utili, trattandosi di una pattuizione più favorevole, che comunque non elimina il connotato aleatorio del contratto (Cass. 9264/2007; Trib. Milano 28/3/2013); b) La partecipazione deve essere legata agli utili: i ricavi non rappresentano un dato significativo sul risultato economico dell attività d impresa. Infatti, l aleatorietà del contratto di associazione in partecipazione ai ricavi è minore: in tal caso, l alea riguarderebbe non tanto il conseguimento dell obiettivo primario di ogni attività lucrativa (la produzione di utili), quanto il volume di affari ingenerato (Cass /2006; Cass /2003; Cass /2013).
11 (segue) Partecipazione agli utili (o ai ricavi?) In ogni caso, l assunzione dell alea è il canone discretivo tra contratto di associazione in partecipazione con apporto di lavoro e contratto di lavoro subordinato (Cass /2013) L alea è limitata l associato non può subire perdite superiori al valore del suo apporto (art c.c.). Art. 1, c. 30, della L. 92/2012 requisito per la configurabilità di un associazione in partecipazione è la "effettiva partecipazione dell associato agli utili dell impresa o dell affare. Pertanto: - il calcolo della quota partecipativa non può essere effettuato sui ricavi o sul fatturato complessivo (come in passato affermato da parte della dottrina e della giurisprudenza); - e' illegittima la pattuizione di un minimo garantito per l'associato.
12 La partecipazione alle perdite e il rischio d impresa Orientamenti contrapposti: a) l art c.c. postula la piena libertà delle parti di determinare la partecipazione alle perdite, in misura diversa / esclusa totalmente (Trib. Milano 28/3/2013; Cass. 2884/2012); b) non è configurabile un contratto di associazione in partecipazione che preveda, a fronte dell apporto lavorativo dell associato, la mera cointeressenza agli utili senza partecipazione alle perdite (Cass. 2496/2012; Cass. 1817/2013; Cass /2013; Cass. 4070/2013; Cass /2013).
13 (segue) La partecipazione alle perdite e il rischio d impresa Le sentenze più recenti sembrano propendere per la necessità della partecipazione anche alle perdite, affermando il principio secondo cui: l elemento differenziale rispetto al contratto di lavoro subordinato con retribuzione collegata agli utili risiede nel contesto regolarmente pattizio in cui si inserisce l apporto della prestazione da parte dell associato, dovendosi verificare l elemento essenziale, connotante la causa, la partecipazione dell associato al rischio d impresa e alla distribuzione non solo degli utili, ma anche delle perdite [ ] La partecipazione al rischio d impresa da parte degli associati caratterizza la causa tipica dell associazione in partecipazione.
14 (segue) La partecipazione alle perdite e il rischio d impresa Ad ogni modo, rimane ferma l'inderogabilità del principio secondo cui le perdite che colpiscono l'associato non possono superare il valore dell'apporto (art c.c.) le perdite, dunque, consistono semplicemente nel rischio di mancato guadagno per l'associato d'opera pertanto, i contrapposti orientamenti hanno allo stesso tempo entrambi torto ed entrambi ragione: la partecipazione alle perdite dell'associato può mancare nell'associazione in partecipazione, se si riferisce al rischio di perdita del capitale nel contratto genericamente inteso (non alla variante con apporto d'opera, nella quale non si versa alcun capitale ); la partecipazione alle perdite non può mancare, se ci si riferisce ai casi di apporto d'opera e ad una perdita intesa come mancata percezione di utili.
15 Gestione dell impresa e potere di controllo Diritto al rendiconto E indefettibile nel rapporto di associazione in partecipazione (l art c.c. dispone che il diritto al rendiconto spetta in ogni caso ); E lo strumento attraverso il quale l associato: - accerta la quantificazione della propria partecipazione agli utili o alle perdite dell affare o impresa in cui è coinvolto; - può esercitare un controllo sulla gestione dell associante e quindi tutelare la propria posizione. (Cass /2013; Cass. 2496/2012; Trib. Milano 28/3/2013; App. Perugia 21/2/2013).
16 Gli indici di subordinazione Nei più recenti casi di riqualificazione del rapporto di associazione in partecipazione in rapporto di lavoro subordinato, la giurisprudenza ha fatto riferimento ad una serie di indici di subordinazione, legati alla concreta estrinsecazione del rapporto: mancata assunzione di un rischio economico da parte dell associato, manca una effettiva partecipazione agli utili (in alcune sentenze, si afferma la necessità che l associato partecipi anche alle perdite); erogazione di un compenso fisso; mancanza di un rendiconto periodico (assenza di controllo sugli utili e in generale sulla gestione societaria); inserimento nella struttura aziendale, nell organizzazione d impresa; sottoposizione al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro, senza alcuno spazio di autonomia in ordine alle modalità di estrinsecazione del rapporto; assiduità e continuità della prestazione; rispetto di un preciso orario di lavoro (obbligo di avvertire in caso di assenza, rispetto di un piano ferie, autorizzazione per fruire dei permessi); equivalenza delle attività svolte rispetto a quelle dei lavoratori subordinati in forza nell azienda; nei casi di novazione del contratto da lavoro subordinato ad associazione in partecipazione: identità delle modalità di svolgimento del lavoro, rimaste invariate.
17 LE NOVITÀ INTRODOTTE DAL D.L. 76/2013 (CONVERTITO IN L. 99/2013)
18 Convalida delle risoluzioni consensuali e delle dimissioni La procedura di convalida viene estesa, in quanto compatibile, anche ai casi di: contratti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto; contratti di associazione in partecipazione con apporto di lavoro. (la procedura di convalida introdotta dall art. 4, commi della L. 92/2012 era originariamente prevista con riferimento ai soli rapporti di lavoro subordinato).
19 Limite numerico In una stessa attività possono essere in forza al massimo 3 associati in partecipazione, salvo: nelle società cooperative, rispetto agli associati individuati mediante elezione dall organo assembleare, il cui contratto sia certificato dagli organismi a ciò deputati (ex art 76, D.lgs. 276/2003); In caso di rapporto fra produttori e artisti, interpreti, esecutori, volto alla realizzazione di registrazioni sonore, audiovisive o di sequenze di immagini in movimento. (Vengono introdotte due deroghe al limite massimo di tre associati introdotto dalla L. 92/2012, che comporta una presunzione assoluta di subordinazione in relazione al superamento del limite numerico).
20 Procedura di stabilizzazione Art. 7 bis, D.L. 76/2013: (introdotto in sede di conversione del D.L. 76/2013. La disciplina della procedura di stabilizzazione è di nuova introduzione, non era contemplata dalla L. 92/2012) Caratteristiche: La procedura è tesa alla trasformazione dei rapporti di associazione in partecipazione con apporto di lavoro in contratti a tempo indeterminato; La procedura è accessibile anche alle aziende che siano destinatarie di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali non definitivi concernenti la qualificazione dei pregressi rapporti di associazione in partecipazione.
21 (segue) Procedura di stabilizzazione Procedura: 1. Stipula di un accordo collettivo (con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale) nel periodo compreso tra l 1 giugno 2013 ed il 30 settembre 2013 che preveda assunzioni con contratto a tempo indeterminato di soggetti già titolari di rapporto di associazione in partecipazione (entro 3 mesi dalla firma dell accordo collettivo). Alle assunzioni sono applicabili gli stessi benefici previsti dalla legislazione per i rapporti a tempo indeterminato. Le assunzioni possono essere realizzate anche mediante contratti di apprendistato. 2. I lavoratori interessati sottoscrivono atti di conciliazione (nelle sedi e secondo le procedure di cui agli articoli 410 e seguenti c.p.c.), con riferimento ai pregressi rapporti di associazione. Nei sei mesi successivi alle assunzioni, i datori di lavoro possono recedere dal rapporto di lavoro solo per giusta causa / giustificato motivo soggettivo.
22 (segue) Procedura di stabilizzazione 3. L efficacia degli atti di conciliazione è immediata, ma risolutivamente condizionata al versamento alla Gestione separata INPS, da parte del datore di lavoro, di una somma pari al 5% per cento della quota di contribuzione a carico degli associati, per i periodi di vigenza dei contratti di associazione in partecipazione (e comunque per un periodo non > 6 mesi), riferita a ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato. 4. I datori di lavoro entro il 31 gennaio 2014 sono obbligati a depositare presso le competenti sedi INPS: Gli accordi collettivi; gli atti di conciliazione; i contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, stipulati con ciascun lavoratore; l attestazione dell avvenuto versamento delle somme alla Gestione separata INPS.
23 (segue) Procedura di stabilizzazione 5. La verifica della correttezza degli adempimenti è demandata all INPS, che ne comunicherà gli esiti alla DTL competente e ai datori di lavoro interessati. Sino all esito della verifica, gli effetti dei provvedimenti amministrativi o giurisdizionali di riqualificazione degli associati in partecipazione già adottati sono sospesi; Buon esito della verifica: a) Estinzione degli illeciti in materia di versamenti contributivi, assicurativi e fiscali, anche connessi ad ispezioni già compiute alla data di entrata in vigore della L. 99/2013 (23 agosto 2013), in relazione ai pregressi rapporti di associazione in partecipazione / di tirocinio, riferiti a aziende firmatarie dei contratti collettivi di cui alla procedura di stabilizzazione; b) Viene meno l'efficacia dei provvedimenti amministrativi emanati in conseguenza di contestazioni riguardanti i medesimi rapporti anche se già oggetto di accertamento giudiziale non definitivo; c) Estinzione delle pretese contributive ed assicurative, nonché delle sanzioni amministrative e civili conseguenti alle contestazioni riguardanti rapporti di associazione in partecipazione o di tirocinio.
L ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE E LA PROCEDURA DI STABILIZZAZIONE
L ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE E IL CONTRATTO DI ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE Fonte: artt. 2549-2554 c.c. Soggetti: associante (imprenditore); associato (lavoratore). Tipologie: apporto capitale vs
DettagliCircolare N. 143 del 16 Ottobre 2015
Circolare N. 143 del 16 Ottobre 2015 Collaborazione coordinata: deroghe e possibilità di riqualificazione a fronte dell abrogazione dal 31.12.2015 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla
DettagliDirezione Centrale Entrate Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici.
Direzione Centrale Entrate Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 05/12/2013 Circolare n. 167 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili
DettagliL associazione in partecipazione e le partite IVA
Modena, 12 luglio 2012 L associazione in partecipazione e le partite IVA Gabriele Bubola Commissione di certificazione Centro Studi Marco Biagi Università di Modena e Reggio Emilia www.csmb.unimore.it
DettagliCircolare N. 53 del 8 Aprile 2015
Circolare N. 53 del 8 Aprile 2015 Collaborazioni coordinate, a progetto e associazione in partecipazione: cosa viene previsto per il futuro? Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che
DettagliL associazione in partecipazione agli utili
L associazione in partecipazione agli utili (Artt. 2549-2554 c.c.; D.Lgs 276/03; Riforma Fornero L.92/2012, art.1, co. 28-30; D.L. n.76/2013 convertito in L. n.99/2013; L. n. 147/2013 c.d. Legge di Stabilità
DettagliIL CONTRATTO DI ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE ALLA LUCE DEL DECRETO LEGGE 76-2013 CONVERTITO NELLA LEGGE 99-2013
IL CONTRATTO DI ASSOCIAZIONE IN ALLA LUCE DEL DECRETO LEGGE 76-2013 CONVERTITO NELLA LEGGE 99-2013 Premessa generale Come noto il Contratto di Associazione in partecipazione ( art. 2549 codice civile)
DettagliI CONTRATTI DI LAVORO nello schema di Decreto attuativo della Legge 10/12/2014, n. 183
I CONTRATTI DI LAVORO nello schema di Decreto attuativo della Legge 10/12/2014, n. 183 Provincia di Piacenza Direzione Territoriale del Lavoro di Piacenza 1 aprile 2015 Il sistema dei contratti di lavoro
DettagliFormazione Continua Ordine degli Avvocati di Varese Varese, 23 ottobre 2015
Avv. Antonella Negri BonelliErede Studio Legale Il Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81: focus su ius variandi, potere direttivo e collaborazioni autonome. Formazione Continua rdine degli Avvocati
DettagliPersona che si obbliga a compiere verso un corrispettivo un opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione
Area Lavoro e Previdenza LE COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE, IL LAVORO A PROGETTO E IL LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE Milano, 20 giugno 2007 Valeria Innocenti 1 2 LAVORATORE AUTONOMO (art. 2222 c.c.
DettagliRiforma del mercato del lavoro: restrizioni sulle collaborazioni a partita IVA
CIRCOLARE A.F. N.134 del 27 settembre 2012 Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del mercato del lavoro: restrizioni sulle collaborazioni a partita IVA Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla
DettagliStudio Zemella. Novità lavoro e previdenza legge di stabilità 2014
Studio Zemella Novità lavoro e previdenza legge di stabilità 2014 1 PREMESSA Con la L. 27.12.2013 n. 147 è stata emanata la legge di stabilità per il 2014, entrata in vigore l 1.1.2014. 2 SINTESI DELLE
DettagliASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE [CODICE CIVILE, artt ]
ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE [CODICE CIVILE, artt. 2549-2554] art. 2549 c.c. è il contratto con cui l associante attribuisce all associato una partecipazione agli utili della sua impresa o di uno o più
DettagliLe collaborazioni coordinate e continuative e il lavoro a progetto nel Jobs Act: cosa cambia?
Dalle collaborazioni coordinate e continuative al lavoro a progetto, e ritorno Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Economia Aziendale marzo 2015 Modena Le collaborazioni coordinate
DettagliC o n v e g n o 23 novembre 2015
C o n v e g n o 23 novembre 2015 Jobs act I nuovi decreti Collaborazioni coordinate e continuative e la stabilizzazione delle collaborazioni a progetto Dott. Carlo Cavalleri Dott.ssa Lara Boccaletti Studio
DettagliRIORDINO DEI CONTRATTI DI LAVORO: LE FORMULE ATIPICHE
RIORDINO DEI CONTRATTI DI LAVORO: LE FORMULE ATIPICHE RIORDINO DEI CONTRATTI DI LAVORO: IL D.LGS 81/2015 Art. 1 c. 1 Forma contrattuale comune «Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
DettagliTipologie contrattuali
Tipologie contrattuali Contratto a tempo determinato: elementi disincentivanti costo contributivo maggiorato (aliquota 1,4%); intervallo di tempo tra un contratto e l altro a. 60 giorni se il contratto
DettagliCONTRATTO A TERMINE. Avv. Luca Negrini Torino, via Brofferio 1, 011/
Avv. Luca Negrini Torino, via Brofferio 1, 011/5612688 l.negrini@studionvn.it LA CAUSALE L apposizione di un termine alla durata del contratto di lavoro subordinato è possibile a fronte di ragioni di carattere
DettagliAvv. Alessandro De Palma
Il punto di vista aziendale: flessibilità, certificazione, stabilizzazione. Conviene ancora il lavoro autonomo a fronte delle tutele crescenti? Avv. Alessandro De Palma 1 CO.CO.PRO. già in atto al 25 giugno
DettagliLAVORO A PROgETTO E LAVORO OCCASIONALE D.L.vo 10 settembre 2003, n. 276
Lavoro a progetto e lavoro occasionale 1. D.L.vo 10 settembre 2003, n. 276. Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30 (Suppl. ord.
DettagliCosa cambia per le collaborazioni e le altre forme di lavoro autonomo
Cosa cambia per le collaborazioni e le altre forme di lavoro autonomo Vitantonio Lippolis Le seguenti considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo
DettagliContratti a tempo indeterminato Donne - 11,3% - 3% Uomini - 8% - 2,5% Contratti a tempo determinato Donne + 6,5% + 2,8% Uomini + 10% + 4,3%
Contratti a tempo indeterminato Donne - 11,3% - 3% Uomini - 8% - 2,5% Contratti a tempo determinato Donne + 6,5% + 2,8% Uomini + 10% + 4,3% Contratti di collaborazione Donne +9,4% +1,2% L occupazione femminile
DettagliINDICE SOMMARIO INTRODUZIONE IL LAVORO TRA AUTONOMIA E SUBORDINAZIONE OGGI. 1. La crisi della dicotomia polarizzata lavoro subordinato lavoro autonomo
INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE IL LAVORO TRA AUTONOMIA E SUBORDINAZIONE OGGI 1. La crisi della dicotomia polarizzata lavoro subordinato lavoro autonomo.........................................................
DettagliJOBS ACT Licenziamenti e nuove co.co.co.
JOBS ACT Licenziamenti e nuove co.co.co. Cosa cambia per il Consulente del Lavoro Roma 29 settembre 2015 Francesco Stolfa www.lavoro previdenza.it stolfa@lavoro previdenza.it Tutele contro i licenziamenti
DettagliRapporti di collaborazione post Dlgs. 81/2015
Rapporti di collaborazione post Dlgs. 81/2015 PREMESSA: la legge 10.12.2014, n. 183, che contiene deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle
DettagliDECRETO CRESCITA e LEGGE FORNERO
CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 SETTEMBRE 2012 DECRETO CRESCITA e LEGGE FORNERO Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza che durante l estate il Governo
DettagliCIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti. Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO
CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO In data 14 settembre 2011 è stato emanato il D.Lgs. n.167 rubricato Testo Unico dell Apprendistato,
DettagliIspezioni e controlli dei rapporti di lavoro
Ispezioni e controlli dei rapporti di lavoro Dott. Michele Marino Ispettore del lavoro Responsabile Area Pianificazione e Controllo di Direzione Il presente scritto rappresenta il pensiero personale dell
DettagliAREA TEMATICA: Osservatorio Giurisprudenziale Giurisprudenza di Merito Centro Studi
AREA TEMATICA: Osservatorio Giurisprudenziale Giurisprudenza di Merito Centro Studi INDICE DEI DOCUMENTI PRESENTI NELL AREA TEMATICA 1. Segnalazione del 21.11.2010 avv.loredana Rondelli Studio Legale avv.
DettagliESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO
21 aprile 2015 L e g g e 2 3 d i cembre 2014, n. 190 ( c. d. l e g g e d i S ta b i l i tà 2015 ) ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A cura di Simona Butera
DettagliNOVITÀ DAL DECRETO SEMPLIFICAZIONI DEL JOBS ACT COSTITUZIONE E GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
Circolare informativa n 6/2015 del 22 Ottobre 2015 Area di interesse: PAGHE E CONTRIBUTI Argomento: NOVITA DECRETO JOBS ACT NOVITÀ DAL DECRETO SEMPLIFICAZIONI DEL JOBS ACT D. Lgs. 14.09.2015, n. 151 -
DettagliCircolare N.28 del 25 Febbraio 2014
Circolare N.28 del 25 Febbraio 2014 Fuoribusta, lavoro in nero ed orari di lavoro. Le sanzioni applicabili Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che è stato recentemente pubblicata una
DettagliCircolare Informativa n 4/2013. Associazione in partecipazione e riforma del lavoro
Circolare Informativa n 4/2013 Associazione in partecipazione e riforma del lavoro e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 8 INDICE Premessa pag.3 1) Associazione in partecipazione
DettagliPremessa... pag. 5. Parte I. Il rapporto di lavoro
Premessa... pag. 5 Parte I Nozioni Introduttive. Il rapporto di lavoro Capitolo 1 Le fonti del diritto del lavoro 1. Generalità...» 17 2. La gerarchia delle fonti...» 18 3. Il Titolo V della Costituzione...»
DettagliAGENTI E RAPPRESENTANTI
SOMMARIO Presentazione... III Nota sugli autori... IV ACCESSO AGLI ATTI Accesso agli atti Punti di attenzione... 3 Gestione in sintesi... 3 [F00101a] Richiesta di accesso agli atti... 5 AGENTI E RAPPRESENTANTI
Dettaglia)dimissioni (ad eccezione di quelle per giusta causa o quelle intervenute durante il periodo tutelato di maternità;
Come si ricorderà la L:92/2012 ha tra le altre cose introdotto un nuovo contributo in occasione della cessazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato teso a finanziare la c.d. ASPI ( la nuova indennità
DettagliCONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO LEGGE N. 34/ Job Act
INFORMATIVA PAGHE N. 08/14 Assago, 4 giugno 2014 Alle Aziende Clienti Tutti i Settori CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO LEGGE N. 34/2014 - Job Act Riferimenti normativi: Legge n. 78/2014 Decreto Legge n.
DettagliLe nuove collaborazioni a progetto (alla luce della legge n.92/2012)
Modena, 12 luglio 2012 Le nuove collaborazioni a progetto (alla luce della legge n.92/2012) Flavia Pasquini Vice Presidente - Commissione di certificazione Centro Studi Marco Biagi - Università di Modena
DettagliCircolare N.173 del 22 Novembre 2013
Circolare N.173 del 22 Novembre 2013 Apprendistato e piano formativo individuale: fino a 600 euro di sanzioni per il datore di lavoro distratto Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che
DettagliL apprendistato dei lavoratori in mobilità. Silvia Spattini
L apprendistato dei lavoratori in mobilità Silvia Spattini Disposizione normativa Articolo 7, comma 4 Disposizioni finali 4. Ai fini della loro qualificazione o riqualificazione professionale è possibile
DettagliLe agevolazioni contributive per le Organizzazioni di Volontariato che decidono di assumere personale non volontario alla luce della Legge di
Le agevolazioni contributive per le Organizzazioni di Volontariato che decidono di assumere personale non volontario alla luce della Legge di Stabilità 2016 e della normativa vigente. Le possibilità che
DettagliSOMMARIO. Presentazione La cessazione del rapporto di lavoro nel quadro della Riforma del mercato del lavoro... Nota sugli Autori...
SOMMARIO Presentazione La cessazione del rapporto di lavoro nel quadro della Riforma del mercato del lavoro... Nota sugli Autori... XVII XXIX PARTE I TIPOLOGIE DI LICENZIAMENTO NEL QUADRO DELLA RIFORMA
DettagliProrogati gli incentivi contributivi sull assunzione di disoccupati. (Decreto Ministero del Lavoro )
CIRCOLARE A.F. N. 21 del 11 Febbraio 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Prorogati gli incentivi contributivi sull assunzione di disoccupati (Decreto Ministero del Lavoro 02.09.2013) Premessa Ai fini di
DettagliLa riforma Fornero. Contratti di lavoro flessibile Legge 28 giugno 2012 n. 92 G.U. 3 luglio 2012 vigore 18 luglio Milano
La riforma Fornero Contratti di lavoro flessibile Legge 28 giugno 2012 n. 92 G.U. 3 luglio 2012 vigore 18 luglio 2012 Contratti di lavoro flessibile La riforma Fornero nell ottica della stabilità Finalità
DettagliDatori di lavoro. I contratti di inserimento possono essere stipulati da: enti pubblici economici, imprese e loro consorzi; gruppi di imprese;
Datori di lavoro I contratti di inserimento possono essere stipulati da: enti pubblici economici, imprese e loro consorzi; gruppi di imprese; associazioni professionali, socio-culturali, sportive; fondazioni;
DettagliInterventi Atto Negoziale Regione Lombardia e Provincia di Brescia Anno 2016 AVVISO PUBBLICO
Interventi Atto Negoziale Regione Lombardia e Provincia di Brescia 2011-2013 Anno 2016 AVVISO PUBBLICO Incentivi alle imprese per inserimento lavorativo di disoccupati residenti nella Provincia di Brescia
DettagliLICENZIAMENTI: LO STATO DELL ARTE
LICENZIAMENTI: LO STATO DELL ARTE a cura di Marco Frisoni Consulente del Lavoro 1 modulo I contenuti della Legge delega n. 183/2014 I contenuti della Legge delega n. 183/2014 La riforma dei contratti di
Dettagli1) la semplificazione delle tipologie contrattuali. 2) la promozione del contratto a tutele crescenti.
Le nuove (vecchie) collaborazioni coordinate e continuative dopo il jobs act Fra gli intenti del legislatore del jobs act, come previsto dalla legge delega 183 del 2014, vi era il superamento dei rapporti
DettagliNUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI
NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 G.U. 24 giugno 2015, n. 144 Entrata in vigore: giovedì 25 giugno 2015 Alberto Bosco 1 Testo organico delle tipologie contrattuali Articolo 51
DettagliOccupazione giovanile Sintesi della Legge 99/13 e CM 35/13 del Ministero del Lavoro
Occupazione giovanile Sintesi della Legge 99/13 e CM 35/13 del Ministero del Lavoro 1. Assunzioni agevolate per giovani di età tra i 18 e i 29 anni Tipologia contrattuale subordinata: contratto a tempo
DettagliIl Jobs Act: il contratto a tutele crescenti
Il Jobs Act: il contratto a tutele crescenti A cura di Livia Ricciardi Dipartimento lavoro formazione contrattazione Marginalità del lavoro a tempo indeterminato in Italia Distribuzione percentuale dei
DettagliDecreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53
Decreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53 Titolo VI Apprendistato e contratto di inserimento Capo I Apprendistato Art. 47 Definizione, tipologie e limiti quantitativi 1. Ferme restando le disposizioni
DettagliLE COLLABORAZIONI ORGANIZZATE DAL COMMITTENTE
LE COLLABORAZIONI ORGANIZZATE DAL COMMITTENTE Aggiornate al 01 febbraio 2016 Sommario L ART. 409 DEL C.P.C.... 1 SUPERAMENTO DEL CONTRATTO A PROGETTO E DELLE PRESTAZIONI OCCASIONALI... 2 LA PRESUNZIONE
DettagliMarginalità del lavoro a tempo indeterminato in Italia
Marginalità del lavoro a tempo indeterminato in Italia Distribuzione percentuale dei rapporti di lavoro attivati per tipologia di contratto (composizioni percentuali). III trimestre 2014 (a) La tipologia
DettagliRiflessioni sulla riforma dei controlli a distanza nel decreto attuativo del Jobs Act. Massimo Malena & Associati 13 Maggio 2015
Riflessioni sulla riforma dei controlli a distanza nel decreto attuativo del Jobs Act Massimo Malena & Associati 1 Maggio 2015 L art. 2: Modifiche all art. 4 della legge 20 Maggio 1970 n. 00 ed all art.
DettagliJOBS ACT La nuova disciplina dei rapporti di lavoro a termine La nuova disciplina dei licenziamenti e tutele crescenti
JOBS ACT La nuova disciplina dei rapporti di lavoro a termine La nuova disciplina dei licenziamenti e tutele crescenti Firenze, 11 dicembre 2015 Avv. Prof. Francesco Stolfa www.lavoro-previdenza.it stolfa@lavoro-previdenza.it
DettagliDA.MA. SRL. Aliquote contributive per gli iscritti alla Gestione separata INPS per il 2016 CIRCOLARI EUTEKNE PER LA CLIENTELA NUMERO 1-4 GENNAIO 20161
DA.MA. SRL Aliquote contributive per gli iscritti alla Gestione separata INPS per il 2016 1 1 PREMESSA Con riferimento all anno 2016, la disciplina della contribuzione dovuta alla Gestione separata INPS
DettagliControlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale
CIRCOLARE A.F. N. 172 del 13 Dicembre 2016 Ai gentili clienti Loro sedi Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale Premessa Con la circolare n. 2 del 07.11.2016 l Ispettorato Nazionale
DettagliL apprendistato: il quadro giuridico-istituzionale con particolare riferimento alle PMI. di Enrica Carminati
L apprendistato: il quadro giuridico-istituzionale con particolare riferimento alle PMI di Enrica Carminati TIPOLOGIE DI APPRENDISTATO Riforma Biagi (d. lgs. n. 276 del 2003) 1) art. 48: apprendistato
DettagliCircolare per gli associati del 19/04/2016
Circolare per gli associati del 19/04/2016 OGGETTO: Offerta di conciliazione: la comunicazione telematica Ciao, oggi ti voglio informare che, entro 65gg dall offerta di conciliazione in caso di cessazione
DettagliLa riforma del mercato del lavoro
La riforma del mercato del lavoro Flessibilità in entrata e contratti di lavoro di tipo autonomo a cura di Guglielmo Anastasio Le considerazioni contenute nel seguente articolo sono frutto esclusivo del
DettagliDisposizioni in materia di formazione nell apprendistato. Art. 1 (Finalità ed ambito di applicazione)
Disposizioni in materia di formazione nell apprendistato Art. 1 (Finalità ed ambito di applicazione) 1. La presente legge, ai sensi del Titolo VI, Capo I del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276
DettagliLe procedure conciliative in materia di lavoro con l introduzione delle tutele crescenti. (Roberto Camera)
Le procedure conciliative in materia di lavoro con l introduzione delle tutele crescenti (Roberto Camera) 1 ? Tentativo ordinario di conciliazione artt. 409 e ssdel c.p.c. Tentativo di conciliazione per
DettagliIL CONTRATTO DI APPRENDISTATO dopo il Jobs Act (Art , D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81) Incentivi ed opportunità per le imprese
IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO dopo il Jobs Act (Art. 41 47, D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81) Incentivi ed opportunità per le imprese Tipologie di apprendistato Jobs Act: 1. apprendistato per la qualifica
DettagliIl mercato del lavoro ai tempi della flessibilità
Il mercato del lavoro ai tempi della flessibilità Esigenze di disporre di contratti a durata limitata da parte delle imprese (fabbisogni produttivi, esigenze di competitività delle imprese versus Esigenze
DettagliIL CONTROLLO A DISTANZA DEI LAVORATORI
IL CONTROLLO A DISTANZA DEI LAVORATORI Laura Pozzi Consulente del lavoro 1 Fonti normative La disciplina attuale Jobs Act Art. 23, D.lgs. n. 23/2015 Art. 4 Statuto dei Lavoratori Legge 300/1970 Controlli
DettagliLa tutela dell'associato in partecipazione con apporto di lavoro
La tutela dell'associato in partecipazione con apporto di lavoro di Adele Martorello [*] 1. Definizione e disciplina L associazione in partecipazione è il negozio giuridico col quale un soggetto, definito
DettagliJOBS ACT 1 IL DECRETO POLETTI SUI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
ALBA 13 novembre 2015 Jobs Act Avv. Vincenzo Martino 1 JOBS ACT 1 IL DECRETO POLETTI SUI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO D.L. 20 marzo 2014 n. 34, convertito in L. 16 maggio 2014 n. 78 Liberalizzazione assunzioni
DettagliSOMMARIO. Prefazione... Nota sull autore...
Sommario SOMMARIO Prefazione... Nota sull autore... XI XV Capitolo 1 - Principi generali e aspetti societari 1. Premessa... 1 1.1 Cooperative di utenza... 1 1.2 Cooperative di lavoro... 1 1.3 Tipologia
DettagliIl contratto di apprendistato
Il contratto di apprendistato Il contratto di apprendistato Le principali novità del contratto di apprendistato nel D.lgs.167/2011 LE TIPOLOGIE DI APPRENDISTATO DOPO IL T.U. DEL 27/07/2011 I tratti comuni
DettagliInterventi Atto Negoziale Regione Lombardia e Provincia di Brescia Anno 2016 AVVISO PUBBLICO DONNE OVER 40 UOMINI OVER 45
Interventi Atto Negoziale Regione Lombardia e Provincia di Brescia 2011-2013 Anno 2016 AVVISO PUBBLICO DONNE OVER 40 UOMINI OVER 45 Incentivi alle imprese per inserimento lavorativo di disoccupati residenti
DettagliArt. 1 (Campo di applicazione) 1. Per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, assunti con contratto di lavoro
Art. 1 (Campo di applicazione) 1. Per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere dalla data di
DettagliCircolare N. 36 del 8 Marzo 2016
Circolare N. 36 del 8 Marzo 2016 Mille proroghe 2016: il decreto convertito in legge (DL n. 210 del 30.12.2015, legge di conversione n. 21 del 25.02.2016) Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla
DettagliCircolare Lavoro ASSUNZIONI AGEVOLATE
Circolare Lavoro ASSUNZIONI AGEVOLATE 03 Marzo 2016 Sempre più consapevoli della forte incidenza che oggi il costo del lavoro ha sul bilancio aziendale, riteniamo utile trasmettervi un breve riepilogo
DettagliScheda approfondita LAVORO RIPARTITO
Scheda approfondita LAVORO RIPARTITO Nozione Finalità Ambito soggettivo di applicazione Legenda Contenuto Precisazioni Riferimenti normativi Ambito oggettivo di applicazione Forma Durata Trattamento economico
DettagliIL RAPPORTO DI LAVORO PARASUBORDINATO ALLA LUCE DEL JOBS ACT
IL RAPPORTO DI LAVORO PARASUBORDINATO ALLA LUCE DEL JOBS ACT 1 IL RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO a) definizione E prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga - mediante retribuzione - a collaborare
DettagliCapitolo primo Lavoro subordinato, lavoro autonomo e attività di lavoro dedotte in altre fattispecie contrattuali
Indice Prefazione alla terza edizione 7 Prefazione alla seconda edizione 8 Prefazione alla prima edizione 9 Capitolo primo Lavoro subordinato, lavoro autonomo e attività di lavoro dedotte in altre fattispecie
DettagliCONTRIBUTI PREVIDENZIALI E RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO, AUTONOMO E PARASUBORDINATO. della Dott.ssa Raffaella De Vico
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO, AUTONOMO E PARASUBORDINATO della Dott.ssa Raffaella De Vico Nel nostro ordinamento giuridico, l inserimento del lavoratore nella categoria dei
DettagliClausole e accordi nel contratto individuale di lavoro. 1. La certificazione dei contratti di lavoro
1. La certificazione dei contratti di lavoro l attività di certificazione svolta dalle commissioni eventualmente istituite presso i Consigli provinciali degli ordini dei consulenti del lavoro possa essere
DettagliJOBS ACT E L. 92/2012 DISCIPLINE A CONFRONTO
JOBS ACT E L. 92/2012 DISCIPLINE A CONFRONTO Via Porta Est 35-30020 Marcon (Ve)Tel e fax: 0413096433 Mail: federica.russo@alice.it; Pec: federica.russo@venezia.pecavvocati.it; Legge Fornero vs Jobs Act
DettagliIl nuovo apprendistato
a cura di Alessandro Millo Il nuovo apprendistato (T.U. n. 167/2011) 1 La normativa abrogata Abrogate espressamente: Implicitamente: Legge n. 25/1955 D.P.R. n. 1668/56 Legge n. 56/1987 (art. 21-22 ) D.M.
DettagliComune di nascita Provincia Data di nascita Nazionalità Sesso. Comune di residenza Frazione di residenza Provincia C.a.p.
Spettabile COMUNE DI FALERONE Piazza della Concordia, 6 63837 FALERONE (FM) Telefono 0734710750 Fax 0734710487 Pec: protocollo.comune.falerone@emarche.it Il sottoscritto/la sottoscritta Comune di residenza
DettagliBallarè Sponghini e Associati
Ballarè Sponghini e Associati STUDIO COMMERCIALISTI E CONSULENTI TRIBUTARI Dott. Andrea Ballarè Dott. Fabio Sponghini Dott.ssa Claudia Balestra Rag. Enzo Manfredi Dott.ssa Emanuela Tarulli Dott. Marco
DettagliIl diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano
DIRITTO DEL LAVORO NOZIONE Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano oltre che l interesse economico, anche la libertà, dignità, e personalità
DettagliSISTEMI DI CONTROLLO E VIGILANZA PER CONTRASTARE FORME DI LAVORO IMPROPRIE
SISTEMI DI CONTROLLO E VIGILANZA PER CONTRASTARE FORME DI LAVORO IMPROPRIE Alessandro Millo Dirigente Direzione Territoriale del Lavoro di Bologna # ( # )Le considerazioni espresse sono frutto esclusivo
DettagliIl nuovo regime delle decadenze introdotto dal Collegato Lavoro. Avv. Nicoletta Pagni Studio Legale prof. avv. Mariella Magnani
Il nuovo regime delle decadenze introdotto dal Collegato Lavoro Avv. Nicoletta Pagni Studio Legale prof. avv. Mariella Magnani La decadenza Mentre il fondamento della prescrizione è l inerzia del titolare,
DettagliSOMMARIO. Capitolo 1 SEMPLIFICAZIONI IN ENTRATA
SOMMARIO Capitolo 1 SEMPLIFICAZIONI IN ENTRATA 1. Politiche attive e servizi per l impiego... 2 2. Stato di disoccupazione secondo il Jobs Act... 5 2.1. Dichiarazione di immediata disponibilità (DID)...
Dettagli. L associazione in partecipazione
. L associazione in partecipazione 1. Inquadramento della fattispecie In un ottica di coinvolgimento dei lavoratori nella vita dell azienda e, dunque, di partecipazione ai destini di quest ultima, una
DettagliSgravio contributivo sulle assunzioni: conviene assumere (e trasformare) entro il
CIRCOLARE A.F. N. 153 del 4 Novembre 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Sgravio contributivo sulle assunzioni: conviene assumere (e trasformare) entro il 31.12.2015 Premessa Con la legge di stabilità per
DettagliUlteriori disposizioni in materia di occupazione. Imprese agricole
Articolo 9, comma 11, Ulteriori disposizioni in materia di occupazione. Imprese agricole di Anna Rita Caruso SCHEDA RIEPILOGATIVA Articolo 9, comma 11 Ulteriori disposizioni in materia di occupazione 11.
DettagliFAI LA MOSSA GIUSTA PER DIVENTARE IMPRENDITORE
FAI LA MOSSA GIUSTA PER DIVENTARE IMPRENDITORE CONFCOMMERCIO MILANO PER GLI ASPIRANTI IMPRENDITORI E LE NEO IMPRESE A cura di Michele Ceppinati (Direzione Sindacale Sicurezza sul lavoro) 1 Il mercato del
DettagliINPS Direzione Centrale Pensioni a cura dell Area Normativa e Contenzioso Amministrativo Pensioni in Regime Generale
INPS Direzione Centrale Pensioni a cura dell Area Normativa e Contenzioso Amministrativo Pensioni in Regime Generale 1/19 1) categorie di lavoratori c.d. salvaguardati rientranti nel limite numerico di
DettagliApprovata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012
Disposizioni in materia di professioni non organizzate Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012 Art. 1. (Oggetto e definizioni). 1. La presente legge, in attuazione dell
DettagliC i r c o l a r i. E d i z i o n e I d i F e b b r a i o
C i r c o l a r i E d i z i o n e I d i F e b b r a i o 2 0 1 5 S G R A V I C O N T R I B U T I V I T R I E N N A L I 2 0 1 5 - P r i m e i s t r u z i o n i I N P S Siri Consulenza e Organizzazione Srl
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio N. 4 del 12 Gennaio 2016 Ai gentili clienti Loro sedi Gestione separata INPS: carico contributivo dal 01.01.2016 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla
DettagliPresentazione... pag. 5 Note sugli Autori...» 7
Presentazione... pag. 5 Note sugli Autori...» 7 CAPITOLO PRIMO JOBS ACT. LE PRINCIPALI NOVITÀ APPORTATE DALLA RIFORMA DEL LAVORO (a cura di Riccardo Bolognesi) 1. Jobs act. Le principali novità apportate
DettagliLa stabilizzazione dei cocopro e P.IVA alla luce dei chiarimenti del Ministero del Lavoro
La stabilizzazione dei cocopro e P.IVA alla luce dei chiarimenti del Ministero del Lavoro Legge 183/2014 Art.1 c. 2 p. 3.universalizzazione del campo di applicazione dell'aspi, con estensione ai lavoratori
DettagliLegge Regionale 18/2005, art. 33 STABILIZZAZIONI contratti precari
Legge Regionale 18/2005, art. 33 STABILIZZAZIONI contratti precari D.P.REG. 0237/PRES del 13 dicembre 2013 entrato in vigore il 01.01.2014 REGIMI DI AIUTO (ALTERNATIVI): AIUTI DE MINIMIS : ai sensi del
DettagliDiritto del Lavoro Novità e aggiornamenti
C o n v e g n o 11 Luglio 2016 Diritto del Lavoro Novità e aggiornamenti Gli incentivi alle assunzioni Dott. Simone Sbrillo Studio Associato Barillari Lapolla Cavalleri Incentivi alle assunzioni Esonero
DettagliLa riforma Fornero ad un anno dall approvazione
La riforma Fornero ad un anno dall approvazione Primi spunti operativi Milano, 1 luglio 2013 Avv. Carlo Majer, partner Temi caldi Modifiche alle fattispecie contrattuali Licenziamenti Dimissioni Rito c.d.
Dettagli