LANCI DELLE AGENZIE DI STAMPA 8 dicembre TERRORISMO: AIIC, UE RAFFORZA PROTEZIONE INFRASTRUTTURE CRITICHE = 08/12/ :41 - Politica Interna
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- Irene Irma Grossi
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1 LANCI DELLE AGENZIE DI STAMPA 8 dicembre 2008 TERRORISMO: AIIC, UE RAFFORZA PROTEZIONE INFRASTRUTTURE CRITICHE = 08/12/ :41 - Politica Interna CRITICHE = VARATA DIRETTIVA, SETTORI PRIORITARI ENERGIA E TRASPORTI Bruxelles, 8 dic. (Adnkronos) - L'Unione Europea innalza le procedure e le barriere per proteggere le infrastrutture critiche degli Stati membri da attacchi terroristici, incidenti o disastri, dettando regole comuni di monitoraggio, prevenzione, comunicazione e di gestione delle emergenze piu' rilevanti. Lo afferma l'aiic (Associazione Italiana esperti Infrastrutture Critiche), riferendo che"il Consiglio dei ministri Ue ha infatti appena varato in via definitiva, per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale Europea, la 'Direttiva per l'individuazione e designazione delle infrastrutture critiche europee e la valutazione della necessita' di migliorarne la protezione'". "Nella prima fase la Direttiva Ue pone quali obiettivi prioritari -aggiunge l'aiic- i settori energetici e quelli del trasporto stradale, aereo e ferroviario e, in un secondo tempo, quelli delle telecomunicazioni. Le norme erano state volute dall'allora Commissario Franco Frattini e fatte proprie dal Parlamento Europeo". "Scopo della Direttiva e' l'individuazione delle Infrastrutture Critiche Europee (Eci-ndr), ovvero le infrastrutture a rete, sempre piu' interconnesse e interdipendenti tra loro, un cui disservizio -spiega Salvatore Tucci, presidente dell'aiic- puo' produrre effetti rilevanti a livello nazionale e a livello europeo, compromettendo lo svolgimento della normale vita della popolazione di piu' Paesi. Tali disservizi possono essere dovuti ad eventi accidentali, errore umano, fenomeni naturali, eventi sociali, e simili, ovvero ad eventi criminosi quali atti terroristici mirati messi in atto contro gli eventuali punti vulnerabili". (segue) 08-DIC-08 16:41 1
2 TERRORISMO: AIIC, UE RAFFORZA PROTEZIONE INFRASTRUTTURE CRITICHE (2) = 08/12/ :48 - Politica Interna CRITICHE (2) = (Adnkronos) - "Con la Direttiva per i gestori di tali infrastrutture critiche europee ci sara' l'obbligo di dotarsi di un Piano della sicurezza per ridurre al massimo la vulnerabilita' a fronte delle diverse minacce oggi presenti, con in primo luogo il rischio terroristico e, comunque, adottando -sottolinea Tucci- una politica 'allhazard', allarme per qualsiasi minaccia rilevante, che sia in grado di fronteggiare il maggior numero di rischi possibili. In altri termini, oltre a fronteggiare le minacce terroristiche, dovranno essere presi in considerazione i rischi legati ad eventi climatici, quelli sociali, quelli conseguenti ai disastri naturali, e simili". Roberto Setola, segretario generale dell'aiic, ricorda che "ogni gestore dovra' designare un 'punto di contatto' per favorire l'interscambio delle informazioni in caso di crisi e per tutto cio' che concerne gli aspetti della sicurezza. Il 'punto di contatto' servira' a favorire la cooperazione sia nei confronti dei gestori delle altre infrastrutture critiche, sia verso le autorita' nazionali e comunitarie. A sua volta ogni Stato membro dovra' designare un proprio 'punto di contatto' con il compito di 'coordinare le questioni legate alla protezione delle infrastrutture critiche europee all'interno dello Stato membro, con gli altri Stati membri e con la Commissione'". In questa prima fase, ha detto ancora Setola, "occorrera' procedere alla identificazione di tali infrastrutture critiche europee, con riferimento ad alcuni criteri specificati nella Direttiva sulla scorta di quelli che potrebbero essere le conseguenze indotte da un'anomalia sulle singole infrastrutture in termini di numero di possibili vittime, conseguenze economiche e per cio' che riguarda piu' in generale le conseguenze per i cittadini". (segue) 08-DIC-08 16:48 2
3 TERRORISMO: AIIC, UE RAFFORZA PROTEZIONE INFRASTRUTTURE CRITICHE (3) = 08/12/ :53 - Politica Interna CRITICHE (3) = (Adnkronos) - "Tale individuazione dovra' essere fatta sia in relazione alle infrastrutture che insistono sia sul nostro territorio sia su quello di altre nazioni il cui non corretto funzionamento puo' avere -aggiunge Setola- un impatto significativo sul nostro". Contestualmente i Paesi confinati con l'italia imporranno alle nostre infrastrutture critiche una maggiore attenzione ai problemi della sicurezza. Per Setola "la maggior parte delle nostre infrastrutture critiche gia' presenta un buon livello di protezione e di sicurezza e, pertanto, l'adozione della Direttiva Ue non comportera' per esse eccessivi oneri aggiuntivi. Cosa che, invece, non puo' dirsi per la totalita' dei Paesi con i quali le nostre infrastrutture sono interconnesse". Quindi, "sara' fondamentale individuare gli elementi di vulnerabilita' esteri. In modo che, con il meccanismo della designazione di infrastruttura critica europea, venga imposto un maggiore e piu' uniforme livello di sicurezza". Piuttosto, ha concluso il segretario generale dell'aiic, "al momento il problema della sicurezza delle nostre infrastrutture non ha ancora trovato il giusto spazio nelle agende istituzionali italiane. Siamo, purtroppo, uno dei pochissimi Paesi a livello europeo a non essersi ancora dotato di uno specifico Piano Strategico per la protezione delle nostre infrastrutture critiche, ne' attuato quei necessari interventi di coordinamento indispensabili per gestire l'attuale panorama infrastrutturale cosi' fortemente caratterizzato dalla stretta integrazione ed interoperabilita' fra le diverse infrastrutture". 08-DIC-08 16:53 3
4 TERRORISMO: UE RAFFORZA PROTEZIONE INFRASTRUTTURE CRITICHE = 08/12/ :18 - Cronaca TERRORISMO: UE RAFFORZA PROTEZIONE INFRASTRUTTURE CRITICHE = (AGI) - Bruxelles, 8 dic. - Allarmata dallo scenario geo-politico internazionale, l'unione Europea innalza le procedure e le barriere per proteggere le infrastrutture critiche degli Stati membri da attacchi terroristici, incidenti o disastri, dettando regole comuni di monitoraggio, prevenzione, comunicazione e di gestione delle emergenze piu' rilevanti. Il Consiglio dei Ministri UE ha infatti appena varato in via definitiva, per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale Europea, la Direttiva per l'individuazione e designazione delle infrastrutture critiche europee e la valutazione della necessita' di migliorarne la protezione. Nella prima fase la Direttiva UE pone quali obiettivi prioritari i settori energetici e quelli del trasporto stradale, aereo e ferroviario e, in un secondo tempo, quelli delle telecomunicazioni. Le norme erano state volute dall'allora Commissario Franco Frattini e fatte proprie dal Parlamento Europeo. Scopo della Direttiva e' l'individuazione delle Infrastrutture Critiche Europee (ECI), ovvero le infrastrutture a rete, sempre piu' interconnesse e interdipendenti tra loro, un cui disservizio puo' produrre effetti rilevanti a livello nazionale e a livello europeo, compromettendo lo svolgimento della normale vita della popolazione di piu' Paesi. Tali disservizi possono essere dovuti ad eventi accidentali (errore umano, fenomeni naturali, eventi sociali, ecc.), ovvero ad eventi criminosi quali atti terroristici mirati messi in atto contro gli eventuali punti vulnerabili, ha spiegato Salvatore Tucci, presidente dell'aiic, l'associazione che raccoglie i maggiori esperti italiani nel campo delle infrastrutture critiche, pubbliche e private. "Opera nell'associazione anche gran parte della comunita' scientifica italiana del settore che e' molto attiva nelle universita' e negli enti di ricerca, il cui valore e' riconosciuto a livello internazionale e che si dedica proficuamente alla costruzione di modelli di comportamento per politiche di prevenzione e protezione delle infrastrutture critiche. Avere questo know how significa non dover dipendere da altri Paesi ma, anzi, candidarsi ad essere leader in questo settore tecnologico oggi piu' che mai strategico". In particolare, ha aggiunto Tucci, "con la Direttiva per i gestori di tali infrastrutture critiche europee ci sara' l'obbligo di dotarsi di un Piano della sicurezza per ridurre al massimo la vulnerabilita' a fronte delle diverse minacce oggi presenti, con in primo luogo il rischio terroristico e, comunque, adottando una politica 'all-hazard' (allarme per qualsiasi minaccia rilevante) che sia in grado di fronteggiare il maggior numero di rischi possibili. (AGI) Red (Segue) DIC 08 4
5 TERRORISMO: UE RAFFORZA PROTEZIONE INFRASTRUTTURE CRITICHE (2)= 08/12/ :18 - Cronaca TERRORISMO: UE RAFFORZA PROTEZIONE INFRASTRUTTURE CRITICHE (2)= (AGI) - Bruxelles, 8 dic. - In altri termini, oltre a fronteggiare le minacce terroristiche, dovranno essere presi in considerazione i rischi legati ad eventi climatici, quelli sociali, quelli conseguenti ai disastri naturali, ecc.". Roberto Setola, segretario generale dell'aiic, ha ricordato che "ogni gestore dovra' designare un 'punto di contatto' per favorire l'interscambio delle informazioni in caso di crisi e per tutto cio' che concerne gli aspetti della sicurezza. Il 'punto di contatto' servira' a favorire la cooperazione sia nei confronti dei gestori delle altre infrastrutture critiche, sia verso le autorita' nazionali e comunitarie. A sua volta ogni Stato membro dovra' designare un proprio 'punto di contatto' con il compito di coordinare le questioni legate alla protezione delle infrastrutture critiche europee all'interno dello Stato membro, con gli altri Stati membri e con la Commissione". In questa prima fase, ha detto ancora Setola, "occorrera' procedere alla identificazione di tali infrastrutture critiche europee, con riferimento ad alcuni criteri specificati nella Direttiva sulla scorta di quelli che potrebbero essere le conseguenze indotte da un'anomalia sulle singole infrastrutture in termini di numero di possibili vittime, conseguenze economiche e per cio' che riguarda piu' in generale le conseguenze per i cittadini. Tale individuazione dovra' essere fatta sia in relazione alle infrastrutture che insistono sia sul nostro territorio sia su quello di altre nazioni il cui non corretto funzionamento puo' avere un impatto significativo sul nostro". E' questo uno dei punti nodali (come si e' visto il 4 giugno scorso con il lieve incidente alla centrale nucleare slovena di Krsko) per evitare di subire le inefficienze dall'estero; contestualmente i Paesi confinati con l'italia imporranno alle nostre infrastrutture critiche una maggiore attenzione ai problemi della sicurezza. Secondo Setola "la maggior parte delle nostre infrastrutture critiche gia' presenta un buon livello di protezione e di sicurezza e, pertanto, l'adozione della Direttiva UE non comportera' per esse eccessivi oneri aggiuntivi. Cosa che, invece, non puo' dirsi per la totalita' dei Paesi con i quali le nostre infrastrutture sono interconnesse. Quindi, sara' fondamentale individuare gli elementi di vulnerabilita' esteri In modo che, con il meccanismo della designazione di infrastruttura critica europea, venga imposto un maggiore e piu' uniforme livello di sicurezza". Piuttosto, ha concluso il Segretario Generale dell'aiic, "al momento il problema della sicurezza delle nostre infrastrutture non ha ancora trovato il giusto spazio nelle agende istituzionali italiane. Siamo, purtroppo, uno dei pochissimi Paesi a livello europeo a non essersi ancora dotato di uno specifico Piano Strategico per la protezione delle nostre infrastrutture critiche, ne' attuato quei necessari interventi di coordinamento indispensabili per gestire l'attuale panorama infrastrutturale cosi' fortemente caratterizzato dalla stretta integrazione ed interoperabilita' fra le diverse infrastrutture". (AGI) Red DIC 08 5
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