I consultori familiari: una risorsa preziosa per le nostre comunità
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- Miranda Mosca
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1 I consultori familiari: una risorsa preziosa per le nostre comunità di Antonio Bucz I consultori familiari sono nati più di 30 anni fa per dare concrete risposte alle nostre popolazioni in termini di salute, assistenza sociale e sanitaria all infanzia, a singoli, uomini, donne, coppie e famiglie, ed hanno sempre vissuto e sono cresciuti con poche risorse umane e scarsi finanziamenti pubblici. Rappresentano, tuttavia, per l intera comunità nazionale una grande risorsa, che va conservata e potenziata per le generazioni future. Istituiti con la Legge quadro n 405 del 1975 ed inseriti nel Sistema Sanitario Nazionale (Legge n 833/78) con tempi e modalità differenti da regione a regione, i consultori familiari hanno incontrato contemporaneamente grandi difficoltà e grandi potenzialità. Su di essi si sono riversate tematiche quali la procreazione responsabile, i rapporti interpersonali e familiari, la tutela della gravidanza, la sessualità, la contraccezione, la salute del bambino, il sostegno agli adolescenti ed ai giovani, l affidamento e le adozioni nazionali ed internazionali, il sostegno alla coppia ed alla genitorialità, la mediazione familiare. Ostacoli di natura burocratica, carenze finanziarie, vastità di compiti, genericità di contenuti ed interpretazione culturale da dare ad essi, hanno completato le difficoltà del funzionamento dei consultori. Accanto ai nuovi bisogni socio-sanitari avanzavano di pari passo le carenze e i ritardi delle istituzioni. Eppure, nonostante queste contraddizioni, il consultorio come servizio socio-sanitario, è riuscito a diventare un luogo sicuro dove affrontare tali problematiche. Il lavoro svolto in tanti anni è ormai un patrimonio che appartiene a tutti e dovrà sempre più essere rivolto verso l intera comunità per sollecitarne la crescita. Nella regione Puglia il primo riferimento è la Legge regionale n. 30 istitutiva del servizio consultoriale e che reca la data del 5 settembre Successivamente nel 1979 sono stati definiti gli ambiti territoriali, i bacini di utenza, e naturalmente, le città sede dei consultori. Vediamo la seguente tabella: 17
2 I consultori familiari: una risorsa preziosa per le nostre comunità Come si può facilmente notare la sola fase di implementazione del servizio ha richiesto un notevole numero di anni. Il consultorio ha subito profonde trasformazioni istituzionali con passaggi di competenze dallo Stato, alle Regioni, ai Comuni, alle Unità Sanitarie Locali. Per quanto riguarda i bacini di utenza c è da rilevare che nel 1979 c era un consultorio ogni abitanti, nel 1983 c era un consultorio ogni abitanti, nel 2005 un consultorio ogni abitanti. Nel 1979 la Regione Puglia stanziava per i consultori familiari la cifra di lire , nel 1985 la cifra stanziata toccava lire Pertanto la quota assegnata a ciascun consultorio è passata da lire pro capite per abitante del 1979, a lire del 1981, a lire del Non molto dissimile è la situazione in provincia di Foggia per quanto riguarda l apertura e il funzionamento dei consultori. Sono occorsi infatti molti anni per l apertura dei servizi previsti. Dal 1 gennaio 1982 sono state trasferite alle U.S.L. le funzioni in materia dei consultori già di competenza dei comuni. Nella stessa data le U.S.L. della provincia di Foggia erano 11. Attualmente esistono 3 aziende U.S.L. : - FG/1 con sede a San Severo - FG/2 con sede a Cerignola - FG/3 con sede a Foggia 18
3 Ogni azienda è suddivisa in distretti. Il distretto è l articolazione territoriale dell organizzazione sanitaria dove vengono date risposte in modo unitario e globale alla domanda di salute e costituisce punto di riferimento socio-sanitario. Obiettivo generale del Distretto è l unitarietà e globalità della risposta ai bisogni di salute espressi dalla popolazione attraverso l integrazione dei servizi e delle risorse presenti nel territorio, perseguendo obiettivi di efficienza organizzativa, economica e di collocazione delle risorse. DATI SUI CONSULTORI A CURA DEL MINISTERO DELLA SANITÀ (RILEVAZIONI REGIONALI) ANNO 1976 N. 124 ANNO 1978 N. 396 ANNO 1980 N ANNO 1982 N ANNO 2005 N DATI SUI CONSULTORI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA ANN N. 1 ANNO 1978 N. 2 ANN N. 10 ANN N. 18 ANN N
4 I consultori familiari: una risorsa preziosa per le nostre comunità REGIONE PUGLIA NUMERO CONSULTORI FAMILIARI Dicevamo all inizio delle difficoltà e delle potenzialità che esprimono i servizi consultoriali in contemporanea, rappresentati nel primo caso dai campi di attività della prevenzione e della promozione della salute che avevano bisogno di una programmazione nazionale e regionale che purtroppo è mancata, e nel secondo caso sono state rappresentate dalle offerte attive per le popolazioni bersaglio, come per le grandi campagne per la prevenzione dei tumori della sfera genitale femminile rivolte alle donne in età compresa tra i 25 ed i 65 anni. Inoltre è opportuno ricordare come le maggiori difficoltà sono derivate anche dalla carenza di completamento degli organici e dalla mancanza in molti casi di quei requisiti minimi strutturali e tecnologici previsti per le strutture. Lo stesso posizionamento dei servizi consultoriali nel territorio, relegati in aree poco visibili e male pubblicizzati, non ha favorito una adeguata conoscenza tra le popolazioni. È opportuno, quindi, perseguire una azione di rilancio dei consultori familiari attraverso strategie di intervento che prevedano la capacità di utilizzare adeguati studi sociologici ed epidemiologici per individuare gli obiettivi che si intendono raggiungere. Occorrerà infine adeguare i servizi consultoriali agli standard normativi previsti dal PROGETTO OBIETTIVO MATERNO INFANTILE che evidenzia lo sviluppo di tre progetti strategici ed operativi che dovranno riguardare le nostre popolazioni. I tre progetti sono: 1. Percorso nascita 2. Adolescenti 3. Prevenzione dei tumori femminili 20
5 Pertanto nella nostra Regione e nella nostra provincia la popolazione bersaglio alla quale sono rivolte queste strategie operative saranno: - donne e coppie nella realizzazione concreta del desiderio di maternità e genitorialità - adolescenti in via di formazione - donne di età compresa tra i 25 ed i 64 anni Nel PROGETTO OBIETTIVO MATERNO INFANTILE è opportuna l integrazione dei servizi sia in ambito distrettuale (secondo livello) che sovradistrettuale (terzo livello). In conclusione si può affermare che i consultori familiari rappresenteranno per il futuro un sicuro riferimento per la tutela e la promozione della salute come valore per tutte le nostre comunità. 21
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