Ulss n.6 Vicenza Dipartimento/progetto dei Servizi per il Territorio VERSO UN DISTRETTO FORTE

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1 FORUMPA SANITA' 2001 Ulss n.6 Vicenza Dipartimento/progetto dei Servizi per il Territorio VERSO UN DISTRETTO FORTE Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: VERSO UN DISTRETTO FORTE Amministrazione proponente: Ulss n.6 Vicenza Unità organizzativa: Dipartimento/progetto dei Servizi per il Territorio Indirizzo: Viale Rodolfi, Vicenza Sito web: Indirizzo internet dove verrà inserita una descrizione del progetto: Referente Nome e Cognome: Claudio Gioseffi e Angiola Vanzo Funzione: Direzione Collegiale del Dipartimento/progetto dei Servizi per il Territorio Ente: Ulss n.6 Vicenza Telefono: 0444/ / Fax: 0444/ ufficio@pianodizonavi.org Parte 2: Aspetti generali 2.1 Area di intervento (max due risposte) Qualità/Organizzazione!Miglioramento della gestione Miglioramento del rapporto con l utenza Miglioramento dell assistenza Miglioramento dell accesso ai servizi/strutture!integrazione struttura/territorio, coordinamento Informazione/prevenzione Altro (specificare) 2.2 Progetto: realizzato in corso di realizzazione! 2.3 Descrizione sintetica del progetto (max 15 righe) L Ulss n. 6 Vicenza, operante in un territorio di 39 Comuni con oltre 280 mila abitanti, ha da tempo attuato la costituzione e il funzionamento di Distretti socio-sanitari completi ; in altri termini i cinque Distretti sociosanitari dell Ulss di Vicenza sono, a differenza di altre realtà presenti nel resto d Italia, particolarmente integrati con il territorio e svolgono una molteplicità di attività sia sanitarie che sociali. Nonostante ciò, manca ai Distretti una connotazione organizzativa, gestionale e contabile che consenta loro di essere effettivamente forti, vale a dire in grado di poter funzionare efficacemente e di avere una reale autonomia. Esistono infatti, a livello centrale, ancora molti organismi e servizi di programmazione, gestione e controllo che svolgono funzioni che potrebbero invece essere realizzate in modo più efficiente ed efficace a livello distrettuale. Il Progetto nasce proprio per attuare un processo di crescita e di trasformazione, anche organizzativa, dei Distretti, nel rispetto delle caratteristiche e delle peculiarità di ciascun Distretto e con lo scopo, attraverso adeguati strumenti di gestione aziendale, di creare un Distretto autonomo, forte, capace di fornire servizi di qualità alla popolazione. Lo strumento concreto per la realizzazione del progetto è la creazione di un Dipartimento/progetto che, raggruppando funzionalmente le diverse entità presenti sul territorio (Distretti, e Servizi Centrali) nel corso di un triennio promuoverà il passaggio verso un Distretto forte riducendo drasticamente e semplificando l organismo centrale di raccordo. Il funzionamento del Dipartimento sarà simile alla realizzazione di un progetto il quale, dopo la definizione di obiettivi, azioni e tempi e la conseguente realizzazione, si conclude con la verifica di quanto realizzato, la previsione di ulteriori necessità e l eventuale riprogettazione. 1

2 2.4 Motivazioni Per attuare il principio di sussidiarietà e tenendo conto delle disposizioni del Decreto Legislativo 229/99 e delle indicazioni della Regione Veneto il progetto intende affrontare e risolvere le seguenti problematiche: mancata funzionalità del Distretto in relazione ad una risposta unitaria e globale ai bisogni sociali e sanitari della popolazione; accentuata dicotomia degli interventi sociali e sanitari all interno del Distretto socio-sanitario; scarsa integrazione del Distretto socio-sanitario con il territorio (Comuni, Privato Sociale, ecc.) e con gli altri organi e servizi dell Ulss (Ospedale, Dipartimento di Prevenzione). Il processo di definizione del Piano di Zona è stato lo strumento per rilevare queste problematiche, in quanto è stato possibile ascoltare e considerare le istanze e le proposte di soluzione da parte dei vari soggetti operanti sul territorio. 2.5 Soggetti destinatari Il progetto è rivolto a due categorie di soggetti: destinatari immediati: Distretti socio-sanitari, Servizi centrali dell Ulss. destinatari finali: utenti, famiglie, gruppi, associazioni, enti del Privato Sociale e del Volontariato operatori pubblici e privati, Comuni. 2.6 Caratteristiche del progetto (max 20 righe) Le caratteristiche principali del progetto sono: applicazione della metodica di budget e quindi diffusione di una cultura manageriale e aziendale basata sui concetti del controllo di gestione, della metodologia budgetaria, del sistema di responsabilità e degli strumenti di controllo. La Direzione del Dipartimento contratterà con ciascun Distretto il relativo budget definendo in modo condiviso gli obiettivi, le risorse e gli strumenti di valutazione (indicatori per il monitoraggio dei risultati raggiunti). Ciò consentirà al Distretto di avere una effettiva autonomia gestionale e di fare delle scelte entro i limiti concordati e nel rispetto delle politiche e delle strategie aziendali. decentramento a livello distrettuale delle attività finora svolte centralmente: servizi a favore delle persone disabili (assistenza scolastica, integrazione lavorativa, inserimenti in centri diurni o comunità residenziali), servizi a favore delle persone anziane, attività formative, gestione del personale, gestione del sistema informativo. adozione della metodologia di lavoro per gruppi progettuali tematici i quali affronteranno i problemi di coordinamento e integrazione del territorio, lavorando per tematiche e obiettivi specifici, quali formazione, qualità, informazione e informatizzazione del territorio, management e metodica di budget; ricerca di soluzioni che favoriscono e facilitano l integrazione socio-sanitaria a livello gestionale, operativo e istituzionale: creazione dello sportello unico, funzionamento delle Unità Operative Distrettuali, impiego di strumenti di valutazione multidisciplinari. 2.7 Finalità Le finalità generali del progetto sono: Predisporre le condizioni affinché il Distretto socio-sanitario diventi una struttura dell Ulss capace di rilevare e soddisfare in modo efficace ed efficiente i bisogni socio-sanitari della popolazione; Attuare un modello di organizzazione distrettuale articolato in unità operative flessibili, semplici o complesse a seconda delle dimensioni e delle condizioni locali, aggregate per aree, che orientano la propria attività programmatoria e operativa nei confronti di problemi complessi di particolare ampiezza e gravità. 2

3 2.8 Obiettivi Gli obiettivi specifici del progetto sono: Creazione di un Dipartimento/progetto dei Servizi per il Territorio quale organismo funzionale ai Distretti socio-sanitari e finalizzato a favorire la crescita dei Distretti stessi in termini di efficacia, efficienza e capacità di dare risposte adeguate al cittadino/utente. Il Dipartimento è formato dai Distretti socio-sanitari e dai Servizi Sociali e sanitari sovradistrettuali. Decentramento di tutte le funzioni che, in base al principio di sussidiarietà, possono essere svolte a livello distrettuale, mantenendo a livello centrale esclusivamente le funzioni di programmazione generale, di indirizzo e controllo nonché di analisi epidemiologica, al fine di omogeneizzare gli interventi e l uso delle risorse. 2.9 Vantaggi attesi I vantaggi attesi sono: l aumento dell efficienza interna attraverso: la riorganizzazione distrettuale e il decentramento di attività e servizi la creazione di un sistema effettivo di responsabilità l applicazione della metodica di budget e la conseguente ottimizzazione delle risorse l integrazione degli interventi e delle risorse il miglioramento del rapporto con i cittadini attraverso: l aumento di qualità del servizio reso; l aumento nella tempestività della circolazione e trasmissione delle informazioni; l aumento nella facilità di accesso ai servizi (sportello unico, creazione di unità operative all interno del Distretto, integrazione sul territorio); la migliore capacità di ascolto e di risposta al bisogno (rilevazione e titolarità di dati a livello distrettuale, maggiore vicinanza alla popolazione e all utente) Risultati conseguiti Allo stato attuale non è ancora possibile rilevare il conseguimento di risultati in quanto il progetto è stato avviato operativamente all inizio del mesi di marzo In questa fase iniziale, si è già verificato un buon livello di coinvolgimento e di partecipazione degli operatori interessati. Parte III: Aspetti specifici Risorse Le risorse assegnate al progetto non sono aggiuntive in quanto si tratta di una loro riorganizzazione e riqualificazione. Esse riguardano: Il personale della Direzione Collegiale del Dipartimento (due dirigenti); i membri del Consiglio del Dipartimento (Responsabili dei Distretti socio-sanitari, dei Servizi Centrali, del Dipartimento di Prevenzione) il personale dei Servizi Centrali dell Ulss e dei Distretti socio-sanitari); attrezzature tecniche e informatiche. 3.2 Soggetti coinvolti (partnership) Il progetto prevede: la partecipazione di più soggetti istituzionali coinvolti nella definizione del Piano di Zona: i 39 Comuni appartenenti al territorio dell Ulss 6, cooperative, associazioni, enti del Privato Sociale e del Volontariato. forme di partnership e di collaborazione con i soggetti pubblici e privati sopra indicati mediante stipula di 3

4 convenzioni e di accordi di programma e la definizione del Piano di Zona. collaborazioni con l Ospedale, i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta. Stato di realizzazione La realizzazione del progetto si articola nel modo seguente: 1. analisi puntuale della situazione iniziale e delle problematiche mediante costituzione di gruppi di lavoro (entro giugno 2001); 2. realizzazione di studi di fattibilità finalizzati al decentramento, nei Distretti socio-sanitari, delle attività finora svolte a livello centrale (entro dicembre 2001); 3. definizione del sistema di raccordo tra le competenze a livello distrettuale e a livello centrale (entro dicembre 2001); 4. potenziamento e maggiore qualificazione del personale distrettuale, in particolare di quello amministrativo (entro il 2002); 5. graduale assegnazione di risorse ad ogni Distretto passando da un budget unico a più budget distrettuali (entro il 2003) 5. attuazione graduale e operativa del trasferimento delle attività ai Distretti socio-sanitari (nel corso del 2002 e 2003). Lo stato di attuazione Il progetto è stato avviato operativamente con l attivazione (a decorrere dal 1 marzo 2001) del Dipartimento/progetto dei Servizi per il Territorio. La Direzione Generale dell Ulss inoltre ha nominato la Direzione Collegiale del Dipartimento/progetto, formata da due dirigenti (uno dell area sociale e uno dell area sanitaria) e che ha il compito di definire, con la Direzione Strategica dell Ulss, l assegnazione del budget per i Distretti socio-sanitari con l impegno di mettere in grado i Distretti stessi di gestire autonomamente la parte di budget loro attribuita. Successivamente il Consiglio di Dipartimento, formato dai responsabili dei Distretti socio-sanitari e dei Servizi che compongono il Dipartimento, si è riunito per definire le linee strategiche e formare i gruppi di lavoro che affronteranno le priorità (formazione, qualità, budget, analisi del lavoro amministrativo dei Distretti) individuate dal Consiglio stesso. Il Consiglio avrà inoltre il compito di definire le linee strategiche generali e gli obiettivi del Piano di Zona, verificandone la realizzazione. 3.4 Realizzazione Il Progetto, promosso dalla Direzione Strategica dell Ulss, richiede: un ripensamento e una ridefinizione del modello organizzativo distrettuale; il coinvolgimento di più unità organizzative (Distretti, Servizi Sociali, Direzione Strutture del Territorio, Dipartimenti di Prevenzione, Salute Mentale, Dipendenze); azioni di riorganizzazione interna (decentramento di attività finora svolte a livello centrale, distrettualizzazione di servizi centrali, cambiamenti nei processi e nelle metodologie aziendali)) azioni di semplificazione amministrativa. La realizzazione del progetto non comporta invece la costituzione di strutture permanenti. 3.5 Utilizzo nuove tecnologie Il progetto richiede l utilizzo di tecnologie informatiche e telematiche. In particolare: la creazione di un portale internet per coordinare tutte le informazioni provenienti dal territorio e renderle immediatamente accessibili alla popolazione e agli operatori; la costituzione di sportelli a cui il cittadino può rivolgersi sia per avere una molteplicità di informazioni sull accesso ai servizi socio-sanitari sia per poter già accedere a determinati servizi; l utilizzo di banche dati distribuite e condivise così come realizzato nell ambito del Progetto Una rete di idee per una rete di servizi (presentato al Forum P.A. 1999). Questo tipo di banche dati consentono infatti di condividere, elaborare e utilizzare tutte le informazioni relative agli utenti, ai servizi, ai costi e ai processi che provngono dal territorio. Tale strumento risulta forndamentale per l applicazione della metodica di budget. 4

5 3.6 Comunicazione interna Sono state avviate azioni di comunicazione interna per la pubblicizzazione del progetto. La Direzione Generale dell Ulss ha informato i vari organi e servizi interni nel corso di incontri e riunioni con lo scopo di coinvolgere il management nel processo di attuazione del progetto, indicando nella realizzazione del Distretto forte la priorità aziendale del triennio 2001/ Formazione personale Ai fini della realizzazione del progetto è stata avviata un azione per la formulazione di un Piano formativo triennale complessivo, definito da gruppi di lavoro e approvato dal Consiglio del Dipartimento. Successivamente saranno definiti piani formativi distrettuali che coinvolgeranno tutti gli operatori presenti sul territorio in connessione alla definizione delle loro responsabilità. Particolare importanza sarà assegnata ad alcuni aspetti quali: cultura manageriale metodica di budget e controllo di gestione integrazione socio-sanitaria qualità ruolo della famiglia informatica e telematica 3.8 Comunicazione/partecipazione Il progetto prevede: forme di partecipazione di rappresentanze dei cittadini, in particolare dei Comitati dei sindaci di Distretto che approvano il Piano delle Attività Territoriali e il Piano di Zona e ne verificano il raggiungimento degli obiettivi; azioni di comunicazione esterna rivolte ai cittadini attraverso organi di stampa locali, notiziario dell Ulss e internet. 3.9 Monitoraggio e valutazione Gli strumenti di valutazione e monitoraggio previsti sono: Ex ante: analisi storica dei bisogni e dei flussi dei servizi. In itinere: impiego di indicatori di efficienza, efficacia, soddisfazione dell utente relazioni periodiche alla Direzione Generale dell Ulss, ai Comitati dei Sindaci di Distretto e alla Conferenza dei Sindaci Ex post: valutazione degli indicatori; confronto nel tempo e nello spazio Risulta invece difficile prevedere l applicazione di sistemi di incentivazione legati ai risultati 3.10 Sostenibilità organizzativa Gli elementi che garantiscono la sostenibilità organizzativa del progetto sono: Volontà politica e strategica; Condizioni normative e giuridiche; Esistenza delle risorse, in quanto il progetto non richiede l acquisizione di nuove risorse, bensì una loro riorganizzazione e riqualificazione. 5

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