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3 Indagine Termografica - Febbraio 2012 Comune di Palermo Pag. 1 INDICE DEI CAPITOLI 1. PREMESSA INQUADRAMENTO STORICO-ARCHITETTONICO INQUADRAMENTO URBANO RILIEVO TERMOGRAFICO I PRINCÌPI DELLA TERMOGRAFIA STRUMENTAZIONE UTILIZZATA CARATTERISTICHE DELLA STRUMENTAZIONE DI RIPRESA PLANIMETRIA DEL CORTILE PORTICATO PARAMETRI TECNICI E AMBIENTALI SCHEDE DI INDAGINE TERMOGRAFICA CONCLUSIONI... 21

4 Pag. 2 Comune di Palermo Indagine Termografica - Febbraio PREMESSA L incarico, conferito dall Università degli Studi di Palermo, consiste nella esecuzione di indagini diagnostiche, col metodo della termografia all infrarosso, per monitorare le variazioni di umidità da risalita capillare a seguito dell installazione dell apposita tecnologia elettrofisica per la deumidificazione delle murature. Nel, sito in Piazza Marina n. 61 nel Comune di Palermo, è stata eseguita un indagine termografica in data 23/02/2012 delle superfici dei prospetti del Cortile Porticato (ore 12:30-14:30), con metodo passivo. Il Palazzo risulta soggetto ad un fenomeno di umidità ascendente, testimoniato dalla presenza, sulle superfici interne ed esterne delle strutture murarie, di macchie e chiazze di umidità, con locali zone ove l intonaco presenta segni di rigonfiamento, distacchi e di efflorescenze saline. L origine del fenomeno sopra descritto è verosimilmente da ricondursi alla natura dei terreni su cui insistono le strutture murarie, in relazione all età e alla tipologia costruttiva delle medesime: la presenza d acqua nel sottosuolo favorisce un richiamo e un ristagno d acqua nella zona su cui insistono le fondazioni, da cui appunto si innesca la risalita capillare secondo un ciclo continuo e ininterrotto. A fronte del quadro diagnostico sopra descritto, in data 20/02/2012 è stata installata e attivata nel Palazzo l apposita tecnologia elettrofisica, per la deumidificazione delle murature, della S.K.M. srl Soluzioni Kalibrate per Murature, consistente nella fattispecie in n 3 apparecchiature KalibraDRY mod. 4.0 matr KD15, KD15 e KD15 collocate nelle posizioni prescelte dalla Spett./le Committente e indicate nella planimetria allegata. L installazione delle apparecchiature - aventi raggio di azione nominale di 15 m in senso sferico - è sufficiente a garantire la copertura di una porzione del Palazzo: l azione di deumidificazione indotta dagli apparecchi risulterà ricadere all interno del suddetto campo di azione. Nelle pagine seguenti vengono illustrate le metodologie di indagine, riportando le condizioni climatiche durante le prove, la strumentazione utilizzata ed i risultati dell'analisi tramite l'elaborazione dei dati ottenuti.

5 Indagine Termografica - Febbraio 2012 Comune di Palermo Pag INQUADRAMENTO STORICO-ARCHITETTONICO Sei secoli di storia hanno percorso i corridoi dello Steri, le lingue e le culture più diverse hanno abitato le sue stanze. Dal 1307 Palazzo Chiaramonte è il simbolo del potere che si contrappone a Palazzo dei Normanni. Il francese, lo spagnolo, il latino e l'italiano d'altri tempi hanno risuonato nelle riunioni dei baroni, nelle udienze del Santo Uffizio e nelle assemblee del Vicerè. Con più di 600 anni alle spalle lo Steri, così lo chiamano i palermitani, per cui è ancora un simbolo di potenza, il palazzo rimane il secondo polo d'attrazione del centro storico siciliano e racchiude in sè la storia di Palermo. La costruzione ha attraversato il tempo ed è oggi simbolo e sede del Rettorato dell'università di Palermo. Voluto dalla famiglia Chiaramonte, segno tangibile del loro orgoglio, è più una fortezza che un palazzo nobiliare. Il nome comune con cui i palermitani lo chiamano è Steri che deriva dal latino "Hosterium magnum", cioè palazzo fortificato. È un esempio, come il Palazzo Ducale a Venezia e Palazzo Vecchio a Firenze, del nuovo impegno architettonico che caratterizzò l'inizio del Trecento e seguì l'impresa delle cattedrali e dei castelli. Giovanni Chiaramonte, detto il Vecchio, nel 1307 decise la costruzione dello Steri, che venne terminato intorno al Fu poi oggetto di modifiche intorno al 1392, anno in cui gli Aragonesi presero possesso della dimora. Non si conosce il nome dell'architetto che disegnò il progetto, ma lo stile e il modello delle decorazioni ha indotto gli studiosi a pensare che fu uno dei Chiaramonte, Manfredi, a dettare le regole da seguire nella costruzione. Uno stile unico, che risente, ma solo in parte delle influenze del periodo. Un connubio di architettura arabo-normanna, gotica e sveva, uno stile particolare detto "chiaromontiano", per la potenza e l'influenza che la famiglia ebbe fino alla fine del Trecento. Tratto da AteneoOnline di Daniela Mogavero.

6 Pag. 4 Comune di Palermo Indagine Termografica - Febbraio 2012 La Sala Magna, il portico a pianta quadrata, la sala Carlo V, le carceri Filippine, la sala delle Capriate e la sala delle Armi, sono le parti più conosciute e meglio conservate dello Steri e racchiudono in se stesse gli attimi più densi di storia del Palazzo. La Sala Magna in particolare è il gioiello più prezioso e descrive la tradizione narrativa dell'epoca, diventando modello della cultura popolare e non il contrario come hanno pensato alcuni studiosi. Il soffitto, interamente in legno, è lungo ben 27 metri e largo 8,50: venne dipinto da 3 artisti della zona e dalle loro maestranze dal 1377 al Dareno da Palermo, Cecco da Naro e Simone da Corleone dipinsero bestiari, scene d'amor cortese, di vita medievale e le saghe degli eroi greci e romani. Uno scorcio di cultura siciliana che riflette le influenze musulmane, gotiche e romaniche. Dopo la decapitazione dell'ultimo erede della dinastia, Andrea, giustiziato nel 1392 davanti l'ingresso principale della dimora, furono gli Aragonesi i padroni dello Steri. Lo spagnolo divenne la lingua ufficiale del potere e i Vicerè alloggiarono per circa 100 anni nelle sale volute dai Chiaramonte. Dopo l'incendio del 1497 e i saccheggi del del 1516 i Vicerè e con loro tutta la corte si spostarono a Palazzo dei Normanni. Fu la Curia che prese il loro posto e dal 1600 al 1782 la Santa Inquisizione. La sala delle Armi e le carceri Filippine furono i luoghi delle torture, ma anche del ricordo. I prigionieri, nobili giudicati eretici perchè contrastavano il potere, lasciarono le loro parole sulle pareti delle sale e con loro tutta la disperazione del momento. In tempi più recenti lo Steri è stato sede del Tribunale di Palermo e nel 1957 passò nelle mani della Regione che 10 anni dopo lo diede in concessione all' Università. L'Ateneo si impegnò a restaurare il palazzo che divenne la sede ufficiale del Rettorato dal 1985, anno in cui avvenne il definitivo trasferimento nelle sale dello Steri. Fig. 1 - Sala Magna o dei Baroni Fig. 2 - Ingresso Principale Fig. 3 - Cortile Porticato Tratto da AteneoOnline di Daniela Mogavero.

7 Indagine Termografica - Febbraio 2012 Comune di Palermo Pag. 5 Fig. 4 - Sala delle Armi Fig. 5 - Sala delle Capriate Fig. 6 - Graffito La "perla" delle nuove scoperte è una scritta straziante in rosso-ocra, scoperta nella seconda stanza: "Cavuru e fridu sintu ca mi pigla / la terzuru tremu li vudella / lu cori e l'alma s'assuttiglia" Cioè: Sento freddo e caldo, mi ha preso la febbre terzana (cioè la febbre malarica), mi tremano le budella, il cuore e l'anima mi diventano piccoli piccoli". Fig. 7 - Graffito

8 Pag. 6 Comune di Palermo Indagine Termografica - Febbraio 2012 Fig. 8 - Graffito Fig. 9 - Graffito Fig Graffito In una delle sale è esposta "La Vuccirìa" di Renato Guttuso. Il celebre quadro, dipinto nel 1974, è un opera in cui lo spirito del celebre mercato palermitano, con il suo colore, le sue suggestioni, il suo stordimento fatto di odori e di voci, viene evocato nell espressionismo vitale di una figurazione esuberante e magniloquente. Fig La Vuccirìa

9 Indagine Termografica - Febbraio 2012 Comune di Palermo Pag. 7 Fig Vista del Palazzo dal Prospetto Principale Fig Vista del Palazzo dal Retro Prospetto

10 Pag. 8 Comune di Palermo Indagine Termografica - Febbraio INQUADRAMENTO URBANO Il 2 Febbraio 1306 Giovanni Chiaromonte il Vecchio acquistava da frate Cirino, priore del convento di S. Maria di Ustica e di S. Onofrio, un grande appezzamento di terreno che comprendeva il piano della Marina, la Kalsa e la zona di S. Erasmo fino al ponte dell Ammiraglio. Nell'angolo sud-orientale di Piazza Marina si erige l'ostario Magno dei Chiaramonte, noto come Steri (dal latino "Hosterium", palazzo fortificato). Palazzo, a pianta quadrata, con cortile interno, anch'esso quadrato, con portici a piano terra e logge a livello del piano nobile, con ambienti planimetricamente disposti "a turbina o a pale di mulino". Lo Steri conserva ancora la sua primitiva struttura a tre piani con la facciata arricchita da due ordini di trifore. Lo stile gotico nelle linee essenziali ha caratteristiche peculiari tali da essere definito chiaramontano, ed è visibile in parecchi edifici civili siciliani dello stesso periodo. Adiacente al palazzo è la Cappella di S. Antonio Abate, con un bel portale quattrocentesco; era la cappella privata della famiglia Chiaramonte, oggi utilizzata come sala conferenze. Il fronte orientale del cortile è occupato dal neoclassico Palazzo del Regio Lotto (metà XIX sec.), mentre quello meridionale ospita il Carcere dei Penitenziati. Eretto agli inizi del Seicento, in esso erano rinchiusi i prigionieri del S. Uffizio in attesa dell'esecuzione della sentenza, che molte volte avveniva con un pubblico "autodafé" nella piazza Marina. Diverse celle di esso erano decorate con pitture, disegni e graffiti degli stessi prigionieri, testimonianza viva ed insieme allucinante delle loro sofferenze. Fig Mappa

11 Indagine Termografica - Febbraio 2012 Comune di Palermo Pag RILIEVO TERMOGRAFICO 4.1 I PRINCÌPI DELLA TERMOGRAFIA La termografia all'infrarosso è una tecnica telemetrica non distruttiva in grado di determinare la temperatura radiante di una superficie. In ambito edilizio ed architettonico il metodo termografico è in grado di evidenziare le discontinuità termiche causate, ad esempio, dalla presenza di degrado della struttura, umidità, distacchi tra materiali di costruzione, e dalla diversa capacità radiante dei componenti strutturali quali pietre, intonaci, lapidei naturali, elementi metallici, legno. Infatti ogni oggetto avente una temperatura superiore allo zero assoluto (-273,15 C) emette una certa radiazione infrarossa, dipendente dalla propria temperatura, e che a parità di condizioni ambientali, varia col variare delle caratteristiche del materiale. La strumentazione termografica è costituita da una termocamera con lente al germanio, che registra immagini derivanti dalla radiazione nello spettro dell infrarosso. Le immagini all infrarosso vengono trasformate, attraverso l utilizzo di specifici software di elaborazione, in immagini radiometriche che consentono la lettura dei valori della temperatura nei diversi punti delle immagini stesse. 4.2 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA L'indagine termografica ha previsto l'impiego di una termocamera portatile all infrarosso (FLIR B365) e di un termoigrometro (Probe Meter). Fig Termocamera FLIR B365

12 Pag. 10 Comune di Palermo Indagine Termografica - Febbraio CARATTERISTICHE DELLA STRUMENTAZIONE DI RIPRESA Si riportano, nella seguente tabella, le principali specifiche tecniche della strumentazione di ripresa utilizzata: Sensore 320x240 pixeles Uncooled Focal Plane Array Microbolometer Range spettrale Da 8 a 14µm Risoluzione spaziale (IFOV) Distanza di fuoco Campo di vista Frequenza di acquisizione 1,5 mrad Da 40 cm all infinito 27.0 (H) x 19.0 (V) 30 Hz (frames al secondo) Display Monitor LCD 3.5 Puntatore Laser Classe 2 (1mW/635nm rosso) Risoluzione termica 50 mk a 30 C Campo visivo (FOV) Memoria di registrazione Interfaccia 25 x 19 /0,4 m, ± 2 C o 2% della lettura Su SD USB-A 2.0, USB Mini-B, PAL o NTSC, WiFi Spettro Elettromagnetico

13 Indagine Termografica - Febbraio 2012 Comune di Palermo Pag PLANIMETRIA DEL CORTILE PORTICATO Indicazione dei punti di posizionamento delle apparecchiature KalibraDRY

14 Pag. 12 Comune di Palermo Indagine Termografica - Febbraio PARAMETRI TECNICI E AMBIENTALI L'indagine termografica eseguita all'interno di Palazzo Chiaramonte o Seri, è stata effettuata in data con metodo passivo. La misurazione della temperatura dalle ore alle 14,30 si è mantenuta sostanzialmente costante: 16 C con umidità relativa del 50%. Non ci sono state variazioni di condizioni climatiche significative che hanno influenzato i risultati della prova. 4.6 SCHEDE DI INDAGINE TERMOGRAFICA L indagine termografica è stata condotta sulle pareti del Cortile Porticato attraverso l acquisizione di numerosi termogrammi atti a mappare le superfici murarie, mosaicandoli successivamente al fine di effettuare un facile confronto con l immagine nel visibile. Sono state predisposte delle schede relative alle indagini termografiche svolte in cui sono stati riportati i risultati dell analisi e l elaborazione dei dati ottenuti: Schede N Rilievo ravvicinato (3 mt.) delle superfici dei 4 prospetti del Cortile Porticato, in particolare la base delle pareti, per verificare la presenza o meno di umidità da risalita capillare; Schede N Rilievo a media distanza (20 mt.) delle stesse superfici dei 4 prospetti del Cortile Porticato e della pavimentazione adiacente per verificare la presenza o meno di umidità da risalita capillare e mappare le tubazioni sottoraccia dell impianto di riscaldamento. Tutte le schede presentano: - la data e l ora della prova; - la distanza di ripresa; - il numero di termogrammi mosaicati; - i dati di temperatura e umidità relativa interna ed esterna; - la planimetria con la localizzazione del termogramma al solo scopo di ottenere una indicazione della direzione di ripresa; - l immagine termografica (con la banda dello spettro infrarosso); - l immagine fotografica di confronto. Si assume quale riferimento normativo la norma UNI 13187: Prestazione termica degli edifici - Rivelazione qualitativa delle irregolarità termiche negli involucri edilizi - Metodo all'infrarosso.

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19 Indagine Termografica - Febbraio 2012 Comune di Palermo Pag. 17 SCHEDA DI INDAGINE TERMOGRAFICA N. 5 PALAZZO CHIARAMONTE O STERI Piazza Marina, 61 Palermo Data: T. Interna: - Ora: 14:19 T. Esterna: 16 C Distanza di Ripresa: 20 m U. Rel. Interna: - N. Termogrammi: 4 U. Rel. Esterna: 50% Inquadramento planimetrico Particolare della planimetria - Angolatura di ripresa termografica Rilievo termografico e fotografico dello stato di fatto 15.6 C Ar1 14 Ar Evidenziata la stessa umidità da risalita rilevata nella scheda n. 1, la mappatura termica della tubazione dell impianto di riscaldamento (frecce) e l umidità da risalita alla base della colonna (Ar2).

20 Pag. 18 Comune di Palermo Indagine Termografica - Febbraio 2012 SCHEDA DI INDAGINE TERMOGRAFICA N. 6 PALAZZO CHIARAMONTE O STERI Piazza Marina, 61 Palermo Data: T. Interna: - Ora: 14:21 T. Esterna: 16 C Distanza di Ripresa: 20 m U. Rel. Interna: - N. Termogrammi: 4 U. Rel. Esterna: 50% Inquadramento planimetrico Particolare della planimetria - Angolatura di ripresa termografica Rilievo termografico e fotografico dello stato di fatto 15.6 C 14 Sp2:temp 11.7 Sp1:temp 14.1 Ar Evidenziata umidità alla base della colonna (Ar1) e mappatura termica della tubazione dell impianto di riscaldamento (frecce). Data la distanza di ripresa non è visibile la debole traccia di umidità presente nella scheda n. 2. La mappatura dell impianto di riscaldamento evidenzia una dispersione termica, con differenze di circa 3 C.

21 Indagine Termografica - Febbraio 2012 Comune di Palermo Pag. 19 SCHEDA DI INDAGINE TERMOGRAFICA N. 7 PALAZZO CHIARAMONTE O STERI Piazza Marina, 61 Palermo Data: T. Interna: - Ora: 14:24 T. Esterna: 16 C Distanza di Ripresa: 20 m U. Rel. Interna: - N. Termogrammi: 4 U. Rel. Esterna: 50% Inquadramento planimetrico Particolare della planimetria - Angolatura di ripresa termografica Rilievo termografico e fotografico dello stato di fatto 16.0 C 15 Ar Nessun fenomeno di umidità rilevato sulla parete (come da scheda n. 3). Mappatura termica della tubazione dell impianto di riscaldamento (frecce). Umidità da risalita alla base della colonna (Ar1).

22 Pag. 20 Comune di Palermo Indagine Termografica - Febbraio 2012 SCHEDA DI INDAGINE TERMOGRAFICA N. 8 PALAZZO CHIARAMONTE O STERI Piazza Marina, 61 Palermo Data: T. Interna: - Ora: 14:30 T. Esterna: 16 C Distanza di Ripresa: 20 m U. Rel. Interna: - N. Termogrammi: 4 U. Rel. Esterna: 50% Inquadramento planimetrico Particolare della planimetria - Angolatura di ripresa termografica Rilievo termografico e fotografico dello stato di fatto Ar4 Ar1 Ar C 12 Ar Evidenziata la stessa umidità rilevata nella scheda n. 4 (Ar1, Ar3, Ar4), la mappatura termica della tubazione dell impianto di riscaldamento (frecce) e l umidità da risalita alla base della colonna (Ar2). Nella porzione di destra della parete è possibile osservare con difficoltà l umidità di risalita mascherata dal riscaldamento perché la distanza di osservazione non lo consente. Nell area (Ar4) è possibile notare un anomalia termica da verificare.

23 Indagine Termografica - Febbraio 2012 Comune di Palermo Pag CONCLUSIONI L indagine termografica, eseguita nel di Palermo, ha avuto l obiettivo di valutare la presenza o meno di un fenomeno di umidità da risalita capillare. Le prove effettuate hanno dimostrato che: L umidità da risalita capillare risulta localizzata maggiormente nei prospetti Est (Scheda N. 4) e Sud (Scheda N. 1), mentre è presente solo una debole traccia nel prospetto Ovest (Scheda N. 2) e quasi nessun fenomeno nel prospetto Nord (Scheda N. 3). In tali prospetti sono state eseguite le relative termografie (Schede N. 1, 2, 3, 4). Si è potuto evidenziare, grazie alle riprese effettuate dal piano primo del Cortile Porticato (Schede N. 5, 6, 7, 8), la presenza della tubazione dell impianto di riscaldamento passante sotto il pavimento, effettuando così una mappatura termica della stessa. In particolare si è notato (Scheda N. 8) la presenza di un anomalia termica sospetta sulla quale sarebbe opportuno effettuare degli accertamenti. Palermo, lì 03/03/2012 Dott. Vincenzo Adorno Operatore Termografico di 2 Livello

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