Il dopo elezioni è piuttosto incerto e aperto a

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1 9/13 new ANNO XVII marzo 2013 Sistemi economici e sociali della Puglia e 1,00 - Settimanale di informazione economica Spedizione in abb. postale 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari ALLERGIE: STA TORNANDO L'INCUBO DELLA PRIMAVERA - SIMONETTI A PAG. 19 L'ANALISI DELLA SITUAZIONE POLITICA Patti chiari senza ambiguità l'italia ha bisogno di svoltare nwaldemaro MORGESE Il dopo elezioni è piuttosto incerto e aperto a contrastanti esiti (comprese nuove elezioni), soprattutto perché ha determinato il materializzarsi nell agone politico-parlamentare di due new entry molto diverse fra loro ma con il tratto comune di essere espressione della cosiddetta società civile: M5S e Scelta Civica, che hanno totalizzato complessivamente alla Camera dei Deputati ben voti (M5S e Scelta Civica ). In questi giorni molte dichiarazioni segnalano che cominciano a prendere forma due consapevolezze: primo, che il futuro nel Paese non può fondarsi su alchimie procedurali o peggio ancora sulla caccia ai voltagabbana parlamentari (per quanto animati da nobili propositi), ma su un reale cambio di rotta delle formazioni partitiche che debbono lasciarsi alle spalle la pratica di formazioni mangiasoldi, occupatori di tutto, nomenclatori, imbelli a fare riforme vere (come ho scritto su queste pagine il 19 febbraio); secondo, che per fare ciò e ricominciare a pensare all economia reale e alle persone in carne ed ossa c è bisogno di animare un grande rassemblement di progressisti che vada oltre le vecchie categorie novecentesche di destra, centro e sinistra e imbocchi la strada di un nuovo Welfare, non assistenziale e non solo protettivo. Davide Serra, il finanziere che aveva sostenuto Matteo Renzi durante le primarie Pd, ha osservato che il programma renziano aveva tre punti di forza: «politicamente grillino, economicamente montiano, socialmente piddino» ( La Stampa del 2 marzo 2013); Gregorio Gitti, costituzionalista neosenatore di Scelta Civica, ha espresso apprezzamenti positivi per i grillini (i giovani grillini eletti si badi, cioè il popolo di Grillo ), affidandoli al Corsera del 3 marzo 2013, mentre Roberto Dellai, oggi eletto in Scelta Civica ieri presidente della Provincia Autonoma di Trento, ha dichiarato che c è bisogno di una «alleanza fra tutte le componenti riformiste ed europeiste del nostro Paese» ( Gazzetta del Mezzogiorno del 10 marzo 2013). Acquistano sempre maggiore interesse, dunque, scenari politici che postulano l unione di Pd (un Pd, mi sia consentito rimarcarlo, rifondato con un chiaro passaggio generazionale), Scelta Civica, eletti in M5S, la stessa Sel (se sono fondate le aperture del governatore pugliese ai montiani), in prospettiva anche di pezzi autenticamente progressisti che pure esistono nel partito di carta di Berlusconi. La variabile più intricata, per l i n v e r a- mento di questa prospettiva, resta M5S: ma si confida nel fatto che prima o poi prevarranno, insieme ai volti puliti, anche i ragionamenti puliti! AL DI LÀ DELLE PRESE DI POSIZIONE CI SONO LE CARENZE STRUTTURALI PUGLIESI B r i d g e s to n e : la logistica è un tallone d'achi l le Puzzovio alle pagg. 2 e 3 RICERCA UNICREDIT Digitalizzazione le imprese pugliesi sono al... palo PRONTI 500 MILIONI La ripresa a Foggia parte dalle strade RAPPORTO SVIMEZ Solo una donna su quattro lavora nel Mezzogiorno segue a pag. 11 Traversa alle pagg. 12 e 13 Levantaci alle pagg. 6 e 7 Schirone alle pagg. 4 e 5

2 L AVORO 2 Il sistema logistico pugliese non funziona, serve un cambio radicale Burocrazia lenta ed inefficiente, tempi biblici per le pratiche amministrative: la zavorra dello sviluppo industriale pugliese si nasconde fra le maglie del sistema logistico, impreparato alle sfide del nuovo mercato globale. Massimo Tavolaro, esperto nel settore della Logistica, traccia un quadro a tinte fosche per la crescita del business locale. (g.p.) 16 marzo 2013 IMPRESA npossibili ALTRE SITUAZIONI SIMILI Burocrazia e logistica i nei del caso Bridgestone ngiorgio PUZZOVIO Il business fugge dalla Puglia a causa del sistema logistico inefficiente. Il caso Bridgestone ha acceso i riflettori sul problema che attanaglia la crescita del panorama industriale locale. "L'azienda nipponica ha ribadito che la chiusura dello stabilimento nella zona industriale di Bari - spiega Massimo Tavolaro, presidente della sezione Logistica e Trasporti della Confapi Bari Bat - è dovuta alle insormontabili difficoltà logistiche. Non sono meravigliato della posizione assunta dalla Bridgestone, la Confapi aveva già messo in luce il drammatico aspetto legato alle carenti infrastrutture immateriali: l'eccessiva burocrazia Massimo Tavolaro, presidente della sezione Logistica e Trasporti della Confapi Bari Bat, mette in luce le carenze di Puglia e Italia e la scarsa coordinazione dei reparti amministrativi rendono impossibile qualsiasi business legato alla logistica". Tavolaro prende in esame la situazione pugliese: nonostante si registri una crescita delle esportazioni, le movimentazioni portuali di Taranto, struttura cruciale nel mercato del Mediterraneo, hanno toccato il minimo storico. I dati in contrasto, però, hanno una spiegazione: "Le lungaggini della burocrazia - precisa il presidente Tavolaro - rallentano la circolazione delle merci: alcuni uffici della dogana si sono messi in luce per la lentezza dei procedimenti amministrativi. Molte aziende cercano di evitare il passaggio da questi punti logistici zoppicanti, anche a costo di rendere il viaggio merci più lungo e tortuoso. La Puglia, inoltre, paga il prezzo della lentezza nei processi di sdoganamento e controllo, nonostante possa contare su 3 porti di levatura europea come quelli di Bari, Brindisi e Taranto". Di fronte a questa situazione servono a poco tavoli di concertazione o soluzioni temporanee: "Il problema logistico in Puglia ed in Italia non è una novità - sottolinea Tavolaro - perché già 2 anni fa la Confapi denunciò le carenze del sistema. La vicenda Bridgestone è straziante, per porre rimedio è necessario ascoltare le istanze che provengono dal settore industriale: il sistema logistico deve porsi a supporto del mondo produttivo. Rispetto ad altre realtà, l'italia deve recuperare il terreno perduto: la Cina, fenomeno produttivo del nuovo millennio, è la fabbrica più veloce del mondo. Ha ottenuto i brillanti risultati anche grazie alla riduzione drastica dei tempi della burocrazia. L'Italia, invece, non riesce a diventare una piattaforma logistica nel Mediterraneo". I TRAGITTI /PER SPEDIRE IN MEDIO ORIENTE SI PASSA DA ROTTERDAM E ANVERSA La dogana lenta spaventa le aziende ni lavoratori ricevuti in Comune dal sindaco La strada più breve non è sempre quella più veloce. Le lentezze dalla burocrazia spingono le aziende a modificare le loro strategie: alcune aziende presenti nel mercato del Mediterraneo, infatti, preferiscono spedire le merci destinate al Medio Oriente attraverso i porti di Rotterdam e Anversa. I due poli logistici sono considerati fra i più efficienti del mondo soprattutto per la rapida evasione delle merci pericolose: la partenza veloce per le direzioni prestabilite permette di ridurre i costi previsti per il deposito e la custodia dei materiali spediti. Le lunghe soste nei porti nostrani, invece, producono un danno economico non più accettabile dalle aziende. Si tende, dunque, ad allungare il percorso delle merci pur di evitare i poli doganali "lumaca". La mancanza di infrastrutture materiali come banchine, moli e capannoni impedisce di attrarre il business: i porti pugliesi non riescono così a cogliere l'opportunità offerta dai mercati che alimentano il bacino del Mediterraneo. Le linee tracciate dalla nouvelle vague dell'economia non concedono più alibi e ripensano al modello semplificato teorizzato da Karl Weber: per lo studioso tedesco, infatti, l'impianto industriale deve essere posizionato nel punto di maggior vantaggio. Per l'italia, burocrazia e cronica inefficienza non rappresentano certo un buon biglietto da visita. (g.p.)

3 16 marzo 2013 Costi troppo alti: il colosso dei pneumatici fugge da Bari Fare business logistico in Puglia pare impossibile, lo certifica l'ennesimo episodio infausto per l'economia locale. Il caso Bridgestone sancisce la fine di un'era: dopo 50 anni, lo stabilimento della zona industriale di Bari sembra destinato alla chiusura. I politici locali appoggiano le proteste dei dipendenti Bridgestone, ma quale destino attende i lavoratori? (g.p.) 3 L AVORO I N I Z I AT I VA ncampagna CONTRO IL COLOSSO NIPPONICO Boycott Bridgestone Puglia in prima linea Vendola ed Emiliano coi lavoratori Tavolaro: "Si allontanano i grandi investimenti" nla campagna Harakiri realizzata da Proforma e la presentazione con Vendola ed Emiliano "In Puglia non si fa business logistico, è impossibile": le parole del presidente della sezione Logistica e Trasporti della Confapi Bari Bat, Massimo Tavolaro, sanciscono la crisi del sistema amministrativo regionale. "Nella nostra regione - continua Tavolaro - l'attività logistica non è un'opportunità, allontana gli investimenti". PIANO /LO STABILIMENTO BARESE PRODUCE PNEUMATICI DA CINQUANTA ANNI La chiusura è annunciata per il 2014 E' uno degli 8 impianti europei del colosso giapponese, ma il suo destino sembra segnato. Lo stabilimento Bridgestone della zona industriale di Bari vive il momento più travagliato della sua storia: presente da 50 anni, l'impianto barese è avviato alla chiusura totale prevista per il primo semestre del Il polo pugliese è, inoltre, uno dei 5 stabilimenti in grado di produrre copertoni run flat (pneumatici antiforatura) di alta qualità, forniti direttamente al colosso automobilistico tedesco Bmw. I vertici dell'azienda nipponica hanno motivato la chiusura della fabbrica barese con la crisi del mercato europeo: secondo la dirigenza Bridgestone, negli ultimi 2 anni la produzione di pneumatici è scesa del 13%. Il futuro è più che incerto, si prevede una possibile ripresa solo per il Gli elevati costi dell'energia e della logistica, inoltre, non permetterebbero di riconvertire la produzione dello stabilimento. (g.p.) Il futuro sembra avvolto da una nube oscura. I 950 lavoratori dello stabilimento Bridgestone cercano una via d'uscita all'incubo in cui sono finiti: per evitare la chiusura dell'impianto nella zona industriale di Bari si prodigano in manifestazioni. In soccorso dei dipendenti licenziati giungono anche i politici locali. Sostegno alla campagna di comunicazione lanciata da alcuni rivenditori di boicottare la Bridgestone sospendendo l'acquisto degli pneumatici prodotti dall'azienda. La campagna è basata su una spilletta con la scritta Boycott Bridgestone ed un manifesto (con i loghi di Regione Puglia e Comune di Bari) con le frasi 'Harakiri is not a good business. Il presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, ha accolto con favore l'iniziativa: "Condivido in pieno lo spirito che sta animando questa particolare forma di protesta" ha ribadito il governatore pugliese. Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha avviato un filo diretto con i lavoratori per trovare una soluzione alla crisi. Il risultato tangibile ottenuto consiste nel pieno sostegno morale ai licenziati: "Sono con voi" ha sottolineato Emiliano durante un incontro con i dipendenti Bridgestone. Non sembra più il tempo, però, delle pacche sulle spalle: le maestranze attendono risposte concrete dalla politica, oltre l'appoggio morale si spera di riottenere un futuro certo e concreto. I contatti avviati dal Comune e dal ministero dell'economia con i vertici della società giapponese servono per riprendere il filo del discorso bruscamente interrotto dalla decisione della chiusura dello stabilimento barese. I margini per tavoli di concertazione sembrano minimi, la Bridgestone appare decisa nel suo intento. I lavoratori annunciano battaglia: proseguiranno i picchetti, continueranno gli scioperi per sensibilizzare l'opinione pubblica. Nelle loro mani è rimasta solo la speranza. (g.p.)

4 4 16 marzo 2013 R APPOR TI Il dramma delle giovani donne meridionali studiano più degli uomini, ma senza frutti Secondo gli studi elaborati dallo Svimez, che ha posto sotto la lente d'ingrandimento il mondo femminile, al Sud le donne laureate sono quasi il 20% del totale a fronte del 13% di uomini con un titolo di studi accademico. In Campania, invece, solo una giovane under 34 su cinque risulta regolarmente occupata. Per la vice presidente dell'associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, Maria Teresa Salvemini, sarebbero obbligatori e non volontari i congedi di paternità alla stregua della tutela applicata per le donne che diventano madri. (a.s.) STIPENDI PIÙ BASSI DEI MASCHI Le straniere ultime tra gli ultimi SVIMEZ nuna SITUAZIONE CHE PENALIZZA L'ECONOMIA DEL PAESE Il dramma delle ragazze al Sud lavora solo 1 su 4 nle giovani campane sono le più penalizzate. Puglia: occupato il 26,2% nil conseguimento del titolo di studio spesso diventa solo "tempo sprecato" nalessandro SCHIRONE Il dato emerso dallo studio della Svimez è eloquente e sottolinea il momento di difficoltà in cui versa l'intero universo del lavoro femminile: al Sud meno di una giovane su quattro è regolarmente occupata. In coda alla speciale graduatoria si attestano le campane. Nell'arco del 2012, su una popolazione di donne di età compresa fra i 15 ed i 34 anni, lavora regolarmente nel Meridione solo una su quattro, cioè il 23,6% del totale. E le differenze regionali sono notevoli: le giovani abruzzesi e sarde registrano un tasso di occupazione di poco inferiore alla media nazionale (37,1%), rispettivamente del 36% e 33%. Mentre vanno decisamente peggio tutte le altre: 27,4% in Molise, 26,2% in Puglia, 25,4% in Basilicata. Agli ultimi posti le donne siciliane (20,7%), calabresi (21,9%), fino alle campane, fanalino di coda (19,4%). Se quindi in Veneto è occupata regolarmente una donna su due (52,5%), in Molise e Puglia meno di una su tre, in Calabria e Sicilia meno di una su quattro, fino alla Campania: qui fra le under 34 lavora regolarmente una su cinque. La situazione è ancora più critica se si considerano le donne under 64: qui il tasso di occupazione è del 31,6%, circa una su tre. Un divario dal resto d'europa di quasi trenta punti (la media dell'ue a 27 nel 2011 è 58,5%). A livello regionale si conferma la stessa dinamica registrata per le giovani: in testa abruzzesi (45%) e sarde (43%), seguite da molisane (39%), lucane (35,8%), calabresi e pugliesi (31%). In coda, siciliane (28%) e campane (27%). In altri termini, se in Abruzzo è occupata regolarmente meno di una donna su due, in Calabria e Puglia una su tre, e in Campania poco più di una su quattro. Studiare? Per le donne è solo tempo sprecato. Il grande paradosso delle donne laureate: studiare non basta sebbene le donne meridionali siano state protagoniste di una grande rivoluzione culturale. Nel 2011 le meridionali laureate sono state il 19,9% sul totale della popolazione anni, quasi 7 punti in più dei maschi (13%), pur se distante dalla performance del Centro-Nord (27,4%). A livello regionale, le donne molisane laureate sono il 32%, il doppio degli uomini (16%), seguite dalle abruzzesi (29%), che superano di oltre dieci punti la media meridionale. A seguire le sarde (22,5%), le lucane (21,2%), le calabresi (20,9%), le siciliane e le pugliesi quasi allineate al 20%. In coda le campane, ferme al 15,8%. Da segnalare che in Sicilia e Puglia solo 1 maschio su 10 è laureato, mentre le donne sono quasi 2 su dieci. Il modello seguito: la donna a casa coi bambini. Donne moderne e società antica: senza welfare a casa con bambini e anziani. Il sistema di welfare familiare e informale che ancora in molti casi è dominante nel Mezzogiorno si regge sulla donna, non lavoratrice, costretta a un ruolo casalingo secondo un modello sociale tradizionale: allevare i bambini, accudire gli anziani. Nel 2009, la percentuale di bambini da 0 a 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l'infanzia (essenzialmente asili nido) è stata pari al 5% al Sud contro il 17,9% del Centro-Nord. Il welfare certo non sostiene le donne del Sud: nel 2008 in base a elaborazioni dell'associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, la spesa comunale per interventi e servizi sociali è stata al Nord-Est di 155 euro pro capite, al Sud di 52 euro, tre volte di meno. Spicca su tutti il caso dell'assistenza ai disabili, che vede il Nord-Est con oltre 5mila euro a testa a fronte dei 657 del Sud. IL LIBRO-INCHIESTA Me n o " e ro i n e " più diritti appl icati" LA DEMOGRAFA SOCIALE ROSSELLA PALOMBA, AUTRICE DI "SOGNANDO PARITÀ"

5 16 marzo 2013 Le donne straniere, nel nostro Paese, guadagnano circa 300 euro in meno rispetto ai loro connazionali maschi e il 31% in meno delle donne italiane. Se infatti lo stipendio medio di un uomo straniero in Italia (dati 2011) è pari a euro, le donne percepiscono invece una media di 790 euro. I dati emergono da uno studio condotto dai ricercatori della Fondazione Leone Moressa. (a.s.) Le abruzzesi accusano di meno il colpo In campania la maggior disoccupazione Al Sud, nel corso del 2012, ha lavorato regolarmente meno di una giovane su quattro, con un tasso di occupazione fermo al 23,6%. In testa spuntano le giovani abruzzesi (36%), in coda affondano le campane (19,4%). Mentre secondo la Svimez le donne meridionali laureate, anziché essere oggetto di politiche di sviluppo, rischiano di restare a casa con bambini e anziani a causa del sistema di welfare che ostacola la conciliazione lavoro-famiglia. È quanto emerge dall'analisi della vice presidente dell'associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno. (a.s. ) 5 R APPOR TI S O LU Z I O N I nl'opinione DEL VICE PRESIDENTE SVIMEZ, SALVEMINI "Necessario intervenire sui servizi alle famiglie" La demografa sociale Rossella Palomba ha scritto un libro dal titolo Sognando Parità, che punta dritto al cuore delle ragazze di oggi. Per la mia generazione - ha spiegato l'autrice nell'ambito di un'intervista all'ansa - la parità è rimasta un sogno, ma che resti tale per le nostre figlie e addirittura per le nostre nipoti non lo accetto. Il libro della Palomba è nelle librerie da circa un mese e le cifre, già terrificanti, sono pure peggiorate rispetto a quelle da lei pubblicate. Nel Report sul Global Gender Gap 2012, infatti, l'italia è passata dal 74 all'80 posto dopo Bangladesh, Ghana e Perù. Precisamente siamo al 101 posto per partecipazione economica e opportunità, al 65 per livello d'istruzione, al 76 per salute e sopravvivenza e al 71 per rafforzamento politico. L'Italia ha il più basso tasso di occupazione femminile (46%), dopo Malta e Grecia, peggio di Romania e Bulgaria. Serve altro? E sarà sempre peggio - ha ammesso l'autrice - gli altri stati agiscono, da noi non si fa niente e così ci superano. Le donne adulte hanno dentro di sé il concetto di parità ma questo, secondo Rossella Palomba, è persino controproducente perché è una consapevolezza che non corrisponde ad un dato di fatto, pensiamo alle dimissioni in bianco fatte firmare alle donne all'inizio della gravidanza. Non ci devono essere donne eroine ma diritti applicati. E pensare che da metà Novecento ad oggi, la conquista dei diritti è stata una marcia inarrestabile che bisognerebbe ricordare sempre. a.s. Nell'immagine a destra la copertina di "Sognando Parità" di Rossella Colomba (edizione Ponte alle Grazie) La giornata della donna trascorsa da pochi giorni ha posto sotto i riflettori il Fattore D al Sud Italia. Nella giornata dell'8 Marzo - ha spiegato la vice presidente della Svimez, Maria Teresa Salvemini - dobbiamo riconoscere positivamente i grandi sforzi compiuti dal ministro Barca per le importanti risorse destinate a interventi a sostegno dei servizi per gli anziani e l'infanzia. Allo stesso modo dobbiamo riflettere sul potenziale di crescita che il nostro Paese spreca, in particolare nel Sud, lasciando giovani donne con elevata formazione fuori dal mercato del lavoro o sotto-utilizzandole con contratti precari". "Il rischio - sottolinea Salvemini - è che in presenza di un sistema di welfare incompleto che si scarica essenzialmente sulle donne, tornino a riproporsi vecchi modelli sociali (inoccupazione e rinuncia all'istruzione superiore, ndr) in contraddizione con i progressi in termini di formazione scolastica e universitaria che sono stati fatti dalle donne soprattutto nelle regioni meridionali. Sarebbe opportuno intervenire maggiormente sui servizi sociali alle famiglie, che occupano principalmente manodopera femminile. Inoltre rendere obbligatori e non solo volontari i congedi di paternità costituirebbe un segnale di importante riconoscimento al lavoro domestico e non solo delle donne". "Tra le azioni da intraprendere in positivo per affrontare questa situazione - conclude Salvemini - vanno sottolineate in primo luogo la necessità di organizzare l'incontro della domanda e dell'offerta di lavoro. L'attuale sistema di centri per l'impiego è dequalificato, frammentato, inefficace, e non usa il web. Pure inadeguato al problema è l'organizzazione dei servizi di orientamento al lavoro, di formazione professionale continua, e di creazione di servizi socialmente utili. Sono competenze dello Stato che comunque reclamano una decisa volontà di riforma. a.s. I S TAT /LA RETRIBUZIONE ORARIA IN ITALIA È INFERIORE DEL 14% RISPETTO ALLA GERMANIA I nostri salari intanto toccano il fondo La distanza fra Italia e Germania è anche sui salari. Nel nostro Paese la retribuzione oraria è inferiore di oltre il 14% rispetto a quella della Germania, collocandosi anche sotto alla media della zona euro e al dodicesimo posto nell'ue-27. A fare i conti sui guadagni, le distanze tra le generazioni, il genere, il livello d'istruzione e i diversi Paesi del vecchio Continente è il report dell'istat sulla Struttura delle retribuzioni per l'anno SVIMEZ / DAL 1946 STUDIA ECONOMIA E SVILUPPO MERIDIONALE Una bussola per il Mezzogiorno La Svimez è un ente privato senza fini di lucro istituito il 2 dicembre del 1946 da un gruppo di importanti personalità del mondo industriale e finanziario italiano specializzato sulla questione meridionale. Obiettivo principale dell'associazione è lo studio dell'economia del Mezzogiorno. Fin dai primi anni di attività, la Svimez ha dedicato grande cura e attenzione alla legislazione meridionalista con numerose analisi, volumi, commenti sugli interventi speciali e studi sulla produzione normativa regionale, nazionale e comunitaria. (a.s.) npercentuale delle donne fra 30 e 34 anni laureate Secondo l'istituto c'è anche un'altra forbice, tutta interna all'italia e ben più ampia: quella fra neoassunti e anziani. La retribuzione lorda annua per dipendente è pari a 28mila 558 euro, ma dietro la media si nascondono forti differenze. Forti divari si registrano pure tra uomini e donne, con un gap di oltre il 20% a sfavore delle lavoratrici. a.s.

6 6 16 marzo 2013 S V I LU P P O Il sindacato torna alle origini un piano sul modello Di Vittorio La Cgil foggiana ha racchiuso in cento pagine il suo programma di rilancio dell economia dauna, sul modello del piano del lavoro proposto da Peppino Di Vittorio nel 1949 per risollevare l Italia dai disastri della guerra. Piano, tuttavia, mai realizzato. Ma non c è alcuna precauzione scaramantica: Vogliamo riordinare le idee prima a noi stessi, nella speranza che i Comuni prendano spunto da questo piano. L AVORO ncgil: INIZIARE DALLA VIABILITÀ, SOLDI IN CASSA Sulle... strade della ripresa già pronti 500 milioni nmassimo LEVANTACI Il conto della spesa è pronto, così come i soldi già in cassaforte. Per rimettere in movimento il circolo virtuoso dell economia in Capitanata, secondo la Cgil, basterebbe che le amministrazioni pubbliche cominciassero a spendere i 500 milioni di euro già stanziati da governo e Unione europea per progetti di sostegno al welfare, lavori pubblici e interventi sulla infrastrutturazione della viabilità locale in larga parte dissestata specie nelle aree interne del Subappennino. Una somma nient affatto trascurabile e che deriva da tutti quei capitoli di spesa, alcuni già in essere, i cui tempi d attuazione rischiano però di risultare troppo lunghi e alla fine improduttivi per riannodare i fili del tessuto economico locale. Siamo per l apertura immediata dei cantieri - ha detto Mara De Felici, segretaria generale del sindacato - se il tradizionale volano di sviluppo è l edilizia i sindaci devono prenderne atto e cominciare a fare sul serio mettendo mano alle gare d appalto. Le famiglie non aspettano, la crisi si sta mangiando troppi posti di lavoro. La Cgil punta il dito sulle opere cantierabili, ovvero quelle già con i progetti esecutivi: i cantieri dell alta capacità ferroviaria, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, la salvaguardia dell assetto idrogeologico in molti comuni delle aree interne, i piani sociali di zona, fino ai finanziamenti erogati ai Gal (i gruppi di azione locale) per i quali manca ancora un progetto organico di intervento sulle cose da fare. Sono questi i punti principali del piano per la ripresa e che punta a salvaguardare le categorie più esposte alla crisi come l edilizia, l agricoltura, la scuola e il turismo. I dati parlano chiaro: nel 2012 in provincia di Foggia sono saltati oltre 5mila posti di lavoro, ma è una crisi che parte da lontano come denuncia la Cassa edile che certifica un erosione del 24% sull occupazione di settore a partire dal Bisogna ripartire da ciò che è già a portata di mano, sottolinea la Cgil che inserisce nel suo rapporto anche i finanziamenti ministeriali per la Coesione territoriale pari a 1,7 miliardi. Quanto ai piani sociali di zona e al nuovo welfare, ci sono da spendere in Puglia 68 milioni di euro. Ma la Capitanata, divisa in quattro macroaree, è già commissariata - sottolinea il segretario confederale Antonio Bonanese - per l insipienza amministrativa dei nostri comuni. PROPOSTE /L ORGANIZZAZIONE VORREBBE FARE INVESTIRE IL SURPLUS DELLE TASSE Confesercenti: i Comuni spendano ncarlo Simone presidente Confesercenti Foggia Per riattivare lo sviluppo e rimettere in gioco i consumi, sono state lanciate altre idee in campo. La Confesercenti chiede, ad esempio, ai Comuni di riattivare i consumi con la tassazione locale, cresciuta in misura considerevole nell ultimo anno. Gli enti pubblici - spiega il presidente foggiano, Carlo Simone - dovrebbero devolvere parte del surplus riveniente dal gettito maggiorato sulla fiscalità locale, in azioni e iniziative che incoraggino la ripresa dello sviluppo. Il sindaco di Foggia gli ha subito risposto a tono: Stiamo già utilizzando le somme della tassazione locale per reperire fondi a beneficio delle infrastrutture. Un esempio è il casello autostradale: abbiamo ricavato così le somme per gli espropri, a breve daremo inizio al cantiere per il nuovo casello sull A14, all altezza dell area industriale di borgo Incoronata. La ripresa dei consumi e il rilancio dello sviluppo made in Capitanata passa anche attraverso misure che potranno essere assunte però solo tra qualche mese: Confesercenti ha chiesto, infatti, l istituzione di una fondazione per lo sviluppo di cui dovrebbe rendersi promotrice la Camera di commercio (a luglio verrà rinnovato il consiglio) per il prossimo quinquennio. ( m. l e v. )

7 16 marzo 2013 Con i Cofidi in arrivo 50 milioni di incentivi Sono quattro i consorzi fidi pugliesi che si sono aggiudicati i 50 milioni di euro dell incentivo Aiuti in forma di garanzia di credito : si tratta di Cofidi Puglia, Fidindustria Puglia, Artigianfidi Puglia e Confidi Confcommercio aperto alle imprese foggiane e tarantine. I quattro cofidi svilupano per le imprese (micro, piccole e medie) garanzie per 350 milioni. 7 S V I LU P P O COFIDI 1 nil FINANZIAMENTO REGIONALE PER LE PMI La strana alleanza tra Foggia e Taranto Undici milioni per il commercio Lesina crede nell edilizia e impegna 300mila euro Trecentomila euro per rimettere in moto l edilizia, un impegno senza precedenti quello annunciato dal Comune di Lesina che ha firmato un protocollo d intesa con le associazioni datoriali degli artigiani Cna, Confartigianato e Casa. Tra le opere previste, il rifacimento del lungolago (nella foto), la ristrutturazione delle facciate dei palazzi e del centro storico. Se le banche non prestano più soldi alle imprese e la crisi non ne vuol sapere di andarsene (anche per mancanza di oggettivi piani di governo che facilitino la ripresa), un sostegno all imprenditoria può esser dato dai consorzi fidi che hanno appena ricevuto il via libera dalla Regione e dalle banche convenzionate. In Puglia ne sono stati finanziati quattro sul finire dello scorso anno: tre fanno riferimento a Bari, uno soltanto - il Cofidi Confcommercio Puglia - all area Foggia-Taranto, consorzio che sta per diventare operativo con la presentazione dei primi piani d investimento da parte delle aziende. E un alleanza inedita quella fra il comune dauno e quello jonico, COFIDI 2 /UN OPPORTUNITÀ DI ACCESSO AL CREDITO SPESSO NEGATO DALLE BANCHE Se il Consorzio vuol dire... fiducia peraltro neppure dettata da ragioni di contiguità territoriale. Eppure la necessità di fare massa critica è stata preponderante anche perché stiamo parlando delle due uniche province (oltre Bari naturalmente) in cui era attivo un consorzio di riferimento dei commercianti. Solo che erano troppo piccoli per essere determinanti in un mercato che va sempre più allargandosi inglobando nuove realtà (in altre regioni le fusioni fra cofidi provinciali sono all ordine del giorno). Dunque fusione obbligata, sintomo di una Puglia che vuol riprendere a camminare al di là delle affinità geografiche geopolitiche. Foggia e Taranto si spartiscono in tal modo una torta di euro, a quanto ammonta il finanziamento regionale potenzialmente in grado di sviluppare finanziamenti bancari fino a 170 milioni. Ce n è quanto basta per attivare un circolo virtuoso tra le Pmi, le piccole e medie imprese che finora hanno sopportato la crisi economica limitando al minimo gli investimenti, anzi sfruttando i soldi ottenuti con il precedente Cofidi (quello di Capitanata) per ripianare debiti precedentemente assunti. ( m. l e v. ) Sopra: piazza Cavur a Foggia e il ponte girevole a Taranto. Foto grande: un cantiere dell Alta capacità e sotto una strada dissestata.qui sotto Damiano Gelsomino I consorzi fidi sono un opportunità - commenta il presidente di Confcommercio Foggia, Damiano Gelsomino - in un momento in cui le banche non facilitano più l accesso al credito per le piccole e medie imprese e in una situazione di generale asfissia per il mercato occorre aiutare le imprese in maniera diversa. Noi ci stiamo provando. C è bisogno - aggiunge - di smuovere le acque anche perchè se non lo fanno i cofidi non vedo come si potrebbe diversamente intervenire: le banche non prestano più soldi se non a precise garanzie improponibili per molte aziende, questi strumenti sono gli unici a disposizione di chi non vuol rinunciare a investire. Il Cofidi Confcommercio Puglia nasce con una base operativa importante con 170 milioni di garanzie supera i livelli operativi dei più importanti consorzi fidi del Mezzogiorno: il Commerfidi di Ragusa presta 120 milioni di garanzie, Palermo Fideo ne sviluppa 143 milioni, Napoli Confidi appena 45 milioni. ( m. l e v. )

8 8 16 marzo 2013 [ ] SE DITe stampa dite SEDIT ph: angelo.gi Se dite stampa dite Sedit. Punto di riferimento per la stampa anche di quotidiani nel Sud Italia, partner privilegiato di case editrici e aziende. Tecnologie, conoscenza e organizzazione: la risposta alle nuove sfide della comunicazione e della stampa Modugno (Bari)

9 16 marzo 2013 Wo r k inprogress 9 a cura di Marcella Loporchio STORIE DI SUCCESSO /I CASI DI QUATTRO GIOVANI TALENTI PUGLIESI IMPRENDITORI A KILOMETRO ZERO C è chi batte la crisi a colpi di... moda Nei momenti di crisi nascono le migliori idee, non ricordo chi l abbia detto prima di me ma, a prescindere da questo, rispecchia il senso di questo tempo. Pieno di incertezza e di buio, caratterizzato da notizie che non lasciano ben sperare in un futuro più sereno e che portano, purtroppo, ancor più nello sconforto chi si trova in difficoltà. Ecco perché la rubrica di oggi voglio dedicarla a dei giovani che, a dispetto di tutto, andando controcorrente, hanno creduto e credono nel loro talento, nella loro intraprendenza, e stanno realizzando dei progetti dai quali prendere spunto per sviluppare delle nuove idee imprenditoriali a kilometro zero. Parliamo di Alessia, Micaela, Cristina, Alessia, no non è un errore ma hanno lo stesso nome (ndr) che con la loro creatività e la loro passione, soprattutto per la moda e la loro terra, la Puglia, stanno re/inventando un lavoro non trascurando alcun settore e soprattutto, è il caso di Cristina Pierangeli, prendendosi in questi giorni la laurea specialistica presso l Università degli studi di Bari. Un bel traguardo no?! Vasco Rossi diceva, in una famosa canzone: le mie canzoni nascono da sole, vengono fuori già con le parole.. e proprio così sono nate tutte queste idee. Dalla passione per i vestiti e la voglia di farli rivivere, esaltando il valore di una storica modista locale, Betta Iusco, che nel 1936 ha fondato la boutique Betta, che nasce il progetto Betta Retrò. Due ragazze, Alessia De Pascale emicaela Colella che in comune avevano la voglia di non lasciare questa terra e l amore degli abiti che raccontano una storia, grazie anche all aiuto di Isa Morrone De Liso (nuora della fondatrice della boutique) sono riuscite a dar vita ad eventi, appuntamenti vintage con esposizione di abiti, mostre fotografiche aperte al pubblico in cui, per un giorno, tutti possono indossare gli abiti delle dive del passato reinventandoli e dando nuova vita. Una giornalista e una creativa che hanno realizzato un sito che si propone di diventare una nuova idea sulla moda, riscoprendo ciò che si ha nell armadio interpretandolo giornalmente. Ma questo è solo il punto di partenza, nei prossimi mesi l idea è quella di costituire una società dedicata ad eventi di moda a 360 : dai set, alla vendita e costumizzazione degli abiti, creazione di look e perché no, creazione di un museo della moda con gli abiti che hanno fatto la storia con annesso un laboratorio/atelier in cui realizzare il tutto. Il progetto non è da poco ma la grinta, la forza e la volontà non mancano di certo. Stesse caratteristiche che accomunano Alessia Fabbri, di origini toscane, laureata a Trieste, specializzata alla Bocconi di Milano che ha lasciato un posto all Università di Milano per seguire il cuore e trasferirsi qui a Bari. Coraggiosa e intraprendente non si è persa d animo, collabora con Italia Lavoro per il progetto Fixo (per la creazione di una rete tra le scuole, università e mondo del lavoro) ma, contemporaneamente cura la sezione design sul sito un blog nel quale si parla di moda, bellezza, riciclo offrendo la possibilità a tutti di scrivere e condividere idee e progetti. Ma la cosa più curiosa è che, oltre ad offrire micro-consulenze di social media e traduzioni, prevalentemente di saggistica (non si fa mancare nulla ma bisogna pure sbarcare il lunario e sentirsi vivi!), come lei stessa dice: ricercavo e ricerco dei buoni motivi, oltre all amore, per venire a vivere e restare qui quindi... ha aperto un blog dove si trovano mille e più motivi per non andarsene ma, anzi, rimanere per creare e promuovere. E questo sta dando anche a lei la voglia di non mollare e di sentirsi realizzata anche qui, in una terra a volte considerata alla deriva che però ha numerosi talenti, magari inespressi, che non sanno come emergere. Ed infine Cristina Pierangeli, figlia dei nostri tempi in tutto, solare e dinamica, studiosa ed intraprendente, ha sempre avuto una passione per la moda (oltre che maniacale per il rosa direi) che ha coltivato parallelamente all università. Grazie al regalo del suo fidanzato, che le ha realizzato il sito, meglio dire un portale della moda, ha potuto iniziare la sua piccola scalata nel mondo del fashion e del glamour ricevendo numerose proposte di sponsorizzazioni che le permettono, poco per volta, di avere un guadagno da una passione. La bravura, ancora una volta, della creazione della rete attraverso il web e il coinvolgimento di tutti coloro i quali condividono le stesse idee, sta facendo sì che il suo sito stia diventando un punto di riferimento per chi vuole un consiglio, o semplicemente sia curioso di scoprire delle nuove tendenze moda. Ora la cosa curiosa è questa: loro quattro non si conoscono e l unico anello di congiunzione sono io che, con un piccolo escamotage, ho chiesto informazioni sulle attività senza specificare a cosa servivano. Fortunatamente si sono fidate e spero, quindi, che anche se solo attraverso la lettura di questo articolo si conoscano e creino una ulteriore rete per la promozione di nuove attività, idee per favorire la rinascita della Puglia, della sua cultura, del suo turismo e, perché no, della sua moda. Come dicono in un programma TV che il buon gusto sia con voi! il tuo quotidiano gratuito su carta e i ad Quorum Italia scarica l applicazione gratuita da itunes

10 10 16 marzo 2013

11 16 marzo 2013 segue dalla prima Patti chiari senza ambiguità n"la Democrazia in Europa", Goulard Monti, Rizzoli n"finale di partito", Revelli, Einaudi Purché tutto ciò non resti una manovretta parlamentare, con l unico miope obiettivo di raccattare voti utili, ma divenga una chiara ricatalogazione di forze e impulsi politici nel corpo del Paese, fra la gente: perché un tale rassemblement progressista interessa in primo luogo alla gente, che deve poter cominciare a vedere un po di luce oltre il buio tunnel della recessione e a riporre fiducia in una combinazione p o- litica adeguata alla bisogna. Resto convinto che questo scenario sarebbe la migliore risposta al post fordismo politico di cui ha scritto di recente Marco Revelli (nel libro con il bel titolo-calembour Finale di partito, Einaudi 2013). Ma anche la migliore risposta ai problemi dell Europa. Nel concludere il loro libro La democrazia in Europa. Guardare lontano (Rizzoli 2012), Mario Monti e la deputata europea Sylvie Goulard propongono, fra l altro, di «affidare a un certo numero di eurodeputati, eletti a partire da liste paneuropee, la missione di vegliare sul rispetto degli imperativi a lungo termine. Prima di legiferare o prendere decisioni in sede di Consiglio europeo dovrà essere possibile sollecitare analisi di impatto generazionale». Infatti l UE necessita di una nuova fase politico-istituzionale in cui il presente e il futuro delle nuove generazioni sia collocato al primo posto e tutto ciò non può essere garantito dai vecchi partiti tradizionali, nel migliore dei casi ossificati nel letto di Procuste delle passioni novecentesche e nel peggiore resi asfittici, indigeribili per la loro continua mutazione genetica in peggio. E poiché siamo nel Sud, una salutare e non rissosa dialettica conservatori/progressisti, in grado di ridurre drasticamente la frammentazione della rappresentanza politica, sarebbe di ausilio anche per risolvere i problemi delle popolazioni meridionali, dato che tuttora contrariamente a quanto pensano alcuni pietosi osservatori il Mezzogiorno pur con tanto danaro pubblico impiegato resta purtroppo un dolente crocevia di disoccupazione e una palla di piombo che frena l intero Paese. Waldemaro Morgese il tuo settimanale economico di fiducia su carta e i ad scarica l applicazione gratuita da itunes Quorum Italia tutti i sabato in edicola

12 12 16 marzo 2013 WEB La situazione economica generale e quella del settore rappresentano per gli imprenditori le maggiori incognite Nell indagine 2012 sulla fiducia degli imprenditori pugliesi sui successivi 12 mesi, fattori esogeni come la situazione economica generale e quella del settore di appartenenza dell azienda rappresentano per gli imprenditori della regione le maggiori incognite, con valori in linea col dato nazionale (rispettivamente 53 per la situazione economica generale e 76 per il settore di appartenenza rispetto ai valori di 45 e di 72 riscontrati in ambito nazionale). Tendenza opposta su tematiche quali l andamento occupazionale e la propensione agli investimenti. ( f. t. ) SI CERCA DI RIDURRE IL GAP L Italia paga ancora il suo ritardo UNICREDIT nmutato IL MODO DI PRODURRE, SCAMBIARE E COMUNICARE Sulla digitalizzazione indietro le Pmi pugliesi Dati inferiori a quelli nazionali e europei nfabio TRAVERSA Quanto le piccole aziende sfruttano le opportunità della digitalizzazione nei loro processi interni? UniCredit ha elaborato uno studio ad hoc, basato sul presupposto che è profondamente cambiata l i n- terazione tra sistema scientifico-tecnologico e apparato produttivo, sempre più imperniata su due risorse immateriali: l informazione e la conoscenza. Grazie alle loro caratteristiche di pervasività le tecnologie digitali hanno mutato il modo di produrre, di scambiare e di comunicare, investendo orizzontalmente tutti i settori di attività economica e avendo come potenziali destinatarie le imprese di qualsiasi dimensione. Qual è lo scenario? Secondo una ricerca del Boston Consulting Group, l indice di intensità digitale (costruito combinando un indicatore di infrastrutturazione e di accesso digitale con due misure di utilizzo, la spesa di consumatori e imprese per il commercio elettronico e la pubblicità online e l intensità di utilizzo di Internet da parte di consumatori, imprese e Pubblica Amministrazione) della Puglia è pari a 56, inferiore al dato nazionale (63) e a quello dei Paesi OCSE (100), mentre, secondo l Istat, in Puglia le imprese che usano la banda larga sono 78 su 100, inferiori alla media i t a- liana, pari a 83. Il r a p- porto U n i- Credit ha allora preso in esame, ad esempio, il ricorso da parte delle imprese a 4 tipologie di processo informatico: software per la produttività individuale, sistemi gestionali di base, sistemi gestionali avanzati, sistemi di condivisione automatica delle informazioni tra diverse funzioni aziendali. Ebbene, le pmi pugliesi risultano meno inclini all utilizzo di sistemi informatici nei loro processi interni rispetto alla media italiana. Solo il 54,1%, infatti, utilizza software per la produttività individuale (il risultato a livello nazionale è 62,1%); il 60,2% dello stesso c a m- pione si serve di sistemi g e s t i o- nali di base (il risultato a livello nazionale è 60%). Per quanto riguarda, poi, l utilizzo di tecnologie informatiche più sofisticate, è solo il 18,5% delle piccole imprese pugliesi ad utilizzare sistemi gestionali avanzati (in Italia il 20,7%) e il 32,7% a servirsi di sistemi automatici di condivisione tra le diverse funzioni aziendali (la media italiana è del 34,7%). Un aspetto importante in termini di digitalizzazione e attività d impresa è l utilizzo di Internet: in Puglia le potenzialità del mezzo sono sfruttate solo in parte. Se infatti ormai quasi la totalità delle imprese utilizza l come canale di comunicazione, è altrettanto vero che forme di interazione più strutturate, come la creazione di un profilo aziendale su social network e l acquisto di spazi di pubblicità online, vengono utilizzate da una minoranza. Inoltre solo il 49,2% delle piccole imprese pugliesi dispone di una connessione a banda larga. Per quel che riguarda lo sviluppo e l intensificazione dell utilizzo di canali e processi digitali da parte delle imprese pugliesi, anche per il futuro prossimo la situazione non dovrebbe mutare radicalmente. Dall analisi della spesa corrente in ICT dichiarata dalle imprese pugliesi risulta, infatti, che in regione meno della metà ha effettuato investimenti in questo ambito (42%). E-COMMERCE Piccole imprese italiane: il 19% delle vendite realizzato online FOCUS / FELICE DELLE FEMINE, MANAGER DI UNICREDIT AL SUD Investire è fondamentale "In un momento storico come quello che stiamo vivendo - dichiara Felice Delle Femine, regional manager di Uni- Credit al Sud - per una piccola impresa è fondamentale investire nella digitalizzazione per poter competere. Infatti le nuove tecnologie hanno il grande pregio di abbattere le barriere commerciali e allargare gli orizzonti del fare affari e quindi arrivare velocemente e facilmente laddove senza digitalizzazione un'impresa non arriverebbe. Per questo motivo le imprese pugliesi devono puntare sull'innovazione tecnologica perché con essa si aprono le opportunità dell'efficienza organizzativa, dei nuovi mercati da conquistare e di crescita occupazionale". ( f. t.)

13 16 marzo 2013 La digitalizzazione in questi anni ha profondamente cambiato i processi produttivi tanto da essere universalmente riconosciuta come un potente fattore propulsivo di sviluppo economico. L Italia sconta tuttavia un ritardo rispetto agli altri paesi industrializzati e sta cercando, anche attraverso provvedimenti di carattere legislativo, di colmare tale divario. Attesa sostanziale tenuta o la progressiva attenuazione di una tendenza negativa I pareri incoraggianti espressi dagli imprenditori pugliesi sulla dinamica dell occupazione (valore 100, superiore al 97 nazionale e che indica un lieve prevalere di operatori ottimisti rispetto ai pessimisti) e sulla propensione ad investire nel futuro prossimo (dato regionale 99, nazionale 91) indicano, almeno su questo versante, l attesa per il futuro prossimo di una sostanziale tenuta o perlomeno la progressiva attenuazione di una tendenza negativa che ha raggiunto il suo picco nei mesi passati. ( f. t. ) 13 WEB AU D I W E B ntra LE 18 E LE 21 SONO 8,2 MILIONI GLI INTERNAUTI ONLINE Internet da pc: a gennaio quasi 30 milioni di utenti Dato in aumento del 7% rispetto al 2012 In Italia l e-commerce è ancora poco diffuso, anche se va rilevato che ha un ruolo maggiore tra le piccole imprese rispetto a quelle medio-grandi. In particolare, tra le piccole imprese italiane in media il 19,1% delle vendite totali sono realizzate online, mentre, per quanto riguarda gli acquisti, il dato si attesta al 23,9%. In Puglia, secondo quanto rilevato dal Rapporto di UniCredit, lo scenario appare in parte differente. In regione, infatti, il commercio elettronico ha un peso maggiore: in media il 20,2% del fatturato delle piccole imprese pugliesi è realizzato online, mentre gli acquisti tramite canali telematici raggiungono in media il 26,4%. L e-commerce è in grado di favorire l a c- cesso ai mercati esteri, in particolare per le piccole imprese. Questo vale anche per la Puglia, dove il 23,5% delle piccole imprese che esportano svolgono la loro attività di vendita all estero proprio tramite il commercio elettronico. Per questo appare determinante incentivare e accrescere la diffusione dell e-commerce, anche se sussistono alcuni fattori che sembrano ostacolarne la diffusione. Sulla base dell indagine UniCredit, infatti, a frenare l espansione dell e-commerce contribuiscono molteplici fattori, culturali, infrastrutturali e tecnici. In particolare, per quanto riguarda la Puglia, gli imprenditori intervistati mostrano di percepire come ostacolo principale alla diffusione del commercio elettronico la necessità di un rapporto diretto con la clientela (56,9%), seguita dalla scarsa garanzia di sicurezza in rete (46,9%) e dall incertezza sull identità della controparte (46,3%). ( f. t. ) Il 2013 (dati Audiweb) si è aperto con 29,6 milioni di utenti online da pc nel mese di gennaio, con una crescita del 7% in un anno. Nel giorno medio si sono collegati 14,7 milioni di utenti (+10,2%), per un tempo medio per persona di 1 ora e 28 minuti, consultando 143 pagine. Più in dettaglio, per quanto riguarda i dati di sintesi sulla fruizione dei contenuti video online (Audiweb Objects Video), nel mese di gennaio 2013 sono stati 5,8 milioni gli utenti che hanno visualizzato almeno un contenuto video su uno dei siti degli editori iscritti al servizio, con 49 milioni di video fruiti (stream views) e una media di 26 minuti e 38 secondi di tempo speso per persona. Nel giorno medio sono stati 685mila gli utenti che hanno visualizzato 1,6 milioni contenuti video, con una media di 7 minuti e 18 secondi per persona. Dai dati sull uso del mezzo il prime time è confermato a partire dal pomeriggio: tra le 15 e le 18 si rilevano 8 milioni di utenti e tra le 18 e le 21 sono 8,2 milioni gli utenti online, circa 1 milione in più per le due fasce orarie rispetto ai dati di gennaio Tra le 12 e le 15 sono online da pc 7,6 milioni di utenti, con dati elevati anche al mattino tra le 9 e le 12 (6,3 milioni di utenti) e tra le 21 e la mezzanotte (6,3 milioni di utenti). A gennaio la popolazione online nel giorno medio è rappresentata dal 55% di uomini (8 milioni) e dal 45% di donne (6,7 milioni, +11% in un anno) e la categoria dei 35-54enni risulta maggiormente rappresentata, con 7 milioni di utenti online nel giorno medio. Dai dati sulla provenienza geografica emerge che il 29,5% degli utenti online nel giorno medio è dell area Sud e Isole (4,3 milioni di utenti attivi), il 27,9% dall area Nord Ovest (4,1 milioni), il 16,4% dal Centro (2,4 milioni) e il 15,3% dal Nord Est (2,2 milioni). ( f. t. ) AU D I W E B / L ATTIVITÀ PARTIRÀ AL TERMINE DELLA FASE DI TEST, FRA CIRCA SEI MESI Rilevazioni anche per tablet e smartphone Audiweb ha messo a punto un meter per monitorare l audience sui device mobili (smartphone e tablet), utilizzati attualmente da oltre 16 milioni di persone. La rilevazione, condotta in collaborazione con Nielsen su un panel di utenti, partirà al termine della fase di test, fra sei mesi, e riguarderà tutti i device, sia Apple (ios) sia Android. Audiweb è una società partecipata da Fedoweb (50%), associazione di editori online, da Upa, Utenti Pubblicità Associati (25%), che rappresenta le aziende nazionali e multinazionali che investono in pubblicità e da Assap Servizi, l azienda di servizi di proprietà di Asso- Comunicazione (25%), associazione delle agenzie e centri media operanti in Italia. (f.t.)

14 14 16 marzo 2013 Quorum Italia - Photo: James Steidl - NaDi Più forti della Paura Più forti della Paura SOLO NELLE MIGLIORI LIBRERIE Più forti della Paura Vito CoVelli Dionisio CiCCarese a colloquio con Più forti della Paura Vito CoVelli Dionisio CiCCareseCCarese a colloquio con Più forti della Paura crescita, hanno un influenza che porta ad accrescere la paura, anzi le paure. nostri comportamenti, l organizzazione delle aziende e della pubblica ammini strazione, la morfologia delle città, il web, l impatto dell agenda mediatica, il mondo della scuola e dell contribuire a renderci più forti della pau ra garantendoci quell obiettivo di serenità che l essere umano auspica di raggiunge re. il nostro è un percorso tra paure reali e fittizie e sul convincimento che l unico modo per liberarsi delle fobie è quella di affrontarle con l aiuto della comunicazio ne e di persone competenti. Più forti della Paura la paura ci sta accanto da sempre. mo vagito sancisce l impatto con il nuovo mondo, sconosciuto e misterioso negli odori, nei colori, nei suoni. Comincia così la nostra convivenza con la paura. molo subito: non c è nulla di patologico in questo. Semplicemente, è la vita. tavia lo sviluppo dell essere umano, il suo accumulo di esperienze, il contesto della crescita, hanno un influenza che porta ad accrescere la paura, anzi le paure. nostri comportamenti, l organizzazione delle aziende e della pubblica ammini strazione, la morfologia delle città, il web, l impatto dell agenda mediatica, il mondo della scuola e dell contribuire a renderci più forti della pau ra garantendoci quell obiettivo di serenità che l essere umano auspica di raggiunge re. il nostro è un percorso tra paure reali e fittizie e sul convincimento che l unico modo per liberarsi delle fobie è quella di affrontarle con l aiuto della comunicazio ne e di persone competenti. Vito CoVelli Dionisio CiCCarese a colloquio con Più forti della Paura Più forti della Paura Più forti della Paura Vito CoVelli Dionisio CiCCarese Più forti della Paura Vito CoVelli Dionisio CiCCarese a colloquio con a colloquio con Più forti della Paura accumulo di esperienze, il contesto della crescita, hanno un influenza che porta ad accrescere la paura, anzi le paure. nostri comportamenti, l organizzazione delle aziende e della pubblica ammini strazione, la morfologia delle città, il web, l impatto dell agenda mediatica, il mondo della scuola e dell contribuire a renderci più forti della pau ra garantendoci quell obiettivo di serenità che l essere umano auspica di raggiunge re. il nostro è un percorso tra paure reali e fittizie e sul convincimento che l unico modo per liberarsi delle fobie è quella di affrontarle con l aiuto della comunicazio ne e di persone competenti. la paura ci sta accanto da sempre. mo vagito sancisce l impatto con il nuovo mondo, sconosciuto e misterioso negli odori, nei colori, nei suoni. Comincia così la nostra convivenza con la paura. molo subito: non c è nulla di patologico in questo. Semplicemente, è la vita. tavia lo sviluppo dell essere umano, il suo accumulo di esperienze, il contesto della crescita, hanno un influenza che porta ad accrescere la paura, anzi le paure. nostri comportamenti, l organizzazione delle aziende e della pubblica ammini strazione, la morfologia delle città, il web, l impatto dell agenda mediatica, il mondo della scuola e dell contribuire a renderci più forti della pau ra garantendoci quell obiettivo di serenità che l essere umano auspica di raggiunge re. Più forti della Paura Vito CoVelli Dionisio CiCCarese a colloquio con PIÙ FORTI DELLA PAURA VITO COVELLI a colloquio con DIONISIO CICCARESE

15 16 marzo Azioni a cura di Innovia Advisors OPPOR TUNITÀ /I PROGETTI POSSONO ESSERE PRESENTATI FINO AL 3 APRILE ATTRAVERSO IL SISTEMA "SIRIO" Il Miur investe nella ricerca del Mezzogiorno Con Decreto Direttoriale n. 274/Ric. del 15 febbraio 2013 il Miur ha approvato un nuovo invito a presentare proposte nell ambito del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività (PON R&C) finalizzato al potenziamento delle strutture di ricerca nelle Regioni della Convergenza. Finalità. Individuare nuovi investimenti in grado di sostenere lo sviluppo del sistema della ricerca e dell istruzione nel Mezzogiorno, attraverso il potenziamento delle infrastrutture di Centri di ricerca di elevata qualificazione attivi in ambiti e discipline di particolare rilevanza strategica per lo sviluppo della aree della Convergenza. Beneficiari. Università, Istituti Universitari statali, Enti e Istituzioni Pubbliche Nazionali di Ricerca vigilati dalla Amministrazione Pubblica Centrale, nonché altri organismi di ricerca senza scopo di lucro ma aventi come finalità statutaria lo svolgimento di attività di ricerca scientifica e/o tecnologica. I progetti possono essere presentati da uno (Progetti Individuali) o più soggetti (Progetti Congiunti). Caratteristiche dei progetti. Il progetto deve: - avere carattere unitario e organico e deve evidenziare le esigenze di potenziamento delle strutture di ricerca e dei laboratori dei Soggetti in termini di grandi attrezzature e strumentazioni scientifiche e tecnologiche, e eventualmente di opere di realizzazione, ammodernamento e adeguamento edilizio e impiantistico; - deve evidenziare il carattere di specificità rispetto a iniziative di potenziamento strutturale già in corso e già oggetto di presentazione o finanziamento a livello regionale, nazionale, comunitario; - ricomprendere studi di mercato, piani industriali, piani di sviluppo e piani per la promozione finalizzati a valutare le opportunità commerciali dei servizi scientifici e tecnologici, a valorizzare la proprietà intellettuale, a valutare le alleanze internazionali. Il Progetto deve essere completato entro il 30 marzo 2015 e la rendicontazione finale di spesa inviata al MIUR entro il 30 giugno 2015 Linee di intervento. a. Interventi coordinati di adeguamento e rafforzamento strutturale di reti telematiche e infrastrutture digitali (ICT), mediante lo sviluppo e l adozione di soluzioni fortemente innovative e tecnologicamente avanzate. Gli obiettivi sono: fornire supporto al sistema nazionale di Istruzione, alle Università e all Alta Formazione artistica, musicale e coreutica e alla Ricerca interdisciplinare; promuovere l utilizzo evoluto delle tecnologie digitali da parte di cittadini, imprese e amministrazioni presenti sul territorio. Per questa linea di intervento i costi del Progetto non possono essere inferiori a 35 milioni di euro né superiori a 46,5 milioni di euro. b. Adeguamento e consolidamento di infrastrutture per il monitoraggio ambientale, in grado di incentivare lo sviluppo di una ricerca collaborativa e multidisciplinare nell area di interesse, con positive ricadute in ambito internazionale; Per questa linea di intervento i costi del Progetto non possono essere inferiori a 10 milioni di euro né superiori a 20 milioni di euro. c. Realizzazione strutturale di un sistema di long term digital preservation dei prodotti/risultati della ricerca, attraverso l utilizzo di soluzioni standard aperte (logica dell open governmenteopen access), utilizzabili dal sistema della formazione a tutti i livelli in un quadro di cooperazione con altre istituzioni nazionali e in coerenza con le raccomandazioni di Horizon Per questa linea di intervento i costi del Progetto non possono essere inferiori a 6 milioni di euro né superiori a 10 milioni di euro. Al fine di garantire un efficace impiego e valorizzazione delle attrezzature infrastrutture, il Progetto deve prevedere un attività di formazione funzionale (prioritariamente in lingua inglese) per un costo non superiore al 10% del totale degli altri costi. Aree tematiche. Aerospazio/Ae - reonautica, Agroindustria, Ambiente, Audiovisivo, Beni Culturali e Turismo, Energia, Materiali Avanzati, Salute dell Uomo e Biotecnologie, Scienze Socio-Economiche, Scienze Matematiche, Fisiche e Natuali, Scienze Umanistiche, Sicurezza, Trasporti e Logistica. Costi ammissibili. I costi del Progetto, giudicati ammissibili, sono riconosciuti nella misura del 100%. I progetti devono essere presentati tramite il servizio telematico SIRIO ( entro e non oltre le ore del 3 aprile La valutazione sarà completata entro 60 giorni a partire dalla data di presentazione dei progetti (2 giugno 2013).

16 16 16 marzo 2013 News da Territorio e Imprese ITB di Berlino: premio nella categoria Europa PUGLIA La vice presidenza di AICA a un docente del Politecnico B A S I L I C ATA Provincia di Potenza: pubblicato piano dello sport Particolarmente apprezzata, e non solo dai visitatori, la presenza della Puglia all'itb di Berlino, che si è svolta dal 6 al 10 marzo, la più importante piattaforma B2B a livello mondiale dedicata agli operatori del turismo. La Puglia è stata fra i tre stand finalisti nella categoria "Europa" per il Best Exibitor Award alla ITB. Le ragioni di questo successo sono state individuate nella professionalità, cortesia e competenza del personale di staff e degli operatori presenti e nella eccellente disposizione logistica che ha favorito i contatti a tutti i livelli, con i desk di distribuzione del materiale, l'area social, l'area operatori, l'area cooking con cucina a vista e la possibilità di partecipare alla preparazione dei piatti tipici pugliesi. Delle sette Regioni italiane presenti alla ITB, la Puglia ha mostrato una performance particolarmente brillante nella Piazza Italiana allestita da ENIT. Secondo l'osservatorio mondiale del turismo, i tedeschi sarebbero i viaggiatori che spendono di più per il turismo all'estero, con una forte propensione per l'italia e per la Puglia in particolare. Un seminario a Bari sulla funzionalità del SIT Si è svolto questa settimana a Bari, il seminario organizzato dall'assessorato per i Responsabili dei procedimenti di autorizzazione paesaggistica e ai membri delle Commissioni Locali del Paesaggio, per fare il punto sulle funzionalità del Sistema Informativo Territoriale (SIT) a supporto della procedura per il rilascio dell'autorizzazione Paesaggistica (gestione interamente telematica dal 1 gennai 2013). In particolare, il sistema prevede la trasmissione telematica della documentazione agli enti locali competenti, la pubblicazione e consultazione degli elenchi e la localizzazione geografica delle autorizzazioni. Il professor Giuseppe Mastronardi, ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni e docente di Informatica Medica e Sicurezza Informatica al Politecnico di Bari, Presidente di AICA Puglia, assume ora la carica di vice presidente nel consiglio direttivo centrale di AICA per il triennio , con la delega al coordinamento delle sezioni territoriali. L'AICA, Associazione Italiana per l Informatica e il Calcolo Automatico, costituitasi nel 1961, la più titolata nel settore delle TIC (Tecnologie Informatiche e delle Comunicazioni) che annovera circa 3000 soci afferenti a industrie, società di servizi, enti pubblici e accademia, è un attento osservatorio delle professionalità necessarie al sempre più variegato e complesso mondo dominato dal web con i suoi servizi ai cittadini, e da circa 25 anni rilascia in Italia certificazioni delle diverse competenze informatiche, come la famosa ECDL (la patente europea del computer). Dopo cinquant'anni dalla sua costituzione è la prima volta che un pugliese viene chiamato a svolgere un attività di coordinamento in campo informatico sull intero territorio nazionale. Distretto aerospaziale: conferma di eccellenza Il distretto aerospaziale pugliese si ritaglia sempre più un ruolo di esempio vincente nelle analisi di settore. Mentre è pronto a ricevere la visita di una delegazione canadese, nell'ambito di un evento organizzato come esempio di indirizzo per le imprese associate indicate dal programma quadro di settore dell'unione europea, il distretto è presente in due recenti focus: il IV rapporto annuale dell'osservatorio nazionale dei distretti italiani, insieme ad altre quattro realtà, e in una ricerca del Cerpem per Invitalia e UnionCamere su sei realtà industriali avanzate del Sud. È stato pubblicato sul portale dell Ente della Provincia di Potenza il Piano provinciale annuale dello sport 2012 per la concessione di finanziamenti per interventi di promozione delle attività fisico-motorie e ludico-sportive, in attuazione del "Piano regionale triennale per lo sviluppo dello sport ". Ci saranno 30 giorni di tempo per la presentazione delle domande che dovranno riguardare attività da realizzare entro il 30 dicembre Maggiori informazioni sulle modalità di accesso e tutta la modulistica si possono trovare sul sito della Provincia. Contratto Settore Val d Agri: in campo misure di sicurezza Avvio della postazione di emergenza sanitaria nell area industriale di Viggiano, inserimento del presidio dei Vigili del Fuoco nella stessa zona (nell oggetto della convenzione che annualmente la Regione stipula con quel Corpo) e definizione delle procedure operative che consentano di fornire informazioni sugli appalti a sindacati e associazioni datoriali in tempo utile per offrire certezze ai lavoratori nei cambi di appalto e trasparenti possibilità di accesso alle imprese: queste le principale linee operative della riunione di insediamento del Tavolo della trasparenza sul così detto Contratto di settore per le estrazioni in Val d Agri. Incontro sui nuovi controlli in Regioni ed Enti Locali Si è svolta lo scorso 14 marzo a Sant Arcangelo la giornata di studio Il nuovo regime dei controlli nelle Regioni e negli Enti Locali dopo la legge 213/2012, promossa e organizzata dall Ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo del Dipartimento Presidenza Giunta della Regione Basilicata. Si è discusso in particolare del nuovo ruolo della Corte dei Conti, gli ambiti di accertamento e le misure sanzionatorie; i vincoli di finanza pubblica e la loro violazione, violazione ed elusione del Patto; il nuovo si - stema dei controlli interni e la predisposizione del regolamento, il contro sugli equilibri finanziari, l atti - vità di controllo da parte dei responsabili dei servizi e l attività di coordinamento e vigilanza del responsabile del servizio finanziario. il tuo quotidiano gratuito su carta e i ad Quorum Italia scarica l applicazione gratuita da itunes

17 16 marzo 2013 di Vito RAIMONDO diciamolatutta 17 PAROLE & FATTI nsolite LITI COME SE NULLA FOSSE ACCADUTO Pd e Pdl indifferenti allo tsunami Grillo? Il Pdl pugliese vuole salvare la Bridgestone nluigi D'Ambrosio Lettieri In questo Paese inesorabilmente risucchiato verso il declino totale (morale, economico, isituzionale e altro) e verso la diarchia (simil) politica di due clown (hanno ragione i tedeschi. Come hanno ragione: ci scusi il Presidente Napolitano!) ci tocca assistere al miserevole spettacolo di un ex Presidente del Consiglio che si rifugia in una clinica (costruita anche con i suoi solidi: la San Raffaele di Milano) per evitare le sentenze dei processi che, inesorabilmente, lo stanno braccando. Il lugubre sottofondo musicale di questa tragedia è costituito dalla Triste declino tra giudici stalinisti e medici nazisti note di Fabrizio Cicchitto ( Medici nazisti riferito ai medici fiscali) e di Micaela Biancofiore ( Crocefisso un innocente : ma Barabba chi è?). E il 23 tutti a Roma (i pidiellini) per... assaltare il Ministero della Giustizia - dopo la prova generale nsilvio Berlusconi dell'occupazione del Tribunale di Milano: ammazza, questi mode - rati! - per scovare i maledetti giu - dici stalinisti che utilizzano me - dici nazisti allo scopo di sconfiggere un pover'uomo che non ha più scampo: giudiziario e politico. Morale a parte. Su Fitto e Vendola lo tsunami? nnichi Vendola. Sotto: Raffaele Fitto Pe r ò Sono davvero irriducibili i pidiellini pugliesi i quali proseguono la guerra al Presidente della Regione, Nichi Vendola, chiedendone la resa, non si sa in base a quale elementi (concreti). Perché il Centrosinistra non è andato bene alle elezioni politiche, in Puglia? Embè? Non è la prima volta che si creano dicotomie del genere. E non sarà l'ultima. Intanto, il Governo regionale ha incassato l'ok dalla Corte dei Conti sulla Sanità, ma anche sulle spese in generale. Ma, dall'altra parte piagnucolano: "Il merito è dell'impegno è dell'intero Consiglio. E vabbè! Che si vuole, allora? Aprire la crisi alla Regione? Di questi tempi? Con questo clima politico? E per fare cosa? Cancellare con un colpo di spugna (del Pdl) le vicende Ilva, Bridgestone, Natuzzi, Adelchi e tante altre? Così si arguisce dalle dichiarazioni del sempre presente sen. Luigi D'Ambrosio Lettieri ( Ho scritto al ministro Passera perché al tavolo sulla Bridgestone ci sia anche una delegazione parlamentare del Pdl pugliese ). Quasi che la presenza di quei deputati possa essere salvifica circa l'esistenza dello stabilimento di Modugno. Ma perché i deputati pidiellini non si recano direttamente a Tokyo per convincere i manager giapponesi di evitare di chiudere lo stabilimento di Bari che, purtroppo, è destinato a finire male anche in presenza delle (fatue) istanze e della campagna di boicottaggio (questa sì bipartisan) presentata da Regione e Comune, di tutta la politica pugliese e nazionale. Lo smemorato Amoruso (Pdl) che dimentica Scilipoti Il coordinatore del Pdl pugliese, il puritano Francesco Amoruso, a proposito del possibile ingresso di Scelta Civica (la formazione nata per volere del premier Mario Monti nella maggioranza regionale (vendoliana), fa lo spiritoso: Chissà cosa ne pensano Bersani e lo stesso Monti che in Puglia rischia di sedere insieme a quel che resta di Sel e Idv. Il tutto per conquistare una poltroncina e fare da stampella. Una dichiarazione di questo tenore in bocca ad un iscritto (anzi un importante dirigente regionae) Ora, il grillismo in salsa ligure prende il posto del leghismo nl'on. Domenico Scilipoti passatodall'idv al Pdl ad un partito (il Pdl) che è accusato di aver comprato, anni fa, alcuni deputati - guarda caso - di Idv ( Scilipoti&Co.) per abbattere il Governo dell'usurpatore Prodi, non è proprio il massimo della lucidità. nil leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo Nella politica nostrana, ci siamo tolti di torno la saccenteria e l'arroganza leghisto-lombarda con tanto di beceri slogan (e comportamenti) per sostituirla con una sorta di centralismo culturale di marca ligure. Onore a Beppe Grillo che trascina con sé - non solo metaforicamente - amici, colleghi e conoscenti del territorio (l'architetto Piano, i comici Crozza, e Paolo Villaggio, il sacerdote don Gallo) con uno sguardo lungo verso il pimpante (e rimpianto) Presidente della Repubblica Sandro Pe r t i n i. Speriamo che, tra poco, non si arrivi ad evocare - da parte grillina - Claudio Scajola, grande patron del Centrodestra di Imperia e oltre Perciò il movimento di Grillo vince e stravincerà ancora e tutti gli Amoruso saranno spazzati via come fuscelli. Questi (tutti: Destra e Sinistra) non hanno capito niente. Ancora Chissà per quanto! (diventato famoso, ahilui, per aver dichiarato di non sapere chi gli pagasse il mutuo della casa romana con vista Colosseo). Non sarebbe proprio onorevole per il rivoluzionario Grillo. Ci risiamo. Quei due (Fitto & Vendola) riprendono a beccarsi, a prendersi a male parole. E non è uno spettacolo decente, mentre la Puglia è in serie difficoltà (di tutti i tipi) e, nel frattempo, le sono cadute tra capo e collo le tragiche dèfaillances di Ilva e Bridgestone che non sono due botteghe di periferia. Diciamocelo francamente: la gente è stanca di questi atteggiamenti che sanno poco di politica, intesa nel senso della responsabilità e del servizio civico. Ma si sono accorti, quei due, che i grillini sono alle porte e che, presto, potrebbero essere cancellati, anche loro dalla faccia della politica? E nessuno ne avrebbe nostalgia! Giorni fa, l'ultimo episidoio. Vendola che aveva definito eversiva i intollerabile la manifestazione davanti al tribunale di Milano, Fitto ha risposto ha tirato fuori, a mò di sfregio, la vicenda delle foto di Pa n o r a m a : Sono decisamente più intollerabili ed eversive le sue foto fuori dai Tribunale. Anche per loro vale quanto ricordato allo smemorato Amoroso: se non la smettono saranno colpiti dallo tsunami grillino anche nei rispettivi feudi pugliesi. E, questa volta, per sempre. Non vi offendo, perchè non vi ho insultato, ma vi ho descritto Indro Montanelli

18 ITINER ARI 18 A San Marzano di San Giuseppe è l'ora del "grande fuoco" A San Marzano di San Giuseppe (Ta), paese di abitanti circa, il 19 marzo si celebra lo Ziarre Madhe che nell'antica lingua Arberesche, significa fuoco grande. Tale è perché la pira è composta di migliaia di fascine e tronchi, trasportati con carri in processione. Il falò è acceso la sera del 18 marzo e dura sino al giorno successivo. Un'esperienza straordinaria per i curiosi viaggiatori tanto più che vissuta a Shën Marcani (in Arbereshe) che conserva tradizioni, nate dallo stanziamento, a partire dal XV secolo, di popolazioni provenienti dall'albania e dalla Grecia 16 marzo 2013 LA FESTA nun RITO CHE RISALE AL 1866 Ziarre Madhe in onore del Patrono La festa di San Giuseppe risale al 1866, quando il santo venne eletto a patrono di San Marzano, sostituendo la Madonna delle Grazie e San Carlo Borromeo, il santo milanese. Il culto per San Giuseppe avrebbe avuto origine da una devastazione, per cause naturali, delle campagne. Tale da non consentire i fuochi che si accendevano nelle strade in onore del santo. Appena, però, le cose si normalizzarono, sempre per grazia ricevuta da San Giuseppe, non più tante piccole pire gli furono dedicate, ma uno Ziarre Madhe, appunto un grande fuoco. Per realizzare il falò di San Marzano vengono utilizzati circa cinquanta carri carichi di fascine. Sono circa cinquemila le persone coinvolte nella preparazione della pira creando una carovana di circa quattro km. Alcuni carri sono ippotrainati ed è consuetudine far inginocchiare i cavalli davanti alla statua del santo. Le dimensioni del falò sono di circa tra fascine e tronchi. Ogni carro trasporta circa quaranta quintali di fascine di ulivo, totale dei carri circa cinquanta più persone con un fascio a testa. Durante l'accensione fuochi pirotecnici e musica classica di tipo teatrale. Ogni anno questo enorme falò attira migliaia di turisti da tutta la Puglia. Un tempo si usava raccogliere le ceneri e distribuirle nei campi come concime. Si ritiene che lo Zjarre Madhe di San Marzano sia il più grande e antico in Puglia e forse d'italia. In molti si auspicano che la festa sia degna di essere inserita nell'albo del Patrimonio Mondiale dell'u- N E S C O. TR ADIZIONE /IL SIGNIFICATO POPOLARE DEI FALÒ DURANTE LE FESTE DEI SANTI Accendete le fiamme purificatrici... Secondo alcuni studiosi di tradizioni popolari, i fuochi che solitamente si accendono per le festività di San Giuseppe, San Giovanni e Sant'Antonio Abate o per la Madonna della Vetrana a Castellana, hanno il senso della purificazione e della propiziazione. Sono fuochi di primavera e dei due solstizi e dell'equinozio periodi notoriamente legati ai momenti più importanti del lavoro nei campi. Non è anche un caso che la cenere dei falò, delle focare, fanoje o fucarazzi e ancora fanove, come sono chiamati secondo i dialetti, era gettata nei campi perché li concimava, li arricchiva di sali minerali. NUOVO TESTAMENTO /LA FIGURA DEL PATRONO NEI VANGELI Il padre putativo di Gesù San Giuseppe, secondo il Nuovo Testamento, è lo sposo di Maria e molte confessioni cristiane lo ritengono il padre putativo di Gesù. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Il nome Giuseppe è la versione italiana dell'ebraico Yosef, attraverso il latino Iosep Giuseppe, Maria e Gesù bambino sono anche collettivamente chiamati Sacra famiglia. I Vangeli e la dottrina cristiana af- ndida I fuochi potrebbero avere anche un altro significato: è quello legato alla peste che tanti paesi colpì in passato le nostre regioni. Si usava, infatti, accendere grandi fuochi per distruggere abiti e suppellettili per bruciare l'infezione. Era inevitabile che attorno alle fiamme si radunassero tante persone che solidarizzavano tra loro, condividevano il dolore e le speranze, magari pregavano o consumavano un qualche cibo caldo. Nel fuoco anche la luce per esorcizzare le tenebre pestifere. fermano che il vero padre di Gesù fu Dio stesso: Maria lo concepì miracolosamente senza aver avuto rapporti sessuali con alcuno, per intervento dello Spirito Santo. Giuseppe, messo al corrente di quanto era accaduto da una visione avuta in sogno, accettò di sposarla e di riconoscere legalmente Gesù come proprio figlio. Perciò la tradizione lo chiama padre putativo di Gesù (dal latino puto, "credo"). IL MENÙ /TANTO PEPE E SALE PER I PIATTI CON MOLTA "CARICA ENERGETICA" A tavola un po' di tradizione albanese Legata alle origini albanesi è anche l'usanza di imbandire una tavola davanti all'effigie del Santo e offerta per impetrare la protezione o adempiere a un voto. La preparazione di queste tavole ha inizio molti giorni prima della festa patronale e coinvolge i parenti e la famiglia che organizza la cerimonia. I piatti preparati che poi sono offerti a turisti e visitatori devono essere tredici. Tutte le pietanze sono caratterizzate da una forte carica energetica: molto pepe nei piatti salati, zucchero e miele in abbondanza in quelli dolci. I ristoranti tipici di San Marzano di San Giuseppe sono Damasco, Di Ventura e Sant'Anna. Tel. per info ,

19 16 marzo 2013 Biotecnologie e Medicina un corso a Bari Corso su Biotecnologie e Medicina organizzato a Bari da Farmindustria e Dip. Farmacia-Scienze del farmaco Univ. Il farmaco biotech in Italia - dice Eugenio Aringhieri presidente gruppo biotech Farmindustria - ha 188 imprese; fatturato mln di euro; investimenti R&S 154 mln di euro; 319 prodotti in sperimentazione; export 65% (16,5 mld) della produzione; addetti. Centri di eccellenza a Modugno (Merck Serono) e Brindisi (Sanofi). Il futuro è biotech. 19 SANITÀ IL FENOMENO nnon BISOGNA TRASCURARE UNA PATOLOGIA CHE PUÒ PROVOCARE DANNI IRREVERSIBILI Torna l'incubo primavera Nove milioni di allergici, più di un terzo con l'asma nnicola SIMONETTI Per nove milioni di italiani non è benedetta primavera ma incubo. Essi la temono perché i pollini stagionali che circolano nell'aria provocano allergie respiratorie, riniti allergiche che, nell'80% dei casi, causano episodi acuti d'asma per 3,7 milioni di loro. L'asma contribuisce anche allo sviluppo della broncopneumopatia cronica ostruttiva, caratterizzata da blocco irreversibile delle vie aeree, che colpisce 210 mln di persone nel mondo ( italiani), con costo medio annuo di oltre euro per paziente. Tutte queste malattie si intrecciano ed aggravano a vicenda. Notevoli le conseguenze sulla qualità di vita delle persone affette da asma e con pesanti i riflessi economici. Ogni riacutizzazione costa euro che saltano a euro in caso - spesso accade - di ricovero di 5 giorni. Un totale di 8 mld euro che si centuplicano per i 150 mln di malati in Europa. I nuovi casi, specie tra i più giovani e le donne, aumentano del 50% ogni dieci anni. A P P R O VAT O /CONSENTE L'IDENTIFICAZIONE MOLTO PRECOCE DELLA MALATTIA Radiofarmaco per rallentare l'alzheimer Approvato dal FDA, agenzia Usa, ed EMA, europea, un radio farmaco (costo euro per dose) che permette di visualizzare, con esami di neuro immagini, l'amiloide cerebrale e quindi - dice il prof. Carlo Caltagirone alla presentazione di Settimana mondiale del cervello organizzata dalla Società italiana Neurologia, presidente Giancarlo Comi - identificare i pazienti in una fase molto precoce, diversi anni prima che compaia l' Alzheimer.Il trattamento precoce permette di rallentare la progressione della malattia e di valutare l'efficacia dei farmaci in una fase in cui sono maggiormente evidenti i benefici. IL PROBLEMA / I FARMACI PIÙ EFFICACI DANNEGGIANO LO STOMACO, MA ADESSO... Il dolore cronico ha un nuovo rimedio Per la sua natura cronica, l'asma richiede un controllo prolungato nel tempo e la possibilità di intervenire in maniera efficace e rapida all'insorgenza dei sintomi. Ma ecco - dice il prof. Leonardo Fabbri (università Modena-Reggio Emilia, nella foto a sinistra) la nuova terapia che riduce del 36% riacutizzazioni e complicanze e del 33% i ricoveri ospedalieri con forte risparmio. I farmaci sono quelli già in uso, utilizzati in modo diverso, anche al bisogno. Studiosi italiani hanno provato che l'associazione fissa beclometasone - formoterolo (broncodilatatore e steroide inalatorio) in formulazione spray extrafine, può essere somministrata con successo anche ai primi sintomi di crisi, evitando peggioramento. Lo conferma lo studio eseguito in 14 nazioni europee - italiani capofila - pubblicati sul primo numero di Lancet Respiratory Medicine. Si tratta - dice il prof. Francesco Blasi, presidente European Respiratory Society (ERS) di un ennesimo risultato dell'eccellenza della ricerca del nostro Paese. La pneumologia italiana è ai vertici mondiali. Il problema dolore coinvolge tutti ed è diritto di ognuno di esserne liberato. Il dolore cronico colpisce 15 mln di italiani e causa a 33% difficoltà a normale lavoro (media 12,5 giorni di assenza l'anno) ed a 3 su 10, il calo del reddito del 33%. Il dolore cronicizzato causa, in Europa, perdita di 500 mln di giornate lavorative che, ai governi, costano 34 mild l'anno. Quello articolare e muscolare costa alle economie europee fino a 240 miliardi di euro l'anno. Perché dolore cronico? Solo perché - dice il prof. Paolo Cherubino, presidente degli ortopedici italiani - non lo si diagnostica e silenzia a dovere. Un dolore che si perpetua si intensifica nel tempo (come quello di un dente che, non sedato, contagia gli altri) è causa di complicazioni, incremento di sofferenza e costi economici. Un italiano su 2 è insoddisfatto delle cure ricevute e 33% provano 3 o più farmaci anti-dolore. Il 70% continua ad avere dolore per oltre 12 ore al giorno. L'attenzione del medico - dice Gabriella Voltan, presidente associazione malati reumatici - tenga conto del problema nel rispetto, tra l'altro della legge 38/2010 (spesso disatteso, tra l'altro, l'obbligo di rilevare e quantificare il dolore del ricoverato). Disponibile una batteria di farmaci tra cui i Coxib. Ma alcuni di questi fanno male allo stomaco. La ricerca - dice il prof. Silvano Adami (università, Verona, nella foto) ha individuato Etoricoxib (nome non commerciale), molecola della famiglia Coxib ad elevata azione antinfiammatoria ed antalgica, attiva per 24 ore, che non intacca lo stomaco. Un antidolore valido contro il dolore cronico e quello acuto. Recente il rilievo di efficacia nel trattare anche il dolore dentario (dopo avulsione o intervento).

20 20 16 marzo 2013

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